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Apologia del fascismo
M di Mornon
creato il 15 novembre 2007

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Lochlann
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Inviato il 25 novembre 2008 16:54

Alla fine Guevara operava in un contesto di guerra o cmq guerriglia, cmq nn è che le cose che ha fatto vanno sotterrate.. alla fine basta ricordare che gli ideali erano di libertà e anche se si basavano su convinzioni alla prova dei fatti fallimentari restavano quelle.. ha contribuito a rovesciare delle dittature e se poi Castro ne ha tirata su un'altra nn c'entra il Che, a me pare no? O vogliamo parlare delle dittature aiutate dalla CIA, dal sudamerica all'Iraq di Saddam Hussein all'Afghanistan dei Talebani allo stesso Bin Laden laureato in america e tirato su dalla CIA.. nn mi pare il caso no?

Poi ho ripetuto fino alla noia che x me l'apologia del fascismo, in Italia, va bene se è regolata da una legge. Mo basta nn parlo più dato che ho detto tutto. Se tu hai le tue convinzioni mi dispiace x te ma ne prendo atto e le accetto..


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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sharingan
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sharingan
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Inviato il 25 novembre 2008 18:13

Alla fine Guevara operava in un contesto di guerra o cmq guerriglia, cmq nn è che le cose che ha fatto vanno sotterrate.. alla fine basta ricordare che gli ideali erano di libertà e anche se si basavano su convinzioni alla prova dei fatti fallimentari restavano quelle.. ha contribuito a rovesciare delle dittature e se poi Castro ne ha tirata su un'altra nn c'entra il Che, a me pare no? O vogliamo parlare delle dittature aiutate dalla CIA, dal sudamerica all'Iraq di Saddam Hussein all'Afghanistan dei Talebani allo stesso Bin Laden laureato in america e tirato su dalla CIA.. nn mi pare il caso no?

Poi ho ripetuto fino alla noia che x me l'apologia del fascismo, in Italia, va bene se è regolata da una legge. Mo basta nn parlo più dato che ho detto tutto. Se tu hai le tue convinzioni mi dispiace x te ma ne prendo atto e le accetto..

 

Bin Laden laureato in America cos'è una barzelletta di Massimo Boldi?

 

Comunque il concetto fondamentale è l'italianità del fascismo. Ogni Paese ha avuto le sue magagne e l'Italia si è regolata contro la sua magagna tramite il reato di apologia di fascismo.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 25 novembre 2008 18:20
se un Uomo che abbia ucciso dieci persone, e ne abbia salvata una, abbia fatto anche cose positive, per quanto tali cose non implichino una mitigazione della condanna. La mia risposta è "Sí", in quanto aver salvato quella persona è positivo, e non vedo il senso di negarlo

 

 

io sostituirei "e ne abbia salvata una" con "per salvarne una", e poi riformulerei i ragionamento.


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Lord Andrew Snowmane
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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 25 novembre 2008 22:30

Che il vecchio Bin Laden abbia preso la laurea negli States non lo so, ma che fosse in ottimi rapporti con gli Usa dopo la vittoria della rivolta anti-sovietica in Afghanistan, questo è vero.

Poi la famiglia Bin Laden ha sempre avuto un rapporto privilegiato con gli Usa.


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 25 novembre 2008 23:32

Le cose che ho detto dopo discendono da valori:

Mornon: ti ho chiesto per almeno tre volte quali sono i valori del fascismo: me li dici o no? :(

è vero che non è necessario essere fascisti per fare determinate cose, del resto non ho mai detto il contrario; ma è anche vero che questo non significa che il fascismo non avesse i valori che a esse hanno portato; significa solo che tali valori sono condivisi anche da altre ideologie.

Dunque sono valori comuni, che non caratterizzano il fascismo. Quali sono i valori propri del fascismo, Mornon? No, dimmi se non vuoi rispondere, cosí lascio perdere... :unsure:

"Anche X lo avrebbe fatto" non toglie il merito (o la colpa) di averlo fatto, né la positività (o negatività) dei valori che hanno portato a farlo.

Non me ne frega niente: se uno mi da una torta al marzapane (e io vado pazzo per il marzapane... :D ) in cambio della mia schiavitù, mica l'accetto. Tu osservi: "Ma offrire torte al marzapane è una cosa buona e giusta, occorre tenerne conto!". E io ti rispondo - ma che ca>>o c'entra, Mornon? :(

Comunque, capisco quando dici che, se per avere simili cose, devi avere le leggi razziali, allora non ti interessa; ma io sto parlando proprio di persone che vogliono lasciare indietro le cose negative del fascismo. Non reputo di aver mancato la sostanza delle cose, cerco semplicemente di valutarle nella loro globalità, pregi e difetti; in tal senso, faccio notare che non ho mai detto che il fascismo sia prevalentemente positivo, ho solo detto che aveva anche cose positive, e non trovo una sciocchezza il dare atto della loro esistenza: se il fascismo ha fatto cose positive, non vedo il senso di negarle.

Vedi l'esempio della torta di marzapane: che senso ha affermare che è "gentile" e "simpatico" offrire torte di marzapane, se stiamo parlando di chi le offre in cambio di mettermi al guinzaglio? No, adesso mi rispondi: che senso ha? Lascio il tuo testo, qui di seguito: rileggilo in questo contesto, come appropriato, e dimmi se non ti suona ridicolo:

Anche perché, cosa significa negarle? Dire che non erano positive? Assurdo, se lo erano (e, se non lo erano, perché non sono state tolte?). Dire che non le ha fatte? Assurdo, se le ha fatte. Dire che sono ininfluenti rispetto alle cose negative? Ottimo, ma questo non va contro il discorso che faccio io: nel dire che sono ininfluenti, almeno si è dato atto della loro esistenza. E dire che esistono non implica assolutamente dire che sono tali da risollevare un eventuale giudizio globale negativo. Se tralascio parte di quanto ha fatto il fascismo, il giudizio sarà parziale.

In altri termini, "Ha fatto anche cose positive, ma non tali da risollevarlo da un giudizio globalmente negativo" è diverso dal dire "Non ha fatto cose positive"; e, visto che tali cose ci sono, non vedo il senso del secondo discorso, mi pare un negare la Storia, revisionismo storico.

Ormai ho imparato a conoscerti, quindi lo so che non sei in malafede. Per cui non mi arrabbio! ^_^ Comunque, il revisionismo storico lo stai facendo tu, in questo preciso momento.

Sull'esempio dell'idraulico... rispondo, ma se sono stato equivocato sul semplice parlare dei miei conoscenti temo che qui sarà molto peggio :( A parte che non lo trovo poi cosí analogo, se non altro perché il lavoro ben fatto non c'entra nulla col caso giudiziario e perché stuprare la moglie, ecc., non c'entra col fare l'idraulico (avrebbe potuto farlo anche senza esserlo); mentre sia fare leggi, sia gli interventi sociali, c'entrano col governare (non avrebbe potuto farlo senza essere al governo);

Governare e riparare tubi sono mestieri. Governare significa amministrare, creare opportunità, costruire ponti, strade, scuole, ospedali, bonificare paludi - senza in cambio pretendere di togliermi la libertà di parola, e nelle scuole insegnarmi che la guerra è bella e mandarmici. Come l'avermi riparato un tubo non significa che l'idraulico ha il diritto di stuprare mia nonna, OK? No, adesso basta, eh? :(

a parte questo, il discorso è semplicemente uno: una cosa è dire "Ha violentato mia moglie, ucciso mia nonna, bruciato i miei mobili", e non aggiungere altro: non ho parlato dell'ottimo lavoro perché lo considero ininfluente.

Un'altra cosa è dire "Ha violentato mia moglie, ucciso mia nonna, bruciato i miei mobili e fatto un lavoro di me**a": è una reazione comprensibile, dovuta alla rabbia di quanto accaduto, ma è slegata dalla realtà. Un eventuale giudice, se chiamato a giudicare la qualità del lavoro, dovrebbe dire "È stato fatto male"?

Riallacciandomi alla domanda fatta sopra, cosa significhi negare: che non ha fatto il lavoro? Nulla vieta, ma significa negare la realtà. Che ha fatto un brutto lavoro? Nulla vieta, ma significa negare la realtà. Che è ininfluente? Ottimo, ma non dà contro al mio discorso. Del resto, dare atto della bontà del lavoro non implica in alcun modo mitigare della condanna.

È vero, dire "Ha fatto bene il lavoro" (che non implica in alcun modo "quindi giudicalo meno duramente") suona strano; ma questo non toglie una cosa: sarebbe la realtà, mentre "Ha fatto male il lavoro" sarebbe un'alterazione della realtà. E, tornando alla Storia, preferisco cercare la realtà, rispetto all'alterazione. Si preferisce la visione "Ha fatto male il lavoro"? Nessun problema, ma significa negare la realtà storica, ossia fare revisionismo; io preferisco un altro approccio.

Davvero non riesci a capire che tirar fuori che l'idraulico ha fatto un buon lavoro significa fare revisionismo e tentare di distorcere la realtà per quello che è?

Se ci si approccia alla Storia, lo si dovrebbe fare non con la mentalità del marito, guidati dalla rabbia, ma con quella del giudice: oggettiva.

Signori della giuria... Sottolineo la seguente circostanza attenuante: l'idraulico ha fatto un ottimo lavoro, il tubo non perde più! ... :) :blush: ^_^ ^_^ :D ^_^

 

Parentesi: a quanto ho letto, Che Guevara faceva rinchiudere sia gli oppositori del regime, sia i cristiani, sia gli omosessuali, piú altri atteggiamenti non esattamente eroici (vedi anche qui; Wikipedia lo accenna); diversi atteggiamenti simili o uguali ai suoi, anche nei confronti degli oppositori, al fascismo e al nazismo vengono contestati. E con Castro non è che Cuba sia diventata un paradiso.

È un eroe? Magari sí, ma sicuramente anche lui ha tenuto comportamenti non esattamente limpidi, alcuni analoghi a quelli di fascismo e nazismo (e quindi ipotizzo parimenti condannabili); non voglio aprire una diatriba eroe/criminale (a scelta del singolo se il giudizio globale sia positivo o negativo), ma se col pugno chiuso si inneggia a persone come lui, e quindi a comportamenti come quelli da lui tenuti, e quindi a comportamenti che a fascismo e nazismo vengono criticati, come si critica il saluto romano ritenendo che inneggi a quei comportamenti si dovrebbe parimenti condannare il pugno chiuso. Se uno fa il pugno chiuso e ha la maglietta di Che Guevara... almeno sa chi era?

Magari non sa chi era Che Guevara. Ma qui stiamo parlando del presente: quali sono i valori di chi indossa la maglietta di Che Guevara e fa il pugno chiuso, e i valori di chi indossa la maglietta di Mussolini e fa il saluto romano? Il primo inneggia alla crudeltà assassina di Che Guevara, e il secondo alla politica edilizia di Mussolini? Dai, Mornon, per piacere... ^_^


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Guardiano della notte
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Inviato il 26 novembre 2008 0:03

Credo che il problema sia proprio questo,cioè a cosa si richiamano le persone che fanno quel gesto.

 

Magari quelli che fanno il saluto fascista pensano a "Dio,patria,onore" (la nostra ministra Carfre...Carfagna pare sia una di queste),mentre quelli che alzano il pugno chiuso pensano "polizia politico,controllo totalitario, gulag per i dissidenti".

 

Però le cose stanno diversamente,nella maggioranza dei casi.E lo sono perchè il saluto fascista,nel nostro contesto,viene associato a ben altri pensieri.Perciò,il tipo che mi fa il saluto fascista (al quale nel mentre auguro un rapido attacco di sciolta),lo fa perchè,sapendo quali valori la comunità attribuisce a quel simbolo,vuole veicolarli,perchè un saluto non è altro che una forma di comunicazione,se andiamo a vedere.Quindi,caro Mornon,secondo te,cosa acciperbolina vuole veicolare il tipo che fa il saluto fascista? La bonifica delle paludi Pontine? Il sabato lavorativo? La pace nel mondo? Meno tasse per tutti?

 

Il tipo che invece fa il saluto col pugno chiuso,ha normalmente in mente altri valori.Magari ignora che anche il comunismo ha fatto tanti morti quanto il fascismo (anche di più,se non ricordo male)ed è quindi giusto che lo sappia,ma quello che lui associa al suo saluto,perchè riconosciuto o presunto di essere riconosciuto dalla comunità,sono valori positivi.

 

Ora,possiamo anche discutere sul fatto che il fascismo abbia fatto cose buone (anche Hitler ha fatto cose buone per l'architettura in Germania e mi risulta che Stalin amasse molto la danza tradizionale russa),ma il giudizio storico su di esso E' NEGATIVO NEL SUO COMPLESSO e come tale,chi si richiama ad esso,verrà sempre associato al giudizio nel suo complesso.

 

Il che è secondo me un peccato (e un altro motivo di critica per il fascismo),perchè priva la nostra democrazia di una destra che possa fungere da necessario contraltare della sinistra,cosa che in una democrazia come quella USA invece avviene.


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 26 novembre 2008 0:10

Quoto il Guardiano.

 

Per quanto riguarda gli Usa, i due partiti maggioritari (repubblicano e democratico) non sono entrambi di centro-destra?


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Inviato il 26 novembre 2008 0:26

Quoto il Guardiano.

 

Per quanto riguarda gli Usa, i due partiti maggioritari (repubblicano e democratico) non sono entrambi di centro-destra?

Mah, io sinceramente le etichette politiche le userei solo entro un contesto molto circoscritto... Ad esempio, fra il "centro-destra" USA e il "centro-destra" italiano, la parola "abisso" mi pare insufficiente.


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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 26 novembre 2008 0:32

In ogni modo non includerei Obama, Binden ed il Partito Democratico nel centro-sinistra.


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Lochlann
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Inviato il 26 novembre 2008 3:27

No infatti la laurea di Bin Laden è na ca***ta, ho confuso le notizie ( però è stato ad Oxford :P )..

 

In ogni modo non includerei Obama, Binden ed il Partito Democratico nel centro-sinistra.

beh sicuramente nn nel centro sinistra nostro, ma neanche nel centro destra.. alla fine hanno più in comune con il nostro centro-sinistra che con il centro-destra xò.. sicuramente nn hanno a che fare con la sinistra estrema.. diciamo che negli Usa sono quelli più a sinistra ( o "liberal" come dicono loro), i progressisti, mentre i repubblicani sono conservatori..


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

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Inviato il 26 novembre 2008 9:28

/me MODERATOR mode ON

 

Ragazzi torniamo IT! :unsure:

 

/me MODERATOR mode OFF


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 26 novembre 2008 16:32 Autore
io sostituirei "e ne abbia salvata una" con "per salvarne una", e poi riformulerei i ragionamento

Direi di no, perché il fascismo avrebbe potuto (porto il singolo esempio per esemplificare il concetto) fare le leggi razziali senza fare le pensioni, e avrebbe potuto fare le pensioni senza fare le leggi razziali: non è "Ha fatto le leggi razziali per fare le pensioni", quanto piuttosto "Ha fatto le leggi razziali e le pensioni", quindi l'analogia mi pare piú corretta impostato come "e ne abbia salvata", che con il "per salvarne".

 

 

Dunque sono valori comuni, che non caratterizzano il fascismo. Quali sono i valori propri del fascismo, Mornon? No, dimmi se non vuoi rispondere, cosí lascio perdere

Ho risposto: non ho mai detto "positivi e non condivisi da nessun'altra ideologia", quindi che siano comuni ad altre ideologie non toglie nulla al discorso che ho fatto; e, se sono valori positivi, allora è vero che il fascismo aveva anche valori positivi.

 

 

Vedi l'esempio della torta di marzapane: che senso ha affermare che è "gentile" e "simpatico" offrire torte di marzapane, se stiamo parlando di chi le offre in cambio di mettermi al guinzaglio? No, adesso mi rispondi: che senso ha? Lascio il tuo testo, qui di seguito: rileggilo in questo contesto, come appropriato, e dimmi se non ti suona ridicolo

Attento a una cosa: tu hai detto, nell'esempio della torta (che comunque mi pare anche peggiore di quello dell'idraulico :unsure: ), "Non me ne frega niente". Non hai detto "Non mi ha dato la torta", non hai detto "La torta non esiste", hai detto "Non me ne frega niente". Ossia, la torta esiste, ed è stata data, ma la consideri talmente ininfluente da fregartene. Questo non dà contro al mio discorso, che è sulla negazione delle cose positive (rilevanti? irrilevanti? infinitesime?, rispetto a quelle negative? È un altro discorso), in quanto considerarle irrilevanti comunque significa dare atto della loro esistenza, che sono state fatte.

Personalmente non vedo come questo sia revisionismo storico: non ho mai dato un giudizio di merito sul fascismo in sé, ho solo detto che, se ha fatto X, sia X positivo o negativo, non ha senso dire "Non ha fatto X". A mio parere, "Ha fatto X" è Storia, "Non ha fatto X" è revisionismo, posto che abbia fatto X.

Per portare un esempio a mio parere piú adeguato: una persona ha ucciso dieci persone, ha svaligiato dieci case, ha stuprato dieci donne; e ha salvato un bambino. Giudizio complessivo? Un criminale. L'aver salvato il bambino mitigherebbe la pena? Reputo di no, almeno penso non sensibilmente. Ma ha salvato il bambino? Sí. È stata un'azione positiva? Sí. Quello che io dico è questo: dire "È un criminale" è un conto; dire "È un criminale, e non me ne frega nulla [= non cambia il fatto che sia un criminale] che abbia salvato il bambino" è un altro; dire "È un criminale, e non ha salvato il bambino" è ancora un altro, e con quest'ultimo approccio non riesco a trovarmi d'accordo. Posto che un'azione sia stata fatta, non capisco come, tra "È stata fatta" e "Non è stata fatta", sia il primo a essere revisionismo.

 

 

Davvero non riesci a capire che tirar fuori che l'idraulico ha fatto un buon lavoro significa fare revisionismo e tentare di distorcere la realtà per quello che è?

[...]

Signori della giuria... Sottolineo la seguente circostanza attenuante: l'idraulico ha fatto un ottimo lavoro, il tubo non perde più! ...

Sapevo che sarei stato equivocato ^_^ Mi cito: «una cosa è dire "Ha violentato mia moglie, ucciso mia nonna, bruciato i miei mobili", e non aggiungere altro», quindi non ho mai detto che si debba tirar fuori il buon lavoro dell'idraulico, anzi ho esplicitamente separato quel caso, in cui non è nominato, da quello in cui è detto che è stato fatto male.

Sempre citandomi: «dire "Ha fatto bene il lavoro" ([...] non implica in alcun modo "quindi giudicalo meno duramente")». Quindi non sarebbe una circostanza attenuante, in quanto, come detto, «non implica in alcun modo "quindi giudicalo meno duramente"». È semplicemente la differenza tra il non citarlo perché lo si considera ininfluente, e il negare che sia stato fatto. A mio parere, la negazione è revisionismo, in quanto nega un fatto accaduto.

A parte che, ma qui è un mio parere slegato dal ragionamento generale, non reputo gli interventi positivi del fascismo nello stesso rapporto di inferiorità che ha una riparazione con uno stupro, un omicidio, e la distruzione dell'intera mobilia (il che non significa che il fascismo sia stato piú positivo che negativo, ma che a mio parere il rapporto negativo/positivo del fascismo è minore di quello dell'ipotetico idraulico).

 

 

Magari non sa chi era Che Guevara. Ma qui stiamo parlando del presente: quali sono i valori di chi indossa la maglietta di Che Guevara e fa il pugno chiuso, e i valori di chi indossa la maglietta di Mussolini e fa il saluto romano? Il primo inneggia alla crudeltà assassina di Che Guevara, e il secondo alla politica edilizia di Mussolini? Dai, Mornon, per piacere

A parte che non ho mai detto quelle cose sull'inneggiare, sono serissimo. Scusa una cosa: se uno di sinistra fa il pugno chiuso e indossa la maglietta di Che Guevara senza sapere chi è, allora non ha "colpa", inneggia a quello che pensa che sia, ai valori che gli attribuisce, senza sapere cosa ha fatto. Se però uno di destra indossa la maglietta di Mussolini e fa il saluto romano, tutto questo senza sapere cosa ha fatto il fascismo e pensando di inneggiare a qualcosa di diverso, allora lo si accusa: è un fascista, non conosce la Storia, non sa nemmeno a cosa inneggia (e quindi è colpevole), ecc. In entrambi i casi si inneggia a qualcosa di positivo pensando che sia simboleggiato da una persona che invece ha fatto cose condannabili; condannare uno e giustificare l'altro è parziale, e onestamente non mi piace.

Ci sono casi in cui dei ragazzini sono stati trattati male (manca poco che se le pigliano, e non dai genitori) perché cantavano Faccetta Nera, nonostante la cantassero solo come canzone, senza sapere cosa fosse: se è giusto "salvare" quelli che inneggiano al Che senza sapere chi fosse per i motivi che dici, trovo assurdo "condannare" quei ragazzini, visto che per quanto ne sapevano cantavano semplicemente una canzone.

Inoltre, sottolineo che quella parte su Che Guevara era in risposta all'averlo definito "Eroe", e conteneva anche alcuni suoi comportamenti che, piú che eroici, mi sembrano analoghi a quelli definiti "fascisti", quando fatti da altri.

 

 

Il tipo che invece fa il saluto col pugno chiuso,ha normalmente in mente altri valori.Magari ignora che anche il comunismo ha fatto tanti morti quanto il fascismo (anche di più,se non ricordo male)ed è quindi giusto che lo sappia,ma quello che lui associa al suo saluto,perchè riconosciuto o presunto di essere riconosciuto dalla comunità,sono valori positivi

La mia domanda è solamente una: perché chi fa il saluto romano e porta la maglietta di Mussolini senza sapere cosa implicano (o chi canta Faccetta Nera senza sapere cos'è) è indicato come un povero idiota fascistello; mentre chi fa il pugno chiuso e porta la maglietta del Che senza sapere cosa implicano è indicato come quello che non sa, però i valori che ha in mente...? Quello che personalmente non mi trova d'accordo è questo atteggiamento, questa sorta di superiorità morale, che porta a considerare l'ignoranza della Storia in un caso come una mancanza da condannare, nell'altro come una giustificazione legittima.


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cavalieredellemelanzane
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cavalieredellemelanzane
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Inviato il 26 novembre 2008 17:05

Francamente credo che sia inadeguato parlare di fascismo nel 2008, e di conseguenza inutile anche citare il reato apoloigico di cui tratta il post.

 

Mi spiego:

ritengo francamente che il fascismo, ovvero il movimento nazional socialista trasformatosi in dittatura che ha dominato l'italia per 20anni, era un movimento fortemente legato all'esistenza del suo leader, e con esso è morto.

Mi vien da pensare che, tutto ciò che viene definito fascista dalla fondazione dell'MSI in poi, altronon sia che una forma di destra sociale attuata con più o meno sfaccettature democratiche.

 

Insomma...inutile parlare di apologia del fascismo tanto quanto potrebbe essere un inneggiare alle riforme del dittatore Silla delperiodo nero della storia Romana ^^

 

 

Questa era un analisi personale che tiene volutamente fuori quelle che possono essere le mie opinioni politiche, proprio perchè al giorno d'oggi il fascismo non esiste.

I valori di una destra sociale, i pregii difetti e persino le violenze deglianni di piombo con il terrorismo nero, non erano riportabili al fascismo. peccatoche neanche coloro che le attuavano erano consapevoli di ciò.

 

 

 

spero di essere riuscito a farmi capire senza offendere nessuno. (ho un sacco di sonno e una clamorosa confusione mentale)

 

 

 

**quali sono i valori di chi indossa la maglietta di Che Guevara e fa il pugno chiuso, e i valori di chi indossa la maglietta di Mussolini e fa il saluto romano? Il primo inneggia alla crudeltà assassina di Che Guevara, e il secondo alla politica edilizia di Mussolini?***

 

 

 

questa frase me la rivendo...ho riso venti minuti..!

(approposito...sono anni che la destra ha rivalutato la figura del chè, vedendo in luiun simbolo di lotta sociale moltoforte:p)


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 26 novembre 2008 18:15
Direi di no, perché il fascismo avrebbe potuto (porto il singolo esempio per esemplificare il concetto) fare le leggi razziali senza fare le pensioni, e avrebbe potuto fare le pensioni senza fare le leggi razziali: non è "Ha fatto le leggi razziali per fare le pensioni", quanto piuttosto "Ha fatto le leggi razziali e le pensioni", quindi l'analogia mi pare piú corretta impostato come "e ne abbia salvata", che con il "per salvarne".

 

mah, io intendevo un po' più in generale... l'ascesa, la consolidazione e l'estrema difesa del fascismo hanno richiesto le vite, le speranze, la dignità di milioni di persone.

Poi, non è escluso che durante l'ascesa, la consolidazione e l'estrema difesa del Regime qualcuno abbia tratto vantaggio dalla messa in pratica degli ideali fascisti.

 

Però, ciò è stato reso possibile grazie a innumerevoli sopraffazioni e violenze, prima, durante e poi.

 

Quindi secondo me la conguinzione è "per".

 

Occhio, io posso anche capire "il fine giustifica i mezzi", ma le proporzioni devono essere invertite (ammazzo una persona per salvarne dieci, non viceversa...)

 

 

 

sul chi non sa cosa di chi: secondo me il 90% di quelli con maglietta del Che e quelli rasati con il braccio teso seguone questa ideologia soprattuto per via della sua portata mediatica, nè più nè meno della psicosi collettiva per Hannan Montana.

Il Che era un fustacchio con la personalità di Sean Connery; le SS erano temerarie, impeccabili nei loro cappottoni neri e affascinanti in modo macabro quando suonavano con perizia Wagner dopo il massacro giornaliero; Mussolini mascella squadrata è il paradigma del maschio con gli attributi, ed esercita lo stesso fascino che esercita Putin quando se ne va a pesca nella taiga a torso nudo.


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 26 novembre 2008 18:23

 

Il tipo che invece fa il saluto col pugno chiuso,ha normalmente in mente altri valori.Magari ignora che anche il comunismo ha fatto tanti morti quanto il fascismo (anche di più,se non ricordo male)ed è quindi giusto che lo sappia,ma quello che lui associa al suo saluto,perchè riconosciuto o presunto di essere riconosciuto dalla comunità,sono valori positivi

La mia domanda è solamente una: perché chi fa il saluto romano e porta la maglietta di Mussolini senza sapere cosa implicano (o chi canta Faccetta Nera senza sapere cos'è) è indicato come un povero idiota fascistello; mentre chi fa il pugno chiuso e porta la maglietta del Che senza sapere cosa implicano è indicato come quello che non sa, però i valori che ha in mente...? Quello che personalmente non mi trova d'accordo è questo atteggiamento, questa sorta di superiorità morale, che porta a considerare l'ignoranza della Storia in un caso come una mancanza da condannare, nell'altro come una giustificazione legittima.

 

 

Te lo dico io il perchè,perchè quella a cui inneggia il fascistello fa più paura di quello a cui inneggia il comunistello.Perchè quello a cui inneggia il primo il nostro paese l'ha provato e non gli è piaciuto.Perchè quello a cui inneggia il primo nega la nostra democrazia e questa negazione,ben lungi dal non essere presente anche nel secondo,è nel primo percepita come più forte.

 

In parole povere,Mornon,perchè il fascismo ci fa più schifo del comunismo,che suona brutale ma forse rende l'idea.

 

Puoi anche non essere d'accordo con questa idea Mornon,ma cerca di capire che invece,per altre persone (me compreso)le cose stanno così.Ergo,a meno che tu non possa cancellare con un colpo di spugna divino il passato,le cose rimarranno così.

E rimanendo così,ovvero temendo maggiormente l'ignoranza di destra che di sinistra,ha del tutto senso il reato di apologia del fascismo,che mi troverà sempre favorevole al suo mantenimento.


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17 anni fa
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15 anni fa

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