8. Aegon V (L’Improbabile, 200-259, regno 233-259) Ora, questa sarà sicuramente la posizione più controversa, ma cercherò di motivarla con dovizia di particolari. La via per l’Inferno è lastricata di buone intenzioni, con questo detto si potrebbero riassumere la vita e le opere di Aegon V. Quartogenito di Maekar, il quale a sua volta era il quartogenito di Daeron II, alla sua nascita nessuno avrebbe potuto immaginare che un giorno sarebbe diventato re, dato il suo posto nella linea di successione, e al più il suo ramo avrebbe potuto risiedere a Summerhall e nulla più. Fin da bambino, Aegon (in famiglia detto “Egg) era un sognatore. Sognava, nientemeno, il ritorno dei draghi sui cieli di Westeros, insieme al suo fratello prediletto Aemon. Come si diceva Aegon non aveva alcuna possibilità di ascendere al trono, nel principio della sua vita, ma una serie di eventi drammatici e apparentemente casuali cambierà le carte in tavola, la morte di zio Baelor ad Ashford nelle circostanze ben note e la morte dei cugini Valarr e Matarys nell’epidemia di Primavera era passato da tredicesimo in linea di successione a decimo, ma era ancora considerevolmente lontano. La morte dello zio Rhaegel e dei suoi gemelli cambierà le carte in tavola, il ventenne Aegon è ora quarto in linea di successione. Sposatosi con Betha Blackwood, tale unione non incontrerà alcuna resistenza perché ancora nessuno pensava seriamente a egg re come una possibilità concreta. Cresciuto fin dalla pubertà in mezzo al volgo insieme a Duncan, anelerà fin da allora a migliorarne le condizioni di vita, e per questo considerato con disprezzo dalla maggioranza dei Lord “un mezzo contadino”, uno che non sapeva stare al mondo, ancora candido e infantile. La morte di Daeron il Beone (molto amato) e di Aerion (detestato) lo avvicina ulteriormente alla successione. I fatti sono noti, Maekar muore (Egg era presente?) e Brynden Rivers convoca il concilio, dato che l’erede legale era solo un infante, Maegor, e si temeva che avrebbe ereditato la follia paterna. Il Concilio sembra fin dall’inizio abbastanza indirizzato ad acclamare Aegon come re, che aveva comunque sostenitori influenti come Gerold Lannister e Lyonel Baratheon, ma una fetta consistente dei lord era talmente riluttante all’idea che cercarono di convincere Aemon a sciogliere i voti e accettare la corona, ma, più per amore verso il fratello che per dovere verso la Cittadella, questi rifiutò, prendendo il nero per evitare di essere usato come strumento contro di lui. La prima mossa di Aegon V, per quanto obbligata dalle circostanze, finirà per rivelarsi un suicidio politico, l’allontanamento da corte di Bloodraven, che aveva ucciso a tradimento Aenys Blackfyre. Iniziò così il regno incompiuto dell’Improbabile, pieno di buoni propositi di cui nessuno verrà portato a compimento. Aegon V aveva molte buone intenzioni ma non era risoluto. La politica matrimoniale avrebbe portato molte buone cose, ma i figli emularono in tutto l’esempio del padre. La storia del Principe delle Libellule è ben nota e non la ripeterò in questa sede, Jaehaerys sposò in segreto la sorella Shaera, che amava profondamente, e Daeron era incline alla pederastia. L’incapacità di gestire i figli sarà una delle cause per cui Corona e Lord per la maggior parte del suo regno saranno ai ferri corti. Unitamente alle sue ambiziose riforme volte a migliorare le condizioni del popolo, che, condotte in modo possiamo supporre approssimativo, gli varranno questo insulto “un tiranno sanguinario deciso a distruggere i diritti donateci dai Sette Dei!” da parte del più diretto e implacabile dei suoi nemici, che Yandel non nomina apertamente. La rivolta di Lyonel, che fino ad allora era sempre stato un alleato fedele, per quanto effimera, sarà un altro segnale che Corona e Lord erano ormai ai ferri corti, con i delicati equilibri che basavano i rapporti tra i due che stavano venendo alterati. L’Improbabile trascorse buona parte del suo regno, che di sicuro avrebbe voluto fosse pacifico, a sedare le rivolte dei lord. Come dice il buon Niccolò “chi poggia sul popolo poggia sul fango” . Stanco di tutto ciò e afflitto dalla morte di Daeron, avvenuta nel 250, dedicherà una parte cospicua del suo tempo a ricomporre i frammenti di “dragonlore” celati in tutto il mondo conosciuto, da Oldtown ad Asshai, persuasosi che anche un drago soltanto avrebbe persuaso i lord del regno all’obbedienza. Il pensiero lo assorbì a tal punto che acconsentì senza fiatare alla proposta del figlio di unire Aerys e Rhaella in matrimonio, lui che era sempre stato contrarissimo all’incesto Targaryen. Come finirà il tutto è ahimè ben noto. Riunita tutta la famiglia a Summerhall adducendo a pretesto l’imminente nascita di Rhaegar, ritenendo di avere accumulato tutta la conoscenza necessaria, il rituale volto a far schiudere sette uova di drago (sulla sua natura non sappiamo nulla purtroppo) finì terribilmente storto. Sala dell’Estate fu distrutta per sempre, avvolta dalle fiamme oscure del rituale, e la Dinastia del Drago non si riprese più. Così terminò la parabola umana di Aegon Targaryen, colui che più di tutti aveva Sognato, terminerà la sua vita nell’Incubo. Voto 7 @Daenys The Dreamer
1 ora fa, Hero of Sky ha scritto:8. Aegon V (L’Improbabile, 200-259, regno 233-259) Ora, questa sarà sicuramente la posizione più controversa, ma cercherò di motivarla con dovizia di particolari. La via per l’Inferno è lastricata di buone intenzioni, con questo detto si potrebbero riassumere la vita e le opere di Aegon V. Quartogenito di Maekar, il quale a sua volta era il quartogenito di Daeron II, alla sua nascita nessuno avrebbe potuto immaginare che un giorno sarebbe diventato re, dato il suo posto nella linea di successione, e al più il suo ramo avrebbe potuto risiedere a Summerhall e nulla più. Fin da bambino, Aegon (in famiglia detto “Egg) era un sognatore. Sognava, nientemeno, il ritorno dei draghi sui cieli di Westeros, insieme al suo fratello prediletto Aemon. Come si diceva Aegon non aveva alcuna possibilità di ascendere al trono, nel principio della sua vita, ma una serie di eventi drammatici e apparentemente casuali cambierà le carte in tavola, la morte di zio Baelor ad Ashford nelle circostanze ben note e la morte dei cugini Valarr e Matarys nell’epidemia di Primavera era passato da tredicesimo in linea di successione a decimo, ma era ancora considerevolmente lontano. La morte dello zio Rhaegel e dei suoi gemelli cambierà le carte in tavola, il ventenne Aegon è ora quarto in linea di successione. Sposatosi con Betha Blackwood, tale unione non incontrerà alcuna resistenza perché ancora nessuno pensava seriamente a egg re come una possibilità concreta. Cresciuto fin dalla pubertà in mezzo al volgo insieme a Duncan, anelerà fin da allora a migliorarne le condizioni di vita, e per questo considerato con disprezzo dalla maggioranza dei Lord “un mezzo contadino”, uno che non sapeva stare al mondo, ancora candido e infantile. La morte di Daeron il Beone (molto amato) e di Aerion (detestato) lo avvicina ulteriormente alla successione. I fatti sono noti, Maekar muore (Egg era presente?) e Brynden Rivers convoca il concilio, dato che l’erede legale era solo un infante, Maegor, e si temeva che avrebbe ereditato la follia paterna. Il Concilio sembra fin dall’inizio abbastanza indirizzato ad acclamare Aegon come re, che aveva comunque sostenitori influenti come Gerold Lannister e Lyonel Baratheon, ma una fetta consistente dei lord era talmente riluttante all’idea che cercarono di convincere Aemon a sciogliere i voti e accettare la corona, ma, più per amore verso il fratello che per dovere verso la Cittadella, questi rifiutò, prendendo il nero per evitare di essere usato come strumento contro di lui. La prima mossa di Aegon V, per quanto obbligata dalle circostanze, finirà per rivelarsi un suicidio politico, l’allontanamento da corte di Bloodraven, che aveva ucciso a tradimento Aenys Blackfyre. Iniziò così il regno incompiuto dell’Improbabile, pieno di buoni propositi di cui nessuno verrà portato a compimento. Aegon V aveva molte buone intenzioni ma non era risoluto. La politica matrimoniale avrebbe portato molte buone cose, ma i figli emularono in tutto l’esempio del padre. La storia del Principe delle Libellule è ben nota e non la ripeterò in questa sede, Jaehaerys sposò in segreto la sorella Shaera, che amava profondamente, e Daeron era incline alla pederastia. L’incapacità di gestire i figli sarà una delle cause per cui Corona e Lord per la maggior parte del suo regno saranno ai ferri corti. Unitamente alle sue ambiziose riforme volte a migliorare le condizioni del popolo, che, condotte in modo possiamo supporre approssimativo, gli varranno questo insulto “un tiranno sanguinario deciso a distruggere i diritti donateci dai Sette Dei!” da parte del più diretto e implacabile dei suoi nemici, che Yandel non nomina apertamente. La rivolta di Lyonel, che fino ad allora era sempre stato un alleato fedele, per quanto effimera, sarà un altro segnale che Corona e Lord erano ormai ai ferri corti, con i delicati equilibri che basavano i rapporti tra i due che stavano venendo alterati. L’Improbabile trascorse buona parte del suo regno, che di sicuro avrebbe voluto fosse pacifico, a sedare le rivolte dei lord. Come dice il buon Niccolò “chi poggia sul popolo poggia sul fango” . Stanco di tutto ciò e afflitto dalla morte di Daeron, avvenuta nel 250, dedicherà una parte cospicua del suo tempo a ricomporre i frammenti di “dragonlore” celati in tutto il mondo conosciuto, da Oldtown ad Asshai, persuasosi che anche un drago soltanto avrebbe persuaso i lord del regno all’obbedienza. Il pensiero lo assorbì a tal punto che acconsentì senza fiatare alla proposta del figlio di unire Aerys e Rhaella in matrimonio, lui che era sempre stato contrarissimo all’incesto Targaryen. Come finirà il tutto è ahimè ben noto. Riunita tutta la famiglia a Summerhall adducendo a pretesto l’imminente nascita di Rhaegar, ritenendo di avere accumulato tutta la conoscenza necessaria, il rituale volto a far schiudere sette uova di drago (sulla sua natura non sappiamo nulla purtroppo) finì terribilmente storto. Sala dell’Estate fu distrutta per sempre, avvolta dalle fiamme oscure del rituale, e la Dinastia del Drago non si riprese più. Così terminò la parabola umana di Aegon Targaryen, colui che più di tutti aveva Sognato, terminerà la sua vita nell’Incubo. Voto 7
Non si può negare che in effetti aveva visto giusto su molte cose, e se gli altri lo avessero ascoltato, tutto questo pasticcio non sarebbe successo. Duncan era un irresponsabile che per seguire i suoi desideri personali aveva inguaiato suo padre con i Baratheon, e quel che è peggio è stato anche il suo gesto a mettere in moto gli eventi che hanno fatto nascere Robert, visto che è il matrimonio riparatore con Rahelle Targaryen (da cui discende Robert) che ha dato a Robert la scusa per prendersi il trono dopo la caduta dei Targaryen (quindi si potrebbe dire a quelli che criticano Robb per aver infranto il patto matrimoniale dei Frey, Duncan ha fatto di peggio, e avrebbe fatto di peggio se fosse stato al posto di Robb). Poi appunto Jaehaerys II era un bravo re ma anche un ipocrita attaccato al passato che pensava che bisognava lasciare tutto com'era e non capiva l'importanza dell'evolversi. Dopotutto se lui e Shaera non si fossero sposati, il re folle non sarebbe mai nato, e non avrebbe portato i Targaryen alla rovina. Quindi si può dire che è una specie di Karma che il figlio nato dal loro amore sia il responsabile della caduta dei Targaryen. E oltre ad aver fatto nascere il re folle, ha anche contribuito alla sua follia costringendolo ad un matrimonio con qualcuno che odiava (ricambiato). Quindi un'altra cosa che possiamo dire di Jaehaerys II è che si è rifiutato di sposarsi per dovere, ma ha costretto i suoi figli a farlo. In effetti quella richiesta è stata ipocrita e irrispettosa, sia perché ha costretto i suoi figli a fare quello che LUI e sua moglie si sono rifiutati di fare, sia perché in questo modo ha doppiamente mancato di rispetto a suo padre, dato che Aegon V voleva mettere fine all'incesto nella sua famiglia, ma Jaehaerys II lo ha fatto continuare e il risultato è stata la nascita del re folle. L'unico rispetto che Jaehaeryss II ha avuto per suo padre è stato il fatto che ha tenuto le sue riforme a favore del popolo, dato che quelle riforme sono state rimosse solo quando Tywin Lannister è diventato primo cavaliere del re. Quindi ammettiamolo. Il re folle, anche quando era sano di mente, non era così buono come sembrava. Quella sua dichiarazione che tutti lo avrebbero ricordato come un grande re, dimostra che prima di impazzire l'unica cosa a cui pensava era solo ad appagare il suo ego. Certo, il seme della follia lo aveva sempre avuto, dato che si arrabbiava facilmente, ma sono stati la sua vanità e presunzione unita al desiderio di soddisfare il suo ego che l'hanno fatto germogliare. Jaehaerys II non ha rimosso le leggi di Aegon V a favore del popolo, ma Aerys II ha permesso a Tywin di farlo perché non gli importava niente né di suo padre né di suo nonno. E il fatto che Jaehaerys II non si sia accorto dell'indole vanitosa ed egoista di suoi figlio, e/o che non lo abbia cresciuto meglio, è la prova che Jaehaerys II è in parte responsabile della rovina dei Targaryen sia perché ha fatto nascere il re folle, sia perché ha ostacolato suo padre. In effetti Jaehaerys II e Tywin hanno entrambi la debolezza di avere un animo troppo forte. E avere un animo troppo forte può essere una debolezza quanto averlo troppo debole proprio perché se prendi una decisione sbagliata credendola giusta nessuno riesce a fartelo capire o a farti cambiare idea. E penso anche che effettivamente Aegon V aveva visto giusto anche riguardo al suo pensare che con i draghi avrebbe potuto far applicare le leggi che voleva. Lo penso perché credo e che pure durante il regno di Jaehaerys I ci sarebbero state ripercussioni contro i Targaryen per aver abolito il diritto della prima notte se quest'ultimi non avessero avuto i draghi (perché dal mio punto di vista sono stati re malvagi e approfittatori a fare quella legge ma i re buoni non hanno potuto abolirla perché temevano le ripercussioni che ci sarebbero state se lo avessero fatto, ma i Targaryen hanno potuto farlo proprio perché i lord contrari alla cosa non hanno avuto il coraggio di lamentarsi e protestare per paura di finire arrostiti dai draghi). Quindi si potrebbe dire che Aegon V aveva aveva ragione su tutto, aveva visto la catastrofe, ma allo stesso tempo, anche per colpa dei suoi figli, non è riuscito a imporre i cambiamenti che l'avrebbero scongiurata.
@Hero of Sky pensavo saresti stato più “crudele” con Egg, sebbene il tuo ottavo posto sia - per ora - il peggior piazzamento per l’Improbabile.
Sai che non definirei Egg poco risoluto?
A giudicare dalle novelle, infatti, Aegon V mi pare un tipo “ostinato”, che sa quello che vuole, come ottenerlo e non si ferma finché non ci é riuscito… il suo problema é stato che i suoi figli erano esattamente come lui, i quali, dalla loro, avevano il vantaggio dell’esempio paterno, del numero e della “sconsideratezza” della gioventù.
Ci sono due aspetti che mi incuriosiscono particolarmente in Aegon V, e che non vedo l’ora siano approfonditi:
- il suo rapporto con Aemon
- i suoi sogni di Drago
La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.
Italo Calvino
It’s gonna be legend… wait for it… dary!
Challenge accepted!
Barney Stinson
The person, be it gentleman or lady, who has not pleasure in a good novel, must be intolerably stupid.
Jane Austen
Le piccole cose hanno la loro importanza: é sempre per le piccole cose che ci si perde.
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Bien sûr je te ferai mal. Bien sûr tu me feras mal. Bien sûr nous aurons mal. Mais ça c’est la condition de l’existence. Se faire printemps, c’est prendre le risque de l’hiver. Se faire présent, c’est prendre le risque de l’absence.
Antoine de Saint-Exupéry
C’é una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. É la grande assente di questo secolo.
Zerocalcare
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si é portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa é la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Jorge Luis Borges
9. Daeron I (Il Giovane Drago, 143-161, regno 157-161) Primogenito maschio di Aegon III e Daenaera Velaryon, Daeron non governò mai effettivamente se non per brevissimi periodi ed è piuttosto una figura di eroe guerriero romantico. Salito al trono ad appena quattordici anni in seguito alla morte del padre, nonostante gli mancassero ancora due anni al compimento della maggiore età, Viserys non insistette per la reggenza, forse memore dei loschi affari di Unwin Peake oltre vent’anni prima, forse consapevole della pronta intelligenza del giovane nipote. Il re ragazzo era presumibilmente cresciuto nell’adorazione dell’illustre antenato Aegon I e sognava di emularne le imprese. Nonostante i Targaryen da qualche anno non avessero più draghi, Daeron era ben determinato a ricoprirsi di gloria compiendo l’obiettivo dove lo stesso Aegon il Drago aveva fallito; conquistare Dorne. Il giovane elaborò un piano molto più sistematico e metodico di quello seguito dal Conquistatore, e convinse persino un comprensibilmente reticente Viserys. Forse in questo fu decisivo il supporto dell’altro zio di Daeron, Alyn Pugno di Quercia, maestro della flotta e uomo chiave nel tentativo di conquista di Dorne. I tre eserciti westerosiani, al comando di Lyonel Tyrell (il lord che era un infante durante la Danza), Alyn Velaryon e dello stesso Daeron, conquistarono Dorne con una facilità disarmante, ottenendo la sottomissione del principe Martell, ma permanevano moltissime sacche di resistenza armata, i dorniani erano ben determinati a non arrendersi, per nessun motivo, e Aemon dovette rischiare la vita in più di un’occasione per salvare la ghirba al cugino adolescente. A questo punto il giovane ardimentoso sovrano, che nel frattempo aveva scritto la versione westerosiana del De Bello Gallico, (La Conquista di Dorne, famosa per la prosa asciutta e precisa e la vivida descrizione etnografica della penisola dorniana) fece una cosa apparentemente molto saggia, lasciò Lyonel Tyrell a governare Dorne e a sopprimere la guerriglia degli autoctoni, mentre lui sarebbe tornato a King’s Landing carico di ostaggi volti a garantire l’obbedienza dei lord locali. Purtroppo durante la sua assenza Lyonel Tyrell fu catturato e sottoposto a pesantissime sevizie da parte dei Qorgyle, costretto a giacere in un letto cosparso di scorpioni, che in breve tempo lo uccisero. Daeron tornò di gran carriera a Dorne per vendicare la sua morte e dopo aver travolto di nuovo la resistenza locale di nuovo dopo aver siglato la pace fu ucciso a tradimento insieme a tre cappe bianche della sua scorta, mentre Aemon il Cavaliere del Drago fu catturato. Il re ragazzo spirò mentre ancora brandiva Fuoconero, mentre la corona del Conquistatore fu perduta per sempre. Almeno fino all’arrivo di Aegon VI a Lancia del Sole. Voto 7
10. Aerys I (171/172 ca-221, regno 209-221) Allora sono stato molto indeciso se mettere in questa posizione lui o Viserys I, ma alla fine ho optato così, dal momento che se Aerys I non ha fatto nulla e l’unica sua decisione fu scellerata, Viserys tentando di fare bene ha creato le condizioni per la Danza con gli esiti ben noti. Secondogenito di Daeron II e Myriah Martell, Aerys è piuttosto un enigma. Dedito fin da giovane allo studio delle profezie e degli “alti misteri”, crebbe, possiamo supporre, in modo isolato ed era assolutamente inadeguato e impreparato al ruolo che poi ricoprì. Già si è detto della morte di Baelor Lanciaspezzata. L’Epidemia di Primavera falcidiò anche i suoi figli Valarr e Matarys e lo stesso Daeron il Buono e contro ogni pronostico fu proprio Aerys a diventare re (nel frattempo ammalatosi anche lui e ristabilitosi). Il suo regno, caratterizzato da totale ignavia, fu inaugurato da una devastante siccità. Completamente inetto ad essere re, delegò il governo a Brynden, mentre lui studiava profezie e si rifiutava di consumare il matrimonio con Aelinor. La nomina di Bloodraven a Mano del Re, per quanto uomo indubbiamente capace, creò uno screzio con Maekar, che si aspettava di ricevere lui la carica, portandolo a isolarsi per diverso tempo a Summerhall, ma in seguito tornerà a corte e comanderà con abilità l’esercito di Westeros contro Haegon I Blackfyre, ucciso a tradimento da Aerion Chiarafiamma quando aveva già deposto la spada. Nonostante Bloodraven e Aerion gli chiedessero di giustiziare Acreacciaio, Aerys (forse temendo di essere macchiato come uccisore di parenti?) gli risparmiò la vita spedendolo alla Barriera, dove del resto non arrivò mai, salvato dai suoi sostenitori. Dopo le morti di Rhaegel e dei suoi gemelli Aelor e Aelora (nel caso di quest’ultimi avvolte in circostanze dubbie) fu Maekar il nuovo erede al trono. Aerys, che non era mai stato robusto, muore per cause naturali a cinquant’anni di età. Prima di chiudere vi lancio un’importante questione. Uno come Aerys I, con le sue inclinazioni, perché non entrò mai alla Cittadella? Non volle? C’era già il precedente di Vaegon quindi non sarebbe stato anomalo, e del resto in quegli anni Aemon entrerà alla Cittadella. Ma se fosse perché Aerys studiava le profezie sul ritorno dei draghi e in qualche modo avesse scoperto del ruolo dei maestri nella morte degli ultimi draghi decenni prima? Sapeva che a Oldtown sarebbe stato un uomo morto? Con queste domande chiudo Aerys I su cui purtroppo non si sa altro. Voto 6 1/2
Forse risparmiò acreacciaio come parziale rimedio alla disonorevole uccisione di haegon blackfyre da parte di aerion.
Se non andò mai alla cittadella è probabilmente dovuto al fatto al che come secondogenito era molto importante nei piani matrimoniali di daeron 2 e quindi doveva sposarsi (e per lo stesso motivo restare tale senza divorziare).
Circa Aerys I, concordo con @osservatore dal nord.
Daeron II, per consolidare alleanze necessarie a placare i Lord dopo il doppio matrimonio dorniano, doveva avere tutti e quattro i figli « a disposizione »; tanto più che quelli su cui il regno poteva realmente fare affidamento erano tre, vista la debolezza mentale del povero Rhaegel (che poteva essere « utilizzato », come infatti avvenuto, solo a mo’ di fuco).
Non penso che Aerys fremesse per entrare alla Cittadella, credo gli fosse sufficiente avere modo e tempo bastanti per poter studiare ed approfondire le profezie che tanto lo ossessionavano.
Anzi; paradossalmente come Re - avendo lasciato le redini del governo a Bloodraven - poteva concentrarsi su ciò che più gli aggradava, con molti meno vincoli, anche nella gestione del tempo, di quelli che avrebbe avuto alla Cittadella.
Su Daeron I hai praticamente detto tutto, @Hero of Sky; aggiungo che se fosse stato più maturo anagraficamente e meno « superbo » - ma chi non si sente invincibile a quell’età, se é stato benedetto da abbondanti coraggio, intelligenza e bellezza?! - sarebbe stato un ottimo Re e non avrebbe trovato la morte in quel modo.
Un eroe tragico, e anche sfortunato.
A volte mi fa pensare a Rhaegar, il principe apparentemente perfetto, che, proprio per questo, non sarebbe mai sopravvissuto, in nessun caso.
La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.
Italo Calvino
It’s gonna be legend… wait for it… dary!
Challenge accepted!
Barney Stinson
The person, be it gentleman or lady, who has not pleasure in a good novel, must be intolerably stupid.
Jane Austen
Le piccole cose hanno la loro importanza: é sempre per le piccole cose che ci si perde.
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Bien sûr je te ferai mal. Bien sûr tu me feras mal. Bien sûr nous aurons mal. Mais ça c’est la condition de l’existence. Se faire printemps, c’est prendre le risque de l’hiver. Se faire présent, c’est prendre le risque de l’absence.
Antoine de Saint-Exupéry
C’é una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. É la grande assente di questo secolo.
Zerocalcare
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si é portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa é la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Jorge Luis Borges
@Daenys The Dreamer quello che dici è senza dubbio vero, specialmente la seconda parte, ma non mi sento in grado di scartare a priori la mia teoria complottistica. I Maestri tramavano contro i Targaryen almeno dai tempi della Danza e penso Aerys lo sapesse. Per il resto ti do ragione. Comunque posto che sia come dici Aerys fu inutile in questa politica dato che la sua unione con Aelinor Penrose rimase casta. Per quanto riguarda Daeron il Giovane (che anche secondo me sarebbe stato un re infinitamente superiore al fratello se avesse potuto governare) il paragone con Rhaegar può essere fatto fino a un certo punto, si tratta di due temperamenti molto diversi, Rhaegar fu con ogni probabilità il più melanconico della storia della casa del Drago (la melanconia dello Spezzato derivava da un trauma, quella di Rhaegar dal sentirsi "incompleto" e secondo me soffriva di una leggera forma di autismo) e nonostante fosse un valente guerriero non ha mai fatto dei combattimenti la sua ragione di vita.
Nel prossimo trittico affronterò Maegor Viserys e Aenys, non necessariamente in quest'ordine.
Fantastico il confronto tra Oberyn e Tyrion su Viserys II e Baelor, con tanto di Sansa basita. Io sono del partito di Tyrion, come si sarà capito.
11. Maegor I (il Crudele, 12-48, regno 42-48) Figlio di Aegon I e Visenya, che quando lo partorì con l’aiuto della magia nera aveva già 41 anni. Non è in nessun modo definibile come un buon re, ma il motivo per cui è in questa posizione è che, per quanto mi costi ammetterlo, il suo regno fu un male necessario alla sopravvivenza della Dinastia del Drago, dopo che l’inazione di Aenys la stava portando alla catastrofe. Ora, rispetto a quando ho iniziato a stendere questa classifica-analisi, ho perso ispirazione, quindi non ripeterò le “magnifiche gesta” di Maegor, le sei mogli, Tyanna della Torre, il coma, tutte le stragi etc tanto le conoscete tutti. Con fuoco e sangue restituì la posizione di casa Targaryen e questo è il suo unico merito e il motivo per cui è sopra uomini umanamente migliori come Viserys e Aenys che la compromisero seriamente.
Secondo me fu un male necessario, ma fino a un certo punto. Giustamente ha reagito contro chi voleva distruggere la casata, ma è andato oltre alla mera autoconservazione, instaurando un regime del terrore che avrebbe portato ugualmente alla fine dei Targaryen se non ci fosse stata un'alternativa come Jaehaerys I.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
24 minuti fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Secondo me fu un male necessario, ma fino a un certo punto. Giustamente ha reagito contro chi voleva distruggere la casata, ma è andato oltre alla mera autoconservazione, instaurando un regime del terrore che avrebbe portato ugualmente alla fine dei Targaryen se non ci fosse stata un'alternativa come Jaehaerys I.
Ovvio. Maegor era un pessimo re, ma qualcosa di buono l'ha fatta comunque (ed era comunque meglio di Aenys I), anche se è toccato a Jaehaerys I sistemare i casini di suo padre e suo zio.
A mio avviso Aenys e Maegor avrebbero causato la fine dei Targaryen in modi opposti. Aenys lo considero comunque migliore di Maegor perché seguiva la via della diplomazia anziché dello sterminio.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Se maegor avesse avuto il tocco di un tywin e avesse distribuito qualche carota secondo me poteva farla pure franca, ma non ha saputo smettere di usare il bastone.
9 minuti fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:A mio avviso Aenys e Maegor avrebbero causato la fine dei Targaryen in modi opposti: Aenys lo considero comunque migliore di Maegor perché seguiva la via della diplomazia anziché dello sterminio.
Aenys era un vigliacco e un insicuro, non avrebbe dovuto essere re, e se riesco ne parlerò. vale anche per maegor ovviamente.