E tu sorridi, guarda, ma mentre ai leoni e agli altri animali devi togliergli qualcosa di proprio, all'essere umano no, guarda caso, nell'esempio che porto, il tuo discorso di disappunto dovrebbe giustamente farti ridere se avessi detto che all'essere umano gli si toglieva l'intelligenza e la capacità astrattiva di organizzazione, cose acquisite e sue peculiarità.
Vedi? La cosa è sostanzialmente diversa.
Teoricamente, te la metto su un altro punto di vista, che tra l'altro avevo anche accennato.
Avessimo la possibilità di poter osservare cento terre parallele, con lo stesso svolgimento naturale, potremmo affermare con certezza scientifica, che l'essere umano è superiore alle altre specie perché, statisticamente provato ed osservato che finisce attraverso processi evolutivi e di adattamento, per dominare sempre e comunque il mondo in cui abita, fino a permettersi di modellare l'ambiente attorno a se, solo se almeno in più di 50 di queste terre, avvenisse una "storia" simile alla nostra UNICA osservabile e nemmeno tanto, visto che non è ne sappiamo molto di quel che successe prima.
La stessa storia dell'essere umano ha vissuto un periodo critico che lo ha portato vicinissimo all'estinizione, dopo il cosiddetto disastro di Toba. poche migliaia di "capi"... rimasero.
Ora, mettila come vuoi, ma la capacità d'adattamento dell'essere umano, che fino a qualche attimo fa, era una delle prerogative migliori della specie, oggi è veramente ridicola.
Sconvolgimenti ambientali non succederanno? Bene, chissenefrega, quando si portano teorie si teorizza, non si prevede il futuro certo con la palla di vetro, a meno che tu non ne abbia una.
Se tua nonna avesse le ruote sarebbe una poveretta, e finiamola co ste frasi fatte e tendenti alla derisione altrui, stai perlando con me, con un altro che sa ragionare quanto te, se la cosa ti disturba fattene una ragione, sennò amen, ma non prendermi ancora per il c**o, chiaro?
Ancora con il passato, prima erano centomila adesso diecimila, non sto dicendo questo!
Sto dicendo che, a parità di condizioni ambientali, per cui diverse per tutte le specie animali, l'essere umano non avrebbe la stessa capacità media d'adattamento che lo ha contraddistinto per 9/10 della sua esistenza, le balene probabilmente di estinguerebbero lo stesso, ma specie animali ce ne sono tantissime, e probabilmente, molte di queste riuscirebbero a superarci nell'adattamento e nella proliferazione, mettendoci a serio rischio estinizione.
Questo è un ragionamento scientifico, che ti piaccia o meno.
Ho detto anche che in base a quanto la situazione attuale e quindi la storia, unica osservabile, ci dice che è proprio l'essere umano ad avere preponderanza sull'ambiente in cui vive, e questo di certo va messo in primo piano.
Ma da qui a ritenere che l'essere umano è superiore perché... perché è così... mah... permettimi di avere seri dubbi, sembra un diritto acquisito e imprescindibile, quando per me, sarebbe meglio considerarlo un gran colpo di fortuna, al quale, si spera di poter dare un seguito brillante e importante.
Ecco dove stava andando a parare il discorso... ma ok, continuiamo pure a vedere come e perché l'uomo è superiore, migliore, più figo, e via dicendo.
Nel futuro saremo in grado... mmm... allora hai veramente la palla di vetro... " />
io di fiducia nell'essere umano ne ho poca lo ammetto, ma forse tu ne hai troppa...
Ho detto semplicemente, che, tolta la tecnica e il progresso, magari a causa di uno stravolgimento inaspettato climatico, che ci portasse di nuovo a sottostare ai tempi e agli adattamenti della natura, (ossia, fa buio quando tramonta il sole, tira vento e ti devi riparare non in case costruite, piove e piove, e a mangiare non lo vai a comperare ai supermercati...), ecco secondo me, la stragrande maggioranza degli esseri umani sarebbe incapace alla sopravvivenza e in grande difficoltà ad adattarsi.
Questo voler ragionare per ipotesi da romanzo post-apocalittico per me non ha senso....è come quando da bambino schiacciavo le formiche e qualcuno mi diceva "e se fosse la formica a schiacciare te?" Quando sbarcherà sulla terra una razza di formiche giganti mangiatrici di carne, mi porrò il problema. Stesso discorso per l'eventualità delle "terre alternative" stile Dc Universe: hack tu ragioni in maniera troppo impotetica..."se fosse successo questo" "se fosse capitato quest'altro". NOI SIAMO QUI, è successo questo, su questo dobbiamo ragionare.
Qual è il senso di dire "eh, ma se nel cicciolitico o nel pleistocene fosse caduto un meteorite" o "ehhh....se l'arbitro avesse fischiato quel rigore la partita finiva in pareggio?"
Ma ammettiamo che abbia senso un tale ragionamento (del resto "il nostro posto è nelle caverne")....anche in un tale contesto noi avremmo comunque un vantaggio enorme rispetto alle altre specie; un vantaggio costituito da quel miliarduccio di cellule neurali che costituiscono la più perfetta macchina biologica mai apparsa su questo pianeta.
E LO È, ok? È inutile che continuate a postare video di scimmie che contano, sostenendo che quindi tra noi e loro non c'è nessuna differenza, perchè è come paragonare una Lamborghini Murcielago e una carriola con la motivazione che "tanto, a salirci sopra, tutte e due ti portano a Roma".
Joramun... e che ci vogliamo fare con questa bella condizione umana? BOH!!!
Ognuno si sente già arrivato e appagato, probabilmente non dobbiamo fare proprio niente.
Evidentemente son solo io e qualche altro... che continua a pensare che ci sia qualcosa che non torna... eh no eh, proprio non torna.
Hack, a me interesserebbe moltissimo ragionare di questo, davvero....ma per poter avviare questo ragionamento, la conditio sine qua non è di porre che la nostra specie sia diversa/migliore/superiore/più evoluta/meglio adattata/spiringuacchio, rispetto alle altre specie animali. Senza questa diversità/superiorità/maggiore evoluzione/migliore adattabilità/spiringuacchio, viene meno il discorso legato alla responsabilità, perchè allora sarebbe come chiedere ai leoni di porsi il problema se sia giusto o meno sgranocchiars cosi tante gazzelle.
Se non si da per assodata la nostra diversità/superiorità/maggiore evoluzione/migliore adattabilità/spiringuacchio, e che il nostro posto non è "nelle caverne", contiueremo a discutere per altre 15 pagine di elefanti creativi e scimmie matematiche, senza spostarci di un millimetro verso il vero nocciolo della questione.
Tutta questa discussione è rimasta impantanata ai discorsi di chi prende protoforme di comportamento simil-umano riscontrabili ovunque tra gli animali, tipo le cannucce dei babbuini o le spugne dei delfini, e (ignorando la complessità che differenzia questi "strumenti" dal più banale degli strumenti utilizzati dal più stupido degli uomini) allestisce pagine e pagine si sofismi e arrampicate sui vetri per sostenere l'insostenibile, e cioè che "il nostro posto è ancora nelle caverne" o che "il nostro cervello è ancora quello da mangiainsetti".
E questo nonostante nella discussione siano intervenute persone che la materia la studiano, e siano stati postati link su link a dimostrare che "no ragazzi....siamo diversi (migliori/superiori/più evoluti/meglio adattati/spiringuacchio.....metteteci quello che volete) in questo, in questo e in quest'altro".
Il risultato è che, dopo 13 pagine, ancora non riusciamo a passare allo step 2 del ragionamento ("cosa ci facciamo con questa superiorità?", "verso cosa la indirizziamo?"), e siamo ancora ridicolmente fermi a farci domande insensate sul fatto che l'oranizzazione sociale delle api sia o meno più efficiente della nostra.
Sigh...
Si era rimasti che quando la stessa cosa la fa un uomo è complessa mentre quando la fa un'altra specie non è più complessa.
A parte questo, in questo topic vi sono un paio di problemi. Il primo problema è il nome del topic, per il quale gli evoluzionisti hanno già risposto con no, non siamo 'superiori'. Il secondo problema è che in molti hanno difficoltà mentali nel voler affrontare domande semplici, perché quelle domande li mettono a paragone con le altre specie animali e ciò offende i presunti superiori nel profondo, visto che alla fin fine somigliano alle scimmie. E, del resto, si è già visto che la stessa cosa è complessa solo se lo fa l'uomo
ma mentre ai leoni e agli altri animali devi togliergli qualcosa di proprio, all'essere umano no, guarda caso, nell'esempio che porto, il tuo discorso di disappunto dovrebbe giustamente farti ridere se avessi detto che all'essere umano gli si toglieva l'intelligenza e la capacità astrattiva di organizzazione, cose acquisite e sue peculiarità
Ah invece il progresso e la tecnologia sono cadute dal cielo? Cosa sono se non le conquiste derivanti dalla superiore capacità umana? Non mi pare di vedere leoni che guidano auto per andare a caccia di gazzelle, correggimi se sbaglio eh. Rinunciare alle nostre conquiste è come rinunciare all'intelligenza in sè, come togliere lo sfiatatoio alle balene. Stessa identica cosa.
Noi adesso possiamo sbattercene di caverne e giungla, non certo perchè avevamo i denti più affilati o le gambe più veloci.
Avessimo la possibilità di poter osservare cento terre parallele, con lo stesso svolgimento naturale, potremmo affermare con certezza scientifica, che l'essere umano è superiore alle altre specie perché, statisticamente provato ed osservato che finisce attraverso processi evolutivi e di adattamento, per dominare sempre e comunque il mondo in cui abita, fino a permettersi di modellare l'ambiente attorno a se, solo se almeno in più di 50 di queste terre, avvenisse una "storia" simile alla nostra UNICA osservabile e nemmeno tanto, visto che non è ne sappiamo molto di quel che successe prima.
Il solito giochetto del: facciamo mille premesse assurde così arriviamo a quello che voglio dire io e ho vinto. Abbiamo già visto queste cose qui, niente di nuovo.
Mancando cento terre parallele, rimaniamo sulla nostra perfavore. Metti l'uomo di N anni fa nell'ambiente di N anni fa e si evolverà ne più ne meno, a livello di rapporto con gli altri animali/ambienti, come si è evoluto realmente. Magari i Sumeri piallavano gli Accadi e non viceversa o robe così, ma la tigre dai denti a sciabola e il rinoceronte lanoso si estinguono uguale, noi no.
Vogliamo mettere l'uomo "moderno" in un ambiente primitivo? Sicuramente noi duriamo poco, ma ci sono fior di "professionisti" che con due rami e quattro pietre possono procurarsi, adesso nel 2014, cibo e sopravvivere. E a quel punto buona fortuna al gufo maculato del Kentucky, con buona pace degli ambientalisti.
Sconvolgimenti ambientali non succederanno? Bene, chissenefrega, quando si portano teorie si teorizza, non si prevede il futuro certo con la palla di vetro, a meno che tu non ne abbia una
Puoi sempre prestarmi la tua, visto che nel tuo caso funziona alla grande.
Sto dicendo che, a parità di condizioni ambientali, per cui diverse per tutte le specie animali, l'essere umano non avrebbe la stessa capacità media d'adattamento che lo ha contraddistinto per 9/10 della sua esistenza, le balene probabilmente di estinguerebbero lo stesso, ma specie animali ce ne sono tantissime, e probabilmente, molte di queste riuscirebbero a superarci nell'adattamento e nella proliferazione, mettendoci a serio rischio estinizione.
Questo è un ragionamento scientifico, che ti piaccia o meno.
Ma anche più di nove/decimi. La capacità d'adattamento ci ha permesso di sopravvivere quando non potevamo far altro, l'evoluzione della nostra intelligenza ci ha permesso di adattare l'ambiente ai nostri voleri.
Non ci sono leoni o lupi che tengano che possano competere con noi anche solo a livello fisico, né sul piano numerico né di adattamento e di sviluppo.
Beh certo, se un ragionamento scientifico è: perdiamo di colpo tutte le nostre conoscenze (una grande e probabilissima perdita di memoria di massa), tutti i nostri "supporti" tecnologici (evaporano, boh), magari un virus ci riduce a poche migliaia di idioti vaganti non si sa dove, beh certo a quel punto il lupo marsicano ha la grande occasione per scavalcarci sul podio dell'olimpiade evolutiva.
Sono un bel mucchio di se, per un ragionamento "scientifico".
Ma da qui a ritenere che l'essere umano è superiore perché... perché è così... mah... permettimi di avere seri dubbi, sembra un diritto acquisito e imprescindibile, quando per me, sarebbe meglio considerarlo un gran colpo di fortuna, al quale, si spera di poter dare un seguito brillante e importante.
Che sia superiore è tautologico. Non è un diritto divino né una semplice botta di c**o ma un processo evolutivo, faticoso e lento quello che vuoi, ma concreto. Se poi a te dispiace, ne prendo atto, ma sicuramente al posto nostro i velociraptor difficilmente sarebbero stati più "buoni".
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
A parte questo, in questo topic vi sono un paio di problemi. Il primo problema è il nome del topic, per il quale gli evoluzionisti hanno già risposto con no, non siamo 'superiori'.
Il nome del topic è un problema perchè, per dar spazio alla discussione, pone una domanda che non ha senso di esistere, perchè la superiorità/diversità/maggiore evoluzione/migliore adattabilità/spiringuacchio è autoevidente.
En passant....trovamelo un evoluzionista che a cuor leggero si sente di affermare che l'uomo non è l'organismo meglio adattato (e meglio adattabile) oggi esistente. Ho specificato che i darwinisti scientifici che tu giustamente hai citato (e che non sono gli evoluzionisti in toto, come vorresti fa credere) non usano il termine "superiore", e preferiscono sostituirlo con quello di "meglio adattato". Ma te come al solito sei passato oltre...
Il secondo problema è che in molti hanno difficoltà mentali nel voler affrontare domande semplici, perché quelle domande li mettono a paragone con le altre specie animali e ciò offende i presunti superiori nel profondo, visto che alla fin fine somigliano alle scimmie.
Naaaa. Mi offende di più la negazione di ciò che evidente, fatta solo per divertirsi a far polemica. Avendo un paio di libri di neuroanatomia da studiare all'università, so perfettamente cosa ci distingue dalle scimmie (l'ho anche postato, ma anche in quel caso...nisba), quindi sti riferimenti a presunte "ferite narcisistiche" non mi toccano più di tanto.
Guarda che non sono io che è passato oltre (ogni riferimento a chi associa l'intelligenza delle altre specie animali alla capacità di mettersi un dito nel c... è puramente voluta).
Quello che abbiamo fatto (o meglio, che una parte di noi è stata capace di fare) è sotto gli occhi di tutti e lo utilizziamo come base per chiederci 'perchè noi si?'. La mia risposta sta in una maggiore capacità organizzativa. Questo fa di noi una specie superiore? Per me (e per gli evoluzionisti) no. Perchè o c'è qualcuno che riesce a imbeccare una bella innovazione e ha alle spalle un'organizzazione che gli permette di sfruttarla, o si rimane nelle caverne. L'esempio è dato dagli uomini che ancora oggi vivono nell'amazzonia o in altre zone allo stato degli uomini delle caverne. Non è che sono meglio adattati delle altre specie animali... anzi... spesso ne sono la preda.
E dove invece ci sono state le condizioni per il 'progresso'? Cosa è successo? Non è che l'uomo si è adattato, ha adattato quello che lo circondava senza capirne i limiti, o peggio fregandosene dei limiti alla ricerca del vantaggio immediato. Bene, magari sul breve si può parlare di adattamento... ma quanto può reggere il nostro pianeta il nostro 'adattamento'?</p>
<p>Devastato l'ambiente, a cosa ci adatteremo? a mangiare i ratti o a mangiarci tra noi? Bene, per me (e non solo per me) l'efficacia dell'adattamento la si valuta sulla sostenibilità nel lungo periodo. E l'uomo sta facendo di tutto per ritrovarsi con un pianeta disastrato.
Ah, per inciso, quadrando il cerchio, tra i peggiori aspetti di una buona fetta di popolazione umana, in diretta conseguenza dell'incapacità di valutare l'impatto sul lungo periodo, c'è l'evidente spadroneggiamento nei confronti delle altre specie animali di cui si distrugge l'habitat, si 'massacrano intere specie per farci passare un raffreddore', se ne utilizzano le pelli per puri scopi ornamentali etc.
Bene, questo è un altro aspetto che ci mostra come il nostro 'adattamento' è un massacro per il pianeta dove viviamo, con conseguente alterazione e impoverimento dello stesso, con impatti sul lungo periodo piuttosto deleteri per l'adattamento futuro. Per cui, ci adattiamo o massacriamo l'ambiente? Se lo massacriamo (ed ebbene si, lo massacriamo) ma di che stiamo a parlare? Non è superiorità, è spadroneggiamento.
L'esempio è dato dagli uomini che ancora oggi vivono nell'amazzonia o in altre zone allo stato degli uomini delle caverne. Non è che sono meglio adattati delle altre specie animali... anzi... spesso ne sono la preda.
Ma quale stadio degli uomini delle caverne...ma lo hai mai letto il lavoro di qualche antropologo serio? Basta guardare agli studi di Malinowsky alle Trobriand, e leggere della straordinaria complessita dei riti e delle funzioni religiose dei Trobriandesi per capire quanto questi continui paragoni con gli uomini delle caverne (quando non addirittura con elefanti e scimpanzè) siano falsi e speciosi.
Quello che abbiamo fatto (o meglio, che una parte di noi è stata capace di fare) è sotto gli occhi di tutti e lo utilizziamo come base per chiederci "perché noi si?". La mia risposta sta in una maggiore capacità organizzativa.
Una maggiore intelligenza, per la miseria. Siamo più intelligenti delle scimmie. E degli elefanti, a prescindere da quanti tappi questi possano piazzare a destra e a manca. Abbiamo una neocorteccia più sviluppata, un area del linguaggio più sviluppata, un cervelletto più sviluppato, maggiori circonvolluzioni sulla superficie della corteccia, eccetera eccetera.....
La maggiore capacità organizzativa è una conseguenza della nostra maggiore intelligenza, non la causa.
E dove invece ci sono state le condizioni per il 'progresso'? Cosa è successo? Non è che l'uomo si è adattato, ha adattato quello che lo circondava senza capirne i limiti, o peggio fregandosene dei limiti alla ricerca del vantaggio immediato.
È successo quello che accade quando una specie si ritrova in un habitat con elevate risorse e totale assenza di predatori naturali. Prolifera.
Devastato l'ambiente, a cosa ci adatteremo? a mangiare i ratti o a mangiarci tra noi? Bene, per me (e non solo per me) l'efficacia dell'adattamento la si valuta sulla sostenibilità nel lungo periodo.
7.000/8.000 anni sono un "lungo periodo", no? O dobbiamo prendere in considerazione solo gli ultimi 50/100 anni?
Quando voi citate gli effetti "disastrosi" che l'azione dell'uomo avrebbe avuto sull'ecosistema (che, sia chiaro, non nego), dimenticate di dire che i problemi relativi alla nostra sostenibilità come specie sono esplosi negli ultimi 50-100 anni, vale a dire "contemporaneità" o giù di lì. Quindi ha perfettamente senso che l'uomo abbia iniziato a porsi domande sul riscaldamento globale, l'esplosione demograficha, l'inquinamento, la carenza di risorse ecc.. solo da pochi decenni. Se queste domande troveranno una risposta efficace nel futuro io non lo so, quindi non mi spingo nè verso il catastrofismo post-apocalittico, nè verso un nuovo Illuminismo.
Si vabbeh ciao,
Se per voi paragonare lo sfiatatoio di una balena, o il calpestare una formica, è lo stesso discorso che ho fatto io, allora credo proprio che qua, finisco il discorso per sfinimento. Avete vinto.
Io non devo vincere proprio niente del resto, sto TEORIZZANDO, applicando un metodo matematico/statistico, dove la sola osservazione di un solo fenomeno osservabile, vuol dire tutto(e infatti dico che è questo quello che conta, ma nessuno lo legge, chissà perché...), ma potrebbe voler dire anche niente, perché secondo questo metodo c'è bisogno di più numeri.
Teorizzare va da se, che implica il SE, se l'essere umano non fosse stato capace di porsi tutti i SE che gli venivano in mente, non sarebbe arrivato al punto che adesso, l'uomo medio comune, si fregia di aver raggiunto. :P
Ragioniamo per concetti semplici va, sennò spuntano nonne in carriola e cavoli a merenda...
L'essere umano si trova indiscutibilmente in una posizione predominante nell'ecosistema terrestre.
Ha avuto un'evoluzione addirittura eccezionale, guardando a tutte le altre specie e alle loro relative differenze.
E' arrivato ad un punto dove riesce ad adattare l'ambiente alle sue esigenze, e finalmente anche a chiedersi cosa comportino questi adattamenti per un futuro non solo immediato.
Sarà il momento che, possa anche assumersi la responsabilità di essere il numero uno?
Ecco, se volete, io a questa discussione partecipo volentieri, qualcuno ha già detto la sua a riguardo del resto, e non mi pare ci siamo ammazzati a colpi di sarcasmo, anzi...
Sennò, è stato istruttivo comunque. Grazie.
In ogni caso è stata proprio la capacità di adattare l'ambiente alle nostre esigenze che sarà la nostra rovina a meno che non impariamo a convivere con animali come orsi etc... il che non mi sembra possibile quindi detto in parole povere o ci inventiamo qualcosa o diventeremo i pasti degli animali più forti
L'esempio è dato dagli uomini che ancora oggi vivono nell'amazzonia o in altre zone allo stato degli uomini delle caverne. Non è che sono meglio adattati delle altre specie animali... anzi... spesso ne sono la preda.
Ma quale stadio degli uomini delle caverne...ma lo hai mai letto il lavoro di qualche antropologo serio? Basta guardare agli studi di Malinowsky alle Trobriand, e leggere della straordinaria complessita dei riti e delle funzioni religiose dei Trobriandesi per capire quanto questi continui paragoni con gli uomini delle caverne (quando non addirittura con elefanti e scimpanzè) siano falsi e speciosi.
Quello che abbiamo fatto (o meglio, che una parte di noi è stata capace di fare) è sotto gli occhi di tutti e lo utilizziamo come base per chiederci "perché noi si?". La mia risposta sta in una maggiore capacità organizzativa.
Una maggiore intelligenza, per la miseria. Siamo più intelligenti delle scimmie. E degli elefanti, a prescindere da quanti tappi questi possano piazzare a destra e a manca. Abbiamo una neocorteccia più sviluppata, un area del linguaggio più sviluppata, un cervelletto più sviluppato, maggiori circonvolluzioni sulla superficie della corteccia, eccetera eccetera.....
La maggiore capacità organizzativa è una conseguenza della nostra maggiore intelligenza, non la causa.
E dove invece ci sono state le condizioni per il 'progresso'? Cosa è successo? Non è che l'uomo si è adattato, ha adattato quello che lo circondava senza capirne i limiti, o peggio fregandosene dei limiti alla ricerca del vantaggio immediato.
È successo quello che accade quando una specie si ritrova in un habitat con elevate risorse e totale assenza di predatori naturali. Prolifera.
Devastato l'ambiente, a cosa ci adatteremo? a mangiare i ratti o a mangiarci tra noi? Bene, per me (e non solo per me) l'efficacia dell'adattamento la si valuta sulla sostenibilità nel lungo periodo.
7.000/8.000 anni sono un "lungo periodo", no? O dobbiamo prendere in considerazione solo gli ultimi 50/100 anni?
Quando voi citate gli effetti "disastrosi" che l'azione dell'uomo avrebbe avuto sull'ecosistema (che, sia chiaro, non nego), dimenticate di dire che i problemi relativi alla nostra sostenibilità come specie sono esplosi negli ultimi 50-100 anni, vale a dire "contemporaneità" o giù di lì. Quindi ha perfettamente senso che l'uomo abbia iniziato a porsi domande sul riscaldamento globale, l'esplosione demograficha, l'inquinamento, la carenza di risorse ecc.. solo da pochi decenni. Se queste domande troveranno una risposta efficace nel futuro io non lo so, quindi non mi spingo nè verso il catastrofismo post-apocalittico, nè verso un nuovo Illuminismo.
Oh oh, ma guarda che ne ho letti diversi di lavori sul periodo e non mi sono fermato alla pagina di wikipedia che parla di stereotipi come evidentemente hai fatto tu. Perché altrimenti sapresti che lo 'stereotipo' è quello che ha proliferato per il periodo di tempo maggiore, sostituito, nemmeno ovunque, da un personaggio più ordinato che non si limitava ad insozzare le caverne con uno schifo abnorme ma era invece in grado di suddividere gli ambienti per funzioni, organizzare riti, dipingere le pareti, magari fare qualche banchetto... ma dopo che per decine di millenni quella stessa grotta era stata utilizzata come poco più di un letamaio dai precedenti occupanti. Questo l'hai letto?
Come magari dovresti sapere che qualche migliaio di anni è un periodo di tempo misero per parlare di evoluzione del cervello, per cui siamo rimasti quelli di allora.
Poi, per il resto, la risposta ti viene data dagli esperimenti che si son fatti con gli animali, che hanno mostrato ottima intelligenza. Certo, non conosco animali che arrivano a fare la trasformata di Fourier... ma hanno tranquillamente integrato nel cervello le equazioni differenziali e tante altre cosette che qualcuno di noi ha schematizzato ma che a dir la verità in pochi comprendono.
Ma, comunque, era uno dei punti di partenza del discorso, mettere di fronte a delle prove di intelligenza altre specie e vedere come si comportano. Ottimi risultati. Poi magari noi abbiamo un linguaggio mentre i delfini ne hanno un altro. Però parlare di intelligenza è come parlare di tutto e niente. Ad esempio, che fine faceva lo stesso cervello in un animale senza il pollice opponibile, mettiamo ad esempio nel corpo dell'elefante?
Accidenti non scrivo sul forum da un secolo, questo è il mio primo post dopo chissà quanti mesi, meno male che ogni tanto riuscivo a leggere ancora i tanti topic interessanti
Il tema è interessantissimo e complicatissimo e naturalmente nulla cambierà dopo il mio commento, ma scriverò lo stesso il mio punto di vista. Innanzitutto devo confessare di appartenere a coloro che sono favorevoli alla tesi della superiorità dell'uomo;ho letto tutti i commenti (vabbè dai almeno il 90%) e ammetto che siete o comunque sembrate fin troppo (in senso buono) esperti in materia, al confronto io sono sicuramente (più) ignorante, ma dal mio punto di vista le cose sono abbastanza chiare, col rischio di apparire ridicolo inadeguato o approssimativo.
Perché credo nella superiorità dell'uomo?
perché scommetto sulla vita dei miei professori che in questo momento nessun orango marinaio, elefante idraulico, formica super intelligente e qualunque altro tipo di animale (se con animale non includiamo l'uomo ovviamente) sta facendo quello che sto facendo io;
ovvero scrivere questo commento con un cellulare dopo mesi di non partecipazione sul forum per colpa (anche) dell'università, ascoltando la musica, pensando a che regalo e sorpresa fare alla mia ragazza per san valentino, bestemmiando um gran numero di santi per avermi fatto perdere la schedina (Manchester City e United, vergognatevi) e intanto pensando a che vestiti mettermi domani mattina. E devo trovare anche il tempo per recuperare l'orologio e andare in palestra e così via
Del resto nessun animale ha inventato una macchina, o è stato sulla luna, o ha organizzato le olimpiadi invernali o sta dibattendo se sia superiore a noi umani; così ancora, nessun delfino cacciatore munito di spugna, ha inventato il radar, o tecnologie stealth invisibili ad essi. I leoni non organizzano safari per studiare o cacciare i francesi. E ovviamente si può continuare all'infinito o quasi.
É vero sono esempi stupidi ma almeno per me decisivi. E dovrebbero esserlo per tutti. A meno che una scimmia che supera un corso d'acqua grazie ad un tronco non sia per voi uguale ad un sub che si tuffa nell'oceano per studiare i comportamenti sessuali dello squalo martello. Per quanto ne so io, nessun orso ha avviato documentari su di noi. O ha ideato una tivù a colori dove trasmetterli. Magari a pagamento.
Sperando di non esser stato inopportuno, un saluto a tuti quanti, mi mancava l'atmosfera della Barriera
Ovviamente siamo gli stessi delle caverne. La specie è quella, homo sapiens, non c'è nessuna evoluzione significativa del cervello o robe simili.
Qesta storia della superiorità poi per me è davvero triste.
Se il criterio, come dice lochlann, è essere in cima alla catena alimentare, va bene, siamo superiori, almeno per ora. Ma non ha alcun senso e non aiuta molto a ragionare sulle responsabilità che dovremmo assumerci.
Se parliamo di proliferazione, santo cielo, siamo scarsissimi! Ci fregano praticamente tutti quanti, a partire da lombrichi e formiche..
Se invece diamo per buono il criterio della durevolezza nel tempo come specie, siamo sempre incredibilmente scarsi. 100000 anni non sono assolutamente nulla. Poi, non avendo nè io nè voi la palla di cristallo, come qualcuno ha fatto notare, non abbiamo idea di quanto ancora potremmo durare, ma a mio avviso per niente più di moltissime specie di insetti, cellule(amebe) o anche vertebrati (celacanto)
Di sicuro non vivremo milioni o miliardi di anni.
Ad ogni modo, l'unico criterio che può stabilire una superiorità che potrebbe (e dico potrebbe) darci un qualche diritto di comportarci in un qualche modo nei confronti di certi animali è il livello di somiglianza nel modo di pensare ed agire.
Di questo se ne è parlato un bel po', abbiamo tirato fuori tante cose interessanti e magari, giusto perchè mi dispiace per hacktuhana, possiamo tornare a parlare di responsabilità, morale ecc.
"Di questo se ne è parlato un bel po', abbiamo tirato fuori tante cose interessanti e magari, giusto perchè mi dispiace per hacktuhana, possiamo tornare a parlare di responsabilità, morale ecc. "
Accidenti sono commosso
Hodordissehodor, la discussione è comunque apprezzabile, non voglio imporre l'argomento, ed è giusto che ognuno dica la sua, specie se poi non si è letto tutto dall'inizio.
A volte faccio fatica a divagare sul tema, perché si arriva con facilità al fraintendimento, e ai ragionamenti per "compartimenti stagni" di conseguenza, ma va bene lo stesso, c'è la libertà di parola e di pensiero, per fortuna " />
Oh oh, ma guarda che ne ho letti diversi di lavori sul periodo e non mi sono fermato alla pagina di wikipedia che parla di stereotipi come evidentemente hai fatto tu. Perché altrimenti sapresti che lo 'stereotipo' è quello che ha proliferato per il periodo di tempo maggiore, sostituito, nemmeno ovunque, da un personaggio più ordinato che non si limitava ad insozzare le caverne con uno schifo abnorme ma era invece in grado di suddividere gli ambienti per funzioni, organizzare riti, dipingere le pareti, magari fare qualche banchetto... ma dopo che per decine di millenni quella stessa grotta era stata utilizzata come poco più di un letamaio dai precedenti occupanti. Questo l'hai letto?
Onestamente no. Ho cercato sia su Wiki che sul mio libro di testo di Antropologia Culturale, ma sta roba dello stereotipo e dell'uomo ordinato non l'ho trovata da nessuan parte. Dov'è scritta? E che c'entra col discorso che facevo io? A me pare più che altro un tentativo di accomodamento: non potendo negare l'evidenza di una nostra maggiore intelligenza come specie, cerchi di parare in corner con un discorso del tipo "si, siamo più intelligenti,ma mica tutti.....anzi in maggioranza erano tutti delle bestie peggio dei maiali,se ne salvavano solo due o tre ogni tanto". Suppongo facessero dei casting o roba simile.
Come magari dovresti sapere che qualche migliaio di anni è un periodo di tempo misero per parlare di evoluzione del cervello, per cui siamo rimasti quelli di allora.
Vabbè...io i link con le differenze neuroanatomiche, di sviluppo e di differenziazione del linguaggio tra noi e i primati a noi più prossimi (gli unici animali con cui abbia senso azzardare un confronto....questo sembrate averlo dimenticato tutti) li ho postati almeno 3 volte. Non ho più voglia di ribadire ciò che è evidente.
Poi, per il resto, la risposta ti viene data dagli esperimenti che si son fatti con gli animali, che hanno mostrato ottima intelligenza.
Cosa che io non ho mai negato. Koko ha un intelligenza portentosa, se si considera che stiamo parlando di un gorilla.
Però parlare di intelligenza è come parlare di tutto e niente. Ad esempio, che fine faceva lo stesso cervello in un animale senza il pollice opponibile, mettiamo ad esempio nel corpo dell'elefante?
Beh, se fai di ste domande ci credo che diventa un parlare di tutto e di niente!
Che domanda sarebbe "e se il nostro cervello finiva nella testa dell'elefante, che non ha il pollice opponibile?"
Di questo se ne è parlato un bel po', abbiamo tirato fuori tante cose interessanti e magari, giusto perchè mi dispiace per hacktuhana, possiamo tornare a parlare di responsabilità, morale ecc.
Passare a parlare di morale o responsabilità ha senso solo se si dà per assodato che l'uomo, come specie, è assolutamente unica e diversa rispetto a tutte le altre.
Perchè se siamo uguali, non abbiamo più responsabilità di quante ne avrebbe un leone nei confronti di una gazzella.
L'essere umano si trova indiscutibilmente in una posizione predominante nell'ecosistema terrestre.
Ha avuto un'evoluzione addirittura eccezionale, guardando a tutte le altre specie e alle loro relative differenze.
E' arrivato ad un punto dove riesce ad adattare l'ambiente alle sue esigenze, e finalmente anche a chiedersi cosa comportino questi adattamenti per un futuro non solo immediato.
Sarà il momento che, possa anche assumersi la responsabilità di essere il numero uno?
Ecco, se volete, io a questa discussione partecipo volentieri,
Ottimo. Anche io. Peccato solo esserci arrivati dopo 15 pagine di conversazione.
Si ma io sto parlando o cercando di farlo, di responsabilità, già dall'altro topic, quello di Caterina e la sperimentazione animale, da dove tutto è partito, di responsabilità o meno da assumersi.
con Mordente ad esempio il discorso l'abbiamo affrontato, e siamo rimasti in posizioni diverse, senza sentirci uno più figo dell'altro, invece pare che vada per la maggiore tirar fuori la frase ad effetto e dire che quello che gli altri(o alcuni di loro) hanno scritto, sono tutte cavolate.
E poi diventa difficile dialogare, soprattutto se si parte da posizioni differenti.
Diventa un discorso infinito di batti e ribatti sempre della stessa posizione di partenza, a che serve tutto ciò?
A niente secondo me.