è vero, ma anche non più irrazionle del concetto di causa prima incausata (che non è necessariamente il Dio onnipotente, onnisciente ecc)?
Sí, perché in quel caso l'unica cosa che esce dalla nostra percezione dell'Universo è l'eternità, mentre nel caso di Dio tutte le sue caratteristiche sono estranee a essa; tra i due, l'idea che richiede piú ipotesi è Dio.
Sugli apostoli, dovrei ricontrollare i Vangeli :unsure: Quello che ti so dire che è i tre sinottici lo presentano come Uomo, le caratteristiche divine vengono dal Vangelo di Giovanni, e dalla lettura delle scritture alla luce di questo.
Mica ho detto che sia giusto e logico assumerlo. In quello specifico discorso ho presupposto "per finta" l'onnipotenza, solo per poter chiarire specifiche cose. In particolare sono partita dal rispondere a skie lannister, che mi è sembrato voler dire che dio con la sua consapevolezza debba per forza influenzare ciò che farà l'uomo ("se nella sua onnipotenza ha deciso le cose in un certo modo, io potrò comportarmi solamente come lui ha giustamente previsto")
"Per forza" no, come detto la soluzione dogmatica risolve la questione; il mio punto è semplicemente che, all'interno della logica, quel duo è contraddittorio: non "falso", "contraddittorio", e del resto anche cose come "Dio può creare una pietra talmente pensante da non poterla sollevare?" sono, all'interno della logica, contraddittorie, ma non per questo necessariamente false. Sostenere che dall'illogicità derivi la falsità implicherebbe sostenere che Dio deve necessariamente essere comprensibile all'interno dei limiti della logica, del raziocinio, umani, cosa che, ipotizzando l'esistenza di Dio, a mio parere non è vera. Che sia illogico non implica che sia falso.
lui mi ha risposto "Ma noi comuni mortali non possiamo permetterci di giudicare le azioni divine. Se lui lo ha fatto, vuol dire che in qualche modo ha capito che era meglio così"Inoltre mi ha pure detto "E poi la vita terrena in realtà ha un valore infinitesimo in confronto a quella eterna"
"Noi comuni mortali" non potremmo giudicare le sue azioni, ma stante la sua onnipotenza possiamo tranquillamente affermare che c'era un modo migliore e che non implicasse l'obbligare qualcuno a fare un'azione, per poi punire l'intero popolo perché tale azione era stata fatta; se non c'era tale metodo, allora Dio non è onnipotente, perché si è appena detto che c'era qualcosa che non poteva fare. E anche se non ci fosse stato, se Dio è cosí buono direi che poteva usare un metodo non ottimale, ma avere un comportamento un po' piú corretto.
Sul valore della vita... allora perché una cosí strenua difesa della vita terrena? Una simile giustificazione dà contro al fervore con cui oggi proprio quella vita è difesa, e inoltre, visto che è stato Dio a decidere quel rapporto di valori, significa giustificare le sue azioni sulla base della scala di valori decisa da lui; comodo, sicuramente.
Sulle eresie, notare una cosa: tu (Lord Robb Stark) dici che chi non crede nella trinità non è cristiano, anche se questa non è contenuta nel messaggio di Gesú; mentre dici che chi non segue le antiche leggi lo è, nonostante Gesú abbia detto di non essere venuto per cancellarle. Se eretico è chi si distanzia dal messaggio di Gesú, c'è qualcosa che mi sfugge. E questo a parte che, come detto, la definizione da te portata esclude dalle eresie professioni come i testimoni di Geova, ecc.
E poi, i copti (tra l'altro, definiti "cristiani" su History Channel) potrebbero benissimo considerare eretici i cattolici; e per quale motivo questa idea dovrebbe valere meno di quella della Chiesa?
Aggiungo solo una considerazione: qualcuno, mi pare Balon (non trovo il punto, ma mi pare che fosse in questa discussione :D ) ha detto che, secondo lui una cosa non può avere una natura parziale; in altri termini, se Geesú è in parte Dio, allora è completamente Dio. A parte però che le nature parziali esistono (mulatto: in parte negro, in parte bianco), e che le sacre scritture si possono interpretare anche con Gesú avente una natura interamente umana, lo stesso ragionamento porterebbe a dire che, se è in parte Umano, allora è completamente Umano.
Sí, perché in quel caso l'unica cosa che esce dalla nostra percezione dell'Universo è l'eternità, mentre nel caso di Dio tutte le sue caratteristiche sono estranee a essa; tra i due, l'idea che richiede piú ipotesi è Dio.
ma io non ho parlato di Dio, anzi ho detto "non necessariamente" Dio... più che altro mi riferivo a quel "Principio ordinatore e causa prima" tipici del Deismo
Aggiungo solo una considerazione: qualcuno, mi pare Balon (non trovo il punto, ma mi pare che fosse in questa discussione ) ha detto che, secondo lui una cosa non può avere una natura parziale; in altri termini, se Geesú è in parte Dio, allora è completamente Dio. A parte però che le nature parziali esistono (mulatto: in parte negro, in parte bianco), e che le sacre scritture si possono interpretare anche con Gesú avente una natura interamente umana, lo stesso ragionamento porterebbe a dire che, se è in parte Umano, allora è completamente Umano.
sì, l'ho detto io... ma il discorso vale solo se le due nature parziali vengono poste su piani diversi: una natura è considerata "standard, normale" mentre l'altra è "particolare, qualcosa di superiore oppure inferiore rispetto alla natura standard"
così, se consideriamo la natura umana "normale, standard", l'essere pervaso, anche in minima parte, da qualcosa di superiore o inferiore, ti rende o divino o demoniaco
se consideriamo l'essere bianchi, o ariani la natura standard, normale (poi so bene che non è così, anzi l'uomo di per se nasce proprio come "nero") allora anche una sola goccia di sangue nero o ebreo ti rende inferiore