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Liberalizzazione della cannabis
A di Alyssa Arryn
creato il 19 marzo 2007

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Ashan 'Tyr
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Ashan 'Tyr
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Inviato il 19 marzo 2007 23:26

io dico che fa meno male di quell'altra...

 

oppure, a questo punto, chiedo a chi è così ostile alla cannabis di lottare per proibire anche tabacco e alcool, anzichè demonizzare solo le droghe leggere. Perchè nessuno, anche tra quelli in parlamento che fan di tutto per proibire le droghe, muove un dito?

 

ah, e per la questione proibizionismo...

 

Il 29 gennaio del 1919 e' la volta degli USA: viene approvato il XVIII emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, con questo atto il divieto di fabbricazione, vendita e consumo di alcool e' esteso a tutti gli Stati Uniti.

Mentre i promotori esultavano per la vittoria ottenuta, nel giro di pochissimo tempo i risultati della legge si rivelarono catastrofici, perche' la nascita del mercato nero, per gli enormi interessi economici in questione, porto' al fenomeno tutto americano del gangsterismo.

La guerra tra i contrabbandieri e le diverse organizzazioni criminali che cercavano di conquistare e di accaparrarsi l'ingente giro di affari fu terribile e aspra.

I locali controllati dalla mafia che vendevano whisky sottobanco si moltiplicavano a dismisura. Inutile dire che la qualita' delle bevande alcoliche servite, prive di qualsiasi controllo e di garanzie, erano delle miscele spesso veramente dannose, distillate in chissa' quali condizioni e allungate con i peggiori additivi, esattamente come avviene ai nostri giorni nel caso delle sostanze stupefacenti che si smerciano abusivamente e senza possibilita' di controlli.

L'esperienza universalmente riconosciuta come fallimentare del proibizionismo americano, comunque non ebbe vita lunga e il 5 novembre del 1933 fu abrogata da F.D Roosvelt attraverso il XXI emendamento alla Costituzione.

 

http://www.isognatori.com/liquori_p.asp

 

Se poi finalmente imparassimo a trarre insegnamenti dalla Storia potremmocontenere in limiti accettabili i nostri errori. Infatti basterebbe tornare con la memoria fino agli anni dell’abolizionismo americano (1920) quando, su pressione di diverse associazioni di tipo religioso per le quali l’alcol era un peccato che offendeva Dio (assieme al sesso) ed in particolare la “Società di New York per la soppressione del vizio”, il Congresso americano approvò una legge che vietava la produzione, il trasporto e la vendita di qualunque genere di bevanda alcolica su tutto il territorio nazionale. Nonostante il varo del proibizionismo decine di milioni di americani continuarono a far uso di alcol, anzi iniziarono a bere anche persone che non ne avevano mai sentito il bisogno come donne e ragazzini; quindi l’unica variazione che la legge produsse fu che il costo dell’alcol divenne come quello dell’oro. Il mercato nero fiorì e, visto che questo tipo di commercio non poteva essere soggetto a controlli sanitari sulla qualità, ogni genere di adulterazioni fu possibile. Centinaia di migliaia di persone iniziarono a lavorare nell’industria dell’alcol, anche se proibito, perché il guadagno era così alto che valeva il rischio della prigione. Le figure di spicco del traffico illegale furono i grandi gangster come Al Capone a cui il fisco americano accertò, nel 1927, entrate per ben cento milioni di dollari (pari circa duemila miliardi elle nostre vecchie lire). Il proibizionismo aveva regalato un potere immenso alla criminalità organizzata che, con tutto quel denaro, controllava molti politici che aveva messo a lista-paga assieme a gran parte delle forze di Polizia. Già dopo pochi mesi dal suo varo, molti si resero conto che la legge proibizionista aveva provocato un disastro: creato gangster, fatto salire alle stelle il prezzo dell’alcol, avviato un fiorente mercato nero, prodotto una lunga serie di morti ammazzati tra cittadini innocenti, delinquenti e forze dell’ordine, fatto fiorire l’illegalità, la corruzione e la destabilizzazione. Veri e propri imperi criminali, come quello di Al Capone o di Lucky Luciano, furono fondati proprio dal proibizionismo e grazie ai capitali ricavati poterono fiorire e perpetrarsi per decenni. Ma poiché i politici non volevano ammettere lo sbaglio, si fece largo la teoria perversa che tutto ciò accadesse perché la legge non era abbastanza dura. All’incirca ciò che accade oggi in Italia con la legge Fini-Giovannardi sulla droga. Così il Congresso approvò una norma che puniva, e mandava in carcere, anche i consumatori. A riprova che questa tesi era contraria persino al buon senso sta il fatto che, malgrado le decine di migliaia di arresti per

di bevande alcoliche, la loro produzione ed il loro consumo non ebbe la più piccola flessione. L’unico dato in crescita fu quello dei detenuti dentro i penitenziari (dovremmo apprendere dalla storia!). Ci volle tempo, ma alla fine gli americani compresero che il proibizionismo produceva più danni di quelli che sperava di andare a sanare e nel dicembre del 1933 fu abolito e fu una vera catastrofe per la criminalità organizzata che vide andare in fumo migliaia di miliardi di mancato profitto

 

 

www.emiliaromagnasociale.it

 

che storicamente il proibizionismo sia stato fallimentare è ormai risaputo...


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Drogon
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Inviato il 19 marzo 2007 23:27

io da non fumatore non avrei niente contro il proibire anche il fumo, stessa cosa per l'alcool

(anche se quello mi dispiacerebbe un po' :dart: :dart: :dart: ;) )....

il problema per me è: alle multinazionali del tabacco chi lo spiega?? :yeah:


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Inviato il 19 marzo 2007 23:43

Ecco. Idem per il vino.

 

Io ribadisco il mio argomento principale: se si legalizza, si può controllare (vantaggi per la salute), tassare (farebbe bene alle casse dello stato), togliere il fascino dell'illegale (per tanta gente ha importanza...), sottrarre al controllo delle mafie e della criminalità... tanti gli argomenti a favore.

 

L'argomento contro è solo la paura che la legalizzazione faccia aumentare i fumatori. Se davvero accadesse, sarebbe un fenomeno limitato, e i vantaggi di cui sopra migliorerebbero comunque la situazione globale.


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Lady Lyanna
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Inviato il 19 marzo 2007 23:49

Bè il problema è riuscire a fare in modo che la cosa riguardi solo il singolo.

Il fumo è stato vietato nei luoghi pubblici. Perfetto, se vuoi fumare lo fai all'aperto o a casa tua dove non nuoci alla mia salute.

Il problema è più complesso per alcool e droga, perchè sì danno dipendenza come la nicotina, ma gli effetti sulla lucidità sono un pò diversi.

Un ubriaco/drogato che si mette alla guida è un rischio anche per la mia persona. Quindi ne andrebbe regolamentato il consumo, ma è una cosa difficile da attuare.

Il problema è: una canna può mettere a rischio la mia vita di non fumatrice di canne? Imho, meno che un superalcolico.

Sia per alcol che per droga l'unica soluzione sarà sempre e solo affidarsi al buon senso delle persone.

Se le proibisci non risolvi niente così come se le legalizzi.

La dorga è vietata, eppure ci sono i tossicodipendenti.

L'alcol non è vietato, eppure ci sono gli alcolizzati.


Lady delle Gocciole Extra Dark


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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 20 marzo 2007 0:14

bah solitamente uno che si mette alla guida dopo aver fumato una canna mantiene una velocità di crociera di 30 km/h e rimane dieci minuti fermo al semaforo lampeggiante, ok può essere fastidioso ma non si può dire che sia pericoloso


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nemo
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nemo
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Inviato il 20 marzo 2007 1:37

premessa: io bei cannoni me li fumo e probabilmente con la cadenza di una volta ogni tanto con gli amici continuerò a farlo vita natural durante, perchè mi piace.

 

1) sarebbe cosa buona e giusta per uno stato che volesse tutelare i cittadini, di vietare droghe pesanti e leggere, tutte (per me... anzi no, non è opinabile... è un assoluto: l'alcool è una droga pesante!!).

 

2) l'alcolismo e la tossicodipendenza sono malattie: certo, non sono come l'influenza... sono malattie che si è responsabili di prendere, si sceglie di prenderle insomma...

 

3) le droghe leggere non danno tossicodipendenza, ma solo una più o meno marcata dipendenza psicologica (considero le sigarette una droga leggera. questa invece è una mia opinione)

 

4) sarei un completo imb****le a dire che le canne non fanno male. a livello di fattore di rischio per il classico tumore del polmone, sono da porre alla stregua di sigari (forse anche meno) e sigarette senza filtro (forse anche più). di certo concorrono come fattore di rischio anche in alcune malattie geriatriche degenerative del sistema nervoso, oltre che come per le sigarette, fattore di rischio per patologie cardiovascolari. c'è da dire però che magari non si fumano tutti i giorni, come i sigari o le sigarette senza filtro per chi le fuma.

 

detto ciò, ho visto o sentito di gente che muore direttamente di alcolismo, di overdose di coca, ero, pasticche, medicinali. ho visto e sentito di gente che muore per incidente d'auto dopo aver consumato/abusato alcool, coca, ero, pasticche, medicinali. mai e dico mai a causa delle canne...

 

il mio punto di vista è semplice: per me, via tutto! e sarei d'accordo (a malincuore). ma finchè si vendono alcoolici (e vabbè... tradizione troppo radicata... e poi cazzarola, vuoi mettere una tennent's super ghiacciata al pub, o un buon chianti al ristorante davanti alla fettuccina?) e sigarette, le canne potrebbero legalizzarle tranquillamente.

 

oltre al fare dietrologia (e ne avremmo buon diritto, frak!!) sulle multinazionali miliardarie che stanno dietro alle sigarette e grosse marche di alcoolici, si entra inevitabilmente in un circolo vizioso se vuoi considerare il mantenimento di una democrazia che possa essere considerata come tale...

 

vorrei rispondere a chi ha detto che il proibizionismo in usa ha funzionato: non è che per caso sei arrivato qui alla guida di una delorian direttamente dagli anni 20/30? (o forse ti riferivi ai minori?)

 

non invito nessuno a fumare spinelli per carità, comunque non faccio schifo, non sono emarginato et cetera et cetera...

 

ps: siamo tantissimi... e un giorno avremo anche un 'peso' elettorale :D


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nemo
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Inviato il 20 marzo 2007 1:58

ops... ho dimenticato un paio di cose da aggiungere (e sono lucido!! giuro!! sto preparando l'esame di stato!!!)

 

sulla guida: mai avuto problemi.

 

in generale se sùbito dopo una canna devo fare qualsiasi cosa che richieda un minimo di concentrazione, è come se non avessi fumato per niente.

 

sulla salute: come hanno detto anche sopra, sicuramente un 'fumo' confezionato dallo stato sarebbe veramente naturale (o per lo meno invece del 'taglio' avrebbe conservanti, come i cibi confezionati del supermercato).

 

sull'economia: condivido appieno i pareri che mi hanno preceduto: introito per lo stato, colpo alla criminalità organizzata (che tuttavia potrebbe sfruttarne il contrabbando, ma bella mazzata prenderebbe).

 

su di me: sono talmente condizionato dal mio status di consumatore che riesco ad avere, pensate un po', un brillante curriculum studiorum (laureando in infermieristica... a proposito il 22 c. m. discuto la tesi). e non solo... riesco anche a fare sport!!! da non crederci eh? e non sono mica un fenomeno: nè un genio nello studio, nè un atleta nello sport, eppure riesco, malgrado tutto :D


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Inviato il 20 marzo 2007 2:22

Questiono molto angolosa, io sono per la liberalizzazione della cannabis.

 

Volevo porvi una domanda, secondo voi che differenza c'è, se esco e bevo 1 bottiglia di vino o mi faccio una canna? perchè una è vietata mentre l'altra è permessa? cosa fa pensare che da uriaco possa essere più lucido che da sotto effetto di cannabis?

 

volevo concludere il mio intervento rispondendo a spettro prima e all'articolo della stampa poi.

 

c'è differenza eccome: se mi bevo una boccia di vino devo solo che andare a nanna... non potrei far altro. se mi faccio una canna da solo, me ne accorgo solo io. ci siamo capiti? :stralol:

inoltre l'alcool, se continuato a bere nell'arco di pochi minuti/poche ore, aumenta il tuo stato alterato a livelli esponenziali, cosa che non accade se ti fai una canna dietro l'altra, cosa che invece incide sulla durata dello stato alterato, che una volta giunto a saturazione, resta tale.

 

sull'articolo: ho appreso la notizia ad un tg recente (ieri?). non saprei che dire perchè non ho strumenti per giudicare. io skank non ne ho mai fumata (non per fare il bravo ragazzo... non mi è mai capitato. fin ora ho parlato di ciò che sono abituato a fumare, che credo sia quello a cui ci si riferisce nelle ultime righe dell'articolo. tuttavia sono dell'idea che certi articoli e statistiche vadano prese con le molle: ovvero, non ne abbiamo un'oggettiva controprova secondo me).

 

ho concluso :D torno a preparare l'esame di stato (uff... nottataccia!!)


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Lyga Stark
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Inviato il 20 marzo 2007 2:33

Innanzitutto tanto di cappello a Khal Rakharo, che nel suo ultimo post ha snocciolato tutte le argomentazioni che avevo intenzione di fare. :D

Tengo a precisare che 2 anni fa a Napoli abbiamo avuto circa 150 morti a causa di una guerra di Camorra scatenata, guarda un pò, a seguito di contrasti nella spartizione del mercato delle droghe leggere.

Questo mercato alle organizzazioni malavitose frutta, in media, circa il 33% del loro introito globale (stavo per dire "fatturato"...sarebbe stata una bella vaccata...^^').

Le droghe leggere non fanno bene. La Mafia però è peggio.

 

In più vorrei dire un paio di altre cose:

 

E tutto sommato in questo ambito sono per il fascismo. Almeno da proibirla ai minori.

 

Le sigarette dovrebbero esser vietate ai minori di 16 anni; una legge del genere per la cannabis (proporrei di vietarla ai minori di 21 anni) non sarebbe una cosa fuori dalle possibilità del legislatore. In più controlli serrati sui rivenditori, che devono esser tenuti a verificare l'età dell'acquirente dietro presentazione di un valido documento d'identità, SENZA DEROGHE.

 

ashan io sono d'accordo con te, ma penso anche che non ha molto senso dire "quella cosa fa male, ma visto che fa male come quell'altra ma quell'altra si può fumare rendiamo legale anche questa"....

per me è un ragionamento che non ha senso.

 

Il ragionamento che fa Ashan (spero di averlo interpretato correttamente...chiedo conferma all'interessata) è il seguente:

proibendo le canne, si diminuisce il loro utilizzo? E ribaltando il discorso, in caso di divieto di vendita di sigarette ed alcol, diminuirebbe il loro consumo? Nella seconda ipotesi abbiamo l'esperienza del proibizionismo a darci la risposta.

 

Secondo me la liberalizzazione delle droghe leggere va fatta, ma va fatta bene.

Qualche anno fa sono stato un pò di mesi in Olanda, ed ho avuto modo di esaminare direttamente come vanno lì le cose. Tanto per cominciare non è affatto vero che liberalizzando le droghe leggere avremmo le strade invase da tossicodipendenti sdraiati sui marciapiedi. Sembra una cosa ovvia, ma al giorno d'oggi c'è ancora qualcuno che crede a questo luogo comune.

Non è vero poiche la cannabis è di libera vendita. Devi avere almeno 18 anni, altrimenti il tizio non te la vende, in nessun caso.

Non è vero nemmeno che è di libero consumo. Puoi consumarla infatti solo a casa tua, o negli esercizi provvisti di apposita autorizzazione (i famosi "koffee-shop"); se ti beccano a farti una canna per strada ti portano dritto in commissariato, se sei olandese, o ti rimandano direttamente a casa, se sei straniero. Infatti ogni anno ci sono svariati Italiani che vanno lì dicendo "evvai, l'Olanda...il paese dalle canne libere!", solo per poi esser espulsi, dopo esser stati beccati per strada con una canna.

Regole semplici, e che funzionano. Nulla di più.


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Blackfyre
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Inviato il 20 marzo 2007 10:43

Si ma Lyga ti sei chiesto come verrebbero rispettate queste leggi in Italia? Ti sei chiesto se in Italia avremmo o meno le strade intasate da "fumati"?


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Gone
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Inviato il 20 marzo 2007 11:05

Devo dire che questa discussione mi mette un po' l'amaro in bocca.

 

Non per le proposte nè per le analisi eh. Sono più o meno tutte valide.

 

Il problema è che in italia non abbiamo la forza per applicarle.

 

Chi ci schioda dalle spalle le multinazionali del tabacco, i gruppi mafiosi che trafficano in erba, e così via... ? Proibirle ai minori di 21 anni, perfetto. Ci sto.

 

Ma quanto scommettiamo che i bagni delle scuole saranno ancora pieni d'erba?

 

Mi mette amarezza per la condizione di questa italietta.


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Inviato il 20 marzo 2007 11:07
Se son proibite le droghe leggere, allora vietiamo anche l'alcool e il tabacco.

 

Sono d'accordo.

O si regolamenta tutto in maniera precisa e oggettiva oppure lo si vieta punto e basta, perché in sti casi le mezze misure non funzionano.

Stessa cosa vale per la prostituzione.

 

Siccome però il vietare in modo repressivo fa nascere solamente malvivenza, mercato nero, sfruttamento e spaccio e nessun genere di controllo può prevenire questo sottobosco, preferisco una cosa legalizzata ma controllata sistematicamente dall'inizio alla fine.


{
{Spettro}
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{Spettro}
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Inviato il 20 marzo 2007 11:57

Un ubriaco/drogato che si mette alla guida è un rischio anche per la mia persona. Quindi ne andrebbe regolamentato il consumo, ma è una cosa difficile da attuare.

Il problema è: una canna può mettere a rischio la mia vita di non fumatrice di canne? Imho, meno che un superalcolico.

Sia per alcol che per droga l'unica soluzione sarà sempre e solo affidarsi al buon senso delle persone.

Se le proibisci non risolvi niente così come se le legalizzi.

 

 

 

c'è differenza eccome: se mi bevo una boccia di vino devo solo che andare a nanna... non potrei far altro. se mi faccio una canna da solo, me ne accorgo solo io. ci siamo capiti? :D

inoltre l'alcool, se continuato a bere nell'arco di pochi minuti/poche ore, aumenta il tuo stato alterato a livelli esponenziali, cosa che non accade se ti fai una canna dietro l'altra, cosa che invece incide sulla durata dello stato alterato, che una volta giunto a saturazione, resta tale.

 

ok, grazie per le risposte, allora già che ci sono vi pongo un'altra domanda; visto che da quello che ho letto la cannabis ha un effetto meno forte dell'alcool, perchè la prima è illegale e la seconda è permessa? perchè se un ragazzo vuole fumare una canna deve andare a nascondersi nella foresta stregata di Gondor e invece uno che si vuole fare una bevuta può farsela dove vuole senza problemi?


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Ashan 'Tyr
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Inviato il 20 marzo 2007 12:37
Lyga wrote

 

 

Il ragionamento che fa Ashan (spero di averlo interpretato correttamente...chiedo conferma all'interessata) è il seguente:

proibendo le canne, si diminuisce il loro utilizzo? E ribaltando il discorso, in caso di divieto di vendita di sigarette ed alcol, diminuirebbe il loro consumo? Nella seconda ipotesi abbiamo l'esperienza del proibizionismo a darci la risposta.

 

esatto, il mio discorso si inserisce nella teoria della "riduzione del danno".

A parte che concordo con nemo, sul fatto che chi ha fumato è lievemente alterato, ma nulla di eclatante, in ogni caso il fenomeno "droga" non può essere semplicemente trattato come qualcosa da eliminare del tutto, perchè si sa che non funziona.

E' vero, anche legalizzando ci sarebbero comunque persone che non rispettano la legge, contrabbando.. ma nella media, a parte il fatto che si ridurrebbe il fascino del proibito, il tipico consumatore (il venticinquenne che ha voglia di rilassarsi con gli amici con un cannone in compagnia) farebbe prima a cercarsi un pusher che gli dà chissà che schifezza o ad andare in un negozio e comprare roba legalmente?

Oltretutto se uno frequenta negozi in cui vendono solo droghe leggere ha minori possibilità di vedersi offrire roba pesante, come facilmente accade a chi si serve da pusher.

 

Inoltre, è vero che ci sarebbero comunque i bagni delle scuole piene di ragazzini con la canna, ma tanto accade lo stesso con alcoole e fumo... anzi, indubbiamente si fumano meno canne che sigarette, quindi se anche una canna è più forte di una sigaretta, è impossibile che uno fumi 20 canne al giorno, mentre sono migliaia le persone che si spazzolano uno o due pacchetti in un giorno. e nessuno, in quel caso, ha nulla da obiettare.

 

quindi la mia opinione è: liberalizziamole, fa meglio alla salute dei consumatori, alle casse dello Stato, alla lotta alla criminalità, ai desideri di milioni di consumatori.

 

Senza pensare poi a tutti gli usi dei derivati della canapa, dalla produzione di abiti leggeri ed ecologici, all'alleviamento delle sofferenze di tanti malati (io, se fossi malato terminale, preferirei di gran lunga essere sempre un po' "sballata" che soffrire come un cane... c'è qualcosa di male in questo???), e se non sbaglio la canapa è utile per la produzione di carburanti più ecologici...

 

per rispondere a Spettro

ok, grazie per le risposte, allora già che ci sono vi pongo un'altra domanda; visto che da quello che ho letto la cannabis ha un effetto meno forte dell'alcool, perchè la prima è illegale e la seconda è permessa? perchè se un ragazzo vuole fumare una canna deve andare a nascondersi nella foresta stregata di Gondor e invece uno che si vuole fare una bevuta può farsela dove vuole senza problemi?
, ecco qua qualcosa di interessante...

CANAPA


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 20 marzo 2007 13:10

c'è anche da dire che molti tossicodipendenti all'ultimo stadio, non fanno più uso di droghe ma buttano giù psicofarmaci e alcool, questo si che è un cocktail letale. Solo che un farmaco non si può proibire per legge ed è più facile da procurare credo.

 

Questo era solo per sottolineare che se uno vuole, sostanze con cui "sballarsi" le trova e se proprio dovessi scegliere preferirei che una persona provi a fumarsi una canna, piuttosto che, non trovandola, si metta a sniffare trielina o mangiare funghi velenosi


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