1)Aegon I: ha creato il regno con un numero di vittime molto ridotto e senza che gli sconfitti si sentissero umiliati per la resa. Ha sempre prestato attenzione a far sentire coinvolti i lord nel governo facendo capire che chiunque lo aiutasse sarebbe stato onorato e avrebbe raggiunto vette non accessibili in una westeros divisa. Nonostante il doppio matrimonio non si è messo nella situazione di viserys 1. La nascita di maegor era opportuna visto che rimanere solo con un gracile aenys sarebbe stato rischioso per la dinastia. Il grosso errore è aver gestito in maniera troppo "scontata" l'invasione di dorne, probabilmente si era abituato bene con le vittorie precedenti e pensava di farcela solo per avere l'esercito più grande.
2) Jaehaerys I: lo metto secondo per i motivi che avete detto anche se non sono un suo fan. Per me Martin gli ha dato fin troppa plot armour con il risultato di avere il classico personaggio che deve apparire fi.go e vincente perché si. Perché sposarsi con alysanne non provoca nessuna reazione nel regno ? Che senso ha punire in la guardia di maegor o perché non sono stati fedeli al loro giuramento o perché erano leali a un usurpatore ? Se non altro aveva la giusta combinazione di fermezza e buon senso.
3) viserys II : lo metto terzo visto che come primo cavaliere ha avuto gatte a bizzeffe da pelare; la gestione dei figli ha lasciato però molto a desiderare.
4) Maekar: qua voglio dargli fiducia. Ha servito bene il reame prima di diventare re, si è trovato sovrano improvvisamente e lo ha ben amministrato senza grilli per la testa non mancando di adempiere in pieno al ruolo di protettore del reame. Sarebbe un buon auspicio per stannis, se non fosse che sappiamo non potrà diventare re.
Nonostante figli molto diversi tra loro e da lui, aegon lo ha sempre visto come un modello. Da approfondire in Fire and Blood 2
5) Aegon 3 : non mi immagino che abbia fatto molto come sovrano, ma i traumi personali potevano demolirlo completamente e il regno necessitava proprio di una personalità senza colpi di testa che rasserenasse gli animi e pazientemente ricostruisse
6-7) aegon v: come daeron 2, abbiamo a che fare con un re "buono" ma non "debole". Eppure, come jon snow in adwd, abbiamo di fronte una persona che ha gestito bene l'ordinario ma che, nel momento di voler promuovere un grande cambiamento, non è riuscito a vendere la sua idea ai sottoposti. La gestione dei matrimoni dei figli è poi un elemento negativo. Gli eventi di Summer hall sono ancora un punto interrogativo ma non credo si possa parlare di un aegon v sull'orlo della follia o perso nelle sue fantasie. Probabile che fosse un re ormai vecchio e amareggiato per i fallimenti e quindi disposto ad affidarsi a profezie e magia per ottenere all'ultimo i mezzi per promuovere la sua visione.
6-7) daeron II: valgono molte delle considerazioni fatte su aegon v. Se da un lato daeron ha cresciuto baelor e Maekar come degni eredi, dall''altro è scoppiata sotto il suo governo la questione blackfyre.
Da quel che abbiamo sentito nei vari libri, il trattato di unione con Dorne sbilanciato a favore dei martelli non poteva essere diverso visto baelor lo aveva già impostato e Dorne non era così debole da non poter ottenere qualcosa in cambio dell'indipendenza. Quello che si può imputare a deron ( ma anche qua bisogna aspettare fuoco e sangue 2) è che nel pre-ribellione non ha saputo cogliere l'insoddisfazione di quei vassalli che si sono sentiti insultati per i trattamenti di favore ricevuti dai dorniani . Come se le numerose perdite patite nella guerra di daeron 1 e lo stesso omicidio del re in spregio alle più basilari norme della diplomazia non contassero per daeron 2.
8) jaehaerys 2: anche di lui sappiamo troppo poco. Non il massimo di spirito di servizio verso il trono dato che aveva già visto cosa era successo quando il fratello maggiore aveva infranto la sua promessa matrimoniale.
9-10) baelor : penso che tra di noi sarò il meno duro con lui. Decisamente matto ma , a parte le sorelle, non ha danneggiato nessuno. Ci sta una volta tanto un re che tratti meglio il popolo dei nobili. Certo non prometteva bene il suo voler convertire anche nordici e ferricoli e la sua pace con Dorne ha iniziato quel clima di risentimento che esploderà con i blackfyre
9-10) daeron : abbiamo visto troppo poco di lui. Il suo piano era migliore di quello di aegon 1 ma anche lui ha sottovalutato la resistenza dorniana
11-12) viserys I: come aenys riesce a fare scoppiare una guerra civile in un regno che aveva ereditato pacifico e senza grosse grane in sospeso. Il tutto senza essere guerrafondaio, spendaccione o tirannico. Richiamare Otto come mano sembra una forzatura di trama per rendere i verdi capaci di iniziare al guerra, ma sappiamo che le persone sanno essere parecchie stupide
11-12) Aenys: se sei un cavaliere di draghi e ti metti in simili casini per timore degli altri vuol dire che non sei proprio adatto
13) Aerys 1 : l'assenteismo non è il massimo in una forma di governo in cui il potere è molto legato al volere di una sola persona. Forse sarebbe stato accettabile in un periodo di pace come quello di viserys 1, ma non dopo la grande epidemia e con la causa blackfyre ancora viva e vegeta. Anche una tiratina di orecchie a bloodraven sarebbe servita ogni tanto, visto che il suo regime poliziesco ha surriscaldato gli animi e probabilmente regalato nuovi sostenitori al drago nero ( ma lo scopriremo solo quando Martin ci dirà qualcosa sulla terza ribellione).
14) Aegon 2/ Rhaenyra : forse sono lapidario, soprattutto con Rhaenyra, ma abbiamo a che fare con due grandi ereditieri egoisti che nei momenti peggiori del regno non hanno mancato di mostrarlo. Se per aegon non servono parole, Rhaenyra ha chiarito molto bene ai cittadini della capitale che, nel suo breve regno, sarebbero stati in fondo alla lista delle priorità.
15) Aegon IV: potrebbe essere benissimo in fondo alla classifica ma non ha avuto la fregola sanguinaria di Aerys e maegor. Più che altro per la codardia mostrata ogni volta che qualcuno accennava a un minimo di opposizione più che per un minimo di standard di morale ( basti pensare alla povera povera naerys). Il fatto che i lord di westeros si siano ribellati al figlio daeron ma non a lui depone decisamente a loro sfavore, quali che fossero i problemi dell' essere filo-dorniano.
16) Maegor: doveva nascere dothraki.
17) aerys II: lo metto ultimo perché, a differenza degli altri suoi colleghi in fondo a questa classifica, è assolutamente imprevedibile. Se con un maegor e un aegon 4 puoi più o meno intuire quali argomenti evitare per finire male, stare dietro alla paranoia di Aerys è inutile visto che nelle giornate storte puoi ritrovarti a dover fare saltare in aria la capitale con te e gli altri abitanti tramite l'alto fuoco. Inoltre, sempre a differenza degli altri peggiori re, è riuscito a stomacare talmente tanti westerosiani da fare decidere loro che il tempo dei draghi doveva finire.
sulla questione forma di governo di westeros : per come ho capito io, il re dei sette regni ha il potere di decidere tasse e leggi a piacimento proprio come il re sole e i suoi colleghi del 1600-1700. A differenza loro però non ha una burocrazia sviluppata e quindi, come i re medievali, dipende dai suoi vassalli per mobilitare eserciti e raccogliere tasse. Una forma brida, come detto in un post sopra.
Grazie @osservatore dal nord per aver condiviso le tue preferenze (e grazie per aver fatto salire le quotazioni del Drago per eccellenza !)
Un commento super veloce.
Non è esattamente vero che sul matrimonio di Jae I ed Alysanne non ci siano state reazioni (la stessa regina Alyssa e Rogar Baratheon l’hanno osteggiato in tutti i modi); tuttavia, Jae ha avuto la lungimiranza di teorizzare la Dottrina dell’Eccezionalismo (o Santa Eccezione), che, di fatto, poneva i Targ. al di sopra dei comuni mortali.
Tale dottrina é stata diffusa nei 7K grazie ad Elinor Costayne, che capeggiava i Seven Speakers.
Inoltre, il regno era ancora provato dalla crudeltà di Maegor (che aveva al suo attivo plurimi reati di poligamia, oltre che incesto): il Conciliatore e la Regina Buona hanno subito mostrato la differenza.
Dopo mi rifaccio viva per altre osservazioni, ma ora il fatturato mi chiama !
La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.
Italo Calvino
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Le piccole cose hanno la loro importanza: é sempre per le piccole cose che ci si perde.
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Bien sûr je te ferai mal. Bien sûr tu me feras mal. Bien sûr nous aurons mal. Mais ça c’est la condition de l’existence. Se faire printemps, c’est prendre le risque de l’hiver. Se faire présent, c’est prendre le risque de l’absence.
Antoine de Saint-Exupéry
C’é una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. É la grande assente di questo secolo.
Zerocalcare
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si é portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa é la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Jorge Luis Borges
Per reazione del regno intendo quella dei septon e del popolo che avevano ripudiato aenys per aver fatto sposare i figli più grandi
Chissà perché ma da F&B II non mi aspetto grandi reazioni del Credo dei Sette dinanzi al regno del puttaniere Aegon IV...
L'andare a puttane e generare bastardi era certamente mal visto e altrettanto certamente ed ampiamente tollerato dal Credo, e in ogni caso non era un tabù neanche lontanamente paragonabile all'incesto - le abitudini di Robert erano abbastanza note, ma non si hanno notizie di screzi tra lui e il Credo.
Aegon IV però oltre che lussurioso era crudele e vendicativo.
1 ora fa, Menevyn ha scritto:L'andare a puttane e generare bastardi era certamente mal visto e altrettanto certamente ed ampiamente tollerato dal Credo, e in ogni caso non era un tabù neanche lontanamente paragonabile all'incesto - le abitudini di Robert erano abbastanza note, ma non si hanno notizie di screzi tra lui e il Credo.
Comunque dopo la promulgazione della Santa Eccezione non ci furono più screzi con il Credo per quel che ne sappiamo.
3 ore fa, Hero of Sky ha scritto:Aegon IV però oltre che lussurioso era crudele e vendicativo.
Beh, questo è un altro paio di maniche.
1 ora fa, Hero of Sky ha scritto:Comunque dopo la promulgazione della Santa Eccezione non ci furono più screzi con il Credo per quel che ne sappiamo.
Segno che fu una politica di successo.
@Hero of Sky ricorda la tua classifica!
Qui il thread langue
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sì, la posterò volentieri. Ma sono indeciso sul posizionamento di alcuni, lo Spezzato su tutti.
beh, puoi prendere spunto da @osservatore dal nord, che ha previsto diversi ex aequo.
p.s. non voglio vedere l'originalità, ma voglio (vorrei) vedere il cuore!
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La prima classifica a rate, che bello!
Noto che Jaehaerys I si mantiene saldamente in prima posizione nelle preferenze generali.
Magari farò un primo bilancio dopo che @Hero of Skyavrà terminato.
Stay tuned! (così mi prendo anche un cartellino giallo da @Jacaerys Velaryonper l'anglicismo! )
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Il 13/4/2023 at 15:10, Hero of Sky ha scritto:
- Jaehaerys I (il Conciliatore, 34-103, regno 48-103) ero indeciso tra lui e il buono ma alla fine ho optato per il vecchio Re. Il sovrano più equilibrato e assennato della dinastia, fu lui, di fatto, a trasformare il regno conquistato dal nonno (e molti speravano in modo ancora del tutto temporaneo dopo i casini combinati da Aenys e Maegor) in un vero Stato. Saggiamente, non tentò mai di centralizzare nel senso moderno del termine Westeros e fu sempre molto attento a tenersi buoni i Lord del regno, ma, segnato dalle esperienze del padre e dello zio, intuisce fin da subito l'importanza di essere un sovrano propositivo, per quanto di fondo rimanesse un conservatore. Uno dei suoi più grandi lasciti tangibili è la rete viaria di Westeros, e fu anche un eccellente legislatore codificando per la prima volta l'insieme di leggi dei vari feudi. Molto acuto nella scelta dei collaboratori e sempre interessato al bene del regno, non si impone mai apertamente su di loro ma cerca di trarre il meglio da ognuno, aveva al suo fianco una regina intelligente e assertiva, approvando molte sue idee riformiste come l'abolizione del (mai esistito nella realtà, come ben sappiamo) ius primae noctis e la Mano più colta e disinteressata della Storia di Westeros (come abilità politica pura continuo a ritenere Viserys II superiore NdA) mostrando lungimiranza e destando scandalo per aver scelto nel ruolo il figlio di un umile fabbro. Nel suo lunghissimo regno cercò sempre di seguire la "via di mezzo", cercando di non apparire né debole e irresoluto come il padre né inutilmente sadico come lo zio. Inoltre per quanto in lui prevalga la prudenza fu comunque uno dei più grandi spadaccini della storia della Dinastia del Drago. Non altrettanto fortunata (per quanto la mia sia una classifica politica, non umana, altrimenti sia lui che il Buono sarebbero abbastanza in basso) fu la situazione familiare, segnata da una certa diffidenza per le donne, compresa la sua stessa sorella maggiore a cui alla fine assegnerà Harrenhal in forma vitalizia per togliersela di torno, mostrando un certo disagio per il suo carattere dominante. Gli premuoiono molti figli, per ultimo Baelon, palesemente il suo favorito, come si evince da più di un passaggio di F&B. La più grande mancanza di Jaehaerys è stato non accorgersi che il nipote era inadatto a regnare e non aver stabilito una legge di successione rigida, cosa che, insieme al carattere irresoluto di Viserys, creerà le condizioni per la Danza. (per quanto come è stato già evidenziato in Inghilterra prevalga il diritto consuetudinario, questo non è mai valso per la successione reale) Voto 9 1/2
- Aegon I (il Conquistatore, 27 BC-37 AC, regno 1 AC-37 AC) Ultimo dei Targaryen a regnare su Dragonstone/Roccia del Drago, Aegon il Drago è probabilmente il re più enigmatico e avvolto nel mistero della storia di Westeros, della sua vita prima della Conquista non sappiamo quasi nulla (se non che si unì all'alleanza anti Volantis salvo poi perdere subito interesse nelle vicende di Essos) e Gyldain specifica che anche per i coevi Aegon rimase sempre un mistero. Considerato uno dei migliori guerrieri del suo tempo, non parteciperà mai ai tornei, ci dice Gyldain. Ereditata dal padre Aerion la signoria su Dragonstone in giovane età, Aegon deciderà di interessarsi alla terra che i suoi antenati della Libera Fortezza probabilmente consideravano tabù. La Conquista in sé fu piuttosto breve, ritengo inutile riassumerne gli avvenimenti in questa sede, e con l'eccezione di Harrenhal e del Campo di Fuoco senza grossi spargimenti di sangue (inutile ricordare l'esempio di Torrhen Stark). Sul regno di Aegon I dopo la Conquista, nonostante sia stato uno dei più lunghi della storia, c'è ben poco da dire, in realtà. Eccettuata l'inutile strage della Prima Guerra Dorniana, in cui la sua diletta Rhaenys troverà la morte, avvenimento gravido di conseguenze per il futuro re Aenys, si tratta di un periodo sostanzialmente pacifico, fatto questo quasi inedito per Westeros. Merito di Aegon è aver valorizzato come meglio non si poteva le sue sorelle mogli Rhaenys e Visenya, considerandole a lui eguali in tutto e permettendo loro di prendere iniziative politiche di loro sponte. Nonostante preferisca di gran lunga la dolce Rhaenys e non abbia in particolare simpatia Visenya, devo riconoscere che senza quest'ultima i Targaryen non avrebbero mai potuto poggiare su basi solide. A lei si deve l'istituzione della Guardia Reale, che da tre secoli protegge il sovrano, tra alterne vicende. è di Aegon la decisione di erigere King's Landing dal nulla nel punto dove lui e le sue sorelle erano sbarcati per la prima volta cavalcando Balerion Meraxes e Vhagar, decisione che rispondeva, aggiungo io, anche a logiche politiche. Vecchia Città era in posizione troppo eccentrica rispetto al centro del regno, posizione invece occupata da King's Landing, tra l'altro in una zona da sempre contesa dai regni confinanti. Per molti decenni la capitale crescerà priva di un qualsivoglia piano regolatore, prima che il nipote Jaehaerys intervenisse, ma le basi per l'unità del regno erano gettate. Decisione invece personale del Re è passare buona parte della seconda metà del suo dominio a viaggiare per il continente, tenendo corte in tutte le sedi dei grandi Lord e in diverse altre. Esempio che verrà ripreso dal nipote. Entrambi avevano capito che il Re deve mostrarsi ai suoi sudditi per essere rispettato e amato. Non casualmente, dopo Jaehaerys I, i "royal progress", per quello che ci è dato sapere, caleranno drasticamente. Aegon il Drago, cavaliere di Balerion, legittimo possessore della spada Fuoconero, muore a sessantaquattro anni di infarto a Dragonstone, sua residenza preferita, mentre raccontava una favola ai nipoti Aegon e Viserys, così ci dicono le cronache. Voto 9 1/2.
- Daeron II (il Buono, 153-209, regno 184-209 ) Logica premessa, su di lui, come sarà per altri, non essendoci ancora F&B II devo basarmi sulle scarne informazioni di TWOIAF e sulle mie ricostruzioni e impressioni personali. Figlio del principe più infame della storia dei Draghi e della sua delicata e devota consorte Naerys, Daeron non poteva essere più diverso dal padre. Fisicamente purtroppo aveva ereditato le caratteristiche moderne, i coevi ce lo descrivono come esile e minuto, più incline ai libri che alla spada (ma in modo molto diverso dal suo secondogenito Aerys I che era sempre con la testa tra le nuvole e della politica se ne fregava) il che forse agevolò la causa di Acreacciaio. Detestato dal suo Indegno padre, Daeron dovette passare buona parte dei primi anni del suo regno a "bonificare" quanto era stato rovinato dalla corruzione del governo di Aegon IV, facendo tabula rasa del Concilio Ristretto e sistemando da zero le Cappe Dorate. Purtroppo, al momento in cui scrivo, a parte la Prima Ribellione Blackfyre e la fatale Epidemia di Primavera, poco altro ci è noto del suo regno. Consapevole dei suoi limiti, delegò interamente al fratellastro Brynden e ai figli Baelor e Maekar la gestione della rivolta. E, nonostante il loro indubbio talento, per quanto ne sappiamo i lealisti furono aiutati anche dalla fortuna. Morto Daemon I, Daeron non fu misericordioso e munifico come sicuramente chi aveva combattuto per il Drago Nero credeva e nonostante fosse carente di polso si mostrò deciso a punire i lord ribelli in modo esemplare. Sui successivi tredici anni di fatto non sappiamo nulla tranne che rinunciò al titolo di "Protettore del Reame" in favore del figlio, nel frattempo diventato Mano. Né la morte di Baelor (l'erede perfetto e sicuramente suo figlio preferito) né l'Epidemia di Primavera furono colpa sua, quindi non gli posso attribuire il fatto che Aerys I fosse inetto alla politica. Anche la scelta di mandare Aemon alla Cittadella sarà foriera di importanti e nefaste conseguenze ma il re non aveva modo di saperlo. Immagino i suoi ultimi giorni come molto tristi. Voto 8 1/2-9.