Secondo me qui si tende a prendere in cosiderazione solo la condizione ottimale: cioè un regno unito e pacificato, ricchissimo (le flotte costano assai, e traghettare una tale forza d'invasione per poi rifornirla via mare non è cosa da poco), preferibilmente in possesso di draghi, un sovrano bellicoso e che sa sceglirsi i collaboratori, una traversata navale senza tempeste, alcuni signorotti di Dorne pronti a tradire per ambizione, una campagna militare letale e senza imprevisti condotta da un bravo generale, una politica di pacificazione condotta da un ottimo politico, prudente e deciso...
ora, tutto ciò si può benissimo verificare, ma quante sono le possibilità che queste condizioni si verifichino?
3-4%?
Ok, Dorne può essere conquistata, ma è decisamente improbabile che questo avvenga, e ancora più improbabile che avvenga in modo facile
Ok, la metto così:
é accettabile perdere 8000 uomini su un totale di 24000 circa tra morti e prigionieri, per prendere Dorne?
vuoi una risposta da stratega freddo e calcolatore del medioevo europeo (ma anche ellenistico e romano)?
SI
perdere 1/3 della forza impiegata per conquistare una provincia abbastanza grande come Dorne (pregi e difetti a parte, ne riparleremo in seguito) sono un sacrificio accettabile. Se poi conti il numero, perdere 8000 uomini in una campagna è pure pochino, se pensi che nella sola battaglia di Canne i romani persero da 50 a 70.000 (dipende dalle fonti) soldati in una battaglia sola a fronte di 6.000 morti cartaginesi e circa 20.000 prigionieri tra entrambe le parti. E nonostante questo Roma respinse Annibale fuori dall'Italia e vinse la guerra. Quindi a fronte di precedenti simili, con un esercito sufficientemente numeroso anche 50.000 morti possono essere considerabili come una perdita accettabile ai fini della vittoria.
Ovviamente tutto questo dagli anni '50 in poi è visto come inaccettabile, ma fino alla II GM non ci si faceva molti problemi, i soldati erano là per quello e se necessario erano la prima cosa da sacrificare per ottenere gli obiettivi che il sovrano/lo Stato si era imposto.
Nota per Rhaegar: da Aegon I in poi il regno era già conquistato ed unificato (escludendo Dorne), quindi grossi problemi di unità interna (usando una politica che ovviamente non andasse ad esacerbare i rapporti tra i regni sottomessi ed il conquistatore) non ne avevano.
Però da Aegon il mediocre in poi avevano una ribellione ogni 20 anni condotta dai Blackfyre...
Comunque non sapendo quanto si ricava da dorne non puoi dire che non vale la conquista, mi rifiuto di credere che il giovane drago l'abbia attaccata solo per conquistare qualcosa, in quel caso non sarebbe stato così testardo nella conquista da perdere il suo intero esercito battaglia dopo battaglia e da affrontare il clima del deserto
Secondo me il Giovane Drago era un'estimatore di vini dorniani. Ecco spiegato il motivo del suo attacco: :unsure: In vino veritas... :D Alla salute :D
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Nota per Rhaegar: da Aegon I in poi il regno era già conquistato ed unificato (escludendo Dorne), quindi grossi problemi di unità interna (usando una politica che ovviamente non andasse ad esacerbare i rapporti tra i regni sottomessi ed il conquistatore) non ne avevano.
Insomma, dimentichi tutti i problemi col Credo combattente, come sono descritti in AFFC, Maegor il Crudele e Jaeharys il Conciliatore hanno avuto il loro bel da fare ad eliminare quell'ENORME problema interno.
Problemi d'unità interna come vedi c'erano eccome.
Risolti essi, bisogna aspettare che arrivi un Re che abbia la voglia e l'ambizione di imbarcarsi in una conquista del genere.
Per fortuna esistono anche Sovrani pacifici, si potrebbe dire.
E' arrivato alla fine con Daeron I, che per quanto valoroso, come sappiamo bene ha cannato completamente strategia.
E 23 anni dopo di lui, che storicamente non sono molti, ci ha pensato Daeron II ad annettere Dorne per via politica.
anche nella storia bizantina ci sono esempi simili e non solo...
il grosso problema era più che altro la questione dinastica dei Blackfyre, il discorso del Credo era limitato, un ramo della famiglia reale che ti si ribella (e con valide pretese al trono) e si allea ai nobili è un discorso, un ordine religioso militante lo si può sopprimere con la forza, così come successe sia al Credo negli antefatti delle Cronache sia nella realtà tra Filippo IV di Francia ed i Templari.
anche nella storia bizantina ci sono esempi simili e non solo...
un Re giovanissimo, fissato con le gesta cavalleresche, che viene massacrato insieme a tutto il suo esercito in una battagli terribile ma gloriosa, in mezzo all'arido deserto, e il cui parente-successore è un uomo di chiesa rinomato per la sua purezza?
tanti altri esempi...tipo?
Sul credo: Martin lo descrive come potentissimo e praticamente inarrestabile: Maegor ha fallito con la forza (non mi ricordo se addirittura il Credo fosse coinvolto nel suo assassinio), e Jaeharys è dovuto scendere a patti..
Per questo prevedo che anche questa volta il Credo sarà un vero osso duro...
non mi riferisco all'esempio letterale del giovane re inesperto, ma al fatto che a monarchi bellicosi periti in guerra (spesso inutili, oppure mal preparate) siano succeduti uomini cauti dediti alla stabilità ed alla prosperità del paese...a Valente, morto in guerra contro i Goti, che combatteva da tutta la vita, succedette Teodosio I, che si dedicò principalmente all'unità interna dell'Impero ed alla valorizzazione del Cristianesimo come religione di stato.
Il caso sarà indubbiamente particolare, ma anche il credo venne sradicato a viva forza....
anche nella storia bizantina ci sono esempi simili e non solo...
un Re giovanissimo, fissato con le gesta cavalleresche, che viene massacrato insieme a tutto il suo esercito in una battagli terribile ma gloriosa, in mezzo all'arido deserto, e il cui parente-successore è un uomo di chiesa rinomato per la sua purezza?
tanti altri esempi...tipo?
Sul credo: Martin lo descrive come potentissimo e praticamente inarrestabile: Maegor ha fallito con la forza (non mi ricordo se addirittura il Credo fosse coinvolto nel suo assassinio), e Jaeharys è dovuto scendere a patti..
Per questo prevedo che anche questa volta il Credo sarà un vero osso duro...
Effettivamente nei prossimi libri potremmo vedere una cosidetta "guerra santa" contro l'eretica Dorne, sarebbe interessante
Sul credo: Martin lo descrive come potentissimo e praticamente inarrestabile: Maegor ha fallito con la forza (non mi ricordo se addirittura il Credo fosse coinvolto nel suo assassinio), e Jaeharys è dovuto scendere a patti..
No, Maegor è morto ucciso dal Trono di Spade, probabilmente in un incidente, il Credo non c'entra niente.
Oltretutto non si può dire che abbia fallito, ha semplicemente fatto il lavoro sporco che il suo successore ha terminato con mezzi diversi.
Maegor ha messo fuori legge gli Ordini Militanti, sterminandone i membri a migliaia tramite le taglie che su essi aveva imposto.
In realtà fu lui a sottomettere gli Ordini Militanti con la forza.
E' stato grazie a questo profondo indebolimento del Credo che Jaeharys è riuscito a scenderci a patti, e a siglare una pace con esso, togliendogli però anche il diritto di condurre processi.
Ciò non toglie che si, il Credo a quei tempi era una brutta bestia, molto più di quanto non lo sia ora ai tempi di Cersei e Tommen.
Credo anch'io che farà una brutta fine.
mah, il libro non dice esattamente così... è una tua supposizione: il passo è ambiguo, e anzi a me era parso (adesso non ho qui il libro) che Jaeharys avesse quasi "dovuto" scendere a patti con il Credo per salvare il Regno e la pace... entrambe le parti erano logorate, non c'è stato ne un vincitore ne un vinto
mah, il libro non dice esattamente così... è una tua supposizione: il passo è ambiguo, e anzi a me era parso (adesso non ho qui il libro) che Jaeharys avesse quasi "dovuto" scendere a patti con il Credo per salvare il Regno e la pace... entrambe le parti erano logorate, non c'è stato ne un vincitore ne un vinto
Non è una mia supposizione: Targaryen
Leggi i paragrafi relativi a Maegor I e a Jaeharys I e vedrai come si sono svolti i fatti.
Il Vincitore c'è stato eccome, ed è stata la Corona.
Questo non toglie che, come ho detto, il Credo fu una bella gatta da pelare.
Effettivamente nei prossimi libri potremmo vedere una cosidetta "guerra santa" contro l'eretica Dorne, sarebbe interessante
Beh se Dorne è eretica allora dovremmo vedere una "jihad" ben peggiore nei confronti del Nord...
A quanto si capisce Maegor I così come Filippo il Bello non si fece alcuno scrupolo nell'estirpare il Credo usando ogni mezzo disponibile (e riuscendoci, a quanto ho capito).