Sbagli e mi sa che non ci capiamo proprio.
Il patriottismo non è la morte dell'obiettività, perchè non esiste un'autorità che possa determinare univocamente quali siano gli interessi nazionali, in caso di politiche estere aggressive ed in generale nel rapporto con ogni istituzione sovranazionale. Ed è per questo che in Italia si può parlare di patriottismo evitando il nazionalismo (è per questo che i costituenti inserirono l'articolo undici, imho), mentre negli USA il confine è molto meno netto e più facilmente valicabile (e già valicato ).
Il patriottismo non è, imho, rivolto all'esterno, perchè in quel caso collasserebbe sull'idea di nazionalismo e sarebbe grave, confonderli. Il patriottismo è ciò che, all'interno del tuo Stato, ti spinge a rispettarne le leggi, a lavorare per migliorarle in modo da spingerlo a crescere e a proliferare.
L'idea che questo accada sempre a discapito di qualcun'altro è un concetto anticapitalista che coinvolge un discorso più ampio e che però non inficia direttamente, imho, il sentimento patriottico.
Il fatto che commercialmente esistano interessi STATALI è poi una questione su cui ti invito a riflettere, visto che, almeno a quanto mi risulta, il mercato è libero, a livello mondiale, e gli stati e le politiche dovrebbero starne il più fuori possibile (le collusioni di Bush, ad esempio, dovrebbero essere criticate anche su questo piano).
In conclusione, un patriota non rimette le proprie decisioni a nessuno, in nessun campo, tranne uno: la difesa della propria patria. E per difesa si intende difesa, non un concetto distorto che prevede l'attacco ad un'altra nazione.
Ciauz
ok, ci siamo capiti, ma continuo a non condividere,
non esiste un' autorita' che sceglie gli interessi nazionali, ma c'e' l'autorita' che decide quale politica fare...
la fai un po' facile sul mercato libero, non e' proprio cosi', anche adesso gli interessi commerciali nazionali esistono, soprattutto in materia di approvvigionamento energetico.
In conclusione, un patriota non rimette le proprie decisioni a nessuno, in nessun campo, tranne uno: la difesa della propria patria. E per difesa si intende difesa, non un concetto distorto che prevede l'attacco ad un'altra nazione.
Su questo possiamo concordare
Questo perchè ancora paghiamo l'eccessiva presenza dello stato in un gran numero di mercati. Soprattutto qui in Italia.
L'autorità che decide la politica dello Stato mi pare che sia contestabile. Inoltre il patriottismo è identificato ideologicamente, ma non dovrebbe esserlo politicamente (ovvero, dovrebbe essere, almeno imho, parte integrante di tutte le dottrine politiche). Come si può voler governare un paese senza volere fortemente fare il suo bene?
Ciauz