Aggiungo una nota, per evitare equivoci: non sto dicendo che noi siamo intelligenti e capiamo tutto e lei è stupida e non sa spiegarsi; è possibilissimo che anche da parte nostra ci siano state incomprensioni.
Quello che volevo dire è che la mancanza di risposte e la presenza di risposte contraddittorie non fanno che aumentare la confusione, oltre a portare a ripetere le domande (che sono fatte solo per capire cosa intende e quindi aiutarla a migliorare il suo lavoro); da cui il citato bombardamento.
Dopo una lunga riflessione sono giunta alla conclusione che, essendo la capacità di saltare bene e in poco tempo specificia della razza cui appartiene il cavaliere, eliminerò la magia. Sarebbe superfluo e, come nel caso di tutte le vostre domande, genererebbe solo confusione. Per il resto, quoto del tutto Tyrion. Non me ne vogliate, ma non ci sto capendo più niente tra tutte queste domande ^_^
Comunque, state sicuri che perfezionerò a breve lo schema degli incantesimi e chiarirò la questione di Gerere e Lievitari :wub:
ps:piccolo appunto riguardo ciò che ha detto Tyrion. Io mi rifaccio molto alla teoria di Giordano Bruno secondo la quale ognuno di noi nasconde in se una magia naturale, che si esprime poi nelle discipline scientifiche e nell'amore per la natura. Questo porta ad una full immersion(non so rendere bene il termine) nel mondo che ci circonda e quindi a comprenderlo in ogni sua parte, materiale e spirituale. Non ha senso per la mia magia parlare solo di scienza o di divino come due cose separate. Tutto ha un'anima, un'anima che si rivela attraverso leggi intersoggettivamente valide ma che avvengono in modalità diverse e con frequenze diverse. Tramite queste particolarità si può se non dominare o controllare la natura comprenderla e creare, attraverso l'unione e la reinterpretazione degli elementi delle leggi, un fenomeno nuovo(e quindi una legge particolare). Tutto si basa su questo, sull'atto del creare. Cosa che nel mondo dei normali, a causa della tecnocrazia, non è possibile. La macchina imita, mentre la magia intesa come arte crea. La macchina distrugge la natura, la magia la comprende in ogni suo aspetto. E allora molti si chiederanno:ma non è la componente artistica, divina o spirituale, qualcosa di metafisico e di sovrannaturale? E perchè mai dovrebbe esserlo? Perchè pensare l'essenza di una cosa al di fuori di essa, e non dentro di essa? Nella sua natura? ^_^ ;)
Qualcuno riesce a spiegarmi quale differenza c'e' fra "fisica" e "magia"?In generale, e nel caso specifico in discussione (ipotizzando che con "ancorata alla realtà" si intenda "ancorata alla nostra realtà" e quindi alle nostre leggi fisiche), la magia è ciò che permette di uscire dalle leggi fisiche del mondo; con riferimento alle nostre leggi fisiche la magia è ciò che permette di andare oltre.
Allora la magia non fa parte del mondo? E' esterna al mondo?
Poi, è sicuramente questione di punti di vista, ma solitamente ho visto definire la magia come la capacità di alterare le leggi fisiche; quindi, ci sono delle leggi fisiche, come nel nostro mondo, ma la magia permette di alterarle (proprio alterarle: nel mondo F = m·a e la magia fa sí che - magari oltretutto solo localmente - F = m²·√a).
Allora Einstein e' un mago! ;)
Evidentemente non mi sono spiegato. In breve: a me pare che la magia sia "leggi fisiche non ancora scoperte dai piu'". Cosa intendi per "leggi fisiche"? Intendi quelle convenzionali, descritte nei nostri modelli fisici? O intendi il modo in cui il mondo funziona? In entrambi i casi, ti posso mostrare che la magia non si differenzia dalla fisica.
Detto in un altro modo: Un miracolo che avviene una volta al giorno, il decimo giorno non e' piu' un miracolo.
Il problema è che quel bombardamento c'è stato perché di fatto lei non ha risposto a diverse domande (vedi per esempio la domanda sull'adrenalina e sul sollevare un macigno);
No, certo, d'accordissimo con questo. Non ha risposto.
eppure ha detto che un uomo non potrebbe sollevare un macigno.
Concordo con te anche su questo punto - ma forse lei intendeva (ingenuamente) dire "qualcosa di davvero molto molto molto pesante". (Sono proprio queste ingenuita' di espressione che sono ancora un grosso ostacolo al suo scrivere bene - ed e' solo questo l'appunto che faccio a Mariateresa: mi sembra come un bambino che ha appena imparato a camminare, e che vuole immediatamente a iscriversi alle olimpiadi per vincere la maratona).
Magari è perché con "macigno" intende un masso di centinaia di tonnellate; sarebbe una validissima motivazione, e proprio per questo ho detto che dipende da cosa intende con "macigno"; ma non ha ulteriormente specificato questo termine né ha risposto alla domanda, e quindi il dubbio rimane.
D'accordo, forse l'avete agitata un po'... forse si e' accorta di avere detto una cavolata e si vergogna ad ammetterlo... insomma, io credo che il tuo punto sia passato, dai. ^_^
I fatti dimostrano che, dato l'allenamento, si può aumentare la lunghezza che si salta; quindi perché un personaggio con la muscolatura allenata potrebbe saltare di piú di uno con la muscolatura meno allenata, fermo restando che la distanza resti all'interno del potenziale umano e soggettivo? Si potrebbe dire che il delta di salto dato dalla magia è uguale; ma allora la motivazione è che il delta è uguale, non che in un caso darebbe contro a leggi fisiche e nell'altro no.
Ma certo.
Ma anche uscendo dalla fisica: le è stato fatto notare che la scalata dell'albero sembra troppo lunga, lei ha chiesto perché la fraintendiamo; ho spiegato che a mio parere la cosa nasce dal testo stesso, analizzandolo approfonditamente per motivare la cosa.
E' ovvio che sia cosi'. Il tuo calcolo pessimistico dell'altezza dell'albero mostra da dove viene questa "sensazione" del lettore che l'albero sia altissimo. Mariateresa dovrebbe correggere il testo (non che sia importante correggerlo: per me dovrebbe liberarsene, e cominciare a esercitarsi con racconti brevi e basta, e poi, tra 20 o 30 anni, cominciare a scrivere la sua pentalogia se ancora ne avesse voglia).
Però non so cosa ne pensi (è d'accordo? ancora convinta della sua idea? se sí, perché?), perché quella mia spiegazione non ha avuto risposta.
Nota una cosa: proprio ipotizzando che nel rispondere a troppi messaggi si facesse prendere dalla foga e dimenticasse domande, qui ho evidenziato tutte le domande, estrapolandole dalla parte discorsivo-argomentativa ed evidenziandole. Eppure, in parte sono ancora senza risposta. Per quelle mi pare che il problema non sia la difficoltà a esprimersi, ma proprio l'assenza di risposta.
Vabbe', ma non te ne fai scappare una, eh? :wub:
Intendevo dire che sollevare completamente da terra un macigno (tipo Hulk) è impossibile. Farlo con una leva, o un catalizzatore come l'ho chiamato io, no.
Mi state bombardando di domande, e mi sfuggono delle cose ogni tanto. ^_^
ps:piccolo appunto riguardo ciò che ha detto Tyrion. Io mi rifaccio molto alla teoria di Giordano Bruno secondo la quale ognuno di noi nasconde in se una magia naturale, che si esprime poi nelle discipline scientifiche e nell'amore per la natura. Questo porta ad una full immersion(non so rendere bene il termine) nel mondo che ci circonda e quindi a comprenderlo in ogni sua parte, materiale e spirituale. Non ha senso per la mia magia parlare solo di scienza o di divino come due cose separate. Tutto ha un'anima, un'anima che si rivela attraverso leggi intersoggettivamente valide ma che avvengono in modalità diverse e con frequenze diverse. Tramite queste particolarità si può se non dominare o controllare la natura comprenderla e creare, attraverso l'unione e la reinterpretazione degli elementi delle leggi, un fenomeno nuovo(e quindi una legge particolare). Tutto si basa su questo, sull'atto del creare.
Credo di avere capito quello che intendi, e fin qui sono d'accordissimo. E si applica anche alla fisica: i modelli fisici sono interpretazione della realta', e questa interpretazione e' una nostra creazione, che apre determinate possibilita' (e magari ne chiude altre). Quindi la magia sarebbe una diversa interpretazione del mondo, una specie di modello fisico alternativo, comunque collegato al reale, e che offre a sua volta diverse possibilita' e azioni realizzabili.
La tua risposta alla domanda "cos'e' la magia" e' stata finora la migliore: la trovo azzeccatissima, e di questo ti ringrazio (da solo non ci ero arrivato).
Cosa che nel mondo dei normali, a causa della tecnocrazia, non è possibile. La macchina imita, mentre la magia intesa come arte crea. La macchina distrugge la natura, la magia la comprende in ogni suo aspetto.
... ecco, qui non ti seguo piu', e secondo me sbagli alla grande. La tua "magia" diventa occasione di buonismo spicciolo e nauseante - e soprattutto fine a se' stesso, privo di reale significato. Ti assicuro che la fisica la natura la "comprende" benissimo, e non escluderei davvero che la magia possa essere utilizzata per "distruggere" la natura.
Intendevo dire che sollevare completamente da terra un macigno (tipo Hulk) è impossibile.
Sinceramente, non capisco perche' debba essere impossibile.
Farlo con una leva, o un catalizzatore come l'ho chiamato io, no.
Allora e' possibile anche senza. Basta essere forzuti, e usare l'incantesimo giusto.
Mi state bombardando di domande, e mi sfuggono delle cose ogni tanto. ^_^
No, adesso non appigliarti a questo per fare la vittima, eh? Alle domande dovresti rispondere, soprattutto a quelle che ti sono state fatte piu' volte. Adesso calmati, leggi attentamente i messaggi, e concentrati su una cosa fondamentale: se una cosa non funziona - beh, non funziona. Ascolta i commenti del lettore, e considerali validi a meno che tu non abbia ragioni davvero straordinarie per rifiutarli. Seeth e Mornon ti stanno aiutando, con le loro reazioni al testo - non dimenticarlo, e non prenderlo come un attacco.
per me dovrebbe cominciare a esercitarsi con racconti brevi
Quoto e ribadisco assolutamente il consiglio.
Prima racconti brevi per migliorare le capacità basilari di scrittura. Solo dopo cose più complicate.
Tanto li può fare anche con i suoi personaggi a cui è affezionata.
... ecco, qui non ti seguo piu', e secondo me sbagli alla grande. La tua "magia" diventa occasione di buonismo spicciolo e nauseante - e soprattutto fine a se' stesso, privo di reale significato. Ti assicuro che la fisica la natura la "comprende" benissimo, e non escluderei davvero che la magia possa essere utilizzata per "distruggere" la natura.
Mi sa che questa è un'influenza tolkeniana...
Ecco le modifiche. Così mi sembra più esauriente.
Trovò un albero non molto elevato, ma sufficientemente alto perché potesse raggiungere da lì il balcone. Strinse con le mani grandi e forti un ramo, poi con uno scatto si tirò su. Fece un rapido balzo e afferrò il ramo che pendeva al di sopra del suo capo. Proseguì così, in modo più spedito, ramo dopo ramo. Il balcone che doveva raggiungere era di fronte a lui, fortunatamente molto vicino; alcuni rami più lunghi ne sfioravano il bordo attorcigliandosi fra loro. Avanzò verso i rami più esterni,fermandosi quando li sentì scricchiolare sotto il suo peso. Valutò bene le distanze, si sporse in avanti e spiccò il salto, atterrando prontamente con i piedi sopra il bordo marmoreo della balconata
ps:perdonami Tyrion, sono stata come al solito incompleta nell'ultima parte del discorso. Ora cerco di spiegarti meglio. Conosci sicuramente Bacone, vero? Ecco, lui concepiva la scienza come qualcosa al servizio dell'uomo per dominare e sottomettere la natura. Questo vogliono fare i normali con la macchina. Piegare il mondo alla loro volontà e ai loro scopi. Ma attenzione, anche se non lo spiego in questo primo libro, lo farò dire a Rose dal suo maestro elfo: bisogna saper distinguere tra macchina e strumento. La macchina, con la sua mente inumana composta da ingranaggi e priva di anima, vuole soppiantare la natura e imporsi come padrona di tutto. Macchina non è un treno, mezzo di trasporto che ad Isgard esiste e non inquina, ma l'industria della Fornace(ne ho parlato nel brano di Gwynneth) con le sue esalazioni velenose. La macchina, come dirà anche Merlino, è un surrogato dell'ingegno umano. Si, un computer(lo odio...lo so, mi serve ma lo odio)ha byte di memoria che un umano se li sogna, ma sa pensare come un essere umano? Si sa emozionare? Sa creare? Ecco la magia, la grandezza della mente umana.
Lo strumento è un aiuto in forma si meccanica, ma nel senso buono. Strumento è il treno, già citato, il microscopio(senza il quale nessuna scoperta scientifica ad Isgard si sarebbe potuta attuare) il cannocchiale, i congegno per misurare l'ora, per setacciare grano e per arare i campi. Questi strumenti non sono macchine perchè create con la magia, con l'ingegno umano, e bisognose del loro comando. E possono essere rese ancora più efficaci dalla magia:il cannocchiale dell'elfo Gwydion, così come il suo microscopio, ha una potenza pari a quella dei cannocchiali moderni grazie ai particolari cristalli che si trovano nelle grotte del regno degli elfi scuri(una sorta di pietra dura fosforescente che immagazzina luce).
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi ;) ^_^
Non avevo letto il secondo messaggio. Ebbene si, questa è un'influenza tolkeniana. Forse l'unica cosa nella quale sono pienamente d'accordo con il mio maestro è questa. Per il resto, le somiglianze sono solo apparenti.
Mi sa che questa è un'influenza tolkeniana...
Non vedo come: la magia dell'Anello e' "buona"? E Mordor e' il trionfo idilliaco della Natura?
però la magia è sempre stata considerata qualcosa di "diverso"... ad esempio nello stesso periodo in cui bruciavano le streghe hanno accettato senza particolari problemi la stampa o la polvere da sparo (che in un certo senso andava a modificare le loro "leggi della natura").
sparare fulmini dalle dita o sollevare sassi con il pensiero in primo luogo non è dominio di tutti... invece le leggi della natura, la "regole scientifiche", valgono per tutti, dal Re al mendicante. Anche se uno non le comprende, di fatto valgono per tutti. Sono "oggettive"
ipoteticamente, sia il re che il mendicante possono imparare a sparare, a usare l'ipod, osservare i sassi che cadono e misurarne la velocità e curare il vaiolo.
mentre la magia si differenzia per l'inconoscibilità e la portata particolare (solo alcuni "eletti" possono accedervi e studiarla e "esperirla" in modo attivo).
in secondo luogo la magia è soggetta alla volontà; anche ipotizzando che esista il libero arbitrio, il libero arbitrio e basta non "crea" "modifica" o "estingue" la materia... il libero arbitrio "guida" la materia (mani, piedi, denti) per andare ad agire su altra materia (tagliare un albero o allacciare una collana, dare un calcio, mangiare un panino).
quando si parla di magia invece la volontà "crea" "modifica" "estingue" la materia senza l'intermediazione di altra materia (sollevo massi, divento invisibile, brucio gli orchetti con palle di fuoco)
L'anello rappresentava il potere, per questo era malvagio. Ma di per se era un comune oggetto. Il male sta dentro gli uomini, non al di fuori. Sono quelli che indossano l'anello ad usare il potere per fare male, non è la volontà di Sauron che li spinge a questo. E qui emerge anche il concetto che ogni potere finisce col sopprimere ogni forma di libertà. Motivo per il quale anche i buoni, col potere in mano, possono diventare dei Sauron. Gandalf rifiuta l'anello per questo.
Mordor è più che altro la rappresentazione di quella Terra di Nessuno tipica della prima guerra mondiale, e poi del territorio devastato dalla guerra della seconda. Tolkien dice in una sua lettera di non riuscire a liberarsi da quell'orrenda visione.
Scusami ma questa storia delle macchine vs natura a Isgard mi ricorda un po' troppo la distruzione di Isengard che Saruman opera e che Gandalf commenta proprio parlando del rapporto macchine vs natura...
Ora che hai postato un brano abbastanza breve da poterci lavorare su (apprezzo Seeth e Arya e gli altri, ma io non sto dietro a tutti questi brani chilometrici), ti dò un parere preciso:
Trovò un albero non molto elevato, ma sufficientemente alto perché potesse raggiungere da lì il balcone.
Strinse con le mani grandi e forti un ramo, poi con uno scatto si tirò su.
Strinse un ramo, di certo non con i denti. E chiunque può farlo, con mani normali.
Fece un rapido balzo e afferrò il ramo che pendeva al di sopra del suo capo.
Fece un balzo. Hai mai visto un balzo al rallentatore?
Proseguì così, in modo più spedito, ramo dopo ramo.
Più spedito di cosa?
Il balcone che doveva raggiungere era di fronte a lui, fortunatamente molto vicino; alcuni rami più lunghi ne sfioravano il bordo attorcigliandosi fra loro.
Evita gli aggettivi così lunghi, sono pesanti e non necessari. Lascia che sia il lettore a pensare "oh, che fortuna" quando legge che il personaggio ha una circostanza favorevole. Poi, in che senso si attorcigliano, è un baniano?
Avanzò verso i rami più esterni,fermandosi quando li sentì scricchiolare sotto il suo peso.
Valutò bene le distanze, si sporse in avanti e spiccò il salto, atterrando prontamente con i piedi sopra il bordo marmoreo della balconata
No, è atterrato in ritardo e di testa. ^^ Rendi esplicite le cose solo quando sono insolite, non quando sono ovvie.
Inoltre è atterrato sul bordo, non sopra al bordo. E hai già detto che è tutto di marmo, perchè lo ripeti?
Potresti fare come hanno detto quasi tutti, lavorare su pezzi brevi anzichè su opere epiche. Che ne dici di far funzionare queste righe? ^_^
Tramite queste particolarità si può se non dominare o controllare la natura comprenderla e creare, attraverso l'unione e la reinterpretazione degli elementi delle leggi, un fenomeno nuovo(e quindi una legge particolare)
Quindi crea una nuova legge fisica? Mi pare decisamente poco ancorata alla realtà fisica del mondo ^_^ Non ho chiaro cosa intendi con "creare": prendere elementi e unirli per fare qualcosa di nuovo (farina e uova, ho una torta)? oppure creare dal nulla? o scoprire una nuova legge o una sua particolarità (e quindi non creare, ma di fatto scoprire)?
Cosa intendi per "leggi fisiche"? Intendi quelle convenzionali, descritte nei nostri modelli fisici? O intendi il modo in cui il mondo funziona? In entrambi i casi, ti posso mostrare che la magia non si differenzia dalla fisica
Come ho detto, "solitamente ho visto definire la magia come la capacità di alterare le leggi fisiche", non ho detto che sia necessariamente cosí; la visione che ho solitamente visto è una sorta di realtà fisica (il modo in cui il mondo funziona) affiancata da una realtà magica, ossia la capacità di variare il modo in cui il mondo funziona. La differenza con la scienza sarebbe che la scienza segue quelle leggi e cerca di sfruttarle (la portanza per sollevare tonnellate di metallo), la magia cambia direttamente quelle leggi (elimino localmente la gravità).
Non sto dicendo che sia cosí e capisco il tuo discorso (è lo stesso motivo per cui, se esistesse la telepatia, non sarebbe sovrannaturale: se è nella natura, non può essere sopra la natura), ma la visione che ho visto solitamente è questa: l'idea di fondo è che ci siano delle leggi che regolano il mondo e qualcos'altro che può variare tali leggi. Sicuramente influenzata dal considerare la realtà fisica del nostro mondo invece che quella del mondo secondario.
Nota però una cosa: questa visione mi pare necessaria per fare una magia che non infranga le leggi fisiche; perché, se inserisci la magia in tali leggi, allora qualunque cosa non le infrangerà: un Uomo che vola senza supporti esterni lanciando fulmini? Nessun problema: come autore stabilisco che le leggi magiche lo permettono, e se le leggi magiche fanno parte della fisica allora le leggi fisiche lo permettono. Cosa significa quindi creare un sistema di magia che non infranga le leggi fisiche?
Sarà una distinzione di comodo, forse, quasi una sorta di metro per valutare quanto un effetto potrebbe essere credibile; ma se viene meno mi pare perdere di significato parlare di magia ancorata alle leggi fisiche (e cade anche la necessità di informarsi su tali leggi: basta creare una legge magica, che essendo fisica non romperà nulla).
Intendevo dire che sollevare completamente da terra un macigno (tipo Hulk) è impossibile
Chiedo di nuovo: cosa intendi con "macigno"? Qualcosa di talmente pesante, qualunque cosa sia, che nessun Uomo, per quanto allenato, per quanto pompato di adrenalina, potrebbe sollevare? Come detto, la questione gira tutta attorno a cosa intendi con "macigno", e proprio per questo è essenziale che si passi dal generale ("macigno", che non vuol dire nulla) al particolare (definire "macigno").
Come detto anche da altri, quale sarebbe l'impedimento dovuto alle leggi fisiche? Basta essere abbastanza forti.
Comunque, mi accodo a chi ti consiglia di mettere da parte questo lavoro e di dedicarti a scritti brevi volti a sviluppare la tua capacità di scrittura; piú in là nel tempo, con maggiore esperienza e avendo fatto passare un po' di tempo senza avere in testa quel lavoro, potrai riprenderlo in mano e guardarlo con occhio piú critico.
la magia sarebbe una diversa interpretazione del mondo, una specie di modello fisico alternativo, comunque collegato al reale, e che offre a sua volta diverse possibilita' e azioni realizzabili
Questa visione ha sicuramente il suo fascino, si scontra però con l'aderenza alle leggi fisiche: se la magia è un modello alternativo al mondo e può portare a risultati diversi (ottenere con secondi di concentrazione ciò che si otterrebbe con mesi o anni di addestramento), il concetto di "essere ancorati alle leggi fisiche" perde di significato, perché la magia, essendo un'interpretazione alternativa e portando a risultati diversi, ovviamente si distaccherebbe da tali leggi.
Nota: non è una critica alla magia come modello alternativo, semplicemente non mi convince quella visione collegata a un ancoraggio alle leggi fisiche.
Trovò un albero non molto elevato, ma sufficientemente alto perché potesse raggiungere da lì il balcone
Mi pare involuto; io modificherei la descrizione dell'arrampicata, magari qualcosa del tipo "Strinse un ramo, poi con uno scatto si tirò su. Fece un balzo e salì sul ramo che pendeva sopra il suo capo, trovandosi di fronte al balcone". Questo per due motivi: il primo è che "Trovò un albero non molto elevato, ma sufficientemente alto perché potesse raggiungere da lì il balcone" mi pare una descrizione che rompe la narrazione (proprio volendo mantenerla, "Trovò un albero sufficientemente alto da raggiungere il balcone"; ho il "da lí" perché è inutile: si arrampica per raggiungere il balcone, da dove altro dovrebbe raggiungerlo? "Da raggiungere" invece di "perché potesse raggiungere" per questioni di snellezza).
Il secondo è che avere la descrizione di un albero basso affiancata dalla descrizione di un'arrampicata che sembra implicare un albero alto è confusionario.
Su macchina, strumento e magia: non ho chiaro il discorso: innanzitutto, per come presentata la magia, mi pare essere il contrario: la macchina, per quanto articolata, non fa altro che seguire le leggi della fisica; la magia può arrivare a creare nuovi fenomeni e nuove leggi.
Avendo di fronte queste due descrizioni, l'impressione è che a piegare il mondo alla volontà del singolo è la magia, non la macchina.
Inoltre, un computer non saprà pensare, emozionarsi, creare, ma nemmeno un treno sa farlo; come mai quindi sarebbe strumento e non macchina? Non ho chiaro nemmeno quale sarebbe il senso buono ("Lo strumento è un aiuto in forma si meccanica, ma nel senso buono"), perché un computer dovrebbe essere macchina mentre un treno strumento.
Mi viene il dubbio anche perché dici che la macchina vuole qualcosa, cosa che fa pensare a una volontà; e "Questi strumenti non sono macchine perchè create con la magia, con l'ingegno umano, e bisognose del loro comando", ma anche un'industria, un computer, sono creati con l'ingegno umano e bisognosi del loro comando.
Inoltre, dici "Ecco la magia, la grandezza della mente umana"; ma anche la magia è uno strumento, sotto certi aspetti una macchina: non sa pensare, non si emoziona, non crea. È un mezzo con cui magari si può fare parte di quelle cose, ma in sé non può farlo.
possono essere rese ancora più efficaci dalla magia:il cannocchiale dell'elfo Gwydion, così come il suo microscopio, ha una potenza pari a quella dei cannocchiali moderni grazie ai particolari cristalli che si trovano nelle grotte del regno degli elfi scuri(una sorta di pietra dura fosforescente che immagazzina luce)
Non ho chiaro perché questa sarebbe magia e non scienza, visto che di fatto hai solo cambiato il materiale delle lenti.
Sono quelli che indossano l'anello ad usare il potere per fare male, non è la volontà di Sauron che li spinge a questo
Ma è l'Anello e la sua (dell'Anello) volontà: il male sarà fuori dagli Uomini, ma l'Anello non Era un oggetto neutro, dipendente solo dall'uso che il possessore ne faceva.
Tolkien dice in una sua lettera di non riuscire a liberarsi da quell'orrenda visione
Ma dice anche che non c'è nessun'allegoria nel libro, nemmeno con riferimento al territorio devastatato dalla Seconda Guerra Mondiale. Però forse è meglio evitare di entrare in questi discorsi e restare sui tuoi scritti ;)
Rispettare la mia volonta di voler scrivere un romanzo no? Non mi sembra di chiedere tanto.
Fortunatamente è superfluo, lo levo subito. Mi sarà consentito spero, poichè li trovo necessarei, tenermi gli altri aggettivi.
Non ho specificato che albero è, ma potrebbe benissimo trattarsi della specie che hai detto tu.
Un balzo può essere anche ragionato, nel senso di non instantaneo. Il suo è uno scatto, ma mi sembra troppo generico rispetto a balzo. Se ho detto più spedito, significa con un ritmo più cadenzato. Significa che dopo i primi balzi c'è una piccola tregua, non ti pare? Non è che sia uno scoiattolo arrampicatore, anche se la cosa gli faciliterebbe di molto la salita ^_^
Se voglio descrivere le sue mani grandi e forti, sono libera di farlo. A maggior raggione perchè non credo che delle manine snelle e debolucce potrebbero stringere il ramo, tirarsi su e poi scalare. Ci vuole un minimo di fisico resistente. O per lo meno, delle mani deboli potrebbero, ma con molta fatica.
Mariateresa, tu puoi fare quello che vuoi. Solo, non chiedere a noi cosa dovresti fare. Se vuoi mantenere le cose come sono, dopo avere chiesto un parere in un topic di scrittura creativa, risposte come:
Rispettare la mia volontà
Mi sarà consentito spero
Se voglio... sono libera di farlo
non sono accettabili. Fai quello che ti pare, ma non chiedere a noi. Se no tira fuori valide ragioni per dimostrare che hai un motivo di mantenere i passaggi criticati. Considerato che dedichiamo parte del nostro tempo a quello che scrivi, penso che un minimo di educazione sia dovuta.
Sentite, forse sono io scema, ma non riesco a capire quello che mi chiedete. Ho il cervello fuso ^_^
Comunque, la magia scopre e crea allo stesso tempo. Ma non dal nulla. C'è sempre una base di partenza. E voglio fare un altro esempio. Legge della conservazione della materia: nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Per me creare equivale a trasformare. Inoltre, è stato scoperto che purtroppo questa legge ha un'eccezione seppur minima(uh...visto? Eccezione alla legge ;) ):entropia. Pare che nel processo una parte di energia si disperda andando a formare l'antimateria. Con la magia è possibile se non arrestare questo processo quantomeno ridurlo al minimo. E qui entra in gioco il divino. Ogni singolo elemento nel mio mondo ha un'anima, l'ho già detto. Se si entra in sintonia con essa, si acquistano capacità migliori e si crea qualcosa di nuovo con una minima dispersione di energia. Da notare che questa energia viene emessa in vari modi e che non è ben chiaro cosa sia l'antimateria, presente già con la materia ai tempi del Big Bang. Io la interpreto, in termini "divini", come bene e male, come vita e distruzione.
ps:ora mi arrabbio. Qualcuno spunta all'improvviso, dopo tanti post di mie spiegazioni, e mi dice che io non ne ho date di valide. Correttezza,prima di tutto! ^_^
A parte che ho usato macigno non per esprimermi come una bimba, ma per fare un facile esempio, mi sembra che macigno sia un masso o un peso che necessita di una leva per essere spostato. Quindi non lo si può sollevare in aria(tipo Hulk, mi ripeto). Se poi non ho mai capito cosa significasse...brucio il vocabolario e me ne compro uno nuovo :wub: