Io chiedo una proroga, sto tenendo ritmi di lavoro assurdi (e mi tocca anche oggi pomeriggio)
La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.
Italo Calvino
It’s gonna be legend… wait for it… dary!
Challenge accepted!
Barney Stinson
The person, be it gentleman or lady, who has not pleasure in a good novel, must be intolerably stupid.
Jane Austen
Le piccole cose hanno la loro importanza: é sempre per le piccole cose che ci si perde.
Fëdor Michajloviฤ Dostoevskij
Bien sûr je te ferai mal. Bien sûr tu me feras mal. Bien sûr nous aurons mal. Mais ça c’est la condition de l’existence. Se faire printemps, c’est prendre le risque de l’hiver. Se faire présent, c’est prendre le risque de l’absence.
Antoine de Saint-Exupéry
C’é una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. É la grande assente di questo secolo.
Zerocalcare
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si é portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa é la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Jorge Luis Borges
Anch'io sono riuscito a finirlo un paio di giorni fa.
Per i commenti aspetterei che lo abbiano letto tutti...
Direi che possiamo iniziare con i commenti spoiler free e anche con le proposte per il prossimo turno... dobbiamo scegliere la lettura sotto l'ombrellone
Chi vuole iniziare a dire la sua su Misery? Vi è piaciuto?
Come detto nel commento a caldo ho trovato l'inizio un po' lento. È andato un po' di pari passo al ritorno alla lucidità di Paul.
Trovo che molte pensieri e affermazioni di Paul sulla vita degli scrittori e sul loro essere ostaggi delle loro opere siano chiaramente dichiarazioni di King, ha usato Paul come tramite. Inizialmente ho anche pensato che Annie rappresentasse "l'obbligo" che uno scrittore ha nei confronti dei suoi lettori. In realtà ho scoperto che Annie rappresentava la sua dipendenza dalla cocaina, se non la sapeste King ha scritto Misery nel suo periodo da cocainomane.
Il personaggio di Annie l'ho trovato davvero ben caratterizzato. Non è la solita "pazza" che agisce a caso. Nella sua follia ha una logica e questo la rende ancora più inquietante. Ammetto che il finale "immaginato" da Paul con lei che lo aspetta in casa e lo decapita mi sarebbe piaciuto di più.
E comunque io ho trovato interessante anche la storia di Misery ๐
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Si. Mi è piaciuto. La trama è diversa da come la immaginavo (non ho mai visto nemmeno il film ma avevo sentito parlare della storia). Ad esempio non avevo capito che lui fosse uno scrittore o che fosse stato rapito, ma credevo fosse un semplice paziente di cui lei era la badante.
La cosa curiosa è che alcuni anni fa ho scritto un racconto che parla di una serial killer che uccide gli uomini che passano da casa sua, partendo dal marito, che nel caso del libro se ne è solamente andato.
Sporche burbe e caccolicchi tutti, finalmente riesco a scrivere anche io qualche commento un po' più articolato su Misery.
Il romanzo è del 1987, immediatamente successivo a It, calato quindi in quello che secondo me è il periodo più luminoso della carriera di King.
La storia è di per sé molto molto semplice: uno scrittore famoso di nome Paul Sheldon, coinvolto in un grave incidente d'auto, viene salvato da una donna, Annie Wilkes, che lo porta a casa sua, dove inizia a nutrirlo via flebo, e gli stecca le gambe orribilmente fratturate.
Peccato che le cose non siano così semplici.
Peccato che la donna sia una fan accanita dello scrittore, e in particolare della sua serie di maggior successo, i romanzi romantici ambientanti nell'ottocento che vedono come protagonista Misery.
Peccato che Paul odi essere imprigionato nella figura dell'autore di Misery, che sogni di essere ricordato per altro, e che abbia quindi deciso di far morire Misery nel suo ultimo romanzo, per sentirsi libero di affrontare nuove sfide.
Peccato che Annie finisca proprio quel romanzo in quei giorni.
E peccato che Annie sia completamente squilibrata, nonché pluriomicida, che viva in un un mondo dove contano solo le sue regole, che la sua presa sulla realtà sia in certi momenti piuttosto labile.
Annie così obbliga Paul a tornare al lavoro su Misery, facendola resuscitare - ma in modo coerente! - e dandole il ruolo di protagonista di un nuovo, ulteriore romanzo.
Nel frattempo la scomparsa di Sheldon viene notata, i suoi movimenti vengono ricostruiti, la rete inizia a stringersi sempre di più intorno ad Annie, cosa che provoca un rapido deterioramento della sua residua sanità mentale, fino all'epifania finale.
Ecco, se la trama si può condensare in poche righe, quello che mi ha coinvolto oltremodo è la parte introspettiva.
Paul. Come giustamente fatto notare da Lady Lyanna, Paul è King. Siamo perennemente nella sua testa, capiamo i suoi pensieri. Le considerazioni sulla scrittura sono realistiche, le divertenti analisi sui tipi di lettori, il rapporto con i fan... si percepisce il vissuto dell'autore, ed è meraviglioso che a dire quelle cose sia a sua volta il personaggio di un libro. Capiamo le ambizioni di Paul, il suo desiderio di non essere legato a doppio filo ad un suo solo personaggio, e al tempo stesso lo vediamo coinvolgersi e appassionarsi al nuovo libro di Misery, persino in condizioni di vita così estreme come quelle a cui viene sottoposto.
Annie. A differenza di Paul, non siamo nella sua testa. Ed è giusto così. Annie è - lo dice Paul, ma lo percepiamo anche noi - una figura aliena (la Dea), monolitica, imprevedibile, terrorizzante. Il suo legame con l'umanità è il minimo necessario per interagire con Paul, per mantenere quella facciata necessaria per interagire con le persone e muoversi nella civiltà - con cui i contatti sono in ogni caso ridotti al minimo. Annie sottomette mentalmente Paul, sfruttando la propria posizione di forza, il possesso delle medicine, del cibo, del movimento. Emblematico il momento in cui obbliga Paul a bruciare il manoscritto, in cui obbliga Paul a venir meno a tutti i propri principi e a perdere il rispetto di sé stesso. Nella sua follia, Annie è una eccellente manipolatrice, riuscendo a presentarsi come portatrice di una sua verità, una sua giustizia, a cui Paul è indiscutibilemnte sottomesso. Talvolta tutto questo è voluto, altre volte è frutto dei suoi sbalzi d'umore, ma poco cambia.
La debolezza di Annie è Misery. Paul ha qualcosa che Annie desidera: la capacità di scrivere una storia di Misery. E se Paul nelle battute iniziali e centrali della storia non ha la forza di volgere questo elemento a proprio vantaggio, sul finale proprio il bluff di dare fuoco al manoscritto con l'ultima avventura dell'eroina ottocentesca sarà il capovolgimento di fronte definitivo che sancirà la fine delle vicende.
Sapere che Annie impersonifica la tossicodipendenza di King è a sua volta uno stimolo nel ricercarne i riferimenti e i dettagli nel testo, e in tal senso il rapporto di amore/odio per "la Dea", la necessità di compiacerla e il desiderio di libertà, le crisi di astinenza da medicine, e via dicendo, offrono un ulteriore e interessante livello di lettura.
Un ultimo rapidissimo pensiero: se è vero che nel libro ci sono momenti particolarmente forti, uno su tutti l'amputazione del piede, personalmente ho trovato magistrali i passaggi in cui Paul, sulla sedia a rotelle, evade dalla sua stanza ed esplora la casa. La circospezione, il terrore incombente di essere scoperto, i ritrovamenti fatti per la casa (qualcuno ha detto il diario di Annie?)... sono tutti momenti di una tensione infinita, che tengono davvero incollati alle pagine.
Davvero un ottimo, ottimo libro.
Intanto io propongo "l'amore ai tempi del colera" di gabriel garcia marquez
Devo ancora postare la mia recensione su Misery ma ammetto che essendo passati quasi due mesi da quando l'ho finito l'hype è un po' passato ๐
Pensavo di proporre "L'amica geniale" di Elena Ferrante, libro che per qualche ragione non mi ha mai attirato. Considerato però che il New York Times l'ha appena inserito tra i 100 libri migliori degli ultimi 25 anni potrei pensare di dargli una chance
Neanch'io ho ancora commentato, nonostante sia passato così tanto tempo
Mi rendo conto che questo non è esattamente il mio genere: troppe descrizioni ed introspezione e troppe poche interazioni tra personaggi, ad eccezione dei due protagonisti.
In ogni caso, è certo che King riesce a tenere alta la tensione e l'attenzione e che dipinge i protagonisti in modo molto accurato (anche raccapricciante, in alcuni frangenti).
Anch'io a tratti ho pensato che Paul rappresentasse lo scrittore d il rapporto complicato con i fan e le tecniche di scrittura. Non sapevo che Annie rappresentasse la cocaina. Piuttosto, nei passaggi sui suoi libri non posso nascondere di aver pensato che il protagonista fosse un po' pieno di sé, e che tutto sommato probabilmente i romanzi su Misery (che seguivo con interesse!) non valessero meno di quel Bolidi che riteneva il suo capolavoro ;)
Per il prossimo giro, io ripropongo quello di Manzini che ho ancora sul comodino (Tutti i particolari in cronaca).
L'amore ai tempi del colera l'ho già letto anni fa (bellissimo!); la Ferrante mi incuriosisce anche se non mi ci sono mai avvicinato.
La mia proposta è: Il palazzo dei sogni - Ismail Kadaré.
Dimenticavo: l'omaggio a It presente in Misery è un brevissimo
L'amore ai tempi del colera l'ho già letto, molto bello e una rinfrescata me la rido volentieri.
Quello di Manzini ce l'ho ancora in coda nelle prenotazioni dalla prima volta che è stato proposto, considerando il tempo di attesa per leggerlo (adesso ne ho solo 8 davanti) sono curiosissima.
Io propongo Uomini e topi di John Steinbeck. Mi ha incuriosito perché ne parlano nel libro che sto leggendo adesso e ho scoperto che non è un libro corposo, un centinaio di pagine, quindi riuscirei a portarlo avanti insieme alla mia lettura attuale.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Se siete tutti e tutte d'accordo, aspetterei ancora una settimana per raccogliere proposte e poi procederei con l'estrazione così abbiamo il nostro "libro sotto l'ombrellone" ;)
P.S. Spammo al volo un consiglio di lettura: è in offerta la versione digitale di "Tomorrow and tomorrow and tomorrow". Racconta di due amici, un ragazzo e una ragazza, che insieme realizzano videogiochi: una commuovente storia di amicizia che descrive anche molto bene la dinamica creativa alla base della creazione di un videogame
Randomizzato: la nostra lettura sotto l'ombrellone è...
"L'amore ai tempi del colera" di Gabriel Garcia Marquez, che è stato proposto da @senza volto
Spero siate soddisfatti della scelta fatta dal destino. Come tempi? 6 Settembre potrebbe andar bene?
Perfetto!
Buona lettura a tutti :)
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Lady Lyanna ha scritto:Perfetto!
Buona lettura a tutti :)
Letto e riletto varie volte, per me è il libro più bello di Garcia Marquez. Aspetto i vostri commenti :)