Personalmente, io ho preso tante di quelle castagnate (anche perché, lo ammetto, non vado a sviscerare ogni singola parola di ASOIAF, mi limito a leggere i libri che escono) che non credo arriverò a lamentarmi della mancanza di sorprese. Comunque, anche se ci fossero relativamente poche idee fresche (e non credo sia così: finora, per esempio, non sappiamo cosa c'è realmente oltre la barriera, chi controlla gli estranei, solo nell'ultimo libro leggiamo qualcosa in più su Dorne etc etc: insomma ce n'è di carne non solo al fuoco ma appena tolta dal freezer che aspetta di scongelarsi ed essere buttata sulla griglia), a me finora piace la lettura proprio per il gusto della scoperta del mondo (indubbiamente di fantasia) di Westeros, in particolar modo mi piacciono le scene che coinvolgono scenari particolari e quelle in cui si viene a contatto con il popolo minuto (che è sempre il migliore). Perché non provare a leggersi i libri delle cronache senza troppa ansia di spoiler ma semplicemente godendosi il prossimo colpo di scena?
Infatti secondo me Martin andrebbe incluso più nel filone dei romanzi "storici" che fantasy, dato che pesca a piene mani nella storia.
OT per quanto ne so il genere che piu si addice a quello che scrive Martin é il "Low Fantasy". Vista la quantitá dei commenti OT, che ne dite di aprire un topic sul genere di Martin (sempre che non ce ne sia gia uno aperto.) :stralol:
Fine OT
Il resto è la davvero strepitosa resa del mondo di Westeros, che anche per me costituisce la parte più coinvolgente della saga, ma certo non ne diventa il fulcro.Piaccia o non piaccia, Daenerys (e pure suo fratello, in un primo momento) è stata fin dall'inizio uno dei "motori immobili" di tutta la narrazione.
qst è vero infatti le cronache (se nn mi sbaglio) nascono da un racconto su Dany(la parte narrata nei primi due libri) che ha fatto vincere a martin il premio hugo
1) vicende di Casa Stark
2) vicende della deposta Casa Targaryen
Il resto è la davvero strepitosa resa del mondo di Westeros, che anche per me costituisce la parte più coinvolgente della saga, ma certo non ne diventa il fulcro.
ma abbiamo letto lo stesso libro? :stralol:
Anche a me sembra riduttivo riassumere in questo modo :stralol:
Ecco come la vedo io:
ATTENZIONE SPOILER FINO AL DOMINIO E PERICOLOSISSIME SUPPOSIZIONI SUL FUTURO!!!
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Trama principale: Estranei contro Westeros. I principali personaggi e POV coinvolti in questa trama sono Jon, Bran, probabilmente tra poco Stannis e alla lunga Daenerys.
Trama secondaria: la lotta per il Trono di Spade, e più in generale il potere. Per ora vede coinvolte le grandi famiglie Stark, Tyrell, Lannister, nonché Ditocorto e Varys. Alla lunga si aggiungerà anche Dany con i suoi alleati sul continente. Ovviamente alla fine la trama principale prenderà il sopravvento su quella secondaria, e tutti si concentreranno su quella.
Greyjoy, Frey, Martell, Bolton per ora appaiono solo interessati a un potere regionale, ma probabilmente si metteranno anche loro nella lotta per il trono. Tully e Arryn sono rimasti coinvolti causa la guerra tra Stark e Lannister, rispettivamente dalle manovre di Ditocorto.
Trama di Daenerys: la considero a parte, primo perché interagisce pochissimo con le altre trame; secondo perché a mio avviso fa parte di entrambe - arriverà per partecipare alla lotta per il Trono, ma si troverà gli Estranei alle porte
Trame sciolte: ci sono alcune trame che per ora non si riesce/riesco facilmente a ricondurre a queste tre principali. Brienne resta un mistero; potrebbe connettersi a qualche sottotrama o servire semplicemente a parlare di Westeros. Sansa è collegata a Ditocorto e alle sue macchinazioni. Tyrion probabilmente è diretto a incontrare Dany. Arya, sebbene a est, tornerà a Westeros indipendentemente da Dany, e non saprei dire in quale dei due filoni principali si inserirà.
Come si vede, gli Stark si distribuiscono un po' in tutte queste trame: Bran e Jon a Nord; Sansa, Robb e Ned ad Approdo; Arya tra le trame sciolte.
La metafora che userei per descrivere il ciclo creato da George R.R.Martin è quella del sandwich: c'è una bella e succulenta fetta di pancetta (i sette regni) che sta per essere racchiusa tra due fette di pane: quella di sopra appena tolta dal freezer (l'armata degli Estranei), per citare l'intervento dell'amica di cui sopra e la seconda bruciata (dal fuoco dei draghi di Daenerys, è ovvio). :stralol:
A parte questo chiedo agli amanti dello stile realistico di Martin: se poteste scegliere tra un finale convenzionale e lieto e un altro realistico ma tragico per quale propendereste?
Senza dubbio un finale tragico ,ma realistico, of course :stralol: SPOILER PORTALE DELLE TENEBRE 5fe3b281a0cd4df7ea9cfc0e442e9a6d'5fe3b281a0cd4df7ea9cfc0e442e9a6d
...tanto Tywin è già morto
ndKhal: indicare seeeeeeeempre i libri di provenienza degli spoiler!!!
A me invece piacerebbe un finale, se non proprio lieto, per lo meno ottimista.
Io sono abbastanza d'accordo con Raya invece.
Sin dall'inizio la mia impressione è che la trama corresse su due binari paralleli destinati poi a incontrarsi al momento della resa dei conti (gli Estranei, presumibilmente). Se dovessi dare un nome ai due binari li chiamerei Daenerys e Jon, ma nel secondo ricadono anche i suoi fratellastri. Tutto il resto è la famosa "pianta" che Martin dice di aver lasciato crescere man mano che procedeva con la scrittura.
I due personaggi hanno la stessa età, sono di sesso opposto, sono attraenti, in gamba e partono da una posizione di emarginazione per poi prendersi pian piano la propria rivincita. Se facessero parte della Ruota del Tempo verrebbero sicuramente chiamati catalizzatori, un termine che si addice decisamente meno a personaggi come Tyrion, Bran, Arya o Sansa, che finora sono stati più vittime o spettatori. In parole povere, mentre i capitoli di Jon e Daenerys raccontano la storia di Jon e Daenerys, gli altri raccontano la storia di Westeros tramite gli occhi di Arya, Tyrion, eccetera.
sono d'accordo con Ilyn e Raya. Purtroppo però, a mio avviso, sono proprio questi due canali preferenziali quelli narrativamente meno interessanti e più scontati, per cui condivido le preoccupazioni di Myrcella. Resta da sperare e confidare nel fatto che Martin non sia un idiota: tutta l'attenzione che ha attratto sulle scontate figure di Jon e Dany potrebbero essere la preparazione al coup de maitre finale, quando ci sorprenderà con qualcosa di inatteso.
Personalmente trovo molto convincenti le premesse di Ilyn, ma trarne la conclusione "e Jon e Dany vissero felici e contenti sul Trono di Spade" non mi pare poi così scontata, soprattutto per le famose parole di Martin sul finale dolceamaro. Se veramente questi sono i personaggi principali, allora l'amaro dovrà riguardare almeno uno di loro...
Unica cosa che non condivido, è il fatto che siano gli unici due personaggi i cui capitoli raccontano la loro storia anziché quella di Westeros... Imho anche i capitoli di Bran sono in questo medesimo filone...
Unica cosa che non condivido, è il fatto che siano gli unici due personaggi i cui capitoli raccontano la loro storia anziché quella di Westeros... Imho anche i capitoli di Bran sono in questo medesimo filone...
Ognuno dei personaggi di ASOIAF racconta la propria storia, ovvio, anzi direi che proprio questa sia stata l'idea geniale di Martin e il punto forte della sua narrazione: l'eliminazione dello sguardo superiore, impersonale, per puntare invece su una sorta di frammentazione a incastro, più di stampo teatrale che epico in senso tradizionale. Per questo qualcuno - pochi - restano delusi da Martin...troppa politica, poca azione...chiaro, perchè l'azione è sempre filtrata e spesso meravigliosamente inquinata dal POV stesso.
Solo nel prologo questa regola non è seguita.
Quello che Ilyn intende - o almeno così l'ho interpretato - è che, nella miriade di traiettorie individuali, per ora ne esistono solo due per così dire "flat", basiche, che raccontano se stesse e poco altro: Jon e Dany, appunto, speculari e isolati anche geograficamente dal cuore del caos.
Gli altri POV esistono solo in parte per narrare se stessi, quanto per andare a costituire il background che, indizio dopo indizio, deve spiegare l'origine della famosa ASOIAF e, automaticamente, illuminarne lo scioglimento finale.
Stark e Targaryen sono le due facce della stessa medaglia, antitetici ma inscindibili.
La loro unione - R+L - ha creato il terremoto di Westeros (tutto il casino attuale è esploso lì, alla fine), la loro riunione, per forza di cose, chiuderà il cerchio in un modo o nell'altro.
Non sarà un lieto fine, secondo me, ha tutte le carte in regola per non esserlo.
:stralol:
In effetti anche Bran è protagonista di sé stesso. I suoi ultimi capitoli sono forse quanto di più vicino ci sia al fantasy classico. Lo vedo però come una ramificazione fiabesca della storia di Jon, lo strumento che ci farà conoscere la realtà più nascosta e magica del mondo oltre la Barriera senza vincolarci alla rigidità dei GdN (che, tra parentesi, potremmo ormai far quasi coicidere col personaggio stesso di Jon). Ma a conti fatti ha finora avuto troppo poco spazio perché lo si possa considerare una colonna portante e autonoma al pari degli altri due. Non muove la Storia di suo, e non catalizza le fazioni in gioco. Addirittura è morto per il resto del mondo.
Il finale non mi azzardo nemmeno a ipotizzarlo. Mi fermo un po' prima, questo sì, e cioè al momento in cui i due filoni dovranno per forza di cose congiungersi. E due elementi come Jon e Dany, costruiti secondo me apposta per incontrarsi, non ce li vedo a dar vita a un semplice incrocio senza mordente.
ripensando a queste vostre condivisibilissime opinioni mi è sorto il dubbio... non è che in realtà i filoni di fondo non siano 3? Tyrion Lannister ha molto da narrare, e attorno a lui accadono moltissime delle cose importanti della politica di Westeros, e lui stesso ne genera o catalizza.
Senza indulgere a inutili parallelismi sulla scorta della fumosa (o meno, a seconda dei punti di vista) ipotesi che anche Tyrion sia un bastardo Targaryen, direi che nell'economia della narrazione il filone Tyrion porti un'essenziale veba di realismo alla spina portante costituita dai PdV fantasizzanti di Dany e Jon.
E poi il drago ha tre teste, per così dire... o per dirla con dante, il tre è il numero perfetto.
Che ne dite?
A cosa "serve" Bran?
E' servito a raccontare Grande Inverno e il Nord (in fin dei conti, erano rimasti solo lui e Rickon a casa, ma il secondo era davvero troppo piccolo per essere utile), il tradimento di Theon e la sua situazione attuale.
E' servito a introdurre i Reed, i quali restano fondamentali per capire qualcosa delle vicende di R&L da Harrenhall alla Torre della Gioia, e già solo questo basterebbe a perdonare l'esistenza di Bran, i cui capitoli sono tra i più noiosi in assoluto, imho.
E' servito a introdurre nella storia il Corvo con Tre Occhi, su cui mille supposizioni possono essere fatte, ma che indubbiamente avrà grande importanza in futuro.
Era questo che intendevo, includendo anche lui nella schiera dei personaggi "non-flat": più che la storia di Bran in sé, è interessante ciò che la sua storia ci permette di conoscere per vie traverse, soprattutto ora che è quasi giunto a destinazione.
:stralol:
A cosa "serve" Bran?
E' servito a raccontare Grande Inverno e il Nord (in fin dei conti, erano rimasti solo lui e Rickon a casa, ma il secondo era davvero troppo piccolo per essere utile), il tradimento di Theon e la sua situazione attuale.
E' servito a introdurre i Reed, i quali restano fondamentali per capire qualcosa delle vicende di R&L da Harrenhall alla Torre della Gioia, e già solo questo basterebbe a perdonare l'esistenza di Bran, i cui capitoli sono tra i più noiosi in assoluto, imho.
E' servito a introdurre nella storia il Corvo con Tre Occhi, su cui mille supposizioni possono essere fatte, ma che indubbiamente avrà grande importanza in futuro.
Era questo che intendevo, includendo anche lui nella schiera dei personaggi "non-flat": più che la storia di Bran in sé, è interessante ciò che la sua storia ci permette di conoscere per vie traverse, soprattutto ora che è quasi giunto a destinazione.
:stralol:
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Non sono troppo d'accordo... E' stato il primo vero metamorfo al di qua della barriera, l'unico non bruto capace di scivolare a piacere nella pelle del suo lupo! E con tutto quello che gli è successo fin dall'inizio la Dama dubita fortemente che la sua funzione si possa ridurre a questo!
Riserverà molte sorprese quel ragazzino!