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Amor di Patria
V di Viserys
creato il 07 giugno 2005

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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 08 giugno 2005 12:49

Che noia questi battibecchi...

 

A voler parlare con toni civili, mi sembra che ci sia un concetto che alcuni riconoscono importante e che per altri è vuoto di contenuti. Quindi, mi interessa sentirmi spiegare in che modo quel concetto ha dei significati e mi interessa spiegare perchè non hanno senso.

 

Il resto sono cose strettamente personali e non mi sembra utile che ci accapigliamo su quelle.

Se uno per carattere non si sente italiano, la sua personalità va rispettata. E anche se uno starebbe meglio altrove mi sembra di bassa lega suggerire motivazioni futili come il cellulare, visto che dietro a una scelta di vita ci sono sempre motivazioni serie.


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Benjen Stark
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Benjen Stark
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Inviato il 08 giugno 2005 13:14
Mi sembra piuttosto che questa tua ultima affermazione sia invece stata usata troppo spesso per liquidare l'Unità di'Italia come un movimento di pochi interessati, senza invece capire le motivazioni di fondo del Risorgimento. Ugualmente, con questa affermazione si liquida il ventennio come "periodo nazionalista", senza in esso vedere la risposta ai problemi che l'Italia si è trovata ad affrontare nel promo dopoguerra. In generale anzi, senza offesa, ma mi sembra che tu abbia ripetuto uno slogan sessantottino senza fare alcuna analisi.

 

Eh?

1) io non liquido il risorgimento come movimento di pochi interessati, ho semplicemente detto che il concetto di amor di patria e' un concetto sviluppato nel romanticismo, quindi relativo, astratto, ceracando di fare una distinzione tra 2 concetti di patria, questo e quello descritto all'inizio del mio post...

2) non intendevo spiegare le motivazioni del fascismo, ho soltanto rivelato la coincidenza, secondo me non casuale, della nascita di regimi nazionalisti in Germania ed in Italia, dove sono avvenute le ultime riunificazioni...

 

 

Su che pensa la maggioranza degli italiani, direi che può valere allora (slogan per slogan, no?) il manifesto di AN per il decennale:

"eravamo in pochi a chiamare l'Italia patria,

ora simao la maggioranza".

 

Stavo parlando dell'ideale fascista di patria, il mio riferimento alla maggioranza dell'italiani riguarda la

costituzione italiana che, non so se ti risulta, e' ANTIFASCISTA.


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 08 giugno 2005 13:37
Non mi discosto assolutamente dall'atteggiamento che avete voi nei confronti di chi la pensa diversamente

 

Non mi pare di aver visto simili toni da chi è per il patriottismo :wacko:

 

 

Fattostà che ti stai e vi state attaccando veramente a poco per evitare quello che ho realmente scritto se invece di prendervela tanto per le mie presunte offese vi foste degnati di dare una risposta alla mia tesi, forse ora saremmo entrambi persone piu' consapevoli l'uno dell'altro, ma forse questo e' chiedere troppo

 

Non è chiedere troppo, ma, come detto, da parte mia voglio leggere ancora un po', prima di dire qualcosa in piú; semplicemente, ho voluto intervenire verso un commento che non mi pareva rispettoso, oltre a indicare una specifica persona e la sua esperienza.

 

 

per la tua domanda, volevo mettere bene in chiaro che con il mio discorso non sto gettando me**a con i poveracci che sono morti per l'Italia

 

Eppure ancora non mi ha detto dove quanto da me citato del tuo messaggio andrebbe contro all'avere un sentimento patriottico, visto che mi pare siano perfettamente conciliabili ;)

 

 

Le persone SONO un guazzabuglio di geni che non centrano assolutamente niente col posto dove sono nate se non per la lingua che impareranno e per le caratteristiche puramente fenotipiche

 

Mi pare limitante, una simile definizione non tiene conto di intelletto, di ragione, di cultura. Di anima, se uno ci crede. Il posto dove si è nati influenza anche come cultura e come mentalità.


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Benjen Stark
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Benjen Stark
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Inviato il 08 giugno 2005 14:31
QUOTE (^EraseR^ @ Jun 8 2005, 11:12 AM)

Le persone SONO un guazzabuglio di geni che non centrano assolutamente niente col posto dove sono nate se non per la lingua che impareranno e per le caratteristiche puramente fenotipiche

 

 

 

Mi pare limitante, una simile definizione non tiene conto di intelletto, di ragione, di cultura. Di anima, se uno ci crede. Il posto dove si è nati influenza anche come cultura e come mentalità.

 

Si, la cultura, le persone, la storia, la mentalità del posto in cui siamo nati e cresciuti ci influenza, per questo le cose che amo di piu' sono "italiane", ma lo sono anche quelle che odio di piu', per cui non me la sento di dire che amo la mia patria e cio' che rappresenta, ne amo molti aspetti, ne odio altrettanti, mi sforzo, nel mio piccolo, di fare qualcosa per migliorarla, per viverci meglio .


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Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 08 giugno 2005 14:38
Io sono stato perfettamente rispettoso dell'interiezza di tutti quanti, dato che ho espresso un giudizio perfettamente a senso unico, senza indicare nessuno e soprattutto senza insultare nessuno.

 

Il mio intervento era da moderatore.Se son intervenuto a quel modo è perchè se ne è verificata l'esigenza,e altro non agigungo.Il resto dell'intervento è personale,.

 

Se ti senti tirato in ballo mi dispiace, ma non era questo il mio obiettivo, non volevo darti del "vacuo di spirito" ( anche se forse con la tua risposta qualche dubbio me lo dai ).

 

Cos'è getti il sasso e nascondi la mano?In che senso chi crede in qualcosa di diverso da quello in cui credi tu è vacuo di spirito o ti autorizza ad avere dubbi in tal senso su una persona che manco conosci?Anche perchè questo mi sembra palesemente pregiudizio..tipico di una data mentalità povera.Chiarisci sto punto e vedrai che le cose andranno meglio.

 

La prox volta prima di darmi dell'irrispettoso cerca di leggere attentamente, forse è meglio

 

Dalle repliche che hai ricevuto evidentemente quello che avrebbe dovuto rileggere un poco il proprio post non sono io.E forse si,sarebbe stato meglio. ;)

 

:wacko:


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 08 giugno 2005 14:53

piccola aggiunta sui tratti culturali, senza giudizi personali:

 

i tratti culturali italiani sono dovuti anche ad una mediazione ed una scelta cosciente, una decisione che non è quindi oggettiva, al pari della lingua.

ad esempio le persone che abitano al confine hanno una cultura più simile a quelle dei confinanti degli altri stati che a quelle del sud (tanto per fare un esempio), addirittura a volte si arriva a far si che queste culture di confine creano sottocultura a sè, rivendicando propria diversità e propria differenza (ma anche qui si tratta di una decisione cosciente).

semplicemente per partire da un punto fisso: l'idea romantica e nazionalista di: una nazione, un popolo, una lingua, una patria, una cultura, uno stato, non sta in piedi, nè dalla parte del popolo, nè della cultura nè della lingua.

 

detto ciò, a proposito del "battibecco": non penso che ci siano stati discorsi offensivi, ma casomai "duri"...altrimenti va a finire che dichiariamo offensive pure le opinioni personali con cui non siamo d'accordo...

 

tuttavia penso che sbagli sia chi difende ciecamente la patria (in quanto nazione) sia chi la attacca ciecamente, la verità penso stia nel mezzo.

come ha detto fra, patriottismo non è nazionalismo.

sono d'accordissimo con le critiche di eraser e benjen eccetera, tuttavia penso che attacchino di più il nazionalismo che il patriottismo.

se patriottismo è amare la propria patria nel rispetto delle altre, senza considerarsi superiori ma al pari degli altri, allora ben venga. penso che sia frutto del naturale sentimento di "familiarità" e di vicinanza indotto dalla sopravvivenza della specie. se è un motivo per considerare gli stranieri inferiori (cosa che purtroppo mi pare di notare in alcuni, unendola ad altre discussioni) allora penso che sia una grossa castroneria.

 

per concludere: amo l'italia, amo anche le altre nazioni e le altre culture (ma questo quasi sicuramente dipende dal mio amore per l'antropologia), per me siamo tutti uguali e tutti degni di rispetto, tutti un'unica grande nazione nei confronti del dio in cui si crede, della natura, della scienza o degli ufo.

ma quando gioco a Pro Evolution Soccer, come ho detto a fra ieri sera, gioco sempre con l'italia :wacko:


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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 08 giugno 2005 15:00
se patriottismo è amare la propria patria nel rispetto delle altre, senza considerarsi superiori ma al pari degli altri, allora ben venga. penso che sia frutto del naturale sentimento di "familiarità" e di vicinanza indotto dalla sopravvivenza della specie. se è un motivo per considerare gli stranieri inferiori (cosa che purtroppo mi pare di notare in alcuni, unendola ad altre discussioni) allora penso che sia una grossa castroneria.

 

per concludere: amo l'italia, amo anche le altre nazioni e le altre culture (ma questo quasi sicuramente dipende dal mio amore per l'antropologia), per me siamo tutti uguali e tutti degni di rispetto, tutti un'unica grande nazione nei confronti del dio in cui si crede, della natura, della scienza o degli ufo.

 

Esattamente la mia stessa posizione ^_^ Bell'intervento Ale ;)

 

 

:wacko:


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Damien Amfar
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Inviato il 08 giugno 2005 15:03
se patriottismo è amare la propria patria nel rispetto delle altre, senza considerarsi superiori ma al pari degli altri, allora ben venga. penso che sia frutto del naturale sentimento di "familiarità" e di vicinanza indotto dalla sopravvivenza della specie. se è un motivo per considerare gli stranieri inferiori (cosa che purtroppo mi pare di notare in alcuni, unendola ad altre discussioni) allora penso che sia una grossa castroneria.

 

 

Quoto e

 

Io sono contento di essere italiano, ogni tanto anche fiero, ci tengo al mio paese, e mi impegno a migliorarlo.

 

 

Riquoto. Credo che sia una frase semplice che rappresenti un po' l'intera idea che io ho di amor patrio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz :wacko:


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 08 giugno 2005 15:07

Spiegatemi un punto fondamentale: come fate a essere fieri o orgogliosi di qualcosa che non è opera vostra? Se voi vi foste fatti un mazzo per poter essere italiani capirei che fosse merito vostro, quindi ok, ma non avete alzato un dito per essere italiani... perchè ne siete fieri?

Io penso si possa essere fieri di essere in una squadra agonistica o in un team di ricerca, perchè c'è stata selezione e ci siete entrati per merito vostro, ma qua...


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xaytar
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Inviato il 08 giugno 2005 15:13
Spiegatemi un punto fondamentale: come fate a essere fieri o orgogliosi di qualcosa che non è opera vostra? Se voi vi foste fatti un mazzo per poter essere italiani capirei che fosse merito vostro, quindi ok, ma non avete alzato un dito per essere italiani... perchè ne siete fieri?

Io penso si possa essere fieri di essere in una squadra agonistica o in un team di ricerca, perchè c'è stata selezione e ci siete entrati per merito vostro, ma qua...

penso che sia un discorso allargabile a: mi sento fiero di essere milanista o altre squadre di calcio...

 

come ho detto io non sono fiero a livelli grandi, sono fiero della mia patria come posso esserlo della mia squadra semplicemente perchè sono contento che sia così, e lotto per migliorarla (se riesco a migliorare anche le altre anche meglio)

fiero nel senso di orgoglioso delle proprie tradizioni: non è merito mio, certo, ma quello che farò per migliorarla..

diciamo che se la mia patria fosse una squadra di calcio io sarei in panchina, non un tifoso...sta qui la lieve fierezza, da parte mia...e ci tengo a sottolineare lieve, proprio perchè cmq il tuo discorso ha un senso, non è merito mio, la "grande fierezza" ce l'hanno i morti o chi ha fatto più concretamente qualcosa...

tuttavia la cultura la creano anche i piccoli ingranaggi come me, quindi perlomeno fiero della mia cultura posso esserlo :wacko:


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Inviato il 08 giugno 2005 15:15
Che noia questi battibecchi...

 

A voler parlare con toni civili, mi sembra che ci sia un concetto che alcuni riconoscono importante e che per altri è vuoto di contenuti. Quindi, mi interessa sentirmi spiegare in che modo quel concetto ha dei significati e mi interessa spiegare perchè non hanno senso.

 

Il resto sono cose strettamente personali e non mi sembra utile che ci accapigliamo su quelle.

Se uno per carattere non si sente italiano, la sua personalità va rispettata. E anche se uno starebbe meglio altrove mi sembra di bassa lega suggerire motivazioni futili come il cellulare, visto che dietro a una scelta di vita ci sono sempre motivazioni serie.

Yabbadabbadu...

 

Che noia questi battibecchi :wacko:

 

Leggere le opinioni degli altri attraverso i propri preconcetti e sentirsi chiamati in causa.

 

Qualcuno non si sente italiano ed è un sentimento che nessuno mette in dubbio, però poi si comporta in maniera tipicamente italiana, e guai a farlo notare.

 

Il pattriottismo è un concetto vuoto per la maggioranza degli italiani, ma è un sentimento che in altri paesi genera benefici.


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Damien Amfar
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Inviato il 08 giugno 2005 15:15

Beh, Iskall, un paese è un sistema e, nonostante la moda dica che è male essere parte del sistema, sia io che te ne facciamo parte. Ognuno fa il suo ed è la divisione dei compiti e delle funzioni a far funzionare il sistema. L'espressione di quel sistema è quindi il risultato anche del tuo contributo, se pur piccolo. E' chiaro che sia un tipo di orgoglio "diverso" ma non vedo perchè non è possibile provarlo. Poi è anche possibile non provarlo. Non ci trovo niente di strano, c'è gente che non si innamora, non si affeziona, non odia e non ama nulla, non mi stupisce.

 

 

In parole povere credo che tu voglia fortemente fare parte di un sistema diverso da questo, in parole spicce, Ila.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz :wacko:


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 08 giugno 2005 15:42

Lascio perdere Ghost che la vita è piena di cose più interessanti di un flame.

 

E' appunto un discorso che vale per le squadre di calcio e altre cose, come diceva xaytar. Infatti non ho mai capito come si possa dire "abbiamo vinto" se non ci si è allenati per settimane e non ci si è sudati 90 minuti di partita.

 

Non penso che non provare questo sentimento faccia parte di un generale "non provare sentimenti", semplicemente questa particolare cosa non mi tange.

 

Sul fare parte di un altro sistema... mi basterebbe non fare parte di questo. Potrei anche essere apolide e andrebbe bene. Quanto basta per non andare soggetta ai pregiudizi che accompagnano la nazionalità italiana. Il fatto è che non mi identifico nell'italiano medio, e non sopporto di essere accomunata a questi solo perchè il certificato di nascita dice che ho strillato per la prima volta entro i confini di questo stato di recente invenzione. E cmq in ordine a tutto quello che trovo di valore ci sono molti posti infinitamente più avanti dell'italia e non capisco perchè devo starmene per forza qui o peggio farmelo piacere solo perchè ci sono nata. Sicuramente ci sono anche cose di qui che mi piacciono, ma se è per questo anche delle culture che mi stanno sulle scatole hanno prodotto cose che apprezzo. Siccome però di vita ho solo questa non voglio rimpiangere di essere vissuta nel posto sbagliato quando potevo non farlo.


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Brandon
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Brandon
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Inviato il 08 giugno 2005 15:52

Una cosa per tagliare l'aria:

 

Qualche anno fa leggevo un articolo che parlava di vita media attesa.

Era molto interessante ma restai colpito in particolare dagli "estremi" dell'artico.

Uno era il Giappone e l'altro uno staterello dell'Africa (di cui non ricordo il nome sorry).

L'articolo diceva che la vita attesa per un nascituro in Gipa era 80 anni mentre solo 30 per lo staterello Africano.

Se i due nascono insieme il giap viveva 50 anni di piu'....2 intere vite dell'africano.

 

Sarebbe bello sapere se a conoscenza di questi fatti, l'amor di patria del giap e dell'african sarebbe lo stesso.

hehehehe


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Morgil
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Morgil
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Inviato il 08 giugno 2005 15:55

dio santo che mi tocca sentire...si passa da un estremo all'altro..... :wacko:


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