beh quelle sono le parti meno significative della costituzione, basta proporre una legge costituzionale. confondi la rigidità della costituzione con la mancanza di accordo politico
tutte le costituzioni del mondo, quelle scritte ovviamente, sono rigide. o almeno quelle die paesi più avanzati
Secondo me la nostra Costituzione è troppo rigida. Ha anche una parte immodificabile. Io preferirei una costituzione più leggera e più corta. La nostra è troppo lunga perchè frutto di troppi compromessi. E continuo a ritenere che l'ordinamento statale che è incluso in essa sia pessimo. Se ci sono stati cambiamenti il motivo è anche dovuto all'estrema difficoltà insita nel processo di revisione costituzionale.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
la parte immodificabile riguarda i diritti umani e la forma repubblicana...io non credo che tu voglia modificarle no?
la parte immodificabile riguarda i diritti umani e la forma repubblicana...io non credo che tu voglia modificarle no?
Secondo me la Costituzione italiana vuole esprimersi su troppe cose. Troppe tutele insomma. E l'art 1 è da Paese sovietico. Avrei preferito "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sulla libertà individuale" e pure l'articolo sulla guerra mi pare piuttosto assurdo.
e, considerando l'educazione politica del corpo elettorale, non è esattamente il massimo). A mio avviso i costituenti hanno riconosciuto nel popolo italiano una massa di menefreghisti (almeno politicamente) e banderuole intervallata da non pochi furbi e hanno agito di conseguenza.
E' bello vedere come gli italiani abbiano una tale stima verso sè stessi.... :smack: Tra parantesi: nel corpo elettorale ineducato sei compreso anche tu? Non è un'offesa sia chiaro, solo che mi sembra un po' forzato che venga tutto risolto con "gli italiani sono ignoranti". E anche un po' snob....
lo Statuto Albertino, più una presa in giro che un documento giuridico.
E' molto paternalistico certo ma una presa in giro direi proprio di no.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ah, dagli ultimi sondaggi la Replubbica stacca la Monarchia di 4 voti!
Comunque mi piace il commento all'art.11 di Sharigan. Devo vorse desumere che tu sia un vecchio colonialista?
Di quelli con la sciabola in vita, la benda sull'occhio e la camicia nera???? :smack: :D :D :shock:
Scherzi a parte, la penso come te. E' più che assurdo, oltraggioso!
Purtoppo, a volte, la pace genera più danni che la guerra!
Da come la vedo io, la Costituzione Italiana non è necessariamente emblema di un compromesso. Non è possibile negare che ci fossero due schieramenti principali e che questi si siano dovuti accordare, ma è pur sempre vero che gli schieramenti erano composti, in buona parte, da individui dalla levatura morale e intellettuale ben al di sopra di quella che caratterizza la classe politica odierna. A mio avviso la nostra Costituzione, più che frutto di un compromesso, è figlia della collaborazione tra le maggiori menti giuridiche italiane dell'epoca. Analizzando la Costituzione credo che salti agli occhi, come prima cosa, il livello qualitativo con cui è stata scritta piuttosto che gli ideali politici dietro i singoli schieramenti costituenti.
Quanto al funzionamento dell'ordinamento repubblicano secondo Costituzione, non vedo dove siano tutti questi problemi. Risponde in modo eccellente a criteri di bilanciamento dei poteri, piuttosto che di separazione (metodo, a mio avviso, più involuto). Il bicameralismo perfetto funziona e tiene conto del livello di decentramento che la scelta dello Stato Regionale comporta.
La Costituzione ha compiuto sessanta anni ma non per questo è da considerarsi obsoleta (provate a leggere quella statunitense, è un imbarazzante arlecchino normativo messo su da demagoghi, teorici e pecorai). Il procedimento di revisione costituzionale ex art. 138 è più che soddisfacente e la difficoltà a modificare la Costituzione è motivata dalla lecita sfiducia nutrita nei confronti della classe politica. Ma il fatto che sia previsto un procedimento aggravato non implica di certo che non sia possibile modificare il documento costituzionale. Semplicemente se una modifica è realmente necessaria, allora è probabile che ci siano poche opposizioni alla sua realizzazione (e ricordiamo che il referendum popolare, ossia il pericolo più grosso per la democrazia grazie ad un'informazione malsana, è un passaggio tranquillamente evitabile se la classe politica è seria e non si lascia influenzare da dinamiche di partito e/o pouliste).
E poi, scusate, ma per quale motivo la Costituzione sarebbe eccessivamente lunga? Si tratta del documento giuridico fondamentale di un Paese, è ovvio che, per quanto si possa cercare di essere concisi, la materia da regolare risulti particolarmente consistente.
E aggiungo che quest'anno, in occasione del sessantesimo anniversario della nostra Costituzione, in Collegio da noi è stato organizzato un ciclo di conferenze che si è rivelato estremamente interessante (con ospiti del calibro di Zagrebelsky) e tutti i relatori, chi più chi meno, concordavano nel definire ancora moderna la Costituzione Italiana.
EDIT: Sharingan, credo che tu sappia perfettamente che quando si parla di politica non si può tenere conto dei singoli. L'Italia, per come si presentava ai costituenti, era composta principalmente da gente priva della più basilare istruzione, gente che prima aveva caldeggiato l'ascesa del fascismo e che in un soffio di vento gli aveva voltato le spalle e puntato contro i cannoni. Al giorno d'oggi abbiamo semplicemente persone poco informate che a un giornale o ad una lettura preferiscono la partitella scapoli vs ammogliati la domenica pomeriggio dopo le partite vere su Sky o Uomini & Donne e Donna Moderna. In queste condizioni è difficile che in parlamento salga una persona onesta, mentre è molto più probabile che a prendere il potere sia il furbo di turno. Ho vissuto diciotto anni in Sicilia e da due anni sono a Pavia. Al sud abbiamo i mafiosi che raccolgono voti, al nord abbiamo i leghisti che si fanno il giro delle fattorie. A decidere delle sorti del Paese ci sono sempre meno persone informate e sempre più veline e calciatori.
Io sono dell'idea che il ritorno della monarchia sopratutto se condotta dai Savoia, che io ritengo una pessima dinastia e manco troppo italiana, mi spingerebbe a ribellarmi violentemente e a chiedere la secessione del sud italia, e a quanto ho potuto notare anche altre regioni chiederebbero lo stesso provvedimento.
E' opinione di una parte della popolazione ormai sempre più in crescita che l'unificazione dell'italia sia stata sfruttata dalla dinastia savoia solo per mire espansionistiche e economiche che per pura identità italiana, un unificazione condotta con plebisciti molto spesso fasulli, invasioni, e mantenimento dei territori conquistati con sfruttamento, ladrocini e stragi.
La repubblica è una forma di governo che apprezzo molto ma nella situazione attuale italiana...sembrerebbe quasi normale se ha perso punti rispeto a altre forme di governo simil-autoritarie :smack:
QUOTEe, considerando l'educazione politica del corpo elettorale, non è esattamente il massimo). A mio avviso i costituenti hanno riconosciuto nel popolo italiano una massa di menefreghisti (almeno politicamente) e banderuole intervallata da non pochi furbi e hanno agito di conseguenza.
E' bello vedere come gli italiani abbiano una tale stima verso sè stessi.... Tra parantesi: nel corpo elettorale ineducato sei compreso anche tu? Non è un'offesa sia chiaro, solo che mi sembra un po' forzato che venga tutto risolto con "gli italiani sono ignoranti". E anche un po' snob....
scusa ma qst l'ho detto io? non mi ricordo
Da come la vedo io, la Costituzione Italiana non è necessariamente emblema di un compromesso. Non è possibile negare che ci fossero due schieramenti principali e che questi si siano dovuti accordare, ma è pur sempre vero che gli schieramenti erano composti, in buona parte, da individui dalla levatura morale e intellettuale ben al di sopra di quella che caratterizza la classe politica odierna. A mio avviso la nostra Costituzione, più che frutto di un compromesso, è figlia della collaborazione tra le maggiori menti giuridiche italiane dell'epoca. Analizzando la Costituzione credo che salti agli occhi, come prima cosa, il livello qualitativo con cui è stata scritta piuttosto che gli ideali politici dietro i singoli schieramenti costituenti.
Quanto al funzionamento dell'ordinamento repubblicano secondo Costituzione, non vedo dove siano tutti questi problemi. Risponde in modo eccellente a criteri di bilanciamento dei poteri, piuttosto che di separazione (metodo, a mio avviso, più involuto). Il bicameralismo perfetto funziona e tiene conto del livello di decentramento che la scelta dello Stato Regionale comporta.
La Costituzione ha compiuto sessanta anni ma non per questo è da considerarsi obsoleta (provate a leggere quella statunitense, è un imbarazzante arlecchino normativo messo su da demagoghi, teorici e pecorai). Il procedimento di revisione costituzionale ex art. 138 è più che soddisfacente e la difficoltà a modificare la Costituzione è motivata dalla lecita sfiducia nutrita nei confronti della classe politica. Ma il fatto che sia previsto un procedimento aggravato non implica di certo che non sia possibile modificare il documento costituzionale. Semplicemente se una modifica è realmente necessaria, allora è probabile che ci siano poche opposizioni alla sua realizzazione (e ricordiamo che il referendum popolare, ossia il pericolo più grosso per la democrazia grazie ad un'informazione malsana, è un passaggio tranquillamente evitabile se la classe politica è seria e non si lascia influenzare da dinamiche di partito e/o pouliste).
E poi, scusate, ma per quale motivo la Costituzione sarebbe eccessivamente lunga? Si tratta del documento giuridico fondamentale di un Paese, è ovvio che, per quanto si possa cercare di essere concisi, la materia da regolare risulti particolarmente consistente.
E aggiungo che quest'anno, in occasione del sessantesimo anniversario della nostra Costituzione, in Collegio da noi è stato organizzato un ciclo di conferenze che si è rivelato estremamente interessante (con ospiti del calibro di Zagrebelsky) e tutti i relatori, chi più chi meno, concordavano nel definire ancora moderna la Costituzione Italiana.
nient'altro da aggiungere...
e, considerando l'educazione politica del corpo elettorale, non è esattamente il massimo). A mio avviso i costituenti hanno riconosciuto nel popolo italiano una massa di menefreghisti (almeno politicamente) e banderuole intervallata da non pochi furbi e hanno agito di conseguenza.
E' bello vedere come gli italiani abbiano una tale stima verso sè stessi.... Tra parantesi: nel corpo elettorale ineducato sei compreso anche tu? Non è un'offesa sia chiaro, solo che mi sembra un po' forzato che venga tutto risolto con "gli italiani sono ignoranti". E anche un po' snob....
scusa ma qst l'ho detto io? non mi ricordo
Detto io. :smack:
io invece dico che i brogli ci sono stati eccome!
se vi leggete un libro sul referendum del 46 vi ricrederete...tutto arteficio della mano comunista.....
vi ricordo che il re è stato mandato in esilio 1 settimana prima che si contavano i voti?e perchè?perchè già alcide de gaspari sapeva come sarebbe andata a finire...leggete sto libro
più che altro l'esilio alla fine lo scelse il re per evitare una guerra civile, sotto pressione di de gasperi. ed in fondo è stato meglio così. vittorio emanuele IV come re e emanuele filiberto come erede...bbrrr
guarda ha scelto l'esilio per amore del popolo perchè l'esercito era fedele a lui,e se avrebbe deciso di riprendersi il potere lo avrebbe ottenuto,ma non l'ha fatto...
:smack: :D :D
certo, e in un momento così delicato Francia Inghilterra e Usa avrebbero fatto precipitare l'Italia nelle mani dei generali fascisti o dei rivoluzionari comunisti
Max, per favore, eh :shock: :shock: :wacko:
Non abbiamo bisogno di nessuno "scalda trono".....
I valori piu alti della nostra nazione sono tutti simboleggiati dalla Carta Costituzionale,che (come faceva notare qualcuno) è un capolavoro giuridico che sta al livello delle Costituzioni dei piu grandi paesi democratici del mondo....e leggo che la si vorrebbe cambiare....e non nella parte riguardante i dettagli "amministrativi",ma addirittura nella parte iniziale,quella che ne elenca i valori fondanti di liberta e uguaglianza.....mah....
io invece dico che i brogli ci sono stati eccome!se vi leggete un libro sul referendum del 46 vi ricrederete...tutto arteficio della mano comunista.....
vi ricordo che il re è stato mandato in esilio 1 settimana prima che si contavano i voti?e perchè?perchè già alcide de gaspari sapeva come sarebbe andata a finire...leggete sto libro
Uno dei pochi brogli politici (se c'è stato davvero) di cui ringrazio il Signore..........
:smack: :D :D :shock:
più che brogli politici, di certo ci sono state pressioni da usa e urss su dc e pci, che hanno esortato la gente a votare repubblica. proprio oggi ho visto un documentario sul referendum, e c'era un'ex parlamentare dc che raccontava come nelle chiese i preti facessero opera di convincimento sulle donne, esortandole a votare come ritenevano giusto, non come volevano i mariti. il peso delle donne in quel referendum fu enorme, lo sappiamo tutti
Non abbiamo bisogno di nessuno "scalda trono".....
I valori piu alti della nostra nazione sono tutti simboleggiati dalla Carta Costituzionale,che (come faceva notare qualcuno) è un capolavoro giuridico che sta al livello delle Costituzioni dei piu grandi paesi democratici del mondo....e leggo che la si vorrebbe cambiare....e non nella parte riguardante i dettagli "amministrativi",ma addirittura nella parte iniziale,quella che ne elenca i valori fondanti di liberta e uguaglianza.....mah....
io invece dico che i brogli ci sono stati eccome!se vi leggete un libro sul referendum del 46 vi ricrederete...tutto arteficio della mano comunista.....
vi ricordo che il re è stato mandato in esilio 1 settimana prima che si contavano i voti?e perchè?perchè già alcide de gaspari sapeva come sarebbe andata a finire...leggete sto libro
Uno dei pochi brogli politici (se c'è stato davvero) di cui ringrazio il Signore..........
:smack: :D :D :shock:
Se la prima parte è immodificabile non la posso cambiare, solo avrei preferito che fosse diversa. Non con meno diritti, parola quantomeno generica, ma diritti di diverso tipo che salvaguardassero di più la libertà individuale. Per me lo Stato deve proteggere il minimo e permettere il massimo. Proprio per questo l'art.1 non mi piace.
Ripeto che sui brogli non c'è alcuna certezza. Di libri ce ne sono tanti e nessuno lo ha mai dimostrato. Nè il re ha fatto polemica, anzi è andato via con dignità seppur le sue responsabilità fossero quasi nulle (parlo di Umberto II il re di maggio).
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »