21 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:Una cosa del genere però mi pare non sia mai successa, né a Dachau né in altri campi di concentramento nazisti, anche perché in Germania le pene per questo tipo di apologie sono molto severe.
Purtroppo, invece, è successo: https://espresso.repubblica.it/palazzo/2007/10/11/news/festa-nel-lager-naziskin-a-dachau-1.5566 In questo articolo si racconta di veri e propri pellegrinaggi di neonazisti
https://www.nytimes.com/interactive/2019/10/12/opinion/columbus-day-italian-american-racism.html su colombo ho trovato questo articolo.
Mica solo là, avevano persino rubato la scritta di Auschwitz e non parliamo dei numerosi monumenti a ricordo o le tombe che sono stati sfregiati nel tempo. Ma di nuovo secondo voi questi episodi sono colpa delle testimonianze materiali (chiamiamole cosi) o di film che possono reiterare un certo messaggio oppure delle persone che decidono di metterle in pratica?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Adesso, osservatore dal nord dice:https://www.nytimes.com/interactive/2019/10/12/opinion/columbus-day-italian-american-racism.html su colombo ho trovato questo articolo.
Ma guarda sulla stessa linea occupandomi della questione per motivi universitari è interessante notare come il razzismo fosse dapprima connotato con caratteristiche fisiche, anche per giustificarne l'esistenza diciamo "su base scientifica" brr.., e come venisse applicato anche ad alcune etnie che immigravano in America (es. italiani, irlandesi...). La cosa inquietante è che gli studi dimostrano come queste prime generazioni, una volta "inglobate" cominciarono a praticare gli stessi meccanismi su immigrati provenienti da zone diverse.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
su colombo la trovo proprio ridicola come questione. cioè parliamo di 500 anni fa. rendiamoci conto di quanto è cambiato il mondo.
quello che cmq non mi piace è la totale assenza di contestualizzazione storico-sociale. non si può giudicare una personaggio senza approfondire ed analizzare in che società è nato e cresciuto e con quali valori e consuetudini. oltre al fatto che la storia non può essere letta in maniera unilaterale. ogni evento storico ha diverse letture, di tipo sociale, economico, religioso ecc...
poi altra cosa: ci sono delle azioni/consuetudine che adesso sono illegali e condannate dalla società, ma che invece per alcune società "storiche" erano accettate senza problemi. quindi magari si condannano dei personaggi per qualcosa che hanno fatto ma che in realtà nel loro mondo era perfettamente legale e nella norma.
A questo punto spero che gli americani comincino a fare seri mea culpa anche nei confronti degli indiani. Sarebbe curioso vedere cosa ne esce.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
A rillegere le ultime pagine della discussione vien da pensare che non è proprio vero che la storia la scrivono i vincitori.
Considerando i vari: "ha fatto anche delle cose buone, i lager non sono mai esistiti, il regno delle due Sicilie era una Coruscant in miniatura" mi sembra difficile che qualcuno creda ancora che i vincitori abbiano questo potere illimitato.
Eppure è molto citata come espressione
È molto citata perché noncielodicono!!1!
Se fosse vero che la storia la scrivono i vincitori e che essi hanno pure il monopolio dell'espressione pubblica, allora non si spiegherebbe come mai negli states gira tutta questa nostalgia della confederazione e dei suoi presunti valori
Perchè comunque il razzismo è un fenomeno che va oltre e che in America è abbastanza radicato oltre che mai affrontato pienamente.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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5 hours fa, osservatore dal nord dice:Se fosse vero che la storia la scrivono i vincitori e che essi hanno pure il monopolio dell'espressione pubblica, allora non si spiegherebbe come mai negli states gira tutta questa nostalgia della confederazione e dei suoi presunti valori
Neppure è del tutto falso nel momento in cui la versione più accreditata è che la Guerra Civile Americana sia stata fatta per eliminare lo schiavismo. Per Lincoln era un tema cruciale, ma è diventato un obiettivo finale più avanti. Si è parlato a lungo di limitazione dello schiavismo ai soli Stati in cui era già praticato e solo molto alla fine di abolizione. Tenete conto che anche negli Stati del Nord c'erano schiavi nell'ordine di diverse centinaia di migliaia. Il rapporto era comunque 1:7 rispetto al Sud.
Per altro i valori confederati non erano circoscritti allo schiavismo. Tra i due mondi, il Nord e il Sud, c'erano tante differenze. Da un lato, c'era il Nord fortemente industrializzato, individualista, lanciato verso il XX° secolo; dall'altro, il Sud rurale, ancorato a una visione più tradizionale di famiglia e che ancora si era del tutto lasciato alle spalle il secolo precedente. Con questo non voglio certo esaltare la Confederazione degli Stati del Sud, ma solo dire che tutto questo è stato il contorno, non la sostanza. Se avessero trovato una quadra rispetto alla parte economica, sarebbero andati avanti così come stavano magari per un altro secolo.
Tornando al tema di questo topic: probabilmente per quella che è stata forse la più sanguinosa tra tutte le guerre mai combattute dagli USA con più di un milioni di morti di cui decine di migliaia di civili, un soldato su 10 amputato e quasi il 10% della popolazione maschile tra 14 e 40 anni caduta... non sarebbe molto "politically correct" dire "niente di personale, era solo una questione di affari".
Be un momento però. Negli ultimi giorni non avevo voluto riprenderlo solo per il rischio OT, ma visto che il discorso è tornato a questo punto ne approfitto :
Ci mancherebbe che dietro alle guerra (più in generale, alla politica, visto che la prima "è la continuazione con altri mezzi" della seconda) ci siano motivazioni materiali, cioè economiche (e sociali, e culturali, e cetera); è una roba banale che sanno anche i ragazzini, spero.
Idem per quanto riguarda il ruolo "politico" delle ideologie, della propaganda e dei simboli (che di questi si parlava). Infatti proprio per questo qualche post fa avevo citato le due contrapposte campane : quella repubblicana- nordista-abolizionista, che si faceva forte della superiorità "morale", e quella sudista-democcratica- schiavista, che si autolegittimava sulla Bibbia e sulla Costituzione (e sopratutto in quest'ultimo caso, in nome della "libertà" degli Stati vs "tirannia" Federazione, si ricollegava ad un bipolarismo presente sin dalla nascita degli stessi USA, portato avanti dal Partito Democratico Repubblicano e poi solo Democratico, di Jefferson e Jackson vs il Partito Federalista, poi Whig, poi GOP).
Quindi un conto è dire che un "fatto X" (come può esserlo la schiavitù nell'Ottocento o la decolonizzazione nel Novecento) diventi un problema morale (cioè politico) solo quando diventa anche un problema economico, in particolare per un sistema capitalista che non ammette la sottrazione stabile e monopolistica di una merce potenziale (forza lavoro in un caso, territori nell'altro) al mercato.
Però poi, che la questione della Schiavitù fosse senza se e senza ma, IL problema politico di primo piano già decenni prima della Guerra (e poi successivamente, nella misura in cui diventò un problema di discriminazione e segregazione razziale), è un puro fatto che non ha nulla a che fare con chi la storia la scrive. Basta pensare a roba come il "Compromesso del Missouri" del 1820, il Kansas-Nebraska Act (e di conseguenza la nascita del Partito Repubblicano) del 1854, la "Dred Scott decision" del 1857, i "Dibattiti Lincoln-Douglas" del 1858. E infine, non è un caso se la "Secessione" da parte degli Stati del Sud venne proclamata subito dopo la vittoria di Lincoln stesso nelle Presidenziali del 1860.
Come non è un caso che gli Stati Sudisti (e il Partito Democratico locale) siano tornati immediatamente alle politiche razziali di cui sopra, appena avuto la libertà di farlo (quando non travestiti da KKK). Come non è un caso che siano stati gli stessi autoproclamati suprematisti bianchi, di allora e di oggi, ad adottare come propri simboli quelli della Confederazione (entità politica esistita si e no per un lustro, è sempre utile ricordarlo), cioè appunto la bandiera, e ad erigere statue in onore dei generali dell'epoca, visti come campioni della lotta contro la fazione antischiavista (o viceversa, del diritto e "libertà" di essere schiavisti).
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay