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Commenti sul libro che ho appena letto....
P di Polgara
creato il 18 gennaio 2008


Maya
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Maya
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Inviato il 03 marzo 2020 18:13

Cerco di mettermi in paro. Altro commento. "Thirteen reasons why" che credo sia stato tradotto semplicemente come "Tredici".

Questo libro l'ho letto con le orecchie invece che con gli occhi su Audible. :) 

 

La storia è ambientata nel 2003 in una non meglio precisata cittadina americana. Un giorno, di ritorno da scuola, l'adolescente Clay Jensen trova, davanti alla porta di casa, un misterioso pacco a lui indirizzato senza mittente. All'interno ci sono tredici audio cassette anonime, ma numerate in sequenza. Dopo aver rispolverato un vecchio mangia cassette, Clay decide di ascoltarle. Dopo pochi secondi una voce nel silenzio inizia a parlare. Con orrore misto a sorpresa, Clay riconosce la voce di Hannah Baker, compagna di scuola di cui è stato segretamente innamorato, suicidatasi poche settimane prima. Senza tanti giri di parole, Hannah spiega a chi la sta ascoltando che ognuna delle tredici cassette racconta una storia, un momento doloroso della sua vita. Ogni cassetta ha come protagonista qualcuno che, in qualche modo, è una delle ragioni per cui Hannah ha scelto di uccidersi. Le regole sono semplici: ascoltare tutte e tredici le cassette (tutte, senza esclusioni, anche quando si è arrivati al proprio nome) e quindi passarle alla persona che viene dopo nel racconto. E se qualcuno dovesse interrompere la catena? Hannah ha pensato a tutto e, grazie alla complicità di un misterioso aiutante, tutta la storia verrà a galla, compresi alcuni particolari compromettenti e per qualcuno davvero molto pericolosi.

 

Clay è ovviamente sconvolto anche perché si chiede cosa mai potrebbe aver fatto ad Hannah per spingerla a togliersi la vita. Come può, proprio lui, essere una delle tredici ragioni per cui ha deciso di farla finta? Per scoprirlo non resta che ascoltare, rendendo così onore alla memoria di Hannah. Così, attraverso la voce dell'amica perduta, Clay apprende tristi ricordi, episodi di bullismo, sessismo e emarginazione, piccole e grandi violenze e abusi subiti da Hannah e ignorati dai più, comprende quanto alcune meschinità abbiano segnato in maniera irreversibile la giovane vita della ragazza, spingendola verso il baratro dell'autodistruzione. In questo viaggio, Clay conosce meglio la ragazza a lungo amata e mai davvero conosciuta e anche una parte di se stesso.

 

Di questo romanzo mi sono piaciute tre cose.

La prima è l'idea: tredici libri, tredici cassette e praticamente tredici ore di lettura per raccontare tredici ricordi che diventano gli indizi di un enigma di cui si conosce già la soluzione.

La seconda è l'alternanza delle voci di Hannah e Clay in un impossibile "botta e risposta". Hannah afferma e Clay spesso ribatte, sapendo benissimo di non avere più un'interlocutrice. Il dialogo diventa così estremamente doloroso e trasmette la sensazione di impotenza di chi si trova di fronte a un simile dramma.

Terzo e ultimo il ritmo incalzante. Questo è uno di quei libri che ti tiene incollato alle pagine. Ci vogliono tredici ore per finirlo e  io lo archiviato nel giro di una giornata. Se togliete le inevitabili necessità di lavoro e vita personale di una normale giornata di ventiquattro ore, capite da voi che pur di finirlo mi sono privata di molto. :) 

 

"Thirteen reasons way" è un romanzo decisamente young adult che però penso possa dire qualcosa anche agli adulti. Sicuramente a quegli adulti che hanno addosso più di una cicatrice dell'adolescenza. 

 

p.s. anche da questo romanzo ho poi scoperto essere stata tratta una serie TV, "Tredici", però non l'ho vista per cui non so dirvi in merito

 

 

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 11 marzo 2020 11:57

Il libro di sabbia di Jorge Luis Borges

 

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Ho letto l'edizione da 13 racconti + 4 con la traduzione di Ilide Carmignani. Ricordo di aver letto per la prima volta questi racconti da ragazzino e mi erano piaciuti (da ragazzino leggevo qualunque cosa), e ho deciso di darvi una ripassata comprando la nuova edizione, che in realtà è uguale alla vecchia ma quest'ultima l'ho persa.

È indubbiamente una raccolta di racconti molto complessa, dove i temi tipicamente borgesiani del doppio, del tempo e della paradossalità sono affrontati in maniera lucida e visionaria. Non posso dire di averli compresi pienamente, ma questi racconti hanno il sapore del vino buono, che più invecchia più migliora. Il mio racconto preferito rimane quello che paradossalmente Borges considerava il peggiore: There are more things, elegante riferimento a Lovecraft. Molto belli anche Il libro di sabbiaIl disco Tigri blu, che come detto prima suggeriscono bene l'idea dell'assurdo che mina le basi della ragione.

Molto belli anche gli inserimenti autobiografici che Borges inserisce nei vari racconti (il protagonista di frequente è ipovedente) e, a volte, i collegamenti tra un racconto e l'altro.

 

Voto: 9

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Eddard Seaworth
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Inviato il 14 marzo 2020 0:11

Katherine Burdekin, La notte della svastica.

Pubblicato originariamente con lo pseudonimo di Murray Costantine, il romanzo è una ucronia nel futuro: 750 anni dopo la Seconda guerra mondiale, il nazismo domina metà del pianeta (l'altra metà è controllatadall'impero giapponese); l'impero tedesco è guidato da un fuhrer scelto dal Cosiglio dei Dieci Cavalieri, e la popolazione si divide in cavalieri, nazisti, tedeschi, stranieri e donne - queste ultime ridotte ad animali da riporduzione; la popolazione è in gran parte analfabeta, ogni libro è stato distrutto ad eccezione della Bibbia di Hitler e dei manuali tecnici ad uso di meccanici e professionisti del settore; la religione è quella del culto di Hitler, ed i cristiani sono minoranze di emarginati.

In questo contesto si intrecciano le vite di Friedrich von Hess, un Cavaliere che custodisce un libro scritto a mano da un suo antento sette secoli prima, dove si racconta la storia del mondo pre-hitleriano, e di Alfred Alfredson, un inglese in pellegrinaggio nei luoghi sacri della Germania, con i loro dubbi, le loro intenzioni e le loro scelte.

Il libro in sé è il precursore di molti altri, a cominciare da Il racconto dell'Ancella della Atwood, ma a renderlo veramente particolare (e inquietante) è la data di stesura e pubblicazione: 1937, presso l'editore Gollancz, quando in Gran Bretagna la simpatia per il nazismo tedesco era all'apice e le Blackshirts di Mosley camminavano ostentatamente per la strada e davano l'assalto si "sovversivi" (lo stesso editore venne attaccato). L'autrice, che scelse lo pseudonimo maschile perché le tematiche affrontate erano considerate "volgari" per una donna, pubblicò altri testi, tutti ispirati al pacifismo e alcuni a sfondo vagamente fantascientifico, prima di cadere ingiustamente nel dimenticatoio.



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 14 marzo 2020 11:05

@Eddard Seaworth Interessante. Sbaglio o questo tipo di ucronia verrà affrontata anche da Philip Dick qualche decennio dopo?


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Inviato il 14 marzo 2020 12:04

No, non sbagli: in effetti La svastisca sul sole presenta moltissime affinità...casualmente, da chi Dick prese ispirazione? 

Modificato il 05 July 2024 17:07


Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera
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Lady Monica
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Inviato il 14 marzo 2020 23:17

 

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Una storia dei giorni nostri, un thriller marinaro ambientato negli anni Novanta che ci porta al Nord, in epiche traversate di mari in tempesta, dalla Danimarca alla Scozia, tra venti scatenati e onde che si ergono come muri d'acqua, in inseguimenti e fughe a vela, in compagnia di Ulf e Torben e il loro Rustica, sulle tracce di MacDuff e Mary e del misterioso Cerchio Celtico, quell'organizzazione segreta che in Irlanda, Scozia, Paesi Baschi e Bretagna persegue con ogni mezzo il sogno di liberazione del popolo celtico. (IBS)

 

L'avevo scelto per la categoria vita in mare, ma ho fatto così fatica per finirlo che gli ho cambiato collocazione. Capisco che a Larsson piaccia il mare, ma che palle! 4/5 di libro solo a discutere di rotte marinare, venti, termini tecnici etc etc. Il giallo si svuota subito, improbabile e vuoto come i loro personaggi.

 

Voto: 4,5/10


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )

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Eddard Seaworth
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Inviato il 15 marzo 2020 13:20
14 hours fa, Lady Monica dice:

Il giallo si svuota subito

E infatti non è un giallo, e non ha mai avuto la pretesa di esserlo - quella è stata la collocazione che le hanno dato le categorie all'italiana. Larsson non scrive gialli, non nel senso che gli si attribuisce normalmente: persino il suo I poeti morti non scrivono gialli non è interamente attribuibile a quella categoria.

Mi spiace che non ti sia piaciuto, perché secondo me è uno dei migliori che ha scritto.



NonnoOlenno
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NonnoOlenno
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Inviato il 16 marzo 2020 15:45

Ho finito Il fu Mattia Pascal. Si fa leggere con rapidità, sia per via dello stile di scrittura che lo fa sembrare quasi una chiacchierata o un diario, sia per le incredibili avventure che occorrono al protagonista, che ti tengono incollato alle pagine. Un peccato a non averlo letto a scuola, quando era ora...

 

Un passaggio mi è particolarmente piaciuto, non so bene perché:

- Perché sta a Roma lei, signor Meis?

Mi strinsi ne le spalle e gli risposi:

- Perché mi piace di starci...

- Eppure è una città triste - osservò egli, scotendo il capo. - Molti si meravigliano che nessuna impresa vi riesca, che nessuna idea viva vi attecchisca. Ma questi tali si meravigliano perché non vogliono riconoscere che Roma è morta.

- Morta anche Roma? - esclamai, costernato.

- Da gran tempo, signor Meis! Ed è vano, creda, ogni sforzo per farla rivivere. Chiusa nel sogno del suo maestoso passato, non ne vuol più sapere di questa vita meschina che si ostina a formicolarle intorno. Quando una città ha avuto una vita come quella di Roma, con caratteri così spiccati e particolari, non può diventare una città moderna, cioè una città come un'altra. Roma giace là, col suo gran cuore frantumato, a le spalle del Campidoglio.

 

...un pensiero che si può ben estendere a tutta Italia...

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 16 marzo 2020 22:30

In merito a quest'ultima osservazione non sono per niente d'accordo. :unsure:Comunque hai fatto bene a recuperarlo è una pietra miliare e leggendo le tue parole devo ringraziare 2 volte la mia prof di italiano che ci ha fatto leggere molte opere a volte anche a bruciapelo (primo testo in assoluto messo piede alla superiori le memorie di Adriano sgulp!):unsure:.

A me piacciono molto anche uno, nessuno centomila e le novelle, lettura più agile perché più brevi e varie ma che suscita comunque riflessioni. 

Non so se sei pratico di testi teatrali ma varrebbe la pena fare un pensiero anche sui 6 personaggi.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

NonnoOlenno
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Inviato il 17 marzo 2020 9:50

Si, di Pirandello ho praticamente tutta l'opera grazie a due antologie quindi sicuramente di lui leggerò ancora qualcosa. Mi piace i temi su cui riflette, le maschere che ci portiamo appresso come diceva l'introduzione de Il fu Mattia Pascal. I testi teatrali poi li adoro, e Sei personaggi in cerca di autore lo leggerò sicuro. Mi intrigava anche l'Enrico IV di cui avevo sentito parlare in TV per caso. Vedremo, tanto questa quarantena andrà per le lunghe e di tempo libero ne ho :ehmmm:


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Lyra Stark
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Inviato il 19 marzo 2020 11:58
Il 17/3/2020 at 08:50, NonnoOlenno dice:

Enrico IV di cui avevo sentito parlare in TV per caso

Ai tempi che furono ci venne mostrata anche la versione video che però non ricordo se fosse il film di Bellocchio (forse recuperabile dai vari streaming gratuiti messi a disposizione) o una versione teatrale. 


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 10 aprile 2020 19:13

Sto leggendo Il Silmarillion e sono al quinto capitolo. Questa volta ce la devo fare, devo finirlo.

Inutile chiedere a me stesso di comprenderlo appieno, perché sarebbe come chiedermi di comprendere la Bibbia.



Neshira
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Neshira
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Inviato il 10 aprile 2020 23:07

Tranquillo non lo devi capire te lo devi godere ^^


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Inviato il 11 aprile 2020 15:46

Confesso pure io di avere fatto fatica in certi punti... poi in realtà non è che sia un libro che uno legge per svagarsi, ma per arricchirsi ed erudirsi. 


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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Menevyn
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Inviato il 11 aprile 2020 16:41

Infatti, basta considerare che il Silmarillion fu "assemblato" a partire dagli appunti del Professore e poi pubblicato da suo figlio Christopher. E' un'insieme di storie e leggende utili ad ambientarsi nel mondo e nella storia di Arda, affrontarlo come un romanzo creda renda le cose più difficili...


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