Dunque dunque dunque... mi scuso per la latitanza, ma ero in altre faccende affaccendato, e ho colpevolmente dovuto mettere da parte questo topic.
Faccio una premessa brevissima prima di andare al recupero: io sono diabetico. Purtroppo sono anche golosissimo quindi vivo in eterno conflitto il dramma di non poter esagerare con la cosa che più mi piace al mondo, ossia mangiare dolci. Per fortuna riesco a gestire bene la mia glicemia, quindi periodicamente posso assaggiare (e non esagerare ahimé).
L'ultimo dolce che hai mangiato: l'ultimo veramente buono l'ho mangiato a gennaio, per il compleanno dei miei nipoti ed è stata una torta sublime come i siciliani sanno fare. Non una cassata, ma una torta con varie creme, inclusa però la ricotta (rigorosamente di pecora come usiamo qui in Sicilia). Più recentemente invece, ho mangiato delle fragole con uno spruzzo di panna vegetale (poca roba, ma goduriosa il giusto).
Un dolce che vorresti tanto assaggiare ma non hai ancora provato: tanti, troppi ahimè. Riuscii a fare un intero anno di piena astinenza ai dolci prima che la diabetologa mi dicesse che stavo esagerando. Ora che posso.. punto a roba irraggiungibile, per intenderci roba da masterchef pasticcere (di francia). Se devo dirne uno, ecco dico Paris Brest perché adoro le mandorle.
Un biscotto...: Sono indeciso tra quelli con ripieno morbido e quelli duri tipo cantucci. Ok, vado di tradizione sicula, e scelgo i biscotti con la pasta di mandorle che si utilizzano qui per matrimoni, battesimi e robe simili.
Specialità dolciaria estera preferita. Non saprei, ma per non ripetermi e non ne ho assaggiate molte a parte la sacher. Vado sul banale cioccolato svizzero che mangio da sempre avendo parenti che tornavano ogni estate in Sicilia.
Un gusto di gelato: Adoro la granita rigorosamente siciliana, ma qui produciamo una spagnola sublime. Ovviamente tutto artigianale.
Dolce cavallo di battaglia: Sono molto bravo a fare il tiramisù, dopo tantissime prove per ridurne gli zuccheri. La mia versione è meno dolciastra di quella classica (arrivo persino a spazzolare i savoiardi), ma sono riuscito ad ottenere un buon equilibro e soprattutto ottimo compromesso con le esigenze glicemiche.
Un dolce natalizio: pandoro tutta la vita. Panettone va bene solo se variegato e soprattutto senza uvetta e canditi che io odio moltissimo.
Un dolce esagerato: in senso negativo direi quelli troppo appiccicosi con miele o liquore in eccesso. Non saprei sceglierne uno. ma forse il babbà quando è eccessivamente liquoroso.
Il dolce preferito: Sono dei dolci siciliani, cosiddetti "ravioli" dalle mie parti, "cassatedde" altrove, ma sono dolci morbidi da friggere con la ricotta all'interno.
Da domani spero di riuscire a specificare anche il giorno.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Giorno 9: Il dolce preferito
In assoluto, credo la zuppa inglese. E' il solo dolce con liquore che mi piace davvero, gli altri in genere proprio non li filo. E poi il tiramisù.
Giorno 9: Il dolce preferito
Questa è una domanda crudele
Se proprio proprio dovessi sceglierne uno solo, forse direi il tortino di cioccolato con il cuore caldo, accompagnato da un ciuffetto di panna montata o una pallina di gelato alla vaniglia... Purtroppo non ho ancora imparato a farlo personalmente, ma ci riuscirò!
Seguo Viserion e mi ci metto anch'io, che a volte ho scritto qualche commento, ma ora provo a fare una cosa sistematica. Due precisazioni: uno, ho dei problemini col cibo, e con i dolci in particolare. Li adoro, ci sono stati periodi della mia vita in cui ne mangiavo tipo 4 etti al giorno (eventualmente al posto dei pasti regolari), e non occcasionalmente: quasi tutti i giorni. Ma sono consapevole che è più che golosità, sono più verso il disturbo alimentare compulsivo (e che mi stavo rovinando quel poco di salute che mi resta, nonchè che il mio pancreas meriterebbe un premio per aver resistito tutti questi anni). In più, passare in un anno da 51 kg a 68 era stato abbastanza scioccante (di oscillazioni di peso ne ho fatte tante, ma quella è stata il record storico). Due, da quando l'insonnia, che in forma tollerabile ho quasi da sempre, ha cominciato a peggiorare, cioè da circa cinque anni, non posso più permettermi il cioccolato (mmmm, il nocciolato Novi...) nè i dolci col caffè, neanche se decaffeinato. Dall'anno scorso persino un Poket Coffee decaffeinato (che comunque 1 o 2 milligrammi di caffeina li conterrà, più il ciocolato) mangiato dopo pranzo, significa nottataccia in bianco (o sonniferi).
Bene (cioè, male): dopo questa interessantissima premessa, rispondo alle domande, in cui una volta avrei sguazzato come una papera nel laghetto, più che altro in modo virtuale, o riferendomi a qualche anno fa.
L'ultimo dolce che hai mangiato: due wafer Loacker, oggi. Solo perchè avevo fatto un pranzo miserrimo.
Un dolce che vorresti tanto assaggiare ma non hai ancora provato: meglio che non mi ponga la domanda. Tanto...
Un biscotto...: non li amo molto, m a l'abbuffata di tenerezze al limone o di Grisbì (confezione intera, seguita da un tubo di Pringles) era un classico. Preferisco le torte, anche confezionate (curiosità: mi sono accorta di non avere più il fisico di una volta quando, mesi fa, ho comprato nella zona "prodotti semi-freschi pseudo-artigianali del supermercato una torta di ricotta al limone. Sul mezzo chilo, credo. Mangiata in un giorno... be', per la prima volta in vita mia ho avuto un discreto mal di pancia.Sto perdendo i colpi, proprio.
Specialità dolciaria estera preferita. Le torte meravigliose delle pasticcerie francesi a Mentone, dove andavo al mare. In particolare la Forete Noire Chantilly (scusate, non trovo l'accento), quella specie di torta-flan al limone favolosa, il clafoutis alle ciliegie, il croassant aux amandes (con le mandorle vere, a lamine, sopra, appena sfornato) protagonista di molte colazioni solitarie in riva al mare: molto educatamente -ehm...- al mattino piantavo l'amica che mi ospitava a casa sua e uscivo prima che lei si alzasse: poi "spesa" in pasticceria e quindi, con il mio bottino golosissimo ed una bottiglietta d'acqua, colazione solitaria mangiando meraviglie (in genere non era "un" croissant, ma due cose... o tre) sulla spiaggia semideserta. E il Paris-Brest.
Un gusto di gelato: Stracciatella forever
Dolce cavallo di battaglia: mi vengono bene solo le crepes con marmellata bio al mirtillo. Ricetta completamente a naso, ma funziona. Una volta, tiramisù; ma vedi oltre.
Un dolce natalizio: Sono due Natali che sono a dieta o in improvvisa fase salutistica proprio in quel periodo, quindi due anni che non ne vedo uno Ma panettone, senza dubbio. Basso, con la crosta e le mandorle.
Un dolce esagerato: in senso negativo, quelli di cake design eccessivamente colorati. O quegli orrori tipo Il boss delle torte, che mi sembrano tutto tranne che commestibili. Ecco, quelli non stuzzicherebbero nemmeno me; il che è tutto dire.
Il dolce preferito: Tiramisù, tiramiù, tiramisù.
Che, naturalmente, da qualche anno non posso più mangiare, neanche decaffeinato.
giorno 10: Un dolce regalo
UN dolce regalo lo associo a quando anni fa ma anche di recente ci hanno regalato cioccolato in quantità preso dalle uova rotte.. Un amico di famiglia era un rappresentante dell perugina e un giorno ci siamo ritrovati con tanti bei pezzi di cioccolato. Qualche anno fa ci hanno portato parecchi cioccolattini lindt presi allo spaccio..
GIORNO 10: Un dolce regalo
Premesso che come Elvira vorrei sempre riuscire a regalare i biscottini natalizi confezionati in modo carino - prima o poi ce la farò - non posso che ricordare le tante magnifiche e buonissime paste che ogni tanto un collega di mio papà che abitava nella città di quella fantastica pasticceria ci mandava a casa perchè sapeva che le adoravo. Addirittura una volta ci mandò un vassoio con tipo 20 frittelle ripiene!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
giorno 10: Un dolce regalo
Io li faccio i dolci regali e non li ricevo praticamente mai (chissà perchè).
Comunque il dolce regalo che mi ha chiesto più impegno sono stati i cioccolatini fatti in casa: temperare tre tipi diversi di cioccolato, senza piana di marmo e con unico strumento serio un termometro laser, è stata una faticaccia. Buoni sono venuti buoni e i miei parenti e amici hanno spazzolato tutto in breve tempo, ma veramente troppa fatica (soprattutto per lavare tutto) per un centinaio di cioccolatini.
Penso che se avessi una temperatrice seria, però, mi piacerebbe molto farli e soprattutto provare per sperimentare.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Un dolce regalo
Ne ricordo uno ricevuto. A una mia amica -quella che mi ospitava d'estate al mare e, penso, anche se non gliel'avevo mai detto, avesse qualche sospetto sul contenuto delle mie colazioni solitarie in spiaggia e le strane uscite di primo pomeriggio, ufficialmente passeggiate, in realtà tour per pasticcerie francesi- avevano regalato un chilo di dolcetti al cioccolato di una cioccolateria artigianale spelndida. Sapete, quelli un po' tipo cioccolatini, ma incartati a mano uno per uno e comprati a peso (penso ci siano in tutta Italia, non solo qui; anche se nella mia zona i capostipiti sono stati i Cuneesi al Rhum, che poi hanno dato vita a un'infinità di varianti, con e senza liquore, ma con per denominatore comune il cioccolato di qualità eccelsa, la lavorazione artiginale di pasticceria e l'essere fatti in giornata o quasi). Lei, salutista e per natura contraria agli ecessi, non aveva neanche aperto il pacchetto (come aveva fatto?????) e li aveva portati dritto a me, dicendo "mi hanno regalato questi, a me non dicono niente (cosa?????) ma so che a te piacciono" (Tradotto: "so che come golosità sei una specie di discarica e mangeresti anche le gambe del tavolo", ma va be' ). Era l'epoca in cui potevo ancora mangiare cioccolato (adesso, neanche un misero cioccolatino di quelli piccoli). Li avevo spazzolati tutti in... ehm... tipo tre giorni. Tre giorni di paradiso.
(Poi non vi dico quanta palestra e camminate in collina dovevo fare, per bilanciare un'alimentazione del genere. Ma, finchè è durato, è stato bello. Ne è valsa la pena, oh.)
Giorno 10: Un dolce regalo
Cuneesi al rhum
http://www.arsvitae.it/cuneesi_al_rum.html
Li trovo veramente eccezionali specie se comprati ad Alba
Quando me li regalano li nascondo nelle mie tane per conigli,una parte ovvio.Perchè sono droga ed endorfine allo stato puro e vanno centellinati per non farli finire troppo presto
Ovviamente mi piacciono i nudi al cioccolato, specie con cuore di liquore ma in questo sono eccezionali i cioccolattini ripieni allo champagne di Reims o al calvados della Normandia
Ma questi li ho sempre comprati io,diciamo trattasi di autoregali
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
@Iceandfire: Toh, li avevo appena citati, ed eccoli!
Per la cronaca: quelli "storici" sono quelli della Pasticceria Arione, a Cuneo. Ma ormai molte pasticcerie li fanno buonissimi.
(Se mai qualcuno passa in zona Cuneo e dintorni, se mi vuole scrivere in pm gli do un indirizzo specialissimo per i dolci artigianali al cioccolato!)
GIORNO 10: Un dolce regalo
e qui mi viene in mente un aneddoto ahahah, il mio ragazzo ha scoperto circa un anno e mezzo fa di essere diabetico, lui un dolciaro DOC, di famiglia campana con una zia che fa una pastiera che ti fa quasi commuovere e che vivrebbe di cioccolata...fu un trauma! quindi quando venne Pasqua gli regalai l'uovo di cioccolato per diabetici e...dentro ci ha trovato un bracciale con scritto STAY STRONG!
*We are all bad in someone's story*
Tu celiaca e lui diabetico?? Vi siete proprio trovati..
GIORNO 10: Un dolce regalo
Le frittelle alla crema pasticciera fatte da una parente di mia mamma, in genere ce ne portava un paio di vassoi sotto carnevale, vassoi che non facevano in tempo a toccare la tavola che erano già vuoti. Non ho idea di come le preparasse, la pasta era piuttosto spessa ed era quasi più buona della crema del ripieno, so solo che non erano neanche da paragonare a quelle comprate, neanche in pasticceria... una droga!
Giorno 10: Un dolce regalo
Devo dire che ne faccio più che riceverli, ma visto il periodo dico l'uovo di Pasqua della Lindt ai cereali: di solito preferisco il cioccolato fondente a quello al latte, ma quest'uovo lo trovo meraviglioso
9 hours fa, Iceandfire dice:Giorno 10: Un dolce regalo
Cuneesi al rhum
Mi ricordi un aneddoto... Subito dopo il liceo, nel primo anno di università, per qualche motivo avevo avuto la pensata di dare un concorso in una delle principali banche nazionali e, a sorpresa, lo avevo vinto (senza raccomandazioni nè niente. Era un megaconcorso pe tutta Italia e boh, ero arrivata 47esima su 2000 partecipanti e 12000 richieste di partecipazione). Ci ho lavorato ben tre mesi e dieci giorni... e poi ho dato le dimissioni, perchè volevo riprendere a studiare. Ma il giorno del ventesimo compleanno l'ho passato, appunto, lì. Un ufficio interno, senza contatto col pubblico. Sgobbavamo come dei matti, rapidissimi, otto ore senza alzare gli occhi dalla scrivania; una specie di catena di montaggio, dove non potevi rallentare perchè avresti bloccato tutto. Ma quel giorno ho portato un chilo di Cuneesi al Rhum. Che ci siamo sbafati immediatamente, tutti (eravamo, in tutto, 4 persone, io e tre uomini adulti). Oh: ci credete che sono così forti, quei dolci, che il mio capo alla fine era mezzo brillo? Era stata l'unica volta che, verso fine pomeriggio, avevamo avuto un'ora di lavoro tranquillissimo, e una pace mai vista. Con lui che, un po' ironicamente e un po' no, continuava a canticchiare "Quindici uomini, quindici uomini, sulla cassa del mortoooo...". E il bello è che avevo retto meglio l'alcol io -poco più che ragazzina ed astemia- di lui, un omone sui 50 anni