Probabilmente la stessa fetta di elettorato moderato che è transitata dal csx (e in parte pure dal cdx) nel M5S. Credo che questi possano essere si disillusi dai loro partiti e in cerca di qualcuno che possa veramente attuare il cambiamento, ma non ce li vedo per niente, casomai queste uscite di Grillo si concretizzassero in qualcosa di più grave, a sostenere un tale atteggiamento.
Da notare come si stia verificando un rovesciamento di ruoli rispetto al ventennio berlusconiano. Prima il PDL era il grande accusato, costantemente sotto i riflettori, e il M5S (anche prima di assumere questa definizione) era in prima fila nel criticarlo. Sostenevano di essere nel giusto nel farlo e i pidiellini rispondevano gridando alla persecuzione e alla stampa controllata.
Ora il M5S si trova nella parte del PDL, grida al complotto e alla stampa asservita ed i suoi sostenitori scoprono (forse per la prima volta?) il complesso dell'accerchiamento.
Sono solo io a trovare ironico tutto ciò ?
Grillo dice in pratica di volere il 100% dei seggi in parlamento... ma si rende conto che questo può avvenire solo in dittatura? Per non parlare del fatto che ha detto "se noi falliamo, ci sarà violenza nelle strade". Secondo me Grillo è un pericolo, non so se si rivelerà fondato o meno ma viste queste uscite, comunque bisogna riconoscere che bisogna almeno allarmarsi, almeno secondo me.
Quella frase però è più una gigantesca castroneria della stampa, che ha riportato come fosse una minaccia quella che è in realtà solo un analisi politica (legittima o meno). Ed è vero che quello che da noi ha trovato sfogo tramite il Movimento 5 Stelle, in altri paesi ha trovato sfogo tramite partiti di estrema destra come Alba Dorata.
Da questo punto di vista, seppure resto perplesso e preoccupato per alcuni costanti "tic comunicativi" dei 5 Stelle, dopo averli visti quella famosa presentazione mi sono rassicurato: come ha scritto qualcuno su Twitter, se questi decidessero di mettersi a costruire forche riuscirebbero solo a pestarsi i pollici col martello.
Grillo dice in pratica di volere il 100% dei seggi in parlamento... ma si rende conto che questo può avvenire solo in dittatura? Per non parlare del fatto che ha detto "se noi falliamo, ci sarà violenza nelle strade". Secondo me Grillo è un pericolo, non so se si rivelerà fondato o meno ma viste queste uscite, comunque bisogna riconoscere che bisogna almeno allarmarsi, almeno secondo me.
Quella frase però è più una gigantesca castroneria della stampa, che ha riportato come fosse una minaccia quella che è in realtà solo un analisi politica (legittima o meno). Ed è vero che quello che da noi ha trovato sfogo tramite il Movimento 5 Stelle, in altri paesi ha trovato sfogo tramite partiti di estrema destra come Alba Dorata.
Ecco. E' quello che sto dicendo da svariati post. La stampa sta cercando di demonizzare Grillo e il m5s, in ogni modo.
Quella di sinistra cerca di mostrarli come fascisti, quella di destra come Comunisti (pochi giorni fa dicevano che era gente dei Centri Sociali). Un pò tutti cercano di farli passare per una setta, per incapaci, per ragazzini sciocchi.
Come scrive la giornalista nell'articolo che ho postato sopra, danno fastidio, non li si vorrebbe...e allora giù a screditarli in tutti i modi, senza un minimo di analisi seria.
Ogni frase viene strumentalizzata. Estrapolata dal contesto. Quando poi vai a leggere o a sentire il concetto, non è mai quello che cercano di far passare.
I paragoni col Nazismo non esistono. Pensate piuttosto al Berlusconismo, che non è ancora finito, invece di spaventarvi senza motivo,
Riguardo la questione potere di Grillo, che crea tutte le ambiguità. c'è da vedere se e come in futuro verrà tagliato il cordone ombelicale. Però, pensateci: come avrebbe fatto un movimento neonato, osteggiato dai media a farsi conoscere senza un megafono, una Voce? Come avrebbe fatto, senza la coordinazione e i soldi che hanno i partiti antichi a coagularsi? Come avrebbe fatto a non disperdersi in decine o centinaia di strade diverse tra gli attivisti?
Il legame con un catalizzatore che desse voce e pubblicizzasse era necessario. Anche un "aggregante", che unificasse a livello nazionale e impedisse anche "infiltrazioni".
E' qualcosa di nuovissimo, appena nato, in sviluppo. Vediamo gli sviluppi, vediamo come di comportano nei fatti. Perchè, lo ricordo, questi vengono trattati peggio dei distruttori del Paese, ma devono ancora poggiare i loro didietro sulle seggiole del Parlamento.
Son finito ancora a fare l'avvocato difensore del M5S. Che vi devo dì, quando vedo accerchiamento e accanimento, mi viene naturale :-D
A mio parere questo non è demonizzare, anzi secondo me Grillo ci sguazza in tutta questa attenzione da parte dei media, anche se negativa. Mica si diceva "parlatene bene o parlatene male, basta che ne parlate"? Se i giornali volessero davvero demonizzarlo o comunque penalizzarlo non ne parlerebbero e basta, un po' come fanno con i partiti che sono veramente da demonizzare, ad esempio Forza Nuova.
A mio parere questo non è demonizzare, anzi secondo me Grillo ci sguazza in tutta questa attenzione da parte dei media, anche se negativa. Mica si diceva "parlatene bene o parlatene male, basta che ne parlate"? Se i giornali volessero davvero demonizzarlo o comunque penalizzarlo non ne parlerebbero e basta, un po' come fanno con i partiti che sono veramente da demonizzare, ad esempio Forza Nuova.
Infatti è quello che han fatto per due anni e mezzo: il m5s non esisteva, non ne scrivevano i giornali, non ne parlavano i telegiornali (neppure quando facevano manifestazioni con decine o centinaia di migliaia di persone), non ne parlavano gli altri politici.
Quando hanno visto che, nonostante il silenzio, la cosa è cresciuta tanto da diventare un problema...si è iniziato a parlarne, e sempre e soltanto in termini negativi. Sempre e soltanto. Da parte di stampa, telegiornali e politici.
Ora che sanno che il non parlarne non risolve il problema (e neppure possono non parlarne, visto che hanno il 25% e sono fondamentali per le sorti del Governo), rimane solo l'attacco da tutte le posizioni.
Che lo abbian fatto i politici, ci sta: sono gli avversari, i "nemici". Che lo abbiano fatto i media, non ci sta: non è così che si comportano i media obiettivi, liberi e indipendenti di un Paese.
Sempre come dice la giornalista di cui sopra, i giornalisti invece di massacrare e domonizzare dovrebbero chiedersi come mai il m5s li considera asserviti? Come mai non vogliono parlare con loro?
Non sarà forse che hanno qualche colpa?
Non sarà che per anni li hanno ignorati e sminuiti, e ora li massacrano -e non c'è stato mai un momento in cui gli hanno dato un minimo di credito, un minimo di visibilità, un minimo di analisi obiettiva-?
Magari Grillo&Co. non tratterebbero la stampa come fanno se non avessero visto in essa la voce degli avversari politici. Magari non è colpa della follia di Grillo se non vogliono averci a che fare e se vogliono tagliargli i rimborsi. Magari i media si sono comportati in maniera sbagliata davvero. Magari in Italia Rai e Mediaset sono davvero politicizzare e schiarate da una parte o dall'altra. Magari i giornali sono veramente schierati chi col Centrodestra, chi col Centrosinistra, chi con la Sinistra e chi con lea Destra, e per questo motivo arrivano attacchi da tutti e obiettività (non arrivo a dire apprezzamento) da nessuno.
Sta riflessione, stranamente, non è mai venuta in mente a nessuno. E rimaniamo anche noi sul: fanno schifo, ce l'hanno caaaa stampa! Non vogliono andare in tvvvvv! Ma perchèèèèè! So vergognosiiiii!
Ps: avete mai visto dov'è posizionata l'Italia negli studi sulla libertà d'informazione?
Ecco. E' quello che sto dicendo da svariati post. La stampa sta cercando di demonizzare Grillo e il m5s, in ogni modo.
Quella di sinistra cerca di mostrarli come fascisti, quella di destra come Comunisti (pochi giorni fa dicevano che era gente dei Centri Sociali). Un pò tutti cercano di farli passare per una setta, per incapaci, per ragazzini sciocchi.
Come scrive la giornalista nell'articolo che ho postato sopra, danno fastidio, non li si vorrebbe...e allora giù a screditarli in tutti i modi, senza un minimo di analisi seria.
Attenzione: il fatto che la stampa italiana affronti l'argomento in maniera partigiana e incompetente (a me da fastidio più la seconda), non vuol dire che determinate criticità e ambiguità del M5S non esistano. Anzi....
Tra l'altro, pur lamentandosene in continuazione, il grillismo ha attinto a piene mani dai media tradizionali durante l'ultima campagna elettorale, al punto che il partito che più si diceva "basato sulla rete" è stato quello che è andato di più e con più forza nelle piazze. Quando Grillo caccia dal palco il cameraman di Rai3, lo fa perchè sa benissimo di creare un piccolo "evento" che le telecamere filmeranno e racconteranno.
Ogni frase viene strumentalizzata. Estrapolata dal contesto. Quando poi vai a leggere o a sentire il concetto, non è mai quello che cercano di far passare.
Vero. Come pure è vero che ormai "l'estrapolazione da contesto" viene addotta come scusa per giustificare qualsiasi porcata detta o scritta (in questo i grillini sono perfettamente in linea con i partiti tradizionali).
I paragoni col Nazismo non esistono. Pensate piuttosto al Berlusconismo, che non è ancora finito, invece di spaventarvi senza motivo,
Grillo ha molte più cose in comune con Berlusconi che con qualsiasi altro leader del nostro attuale panorama politico.
Riguardo la questione potere di Grillo, che crea tutte le ambiguità. c'è da vedere se e come in futuro verrà tagliato il cordone ombelicale. Però, pensateci: come avrebbe fatto un movimento neonato, osteggiato dai media a farsi conoscere senza un megafono, una Voce? Come avrebbe fatto, senza la coordinazione e i soldi che hanno i partiti antichi a coagularsi? Come avrebbe fatto a non disperdersi in decine o centinaia di strade diverse tra gli attivisti?
Il legame con un catalizzatore che desse voce e pubblicizzasse era necessario. Anche un "aggregante", che unificasse a livello nazionale e impedisse anche "infiltrazioni".
Ecco,sta cosa del "megafono" io non la tollero più. Grillo può essere definito "un semplice megafono" nel momento in cui all'interno del M5S funziona che gli attivisti si riuniscono, si organizzano, decidono le cose da fare e poi vanno da Grillo collaboratore esterno e gli dicono "ecco quello di cui ci stiamo occupando,ecco cosa abbiamo deciso di fare. Parlane sul tuo blog/radio/TV".
Ma nel momento in cui Grillo decide la linea da tenere nei confronti della stampa, nel momento in cui Grillo espelle Tizio e Caio dal partito, nel momento in cui la sede del partito è il blog di Grillo, nel momento in cui l'articolo 3 del loro cosiddetto "non-statuto" (per altro scritto da Grillo e Casaleggio,per stessa ammissione di quest'ultimo) dice che il copyright del simbolo è proprietà esclusiva di Beppe Grillo.....beh scusa......ma "megafono" un par di ciufoli,
Sempre come dice la giornalista di cui sopra, i giornalisti invece di massacrare e domonizzare dovrebbero chiedersi come mai il m5s li considera asserviti? Come mai non vogliono parlare con loro?
Non sarà forse che hanno qualche colpa?
Ne hanno più di una, ma non è per questo che Grillo e Casaleggio vietano la partecipazione ai dibattiti. Lo fanno per due motivi fondamentali:
1 - Perchè in questo modo si assicurano la loro imperitura centralità all'interno del movimento, essendo il blog l'unico canale di diffusione delle loro idee e dei loro progetti.
2 - Perchè, quando partecipano a discussioni che non possono con/trollare, con giornalisti ed opinionisti competenti (escludendo con ciò i 4/5 della stampa italiana) che li pungolano ad andare oltre i tre-quattro soundbites che ripetono ossessivamente (es. “Grillo è un megafono“, oppure “Voi del PD…”, o ancora "la vecchia politica", o chiamare “opinioni” i fatti su cui non sanno rispondere), i candidati del M5S fanno figure barbine quanto un qualsiasi politico old style.
E allora va bene, cedo e mi unisco anch'io a tutti i politici, a tutti media nazionali e a tutti i forumisti. Se lo dicono tutti, non può che essere vero. Stupido io a voler considerare che forse una briciola di positività poteva trovarsi, a fare un'analisi diversa. Sbagliavo, ovviamente: è tutto facile, sicuro e ben visibile. Soprattutto, definitivo.
Porto il mio contributo alla proficua discussione.
Aho! Sti grillini sono il male peggiore che attanaglia il paese. Sono Nazisti, Stalinisti e Fascisti. Sono una setta, sono dei poveretti complottisti che si bevono qualsiasi stupidaggine gira sul web, sono schiavi di Grillo. Sono incapaci che girano col portatile. Col portatile! Non parlano perchè non sanno che dire, non hanno un'idea, hanno paura dei giornalisti perchè gli farebbero domande serie e obiettive a cui non saprebbero rispondere.
Rimpiango i bei tempi in cui si parlava del Trota e delle gaffes della Santanchè nei talk show in cui i politici sorridono compiaciuti, o si urlano addosso l'uno con l'altro. I bei tempi in cui l'Italia era all'apice dal punto di vista economico e culturale, non come oggi, per colpa dei grillini.
Non c'è bisogno di inalberarsi. Personalmente ho espresso dei punti di criticità che ci sono, innegabili, senza voler demonizzare niente e nessuno. Nell'altra discussione sono stato il primo a dire che il PD dovrebbe cercare un alleanza in parlamento coi grillini, perch ritengo chedal confronto tra i due (se fosse onesto e vero) potrebbe nascere qualcosa di buono per il paese.
Del paragone M5S-altri partiti mi interessa poco; primo perchè in 5 anni di forum mi sembra di averne dette di ogni un po' su tutti, e secondo perchè non è mia abitudine giustificare il male con il peggio.
E allora va bene, cedo e mi unisco anch'io a tutti i politici, a tutti media nazionali e a tutti i forumisti. Se lo dicono tutti, non può che essere vero.
Porto il mio contributo alla proficua discussione.
Aho! Sti grillini sono il male peggiore che attanaglia il paese. Sono Nazisti, Stalinisti e Fascisti. Sono una setta, sono dei poveretti complottisti che si bevono qualsiasi stupidaggine gira sul web, sono schiavi di Grillo. Sono incapaci che girano col portatile. Col portatile! Non parlano perchè non sanno che dire, non hanno un'idea, hanno paura dei giornalisti perchè gli farebbero domande serie e obiettive a cui non saprebbero rispondere.
Rimpiango i bei tempi in cui si parlava del Trota e delle gaffes della Santanchè nei talk show in cui i politici sorridono compiaciuti, o si urlano addosso l'uno con l'altro. I bei tempi in cui l'Italia era all'apice dal punto di vista economico e culturale, non come oggi, per colpa dei grillini.
Non mi sembra molto razionale metterla sul vittimismo. Le criticità del Movimento su questo forum sono state analizzate punto su punto, mi pare che il post di Joramun sia tutt'altro che fazioso, anzi mi ricordo che un tempo appoggiava le posizioni di Grillo. Nel topic del M5S si parla appunto del M5S e non del Trota, della Santanchè o di Berlusconi. Topic su Berlusconi ne sono stati fatti e le opinioni erano molto più tranchant che rispetto a Grillo (mi ricordo che tu dissi che a un berlusconiano non rivolgi nemmeno la parola). Che ti piaccia grillo ci sta, ma di certo non te la puoi prendere se ad altri non piace. Ribadisco che non lo si critica a caso ma circostanziando i punti. Se non sei d'accordo con quei punti li smonti uno a uno senza bisogno di tirare in ballo cose che non c'entrano nulla.
Comunque.... la riduzione "ad Mussolinum" di Grillo operata dalla sinistra è un preciso tick culturale che più o meno tocca ogni avversario di quell'area. Nella sinistra italiana rimane la convinzione di essere delle "riserve della democrazia" di cui il Paese ha bisogno (anche se il Paese non capisce) di fronte all'emergenza; nell'immaginario della sinistra italiana l'emergenza è sempre vista come "minaccia fascista". Poichè la storia della sinistra italiana è connotata generalmente dalla sconfitta, si cerca sempre di rinverdire quella che è stata la sua più grande vittoria, ovvero la lotta partigiana contro Mussolini. Da allora la sinistra ha sempre nutrito il complesso di un Paese "ontologicamente fascista ma dormiente" che da un momento all'altro può riabbracciare la vecchia ideologia. Così si ha la tendenza a considerare tutti i propri avversari come fascisti: Andreotti, Craxi, Berlusconi, Grillo, etc.... la dimensione culturale dell'antifascismo si attiva automaticamente con più o meno ogni tipo di avversario.
Per quanto riguarda la destra è qualcosa di diverso. E' vero che il M5S è un partito borderline, senza una chiara connotazione destra-sinistra, ed è vero che pesca trasversalmente in tutto l'elettorato, ma a me sembra altrettanto evidente che sia più assimilabile alla sinistra. Mi pare più o meno che sia stato confermato che la grande maggioranza degli eletti a M5S vengono più dall'area di sinistra che di destra. La destra vede quindi una ghiotta occasione: far intendere al proprio elettorato ora transitato con Grillo che hanno votato un partito di sinistra, cosicchè la prossima volta tornino a votare per il partito "giusto".
Un altro punto. Il rapporto con la stampa del M5S è deteriorato ma i colpevoli non possono essere identificati solo nei giornalisti. Non è semplice giudicare un partito che denota ostilità verso la stampa stessa, che non si apre per nulla e non ha alcuna voglia di farsi conoscere. Poi bisogna anche avere una visione più complessiva; articoli a favore del M5S ci sono stati ma da parte grillina li si è tacciati di "lecchinismo", nè tutta la stampa è pregiudizialmente contraria al M5S. La7 per esempio è stata accusata di dare troppo spazio a loro, mentre tutto si può dire tranne che "Il Fatto" sia un giornale anti-grillino.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Aho! Sti grillini sono il male peggiore che attanaglia il paese. Sono Nazisti, Stalinisti e Fascisti.
C'é sempre da stare in guardia, quando emerge un nuovo leader politico che quasi invoca il cappio per gli avversari incolpandoli di tutte le grandi miserie della societá ottiene improvvisamente un enorme e imprevisto successo (soprattutto di protesta). Non si deve ovviamente saltare a conclusioni affrettate o avanzare paragoni apocalittici, ma un occhio a quanto (e come) queste dichiarazioni fanno leva sulla popolazione bisogna darlo.
Sono quelli come te ad avere il dovere morale di occuparsene, per non lasciare che quelli come me combinino pasticci " />
Sarò strano ma non mi sembra un passo avanti passare dal trota alle scie chimiche
Scherzi a parte, come detto in altre forme non è che son contento se se ne va un dittatore e ne arriva un altro. Per cui, se quelli che c'erano prima erano oggetto di critiche, non mi sembra strano che pure i grillini hanno la loro dose di critiche, peraltro spesso ben motivate e contestualizzate. Il pelino di buono a volerlo lo si trova ovunque, per cui come alibi è un pò poco.
Riguardo la questione potere di Grillo, che crea tutte le ambiguità. c'è da vedere se e come in futuro verrà tagliato il cordone ombelicale. Però, pensateci: come avrebbe fatto un movimento neonato, osteggiato dai media a farsi conoscere senza un megafono, una Voce? Come avrebbe fatto, senza la coordinazione e i soldi che hanno i partiti antichi a coagularsi? Come avrebbe fatto a non disperdersi in decine o centinaia di strade diverse tra gli attivisti?
Il legame con un catalizzatore che desse voce e pubblicizzasse era necessario. Anche un "aggregante", che unificasse a livello nazionale e impedisse anche "infiltrazioni".
Ecco,sta cosa del "megafono" io non la tollero più. Grillo può essere definito "un semplice megafono" nel momento in cui all'interno del M5S funziona che gli attivisti si riuniscono, si organizzano, decidono le cose da fare e poi vanno da Grillo collaboratore esterno e gli dicono "ecco quello di cui ci stiamo occupando,ecco cosa abbiamo deciso di fare. Parlane sul tuo blog/radio/TV".
Ma nel momento in cui Grillo decide la linea da tenere nei confronti della stampa, nel momento in cui Grillo espelle Tizio e Caio dal partito, nel momento in cui la sede del partito è il blog di Grillo, nel momento in cui l'articolo 3 del loro cosiddetto "non-statuto" (per altro scritto da Grillo e Casaleggio,per stessa ammissione di quest'ultimo) dice che il copyright del simbolo è proprietà esclusiva di Beppe Grillo.....beh scusa......ma "megafono" un par di ciufoli,
Ben più che l'articolo 3 è significativo l'articolo 4.
Il “MoVimento 5 Stelle” intende raccogliere l’esperienza maturata nell’ambito del blog www.beppegrillo.it, dei “meetup”, delle manifestazioni ed altre iniziative popolari e delle “Liste Civiche Certificate” e va a costituire, nell’ambito del blog stesso, lo strumento di consultazione per l’individuazione, selezione e scelta di quanti potranno essere candidati a promuovere le campagne di sensibilizzazione sociale, culturale e politica promosse da Beppe Grillo così come le proposte e le idee condivise nell’ambito del blog www.beppegrillo.it, in occasione delle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica o per i Consigli Regionali e Comunali, organizzandosi e strutturandosi attraverso la rete Internet cui viene riconosciuto un ruolo centrale nella fase di adesione al MoVimento, consultazione, deliberazione, decisione ed elezione.
I grassetti sono miei.
Il M5S è lo strumento per la promozione delle battaglie di Grillo (e di quelle su cui si dibatte sul blog gestito da Grillo). Più chiaro di così...
Non è Grillo ad essere il megafono del M5S, ma è il M5S ad essere il megafono di Grillo, stando al non-statuto.
Se domani Grillo decide che la sua battaglia è far diventare tutti mancini, da non-statuto questo diventerebbe un obiettivo del MoVimento 5 Stelle e dei suoi eletti.
Ma io mica mi sono inalberato " />
Ribadisco: io sono sempre stato di sinistra.
Il mio era un post semmai sarcastico. E diretto contro gli altri forumisti, i quali dicono di voler analizzare obiettivamente, ma poi io leggo soltanto critiche severissime (molte delle quali non molto politiche e molto generalizzanti: creduloni, settari, bambini che si fanno traviare, guarda che ha detto quello o fatto quell'altro).
Insomma, possibile che un'analisi obiettiva conduca soltanto a negatività o catastrofismi (Ci porteranno alla morte! Ecco il Nazismo! Ci faranno sprofondare!)...e non ci sia ogni tanto un elemento positivo (o un minimo di speranza)?
Oltre ad essere durissime, sono anche fatte con una certa sicumera. E qui mi domando: come si fa ad essere così certi, così definitivi, rispetto a qualcosa che sta nascendo ora, che non si è ancora messa alla prova (e in Sicilia, dove lo sta facendo, sta andando anche bene)?
Possibile non ci sia mai una positività? Che siano il Male?
Quello che vedo io è che negli ultimi decenni la politica italiana è stata immobile. Immobile. Nessun piano di lungo o medio periodo. La stasi totale, giustificata attaccando ogni volta il Governo precedente, casualmente sempre opposto.
Quel che vedo io è un sistema in cui i politici sembrano voler fare i propri interessi e quelli di alcuni gruppi di potere, chiacchierando di riforme necessarie che non hanno mai effettivamente fatto (e che non vogliono fare).
Quello che vedo io, sono gli stessi politici che vanno nei talk show ridendosi in faccia, facendo demagogia e lanciandosi addosso l'uno con l'altro la patata bollente, che nessuno tiene in meno per freddarla.
Lo so che ste cose le avete viste anche voi.
Allora mi domando: forse un elemento di rottura è necessario. Forse un elemento nuovo può essere positivo, può forzare il cambiamento, costringere la politica ad attuare quei provvedimenti che sbandiera a chiacchiere, ma non attua. Forse, lasciando le cose come sono, non c'è possibilità che qualcosa cambi, perchè non c'è motivo al mondo per cui gli stessi che han creato un sistema, si autoriformino da soli, andando anche contro i propri interessi, senza qualcosa di fastidioso che li pungoli e li forzi.
In qualche modo sta già funzionando: i partiti, i media cercano di espellere questo elemento fastidioso. Nel momento in cui non ci riescono, sono costretti ad adeguarsi (mi viene in mente l'epurazione di alcuni condannati o impresentabili sotto la spinta del M5S, l'idea -per ora ancora solo idea- di modificare qualcosa).
Si potrebbe vedere i grillini (termine che, lo vogliate o no, è usato per connotare negativamente) anche nella loro influenza positiva, nel presente e in un futuro, oppure dobbiamo continuare a vedere solo il male presente, e la devastazione totale nel futuro?
Si può pensare che ne facciano parte anche persone capaci, motivate e serie? Si può pensare che, preso atto che i media stanno facendo una campagna distruttiva, e ogni parola viene strumentalizzata e deformata in negativo...l'idea di non parlare non è poi così folle? Si può prendere in considerazione il fatto che non siano una setta, non siano nazisti e non siano comunisti? Si può sperare che in un futuro di maturazione, di esperienza, di consolidamento sul territorio, possano tagliare o allentare il cordone ombelicare che li lega a Grillo (e che questo sia stato necessario finora, altrimenti questo movimento sarebbe morto sul nascere, per mille motivi)?
Tutto qui. Mi piacerebbe leggere, ogni 10 post, uno in cui ci sia una riga che non comporti un attacco, ma consideri almeno il fatto che sti poracci devono ancora essere messi alla prova, e che non sono ancora responsabili della devastazione di questo Paese. E che prima di dire: guarda che ha detto questo, guarda che ha fatto quest'altro...si controlli se lo ha detto davvero, e in quale contesto.
E si legga con attenzione anche chi porta una visione differente. Per esempio Metamorfo. Senza fare a gara a voler far notare l'aspetto negativo del "controllo" di Grillo, come se foste gli unici a vedere questo problema/ambiguità. Come se avessi scritto "megafono" e basta. Mentre l'ho scritto parlando di pubblicità e visibilità del movimento (perchè in quel campo lo è), ma poi ho aggiunto i termini "catalizzatore", "aggregante", che rimandano al problema e ai rischi di cui sopra.
Secondo me, una discussione sul m5s fatta solo come corsa a chi li massacra di più, a chi vede i mali peggiori nel presente e nel futuro, è un parlarsi addosso e non è costruttivo.
Comunque, non è un problema mio, e lascio che sia qualcuno di quel 25% di votanti e simpatizzanti a fare la voce fuori dal coro (anche se non se ne vede traccia).
Non mi pare una discussione fatta a vedere i mali peggiori nel presente e nel futuro oO. Anzi, leggendo questa discussione io mi sto facendo una bella cultura sul M5S, sia nelle critiche che gli vengono mosse sia nella sua difesa. Mi pare perciò una discussione bella costruttiva.
Finché si è in grado di motivare le proprie affermazioni, la discussione può procedere costruttivamente .
Forse non sono stato chiaro, non è che mi accontento che si cambi. Non sono dell'idea tutto fuorché questi qui. A me interessa una chiara visione d'insieme, una visione strategica di quello che occorre fare per il paese. Ridurre i parlamentari fondamentalmente è un bene ma non è una visione strategica, è un pò come tirare polvere negli occhi per distrarli dalle cose serie. Come si intende favorire lo sviluppo? Quali sono le analisi a supporto delle proprie idee? Dove si vanno a prendere i soldi per fare quello che si dice?
Esempio: non prendiamo gli F35. Bene, qual'è l'alternativa?
Se la risposta è "eh, boh, son aerei da guerra quindi son blutti e cattivi e seminano morte" (come poi invece possano piacere i sub lancia missili balistici per me è un mistero ), beh si sta facendo dialettica. O mi si fa un'analisi seria dello strumento militare e della posizione italiana nello scacchiere internazionale, o si sta semplicemento facendo dialettica. E, come detto in precedenza, non mi interessa di togliere di mezzo un dialettico per farne entrare un altro.
Detto altrimenti, per me cambiare giusto per cambiare serve solo ad aumentare l'entropia. Se si vuole trovare qualcosa di buono lo possiamo fare anche con gli attuali partiti con minor dispendio energetico.