Contenti loro.. Io voglia di tagliarmi le vene per una serie tv non ne ho..
Nuovo teaser della 3° stagione di Daredevil. Era da tanto tempo che non avevo tutto questo hype per una serie tv
"Power resides where men believe it resides. No more and no less."
Il 15/10/2018 at 21:56, ziowalter1973 dice:In qualche commento che ho letto si parlava di atmosfera da soap anni 80.. Solo per il fatto di essere ambientata a parigi per me fa perdere punti.. Comunque guardala e poi fai la recensione
Non vorrei sbagliarmi, ma credo che a ogni puntata cambino le ambientazioni/personaggi. Il creatore è lo stesso di Mad Men, serie molto bella e raffinata ma che non faceva certo della vivacità il suo punto forte.
Forse anche in questa sui "Romanoff", bisognerà dare fiducia alla vicenda prima che decolli...
A me piacciono molto le serie prodotte dalla BBC perché le trovo di alto livello sia per la notevole fotografia che presso indugia sui paesaggi e sulla flora in essi presente ,come per dire che essi sono parte integrante della storia raccontata , sia per l’ottima recitazione .,asciutta e realistica e per i notevoli costumi .
Tra le serie prodotte mi è molto piaciuta quella che porta sullo schermo la saga dei Poldark ,ora arrivata da noi alla terza stagione che ho visto in toto ,perché certamente ,anche se con ritmi lenti,magari scanditi dalle bellissime onde del mare della Cornovaglia ,riesce a farsi seguire con interesse e questo senza usare artifici tipo nudità (al massimo si vedono gli addominali del bel Ross-il nano che fa innamorare la guerriera Elfa nella trilogia degli Hobbit -),turpiloquio,immagini forti e questo perché la storia basta ad attirare gli spettatori ,nulla di più ma soprattutto nulla di meno .
E poi che dire? Il cattivo è cattivo e stupido sempre ,ovunque e comunque e a ben vedere non trionfa mai e devo dire che una tantum questo piace ed è rassicurante (mi riferisco al vomitevole George e all’altrettantovomitevole ma soprattutto disgustoso vicario più viscido e bavoso di una lumaca di terra ).
Bellissima la sigla iniziale avvolta da una musica inconfondibile .
Peccato non poter vedere di seguito la quarta stagione che è andata in onda questa estate nel Regno Unito .Sottolineo che le donne di questa serie sono ben raccontate ,forti e fragili ,indomite ma pratiche e sognanti e a seconda degli eventi,ribelli ma se c’è una sorta di femminismo più o meno mascherato questo non è di certo spinto in modo esagerato e poco realistico e caricaturale perché troppo opportunista , il che mi piace devo dire
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Habemus teaser della terza stagione di the last kingdom
HO finito di vedere Ash vs. Evil Dead e devo dire che la trovo meravigliosa nella sua stupiditá
Intendiamoci: non é venuta male per sbaglio. É stata appositamente fatta cosí e credo che riesca (quasi) perfettamente nel suo intento di riportare in vita le atmosfere della saga e di un certo cinema che solo gli anni 80 - dalla fine dei 70 all'inizio dei 90- potevano produrre.
Poteva sembrare "roba vecchia e fuori moda". Invece Raimi e Campbell sono riusciti nel tentativo di riesumare quell'eccesso di splatter e "stupiditá" che cosí tanto divertivano nei film, e anzi hanno accentuato la cosa rendendo il film ancora piú violento e Ash ancora piú stupido cosí che sia davvero impossibile fraintendere la chiave di lettura e ci si possa godere gli episodi senza fare confronti ed analisi che sarebbero fuori luogo.
Divertente e forse anche catartico, come potevano esserlo i fumetti horror in passato. Teste mozzate, mostri che esplodono, mi ha riportato ai miei 13 anni, quando guardavo l'Armata delle Tenebre elmeno una volta al mese, leggevo Dylan Dog e disegnavo durante le lezioni pagliacci assassini con sega a motore che tagliavano mani a destra e a sinistra (come sia possibile che i miei genitori non siano mai stati chiamati ad udienza per questo é un mistero, oggi giorno ci sarebbe uno psicologo sull'attenti prima ancora di poter rispondere "son ragazzi" ).
Allora condividevo questo fascino (DD, cinema e disegni in classe compresi) con un mio compagno di classe. Con cui oggi suono nello stesso gruppo.
Mi é venuta voglia di rivedermi l'Armata delle Tenebre: magari se riesco ad organizzarmi, invito alla serata anche lui e mio fratello (altro con cui condividevo questo interesse, e con cui oggi suono )
Insomma, credo che Ash vs. Evil Dead abbia qualcosa di interessante da dire. Forse usa l'effetto nostalgia come e piú di altri (es. Stranger Things) in maniera piú immediata e meno "filologicamente corretta", e non nego che per chi non ha mai visto i film di cui la serie é il seguito, e per chi non ha ricordi di certo cinema horror ormai non piú di moda, potrebbe non dire nulla.
Ma per gli altri, consiglio la visione. Non aspettatevi alta filosofia, perché non la troverete
15 hours fa, ziowalter1973 dice:Habemus teaser della terza stagione di the last kingdom
Wow!! Inutile dire che continuerò imperterrita con la mia ship tra Uthred e la figlia di Alfred sperando di essere prima o poi esaudita!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Che simpatico suocero che deve essere alfred..
Beh vogliamo parlare del genero?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Speriamo si tirino un pò su, finora la serie non mi ha preso granchè...
Più che altro faceva ridere perché lui fino all'ultima stagione uscita continuava a menarla con la sua vendetta ma poi si ritrovava perennemente infognato in tutt'altro.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
In questi giorni sto finendo di vedere Hill House. Mi mancano ormai pochissime puntate e, salvo grosse pecche nel finale che non credo ci saranno, sono soddisfatta. Il pilot mi ha incuriosita, ma episodio dopo episodio ho apprezzato sempre di più la struttura narrativa con cui pian piano si conoscono i protagonisti, tra i quali va annoverata la casa. Sono un'appassionata del genere horror e devo ammettere che il classico della villona neogotica infestata mi è sempre piaciuto parecchio; ma qui ho apprezzato particolarmente l'attenzione alla psicologia dei personaggi e il riuscito intreccio tra passato e presente.
Non vorrei lanciarmi in analisi fuori luogo, dato che non conosco ancora il finale, ma credo ci sia qualcosa di più profondo della storia di paura.
Mi ha un po' delusa invece Les Revenants, forse perché mi aspettavo moltissimo. Anzi, sicuramente per questo. Delle prime puntate ho adorato in particolare l'ambientazione affascinante e diversa dal solito, la fotografia e la colonna sonora che contribuiscono a creare l'atmosfera. Con il passare degli episodi, però, ho cominciato ad avere una certa insofferenza. A volte mi sembrava di vedere la stessa puntata, con qualche variabile. Diversi elementi, poi, mi sono sembrati buttati nella mischia un po' a caso e, in un intreccio in fondo abbastanza scarno, lo trovo un erroraccio. La narrazione, insomma, l'ho trovata decisamente poco efficace. Forse il mio giudizio è troppo severo, ma l'idea di partenza mi aveva affascinata moltissimo: dei ritorni che per una volta non hanno nulla a che vedere con zombie e simili; finalmente mi sembrava ci si interrogasse in maniera originale su una cosa che da sempre tormenta l'uomo. Questa tematica, insieme all'ambientazione, è ciò che ho trovato di migliore in questa serie.
Però, come dicevo, alcune cose hanno letteralmente messo a dura prova la mia pazienza. Quindi mi sono bloccata ad inizio seconda stagione; non ricordo più se alla prima o alla seconda puntata. Dite che arrivando alla fine potrei risollevare il mio giudizio?
Ho guardato anche le prime due stagioni di Peaky Blinders. Che dire? Molto, molto bella. Una serie di qualità, sotto tutti i punti di vista.
The Haunting of Hill House è la seconda in lista tra le serie tv che ho intenzione di cominciare a breve. Ho letto recensioni positive, entusiaste, ed anche per me l’ambientazione horror gothic è abbastanza suggestiva ed accattivante. Sono poi dell’opinione - del tutto personale, non essendo una che fagocita serie tv di qualsiasi genere ma che sceglie in base a sensazioni, pareri, indicazioni e non ultimo facendosi guidare dall’ispirazione del momento - che nel catalogo Netflix siano state inserite nell’ultimo periodo serie qualitativamente elevate.
Insomma, credo meriti.
Su Les Revenants, come scrivevo qualche tempo fa, non posso che consigliarti di insistere e completarne la visione, non fosse altro che sono soltanto due stagioni, se non erro di 18 episodi totali.
Credo che il punto morto di cui parli, se ho inteso bene, è l’inizio della seconda stagione, che è effettivamente almeno in parte un ripetere sempre le stesse dinamiche viste in alcuni episodi della prima stagione, tuttavia non è proprio così: è un riprendere le fila delle storie di alcuni personaggi spiegandoci ancora qualcosa in più del loro passato. Per me, come detto, è una piccola perla nel panorama delle serie tv un po’ più di nicchia, e la consiglierei sempre e comunque. La trovo qualitativamente di un altro livello rispetto a molti dei prodotti che si sono venduti meglio, diciamo così.
Ambientazioni, trame, personaggi e musiche per me perfette. Concordo sul fatto che sia a tratti disturbante, ma è la cifra stilistica di quel genere di narrazione che è la filmografia francese, una narrazione estremamente realistica e scevra da orpelli che possono distogliere l’attenzione dello spettatore dal tema principale, tema che per me è trattato in modo magistralmente elegante e poetico: quello dei ritorni, appunto, argomento delicato e con il quale spesso si corre il rischio di scadere o nel tragico o, al contrario, nel grottesco.
In questo caso tutto è accennato, lo stupore così come il dolore, così come l’alone di mistero intorno ad ogni singolo personaggio e che mi ha trascinata fino al finale. Finale che è assolutamente coerente, e di certo la lentezza che pure si ravvede in alcuni tratti è il prezzo che si deve pagare per godere di un prodotto così notevole, almeno per me.
Ciò che ho più apprezzato è stato l’indagare in maniera speculare da una parte i sentimenti e le emozioni di coloro che ritornano alle loro vite, vite che però non riconoscono più in quanto irrimediabilmente sconvolte dalle tragiche circostanze della loro morte, sia le difficoltà emotive dei vivi che vedono all’improvviso sgretolarsi il precario equilibrio faticosamente raggiunto dopo la morte dei propri cari. Un tema non certo banale.
Infine, su Peaky Blinders non posso anche qui che concordare con chi ne parla in maniera estatica. Per me è una delle serie migliori del decennio, che tra l’altro non conosce mai un calo ma che anzi cresce in qualità ed anche in intensità di stagione in stagione.
Ho letto che sono appena cominciate le riprese dell’ultima stagione, stagione che sarà la conclusiva.
Da un lato mi dispiace perché dire addio all’iconico Thomas Shelby ed alla sua grande famiglia (anche allargata) penso che non sarà facile. Dall’altro però penso che sia doveroso che questo grande racconto, che attraversa alcuni tra i decenni più travagliati della nostra Europa e ne fotografa stravolgimenti economici, politici e sociali, giunga al termine in maniera onesta e coerente.
Grandioso il cast e l’ambientazione.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Anche io sto proseguendo con Hill House, e la considero (per il momento) un'ottima serie, dove la natura horror é funzionale alla narrazione in quanto origine (forse...) dei problemi psicologici dei protagonisti. Ed é bello scoprire gli avvenimenti attraverso i flashback dei personaggi, con una trama che si sviluppa ad incastri di POV grazie ai quali solo episodio dopo episodio si capisce cosa sia effettivamente accaduto (e non solo durante l'infanzia a Hill House).
Pur avendo visto diversi film horror in passato, questo (lo ammetto) é il primo ad avermi inquietato davvero dopo The Ring (al tempo che fu) e It follows (di recente). Nonostante il pericolo "spaurelli" (apparizioni che sembra si limitino a spaventare e poi fuggono come quei bambini che fanno gli scherzi con i campanelli) tanto in voga nei film moderni, la serie si salva anche perché la dose di paura in ogni episodio é contenuta, essendo la storia dei personaggi il focus della trama. E vista l'efficacia delle scene di paura, sia aspetta "la dose" come il dessert a fine pasto (o almeno per me era cosí).
Al momento, promossa a pieni voti.
EDIT: chiunque abbia Netflix dovrebbe perlomeno guardarne il sesto episodio: registicamente é una meraviglia tecnica con un piano sequenza di oltre 20 minuti
Il 19 novembre inizia la terza stagione di the last kingdom. In effetti la data del 29 dicembre era un pò strana..