Non intervengo nel discorso, dico solo brevemente cosa ne penso...
Solito eurocentrismo? siamo ancora a pensare che l'impero romano avrebbe strabattuto quello di Gengiz Khan, come su un vecchio topic?
Ridicolo. In un Medioevo caotico e disorganizzato come Westeros, in cui come ben detto gli eserciti sono 5% cavalleria, 20% soldati capaci e 75% feccia, un'armata di GUERRIERI come i Dothraki farebbe macelli in campo aperto - boschi compresi - e semplicemente farebbe a meno di spezzarsi le corna contro le fortezze o eserciti che non sono in grado di affrontare. Inoltre, i generali occidentali non saprebbero come affrontare un simile nemico, non ne avrebbero esperienza: esercito di sola cavalleria leggera e arcieri a cavalli, sarebbe una novità assoluta. Infine, le discordie in campo occidentale (almeno attualmente) garantiscono che la resistenza sarebbe minima.
ps: dove sta scritto che in combattimento sono un'armata indisciplinata?
Khal, la cavalleria nei boschi non serve a niente.
Che il 75% degli eserciti occidentali sia composto da feccia mi sembra irrealistico, e la percentuale di Cavalleria rispetto alla fanteria (che comunque, come Fanteria corazzata e picchieri, sono unità tostissime), è in media di 1:3
Quindi un buon 25% di Cavalleria.
Di fronte a un nemico comune, in questo caso un'orda Dothraki, di certo i Sette Regni finirebbero per fare fronte unico.
E lo ripeto, un esercito composto SOLO da cavalleria leggera e arcieri a cavallo funziona SOLO in pianura.
Alla prima zona collinare o paludosa, i Dothraki sarebbero spacciati.
Non è eurocentrismo, è tattica militare.
Ripeto, ricordate Azincourt e Crecy.
Khal, la cavalleria nei boschi non serve a niente.
Che il 75% degli eserciti occidentali sia composto da feccia mi sembra irrealistico, e la percentuale di Cavalleria rispetto alla fanteria (che comunque, come Fanteria corazzata e picchieri, sono unità tostissime), è in media di 1:3
Quindi un buon 25% di Cavalleria.
Di fronte a un nemico comune, in questo caso un'orda Dothraki, di certo i Sette Regni finirebbero per fare fronte unico.
E lo ripeto, un esercito composto SOLO da cavalleria leggera e arcieri a cavallo funziona SOLO in pianura.
Alla prima zona collinare o paludosa, i Dothraki sarebbero spacciati.
Non è eurocentrismo, è tattica militare.
Ripeto, ricordate Azincourt e Crecy.
Quoto, il fatto che eviterebbero città, fortezze e armate troppo forti dimostra che sono poco più che predoni e che non riuscirebbero mai a conquistare i Sette Regni, che non hanno disciplina lo si capisce dal loro carattere feroce e brutale, non c'e li vedo schierati ordinatamente in battaglia a combattere con strategie più complesse del cavalcare intorno al nemico tirando frecce finchè non rompe lo schieramento, inoltre come già detto i Sette Regni mettono in campo eserciti di armigeri addestrati ( sia a cavallo che non ) gonfiati da contadini armati e nobili cavalieri, non eserciti di contadini armati e cavalieri!
P.S.: chi dice che i romani avrebbero battutto i mongoli è un pazzo, un esercito di fanteria può essere grosso e addestrato finchè vuole ma senza l'appoggio della cavalleria non riuscirebbe mai a sconfiggere un esercito di sola cavalleria leggera!
Non penso che ci sarebbero riusciti per i motivi sopracitati, cmq dipende sempre dalle situazioni, per esempio in pianura i Dothraki sono invincibili o quasi invincibili.
:unsure:
A pascolare tra una fortezza e l'altra senza essere in grado di impensierirne nessuna non si va da nessuna parte.
Ammesso e non concesso che non vengono sconfitti, cosa fanno? Se non conquistano fortezze, significa che non riescono a mantenere il controllo del territorio. Quindi possono limitarsi al saccheggio. Ma le zone più ricche sono fortificate, per cui che senso ha? Strategicamente la vedo come una follia.
P.S.: chi dice che i romani avrebbero battutto i mongoli è un pazzo, un esercito di fanteria può essere grosso e addestrato finchè vuole ma senza l'appoggio della cavalleria non riuscirebbe mai a sconfiggere un esercito di sola cavalleria leggera!
Dopo Carre, i romani impararono come affrontare l'accoppiata cavalleria leggera armata di archi e cavalleria pesante. Questi schieramenti univano i punti di forza delle due tattiche. Le fanterie, bersagliate dalle frecce, giustamente alzavano gli scudi e si compattavano, pronti per essere falciati dalla cavalleria pesante.
Cosa escogitarono i romani quindi? Semplice, macchine belliche portabili su carri in grado di lanciare miriadi di frecce a gittata maggiore degli archi nemici. Risultato? i romani arrivarono fino al golfo persico.
Sono del parere che l'accoppiata cavalleria pesante e leggera sia molto più letale di quella composta solo da quella leggera, il resto viene di conseguenza.
Gli unni combattevano in modo simile ai mongoli, e non si fermavano davanti alle fortezze. In piena decadenza, l'impero romano assestò loro un colpo talmente duro da esser diventato quasi una leggenda.
P.S.: chi dice che i romani avrebbero battutto i mongoli è un pazzo, un esercito di fanteria può essere grosso e addestrato finchè vuole ma senza l'appoggio della cavalleria non riuscirebbe mai a sconfiggere un esercito di sola cavalleria leggera!
Ma... ma... veramente i romani han annientato fior fiori di eserciti di cavalleria non ultima la famosa cavalleria sarmata, non capisco come si possa negarlo, penso che a ragion veduta i romani siano stati l'esempio massimo di competenza militare applicata alla fanteria, tutte le loro tattiche erano basate su di essa che fungeva sia da incudine e sia da martello, non vi erano rivali contro la fanteria romana finchè ha perdurato la tradizione militare del vecchio impero.
P.S.: chi dice che i romani avrebbero battutto i mongoli è un pazzo, un esercito di fanteria può essere grosso e addestrato finchè vuole ma senza l'appoggio della cavalleria non riuscirebbe mai a sconfiggere un esercito di sola cavalleria leggera!
Ma... ma... veramente i romani han annientato fior fiori di eserciti di cavalleria non ultima la famosa cavalleria sarmata, non capisco come si possa negarlo, penso che a ragion veduta i romani siano stati l'esempio massimo di competenza militare applicata alla fanteria, tutte le loro tattiche erano basate su di essa che fungeva sia da incudine e sia da martello, non vi erano rivali contro la fanteria romana finchè ha perdurato la tradizione militare del vecchio impero.
Guarda che io non ho detto che venivano battuti, lo so anch'io che solo una cavalleria molto pesante sarebbe riuscita a sfondare gli schieramenti romani, se poi facevano la testuggine erano invincibili e ben protetti dalle frecce, ma allo stesso tempo le legioni senza un grosso appoggio di barbari a cavallo non possono battere eserciti di sola cavalleria leggera, la cavalleria è rapida, non sta verma a farsi massacrare, se non hai un minimo di cavalleria per intrappollarla e i due generali non sono degli emeriti idioti è una battaglia impossibile da combattere e da vincere!
Guarda che io non ho detto che venivano battuti, lo so anch'io che solo una cavalleria molto pesante sarebbe riuscita a sfondare gli schieramenti romani, se poi facevano la testuggine erano invincibili e ben protetti dalle frecce, ma allo stesso tempo le legioni senza un grosso appoggio di barbari a cavallo non possono battere eserciti di sola cavalleria leggera, la cavalleria è rapida, non sta verma a farsi massacrare, se non hai un minimo di cavalleria per intrappollarla e i due generali non sono degli emeriti idioti è una battaglia impossibile da combattere e da vincere!
Le legioni romane erano macchine da guerra micidiali, ma ciò che le rendeva inbattibili nel tempo era la strategia. Il loro compito era quello di occupare i centri vitali del nemico, costringendolo ad una battaglia in grande stile se voleva mantenere il possesso del territorio. Più aumentava l'intensità dello scontro, più erano avvantaggiate.
Facendo un parallelo con i sette regni, quello che renderebbe deboli le posizioni dei Dothraki sarebbe proprio la strategia. Quanto di peggio potrebbero fare sarebbe l'andarsene a zonzo senza preoccuparsi delle fortezze.
A meno che non ci fosse una flotta già disponibile per farli rientrare ad oriente dopo la prima grande razzia. Ma a questo punto, ne varrebbe la pena? Riuscirebbero con una sola razzia in grande stile a rifarsi di tutto?
tanto per citare il Sun Tzu...MAI entrare in un territorio puntellato di castelli e fortezze ed ignorarli passando oltre e MAI assediare una fortezza senza la certezza ASSOLUTA di prenderla in breve tempo e con il minimo spreco di uomini...
Se volete discutere di strategia militare mi ci butto di gusto dato che è un po il mio lavoro e la mia passione, da storico-archeologo...
Roma non si basava solo sulla fanteria, ossia, nei primi secoli della repubblica anche si, ma tutti i nemici contro cui si scontrava all'epoca combattevano con la stessa medesima base tecnica: la falange di derivazione greco-macedone. La falange funziona bene solo contro un'altra falange o contro qualche piccola orda scompaginata di galli vocianti, ma non contro eserciti compositi. Dalle guerre puniche in poi (vedi riforma mariana) anche Roma ha iniziato a comporre un esercito in maniera eterogenea, dato che la caratteristica della legione era l'estrema adattabilità alle tattiche del nemico del momento. Si può dire a ragione che la macchina bellica Cesariano-Augustea fu la formula più rasente la perfezione che la legione romana raggiunse mai in tutta la sua storia, dato che coniugava benissimo una formazione solida ma al tempo stesso estremamente mobile e flessibile di fanteria pesante a contingenti di fanteria leggera per azioni di disturbo ed incursione a sganciamento immediato e di cavalleria leggera e pesante per cariche, accerchiamenti ed inseguimenti...
...Cesare ed Alessandro Magno hanno dimostrato più volte che questo modo di strutturare l'esercito poteva avere la meglio sulle formazioni iraniche da sempre fedeli all'uso dell'arco a cavallo ed alla tecnica dell'azione rapida ed a distanza, Crasso pagò cari degli errori suoi personali, così come Varo, ma la Legione dei secoli I a.C. - I d.C. sarebbe potuta uscire vincitrice anche nelle guerre di III-IV secolo a.C., ma purtroppo l'intero sistema politico-militare era radicalmente diverso...
...la tattica mongola non era dissimile da quella dei Parti nel III secolo, l'unica innovazione rilevante per loro fu l'adozione della staffa per cavalcare, ma essa era già in uso probabilmente dal V secolo ed i Bizantini, eredi di Roma, avevano già creato una formazione di cavalleria pesante catafratta capace di sfondare con l'urto della carica qualsiasi altra formazione di cavalleria (a parte le "istrici" di picchieri, come sperimenteranno poi gli europei nel XV secolo...)...
...diciamo che se proiettassimo Cesare e le sue legioni al tempo di Gengis Khan, la sfida sarebbe più che altro limitata ai grandi geni militari dei due condottieri ma sul piano prettamente tecnico i mongoli verrebbero annientati...vi dice nulla il nome di Ain Jalut?
In parallelo i Dothraki farebbero la stessa fine dei Mongoli contro i Romani, con l'unica differenza che Westeros dispone di più di un Cesare mentre i Dothraki hanno perso l'unico Gengis Khan disponibile...
tanto per citare il Sun Tzu...MAI entrare in un territorio puntellato di castelli e fortezze ed ignorarli passando oltre e MAI assediare una fortezza senza la certezza ASSOLUTA di prenderla in breve tempo e con il minimo spreco di uomini...
Se volete discutere di strategia militare mi ci butto di gusto dato che è un po il mio lavoro e la mia passione, da storico-archeologo...
Roma non si basava solo sulla fanteria, ossia, nei primi secoli della repubblica anche si, ma tutti i nemici contro cui si scontrava all'epoca combattevano con la stessa medesima base tecnica: la falange di derivazione greco-macedone. La falange funziona bene solo contro un'altra falange o contro qualche piccola orda scompaginata di galli vocianti, ma non contro eserciti compositi. Dalle guerre puniche in poi (vedi riforma mariana) anche Roma ha iniziato a comporre un esercito in maniera eterogenea, dato che la caratteristica della legione era l'estrema adattabilità alle tattiche del nemico del momento. Si può dire a ragione che la macchina bellica Cesariano-Augustea fu la formula più rasente la perfezione che la legione romana raggiunse mai in tutta la sua storia, dato che coniugava benissimo una formazione solida ma al tempo stesso estremamente mobile e flessibile di fanteria pesante a contingenti di fanteria leggera per azioni di disturbo ed incursione a sganciamento immediato e di cavalleria leggera e pesante per cariche, accerchiamenti ed inseguimenti...
...Cesare ed Alessandro Magno hanno dimostrato più volte che questo modo di strutturare l'esercito poteva avere la meglio sulle formazioni iraniche da sempre fedeli all'uso dell'arco a cavallo ed alla tecnica dell'azione rapida ed a distanza, Crasso pagò cari degli errori suoi personali, così come Varo, ma la Legione dei secoli I a.C. - I d.C. sarebbe potuta uscire vincitrice anche nelle guerre di III-IV secolo a.C., ma purtroppo l'intero sistema politico-militare era radicalmente diverso...
...la tattica mongola non era dissimile da quella dei Parti nel III secolo, l'unica innovazione rilevante per loro fu l'adozione della staffa per cavalcare, ma essa era già in uso probabilmente dal V secolo ed i Bizantini, eredi di Roma, avevano già creato una formazione di cavalleria pesante catafratta capace di sfondare con l'urto della carica qualsiasi altra formazione di cavalleria (a parte le "istrici" di picchieri, come sperimenteranno poi gli europei nel XV secolo...)...
...diciamo che se proiettassimo Cesare e le sue legioni al tempo di Gengis Khan, la sfida sarebbe più che altro limitata ai grandi geni militari dei due condottieri ma sul piano prettamente tecnico i mongoli verrebbero annientati...vi dice nulla il nome di Ain Jalut?
In parallelo i Dothraki farebbero la stessa fine dei Mongoli contro i Romani, con l'unica differenza che Westeros dispone di più di un Cesare mentre i Dothraki hanno perso l'unico Gengis Khan disponibile...
accidenti. una trattazione chiara ed esauriente. Mi hai convinto! Anche se, essendo un profano, una autorevole trattazione che muovesse in direzione opposta mi convincerebbe del contrario :)
Non una domanda a cui si può rispondere in astratto: dipende se i sette regni sono uniti oppure no, e quanto sono stremati dalla guerra.
I barbari ebbero facilmente la meglio sui Romani, tecnologicamente più avanzati e strategicamente più preparati, perché questi ultimi erano devastati da rivolte, guerre civili e, perché no, stanchezza e perdita della volontà di combattere.
I Dothraki potrebbero trovare un quadro simile, nel qual caso avrebbero facilmente ragione degli eserciti dei 7 regni.
A parte questo... i Dothraki hanno le armi nicleari tattiche: Daheneris ha i draghi! Immagino però che tu volessi una risposta che non tenesse conto dei fattori "magici".
Dagli ultimi due volumi le cose stanno radicalmente cambiando però....non ci sono più mille reucci in lotta per lo stesso trono ma poche forze ben delineate: Stannis ed il Nord (se comparisse un'orda di Dothraki urlanti voglio vedere se non si uniscono), Euron e la flotta di ferro e Approdo del Re con tutti i suoi vassalli, il Credo....l'unica incognita politica sarebe: "con chi si schiererebbero le infide serpi di Dorne?"
...beh qui si parla di Dothraki e non di Dany che non ha più un Khalasar al seguito come quando c'era Drogo...in questo caso l'entità e la tipologia delle forze in campo è nettamente diversa ed entrerebbero in campo anche fattori magici...
Il confronto essendo ipotetico è da fare con i due popoli al massimo del loro potenziale, per questo secondo me vincerebbero gli Andali
Se facessimo pure il confronto dei due popoli al massimo del loro potenziale come dice Bronn il divario sarebbe ancora mostruosamente più abissale...
certo, i Dothraki potrebbero contare su Drogo ma con gli eserciti ai massimi a Westeros ci sarebbero quello "ufficiale" di Robert (giovane), con generali di altissimo livello come Stannis, Renly, Eddard, Jon Arryn, Tywyn, Paxter Redwyne, Randill Tarly...non vedo alcuna possibilità di vittoria ne in battaglia campale ne in blitzkrieg ne in guerra d'assedio o di logoramento per i Dothraki, nemmeno se ogni grande Lord di Westeros combattesse indipendente dagli altri...
Robb, sono d'accordo con te per la apparente quasi-vittoria dei Lannister, però considera
1) Secondo me Stannis non ha ancora giocato tutte le sue carte (Stannis forever ^_^ )
2) La tua mammina (dico, l'Impiccatrice) e i briganti qualche problema di ordine pubblico lo creano, credo assimilabile alle guerre romane contro i pirati
3) Dorne, come hai giustamente rilevato, non se ne starebbe buona: del resto, volevano dare Ariane in sposa a Viserys
4) in ogni caso, anche supponendo che questi problemi strategici fossero risolti e che Dorne se ne starebbe buona, resta il fatto che la guerra ha stremato le armate occidentali e che "l'inverno sta arrivando": i Dothraki i rifornimenti per la campagna inizialese li portano di certo, come qualunque forza di invasione che si rispetti; i Lannister hanno abbastanza risorse per fronteggiare questo primo impatto prima che si possa prenderli per fame? Credo che il Pesce Nero (quello vero, non il "nostro") abbia dimostrato il contrario.
Per Dany, non l'ho considerata proprio perché immaginavo di esprimere un paree "al netto del magico". Voglio però farti notare che è vero che il suo esercito è minore di quello di Khal Drogo, però ha con se (a parte i draghi) i più formidabili soldati della sua epoca, gli Immacolati. I quali, tra l'altro, immagino sappiano costruire macchine d'assedio per espugnare le fortezze occidentali.
A parte Dany, non sono convinto che la vittoria degli occidentali sarebbe così scontata, anzi, penso che i Dothraki avrebbero ottime possibilità.
Una curiosità: ma voi per chi fareste il tifo?