Azione è da tenere d'occhio, però Calenda è molto attivo sia sui social che nei mezzi più classici eppure nei sondaggi è sempre intorno al 3-4%, solo recentemente è arrivato a poco più 5% ma credo che sia solo l'incorporazione dei voti di +Europa però, magari, serviva proprio questo ed ora che viene dato sicuro sopra la soglia di sbarramento verrà preso più sul serio dagli indecisi.
Il problema di Calenda (e di Renzi) è proprio costituito dalla soglia di sbarramento, ammesso che la nuova legge lo prevedrà. Sbaglio o fino agli anni Novanta, in pratica durante il periodo della cosiddetta "Prima Repubblica", la legge elettorale era impostata su un proporzionale puro senza sbarramento?
No, c'erano soglie di sbarramento, ma si usava il metodo dei quizienti per l'assegnazione dei seggi, sinceramente non saprei spiegarti come funzionava...
3 ore fa, Il Lord ha scritto:Azione è da tenere d'occhio, però Calenda è molto attivo sia sui social che nei mezzi più classici eppure nei sondaggi è sempre intorno al 3-4%, solo recentemente è arrivato a poco più 5% ma credo che sia solo l'incorporazione dei voti di +Europa però, magari, serviva proprio questo ed ora che viene dato sicuro sopra la soglia di sbarramento verrà preso più sul serio dagli indecisi.
Questa mania dei sondaggi tutta italiana... si valuta la bontà di un'idea solo dopo che l'hanno predigerita gli altri.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
E purtroppo in molti fanno il ragionamento del voto utile.
O meglio del voto che fa muro contro determinate derive.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Posto qua, anche se video legati al tema Putin/Russia.
Presidente Silvio:
Di questi tempi suona male, ma il finale ha fatto commuovere anche me :
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Si sa che le mode americane arrivano sempre in Italia
E soprattutto prendono strane derive... chissà cosa direbbero di me che coi miei studenti abbiamo parlato della situazione attuale
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Che bello l'attuale Gruppo Misto, patria di ex grillini radicali e complottisti vari
https://www.ilpost.it/2022/03/22/zelensky-parlamento-italiano/
CitaA causa dell’eccezionalità dell’evento, nei giorni scorsi era stata inviata una email ai parlamentari a cui rispondere entro lunedì, per confermare o meno la presenza. Diversi di loro avevano deciso di non partecipare, con varie motivazioni. La maggior parte dei parlamentari che non erano presenti aveva motivato l’assenza con motivi di lavoro o ragioni personali, altri avevano detto che non ci sarebbero stati in polemica con l’eccessiva esposizione mediatica di Zelensky, e altri ancora perché sono dalla parte della Russia
C’erano stati 17 parlamentari del gruppo L’Alternativa c’è, composto da fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, che avevano definito l’intervento di Zelensky «una forzatura» e «un’operazione di marketing». Avevano motivato la loro assenza sostenendo che essere solidali con l’Ucraina «non significa dover assecondare una propaganda mirata ad alzare il tiro su richieste incessanti di interventi bellici come la no-fly zone o l’invio di truppe che comporterebbero per l’Italia e l’Europa l’ingresso ufficiale in un conflitto mondiale».
Tra gli altri assenti ce n’erano anche alcuni appartenenti al Movimento 5 Stelle, tra cui Davide Serritella, Vincenzo Presutto, Enrica Segneri. L’assenza più rilevante è stata soprattutto quella di Vito Petrocelli, presidente della Commissione Esteri del Senato, che nelle scorse settimane aveva anche votato contro la risoluzione sulla guerra in Ucraina, e che ufficialmente sarà assente per motivi personali. Tra quelli che non fanno più parte del Movimento 5 Stelle non c’erano invece Nicola Morra, Emanuele Dessì e Gianluigi Paragone.
Non c’era nemmeno la senatrice del Gruppo misto Bianca Laura Granato, eletta con il Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi aveva sostenuto che «Putin sta conducendo una importante battaglia, non solo per la Russia, ma per tutti noi, lui sta facendo questa battaglia perché non ha accettato l’agenda globalista che è stata imposta pure a noi, quindi a tutti gli Stati dell’Unione europea».
Anche a destra le cose non vanno molto meglio.
CitaNel centrodestra le assenze principali sono state nella Lega: erano assenti Vito Comencini, Claudio Borghi e Simone Pillon. Quest’ultimo, ufficialmente in missione a Londra, aveva comunque espresso forti perplessità sull’opportunità di far intervenire Zelensky. All’ANSA aveva detto che «dovremmo collocarci in una posizione adeguata per promuovere la pace. Vendere armi a una delle parti in conflitto non favorisce il dialogo. Potremmo e dovremmo essere tra i pochi privilegiati che dialogano con entrambe le parti, mentre così ci autolimitiamo».
Nel centrodestra non c’erano nemmeno Veronica Giannone e Matteo Dall’Osso, entrambi fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle e ora in Forza Italia. Giannone aveva detto di ritenere la presenza di Zelensky una “spettacolarizzazione” e che «molti colleghi sono rimasti spiazzati all’annuncio di questo collegamento». Dall’Osso invece aveva annunciato la sua assenza dicendo che invitando Zelensky «si dà visibilità solo a una parte», e che «fa bene» chi chiede di invitare anche il presidente russo Vladimir Putin.
L'argomento sarebbe più pertinente alla discussione sulla politica internazionale ma lo condivido qui perché in questo caso riguarda anche la sempre ottima politica italiana.
Oddio, sarebbe quasi da stendere un velo pietoso sulla nostra classe politica, in questi ultimi giorni ho sentito di tutto, da "se facciamo parlare Zelensky al Parlamento bisogna far parlare anche Putin" (perchè hai visto mai che in realtà sia stato tutto un malinteso e la guerra vada avanti solo perchè nessuno da a Vlad la possibilità di spiegarsi) a non ricordo quale politico secondo il quale in questo frangente è più che mai necessario iniziare a pensare ad un'UE smilitarizzata - con Putin, che abita idealmente "dall'altra parte della strada", che ha deciso di usare l'Europa come mappa su cui giocare una partita di Total War.
Comunque, io sono qui che aspetto che ai russi salti definitivamente la mosca al naso e rendano pubblico tutto ciò che hanno riguardo ai loro contatti e rapporti con i politici italiani: nomi, date, luoghi e soprattutto, cifre. Anche se non so quanto servirebbe, visto che in Italia in genere poi si vota praticamente per chiunque. Però sarebbe divertente.
13 ore fa, Menevyn ha scritto:se facciamo parlare Zelensky al Parlamento bisogna far parlare anche Putin" (perchè hai visto mai che in realtà sia stato tutto un malinteso e la guerra vada avanti solo perchè nessuno da a Vlad la possibilità di spiegarsi)
Affermazione per altro molto campata in aria, dato che finora erano gli stessi russi a non sentire la necessità di dare spiegazioni di alcunché o la propria versione dei fatti......fino a ieri (ma qui mi fermo perché in questo caso è politica internazionale e qui sarebbe OT).
Fa davvero sorridere inoltre l'altro commento che girava ieri per i vari TG; "nonostante la defezione di alcuni leghisti, Salvini era in aula ad applaudire, seppure timidamente, il presidente ucraino"......e ci credo che stava in parlamento, dopo la figura barbina rimediata in Polonia, non è che potesse fare altrimenti. E nonostante ciò è riuscirto a guadagnarsi l'ennesima palata di guano in faccia per le sue affermazioni sulle armi ed i rifornimenti militari agli ucraini....non ce la può proprio fare!
Più che su Salvini comunque sposterei l'attenzione sulle grandi imprese dei Grillini. Sempre coerenti come sempre. Che grande regalo mandarli al Parlamento.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Sì, e neanche questo sembra poter convincere Letta che l'alleanza con Giuseppi è una follia, anzi, pare addirittura che nel PD si parli di voto anticipato ad ottobre...
Il 22/3/2022 at 17:11, Euron Gioiagrigia ha scritto:«La7 sta conducendo una importante battaglia, non solo per la Russia, ma per tutti noi,
luista facendo questa battaglia perché non ha accettato l’agenda globalista che è stata imposta pure a noi, quindi a tutti gli Stati dell’Unione europea».
Mi sono permesso di apportare qualche piccola modifica, molto politica e molto italiana
Il 22/3/2022 at 17:11, Euron Gioiagrigia ha scritto:Simone Pillon. Quest’ultimo, ufficialmente in missione a Londra, aveva comunque espresso forti perplessità sull’opportunità di far intervenire Zelensky. All’ANSA aveva detto che «dovremmo collocarci in una posizione adeguata per promuovere la pace. Vendere armi a una delle parti in conflitto non favorisce il dialogo. Potremmo e dovremmo essere tra i pochi privilegiati che dialogano con entrambe le parti, mentre così ci autolimitiamo».
La solita Italietta amica di tutti e nemica di nessuno . O forse a questo punto sarebbe più corretto dire nemica degli amici e amica dei nemici?
Ma quindi le armi gliele vendiamo o gliele forniamo gratis?
22 ore fa, Menevyn ha scritto:Comunque, io sono qui che aspetto che ai russi salti definitivamente la mosca al naso e rendano pubblico tutto ciò che hanno riguardo ai loro contatti e rapporti con i politici italiani: nomi, date, luoghi e soprattutto, cifre. Anche se non so quanto servirebbe, visto che in Italia in genere poi si vota praticamente per chiunque. Però sarebbe divertente.
E la missione (a Pratica di Mare ad esempio) in epoca covid?
Qualche risultato comunque già s'è visto, UN TERZO del Parlamento sparito. Frase che ripeto spesso a proposito di altri temi : "in quale altro (grande) Paese (democratico) d'Europa, accade una roba del genere?"
8 ore fa, Darklady ha scritto:E nonostante ciò è riuscirto a guadagnarsi l'ennesima palata di guano in faccia per le sue affermazioni sulle armi ed i rifornimenti militari agli ucraini....non ce la può proprio fare!
26 minuti fa, Menevyn ha scritto:Giuseppi
Da Grillini a Pipini ?
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay