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Commenti sul libro che ho appena letto....
P di Polgara
creato il 18 gennaio 2008


Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 21 maggio 2020 14:21

Non so se si possa considerare libro, ma in questi giorni sto rileggendo le mie vecchie dispense di fisica nucleare universitarie, giusto per curiosità e volontà di riprendere una materia che mi ha sempre affascinato.

Sto anche rileggendo un libro di fisica molto originale di cui ho parlato via MP con il nostro Manifredde, che recensirò tra una ventina di giorni al massimo.


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Phoenix
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Phoenix


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Inviato il 21 maggio 2020 15:06

@Euron Gioiagrigia

 

Posso chiederti quale libro, se non è un problema? Thanks



Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 23 maggio 2020 12:01

Oltre ai libri sopracitati, sto rileggendo la graphic novel Crisi Finale del mitico Grant Morrison. So che non è un romanzo, ma può essere visto come un romanzo a fumetti (indubbiamente molto più complesso di tanti altri romanzi).

Lo spunto mi è venuto sapendo della Zack Snyder's Cut in uscita l'anno prossimo su HBO Max e leggendo su Wikipedia che in teoria il finale di Justice League 2, secondo pezzo dell'ipotetica trilogia snyderiana, si basava proprio su tale fumetto.

Insomma, tra forum, libri ed esercizi con Excel e AutoCAD mi tengo occupato ^_^

Modificato il 05 July 2024 17:07


NonnoOlenno
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NonnoOlenno
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Inviato il 24 maggio 2020 13:45

In tre giorni ho letto Il Piccolo Principe, che non avevo mai letto, o forse l'avevo letto da piccolino ma me lo sono scordato. Molto carino. Una citazione mi ha particolarmente colpito:

 

"Ho serie ragioni per credere che il pianeta da dove veniva il piccolo principe è l'asteroide B 612. Questo asteroide è stato visto una sola volta al telescopio da un astronomo turco. Aveva fatto allora una grande dimostrazione della sua scoperta a un Congresso Internazionale d'Astronomia. Ma in costume com'era, nessuno lo aveva preso sul serio. I grandi son fatti così.
Fortunatamente per la reputazione dell'asteroide B 612 un dittatore turco impose al suo popolo, sotto pena di morte, di vestire all'europea. L'astronomo rifece la sua dimostrazione nel 1920, con un abito molto elegante. E questa volta tutto il mondo fu con lui."



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 02 giugno 2020 16:45

La Fisica reale: teoria dei fotoni e degli elettroni di Antonino Ciancitto

 

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Degli aspetti specialistici di tale libro, e in particolare degli aspetti più interessanti delle teorie scientifiche illustratevi, ne ho parlato qui. Mi limiterò a parlare in questa sede degli aspetti più "narrativi" di tale libro, ossia del mondo con cui l'autore illustra i suoi concetti. Ad essere onesti, l'ing. Ciancitto non era un buon narratore. Le idee che divulga sono davvero interessanti e mi chiedo perché siano state ignorate dalla comunità scientifica, ma tutta la prima parte del libro è ridondante e troppo lunga, nonché ripetitiva. L'autore tiene in spregio MQ e Relatività perché le considera teorie assurde e non verificabili: questo ci sta, ma non mi sembra utile ripetere tale concetto più e più volte in modo ossessivo.

È nella seconda parte che il libro cattura davvero il mio interesse, ossia quando si passa a dimostrare calcoli e risultati della MQ con il modello a semi fotoni. Anche qui, però, devo dire che l'autore non si dimostra un buon divulgatore scientifico, visto che usa un linguaggio oscuro e poco chiaro per delucidare le varie dimostrazioni scientifiche.

In ogni caso, un libro molto interessante e consigliato a chi è appassionato di Fisica moderna e ha qualche rudimento di matematica. E soprattutto, consigliato a un fisico sperimentale che voglia approfondire una visione diversa ed "eretica" della Fisica moderna.

 

Voto: 7

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Eddard Seaworth
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Inviato il 09 giugno 2020 11:04

"Ma lla tua età leggi certi libri?" - "Sì, a quasi cinquant'anni leggo i libri di Jules Verne!"

Battute a parte, la visione della seie tv The Terror mi ha spinto a prendere in mano Le avventure del capitano Hatteras, ispirato proprio alla spedizione di Franklin (che difatti viene continuamente citata).

Il romanzo precede le opere più note di Verne, pur mantenendo punti in comune e similitudini anche pesanti...che purtroppo per lui finiscono per diventare delle debolezze. La storia è classica dei viaggi straordinari: il tentativo di raggiungere il Polo Nord con mezzi eccezionali, attraverso ostacoli apparentemente insormontabili che vanno dal deserto di ghiaccio all'ammutinamento, all'incontro con un rivale; nel mezzo descrizioni geografiche arditissime (e parzialmente errate, ma era dovuto alle conoscenze dell'epoca), rimandi e descrizioni storiche, esagerazioni facilmente rilevabili (si afferma che la balena può toccare i sessanta metri di lunghezza), e "sbavature" da superonismo (il cane che, gettato in un buco nel ghiaccio poi tappato, riesce a nuotare sott'acqua fino a trovarne un altro, uscirne e sopravvivere!).

Il capitano Hatteras del titolo è il deus ex machina che organizza e paga la spedizione, la comanda, viene abbandonato a continua con testardaggine ed ostinazione, ed è talmente ossessionato dalla sua visione che rifiuta ogni obiezione anche quando basata sul buonsenso.Accanto a lui,  vero co-protagonista, il dottor Clawbonny, figura di scienziato tuttologo che concepisce un'ossessione simile, ma temperata dal sapersi rendere amico chiunque; Altamont, il classico avventuriero americano disprezzato dagli inglesi (e che li disprezza asua volta), ma pronto a dare tutto il possibile per raggiungere la meta; Johnson il nostromo, veterano delle spedizioni precedenti; ed una pletora di altri protagonisti minori, su cui spicca Richard Sheldon, capitano deluso e con qualche ragione di rancora verso Hatteras. Quest'ultimo, per carattere e comportamento, ha molto di Willy Fog e del Capitano Nemo, ma gli manca il saper accettare la sconfitta del primo ed il passato tormentato del secondo.

Il libro in sé è leggibile, ma non riesce ad avvolgere con il fascino delle opere successive: le troppe descrizioni storiche e geografiche lo appesantiscono inutilmente, e le loro inesattezze suonano fastidiose, molto più che non nei liri successivi: in definitiva, un libro leggibile, ma che mostra chiaramente come l'autore dovesse "esperimentare" per giungere ai vertici più alti.



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 08 luglio 2020 12:59

Io, Robot di Isaac Asimov

 

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Raccolta di nove racconti scritti da Asimov tra il 1940 e il 1950, hanno come tema principale le celeberrime Tre Leggi della Robotica e i paradossi che esse ingenerano nonostante la loro apparente chiarezza. I personaggi principali sono i collaudatori Michael Donovan e Gregory Powell e l'acida ma perspicace robopsicologa Susan Calvin. Si è tratta di una rilettura gradita: i racconti sono tutti scritti piuttosto bene, Asimov ha un'ottima penna (del resto è diventato un Maestro della fantascienza). L'unico limite della scrittura è costituito dalle descrizioni degli ambienti in cui si trovano i personaggi, nel migliore dei casi piuttosto sintetiche. In ogni caso un caposaldo della fantascienza del Novecento, che mi ha invogliato ad approfondire Asimov e a comprare la raccolta della trilogia della Fondazione, che recensirò sempre qui.

Ho rivisto recentemente anche il film di Alex Proyas del 2004 tratto molto liberamente da tale raccolta e ovviamente non ne coglie minimamente lo spirito filosofico, concentrandosi principalmente sull'azione e lo spettacolo. Il risultato è comunque buono, ne ho parlato anche nella discussione apposita.

 

Voto: 8

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07


Euron Gioiagrigia
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Inviato il 16 luglio 2020 22:18

Il tempo della guerra di Andrzej Sapkowski

 

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Quarto romanzo della saga di Geralt di Rivia, è quello finora più cupo e drammatico, segnato dalla guerra, dalla disperazione e dalla sconfitta. Diviso sostanzialmente in due parti, la prima tranquilla e la seconda molto movimentata, dimostra che Sapkowski non è inferiore a Martin a mostrare i drammi della guerra e le miserie umane che emergono in tali frangenti.

Metto sotto spoiler i due momenti più drammatici:

- Geralt perde in modo netto il duello con il mago traditore Vilgefortz, riportando gravi ferite e perdendo, a quanto pare, l'uso parziale della mano sinistra. Inoltre la sconfitta brucia ancora di più perché, a seguito di essa, Geralt perde (per il momento) Ciri;

- Ciri, dopo una serie di convulsi eventi, usa la magia per salvare un unicorno che l'ha aiutata e cade quasi preda della follia, dovuta al fatto di essere discendente di Falka, personaggio violento del passato. Per evitare di degenerare, Ciri sembra rinunciare definitivamente alla magia, per poi finire in modo rocambolesco membro di una banda di banditi violenti e solitari.

 

Passando a parlare in generale della qualità del libro, Sapkowski si conferma ottimo con dialoghi e ritmo della storia (e mi piace la figura dell'imperatore di Nilfgaard), ma il worldbuilding è piuttosto scarno e anche le descrizioni degli ambienti sono spesso piuttosto sommarie. Ma in generale il libro mi ha intrattenuto e mi spinge a finire la saga.

 

Voto: 8

Modificato il 05 July 2024 17:07


NonnoOlenno
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Inviato il 29 luglio 2020 8:43

Portato dalla noia di Farhenheit 451 (di cui ho abbandonato la lettura), ho preso in mano un saggio che da molto tempo volevo leggere, Giulio Cesare, il dittatore democratico di Luciano Canfora. E' del 1999 e anche la bibliografia citata è abbastanza vecchiotta (spesso si parla di anni '30), ma non so se sia dovuto ai pochi studi effettuati sull'argomento o a una scelta dell'autore. In ogni caso, Canfora è garanzia di attendibilità e bravura in sé. Il saggio parte dalle origini della carriera di Cesare fino alle Idi, tralasciando di parlare nei dettagli dell'aspetto bellico di Cesare e focalizzandosi sull'aspetto politico della sua vicenda. Si concentra infine sulla congiura, persino interrogandosi se a organizzarla non fosse stato Cicerone! Interessanti anche le appendici, tra cui una su Asinio Pollione, cesariano "antoniano" che corresse le falsità dette nei Commentari... e la cui opera ovviamente non ci è giunta non essendo in linea con la propaganda vigente. Per me appassionato di storia è stata una lettura davvero interessante. Ho citato un po' a casaccio le parti che mi hanno intrigato di più, ma davvero il libro tutto merita una lettura. Ora proseguo in tema col Giulio Cesare di Shakespeare e il De Bello Gallico di Cesare. :glare:



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 29 luglio 2020 10:37

Il battesimo del fuoco di Andrzej Sapkowski

 

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Quinto libro della saga di Geralt di Rivia, esplora ancora più a fondo del precedente le conseguenze della guerra e gli orrori e le devastazioni che essa comporta, oltre agli altri temi forti di Sapkowski già analizzati nei precedenti romanzi come il razzismo, la discriminazione e le ingiustizie. Strutturato fondamentalmente secondo tre POV (Geralt, Ciri e Yennefer, le "colonne" della saga) anche se non mancano POV secondari, il libro non fa altro che confermare pregi e limiti della scrittura di Sapkowski. Tra i pregi, i dialoghi brillanti, l'analisi dei temi sopracitati e la capacità di tenere il lettore incollato alle pagine. Tra i limiti, le scarse descrizioni degli ambienti (alcune pagine sono solo ed esclusivamente dialoghi) e un worldbuilding sempre approssimativo. In ogni caso il titolo è quanto mai azzeccato e viene nominato spesso all'interno del romanzo: alla fine di esso Geralt dovrà davvero avere il suo battesimo del fuoco. Molto bello il suo rapporto con la driade Milva, tra l'altro.

 

Voto: 8


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Inviato il 03 agosto 2020 11:37

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I Canti Del Sogno Volume I - George RR Martin

 

Nel 2016 finalmente la Mondadori aveva deciso di mettere ordine in quello spezzatino di pubblicazioni e riunire i 4 volumi in cui era stato divisa la monumentale collezione antologica A RRretrospective di George Martin.

L' edizione completa, (divisa comunque in due volumi per la sua eccezionale mole), é stata pubblicata in "pelle di drago" (che fa la sua sporca figura in biblioteca) e finalmente, sia come contenuti, che come ordine ricalca fedelmente l'opera in lingua originale.

Per chi non lo sapesse, si tratta di una raccolta di novelle, racconti brevi, estratti di romanzi, copioni e saggi della ai più sconosciuta, ma ricca bibliografia di George Martin.

 

Nel Volume I si spazia dai primi racconti a livello amatoriale (più delle curiosità, che non delle chicche), all'universo fantascientifico dei 1000 mondi di un giovanissimo scrittore professionista, ai vari ibridi e horror della produzione di un Martin più maturo. Ogni fase della carriera é introdotta da un saggio, che ci regala dei divertenti retroscena sulla vita dell'autore e sui brani in questione. I saggi sono veramente degni di nota, divertenti e quasi piacevoli da leggere quanto i racconti veri stessi, a riprova di un autore capace di intrattenere il lettore anche con strumenti atipici come appunto estratti autobiografici.

 

Tra i vari racconti spiccano i premi Hugo per le novelle Una Canzone Per Lya, e I Re Della Sabbia, e il racconto vincitore del premio Bram Stoker, lo spaventoso Uomo A-Forma-Di-Pera, più una miriade di racconti più o meni rilevanti, dei generi più disparati, collegati o meno, ma sempre con la vincente filosofia del cuore in conflitto al centro dell'attenzione.

 

Un'opera assolutamente essenziale per i fan di George Martin, ma anche per chi, dopo aver riletto per la decima volta Le Cronache, ha il coraggio di buttarsi su altri testi di questo poco prolifico, ma molto versatile scrittore.

 

Voto 9/10

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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Team Greyjoy

 

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Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

Appartente al comitato di protesta: Merret Frey stava solo bevendo!! >_>

 

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Inviato il 04 agosto 2020 10:30

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Faccio il bis e mi porto avanti con i libri letti (che sono relativamente pochi, da febbraio in qua purtroppo ho avuto pochissimo tempo per leggere).

 

Crossroads Of Twilight - Robert Jordan

 

Ruota del Tempo, Vol. 10, notoriamente lo spauracchio della serie, 744 pagine in cui non succede NIENTE. I power player diventano più power, Rand Al Thor diventa più cool, le Aes Sedai diventano più fastidiose e

Perrin più introverso


ma dal punto della trama, la ruota del tempo non gira. Certo, é sempre bello navigare nel grandioso affresco fantasy del maestro Robert Jordan, ma un libro del genere non glielo dovevano pubblicare. Troppo inconclusivo e spalmato, come poco burro su troppo pane (grazie Bilbo Baggins :ninja:). Dopo l'assoluto botto con il quale finisce il libro precedente, chi come me si aspettava grandi cambiamenti resterà deluso.

Ma come, dopo tutto sto casino per pulire Saidin, a Rand gli fa male ancora il pancino quando incanala l'Unico Potere?! E lo scopri dopo metà libro?! WTF?!

Sono comunque contento di avere superato lo scoglio, so che il libro 11 é la rampa di lancio per il gran finale, spero che finalmente cambi la marcia di una saga che si é sempre più impantanata.

 

Voto 6/10

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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Maya
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Inviato il 04 agosto 2020 11:19

Il Mare senza stelle di Erin Morgenstern

 

Ci sono scelte apparentemente banali destinate a stravolgere e a dare un senso a tutta un'esistenza. Così quando Zachary Ezra Rawlins prende in prestito dalla biblioteca della sua Università Dolci Rimpianti non immagina davvero di avere tra le mani un mistero antico e destinato a cambiare la sua vita per sempre. Frastornato nel ritrovare se stesso tra le pagine di quello strano libro senza autore, Zachary inizia a indagare. Seguendo il filo di una storia che si perde nel tempo, si ritrova prima a New York, coinvolto da una società segreta in un misterioso intrigo, e poi catapultato in un mondo perduto nelle viscere della terra, un luogo oltre il tempo e ai confini dell'immaginazione dove le storie vissute e dimenticate, sono ricordi e metafore scritte nei libri, sui muri e negli oggetti.

 

"Il mare senza stelle" è un libro davvero difficile da raccontare. Intreccia low-fantasy e mistery in una vicenda su più livelli in cui le vicende vissute dai protagonisti s'intrecciano con racconti e favole. E' una "storia di storie", un romanzo meta letterario ricco di echi e citazioni. Una lettura imperdibile per gli amanti dei libri.

 

Il world building è interessante, ma complesso al limite della sua comprensione. Il sistema magico semplice, ma originale. I personaggi a tratti un po' stereotipati, non sempre approfonditi, ma non banali. La scrittura della Morgenstern è molto evocativa e mai banale. La trama non è semplicissima da seguire: i diversi piani del racconto s'intrecciano e occorre molta attenzione per non perdersi dettagli che più in là si rivelano cruciali. Ci sono un paio di cliché e di sviluppi un po' troppo "telefonati". A parte qualche piccola cosa, in generale è un romanzo interessante, originale, coinvolgente e che vale sicuramente la pena di leggere.

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 04 agosto 2020 13:08

Shantaram, di Gregory David Roberts

 

In fuga dopo essere evaso da un carcere di massima sicurezza in Australia, Greg arriva a Bombay dove assume una nuova identità e inizia una nuova vita, fatta di incontri ed esperienze memorabili, destinate a cambiare per sempre il corso della sua storia personale.

 

Shantaram è un romanzo autobiografico che non ha bisogno di tante presentazioni: è arcinoto e stra-regalato. Quello che può servire è invece una spinta per affrontare un tomo fisicamente molto ingombrante (sono ben oltre 1200 pagine). Shantaram è un libro che vale la pena di leggere per la finestra che apre sull'India, sgomberando dalla vista i tanti preconcetti e luoghi comuni che di solito ne accompagnano la conoscenza. Al centro della vicenda c'è Greg (aka Lindsay o Lin o Linbaba) che, con severità e onestà, si racconta e giudica in un percorso di vita e formazione decisivo.

 

La scrittura è semplice e scorrevole per cui la lettura non risulta mai ostica. A tratti l'autore si dilunga in riflessioni metafisiche, filosofiche o sulla condizione umana che personalmente ho trovato pretenziose e pesanti. Tuttavia, in generale, è un romanzo molto dinamico: è difficile non farsi trascinare dal racconto, dalla ricca e variegata carrellata di caratteri umani, dalle descrizioni poetiche, dalle vicende crude, dagli atti di autentico amore e orrore viste e vissute in prima persona dell'autore. 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 05 agosto 2020 9:41

Shantaram è un gran bel romanzo, scorrevole e offre un punto di vista onesto su una storia sicuramente "romanzata" ma vera, che l'autore incredibilmente ha scritto in carcere. Che vita che ha vissuto.


Questa è l'unica Odissea:  gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,

colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)

 

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )

 

Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.

(benedettini disertori)

 



 

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