Francamente dovrebbero mantenere le regole avute per le precedenti primarie, anche se erano delle pseudo primarie dato che il vincitore era noto in anticipo. Il fatto di cambiarle mi puzza di paura di Bersani di perdere. Ora io non so se andrò a votare e nel caso ancora per chi, mi piace riflettere fino all'ultimo e avere informazioni più ampie possibili e questo vale anche per le elezioni principali, tuttavia ho verso Renzi un parere ambivalente. Per un lato il suo tentativo di fare pizza pulita della vecchi dirigenza attaccata alle poltrone è lodevole dato che di certi personaggi non se ne può davvero più, ma dall'altro ancora non si comprende bene che tipo di politiche vorrebbe seguire. Mi sembra più un centrista a volte per come parla che uno di sinistra.
Gil Galad - Stella di radianza
Io con tutto il rispetto per Bersani che non è sicuramente il politico italiano peggiore non so proprio chi possa andare a votarlo tranne gli "inquadrati" del partito vecchio stampo. Poi che possano anche essere la maggioranza ci sta.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Ma c'è un sito,una pagina....un qualcosa in cui si possono controllare le differenze programmatiche tra i candidati? " />
Ma che poi....Vendola che si candida a fare in un partito dove c'è la Bindi e dove c'è Fioroni e la sua ridicola lettera?E Renzi,che (sigh!) si è sempre schierato dalla parte di Marchionne "senza se e senza ma", pensa davvero di potersi tirare dietro nel partito i vendoliani senza colpo ferire? " /> " />
La cosa migliore per il PD sarebbe quella di rendere le primarie un occasione per definire una volta per tutte la sua identità;altrimenti è destinato a rimanere un equivoco,un contenitore con dentro cose talmente diverse da non essere più niente e in cui l’ambito dato è talmente vasto da rendere inevitabilmente rarefatto – molto rarefatto – il suo contenuto.
Cioè io sono arrivato al punto di provare davvero simpatia umana per Bersani: perché mettere insieme banche e cilici con qualsivoglia ipotesi di diritti sociali e civili dev’essere un’impresa che nemmeno Sisifo, poveraccio, e a lui tocca ogni giorno mettere una pezza di qua e di là in nome della ‘ditta’.
Ciò detto, mi chiedo se davvero abbia un senso, questo sforzo immane, cioè se alla fine possa portare a qualche positivo risultato politico (in termini di impatto sulla vita reale delle persone) o se al massimo serva a conservare l’integrità di detta ditta e portarla tra otto mesi a spartirsi poltrone e sottopoltrone, senza che nulla cambi e migliori in questo Paese.
Mi sembra più un centrista a volte per come parla che uno di sinistra.
A volte?
Ci sono momenti in cui sembra di sinistra? " />
A volte?
Ci sono momenti in cui sembra di sinistra? " />
Ogni volta che un elettore di Renzi pronuncia la frase «il liberismo è anche di sinistra» un bambino indiano che cuce i palloni della Nike si licenzia e passa ad Adidas " /> " />
Mi sembra più un centrista a volte per come parla che uno di sinistra.
A volte?
Ci sono momenti in cui sembra di sinistra? " />
In effetti praticamente quasi mai. Sono portato a diffidare di lui anche se ha una verve ottima e la freschezza dell'età. E' troppo "fighetto" e cosa grave troppo liberista. Come giovani del PD meglio Civati o la Serracchiani, peccato che mi pare non si candidino.
Gil Galad - Stella di radianza
Io con tutto il rispetto per Bersani che non è sicuramente il politico italiano peggiore non so proprio chi possa andare a votarlo tranne gli "inquadrati" del partito vecchio stampo. Poi che possano anche essere la maggioranza ci sta.
Mah non so, dipende da cosa si intende per inquadrati vecchio stampo. Detto questo penso che il favorito sia Bersani, anche se non ci fossero queste regole perchè l'area elettorale di sinistra è molto più "tradizionalista" di quanto si pensi, non a caso il PD tutto sommato è il partito che regge meglio la crisi di sistema. Perchè ha un blocco maggiore rispetto a quello che hanno gli altri partiti e nel complesso chi fa parte di questo blocco vede Renzi come un'estraneo (a essere benevoli).
Ma c'è un sito,una pagina....un qualcosa in cui si possono controllare le differenze programmatiche tra i candidati? ">
Per quanto riguarda Renzi c'è questo: http://matteorenzi.it/idee, su Bersani non ho trovato niente.
Renzi non potrebbe nemmeno candidarsi (perchè il segretario dovrebbe automaticamente essere il candidato PD alle primarie), quindi Bersani farà comunque una concessione al suo rivale
Ma è questo il punto, il candidato del partito deve essere necessariamente il segretario o deve comunque essere qualcuno indicato dalla segreteria. Altrimenti che senso ha eleggere una guida politica? Che senso ha a questo punto AVERE una guida politica? Tralaltro se Renzi vince, Bersani deve per forza dimettersi da segretario.
Bersani in realtà non è obbligato a dimettersi se perde. Si potrebbe creare una situazione in cui il candidato premier è uno, ma il partito lo controlla l'altro.
Ma che poi....Vendola che si candida a fare in un partito dove c'è la Bindi e dove c'è Fioroni e la sua ridicola lettera?E Renzi,che (sigh!) si è sempre schierato dalla parte di Marchionne "senza se e senza ma", pensa davvero di potersi tirare dietro nel partito i vendoliani senza colpo ferire?
Penso che Vendola voglia candidarsi per poter pesare poi il proprio appoggio al futuro Governo Bersani. La stessa struttura a doppio turno permetterà che Vendola appoggi Bersani al secondo turno in modo poi da poter maturare verso di lui dei crediti da spendere una volta che si governerà. E poi perchè comunque un Governo Bersani-Vendola sarebbe comunque meglio di uno Bersani-Casini o un Renzi contro tutti o un Monti bis, tutti soggetti "meno a sinistra" di Vendola. Da parte di Vendola mi sembra che la strategia sia corretta. Per quanto riguarda Renzi non lo so, la cosa migliore era quella di conquistare prima la segreteria e poi la candidatura a Premier, così è tutto più rischioso. Ma io penso che se vincesse Renzi, non potrebbe andare con Vendola, nè Vendola potrebbe supportarlo come leader.
La cosa migliore per il PD sarebbe quella di rendere le primarie un occasione per definire una volta per tutte la sua identità;altrimenti è destinato a rimanere un equivoco,un contenitore con dentro cose talmente diverse da non essere più niente e in cui l’ambito dato è talmente vasto da rendere inevitabilmente rarefatto – molto rarefatto – il suo contenuto.
D'accordo, però questa è una cosa che andrebbe affrontata durante le primarie del partito, piuttosto che in quelle della coalizione. Che poi mi sembra che in questo caso il dibattito sull'identità ci sia, altrimenti non uscirebbe nemmeno il discorso "Renzi quanto è di sinistra".
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Mah non so, dipende da cosa si intende per inquadrati vecchio stampo.
Penso a tutti quelli che se il partito dice "andate a votare tal de tali" votano il tipo senza pensarci o "al referendum dite 3 no e un si ai quesiti" e votano 3 no e un si senza pensarci neanche. Esempio estremizzato, ma diciamo che il senso è quello.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Renzi non potrebbe nemmeno candidarsi (perchè il segretario dovrebbe automaticamente essere il candidato PD alle primarie), quindi Bersani farà comunque una concessione al suo rivale
Ma è questo il punto, il candidato del partito deve essere necessariamente il segretario o deve comunque essere qualcuno indicato dalla segreteria. Altrimenti che senso ha eleggere una guida politica? Che senso ha a questo punto AVERE una guida politica? Tralaltro se Renzi vince, Bersani deve per forza dimettersi da segretario.
Bersani in realtà non è obbligato a dimettersi se perde. Si potrebbe creare una situazione in cui il candidato premier è uno, ma il partito lo controlla l'altro.
Non è obbligato, ma dovrebbe dimettersi e credo lo farà. Sei il segretario nazionale del partito, ti sei misurato in una competizione, hai perso e quindi ti dimetti.
Berlusconi : «Se Renzi sfascia la sinistra, io sfascio l’attuale centrodestra e lo appoggio»
Berlusconi : «Se Renzi sfascia la sinistra, io sfascio l’attuale centrodestra e lo appoggio»
Ragazzi dopo queste parole del Cav. ho un terribile presentimento: e se alla fine della fiera succedesse che Renzi con un qualche pretesto si stacca dal PD fonda una sua lista di fuoriusciti che prenderebbe un certo numero di voti e con un "nuovo/vecchio" partito del Berlusca fanno, dopo il voto, un' unione con l'immancabile Casini per sostenere un Monti bis? Ipotesi mi pare non inverosimile visti gli attuali scenari e alquanto inquietante.
Gil Galad - Stella di radianza
Berlusconi : «Se Renzi sfascia la sinistra, io sfascio l’attuale centrodestra e lo appoggio»
Ragazzi dopo queste parole del Cav. ho un terribile presentimento: e se alla fine della fiera succedesse che Renzi con un qualche pretesto si stacca dal PD fonda una sua lista di fuoriusciti che prenderebbe un certo numero di voti e con un "nuovo/vecchio" partito del Berlusca fanno, dopo il voto, un' unione con l'immancabile Casini per sostenere un Monti bis? Ipotesi mi pare non inverosimile visti gli attuali scenari e alquanto inquietante.
Secondo me è impossibile. Le incursioni di Berlusconi in campo nemico sono volte unicamente a destabilizzare il PD, è abbastanza evidente.
Il processo di innovazione/rottamazione avviato da Renzi ha senso se interno al PD, fuori da quel partito diverrebbe un politico qualsiasi e verrebbe cannibalizzato da Berlusconi, Casini & Co. Diventerebbe un politico da barzelletta insomma.
Bisogna poi considerare con quale legge elettorale si andrà a votare, perchè se si vota col Porcellum il Monti-bis è pressochè impossibile.
Non è obbligato, ma dovrebbe dimettersi e credo lo farà. Sei il segretario nazionale del partito, ti sei misurato in una competizione, hai perso e quindi ti dimetti.
Che lo farà sono d'accordo anche io, ma rimane il fatto che Renzi non diventerebbe comunque segretario e che dovrebbe comunque vedersela con D'Alema & Co. che non credo accetteranno supinamente di fare i portatori d'acqua per Renzi. Poi certo bisogna anche dire che la vittoria aiuta e buona parte della nomenklatura che ora non prende posizione (veltroniani, prodiani per es) probabilmente farebbe il salto della quaglia per non rischiare di rimanere con un pugno di mosche in mano.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
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Si,ma per fare che?
Si,ma per fare che?
La domanda è rivolta alla domanda che ha fatto GILGALAD o a qualcosa che ho scritto io ">
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Nello specifico a questo passaggio....
.....ma è anche un discorso generale.Cioè....si ok,con la vittoria di Renzi ci sono i veltroniani che lo appoggiano,i vendoliani che vanno via e i bindiani che non si sa.E quindi?Sto gran balletto serve solo per decidere chi va a comandare e cosa?Ce l'hanno una cavolo di visione unitaria su diritti civili,su lavoro,sulle politiche ambientali?Qual'è il giudizio del PD sul governo Monti?Che si fa con le decisioni prese dal sopracitato governo,se si dovessero vincere le elezioni?Che lo farà sono d'accordo anche io, ma rimane il fatto che Renzi non diventerebbe comunque segretario e che dovrebbe comunque vedersela con D'Alema & Co. che non credo accetteranno supinamente di fare i portatori d'acqua per Renzi. Poi certo bisogna anche dire che la vittoria aiuta e buona parte della nomenklatura che ora non prende posizione (veltroniani, prodiani per es) probabilmente farebbe il salto della quaglia per non rischiare di rimanere con un pugno di mosche in mano.
Quand'è che ci si renderà conto che discutere di nomneklatura e alleanze,o di chi fa il segretario e chi il candidato premier è un atteggiamento suicida per il PD,se prima non si stabiliscono dei punti programmatici chiari e condivisi