Ok,ricomincio io, riprendendo un analisi che già avevo iniziato sul blog di Beric.
Dal mio punto di vista, chi ha in mano le fila del parlamento e della scena politica tutta,è il Movimento 5 Stelle; non solo per il clamoroso risultato di ieri l'altro,ma anche per gli scenari futuri che ora si determinano.Io onestamente non riesco ad immaginare una sola possibile opzione che non determini un nuovo futuro trionfo (con percentuali ancora maggiori) di Grillo e dei suoi.
Alleanza PD - PDL : sarebbe quella che auspica Berlusconi,ma per il PD sarebbe un suicidio politico,in quanto molto mal vista dall'elettorato. Un governo del genere non affronterebbe pressochè nessuno dei temi che interessano al paese in maniera concreta,e Berlusconi farebbe pesare il suo appoggio a Bersani in maniera salatissima. Per di più,fuori dall'alleanza, il M5S avrebbe gioco facile a gridare all'inciucio, aumentando ulteriormente il proprio consenso. Risultato :legislatura inconcludente, di vita breve,e M5S sopra il 35% alle prossime elezioni.
Alleanza PDL - M5S: la vedo quasi impossibile. I grillini mi paiono meno suscettibili a possibili "sirene" berlusconiane,e comunque tra i due schieramenti esistono delle differenze programmatiche abissali, su cui mi sembrerebbe difficile fare mediazione. Inoltre ci sarebbe il fatto non trascurabile che si tratterebbe di un alleanza che tiene fuori il partito col maggior numero di seggi,e francamente mi pare un qualcosa di improponibile.
Alleanza di larghissime intese: con un Monti più forte forse sarebbe stata possibile,ma il progetto del prof. è fallito clamorosamente; Grillo se ne è già chiamato fuori,ma per quanto riguarda questa ipotesi (che considero comunque remota) secondo me gongola. Una tale alleanza navigherebbe a vista, senza un indirizzo politico ben preciso (il PD non sa darsene uno interno,figurarsi l'essere capace di darlo ad una larga coalizione) e puzzerebbe di inciucio. Al primo intoppo o dissenso la maggioranza crollerebbe e torneremmo di nuovo alle urne. Risultato : M5S sopra il 35% (almeno).
Alleanza PD - Grillo "a lungo termine": non si farà, perchè sia le rispettive basi,che i rispettivi enstablishment la vedrebbero come una sorta di guerra di logoramento, buona solo a drenare voti moderati al PD e voti intransigenti al M5S. E poi al M5S non conviene istituzionalizzarsi finchè non è sicuro di essere la prima forza politica con la certezza di avere l'incarico per formare un governo.
Alleanza PD - M5S "a progetto": se Bersani si presenta da Grillo con una serie di punti circostanziati e già presenti nel programma del M5S ,impegnandosi ad appoggiarli per poi portare il paese alle elezioni tra 6 mesi o un anno.......ecco non sono tanto sicuro che il M5S dica di no.Si tratterebbe della prospettiva forse migliore per il paese, ma il rischio per il PD, però, sarebbe altissimo: in un tale contesto Grillo esigerebbe di mettere in atto soluzioni estreme (legge elettorale, legge anti-corruzione, riforma leggi ad personam e conflitto di interesse le prime che mi vengono in mente), per cercare di mettere in crisi il berlusconismo. Se questo dovesse realizzarsi, Grillo potrebbe presentarsi alla scadenza del "progetto" come colui che dopo 20 anni di lotte infruttuose e chiacchiere da parte della sinistra, è finalmente riuscito ad abbattere il Leviatano berlusconiano,e sottrarrà una mole incredibile di voti al PD stesso. Risultato: elezioni tra un anno e M5S che sfiora il 40%.
Se fanno la legge elettorale con i collegi e le preferenze il M5S non elegge un parlamentare
Alleanza PD - M5S "a progetto": se Bersani si presenta da Grillo con una serie di punti circostanziati e già presenti nel programma del M5S ,impegnandosi ad appoggiarli per poi portare il paese alle elezioni tra 6 mesi o un anno.......ecco non sono tanto sicuro che il M5S dica di no.Si tratterebbe della prospettiva forse migliore per il paese, ma il rischio per il PD, però, sarebbe altissimo: in un tale contesto Grillo esigerebbe di mettere in atto soluzioni estreme (legge elettorale, legge anti-corruzione, riforma leggi ad personam e conflitto di interesse le prime che mi vengono in mente), per cercare di mettere in crisi il berlusconismo. Se questo dovesse realizzarsi, Grillo potrebbe presentarsi alla scadenza del "progetto" come colui che dopo 20 anni di lotte infruttuose e chiacchiere da parte della sinistra, è finalmente riuscito ad abbattere il Leviatano berlusconiano,e sottrarrà una mole incredibile di voti al PD stesso. Risultato: elezioni tra un anno e M5S che sfiora il 40%.
Dal punto di vista di Bersani mi pare l'unica soluzione possibile. Si tratterebbe nei fatti di un governo di minoranza con l'appoggio esterno del M5S. Il problema principale a una situazione di questo tipo però mi pare un altro: Napolitano, Europa, BCE, Germania, etc... loro preferirebbero di sicuro un nuovo Governo tecnico PD-PDL che faccia quello che dicono a Bruxelles.
E' chiaro comunque che per il PD è una sconfitta, in ogni angolo dalla quale la si guardi. Tra l'altro una nuova tornata elettorale sarebbe del tutto impronosticabile.
Riguardo ad un'analisi del voto, io penso che il PD abbia davvero commesso il più grande suicidio politico che ricordi. Non è la prima volta che si tirano la zappa sui piedi ma questa volta le condizioni erano quasi totalmente favorevoli. Si parla di una rinascita berlusconiana: ma Berlusconi (con Lega) ha perso 8 milioni di voti..... se il tuo avversario perde 8 milioni di voti e tu non ce la fai a vincere è solo colpa tua. Che poi sia riuscito a recuperare quel voto rientra nel fisiologico, non si può di certo sperare che l'intero elettorato di destra scompaia da un giorno all'altro.
Il problema non è stato il recupero di Berlusconi (quando uno perde 8 milioni di voti che razza di recupero è?), ma il fatto che Grillo sia riuscito a papparsi un bel pezzo dell'elettorato PD.
Ora che fare? Boh.... indubbiamente va fatta una nuova legge elettorale (e se Bersani è furbo proporrà il doppio turno alla francese), più il conflitto d'interessi, il taglio dei costi, le riforme istituzionali, etc... ma soprattutto la legge elettorale.
E poi? Poi si rivota ma mi chiedo se sia saggio per il PD riproporre Bersani che ha IMO ha dimostrato la sua palese inadeguatezza come leader. E' sempre stato un gregario e tale deve rimanere. Ci sarebbe il tanto bistrattato Renzi ma la cosa non è affatto semplice; comunque la si guardi Renzi è minoritario all'interno del PD e si troverebbe a guidare una compagine i cui membri in massima parte non lo appoggiano, se non lo disprezzano proprio. Per Renzi c'è il rischio di fare la fine di Veltroni a cui venne affidato il partito ma solo per gestire una sconfitta sicura e ripristinare lo status quo precedente.
Comunque è evidentemente la soluzione peggiore che potesse capitare.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Con il doppio turno alla francese il M5S elegge il 95% dei parlamentari. " />
Comunque... dimenticandoci di cosa è avvenuto in questi cinque anni, quindi nel becero confronto tra i dati, per il centrosinistra è stata una vittoria in termini di seggi e regioni conquistate (Liguria, Piemonte, Friuli, Lazio, Sardegna).
Rispetto a quanto è accaduto in questi cinque anni, ma soprattutto rispetto alle aspettative trionfalistiche dei sondaggi, è una sconfitta storica.
Sul riguardo delle "colpe" non sono tuttavia completamente d'accordo.
Ogni partito fa una proposta politica, e chi vota sceglie. Se - giusto per citare alcuni dati di analisi, quindi non vuole essere un insulto agli amici campani - Berlusconi ha vinto la Campania sostanzialmente per via della sua promessa sul condono, avrei trovato stupido che Bersani o Grillo proponessero due condoni al posto di uno.
Ciò che al centrosinistra si può imputare è invece aver perpetuato un'organizzazione interna lenta, macchinosa, contradditoria. Non basta fare il 70% di candidati nuovi con le primarie se poi metti la Bindi e la Finocchiaro. Il centrosinistra non capisce il suo elettorato. In Calabria ha vinto il centrodestra perché di eleggere Scilipoti non gliene frega niente. In Calabria la candidatura della Bindi ha azzoppato il risultato. Indipendentemente dal fatto che il PD porti in Parlamento il 40% di donne e il 70% di persone elette con le primarie. Ci sono simboli che dovevano essere rimossi e non lo sono stati. Al tempo stesso non puoi accettare le non-candidature di Veltroni e D'Alema e al tempo stesso dire che faranno parte del prossimo governo. Sono solo elementi di immagine e non di contenuto, ma purtroppo fanno la differenza e oscurano qualsiasi proposta politica fatta. E purtroppo quelli che guardano la proposta politica sono pochi. Non intendo tacciare nessuno di superficialità, è la realtà dei fatti.
Grillo è diventato grande, ora deve decidere se puntare allo sfascio, ovvero elezioni anticipate oppure governo PD-PdL chiudendo qualsiasi porta, oppure tagliare la sua ala più radicale e instaurare un governo "di scopo", che sarà appoggiato in pieno dalla base e dalle new entry del PD se veramente riguarderà conflitto di interessi, legge elettorale e un paio di altre cosucce, e che al tempo stesso servirà per emarginare i vari Letta e Fioroni.
Bersani ha adesso due compiti, uno politico e uno istituzionale: il secondo è naturalmente cercare di governare il Paese, rinfacciando a tutte le altre forze politiche la responsabilità di un mancato appoggio; il primo è preparare il terreno per le prossime elezioni. La capacità di formare un governo sarebbe indubbiamente un toccasana per il morale a terra del centrosinistra, e l'approvazione di ogni legge "seria" ne risolleverebbe l'immagine.
Al momento non mi preoccuperei della possibile sovrapposizione tra Grillo e PD, se questo scenario si avverasse, e lo dico sulla base della provenienza dell'elettorato pentastellato.
PS: malgrado le attuali dichiarazioni tanto di Grillo quanto dei suoi eletti, sono molto pessimista sulla possibilità di un accordo, per insormontabili in problemi da ambo le parti.
Onestamente io sono rimasto estremamente sorpreso di vedere il risultato di Berlusconi. Io non seguo affatto la politica (la trovo indigesta), ma l'impressione che avevo, anche tra le mie conoscenze filo-berlusconiane, fosse di un generale malcontento. Aver dovuto cedere il passo a Monti non é stato segno di forza né di competenza, e mi pareva che la sua fine politica fosse arrivata.
Ho smesso da mesi di guardare la tv, quindi la sua 'rinascita' politica me la sono completamente persa, fino a un paio di settimane fa. E che potesse ancora raccogliere tutti quei consensi non lo avrei mai immaginato (credevo che gli elettori di destra sarebbero confluiti in altri lidi).
Invece non mi sorprende affatto il risultato del centrosinistra: io per primo sono un loro elettore giá da tempo ormai deluso, e nell'aria era evidente anche da questa parte un malcontento piuttosto diffuso. Naturale poi che l'elettorato provi a dare una chance a chi, almeno sulla carta, sembra piú deciso a mettere in pratica quanto dice (anche grazie ad una maggiore coesione interna = leader indiscusso e indiscutibile alla Berlusconi).
Povero Monti, gli italiani pare non abbiano gradito molto il suo operato. A me non é dispiaciuto, con l'unico rammarico che ad aumentare le tasse son capaci tutti, e mi chiedo se loro abbiano fatto bene i loro conti sulla soglia in cui il maggior gettito viene vanificato da una maggiore povertá che fa ristagnare l'economia e che richiede interventi pubblici.
Detto questo, ieri a Ballaró (si, neanche io ci credo di averne visto un pezzetto) un tipo di cui non ricordo il nome ha riportato alcune statistiche sulla nostra situazione politica (non ricordo nemmeno a cosa si riferisse, esattamente). La conclusione, comunque, era che siamo improvvisamente passati in ottime posizioni sia come partecipazione femminile che come giovinezza. C'é stato inoltre un notevole ricambio. Io concordo con lui nel dire retoricamente "italiani, ora che avete quello che desideravate, iniziate a pretendere competenza".
Secondo il mio modestissimo parere se Grillo si allea con qualsiasi partito di qualsiasi colore perde minimo metà del suo elettorato, quindi nè si alleerà nè parteciperà a qualsiasi maggioranza collaborando con il PD, invece sfrutterà questa sua posizione di forza al senato per "costringere" il PD a votare i punti che hanno in comune.
Con questa alleanza alla "spera in dio" si andrà avanti per un po', poi ci saranno le elezioni e lì vedremo che farà Grillo.
Poi parlare di "successo" del centrodestra mi fa un po' ridere, ha perso e basta, anche vendendo cara la pelle. Strano il bilancio della lega, che dimezza la percentuale di voti del 2008 ma in compenso ottiene la lombardia.
Concordo, il centrodesta ha dimezzato i voti. Se è ancora rilevante è perché anche il centrosinistra sta messo male. E qui una piccola riflessione sulla legge elettorale. Certo, ha i suoi limiti e merita in pieno il nomignolo che le è stato affibiato, però rendiamoci pure conto che il centrosinistra non è stato votato nemmeno da un un elettore su tre, è difficile parlare di vittoria nelle elezioni. In qualsiasi paese civile una coalizione che riceve così pochi voti deve aggregarsi con le altre coalizioni, visto che di fatto non rappresenta il grosso delle popolazione.
Qual'è la conseguenza? Occorre rinunciare a proporre il programma di partenza ed effettuare un mediazione con i programmi delle altre coalizioni. Ma dalle dichiarazioni giunte in questi giorni non vedo nessun passo in questa direzione.
Situazione di stallo molto difficile.
Contento per il M5S che sta dentro come ago della bilancia. Speriamo se la giochino bene, costringendo a deviare tutto il sistema nella direzione della trasparenza, della praticità e del distaccamento dagli interessi delle Lobbies, del Vaticano e delle Banche.
Rimangono molti dubbi però. Se vale qualcosa, il M5S dovrà imporre come punto di partenza la riduzione drastica degli stipendi dei parlamentari, la cessazione dei rimborsi ai partiti, la fine dei privilegi, la chiusura delle Province, conflitto d'interessi.
Messi di fronte alla scelta tra perdere centinaia di milioni o perdere la possibilità di governare...sappiamo già cosa sceglieranno.
grillo e monti più o meno come da pronostico (il primo qualcosa di più, il secondo qualcosa di meno), berlusconi ha fatto una rimonta imbarazzante e il pd si è suicidato.
meno male che ha vinto alla camera altrimenti silvio berlusoni era il prossimo presidente della repubblica.
secondo me lo scenario più probabile è un alleanza pd pdl, per due motivi:
- il nemico del mio nemico è mio amico, e ora come ora grillo rappresenta un pericolo per entrambi
- grillo e i grillini continuano a ripetere che loro votano le idee eccetera, ma per poter fare questo un qualche governo devono appoggiarlo pure loro, e dargli la fiducia. Grillo potrebbe essere restio a fare una scelta del genere in questo momento. Appena entrato e già appoggia gli odiati "nano malefico" o "gargamella" (per non parlare dell'esorcista)? Credo che Grillo continuerà sulla linea della durezza e della purezza puntando sulle nuove elezioni.
Viceversa, le richieste di Silvio potrebbero essere più facilmente esaudibili per Bersani. Ministri, ordinaria amministrazione economica e una carica prestigiosa per lui (presidente del senato?) e assicurazione che nessuno venga a rompergli le balle sul conflitto di interessi e questioni simili..
tra le altre cose, sta storia dell'ingovernabilità è un po' una panzana eh. Se riescono a fare il governo, poi niente e nessuno impone a nessuno di fare riforme e leggi come infoiati (come hanno sempre fatto), andare a rischiare la caduta per stupide leggine del cavolo, mettere la fiducia eccetera. Basta che la maggioranza che supporta il governo non legiferi (o meglio, legiferi poco e in modo mirato). Molto semplice.
L'amministrazione della cosa pubblica va avanti benissimo anche senza un legislatore compulsivo, e il governo può agire con regolamenti e decreti nei casi specifici
abbiamo milioni di norme di legge che coprono praticamente qualunque aspetto della vita, non c'è la minima necessità di continuare ad aggiornare/riformare/modificare/perfezionare (o, in una parola, PEGGIORARE, data la competenza degli ultimi parlamenti) ciò che si ha.
per le poche riforme necessarie o richieste a furor di popolo (ridurre parlamentari, legge elettorale), bilancio e affini... beh, per quelle non dovrebbe essere difficili trovare larghi consensi anche tra il m5s.
la cosa più importante da fare prossimamente è eleggere il nuovo presidente della repubblica... chi ci vedete?
Dario Fo lo vedo improbabile ma mai dire mai... monti poteva starci se non si candidava ma in assenza di alternative... romano prodi forse? Ho sentito che girava anche il nome di amato e della bonino... " /> dei, salvateci...
secondo me lo scenario più probabile è un alleanza pd pdl, per due motivi:
Possono farlo, e salvano anche i soldi. Ma poi quando cade (e cade), il M5S prende il 50%
a meno che non dimostrino di saper fare qualcosa (vedi legge elettorale, ridurre numeri e priviligi dei parlamentari ecc., non alzare la tasse) e contemporaneamente riescano a dimostrare che i grillini sono capaci solo di criticare e ostacolare senza fare nulla di costruttivo, e che soprattutto sono corrotti e immorali come tutti (la macchina del fango si sarà già messa in moto e chiunque abbia un qualche scheletro nell'armadio sarà sgamato) per non parlare dello "scouting" di berlusconi nei confronti dei niubbi appena arrivati. Bastano un paio di defezioni sospette alla scilipoti e un paio di grillini smontati mediaticamente alla giannino che già il movimento il 50% se lo sogna. Se punti tutto sul "noi siamo il nuovo, noi siamo la purezza e la durezza, noi facciamo pulizia", una volta che si dimostra che non è così la struttura rischia di crollare.
francamente sarei sorpreso se tra le centinaia di grillini non ci fosse qualcuno che è entrato in politica perché ha fiutato l'occasione della vita (bastava essere votato da parenti e amici pe finire in lista... e una volta in parlamento c'hai 20mila euro al mese) e della tav e del web se ne sbatte allegramente.
alternativa: si inventano qualche porcata elettorale clamorosa che in qualche modo riesce a tarpare le ali al movimento, tipo passano al presidenzialismo con elezione diretta del presidente della repubblica a base regionale o provinciale, in pieno stile americano.
il bipolarismo perfetto potrebbe essere l'unica alternativa al movimento... creare una nuova Dc moderata (centro-centrosinistra "renziana" e centro destra, senza berlusconi ovviamente) da contrappore a grillo + estremisti agitati
e a quel punto voglio vedere quanti voterebbero grillo (o uno dei suoi niubbi) presidente della repubblica con pieni poteri piuttosto che un renzi spalleggiato da una larghissima intesa di moderati...
certo sono cose che difficilmente si possono fare in 6 mesi, mi rendo conto...
Per me l'alleanza pd-pdl non sarà pubblica, ma sarà fatta sottobanco perché sanno bene entrambi che se torniamo a votare entro pochi mesi il M5S se li mangia in un sol boccone.
Il pastrocchio che ne può venir fuori è da brividi, ma qualcosa si inventeranno perché devono far passare del tempo e fare in modo che la gente dimentichi e in Italia sappiamo che la gente dimentica in fretta.
Grillo ha già chiuso a Bersani dicendo che non darà alcun voto di fiducia. A questo punto alternative al Governo di larghe intese non ce ne sono.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Possono farlo, e salvano anche i soldi. Ma poi quando cade (e cade), il M5S prende il 50%
Come minimo.
- il nemico del mio nemico è mio amico, e ora come ora grillo rappresenta un pericolo per entrambi
Per una buona parte del establishment Pd, e per la stragrande maggioranza degli elettori PD, il "nemico" è ancora e sempre lo stesso: Berlusconi.
Viceversa, le richieste di Silvio potrebbero essere più facilmente esaudibili per Bersani. Ministri, ordinaria amministrazione economica e una carica prestigiosa per lui (presidente del senato?) e assicurazione che nessuno venga a rompergli le balle sul conflitto di interessi e questioni simili.
Se il PD accetta condizioni del genere, al prossimo giro non supera nemmeno il 10%.
Se riescono a fare il governo, poi niente e nessuno impone a nessuno di fare riforme e leggi come infoiati (come hanno sempre fatto), andare a rischiare la caduta per stupide leggine del cavolo, mettere la fiducia eccetera. Basta che la maggioranza che supporta il governo non legiferi (o meglio, legiferi poco e in modo mirato). Molto semplice.
Se vogliono solo traccheggiare mantenendo le poltrone,si. Ma da qui a 6 mesi si ritrovano i forconi sotto Montecitorio. Tra la gente c'è voglia di aprire le finestre e cambiare radicalmente aria,Balon. Questa è forse l'unica cosa certa che queste elezioni hanno detto.
per le poche riforme necessarie o richieste a furor di popolo (ridurre parlamentari, legge elettorale), bilancio e affini... beh, per quelle non dovrebbe essere difficili trovare larghi consensi anche tra il m5s.
Ma non credo proprio. C'è da riformare la giustizia, snellire l'apparato istituzionale. Le provincie si aboliscono o no? La legge anticorruzione la si fa? E il conflitto di interesse? Si procede con le privatizzazioni o si statalizza? Scuola e università restano cosi come sono? E le politiche ambientali ed energetiche? Non c'è un solo punto su cui Pd e PDL la pensino allo stesso modo o anche solo in una manierea che possa far presagire un accordo.
Per me l'alleanza pd-pdl non sarà pubblica, ma sarà fatta sottobanco perché sanno bene entrambi che se torniamo a votare entro pochi mesi il M5S se li mangia in un sol boccone.
Cosa che accadrà lo stesso,anche se la suddetta alleanza durasse 5 anni.
Bastano un paio di defezioni sospette alla scilipoti e un paio di grillini smontati mediaticamente alla giannino che già il movimento il 50% se lo sogna. Se punti tutto sul "noi siamo il nuovo, noi siamo la purezza e la durezza, noi facciamo pulizia", una volta che si dimostra che non è così la struttura rischia di crollare.
Tentativi del genere sono già stati fatti quando Favia e la Salsi furono cacciati dal Movimento,e si accusò quest'ultimo di scarsa democrazia interna e magheggi vari da parte di Grillo e Casaleggio. Il Movimento 5 Stelle è una realtà politica che è qui per restare, non una moda del momento. Non può essere più nè sminuito nè sottovalutato.
Grillo ha già chiuso a Bersani dicendo che non darà alcun voto di fiducia
Come preventivabile. Per quello dico che il M5S allo stato attuale li tiene per le pa**e un po' tutti. Bersani ha passato la campagna elettorale a dare a Grillo e ai grillini dei "fascisti del web". La prima cosa da fare, se l'intendimento è quello di dialogare con Grillo,è di riformare la dirigenza del partito. La seconda è quella del rendersi conto che il PD queste elezioni le ha perse.Punto. Ora l'unica cosa da fare è decidere quale sia il nemico più misericordioso a cui consegnare la propria salma.
Non ci saranno accordi se il PD pensa di andare dal M5S e chiedergli "volete votare alcuni punti del nostro programma?". Gli unici accordi si faranno se il PD andrà da Grillo e dirà "vorremmo collaborare su alcuni punti del VOSTRO programma. Ci volete?"
E con l'imprevedibilità che hanno i grillini, tocca farlo prima che (non è da escludere) questa cosa venga in mente a Berlusconi.
A conti fatti credo che i grillini da un'alleanza programmatica con il pd hanno tutto da perdere, per cui dubito ne faranno. Stare all'opposizione è semplice, poi passare a proporre e legiferare su argomenti delicati le cose si fanno serie.
E per formare un governo penso proprio che serva un minimo di unione programmatica.
Da questo mi viene da pensare che la lunga lista di domande di scambio che stanno inviando al pd (più o meno qualcosa del tipo "calatevi le brache") serva proprio a rendere improponibile l'alleanza. Già stanno chiedendo il sindaco di roma, il presidente della repubblica, non so quante altre poltrone... e nel frattempo Grillo urla che non si svenderà...
Pd+Pdl?
In questo caso Vendola che fine farebbe?