Lascia stare. Fa sempre così
3 ore fa, -Littlefinger- ha scritto:Sto cercando di spiegare che secondo me quella frase è offensiva in sé, perché accosta in maniera dispregiativa una caratteristica fisica all'azione di "buttare fuori" la persona.
Ma che davvero? Cioè la parte brutta di quella frase sarebbe il "buttare fuori"? Quindi se il quarto uomo avesse detto "no, quello nero non ha fatto nulla" sarebbe stato ok?
12 ore fa, joramun ha scritto:
Ma che davvero? Cioè la parte brutta di quella frase sarebbe il "buttare fuori"? Quindi se il quarto uomo avesse detto "no, quello nero non ha fatto nulla" sarebbe stato ok?
Per "butta fuori quel nero" il problema è che nero viene usato in senso dispregiativo (come al posto di un insulto), mentre nella tua è un paragone. Detto questo, in frasi come "quello nero non ha fatto nulla" o "quello nero è veramente un fenomeno" secondo me bisogna vedere quanto è indispensabile usare il termine "nero" come paragone. Se l'avesse detto il tizio della Champions sarebbe comunque stata discriminatoria, perché aveva a disposizione il nome del giocatore, il numero o il colore della maglia. Poi è un professionista, gli arbitri chiamano il numero per regolamento, o il nome se conosciuto. Se lo chiamasse per il colore della pelle non avrebbe scuse e ci vedrei del razzismo latente nella migliore delle ipotesi.
Se però siamo in una situazione del tipo: Marco e Simone camminano per strada, vedono più in là 4 tizi di cui tre bianchi e un nero di cui non conoscono il nome e Marco dice "oh, quello nero l'ho visto giocare, è un fenomeno a calcio". Non sa il nome, non ha un numero, magari sono pure vestiti simili...il fatto che uno è di colore salta agli occhi e lo usa come termine di paragone inequivocabile.
Fossero stati 4 di colore e il fenomeno fosse stato il bianco avrebbe detto "oh, quello bianco è un fenomeno". In questo caso farei veramente fatica a dargli del razzista, perché usa senza disprezzo una caratteristica fisica immediata senza la quale non sarebbe riuscito a far capire subito di chi parlava.
Se però siamo in una situazione del tipo: Marco e Simone camminano per strada, vedono più in là 4 tizi di cui tre bianchi e un nero di cui non conoscono il nome e Marco dice "oh, quello nero l'ho visto giocare, è un fenomeno a calcio". Non sa il nome, non ha un numero, magari sono pure vestiti simili...il fatto che uno è di colore salta agli occhi e lo usa come termine di paragone inequivocabile.
Fossero stati 4 di colore e il fenomeno fosse stato il bianco avrebbe detto "oh, quello bianco è un fenomeno". In questo caso farei veramente fatica a dargli del razzista, perché usa senza disprezzo una caratteristica fisica immediata senza la quale non sarebbe riuscito a far capire subito di chi parlava.
Non proprio, in alcuni contesti esiste anche il cosiddetto "razzismo inverso" che colpisce i bianchi, anche se nasce generalmente come una reazione verso la descriminazione perpetrata dai bianchi stessi.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Ascolta, il colore della pelle esiste e ci distingue come il colore dei capelli o di qualsiasi altra caratteristica. Per te è evidentemente un taboo, una cosa da tenere nascosta e non nominare. Per me no e ne posso parlare anche con persone di colore, senza ipocrisie. Amen.
Ti do un consiglio spassionato dopodiché questa discussione per me è chiusa: iniziare un post con
20 ore fa, joramun ha scritto:Ma che davvero?
darmi del benaltrista o cercare di ridicolizzare
4 ore fa, joramun ha scritto:Però si...diciamo che se Marco non è in grado di determinare la posizione dei copri nello spazio, se si sta riferendo a corpi nudi, se tali corpi sono perfettamente immobili e muti
mostrando una superiorità intellettuale auto-attribuita, non dispone favorevolmente l'interlocutore.
Sono sostanzialmente d'accordo con quanto dice @Littlefinger e penso che l'utilizzo della parola "nero", in assoluto, non dovrebbe essere associato al razzismo.
Mi rendo comunque conto che è un argomento molto delicato e che molto dipende dalla percezione della persona che viene indicata come "nera". Nel caso in cui qualcuno si senta offeso è giusto che riceva delle scuse ma al tempo stesso non si può dire che chi ha usato quell'appellativo sia necessariamente razzista.
Diverso (secondo me) è il caso in cui si utilizzi la parola "negro" che ritengo sia del tutto dispregiativa.
Sembra che ci sia stato un chiarimento fra l'attaccante Demba Ba e il quarto uomo Coltescu:
CitaL'iniziativa sarebbe partita dall'ex centrocampista senegalese Ousmane N'Doye, di cui Rosu riferisce queste parole: "Demba non ha mai detto che si sia trattato di razzismo. Ha solo pensato che Coltescu non avrebbe dovuto usare la parola 'nero' in uno stadio (in romeno "negru" definisce il colore nero - ndr). Coltescu ha capito. Sono un grande sostenitore della pace. Sia Coltescu che Demba mi hanno chiamato dopo aver parlato, sono rimasti colpiti dalla bella conversazione che hanno avuto. Sono sicuro che sia stato solo un malinteso. So come sono i romeni, non ho mai avuto problemi con il razzismo quando giocavo nel loro paese. Ho cercato di ottenere il numero di Coltescu appena ho potuto per incoraggiarlo, so che non è razzista"
A quanto pare la parola incriminata non sarebbe stata pronunciata inizialmente da Coltescu ma da un'altra persona:
CitaLa telefonata è soltanto l'ultimo capitolo di una vicenda che, soprattutto grazie alle indiscrezioni raccolte da Rosu, si è arricchita di vari particolari. A cominciare da chi avrebbe pronunciato, almeno per primo, il termine incriminato, e cioè non Coltescu - che l'avrebbe poi ripetuto - ma l'assistente Sovre, per invitare l'arbitro Hategan a espellere il vice-allenatore Webo, altro protagonista ormai noto della vicenda, e che già dai primi minuti della partita avrebbe ripetutamente contestato le decisioni arbitrali.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
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In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
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It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
si però non si da molto risalto alla notizia. alla fine bastavano 5 min per risolvere il fraintendimento al posto che fare tutta quella scena con tanto di inginocchiamento il gg dopo. intanto però la vita del quarto uomo è stata rovinata dal punto di vista professionale. basterebbe un attimo di pazienza al posta che urlare razzismo.
La telefonata è soltanto l'ultimo capitolo di una vicenda che, soprattutto grazie alle indiscrezioni raccolte da Rosu, si è arricchita di vari particolari. A cominciare da chi avrebbe pronunciato, almeno per primo, il termine incriminato, e cioè non Coltescu - che l'avrebbe poi ripetuto - ma l'assistente Sovre, per invitare l'arbitro Hategan a espellere il vice-allenatore Webo, altro protagonista ormai noto della vicenda, e che già dai primi minuti della partita avrebbe ripetutamente contestato le decisioni arbitrali.
ma che razzismo dai. ma come si fa a confondere il pensare che uno per il colore della pelle sia inferiore e con meno diritti di te rispetto al normale indicare una persona per una sua caratteristica fisica. ma qui si sta perdendo il buonsenso.
il problema che tante persone vogliono che sia così, giusto per sentirsi superiori moralmente. quindi ci si scandalizza per cose superflue, mentre sui veri problemi di carattere razzista e diritti si tace. di solito perchè c'è dietro un guadagno economico. per ennesima volta ricordo la figura pessima che fece l'nba ad ottobre 2019 in cina....
Il 16/12/2020 at 15:13, rhaegar84 ha scritto:ma che razzismo dai. ma come si fa a confondere il pensare che uno per il colore della pelle sia inferiore e con meno diritti di te rispetto al normale indicare una persona per una sua caratteristica fisica. ma qui si sta perdendo il buonsenso.
Qui si sta perdendo il senso delle parole, altro che buonsenso.
Nero è una parola che ha un portato storico, sociale e culturale imparagonabile, visto che identifica una comunità di persone che nella loro storia hanno subito soprusi e sopraffazioni di ogni genere; non mi risulta che le persone con gli occhiali siano state deportate per essere usate come schiave, nè che quelle con gli occhi verdi avessero degli scomparti degli autobus a loro dedicati, nè che quelli alti siano gambizzati ed accoppati dalla polizia in maniera randomica.
Quindi no, non è una caratteristica fisica come tante altre. Ma proprio no.
E razzismo non è solo quello da KKK che pensa che sia giusto e lecito sgregare le persone di colore perchè inferiori. Razzismo è anche dare del tu (involontariamente e senza manco farci caso) al benzinaio indiano, quando ad un benzinaio parietà italiano daresti del lei.
Il 16/12/2020 at 15:13, rhaegar84 ha scritto:il problema che tante persone vogliono che sia così, giusto per sentirsi superiori moralmente. quindi ci si scandalizza per cose superflue, mentre sui veri problemi di carattere razzista e diritti si tace.
Si protesta anche su quelli e soprattutto su quelli invece, come dimostra l'ultimo anno negli Stati Uniti. Però sembrava che non vi andasse bene manco quello, a dirla tutta.
Perchè non fate una cosa...preparate un bel dacalogo,eh? Una bella lista dei modi tramite i quali queste minoranze possono chiedere diritti e rispetto senza che vi si dia troppo fastidio, nella maniera più educata e a modino che possono.
Il 18/12/2020 at 11:12, joramun ha scritto:Nero è una parola che ha un portato storico, sociale e culturale imparagonabile, visto che identifica una comunità di persone che nella loro storia hanno subito soprusi e sopraffazioni di ogni genere; non mi risulta che le persone con gli occhiali siano state deportate per essere usate come schiave, nè che quelle con gli occhi verdi avessero degli scomparti degli autobus a loro dedicati, nè che quelli alti siano gambizzati ed accoppati dalla polizia in maniera randomica.
Quindi no, non è una caratteristica fisica come tante altre. Ma proprio no.
Leggo solo adesso questo passaggio, e mi ha fatto venire in mente una cosa.
Premesso che per quanto riguarda l'episodio incriminato accaduto nella partita di CL in generale sono d'accordo con te perché l'espressione usata dal quarto uomo (o da chiunque altro) suona proprio brutta e offensiva (e poco professionale), esiste tuttavia un esempio che mostra che la parola "nero" (o "black" in inglese) non è sempre percepita in modo sgradevole dai diretti interessati. Ed è un esempio che hai citato con ammirazione tanto spesso: il movimento Black Lives Matter. Secondo te, se gli appartenenti al movimento giudicassero la parola "black" offensiva nei loro riguardi, avrebbero chiamato il loro movimento così?
Poi magari vi può essere una giustificazione particolare, ma mi sembra strano che si offendano da soli.
Un altro esempio ancora: il movimento delle Pantere Nere, molto diffuso negli USA negli anni '70. Anche qui, i fondatori e i membri hanno usato di proposito una parola offensiva nei loro stessi confronti?