In modo del tutto speculativo, voi cosa suggerireste per far ripartire la scuola?
In via puramente teorica e consapevole di tutti i problemi direi innanzitutto puntare su competenze e infrastrutture digitali.
Appare evidentemente che il digitale dovrebbe iniziare a stare alla scuola come a tutti gli altri settori (o quasi) ed è inutile storcere il naso. Computer, tablet, eBook, web sono il presente non più il futuro. Nota bene che non sto assolutamente puntando il dito contro i docenti che - anzi - in alcuni casi hanno dato, in questi giorni, il 200% mettendoci tutto quello che potevano. E anche prima spesso portavano avanti iniziative, mettendo in campo mezzi propri e tempo libero, per offrire ai ragazzi qualcosa in più. Appunto però non può essere un’evoluzione poggiata sulle spalle dei singoli insegnanti che nel loro lavoro quotidiano hanno spesso a disposizione strumenti vecchi di decenni (letteralmente) e devono confrontarsi con logiche e atteggiamenti ciechi, volendo usare un termine gentile.
Senza questo “switch” a monte, non è possibile chiedere un cambiamento a valle. In queste settimane, ho notato la mancanza diffusa di strumenti in alcune famiglie (computer, connessione a Internet ecc.) - che è ancora un tema a parte -, ma anche un rifiuto a priori verso l’opzione della didattica digitale. Non si può incidere questo atteggiamento senza che a fare il primo passo sia la scuola stessa. E non si può pretendere a che il cambiamento sia costruito principalmente sulle iniziative e sulla buona volontà dei singoli docenti o delle famiglie.
Sono d’accordo con @The Nameless One e con il suo intervento. In Italia mancano una politica della scuola e una politica della famiglia e, volendo tornare in tema, direi che questa lacuna in questi giorni difficili si vede e si sente.
Andando sul concreto oggi sarebbe tanto avere una comunicazione decente tra istituto scolastico e docenti/famiglie e prima ancora del ministero. Che non ci siano indicazioni in merito agli esami di stato che alcuni studenti dovranno fare tra poco più di un mese è imbarazzante.
Poi sicuramente valutare soluzioni per mantenere il distanziamento ed evitare le classi pollaio (che volendo era un tema da affrontare anche prima di questa emergenza) come la frequenza alternata o l’utilizzo di spazi alternativi, come ad esempio la biblioteca, da usare anche in maniera alternativa.
E' chiaro che vi siete persi un po' di interventi dei sindacati specifici.
Classi alternate non si può fare perchè significherebbe impiegare i docenti il doppio delle ore previste dal loro contratto e già adesso stanno vicini al martirio.
Oltretutto anche la soluzione di mandare i bambini a scuola, magari solo quelli che hanno necessità perchè i genitori lavorano, in estate è stata cassata perchè gli insegnanti in estate devono fare le ferie, e così il personale scolastico.
Sia chiaro personalmente sarei stata favorevole, ma la volenterosità non è così diffusa come si potrebbe pensare.
Comunque aldilà di queste iniziative specifiche, la politica della scuola e della famiglia è SEMPRE mancata e non si può pretendere che venga imbastita in un mese in cui siamo in emergenza. Si farà come al solito, ci si arrabatta.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
3 hours fa, Maya dice:Non si può incidere questo atteggiamento senza che a fare il primo passo sia la scuola stessa. E non si può pretendere a che il cambiamento sia costruito principalmente sulle iniziative e sulla buona volontà dei singoli docenti o delle famiglie.
E' vero ed è giusto, ma come dicevo ieri se pensate che 1. la formazione per coloro che vogliono diventare insegnanti è ancora fantascienza 2. non sono minimamente contemplati gli ambiti della didattica digitale (d'altronde se la formazione la fanno docenti con anni di esperienza e sui 60 anni circa non è che si tratti di nativi digitali) 3. problemi grossi di 20 anni e più non sono certo risolvibili in 2 mesi temo che più che sottolineare le mancanze non si potrà fare.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Si possono prendere misure, ma è molto difficile far tenere il distanziamento sociale ai ragazzi. Magari ci si riesce durante le lezioni, ma il problema sono il prima dell'inizio, dopo la fine, e gli intermezzi tra le lezioni.
I ragazzi e i bambini tendono ad aggregarsi, a giocare, parlare, farsi scherzi, stare vicini e avere contatto fisico in alcuni casi. Mi sembra illusorio pensare di tenerli distanziati per mesi.
Abbiamo visto che i posti chiusi con tanta gente dentro, sono dei focolai enormi (navi, case di cura, ecc.). Anche fargli indossare le mascherine e tenerle sempre in modo corretto mi sembra una cosa di difficile attuazione.
Passando brevemente ad altro...mi auguro che il governo valuti con attenzione le richieste della CEI e dell'opposizione, sottolineate anche da qualcuno qui in chat, di riaprire chiese, moschee e altri luoghi di culto.
Sia per il rischio di assembramenti, sia per l'età media di chi in genere frequenta questi luoghi, che è quella più a rischio in caso di infezione.
13 hours fa, The Nameless One dice:Mettendomi al livello della tua dirigente direi che dal mio punto di vista con lei la scuola ha fallito in pieno.
Giudizio un po' tranchant senza avere minimamente cognizione di causa del suo operato. Un po' eccessivo non ti pare?
Va anche detto che molti genitori premono per avere la classe col tempo pieno anche laddove questa non è adatta alle necessità/caratteristiche del figlio perchè non sanno dove lasciarlo, cioè dovendo scegliere un percorso non mettono al primo posto i bisogni educativi del proprio figlio ma la necessità di sistemarlo, a volte andando pure a peggiorare alcune situazioni (pensa per esempio ai vari BES, iperattivi ADHD etc. etc.). Ed è in quest'ottica che va intesa la frase.
Chiaramente il mio è un ragionamento molto più vasto che non si rivolge tanto ai 2/3 casi citati qui che appunto sono comunque casi "fortunati".
Joramun citava per esempio gli alunni con gravi difficoltà familiari e/o personali per i quali la scuola è un punto di riferimento sia per loro che per le famiglie e per i quali la situazione attuale è molto più difficile e complessa.
Io penso, come è stato detto altre volte, che non si può neanche demandare tutto alla scuola, come alcuni genitori fanno vuoi per necessità perchè non hanno le capacità, vuoi per comodità. Che chiaramente, specifico onde evitare altre alzate di scudi aprioristiche, non è il caso specifico qua, ma ci sono molti di questi casi. E si viene a determinare così un pericoloso sovrapporsi di competenze.
Giustamente servirebbe implementare certe politiche, ma come ho scritto più sopra, non è pensabile che vengano messe in campo in 2/3 mesi in cui siamo in emergenza quando non è stato fatto in 50 anni in cui c'era tutta la calma e il modo per studiarne la piena fattibilità.
Ma ancora uscendo dal mondo della scuola farei l'esempio dei tanti disabili o malati che necessitano di tutta quella rete di sostegno che forzatamente viene meno o è depotenziata dalla situazione attuale. Anche queste persone e le loro famiglie avranno gli stessi problemi citati, anzi problemi molto più "tragici" se mi passate il termine perchè spesso sfocianti in epiloghi tutt'altro che felici.
Come diceva bene @Neshira qualche post fa alla fine ognuno guarda il suo.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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8 minutes fa, joramun dice:Passando brevemente ad altro...mi auguro che il governo valuti con attenzione le richieste della CEI e dell'opposizione, sottolineate anche da qualcuno qui in chat, di riaprire chiese, moschee e altri luoghi di culto.
Sia per il rischio di assembramenti, sia per l'età media di chi in genere frequenta questi luoghi, che è quella più a rischio in caso di infezione.
Con questa pandemia ho scoperto che andare a messa, andare in spiaggia e da parrucchieri/estetisti sono considerati delle priorità.
Per la serie cavalcare per cercare consensi ed "essere più realisti del re", il papa chiede pazienza e rispetto delle regole per evitare la ripresa dei contagi, mentre Berlusconi dice che il divieto di messe è al limite del persecutorio e si domanda perchè si può andare in fabbrica e non a messa.
Tutto sommato da non credente certi dubbi me li pongo anche io però: si può andare a lavorare (sacrosanto), si può andare al parco e a fare jogging (giusto), si è sempre potuti andare a comprarsi le sigarette , si potrà a breve andare a comprarsi vestiti, scarpe e quant'altro (con seri dubbi sulla modalità di accesso e sanificazione), si dovrà assolutamente trovare il modo per andare in spiaggia a prendere il sole, si dovrà trovare il modo per andare al ristorante (consentito già da ora l'asporto), ma non si può andare a scuola e a messa nè dal parrucchiere.
Probabilmente si dovrebbe trovare il modo di regolamentare un po' tutto per evitare assembramenti e contaminazioni.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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1 minute fa, Lyra Stark dice:Va anche detto che molti genitori premono per avere la classe col tempo pieno anche laddove questa non è adatta alle necessità/caratteristiche del figlio perchè non sanno dove lasciarlo, cioè dovendo scegliere un percorso non mettono al primo posto i bisogni educativi del proprio figlio ma la necessità di sistemarlo, a volte andando pure a peggiorare alcune situazioni (pensa per esempio ai vari BES, iperattivi ADHD etc. etc.). Ed è in quest'ottica che va intesa la frase.
Anche questo tuo giudizio però suona un po' troppo perentorio senza la cognizione delle tanti situazioni che portano alla scelta del tempo pieno. Nella mia esperienza, ad esempio (noi abbiamo una situazione di gestione mista), i genitori che hanno optato per questa soluzione lo hanno fatto per ragioni didattiche aderendo a questa opzione per offrire ai propri figli un momento di approfondimento e perfezionamento. Come "parcheggio" c'è il servizio di dopo-scuola (che poi, scusate se mi permetto di dirlo, questo tipo di servizio è per molte famiglie essenziale per cui non punterei il dito verso chi ha la necessità di ricorrervi come se stessimo parlando di genitori di "serie B").
Oltretutto "molti" genitori è una misura un po' spannometrica ed empirica. Da noi, ad esempio, le domande di tempo pieno sono state per anni talmente poche che questa opzione è stata attivata solo a partire da quest'anno e solo parzialmente.
Anche dire che "molti genitori" non mettono al centro i bisogni educativi (e non) dei propri figli mi sembra un'affermazione iperbolica, oltre che ingiusta. Che ci siano casi di questo tipo è vero, ma fare di "tutt'erba un fascio" per stabilire che è una prassi comune non mi pare corretto.
Sicuramente non ci sono oggi i tempi per recuperare un gap di decenni. Tuttavia, oltre a respingere qualsiasi opzione sia emersa nel dibattito pubblico (dal recupero estivo alla frequenza alternata ecc.), quali soluzioni si stanno valutando per consentire la didattica in futuro, visto che lo stesso scenario di "lockdown" potrebbe anche riproporsi nel corso del prossimo anno scolastico e la scuola deve avere un ruolo educativo, non essere un "parcheggio"? Questo per non parlare di cose che servirebbe sapere anche prima tipo: come si svolgeranno i prossimi esami di fine corso scolastico?
Di nuovo, solo a me pare che ci siano dei problemi cui si potrebbe e dovrebbe cercare di trovare ora delle soluzioni senza trincerarsi negli ormai proverbiali "non si può fare" della scuola italiana?
Fino al 18 maggio si può andare a lavoro (perchè è necessario), si può fare attività motoria (perchè in solitaria e all'aperto), si possono prendere i mezzi pubblici (perchè necessario) ma non si possono fare assembramenti in luoghi chiusi come le chiese (per attività non necessaria).
Mi sembra ci sia della coerenza.
Quando riapriranno i ristoranti e altri luoghi chiusi, immagino riapriranno alle chiese (sperando che nel frattempo i contagi siano diminuiti ulteriormente).
22 minutes fa, Maya dice:Che ci siano casi di questo tipo è vero, ma fare di "tutt'erba un fascio" per stabilire che è una prassi comune non mi pare corretto
Neanche basarsi solo sulla propria situazione di vissuto personale lo è. Da parte mia ho visto questo e quello ed interfacciandomi con vari colleghi ed entità territoriali ti porto lo spaccato di una situazione che emerge a livello direi anche abbastanza ristretto, figuriamoci in ambiti estremamente più complessi e variegati. Nello specifico ho cercato di inquadrare meglio un certo tipo di situazioni problematiche che chiaro, l'ho specificato io stessa, non sono le uniche ma non sono neanche così rare come si pensa, per cercare di inquadrare un'affermazione che ha portato qualcuno a esprimere facili giudizi di merito sul lavoro di altre persone. Che per carità si può fare, ma nel caso specifico con zero dati a disposizione risulta un po' come lo sfogo gratuito di turno.
Immagino comunque che potremmo continuare a rimpallare su questo tema per mesi senza mai venirne fuori e francamente non è che abbia tutto questo interesse a farlo anche perchè non me ne viene nulla se non il solito rischio ban.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Secondo voi la didattica a distanza farà parte della scuola e dell'università anche a emergenza finita?
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Non avevo dubbi che questo Papa, impegnato a pregare la Dea natura, accettasse l'ingiustizia.
Ci sono state scene che non si v3devano dai tempi dei nazisti io dei comunisti con forze dell' ordine che interrompono i preti in chiesa
E il Papa dice di riapettare le regole .
Mi domando cosa avrebbe fatto Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II avrebbe anteposto la salute dei fedeli a qualsivoglia ripresa di attività ecclesiale. Andiamo contro la libertà di culto? Ma dove? Vari preti e parroci si sono attivati a dire messe in streaming e a portare la parola di Dio direttamente nelle case dei fedeli...diciamoci la verità, è la mancanza di offerte pecuniarie che fa andare in crisi la CEI.