quindi, tornare all'idea della legge del più forte semplicemente perchè così è sempre stato, secondo me è un passo indietro di 60 anni abbondanti, mentre dovremmo sforzarci tutti per rendere ancora più condiviso il diritto internazionale già vigente.
non è questione di tornare... la legge del più forte è l'unica legge.
Ti faccio un esempio: se Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone Germania Francia e Inghilterra ecc... trovassero il modo di rendere vincolante il diritto internazionale, sarebbe certamente un successo e tutti gli altri Stati si adeguerebbero.
Se invece tutti gli altri Stati del (secondo-terzo) Mondo, in contrasto con i Paesi sopracitati, decidessero di rendere vincolante il diritto internazionele... beh, sarebbe una situazione veramente ridicola e inutile, ti pare?
quindi, almeno per i paesi aderenti, quei trattati SONO vincolanti
anche qui: se l'Italia non rispetta i trattati che ha stipulato, viene immediatamente sanzionata dal resto dei paese aderenti, perchè è interesse di tutti i paesi aderenti che quei trattati vengano rispettati e nessuno "sgarri". Quindi l'utile del più forte/i (in questo caso nel rispetto della legge) vince.
Ma se si verifica la situazione inversa? Cioè se tutti i Paese aderenti a un trattata lo ritengono ormai obsoleto e dannoso, eccezion fatta per l'Italia? Il trattato verrà senz'altro stracciato. L'utile del più forte (in questo caso infrangendo i patti) vince ancora.
N:B: ciò che è forte può benissimo essere etico... i sindacati, le associazioni, lo stesso Stato; sono tutti mezzi per rendere forte ciò che si ritiene giusto. Ma il segreto di questi gruppi è che non sono la somma degli individui che lo compongono, ma piuttosto il singolo si dissolve nell'unità.
L'ordinamento internazionale è invece ancora la somma degli Stati, ognuno con i propri interessi particolari, senza gerarchie se non quella dei più forti in senso stretto, , ed è quindi ovvio che presenti notevoli contraddzioni
anche qui: se l'Italia non rispetta i trattati che ha stipulato, viene immediatamente sanzionata dal resto dei paese aderenti, perchè è interesse di tutti i paesi aderenti che quei trattati vengano rispettati e nessuno "sgarri". Quindi l'utile del più forte/i (in questo caso nel rispetto della legge) vince.
Ma se si verifica la situazione inversa? Cioè se tutti i Paese aderenti a un trattata lo ritengono ormai obsoleto e dannoso, eccezion fatta per l'Italia? Il trattato verrà senz'altro stracciato. L'utile del più forte (in questo caso infrangendo i patti) vince ancora.
non è vero, anzi. spesso i trattati non prevedono nemmeno sanzioni per la loro inosservanza.
nel cao opposto che hai citato, invece, ovviamente il trattato verrà sostituito con uno nuovo, o semplicemente verrà cancellato. i trattati sono come dei contratti, non è che sono eterni, anzi spesso hanno anche scadenze.
cio che è forte può essere anche etico, ma ci sono dei distinguo. i sindacati, le associazioni, tutto quello che hai citato, sono forti come gruppi compatti, ma nel RISPETTO PIENO del diritto. e sono forti. uno stato che fa guerra preventiva, o una secessione armata, non usano la forza, usano la violenza. e qst non è etico. che la legge del più forte sia l'unica legge è una cosa che non condivido, ed è una cosa che ci hanno messo in testa per farci digerire le peggiori porcherie. ci sono cose che OGGI possono essere fatte, perchè ci sono le condizioni per una collaborazione pacifica tra le potenze, cose che 100 anni fa non potevamo nemmeno sognare. riaffermare la legge della giungla è una regressione, non un progresso. io mi chiedo come si possa ragionare in questi termini, sul serio. cioè , quel che affermi è logico e coerente, sia chiaro, ma semplicemente non consideri altre strade...
non è vero, anzi. spesso i trattati non prevedono nemmeno sanzioni per la loro inosservanza.
cerca di capire il discorso di fondo...
l'Italia dichiara guerra alla Francia... niente sanzioni?
L'Italia viola i diritti umanitari... niente sanzioni?
l'italia nono rispetta le norme ecologiche... niente sanzioni?
credi davvero che i trattati internazionali vengano rispettati in quanto buoni, giusti e umani? Bush... Putin... ti sembrano i tipi? vengono rispettati in quanto garanti della pace e della lascar vivere (oggi considerate cose generalmente utili) e infranti da chi se lo può permettere quando gli fa comodo.
sono forti come gruppi compatti, ma nel RISPETTO PIENO del diritto.
non è la regola... quasi tutti gli Stati sono nati tra sangue e battaglie, i sindacati hanno dovuto sopportare cariche di cavalleria e manganellate, e associazioni come il PC russo o cinese, o il partito Nazista, o CLN hanno attraversato una fase di violenze, prima di entrare nel RISPETTO PIENO del diritto.
E' sempre il solito discorso... cosa legittima i regolamenti? la legge. cosa legittima la legge? la costituzione. cosa legittima la costituzione... eheh... la forza (infondo il partito fascista è stato smantellato a forza di bombardamenti e fucilazioni) e il consenso del popolo.
E l'ordinamento internazionale da cosa è legittimato? dalla forza e dal consenso delle superpotenze che lo rendono più o meno efficace. Ma il consenso è altalenante, e quindi viene spesso infranto, o rivoluzionato.
D'altraparte, se il consenso nella costituzione crollasse, anche il nostro ordinamento sarebbe infranto, o cambiato (se nessuno avesse la forza di impedirlo)
che la legge del più forte sia l'unica legge è una cosa che non condivido, ed è una cosa che ci hanno messo in testa per farci digerire le peggiori porcherie.
curioso... io ho sempre pensato che ci abbiano messo in testa che la legge è naturalmente buona, e giusta, e che i saggi governanti non potranno che rendere efficace ciò che è giusto.
E in questo modo il popolo, o i popoli, confidano nella giustizia, nello Stato, nelle promesse, senza rendersi conto che non avranno mai nulla, NULLA, se non diventeranno abbastanza forti e consapevoli per prenderselo (con la violenza o nel pieno rispetto del diritto, non fa differenza)
cmq, che dici, ci trasferiamo su democrazia e altre forme di governo?
sì direi che è meglio. ci troviamo lì
Ritornando all'argomento principe di questo topic, credo che la Guerra Russo-Georgiana possa rappresentare un'opportunità oppure una minaccia per l'Unione Europea:
- una minaccia perchè la Russia otterebbe il controllo di un altro importante snodo per il petrolio ed il gas metano (mi ricordo di quell'inverno in cui chiusero i rubinetti all'Italia) rendendo la Russia una potenza energetica quasi egemone per quanto riguarda il panorama europeo.
- un'opportunità se la Russia decidesse di entrare a far parte della Ue garantendo quindi agli stati membri l'approvigionamento di gas metano e petrolio; nel caso la Russia sia riluttante all'idea di unirsi all'Unione Europea potrebbe comunque istaurare rapporti commerciali privilegiati con alcuni stati membri della Ue.
i rapporti alla russia vanno benissimo così, credo...
i rapporti alla russia vanno benissimo così, credo...
Il fatto che intercorrano buoni rapporti tra due nazioni non sott'intende che le suddette nazioni abbiano anche accordi commercali.
L'Italia, per come la vedo io, dovrebbe protendersi verso la Russia nella prospettiva che l'Ossezia, e forse anche l'Abkhazia, entri a far parte della Federazione Russa o nel caso ottenga il protettorato russo.
Insomma l'Italia dovrebbe entrare a trattaive con la Russia nella prospettiva che quest'ultima abbia il controllo dell'Ossezia.
forse non hai capito. non parlavo di buoni rapporti, intendo dire che la russia tiene l'europa per le p...e, dal punto di vista energetico, già adesso. e il controllo dell'ossezia rafforzerebbe la sua posizione, ma non la cambierebbe di molto, se non fosse che l'alternativa al controllo russo è, a quanto pare, il controllo americano, sotto forma di sudditanza politica e basi militari. chiaramente la russia è preoccupata per il progressivo ampliamento della nato ai suoi ex alleati del patto di varsavia e, visto che ci sono state forti resistenze e di fatto un no all'entrata di mosca nel patto atlantico, la cosa è ovviamente pericolosa. se ci aggiungiamo il programma americano di scudo spaziale, al quale peraltro la polonia ha appena dato la sua disponibilita, capiamo che la crisi osseta è ben più dell'atto sconsiderato di un presidente georgiano impazzito, e che dietro ci sono elementi molto, molto più profondi.
forse non hai capito. non parlavo di buoni rapporti, intendo dire che la russia tiene l'europa per le p...e, dal punto di vista energetico, già adesso. e il controllo dell'ossezia rafforzerebbe la sua posizione, ma non la cambierebbe di molto, se non fosse che l'alternativa al controllo russo è, a quanto pare, il controllo americano, sotto forma di sudditanza politica e basi militari. chiaramente la russia è preoccupata per il progressivo ampliamento della nato ai suoi ex alleati del patto di varsavia e, visto che ci sono state forti resistenze e di fatto un no all'entrata di mosca nel patto atlantico, la cosa è ovviamente pericolosa. se ci aggiungiamo il programma americano di scudo spaziale, al quale peraltro la polonia ha appena dato la sua disponibilita, capiamo che la crisi osseta è ben più dell'atto sconsiderato di un presidente georgiano impazzito, e che dietro ci sono elementi molto, molto più profondi.
Proprio perchè la Russia tiene in scacco l'Europa, l'Italia dovrebbe cercare di migliorare le relazioni economiche intercorrenti con la Russia, oppure cercarsi un'altra partnership economica e a me viene alla mente la Turchia che ha da poco ultimato la costruzione degli ultimi settori di un oleodotto e di un gasdotto, e questo ci porrebbe all'esterno dei capricci della Russia.
che l'italia dovrebbe cercare di migliorare i rapporti con la russia è fuori di dubbio. mi riferivo al fatto che, in ogni caso, alla russia gli attuali rapporti con l'europa vanno benissimo così
Beh, ad ogni modo pare che il Presidente francese Sarkozì sia riuscito a far stipulare una tregua tra Russia e Georgia anche se non sono al corrente di eventuali proposte di pace dalla Georgia (a parte il cessate il fuoco o l'interruzione di ogni attività militare) o dalla Russia.
A meno che non l'abbiano detto al notiziario di oggi, le sorti dell'Ossezia del Sud ed eventualmente dell'Abkhazia sono ancora incerte.
Comunque era da almeno 15 anni che non si combatteva una guerra sul suolo europeo, dai tempi della guerra del Kosovo.
proposte di pace non ne sono state fatte, anzi. la russia ha detto che da ora in avanti sosterrà i separatisti abkazi e osseti. ecco che il precedente del kosovo torna e mostra quanto sia pericoloso. gli indipendentisti kosovari sono stati apertamente appoggiati nella loro secessione senza votazioni dall'occidente. adesso sono indipendenti, ma quanto ci vorrà perchè vogliano farsi annettere dall'albania? poco, direi. scoppierà un'altra guerra. adesso mosca sostiene abkazia e ossezia, ad etnia russa, che vogliono l'indipendenza. se la ottengono anche grazie al precedente kosovaro che de facto autorizza la russia a sostenerli, quanto ci vorrà prima che questi vogliano essere annessi alla russia? ed in tal caso, forse una guerra russo georgiana non ci sarà, ma stiamo sicuri che in cecenia tornerà la violenza, appoggiata da altre potenze, e in tutta l'area del baltico si rafforzeranno le basi nato, con il relativo scudo spaziale, nei balcani probabilmente ci sarà una nuova guerra tra repubbliche ex jugoslave (notoriamente instabili).
Ah, col focolaio che rappresenta Pristina, non passerà molto tempo prima che tra Serbia e Kosovo scoppi una guerra.
O nel caso che hai prospettato (Skie Lannister) tra Albania e Serbia.
Che la violenza riemergerà in Cecenia è quasi un fatto scontato perchè non è solo il fatto dell'Indipendenza fine a se stessa, quanto per gli oleodotti ed il petrolio della regione.
Benchè sia un metodo barbaro, i russi otterranno la pace in Cecenia cancellando i ceceni dalla faccia della terra! (con questo non dico di essere favorevole ad un secondo olocausto, intendiamoci bene!)
"Ubi solitudo faciunt pacem appellant!" - "Avete fatto un deserto e lo avete chiamato pace!"
"Il prolema della Scozia è che è piena di scozzesi!" -Edoardo I Plantageneto, Re d'Inghilterra-
Beh,che dire a proposito di questa guerra?
Mi viene in mente solo una cosa:complimentoni all' "uomo dell'anno"...
Come volevasi dimostrare la Russia ha tirato la coda in mezzo alle gambe e si è ritirata dai territori occupati, a conferma del fatto che quando gli USA fanno la voce forte ( e gli fanno da eco NATO, UE ecc.... ) i russi si mettono sull'attenti e dicono un po' fra i denti "Si signore"....