Qualcuno dovrebbe suggerire ai neoeletti del M5S che in quanto parlamentari sono loro che dovranno creare i gruppi alla Camera e al Senato e decidere se votare o meno la fiducia, non Grillo.
Se per caso decidono (com'è loro diritto ed anzi dovere, visto la situazione dell'Italia) di appoggiare nonostante il "diktat" del loro potentissimo portavoce un governo formato da PD + SEL su una piattaforma condivisa di leggi che altrimenti non si farebbero mai (le tanto citate: elettorale, conflitto di interessi, anticorruzione, costi della politica) che fanno parte anche del programma del M5S Grillo a quel punto che fa, li estromette dall'utilizzo del marchio come ha fatto con Favia?
Li si che ci sarebbe da divertirsi, i parlamentari non hanno vincolo di mandato una volta dentro possono fare quello che vogliono.
Se i neoletti pentastellati capiscono questo, Grillo può sbraitare quanto vuole...sempre che non sia tutta pretattica, cosa del resto possibilissima.
C'è una congiuntura astrale favorevole come non mai alla promulgazione di una legge sulle frequenze TV, sul conflitto di interesse, sulla legge elettorale, sulla riduzione dei parlamentari. Il PD per paura, il M5S per convinzione. Se il M5S rifiuta queste cose per mantenere la propria purezza, beh, che non si parli più di superiorità morale della sinistra, per favore.
Questo secondo me è il succo della questione, è una congiuntura assurda per cui sarebbe possibile un anno di riforme senza neppure bisogno di rincorrere il centro come al solito.
Grillo è come un tizio che ha vinto al casinò (con merito) prendendosi tutta la posta. Adesso può andare a casa a godersi i soldi, oppure in un delirio di onnipotenza ripuntare tutto sullo stesso numero per raddoppiare la vincita.
Tradotto, è un rischio assurdo per Grillo sperare di raddoppiare il risultato elettorale tra sei mesi o un anno... stavolta l'ha fatto in competizione diretta con il PD, che nel suo delirio di superiorità morale la campagna elettorale non l'ha proprio fatta; al prossimo giro la deve fare contro il Berlusca o chi per lui, che la campagna elettorale la farà e saprà come farla bene.
La politica non è il calcio, in cui alla fine qualcuno deve vincere la coppa dei campioni e gli sconfitti devono rosicare. La politica serve per governare, e in un sistema parlamentare e democratico si governa assieme agli altri, nel servizio di tutti. In campagna elettorale ci si può offendere e sparare addosso, in parlamento le decisioni vanno prese, in una maniera o in un'altra.
Il M5S ha la possibilità (che si è conquistato con grande merito) di poter realizzare in breve tempo gran parte dei punti del suo programma: non è soltanto una vittoria, ma anche una responsabilità, perchè se queste cose non le fai ora, forse in futuro non le farai mai più.
Il post di Grillo credo e spero che sia un tentativo di ricatto. Più la tira per le lunghe più incarichi istituzionali riesce a strappare, e magari pure un paio di bei comuni rossi da governare, che tanto i grillini li preferiscono pure. Ma se tira troppo la corda sperando in un governissimo perde una grossa occasione, secondo me, e non è detto che i suoi parlamentari lo seguano.
1. Il consenso di un partito nuovo come quello 5stelle non è granitico e i voti non sono così solidi come quelli derivanti da anni di posizionamento. In quel 25% di voti grillini non tutti sono voti "grillini tout court" ma ce ne sono parecchi che sono lì "parcheggiati" per vari motivi
2. Non è quindi impossibile per i vecchi partiti, soprattutto il PD, recuperare quei voti persi
3. Il M5S ha sicuramente da guadagnare solo da una soluzione: il governo PD-PDL. Nel caso opposto non vedo così scontato che progredisca. Se il PD dimostra di avere buona volontà verso il M5S e questi gli chiudono la porta in faccia, non escluderei che gli elettori grillini di estrazione piddina possano tornare a votare il loro partito, soprattutto se Bersani non sarà più il leader
4. C'è sicuramente una parte d'elettorato grillina di tendenza "nichilista" che vuole soltanto che i propri eletti facciano soltanto una dura opposizione in Parlamento, ma c'è di sicuro una parte che li ha mandati a Roma con l'intento di cambiare il Palazzo dall'interno. Dopotutto in quel 25% non ci possono essere solo estremisti irresponsabili, si tratta di un elettorato abbastanza variegato e composito
Non posso che concordare. Molti voti sono di quelli che, stufi di sentir parlare e basta, hanno visto nell'enfasi e nelle nuove facce una possibilitá reale di cambiamento. Se Grillo ostacola il cambiamento, addirittura nei punti che sosteneva lui per primo, scommetto che si gioca una buona parte di quei voti. Io, se lo avessi votato, non esiterei a rivedere la mia posizione se lo trovassi un impedimento alla ripresa del paese.
6. Ma siamo sicuri che Grillo vuole governare? Scommettere sul fallimento di Bersani e su un suo accordo col PDL, significherebbe implicitamente dire che lui punta a stracciare tutti alla prossima tornata elettorale e quindi governare il Paese. Ma a me sembra altrettanto chiaro che Grillo sia consapevole di non essere in grado di farlo; non ha mai voluto governare e in alcune sue dichiarazioni mi sembra di cogliere la consapevolezza dell'inadeguatezza.
Mah, il mio dubbio, in realtá l'ho sempre avuto. Non é che quando fai esplodere le cariche per far crollare un palazzo pericolante, poi sei anche in grado di costruirne uno migliore. Anche confidando nella sua buona fede e coerenza (che non mi paiono sempre scontate), la capacitá sua e dei suoi di fare la politica vera, come in gran parte del resto d'Europa, é ancora da dimostrare.
Qualcuno dovrebbe suggerire ai neoeletti del M5S che in quanto parlamentari sono loro che dovranno creare i gruppi alla Camera e al Senato e decidere se votare o meno la fiducia, non Grillo.
Ma volendo Grillo, che non è un parlamentare, può partecupare alle consultazioni con il Presidente della Repubblica per la scelta del nuovo governo?
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Ma siamo sicuri che Grillo vuole governare? Scommettere sul fallimento di Bersani e su un suo accordo col PDL, significherebbe implicitamente dire che lui punta a stracciare tutti alla prossima tornata elettorale e quindi governare il Paese. Ma a me sembra altrettanto chiaro che Grillo sia consapevole di non essere in grado di farlo; non ha mai voluto governare e in alcune sue dichiarazioni mi sembra di cogliere la consapevolezza dell'inadeguatezza.
Non ne sono sicuro neanche io,in effetti. O meglio.....secondo me il M5S si assumerà in pieno la responsabilità di governare solo quando sarà sicuro di avere la maggioranza assoluta in parlamento e avrà la certezza di avere l'incarico di formare il nuovo governo.Viceversa si limiterà ( e sarebbe già un miracolo) ad un appoggio esterno ad un governo di minoranza "a progetto" in cui, alla bisogna, potrà sempre scaricare le colpe di un eventuale fallimento sul PD.
Il punto è anche un altro: qui ci scervelliamo su "cosa faranno i grillini" e "ora che i grillini sono in parlamento devono assumersi la responsabilità di governare"......insomma sul fatto che per il M5S è ora di crescere. E per il PD,invece? Non è forse arrivata anche per il PD l'ora di "crescere",di abbandonare le posizioni ondivaghee fare una volta per tutte la scelta definitiva su quale debba essere l'identità del partito? Non si può più restare a metà strada tra le posizioni di un Letta e di un Fassina, di una Bindi o di una Serracchiani...qua è arrivato il momento delle decisioni irrevocabili,c'è poco da fare.
Ma volendo Grillo, che non è un parlamentare, può partecupare alle consultazioni con il Presidente della Repubblica per la scelta del nuovo governo?
In quanto capo o comunque rappresentante del partito si, può farlo, non è necessario essere eletti....anche se certo credo sia la prima volta che succede.
Io credo che Napolitano darà comunque mandato a Bersani di formare un governo indipendentemente da ciò che gli dirà Grillo, poi come dicevo dovranno essere i parlamentari Grillini ad eventualmente discostarsi dal loro capo, se quest'ultimo si sarà mantenuto su posizioni oltranziste.
Intese a breve termine tutto sommato sono possibili (alcune auspicabili), però occorre passare per la fiducia.
Comunque non sono d'accordo con chi dice che a prescindere Grillo ha tutto da guadagnare. Se comincia a chieder poltrone (e già hanno cominciato), se inizia a scendere a patti, se dopo tutte le sparate che ha fatto contro Bersani accetta di dare vita a un governo... diviene più difficile far la parte di chi è superiore ai partiti etc. etc. (insomma tutto quella su cui ha basato la campagna elettorale).
Facciamo due conti: comprendendo estero, Val d'Aosta e Trentino la coalizione PD + SEL ha 123 senatori (35 in meno della fatidica soglia 158), chiedendo aiuto a Monti diverrebbero 142 (16 in meno), è fantapolitica pensare che qualche senatore grillino faccia un gesto di responsabilità autonomo e sostenga questo governo? Si tratta di poche persone, nel conto ho volutamente escluso i senatori a vita (al momento 4, ma credo che il prossimo presidente della repubblica ne nomini altri per sostituire Scalfaro, Pininfarina e la Montalcini) che suppongo siano per tenere a galla il governo come con Prodi. Non si tratta ovviamente di durare 5 anni, ma al massimo un paio, e il tutto senza chiedere nulla a Berlusconi o Grillo ma solo muovendosi attirando grillini.
Se ho fatto qualche errore numerico ditemelo pure!
è fantapolitica pensare che qualche senatore grillino faccia un gesto di responsabilità autonomo e sostenga questo governo?
Sì. In primo luogo perchè quelli sono andati lì con altre idee. In secondo, perchè sono persone normali, che sanno bene che li andrebbero ad aspettare sotto casa. Verrebbero visti come degli Scilipoti, e farsi chiamare "responsabili", non attenuerebbe la loro posizione.
Insomma, senza entrare nel merito del "è giusto o non è giusto che lo facciano"...quelli non sono lì per andare contro il movimento che li ha portati lì, e non possono (e suppongo non vogliano) andare incontro alle fortissime pressioni che subirebbero.
Quindi non credi che nessun grillino potrebbe abbandonare il suo leader se ne sparasse una veramente grossa? Non so, tipo quando in parlamento Bossi tuonava per la divisione dell'Italia e la Binetti ha fatto le valigie. Oppure il contrario, al grillino "epurato" dal leader (come Favia o la Salsi) verrebbero fatti ponti d'oro, e proprio perchè sono persone normali sarebbero ingolositi dal posto di sottosegretario se fino a ieri prendevano 1500 euro al mese.
Non dimentichiamo che anche Razzi e Scilipoti avevano idee ben diverse.
Si ma il punto centrale è che Bersani o il Pd il generale non ha milioni di euro da spendere per la campagna acquisti di riparazione
per due/tre vanno bene i posticini da sottosegretari, ma per venti/trenta/quaranta?
che poi se si imbarcassero i montiani per i grillini sarebbe impossibile mettere scusanti di tipo programmatico, hanno visioni del tutto opposte.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Se ho fatto qualche errore numerico ditemelo pure!
Più che numerico l'errore è politico. Monti è politicamente morto è sepolto, ha bruciato la sua immagine di figura imparziale, e ha talmente poca forza in parlamento da poter essere tranquillamente messo da parte. Il Pd si sarebbe arrischiato in una manovra del genere con un Monti forte in parlamento (se, cioè, il professore avesse avuto i seggi che oggi ha invece il M5S),ma con una dote di meno di una ventina di senatori non si arrischierà mai (giustamente,secondo me) a sp***anarsi quel poco di di identità di sinistra che gli è rimasta in un alleanza coi centristi.
So che sembra paradossale,ma allo stato attuale il PD ha più da guadagnare da un alleanza "semi azzerbinata" con il M5S,che non da un alleanza alla pari con i partiti di centro.
Premessa: io come molti non avevo colto le proporzioni della valanga grillina (anzi, mesi fa ero pure convinto che la valanga non ci sarebbe stata...), quindi commento la situaizone con un po' di imbarazzo, l'imbarazzo di chi non ha capito e probabilmente continua a non capire.
Detto questo, mi vengono alcune considerazioni.
Primo, io non sono convinto che Grillo guadagnerebbe molto da un immediato ritorno alle urne. Proprio perché il suo elettorato non è granitico, proprio perché almeno una parte del voto al M5S è stato di protesta (non tutto, senz'altro), credo che una parte dei suoi elettori, visto che il caos che è nato da queste elezioni, tornerebbero indietro. Se poi, come pare, il PD avesse il coraggio e la forza di fare una proposta di cambiamento e Grillo desse l'impressione di aver rifiutato, potrebbe anche perderne molti, di voti. Forse no, ovviamente (vedi premessa), ma forse anche sì. Non vorrei spararlo troppo grossa, ma visto che motli evocano la Grecia, mi pare di ricordare che al secondo voto politico i populisti siano arretrati, tanto da consentire una nuova coalizione europeista... mi sbaglio?
Secondo, Grillo guadagnerebbe di sicuro da un governo PD-PDL (con qualsiasi formula), che durasse 6 mesi senza riuscire a fare nulla, bloccato dai veti reciproci. Ma già nell'ipotesi fantapolitica di un governo PD-PDL che durasse almeno un paio d'anni e riuscisse a fare qualcosa, credo che Grillo col tempo potrebbe anche sgonfiarsi. E' un'ipotesi fantapolitica, ovviamente, perché PD e PDL insieme nel migliore dei casi riuscirebbero a replicare Monti, durando poco, con un ulteriore peggioramento dell'economia reale... e Grillo realisticamente trionferebbe.
Terzo, lo scenario più probabile è quindi in ogni caso un ritorno alle urne entro l'anno. Ma in un contesto multipolare, con questa legge elettorale, tra qualche mese o tra un anno saremmo punto e a capo: nessuna maggioranza al senato (che dopo queste elezioni non si sarebbe stata una maggioranza chiara al senato peraltro era evidente fin dall'inizio: non a caso in campagna elettorale si era parlato fino alla nausea di un'alleanza Bersani-Monti). Se si votasse dopo aver avuto una larga coalizione litigiosa, sì, magari Grillo ce la farebbe; ma in qualsiasi altro caso no, secondo me è praticamente impossibile.
Quarto, il PD, così com'è, è morto. Mi dispiace dirlo, ovviamente, ma almeno su questo Grillo ha ragione: Bersani politicamente è morto, e con lui tutta la classe dirigente del partito. I segnali almeno tardivamente vanno colti. Gli attuali dirigenti devono solo decidere se sacrificarsi per la sopravvivenza di qualcosa nel centrosinistra, oppure affossare il centrosinistra in Italia, consegnando una volta per tutte a Grillo la palma di alternativa a Berlusconi. E' inutile invocare Renzi, che sia chiaro: Renzi o chiunque altro, il problema è cambiare linguaggio, metodi, volti e politiche, non solo il candidato premier.
In ogni caso, secondo me l'ostacolo ad un accordo PD-PDL è anche un altro. Tutti sanno e tutti sappiamo che se non si cambia l'attuale legge elettorale non si esce dall'impasse, né ora né mai. Ma se a cambiarla fossero gli stessi che fino a poco fa sostenevano insieme il governo Monti, beh, la sensazione di presa per i fondelli sarebbe epica. Quindi secondo me non è pensabile che siano loro a cambiarla, a meno che Grillo giochi in questa partita un ruolo determinante.
Lo confesso, non ho la più pallida idea se il M5S abbia una proposta su questo punto; ma in qualsiasi scenario le sue carte vanno viste.
Quindi non credi che nessun grillino potrebbe abbandonare il suo leader se ne sparasse una veramente grossa? Non so, tipo quando in parlamento Bossi tuonava per la divisione dell'Italia e la Binetti ha fatto le valigie. Oppure il contrario, al grillino "epurato" dal leader (come Favia o la Salsi) verrebbero fatti ponti d'oro, e proprio perchè sono persone normali sarebbero ingolositi dal posto di sottosegretario se fino a ieri prendevano 1500 euro al mese.
Non dimentichiamo che anche Razzi e Scilipoti avevano idee ben diverse.
Non si era parlato di un Grillo che "la spara grossa". In quel caso, qualcosa potrebbe succedere. Ma finchè rimane più o meno coerente, non vedo perchè dovrebbero cambiare casacca.
Tra l'altro, come dice Lochlann, non ci sono le possibilità per "agevolare" uno spostamento di parecchi parlamentari.
Su Razzi e Scilipoti: avevano idee? Io non accumunerei i neoeletti del M5S a quei due personaggi. Magari due o tre potrebbero esserci, ma decine non credo proprio.
Ehm... dopo la tizia che non sapeva il numero dei parlamentari non mi stupirei di nulla... " /> Spero che non siano tutti così e che abbiano competenze, qualche ideale e tante idee che possano essere funzionali per il Paese.
Non parlo di moralità, sia chiaro, ma di competenza, quindi non vorrei che si tornasse al discorso "ma almeno sono onesti".