Sui live-action tratti da manga/anime ho sempre avuto opinioni contrastanti, quei due/tre che ho visto erano al limite dell'inguardabile (imho, ovviamente),

1 ora fa, rhaegar84 ha scritto:

produzione netflix sperando appunto non apportino cambiamenti per questioni diciamo politiche/immagine

Se è di produzione americana allora è altamente probabile che quei cambiamenti ci saranno, è una questione diventata ormai fondamentale, da quelle parti. Si veda per esempio l'ultima serie animata sui Cavalieri dello Zodiaco (quest'ultima targata proprio Netflix).

E comunque One Piece ha già di suo una certa diversità etnica, quindi poco male.

Ho finito di vedere per la quarta volta Lost (sono stato costretto da mia moglie, lo giuroooooooaaaarghhhh). Continuo a credere che, al netto dei 10 mila difetti che ha questa serie, la stagione finale (e soprattutto gli ultimi episodi) siano estremamente robusti, e siano riusciti a dare ad un cast variegato una conclusione tutto sommato piú che dignitosa, completandone gli archi e fornendo il giusto payoff per personaggi costruiti lungo anni e anni di episodi (e a cui gli spettatori erano evidentemente molto affezionati). Capisco che molti l'abbiano trovata intellettualmente insoddisfacente, ma da un punto di vista emotivo e narrativo, la trovo davvero ottima.

Ho iniziato Ombre e Ossa su Netflix. Devo dirlo: queste serie con il teenager di turno che scopre di avere i poteri/di far parte di un antico ordine/di essere in realtá un mago o strega/di avere un oscuro passato etc etc mi fanno venire l'orticaria. Ma ieri sera era tardi, mi era stato detto del bene su questa serie e non avevamo altro in programma, quindi ci abbiamo provato.

Il primo episodio mi ha convinto: i dialoghi sono buoni (infodumping inevitabile, ma almeno hanno provato a cammuffarlo), fotografia convenzionale ma efficace e ricca, effetti speciali adeguati e una buona atmosfera.

Troppi nomi di persone, luoghi e popoli buttate lá senza aiuti, e io mi sono perso al secondo o terzo nome incomprensibile. Ma pazienza. Alcune ingenuitá e personaggi che fanno cose assurde, ma pazienza.

Onestamente, non mi sorprenderebbe affatto se tornassi a scrivere tra qualche giorno dicendo che é 'na sola, perché a naso potrebbe essere una di quelle serie partite bene "per pura fortuna". Ma si vedrá.

16 minuti fa, Manifredde ha scritto:

Ho finito di vedere per la quarta volta Lost (sono stato costretto da mia moglie, lo giuroooooooaaaarghhhh). Continuo a credere che, al netto dei 10 mila difetti che ha questa serie, la stagione finale (e soprattutto gli ultimi episodi) siano estremamente robusti, e siano riusciti a dare ad un cast variegato una conclusione tutto sommato piú che dignitosa, completandone gli archi e fornendo il giusto payoff per personaggi costruiti lungo anni e anni di episodi (e a cui gli spettatori erano evidentemente molto affezionati). Capisco che molti l'abbiano trovata intellettualmente insoddisfacente, ma da un punto di vista emotivo e narrativo, la trovo davvero ottima.

Sono d'accordo, il finale di Lost non è così disastroso come lo considerano in molti, anzi, io sono molto affezionato tuttora alla serie. Devo anche riconoscere che, nonostante gli autori abbiano ammesso che vari misteri sono stati improvvisati e non pianificati, la logica generale della storia tutto sommato "fila" (purché però

Comunque, posso capire che lo stile di Damon Lindelof, che prevede una voluta assenza di spiegazioni a tanti misteri (in questo si ispira a David Lynch), risulti a molti spettatori una cosa fastidiosa.

A me Lost non piace, l'ho vista quasi controvoglia su pressione dei miei amici, ma concordo in pieno con voi sul finale: l'unica cosa che poteva funzionare era un finale emotivo, gli autori l'hanno capito e hanno puntato tutto su quello ed hanno fatto benissimo.

Ma credo che in generale l'essersi dati una tabella di marcia chiara dopo il disastro della terza stagione abbia fatto miracoli, per esempio ricordo abbastanza positivamente il dualismo scienza/fede delle stagioni 4/5, di sicuro molto meglio di buttare alla cieca nuova carne sul fuoco ogni settimana.

Oh, che bello sentire che esistono persone savie che riconoscono il valore del finale di Lost ^^

Io sono convinta che buona parte delle critiche, all'epoca, provenisse da gente che si era stufata di seguire la serie per bene, magari si era persa pure delle puntate e arrivato il finale, volesse sfogare un po' di frustrazione criticandolo aspramente.

Anche l'idea che "non sapessero dove andare a parare" era una cosa che si diceva ma che poi di fatto non corrisponde alla realtà: quando Abrams abbandonò il progetto lasciandolo a Lindelof e Cuse, aveva comunque delineato quale dovesse essere il finale e soprattutto che dovessere essere incentrato sui personaggi e l'aspetto emotivo. Della serie, nel mezzo fate un po' come vi pare, ma poi dovete arrivare lì.

2 ore fa, Il Lord ha scritto:

 

Ma credo che in generale l'essersi dati una tabella di marcia chiara dopo il disastro della terza stagione

Disastro? Per me è stupenda la terza stagione (sarà che io ho adorato tutta la parte legata agli Altri e Ben)

E poi nella terza c'è Deja Vu, una delle mie puntate preferite in generale.

Personalmente l'ho trovata pessima, sembrava che gli autori stessero tirando avanti settimanalmente in attesa di un miracolo e ricordo che molto dei miei amici abbandonarono proprio delusi dalla stagione 3. Ma i gusti son gusti e, soprattutto, non ricordo granché per argomentare nel dettaglio ma "all'epoca commentai così" .

Per serie tv come Lost incentrate sull'accumulo continuo di misteri un finale emotivo era la soluzione migliore, anzi l'unica soluzione: un finale intellettuale che si impegnasse a spiegare ogni singolo mistero sarebbe stato impossibile perché avrebbe dato necessariamente origine ad incongruenze e buchi di trama (e infatti non è che poi di fatto tutto sia stato spiegato benissimo). Non ho un ricordo molto vivido della serie tv avendola vista tanti anni fa ma ricordo che anche a me il finale piacque.

Sulla S3 concordo con ryer sul fatto che non mi sembrò così disastrosa, anzi se non sbaglio fu proprio quella che catturò il mio interesse e che mi spinse a recuperare anche le due stagioni precedenti.

Io ho addirittura il dubbio di averlo mai finito, Lost; cosa che, nel caso, la dice lunga su quanto mi sia piaciuta come serie. Uno sviluppo troppo intricato (ci sono stati momenti in cui davanti all'ennesimo flashback mi veniva da urlare), sovraccaricato e a tratti sconclusionato, che alla fine si è risolto in un (mezzo) nulla di fatto. E' un pò la stessa storia di Fringe o di Alias, altre due creature di JJ Abrams. Chissà se è un caso...

Però scusa, se hai il dubbio di non averla nemmeno finita, come fai a dare un parere sul finale dicendo che si è risolto in un mezzo nulla di fatto (cosa non tanto vera, per altro)

Non discuto sul fatto che sia una serie non per tutti, sicuramente ti devono piacere le cose un po' complesse e che creano suspance accumulando informazioni e dettagli man mano (anche se resta in gran parte una serie d'azione/avventura, ad oggi vengono fatte serie anche più cervellotiche) ed esser consapevoli che la risoluzione del mistero, che pure c'è, non è centrale quanto il racconto dei personaggi e delle correlazioni.

Lo sanno tutti come lavoravano gli sceneggiatori di Lost:

La serie l'ho seguita in modo regolare praticamente tutta, credo che mi manchi metà dell'ultima staigone, lì ho seguito un pò a salti.

6 minuti fa, ryer ha scritto:

esser consapevoli che la risoluzione del mistero, che pure c'è, non è centrale quanto il racconto dei personaggi e delle correlazioni.

E' questa la cosa che ho sempre trovato un pò snervante, di Lost; hanno pompato una mitologia interna molto intrigante, coltivato misteri, domande e curiosità per poi dire "beh, ma comunque noi è dei personaggi che vogliamo parlare". Non è proprio il massimo.

E' la stessa cosa successa con l'ultima stagione di GoT. Otto stagioni a tremare di paura per l'arrivo degli Estranei e a sentir parlare di profezie su AA e PP, addirittura hanno inserito il dettaglio sul fatto che in valyriano non c'è distinzione tra il genere maschile e femminile e poi come finisce? Che della profezia non se ne fa niente e che per uccidere gli Estranei bastava paracadutare Samurai Jack davanti al NK.

Creare una serie incetrata su misteri, che siano banali o complessi, serve a poco se poi di quei misteri non te ne fai niente. Lost è stata una delusione, da questo punto di vista. Non una bruttissima serie, ma senz'altro una delusione, e lo dico da fan del genere.

1 ora fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:

Lo sanno tutti come lavoravano gli sceneggiatori di Lost:

 

 

Dei nabbi in confronto ai nostri sceneggiatori di Medical Dimenzió, tra l'altro buona festa del grazie a tutti e viva la Magnesia!!! 

1 ora fa, Menevyn ha scritto:

E' questa la cosa che ho sempre trovato un pò snervante, di Lost; hanno pompato una mitologia interna molto intrigante, coltivato misteri, domande e curiosità per poi dire "beh, ma comunque noi è dei personaggi che vogliamo parlare". Non è proprio il massimo.

 

Il fatto è che buona parte di quei misteri e delle domande legate alla mitologia di cui parli, viene spiegata nell'ultima stagione a poche puntate dal finale (soprattutto nella puntata con l'agognato confronto con Jacob). Se si è seguito tutto, ma si è saltata proprio quella parte, ovvio che si resti quantomeno perplessi^^

I personaggi, che poi sono stati proprio l'elemento che mi aveva catturata all'epoca, se ci pensi erano il fulcro della serie già dall'inizio, non a caso le puntate partivano da un flashback ed erano incentrate di volta in volta su un singolo personaggio.

Ma parlo del modo in cui sono stati portati a conclusione. Comunque, sono gusti.