2 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Se ho capito bene il senso del post di Meenvyn
Il senso del mio post era una perplessità in generale, sia sul senso strettamente didattico, di cui parlava Lyra, che dal punto di vista di cui parli tu - l'ora di ecofemminismo - a parte che non sono mai riuscito a cogliere il trait d'union tra ambientalismo e femminismo - per dire... ecco, non ne vedo il senso, in maniera assolutamente non polemica.
2 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:"rileggere" (il virgolettato è una mia prudenza perché ci ho capito poco anch'io) la storia passata secondo le lenti e i concetti del presente
Che non è poi una cosa molto intelligente da fare, quando si parla di Storia. Destoricizzarla, intendo.
Ricollegandomi alla questione del politicamente corretto in ambito linguistico, vorrei porre un quesito inerente House of The Dragon, lo spinoff di Game of Thrones che andrà in onda fra qualche mese.
Emma D'Arcy, l'interprete di Rhaenyra Targaryen (un personaggio femminile) è dichiaratamente una persona non binaria. Dato che l'italiano, a differenza dell'inglese, è una lingua con un'impostazione dei generi di tipo binario, quale genere grammaticale dovremmo adottare per l'interprete, a parer vostro? Dovremmo usare il maschile (lui, attore) perché in italiano questo genere fa le veci del neutro? Dovremmo usare il femminile in quanto indicante il sesso biologico (lei, attrice)? Dovremmo ricorrere a scevà e asterischi per evitare di usare generi specifici (l*i, attor*)? Dovremmo ricorrere a giri di parole o termini ambigenere, come ho fatto io finora (persona, interprete)?
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Se non sbaglio ha detto di preferire loro/essi, sicchè il dilemma non si pone.
Ops, "hanno" detto di preferire.
Non so quanto sia fattibile introdurre nell'italiano il singular they, che tra l'altro pare esista da secoli in inglese (la prima volta che l'ho sentito è stato in una canzone di Sting). Rimarrebbe poi il problema del genere: attore o attrice?
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
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18 ore fa, Menevyn ha scritto:Se non sbaglio ha detto di preferire loro/essi, sicchè il dilemma non si pone.
Ora capisco che non si riconosca in un genere univoco, ma perchè il plurale?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 7/4/2022 at 16:32, Maya ha scritto:Se fosse una questione di pigrizia, sarebbe vero il contrario: è molto più faticoso memorizzare piuttosto che, una volta compresa la logica, ragionare. Il problema è che la memoria soddisfa prestazioni a breve termine perché è una risorsa limitata. La capacità di ragionamento teoricamente no. Va solo allenata.
Nel dettaglio, l'indicazione che mio figlio e i suoi compagni ricevono è proprio: "impara a memoria". Certo dire "imparate a memoria" è più semplice che mettersi a spiegare a 22 ragazzini la logica che porta alla formazione di un verbo composto, tanto per fare un esempio.
Dissento completamente, ma sorvolo soprattutto sul giudizio di merito che si intuisce tra le righe.
Tra l'altro l'osservazione ben si inserisce rispetto a questo "caso" di cui si parla da giorni e che appunto volevo postare per chiedervi: secondo voi è un problema di PC o proprio di maleducazione?
Riassumo in breve: ragazzini di quinta elementare imbrattano il bagno della scuola con le feci. La maestra li riprende (in che modo? Sarà questo il casus belli?) e finisce denunciata dai genitori. Viene pure condannata, nonostante in un altro articolo abbia letto che lo stesso PM si era espresso in modo a lei favorevole. Chiaramente credo ci sia poco da commentare se non che... meglio il PC o la maleducazione? Il PC chiaramente in questo caso è rappresentato dai genitori che prima di tutto si indignano perchè qualcuno ha osato riprendere i loro figli e questo non si fa! Non perchè i figli si sono comportati in modo inqualificabile, peraltro dimostrando che l'educazione ricevuta a casa lascia molto a desiderare.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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26 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Dissento completamente, ma sorvolo soprattutto sul giudizio di merito che si intuisce tra le righe.
Non ho capito...
Comunque direi che il giudizio di merito non era nemmeno tra le righe, ma proprio bello chiaro. Penso di poter essere critica rispetto all'insegnamento che vedo impartito a mio figlio, o no? Per altro nel esprimere una simile giudizio rispetto all'operato di alcune insegnanti di mio figlio non sto estendendo il parere espresso né all'intero corpo insegnante né all'intera categoria. Per cui... boh...
26 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Tra l'altro l'osservazione ben si inserisce rispetto a questo "caso" di cui si parla da giorni e che appunto volevo postare per chiedervi: secondo voi è un problema di PC o proprio di maleducazione?
Riassumo in breve: ragazzini di quinta elementare imbrattano il bagno della scuola con le feci. La maestra li riprende (in che modo? Sarà questo il casus belli?) e finisce denunciata dai genitori. Viene pure condannata, nonostante in un altro articolo abbia letto che lo stesso PM si era espresso in modo a lei favorevole. Chiaramente credo ci sia poco da commentare se non che... meglio il PC o la maleducazione? Il PC chiaramente in questo caso è rappresentato dai genitori che prima di tutto si indignano perchè qualcuno ha osato riprendere i loro figli e questo non si fa! Non perchè i figli si sono comportati in modo inqualificabile, peraltro dimostrando che l'educazione ricevuta a casa lascia molto a desiderare.
E non ho capito neppure questo: qual è il nesso con il politically correct?
2 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Ora capisco che non si riconosca in un genere univoco, ma perchè il plurale?
Il singular they è un uso particolare del pronome they che viene adottato quando ci si riferisce a una persona di cui il genere non è specificato: ad esempio, nella canzone di Sting "If You Love Somebody Set Them Free" non è precisato se somebody, qualcuno, è un uomo o una donna, per cui si usa they/them che praticamente sta per "lui o lei". Per questo motivo le persone non binarie usano il they al posto di he e she (in teoria ci sarebbe it che è singolare, ma non si utilizza per le persone).
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Il 9/4/2022 at 16:54, Maya ha scritto:E non ho capito neppure questo: qual è il nesso con il politically correct?
È coerente con il discorso da me fatto in passato: il PC, se portato all'estremo, finisce per sdoganare qualunque comportamento, perché è connaturato a certe frange estreme del PC il fatto che non esistano doveri. Io non conosco la storia postata da Lyra ed evito di dare giudizi facili, spiego solo il senso del suo discorso: senza un minimo di educazione e con genitori che perdonano i figli in continuazione insegnando loro che la colpa è sempre e solo degli altri, non si crescono delle nuove generazioni del tutto sane. Per come la vedo io il discorso un po' centra col PC, poi ognuno la vede come vuole.
Comunque leggendo notizie del genere (bambini che imbrattano di feci il bagno) sembra che sia passato un secolo da quando facevo io le elementari
Faccio un'ulteriore riflessione sul PC: come molti fenomeni della Storia umana, non ha una connotazione completamente negativa se preso in un certo modo. Avere le minoranze etniche, sessuali ecc. che protestano per modi di dire e comportamenti lesivi verso la loro dignità e, a loro dire, dimostranti un disprezzo generale verso di loro è legittimo e sacrosanto, e si ricollega a quell'articolo di Internazionale di cui parlavo qualche pagina fa. È quando si procede verso lo sdoganamento di ogni comportamento e ogni vizio che ci passa per la mente che il meccanismo salta e diventa peggio del male precedente, ossia la Società reazionaria e bigotta stile anni Cinquanta. È il solito discorso della via di mezzo e del buon senso, ma pare che siano concetti dimenticati nella Società odierna e secondo alcuni anche solo parlare di equilibrio ti rende un pericoloso reazionario. Poi c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto: per me la nostra Società non è intrinsecamente razzista e omofoba, perché una cosa del genere secondo la mia opinione non ha senso (e il razzismo e l'omofobia esistono in tutto il mondo, non solo da noi): ci sono persone razziste e omofobe, in numero più o meno elevato, ed è necessario che si prendano le necessarie contromisure a livello di leggi ed educazione. Per altri invece siamo tutti intrinsecamente colpevoli di qualcosa se apparteniamo alla categoria sbagliata (maschio bianco etero cisgender ecc.) e ci dovremmo perennemente sentire in colpa, un po' come diceva la Murgia anni fa paragonando la categoria in questione al primogenito di una famiglia mafiosa. Io non mi sento né privilegiato perché nella mia vita ho sempre faticato per raggiungere i miei obiettivi, né razzista e né omofobo, poi gli altri possono giudicarmi come vogliono.
2 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Comunque leggendo notizie del genere (bambini che imbrattano di feci il bagno) sembra che sia passato un secolo da quando facevo io le elementari
Io penso di avere qualche anno più di te, e... no, non sono passati secoli. Cose del genere succedevano anche "ai miei tempi". Però, quando successe una cosa analoga (non erano feci, ma non entro nei dettagli), i bimbi in questione furono cazziati più dai genitori che dagli insegnanti. Ma di brutto. E' su questo, Euron, che sembrano passati secoli.
Per il resto, sono totalmente d'accordo col tuo ragionamento sul PC.
4 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:
Il singular they è un uso particolare del pronome they che viene adottato quando ci si riferisce a una persona di cui il genere non è specificato: ad esempio, nella canzone di Sting "If You Love Somebody Set Them Free" non è precisato se somebody, qualcuno, è un uomo o una donna, per cui si usa they/them che praticamente sta per "lui o lei". Per questo motivo le persone non binarie usano il they al posto di he e she (in teoria ci sarebbe it che è singolare, ma non si utilizza per le persone).
Ok, ma in grammatica c'è differenza tra genere e numero, sono proprio 2 categorie differenti. Che cosa strana!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
22 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Non so quanto sia fattibile introdurre nell'italiano il singular they, che tra l'altro pare esista da secoli in inglese (la prima volta che l'ho sentito è stato in una canzone di Sting). Rimarrebbe poi il problema del genere: attore o attrice?
Anche lo shwa, la u finale o gli asterischi sono difficilmente utilizzabili, in italiano, che rimane una lingua nella quale non è possibile contrassegnare un terzo genere oltre al maschile e al femminile. Non è una mancanza di rispetto o di sensibilità. E' il modo in cui si è formata la nostra lingua.
Il 9/4/2022 at 19:26, Euron Gioiagrigia ha scritto:È coerente con il discorso da me fatto in passato: il PC, se portato all'estremo, finisce per sdoganare qualunque comportamento, perché è connaturato a certe frange estreme del PC il fatto che non esistano doveri. Io non conosco la storia postata da Lyra ed evito di dare giudizi facili, spiego solo il senso del suo discorso: senza un minimo di educazione e con genitori che perdonano i figli in continuazione insegnando loro che la colpa è sempre e solo degli altri, non si crescono delle nuove generazioni del tutto sane. Per come la vedo io il discorso un po' centra col PC, poi ognuno la vede come vuole.
Comunque leggendo notizie del genere (bambini che imbrattano di feci il bagno) sembra che sia passato un secolo da quando facevo io le elementari
A me questo sembra solo ed esclusivamente mancanza di educazione più che problema "trasversale" potenzialmente causato dal politically correct. Non è per colpa del politically correct che alcuni genitori perdonano tutto e di più ai figli, è proprio una questione di impostazione dei principi da parte dell'autorità genitoriale e di fondamenti educativi da essi tramandati alla prole.....
Sul discorso grammatica, occhio che è molto borderline, si rischia l'OT facilmente se si finisce a disquisire dei "meandri grammaticali" e delle differenze tra una lingua e l'altra.......fossi in voi aprirei proprio un topic a parte per approfondire la cosa.
25 minuti fa, Darklady ha scritto:A me questo sembra solo ed esclusivamente mancanza di educazione più che problema "trasversale" potenzialmente causato dal politically correct. Non è per colpa del politically correct che alcuni genitori perdonano tutto e di più ai figli, è proprio una questione di impostazione dei principi da parte dell'autorità genitoriale e di fondamenti educativi da essi tramandati alla prole.....
Questa mancanza di educazione succede perché si insegna ai figli che tutto è permesso e niente è dovuto. Per come la vedo io è una cosa comune a certe frange estreme del PC, per cui non ci sono regole e quelle esistenti vanno piegate alle volontà delle persone. Poi è la mia visione personale, ci mancherebbe.