È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Il guardiano degli Innocenti di Andrzej Sapkowski
Il primo libro della saga dello strigo dello scrittore polacco, è più che altro una generale introduzione del personaggio di Geralt, ma che contiene alcuni racconti decisivi e che sono stati ben trasposti dalla serie tv Netflix. Su tutti assume grande importanza il racconto del primo incontro tra Geralt e Yennefer, che pone le basi del loro contrastato rapporto. La cornice narrativa riguarda invece Geralt che si riprende dalla ferite nel tempo della sua amica sacerdotessa Nenneke. A proposito di questo, l'ultimo capitolo
non lascia interagire niente di buono per Geralt. Il contatto tra le mani di Geralt e Iola produce una visione in questi due e in Nenneke che sembra rivelare un destino molto nefasto per lo strigo. A rafforzare questa sensazione, l'addio che Nenneke rivolge a Geralt, a contraddire l'arrivederci di quest'ultimo.
Nel complesso il libro mi è piacuto. Ovviamente un libro è poco per costruire un world building, e l'assenza di mappe non aiuta (anche se su Internet circolano), ma le trame sono ben costruite e i dialoghi ottimi. Si conferma la natura onesta e disillusa di Geralt, un cacciatore di mostri che tratta con umani ancor più mostruosi. Non mi rimane chiaro come possa lo strigo provare emozioni pur essendo appunto uno strigo, ma non ho l'acutezza di altri commentatori della saga cartacea per capire ciò quindi mi basta la soddisfazione della lettura. Nel complesso promosso.
Voto: 8
La spada del destino di Andrzej Sapkwoski
Continua a prendere forma ed irrobustirsi la saga dello strigo, con sei racconti di ottima fattura e con atmosfere che oscillano tra l'ironico, il filosofico e il drammatico. L'ultimo racconto si ricollega direttamente (almeno presumo) all'inizio vero e proprio della storia di Ciri che inizia con Il sangue degli elfi ed è stato anche citato nella serie tv, mentre gli altri cinque contribuiscono a rinforzare le basi del mondo in cui si muove Geralt, continuando il lavoro del romanzo precedente. Ho trovato che ancor più che in Il guardiano degli innocenti molti passaggi siano di grande bellezza. Ne cito qualcuno:
- Il finale del racconto Una scheggia di ghiaccio, dove Geralt realizza la "non scelta" di Yennefer;
- Il finale di Un piccolo sacrificio
con l'addio tra Geralt e Occhietto e la triste fine di quest'ultima
- Le atmosfere che si respirano dentro la foresta di Brokilon in La spada del destino e il racconto della resistenza ostinata delle Driadi, un mondo che sta finendo ma che si ostina ancora a persistere;
- L'ironia di fondo in Il limite del possibile e in Il fuoco eterno;
- I sogni di febbre di Geralt in Qualcosa di più, tra cui quello fondamentale
con la madre Visenna che lo cura dalle ferite
In generale continuo a trovare molto godibile lo stile di scrittura di Sapkowski, per quanto meno complesso di Martin o Erikson ma capace nondimeno di far entrare il lettore dentro il mondo di Geralt e dentro la mente del protagonista, con tutti i suoi dilemmi e strappi interiori. Continuerò sicuramente la lettura.
Ho solo un dubbio di trama che spero qualche esperto mi chiarirà SPOILER ROMANZI E VIDEOGIOCHI
nell'ultimo racconto viene detto che Triss Merigold è stata uccisa nella Battaglia dei Quattordici, ma so che nei videogiochi lei è viva, quindi come è possibile?
Voto: 9
Scusa Gioiagrigia ma una domanda di servizio: le recensioni sui lavori di Sapkowsi le postiamo qua o nella discussione sulla saga? Non sarebbe meglio di là così rimangono tutte insieme?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Le sto postando qui perché la discussione è inerente i libri appena letti, ed è una discussione fatta apposta per le recensioni. L'altra discussione è più per parlare in generale della saga, delle tematiche e dei personaggi. Comunque eventualmente, se c'è un problema di compatibilità, saranno i moderatori a spostare i miei post.
Ho appena finito di leggere uno di seguito all'altro i due libri di Andy Weir.
Li ho trovati molto scorrevoli e coinvolgenti, di una attendibilità scientifica fuori dal comune.
Aiutato anche dalla narrazione in prima persona, che prediligo, ho finito i libri in 4 giorni, mai successo prima.
20 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:Le sto postando qui perché la discussione è inerente i libri appena letti, ed è una discussione fatta apposta per le recensioni. L'altra discussione è più per parlare in generale della saga, delle tematiche e dei personaggi. Comunque eventualmente, se c'è un problema di compatibilità, saranno i moderatori a spostare i miei post.
Esatto, finché non si cade nell'OT; ovvero, nel momento in cui le recensioni diventano oggetto d'argomento che coinvolge più persone e divaga troppo da questa discussione, allora vi dovrete spostare di là.
Confido però che siate abbastanza pratici ormai delle dinamiche dell'OT e sarete in grado di capirlo da soli se e quando è il caso di approfondire qualcosa
22 hours fa, Tharos_The_Dragon dice:
Uhhh favolosi, soprattutto The Martian. Artemis paga una traduzione fatta coi piedi purtroppo.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
3 hours fa, Lady Monica dice:
Uhhh favolosi, soprattutto The Martian. Artemis paga una traduzione fatta coi piedi purtroppo.
non l'ho letto in originale quindi non so dirti, comunque mi è parso piuttosto scorrevole.
La traduzione peggiore che io abbia mai trovato al momento è quella fatta per A land fit for heroes e non credo che sia colpa dell'autore, Di Richard K. Morgan ho la serie di Kovacs e sono scorrevolissimi.
Io in Artemis ricordo con orrore che ogni volta che si parlava di Silice, la traduzione diceva Silicone perchè immagino che per lui Sylicon volesse appunto dire silicone e non silicio. Quindi tutte le volte che si parlava di chip o vetro era un dramma
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
14 hours fa, Lady Monica dice:Io in Artemis ricordo con orrore che ogni volta che si parlava di Silice, la traduzione diceva Silicone perchè immagino che per lui Sylicon volesse appunto dire silicone e non silicio. Quindi tutte le volte che si parlava di chip o vetro era un dramma
Me lo ricordo anche io e mi aveva fatto inorridire. Voglio dire, io non sono certo laureata in traduzioni ne interpretariato eppure ci sono arrivata che si trattava di silicio e non silicone.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Finalmente dopo mesi sono riuscito a finire Il Gattopardo. Sono andato a rilento per il mio stile di lettura incostante e fortunatamente non perché il romanzo non mi piaceva. Anzi! È un gran libro, come storia e come significato profondo. Lo stile di scrittura simil-ottocentesco, tutto arzigogolato e avviluppato, quasi barocco (d'altra parte siamo in Sicilia), mi piace davvero. Personaggi preferiti? Ovviamente Tancredi, che è costruito per affascinare, e Don Fabrizio, con la sua forza brutale e il suo intelletto fine. Rimpiango di non averlo letto a scuola...
Bello il Gattopardo! L'ho letto un'estate di quando ero una ragazzetta, come Guerra e Pace, di mia iniziativa......ho sempre adorato i romanzi storici, fin dalla primissima lettura di uno di essi; anzi IL romanzo storico per antonomasia, Ivanhoe di Sir Walter Scott deputato come il primo vero romanzo d'ambientazione e fondamento storico (questo sì, letto a scuola e per la scuola, in prima o seconda media.)
Anche io! Di solito approfitto quando sono sotto l’ombrellone o la sera se non c’è niente in TV.
Tanta letteratura comunque me la sono letta di mia sponte durante medie e superiori spulciando le antologie (sia di italiano che di inglese).
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il sangue degli elfi di Andrzej Sapkowski
Con questo romanzo inizia davvero la saga di Geralt, giustamente incentrata (come diceva @JonSnow; altrove) in modo predominante sul personaggio di Ciri e sul misterioso potere che ella nasconde. La storia è essenzialmente divisa in due parti: la prima, con l'addestramento di Ciri a Kaer Morhen (interessante il POV di Triss Merigold) seguito dal viaggio di Geralt e Ciri con la carovana militare scortata da Yarpen Zigrin (vicenda che finisce fra l'altro in modo piuttosto amaro), e la seconda, incentrata sui misteriosi complotti di Nilfgaard e i maghi per mettere le mani su Ciri (bello il subcapitolo in cui appare l'imperatore di Nilfgaard).
Nel complesso è un romanzo di ottima fattura, con un buon ritmo e una scrittura abbastanza semplice e allo stesso tempo profonda. Il difetto principale, come ho sottolineato altrove, è che i libri non sono abbastanza lunghi da creare un world building alla Martin o alla Erikson, rimanendo tutto incentrato principalmente sui personaggi protagonisti (Geralt, Ciri e Yennefer). Il tema dell'emarginazione dei non umani e della scelta tra male e male minore che Geralt deve fare in continuazione sono però ben approfonditi. L'uso dei POV è buono, ed ogni tanto appaiono POV temporanei abbastanza interessanti.
Sono in trepidante attesa che escano i seguiti. Nel frattempo inganno l'attesa con il videogioco...
Voto: 8