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GoT - Percorsi evolutivi e mete finali.
J di JonSnow;
creato il 16 febbraio 2018

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***Silk***
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***Silk***
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Inviato il 04 aprile 2018 13:48

Ottime disamine quelle di porcelain e Jon su Varys, personaggio che amo molto e che ha sicuramente "sofferto" nel passaggio traspositivo.

 

Nella serie, condivide con Melisandre una certa pulsione verso l'oscuro passato. Personalmente, come mi auguro venga fatta maggiore chiarezza sul passato di lei, mi auguro lo stesso con quello di lui. Per quanto, un vago tentativo, se non altro di alzare la tensione a riguardo, fosse stato fatto attraverso l'incontro con Kinvara. Anche per lui, il passato è un tassello fondamentale per comprenderne il futuro. Necessità, probabilmente, più evidente in ASOIAF che in GOT. In GOT, dai dati che abbiamo osservato, si può evincere, come sostiene anche porcelain, che l'esito di questo character possa essere uno spostamento verso l'identificazione del sovrano ideale in Jon Snow. Le sue esternazioni nella settima stagione, specialmente nel dialogo con Daenerys a Roccia del Drago, già citato da porcelain, e l'arco di ascesa al potere di Jon che ha caratterizzato sia la settima sia le precedenti stagioni portano inevitabilmente in questa direzione, eccetto eventuali sorprese. L'unione tra Jon e Daenerys a cui abbiamo assistito nel finale di stagione potrebbe lasciare spazio aperto a sorprese. Sicuramente fa venire meno la competizione tra questi due potenziali regnanti e le probabilità che Varys tradisca Daenerys in favore di Jon. In ogni caso, si va sicuramente a perdere il detto Black or red a dragon is still a dragon, trovandosi di fronte a una (eventuale) contrapposizione tra due draghi neri.

 

Vorrei spendere poi qualche parola, relativa forse più al passaggio traspositivo, sulla sua asserzione di servire il reame e di configurarsi come fedele agli ultimi. Questo si configura come più evidente o - volendo - più limpido nella serie rispetto alla sua controparte cartacea. In particolare, la sua presunta fedeltà agli ultimi trovo che sia posta almeno in parte in discussione dall'utilizzo che fa delle proprie spie: Varys e Illyrio non esitano a trafficare e mutilare bambini per renderli delle spie affidabili. Questo è certo nella versione cartacea e presumo possa essere dato per scontato anche in GOT, per quanto il dialogo tra i due nella serie si focalizzi soltanto sulle frizioni tra Stark e Lannister in vista dello sbarco Targaryen. Ma correggetemi se quest'interpretazione possa essere errata.

Da un certo punto di vista, la si potrebbe anche configurare come un estremo quanto brutale sacrificio del singolo nell'ottica del raggiungimento del bene comune: il tutto, l'obiettivo, la sola idea considerata di valore superiore, che quindi va anche oltre il benessere del singolo. Ma mi viene da citare un dialogo tra Stannis e Davos per ricomporre anche in questa ottica l'estrema crudezza e brutalità di Varys, per il quale, evidentemente, il fine giustifica i mezzi:

 

-What is the life of one bastard boy against an entire kingdom?

- Everything

 

Beh certo, si applica fino ad un certo punto visto che le piccole spie non hanno né arte né parte a differenza di un nobile bastardo.

Anche il reame che afferma di servire nella serie sembra, per il momento, inteso in maniera più limpida. In assenza di un pretendente Blackfyre, e quindi di un drago rosso, si va a perdere quell'insinuata doppiezza presente nelle pagine di ASOIAF, in cui scopriamo sì che sta preparando il terreno per l'avvento del sovrano illuminato, ma che al sangue di tale sovrano è anche, presumibilmente, legato. E quindi vi troviamo, accanto alla positiva volontà di dare al regno il leader migliore e più preparato, anche una recondita volontà di rivalsa: il supporto del sangue anche sotto un falso nome affinché la linea di sangue prosperi e con essa il reame.

Diciamo che rispetto all'originale cartaceo si sono perse, o sono state attenuate alcune sfumature di grigio.

 

Infine, un'ulteriore riflessione sul soprannome di Ragno Tessitore: nel leggere quanto analizzato da porcelain non posso che trovarmi d'accordo, anzi leggendo le sue parole mi è tornata in mente la metafora del ragno che tesse la tela usata da Chomsky per paragonare tale innata attitudine a quella al linguaggio dell'uomo. A ulteriore dimostrazione, di quanto miope e superficiale sia, da parte di chi gli sta intorno, assegnargli un tale soprannome a scopo denigratorio, la sua innata naturelezza e capacità nel gestire le informazioni e il potere che da esse ne deriva parlano da sole.

 


"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

***

 

"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 

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Stella di Valyria
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1922 messaggi
Stella di Valyria
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Inviato il 04 aprile 2018 16:47

Immensa, come sempre, la profondità dell'analisi di @JonSnow; E considerata la bellezza anche di quelle che l'hanno seguita, sono davvero in difficoltà ad aggiungere qualcosa. Per insiso, per problemi personali oggi potrò soffermarmi qui davvero poco... ma provo a scrivere due considerazioni, anche se di livello bassissimo.
Uno, come scriveva Jon, Varys appare aver raggiunto un traguardo quasi disumano: egli è, sempre e counque, un osservatore esterno. Rispetto a tutto. Forse, anche, "esterno" persino rispetto alla propria vita. Alle proprie emozioni, se mai ne ha ancora. Come il Mastino, entrambi hanno subito sofferenze atroci, tanto più gravi in quanto avvenute in quella che avrebbe ancora avuto il diritto di essere l'età dell'innocenza, la sola fase dalla vita in cui all'essere umano è concesso di assaporare, forse, una piccola briciola di felicità. Ma mentre il Mastino ha cercato difesa e scampo nell'insensibilità al dolore altrui, sperando così di diventare insensibile, invulnerabile anche al proprio, Varys dopo la violazione estema e lo scempio ha compiuto qualcosa di ancora più estremo: per liberarsi dalla sofferenza, per sopravviverle, ha come svuotato se' stesso. Di emozioni, passioni, pulsioni, aspirazioni personali; forse persino identità. Di tutto; tranne che di un ideale, tanto alto quanto freddamente perseguito: il bene del regno. Che nella serie vira, forse per motivi pratici -per renderlo più concreto, tangibile, comprensibile allo spettatore di livello non altissimo- nel bene del popolo. E questo è già un travisare il personaggio: perchè il popolo sono gli esseri umani; il Regno è qualcosa che esiste per gli esseri umani. Ma di fronte a cui il singolo essere umano è, se necessario, assolutamente sacrificabile.
 

Dovrei commentare, in questo 3D, il percorso di Varys in Got. Purtroppo non posso farlo, non ci riesco; perchè il Varys di Got non è il "mio" Varys. Ricordiamo l'episodio della cassa, in una delle prime serie, in cui Varys "riceve", dopo una ricerca ed un'attesa, si intuisce, durate quasi una vita, lo stregone, l'uomo che lo ha mutilato. Per desiderio di vendetta, quindi una passione -anche la vendetta è una passione, e delle più "sanguigne"- coltivata con cura, per lungo tempo. E la vendetta, lo deduciamo con chiarezza anche se non ci viene mostrato, verrà compiuta, e sicuramente sarà atroce. ll Varys di Got comprende il desiderio di vendetta, la crudeltà fine a se stessa... ma questo è un altro personaggio, questo non è Varys. E non posso, come ho fatto altre volte con altri, cercare di giustificare un episodio, cercare di "salvarlo" con una lettura ad hoc, magari un po' forzata, per dare un senso all'uscita dai binari e farla rientrare nel quadro generale. Questo non è Varys. Punto. E' incoerente con tutto il resto che sappiamo di lui, smentisce tutto il resto.
Posso solo fare finta di non averlo visto, quell'episodio; e pazienza se, in un'analisi, ignorare un passaggio così fondamentale non è corretto nè coerente.

Altra difficoltà: qui vorremmo parlare dell'evoluzione dei personaggi; ma quella di Varys in Got è stata minima. O meglio: nello svilupparsi delle varie stagioni, Varys ci ha riservato molte sorprese -il tentativo di aiutare Ned, ma con i piedi per terra e senza eroismi tanto altisonanti quanto irrealizzabili; la lealtà verso Tyrion, sapientemente mascherata nel suo opposto davanti agli altri Lannister. E poi, il suo essere fedele non ad un sovrano, ad una persona, ad un limitato e fallibile essere umano, ma a un'idea. Però, tutto questo non è un'evoluzione: sono caratteristiche che erano già in lui.  Erano già lui.  Ma il fatto che un personaggio del genere quasi non evolva non è una critica, da parte mia: per lui è giusto che sia così, perchè quando lo conosciamo, all'inizio di GOT o Asoiaf, il grosso del suo percorso -sicuramente durissimo, lungo e tutto in salita; e altrettanto sicuramente uno dei più solitari, , terribili, bui e titanici tra quelli di tutti i personaggi- è già stato compiuto. Varys, al tempo di Asoiaf o di Got, è già un macigno. Un blocco di marmo, liscio, imperscrutabile, senza appigli per chi lo osserva. E solido, fermo, saldissimo. E così deve essere, Varys: una roccia.


Che molto, moltissimo tempo prima, ha deciso cosa voleva essere; e poi, su questa decisione, ha lavorato su se stesso in un modo al limite del disumano. Come scriveva Silk, sarebbe interessantissimo un flash back, magari più scritto che filmico, in modo da potergli dedicare spazio, dettagli ed emozioni, per raccontarci in modo più particolareggiato quali vie ha percorso, questa evoluzione. Anche se qualcosa lo sappiamo, e sono i momenti più atroci: un ragazzino dei bassifondi, che contava meno che niente; carne in vendita a prezzi d'ingrosso comprato da uno "stregone" e mutilato atrocemente. Che nonostante tutto ha deciso, ostinatamente e ferocemente, di sopravvivere. "Vendendo -dice- quello che mi restava da vendere". Durissimo, straziante; tantopiù detto, pensato, vissuto da un ragazzino. Terribile.

Mi dispiace, sempre cercando di parlare della sua evoluzione in Got -che, ripeto, per me non c'è quasi stata, ma semplicemente perchè, giustamente, non ci doveva essere- lo spreco enorme che è stato fatto del personaggio e dell'attore nell'ultima stagione. Un bellissimo dialogo con Danaerys, dove la tensione è palpabile tanto è spessa e lui cammina percolosamente in bilico su un filo di lama, ma, come sempre, non cade. E nemmeno vacilla: è una roccia, Varys, e il signore non solo dei sussurri, ma anche dell'autocontrollo spinto alla perfezione estrema, del gelo dentro, vero o finto che sia; della totale vittoria -anche qui, vera o finta che sia- dell'essere umano sulle proprie emozioni, paura compresa. Ma a parte questo, ha fatto poco più che tapezzeria; è uno di quei personaggi enormi (e affidati ad attori altrettanto enormi) che D&D hanno messo in pausa in attesa del gran finale, probabilmente non riuscendo a svilupparli, a "reggerne il peso", senza il sostegno di Martin.

Se questa sua ana-emozionalità assoluta sia, come scrivevo, vera o finta, realmente raggiunta o costruita ad arte con una volontà ed un controllo quasi sovrumani, chissà se lo sapremo mai... Molto probabilmente, no. Se sopravviverà... no, non lo credo. E non solo per la profezia di Melisandre. Che oltretutto è d'effetto, ma debolissima. Moriremo: grazie tante, questa è la sola cosa che sappiamo tutti. Aggiunge il luogo, ma non è poi un dettaglio così significativo, trattandosi comunque, se ricordo bene, di qualcosa di abbastanza generico.


No, io penso che sia destinato alla morte per un altro motivo: perchè per lui il singolo essere umano ha importanza, è da aiutare e salvare ogni volta che questo sia possibile, realisticamente e senza compromettere una causa più alta.
Ma quando la scelta, invece, si pone; quando si tratta di scegliere cosa sacrificare, l'individuo o il Bene superiore, Varys sceglie il bene superiore.
E così mi aspetto che trovi la morte: dovendo scegliere se sacrificare un individuo o l'Idea.

E, coerente come sempre, scelga l'individuo.
In una situazione in cui l'individuo in questione... è lui stesso.

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

                              

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porcelain.ivory.steel
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porcelain.ivory.steel
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Inviato il 04 aprile 2018 16:53
3 hours fa, ***Silk*** dice:

Infine, un'ulteriore riflessione sul soprannome di Ragno Tessitore: nel leggere quanto analizzato da porcelain non posso che trovarmi d'accordo, anzi leggendo le sue parole mi è tornata in mente la metafora del ragno che tesse la tela usata da Chomsky per paragonare tale innata attitudine a quella al linguaggio dell'uomo. A ulteriore dimostrazione, di quanto miope e superficiale sia, da parte di chi gli sta intorno, assegnargli un tale soprannome a scopo denigratorio, la sua innata naturelezza e capacità nel gestire le informazioni e il potere che da esse ne deriva parlano da sole.

 

Ti ringrazio davvero, essendo io consapevole di poter parlare soltanto del Varys di GoT: sto approcciando i libri solamente da qualche mese, e mi accingo ad iniziare la lettura di AFFC, per cui so bene che il Varys cartaceo di cui da anni si ipotizza

essere un Blackfyre, i cui sforzi sarebbero quindi tutti protesi ad instaurare una linea dinastica del Drago Rosso sul Trono di Spade,

non è esattamente come la sua controparte televisiva, probabilmente quest'ultima edulcorata nei suoi tratti più machiavellici, ma nemmeno troppo, o semplicemente venendo come tu dici a mancare nella serie il richiamo al ramo Blackfyre non ci vengono mostrati gli intrighi in quel senso ma soltanto attraverso quell'incontro segreto nei sotterranei di Approdo con Illyrio.

Pare anche a me che la definizione di Ragno Tessitore venga utilizzata più che altro in maniera spregiativa e derisoria dai suoi detrattori, per quanto melliflui ed adulatori all'occorrenza essi appaiano, denotando in questo modo una scarsa perspicacia di questi nei confronti delle innegabili doti dell'eunuco.

E' come se preferissero tenerselo buono a corte, laddove essi si illudono di poterlo controllare ed utilizzarne "i sussurri" per i propri tornaconti, mentre è esattamente il contrario: è Varys che vivendo a corte si trova, in fine, in un punto di osservazione privilegiato, dal quale tessere instancabilmente ma senza dare nell'occhio, controllando ed allo stesso tempo apparendo inoffensivo, fiacco ed indolente. 

Non è un caso che i sotterranei di Approdo, i cunicoli, i passaggi per lui non abbiano alcun segreto, zone d'ombra sconosciute addirittura a chi nelle fortezze della capitale vi dimora da sempre, a riprova che a differenza di coloro che una volta conquistata una posizione sociale elevata cessano di interessarsi a ciò che accade sotto i propri piedi, sia metaforicamente che praticamente, egli continua a dare grande valore alla segretezza delle proprie azioni, conscio che solo questa, la segretezza, consente spesso la riuscita delle proprie manovre.

Ed è così che le più grandi cospirazioni così come i più efferati tradimenti avvengono sotto il naso di tanti ma non del nostro Varys.

Inoltre, non perde mai di vista il suo fine ultimo, che credo sia quello di portare un sovrano degno e meritevole, intelligente, erudito e caritatevole, su quel trono tanto a lungo ed indegnamente occupato da chi ha affamato il popolo piuttosto che sfamarlo, da chi lo ha abbandonato alle proprie miserie piuttosto che proteggerlo, o da chi se ne è semplicemente disinteressato.

 

Una personalità del genere non può che incutere rispetto; egli non si fa vanto della propria intelligenza, del proprio acume e avvedutezza, spesso al contrario la occulta volutamente, dissimula, se ne fa scherno, poiché sa che i ragni non tessono le proprie tele alla luce ma al buio, e del buio hanno necessità per continuare a prosperare.

Quando ho pensato al suo percorso non ho potuto fare a meno di richiamare alla mente uno scritto di Italo Calvino, in cui dice pressappoco "non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi.. " e poi, ancora "tutti i pensieri che sto facendo ora influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano."

Come a dire che sono spesso gli esseri meno esposti, meno sotto i riflettori, a plasmare i grandi eventi della storia.

Ecco, io credo che quello che ha già fatto Varys e quello che ancora dovrà fare, influirà e non poco sulla storia di Westeros, poiché non è importante fare sempre mostra del proprio talento, del proprio genio bensì possederlo, averne coscienza ed utilizzarlo quando occorre.

 

Riguardo infine la questione dei bambini, gli uccelletti da lui spesso utilizzati per ottenere informazioni, credo sia una delle incongruenze più grosse di libri e serie, nemmeno a me piace quella parte in quanto proprio da lui che è stato mutilato e poi reso merce, messo in vendita, non ci si aspetta un ricorso a barbarie simili per proprio profitto. Ma tant'è..

Modificato il 05 July 2024 17:07

ltyUYas.png

My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”

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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."

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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

 

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia

perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.

 


Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 04 aprile 2018 19:17

Ovviamente mi limito a parlare del Varys di GoT che  è molto ambiguo ma contemporaneamente ha delle caratteristiche  di pragmatismo volto al bene del popolo interessanti,anche se non so fino a che punto realistiche.

Conosciamo Varys ad Approdo del re dove già si scontra con Ditocorto mostrando  con la sola mimica faciale come non ne apprezzi l’arrivismo a tutti i costi, il suo totale egocentrismo che gli fa mettere in secondo piano anche l’amore della sua vita e cioè Cat ( ma non dimentichiamo come Cat lo ha trattato dopo che lui aveva rischiato di morire per lei).Ma direi che da questo punto di vista Dicorto è molto più realistico ad esempio del  cardinale Mazarino che rappresenta bene il nostro Varys…e cioè un uomo che trama e tutto controlla per il bene del regno ma solo se il re che tale regno governa ne è degno.In teoria , perché ,come fa notare Dany a roccia del drago, Varys è stato al fianco di re indegni servendoli perfettamente ( e del resto questo fatto lo riconosce anche lui a proposito di Aerys con tutto quello che ne potrebbe conseguire per lui stando alla promessa di Dany di bruciarlo con i draghi se l’avesse tradita)

Ricordiamo che Varys ha ordinato senza nulla obiettare ,a differenza del povero Ned,l’uccisione tramite veleno di Daenerys e che apertamente nulla fa per aiutare fattivamente  Ned , mentre verso il folletto ha un atteggiamento ambiguo, prima lo tradisce sfacciatamente  nel processo  guidato da Tywin e Cersei ma poi lo salva,andando in esilo anche lui, perché aveva piani precisi su una leadership voluta e desiderata come quella di Daenerys

Nondimeno è una grande mente politica,diciamo un Andreotti antelitteram in un certo senso.

Tutto nasce ovviamente dal suo grande trauma infantile che,privandolo della sua virilità, lo ha di fatto:

 a) reso più forte (per la serie l’amore è la tomba del dovere e non solo ,vedi fine Ditocorto)

 b) essendo impossibilitato ad avere una discendenza lo ha convinto a favorire l’ascesa di un re travicello ma perfettamente legittimo da poter condizionare in tutti i modi,diventando in effetti lui il vero RE il vero potente del regno .(ma Danerys non è proprio il tipo da farsi guidare)

c) portato a diventare  una persona che doveva avere il controllo di tutto :  il massimo potere è nella conoscenza, in una conoscenza che si ha prima di tutti gli altri come diceva il cardinale Voiello in the Young Pope,perché da questa conoscenza “di prima mano” poi è possibile prendere le migliori decisioni , quelle inattese ma ben centrate.

d) portato ad essere come un giocatore di poker,freddo,metodico,meticoloso, calcolatore

Ed è proprio questa sua ultima dote che lo porta a diffidare di Daenerys che brucia INOPINATAMENTE soprattutto Dickon Tarly, perchè bruciare Dickon significa porre fine alla dinastia dei Tarly e quindi creare disappunto e discredito per una regina che voleva essere giusta e “popolare”

f) avere pietà per i deboli e i bisognosi  e gli abusati in un certo senso dato che lui era stato debole e bisognoso e abusato.

Ma per me ripeto vuole il potere in un modo o nell’altro e trama per esso

Quale sarà il suo destino finale?

Lo scorso anno l'intera trama della settima stagione de Il Trono di Spade è stata diffusa online prima dell'inizio delle riprese, e quanto rivelato si è poi dimostrato reale.

Spoiler 8 stagione

 

C'erano, tuttavia, due scene che non sono state mostrate. La prima riguardava Cersei e rivelava che si sarebbe svegliata in un letto di sangue, il che significava che avrebbe avuto un aborto spontaneo. L'altra scena è molto più interessante e riguarda proprio Varys. Secondo questo leak, Il Ragno Tessitore, dopo la riunione a Fossa del Drago, avrebbe dovuto incontrarsi con uno dei suoi "uccellini" e sicuramente si trattava di Qyburn.
L’aborto di Cersei è stato semplicemente rinviato , mentre la scena di Varys è stata tagliata poichè volevano che il suo tradimento sorprendesse tutti. Dobbiamo però far presente che questo incontro non conferma necessariamente il tradimento del Ragno Tessitore, ma secondo qualche teoria, le sue azioni porteranno alla morte dell'Eunuco.

 

Varys certamente morirà di morte degna ,si parla infatti di essa come collegata al mistero  della voce nella fiamma blu.

L'eventuale morte di Varys è stata abbondantemente presagita nella settima Stagione de Il Trono di Spade. La prima volta è stata quando Daenerys ha avvertito Il Ragno Tessitore che lo avrebbe bruciato vivo se lui dovesse tradirla. La seconda quando Melisandre gli disse che doveva morire in questo strano paese, proprio come lei.

Tuttavia, Melisandre non è l'unica "donna rossa" che ha spaventato Lord Varys. L'altra è stata Kinvara , la sacerdotessa del tempio rosso di Volantis, che gli disse di sapere cosa gli aveva detto la voce tra le fiamme, ma che non aveva nulla da temere fintanto che sarebbe rimasto fedele a Daenerys. Ricordiamo che Varys fu mutilato da bambino, e quando lo stregone gettò le sue parti intime nel fuoco, le fiamme divennero blu, e la voce gli parlò. Quelle parole perseguitano Varys, ed è per questo che era così spaventato quando Kinvara gli ha ricordato quell'episodio. Quello che Varys ha subito, era chiaramente un rituale di magia del sangue, la voce delle fiamme era quella del Signore della Luce e, secondo questa teoria, la voce disse a Varys che un giorno sarebbe stato bruciato vivo da un drago Secondo un utente di YouTube,

Spoiler 8 stagione

 

Varys, una volta che scoprirà che il re della notte sta arrivando a GI cavalcando il drago che emette Fiamme Blu, fuggirà dal Nord, temendo di essere bruciato vivo dal drago, proprio come aveva detto la voce. Il Ragno Tessitore nell'ottava stagione de Il Trono di Spade, andrà quindi direttamente ad Approdo del Re per unirsi alla causa di Cersei. Ma, una volta che Jon e Daenerys riusciranno a sconfiggere l'Esercito dei Non Morti, si recheranno anche loro al sud, dove la Madre dei Draghi farà bruciare vivo Varys da uno dei suoi draghi, a causa del suo tradimento. Ed è così che le azioni di Varys porteranno alla sua stessa morte.
Per maggiori dettagli su questa teoria, vedere il video qui di seguito:
https://www.youtube.com/watch?v=yN1TwdI1K7s&feature=youtu.be

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Stella di Valyria
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Stella di Valyria
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Inviato il 05 aprile 2018 11:38

Mi sono venute i mente tre piccole osservazioni volanti, di cui una, incompiuta, è soprattutto uno spunto per voi, nel caso qualcuno voglia e sappia risolvere il dilemma. E allora, vai:


1) Varys e le sue maschere: Varys è un mago dei travestimenti, nel libro anche, moltissimo, nel senso materiale, in Got più nei comportamenti. Ma non solo: Varys stesso, forse, è un travestimento. Ma il suo travestimento più riuscito non è fatto di barba finta, aspetto sciatto e-persino, in certi casi, proprio lui che ama, o pare amare, ciprie e profumi- tanfo e sporcizia: il capolavoro dei suoi travestimenti è quello che mosta a Corte. Nella sostanza, è un uomo a suo modo retto fino al quasi sovrumano... o dovremmo dire disumano? Ha plasmato tutto se stesso su un'unica idea, il bene del regno e la ricerca di un monarca all'altezza di questo. Ma la sua rettitudine non potrebbe essere più diversa da quella di Ned: non solo questa è, almeno dove possibile, limpida e senza inganni, ma soprattutto cerca costantemente di conciliarsi con il senso di umanità, anche in momenti e situazioni in cui questo è pressochè impossibile; e questo, per inciso, fa di Ned un uomo dilaniato dai conflitti. Nonchè destinato, in un ambiente come quello di Approdo, a soccombere miseramente. Al contrario, quella di Varys può essere spietata, perchè pone l'Idea al di sopra dell'uomo, perlomeno del singolo.

 

Ma, dicevo, questa rettitudine di fondo Varys si guarda bene di mostrarla a corte, non solo nel contenuto -ovvio che far capire che si è fedeli non a uno specifico re ma ad un'idea significherebbe condannarsi da soli- ma persino nel modo, nella possibilità che in lui alberghi qualcosa del genere. Varys conosce il terreno, difficilissimo ed infido, in cui si muove. E quindi sceglie di dare a chiunque lo osservi dall'esterno -salvo due persone, e in due circostanze molto particolari: forse Tyrion (che tuttavia guardacaso conduce, con le sue indicazioni sul percorso attraverso i cunicoli, ad uccidere il padre; quindi forse lo sta aiutando ma anche, contemporaneamente, se ne sta servendo) e sicuramente Ned- l'unica immagine che, in quel contesto, può essere accettata, può introdursi e muoversi e può, giocando molto bene le proprie carte, avere qualche chance di sopravvivenza: quella di un uomo infido, senza morale nè ideali, quasi spregevole; disposto a tessere trame torbide per mettere chiunque contro chiunque, a giocare più partite contemporameamente e, probabilmente, barare in tutte. Con somma abilità e sopraffina, sottilissima intelligenza, mai incrinata dal minimo cedimento o passo falso, riesce a realizzare la contraddizione suprema, che è anche l'unico "travestimento" che permette di sopravvivere ad Approdo del Re, nella Corte che apparentemente é di Robert ma di fatto è improntatissima da Tiwyn: diventare per i Lannister l'uomo tanto utile quanto sospetto. Tanto indispensabile quanto mai del tutto sotto controllo, mai affidabile e degno di fiducia certa. L'uomo da cui, paradossalmente, non stanno in guardia più di tanto, perchè... lo sentono simile a loro.


E questo è il suo travestimento più estremo e meglio riuscito. A meno che... a meno che lo stesso Varys che conosciamo, o che crediamo di conoscere, sia, esso stesso, l'ennesimo, riuscitissimo travestimento. E che chi è veramente Varys non lo sappia -e non lo saprà mai- nessuno. E allora sarebbe questo, il travestimento supremo.

Il suo capolavoro.

 


2) Interessante il parallelo, per certi versi, tra i cammini di Varys e Mel. Dove per "parallelo" penso proprio alle rette: due parallele possono anche essere lontanissime tra di loro -e in questo caso, i loro cammini lo sono davvero, con uno che odia la magia e l'altra che ci vive dentro, in una religione che forse è "solo" una forma di magia- ma hanno in comune la direzione, l'andamento; da dove "arrivano" e a cosa tendono.

 

In un primo modo, superficialissimo, dal punto di vista della scelta narrativa: nel senso che i cammini di entrambi all'inizio di GoT o Asoiaf sono già avvenuti, almeno nella loro parte più significativa, e che su ciò che è avvenuto in passato vengono aperti solo due piccoli spiragli, anch'essi quasi corrispondenti  per il minutaggio minimo (appena lo stretto necessario, poche parole; ma folgoranti per durezza e per la storia che evocano; spiragli attraverso cui, per un attimo, intravedi un'intera storia, di abuso e dolore) e ciò che rivelano.


In un secondo modo, più sostanziale e quindi molto più profondo, sin da quello che, da questi spiragli, abbiamo saputo: da ragazzini o bambini, uno è stato castrato e gettato in mezzo ad una strada a morire, l'altra è stata venduta schiava, come "lotto numero sette". Ma entrambi non si sono piegati, non hanno ceduto, entrambi hanno imposto a se stessi di resistere; fino ad essere come nati una seconda volta: si sono, loro stessi, costruiti una seconda nascita ed una seconda vita. Con le proprie forze e con la propria incrollabile volontà. Apparentemente scegliendo direzioni contrapposte: uno, straziato fisicamente in nome della magia, sceglie la razionalità estrema; l'altra, maltrattata e umiliata dal mondo reale, sceglie il magico ed il soprannaturale. Ma non è una contraddizione, bensì l'ennesimo punto in comune: entrambi selgono di fugggire il più lontano possibile da ciò che li ha tanto feriti, nella carne o nel cuore.


E anche in questo, il parallelismo è nettissimo: entrambi hanno scelto quasi l'annullamento di sè, della porpria individualità, per diventare strumento e parte di un'Idea superiore. Dandosi -forse per trovare maggior forza forse per dimenticare il male subito, ciò che sono stati e ciò che è stato fatto su e contro di loro- un obiettivo da perseguire ostinatamente, fortemente, con tutto se stessi. E un obiettivo che trascende, quasi annulla il singolo (e forse -chissà, forse è proprio questo il movente primo ed ultimo dei questa scelta così estrema- gli dà la speranza di annullare anche la propria storia ed il proprio atroce, quasi insostenibile vissuto di dolore): la realizzazione del bene del Regno, per lui, e il culto di un dio sanguinario, duro, aspro e difficile e che forse è indifferente all'essere umano, per lei.

 

 

3) Altro aspetto singolare nasce dall'avversione di Varys per la magia. Niente di più verosimile, dato che è per una magia -oscura e dal fine, supponiamo, a lui sconosciuto- che è stato sacrificato, usato, mutilato e straziato. Ma, dato che nulla lascia supporre che Varys abbia una qualsiasi fede religiosa, verrebbe proprio da dedurre che egli, mente molto lucida e razionale, veda in alcune religioni che, di fatto, non appaiono aver mai avuto mainfestazioni concrete (quella del Sette in particolare) una mera forma di superstizione, ed in altre, che qualcosa di concreto e tangibile lo producono (i sacerdoti del Dio Rosso possono, eventualmente aiutandosi con trucchettti vari, ma anche no, negli ultimi tempi, produrre fiamme ed effetti simili. Per non parlare del "ritorno" di Jon e Beric, ma di questi Varys potrebbe essere all'oscuro... per quanto sia strano che proprio a lui, re dei sussurri, non siano giunte voci su eventi avvenuti in un circolo ristretto di persone, ma talmente portentosi che è difficile pensare che non sia trapelata qualche voce, che non siano mai stati rivelati da nessuno) l'ennesima forma di magia. Anche il rituale in cui ed a cui è stato sacrificato, benchè lui definisca il proprio carnefice "stregone" e non "sacerdote", appare molto legato alla magia del sangue e del fuoco... e fa tanto pensare all'episodio di Mel con le sanguisughe. (per inciso, questo per qualche tempo ha fatto ipotizzare che Varys abbia, in realtà, sangue di re, e per questo sia stato voluto, lui nello specifico, dallo "stregone". Ma questa è solo un'ipotesi tra tante, che in questa sede lascerei perdere).
Tra l'altro, nel caso di Varys c'è stato un elemento in più: la voce. Che, almeno per me, sposterebbe un po' l'ago della bilancia dalla "semplice" magia ad un contatto con un mondo soprannaturale e sconosciuto... che non si chiamerà Dio e non avrà alcun interesse per la sorte degli uomini, nè taantomeno amore; però evidentemente esiste. E Varys per primo dopo quel momento non può negarlo: ne può solo essere consapevole. E temerlo.

 


E qui arriva l'interrogativo, a cui non so dare risposta: perchè, allora, nella settima stagione appare avvicinarsi a Mel, o almeno tollerarla? Mel che rappresenta tutto ciò che Varys avversa, odia e, probabilmente, se qualcosa del bambino terrorizzato e dilaniato dal dolore è ancora vivo in lui, teme. Eppure, in quel colloquio sopra i bastioni, se lo ricordo bene, non si avverte particolare tensione tra i due, anzi, piuttosto un senso di condivisione di un sentire comune (preoccupazione, attesa di un futuro minaccioso, oscuro ed insondabile ma ormai incombente, consapevolezza che la resa dei conti è vicina, e che potrà essere fatale). Forzatura di D&D, per arrivare al punto indicato da Martin, ma per scorciatoie e vie semplificate? Raggiunta consapevolezza, da parte di Varys, che quando il pericolo è tanto e tale tutto il resto deve passare in secondo piano, e tutte le risorse disponibili, magia compresa, devono confluire insieme per aumentare le possibilità di sopravvivenza?
Non lo so; e mi piacerebbe avere una risposta. Oggi cercherò di riguardarmi la scena... ma non credo che mi basterà, a trovare quella risposta.

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

                              


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Inviato il 05 aprile 2018 17:16

Punto primo : non credo alla totale bontà di Varys ,mi sembra più un cardinale Voiello o un Mazarino che un filantropo nascosto .

Certo nella serie potrebbe dare questa impressione,ma non credo che nella ottava stagione Varys si mostrerà ancora per quello che vuole sembrare .

In fin dei conti la politica ,alta o bassa, non è cosa per una sorta di novello Giovanni Bosco,lui ed i suoi dolci uccellini ereditati da mister Prandelli al secondo Qyburn .E se morirà come morirà , non la farà certo da martire ,ma sarà bruciato per alto tradimento come ci viene ventilato.

Questo implica,ripeto,che Varys a differenza di Melisandre non e' come vuole apparire ,e' altro ,è personaggio di un colore grigio molto scuro,il tutto lo capiremo appunto nel colpo di scena che lo farà condannare a morte.

Punto secondo: tra Varys e Melisandre non so chi abbia sofferto di piu in età giovanile ma Melisandre conosce e applica varie magie ,Varys le aborre e nella famosa scena sulla scogliera io ho letto nel suo volto scetticismo ed ironia verso la sacerdotessa rossa ,non altro,certamente non empatia e certamente desiderio forte che lei levasse le tende al più presto , proprio perché incarnava quella magia al cui solo pensiero il sangue del ragno tessitore si rivoltava .

Non credo che Varys operi SOLO per il bene del regno:troppo intelligente,furbo,opportunista ,manipolatore mentre Mel puntava diritto ad esaudire i voleri del Dio Rosso a qualsieasi prezzo,anche personale,ella  e’ piu spontanea e prevedibile nelle sue mosse ,non guarda in faccia a nessuno e va diritto allo scopo come una vera guerriera del Signore della Luce.

E nel momento in cui si incontrano Mel e' stanca ma soddisfatta di aver quasi portato a termine la sua missione,Varys  invece e' ancora dentro il guado perché :

a) non sa che razza di Targaryen e' Dany e come affronterà la guerra usando o no i suoi draghi ( che non sono selettivi,ammazzano buoni ,cattivi, ricchi,poveri e gente comune)

b) non sa che il vero erede al trono di Spade e' uno scalcagnato re del Nord venuto a Dragonstone per mendicare l'aiuto di una umorale regina tutta piena di se stessa.

Ergo nello specifico e' esattamente come Jon Snow: non sa nulla per cui al momento nulla può organizzare,tramare,prevedere. E anche questa sua non conoscenza della realtà ,soprattutto essa , gli porterà i problemi che ne decreteranno la fine ampiamente annunciata 

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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


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Inviato il 09 aprile 2018 9:33

Peraltro ,guardando la scena in cui Cat racconta del tentativo di uccidere Bran con una daga di acciaio di Valyria che certamente non poteva appartenere ad un assassino prezzolato,si viene a sapere che Varys , tramite i suoi uccelletti , era già al corrente di tutto ma proprio nei minimi particolari.

Credo che conoscesse anche il mandante a questo punto,ma fingesse di non sapere.

Credo che conoscesse anche benissimo la tresca tra Cersei e Jaime ma anche in questo caso specifico tiene tutto per se 

In  parole povere : di certo Varys era il depositario di tutti i segreti e le cose inconfessabili dei sette regni .

Possibile non sapesse di Rheagar e Lyanna ?A maggior ragione dopo che Ned torna a GI con il cadavere della sorella e un lattante?

Certo un buon ragno tessitore sa cosa tenere per se stesso e cosa rivelare ma nello specifico e' ovvio che Varys usasse la sua indubbia conoscenza di prima mano anche per suoi scopi precisi ( sempre nobili?Non credo ) anche se credo che questa ipotesi valga piu per Varys libri che per Varys show in cui il personaggio e' grigio chiarissimo e monodimensionale 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 09 aprile 2018 13:02

Che sospettasse qualcosa su Jon è possibile, che lo sapesse mi sembra estremamente improbabile, come avrebbe fatto a scoprirlo?



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Inviato il 09 aprile 2018 13:13

Ma anche nella serie ci viene fatto capire ,già dalla prima stagione , che Varys ha spie dappertutto che ben foraggiava ergo aveva il polso di tutto.

Nella serie certamente nulla sa di Jon e dei suoi natali ,ci avrebbero dato dei segnali precisi se così non fosse stato,ma nei libri?

Io credo che Varys qualcosa sapesse ma avendo deciso di puntare su fAegon per manipolarlo a suo uso e consumo ,ha accolto con piacere la notizia che Jon si fosse arruolato tra i GdN con la benedizione della famiglia Stark in un certo senso .

Perché io non credo a tutto questo cosiddetto filantropismo un tot al chilo di Varys ,per me anche lui aspira a governare 

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Inviato il 09 aprile 2018 13:48

Che la relazione tra Cersei e Jaime fosse il segreto di pulcinella dei Sette Regni mi pare evidente, ce lo fanno capire in più occasioni, nelle prime serie, che ne sono al corrente praticamente tutti, o quasi. 

Riguardo Varys e la daga, si, quando Cat si reca ad Approdo c’è quel dialogo nel bordello con Ditocorto in cui non appare particolarmente stupito. 

Da qui però ad affermare con certezza che Varys conoscesse l’identità del mandante ce ne passa. 

Sulla probabilità che sapesse dei Natali di Jon mi pare si siano espressi anche D&D in un’intervista recente, se non erro, parlando di Ned che con il suo grande inganno è riuscito nell’impresa titanica di farla sotto al naso anche a Varys, ed infatti in GoT non ci sono mai indizi a supporto di questa tesi. 

Penso che Varys non sospetti assolutamente nulla di R+L=J nemmeno al punto in cui siamo ora, e che abbia supportato Dany solo perché Targaryen - in precedenza aveva supportato Viserys per lo stesso motivo - non essendo presente (f)Aegon nella serie (nei libri sappiamo essere tutto diverso). 

Ad ogni modo nemmeno io penso che Varys sia un’entità mossa totalmente dal bene e dal perseguire un vantaggio per il reame. Ma anche su questo credo che soltanto lo svelare le sue origini finora così indefinite potrà chiarirci le idee. 

 

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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."

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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

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Inviato il 09 aprile 2018 14:46
%d/%m/%Y %i:%s, Iceandfire dice:

Ma anche nella serie ci viene fatto capire ,già dalla prima stagione , che Varys ha spie dappertutto che ben foraggiava ergo aveva il polso di tutto.

Nella serie certamente nulla sa di Jon e dei suoi natali ,ci avrebbero dato dei segnali precisi se così non fosse stato,ma nei libri?

Io credo che Varys qualcosa sapesse ma avendo deciso di puntare su fAegon per manipolarlo a suo uso e consumo ,ha accolto con piacere la notizia che Jon si fosse arruolato tra i GdN con la benedizione della famiglia Stark in un certo senso .

Perché io non credo a tutto questo cosiddetto filantropismo un tot al chilo di Varys ,per me anche lui aspira a governare 

 

Se nella serie non sa nulla, come pare evidente, a maggior ragione non lo sa nei libri che fanno molta più attenzione a certi dettagli: come avrebbe fatto Varys a venire a sapere la verità? Chi gliel'avrebbe mai detta? E perché non ne avrebbe fatto cenno durante la visita alla cella di Ned, nonostante l'occasione lo richiedesse?

Sono d'accordo sul fatto che l'eunuco non stia agendo in maniera disinteressata.


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Inviato il 09 aprile 2018 14:59

Già. Sui libri non posso esprimermi in maniera certa e definitiva perché sono ancora in fase di primissima lettura, ma finora non mi sembra si faccia mai cenno (ho iniziato da poco a leggere AFFC) a nulla riguardante una ipotetica consapevolezza di Varys in questo senso.

Varys, come dice @Iceandfire, è una mente troppo scaltra e pragmatica per agire mosso soltanto dal perseguimento di un fine superiore che non abbia in una certa egual misura come obiettivo anche il suo personalissimo bene, così come è un camaleonte ed è troppo bene allenato a scegliere di puntare sui cavalli vincenti, se necessario cambiandoli in corsa.

Credo che in GoT lo vedremo abbandonare (non necessariamente tradire, in senso stretto) Daenerys quando verrà a conoscenza del lignaggio di Jon, preferendolo come tipo di sovrano.


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Inviato il 09 aprile 2018 22:22

Comunque, piccolissima cosa terra terra: per quel che ricordo, in quella scena molto tesa e bella tra i due (praticamente l'unica scena decente del povero Varys in tutta la 7, o una delle pochissime) mi sembra che Danaerys non dica a Varys "se mi volterai le spalle, guai a te" (draghi e simili) ma "se riterrai che io non sia il sovrano che tu cerchi e non me lo dirai guadrandomi negli occhi, così come stiamo parlando adesso, guai a te". Cioè, presa alla lettera, non gli sta chiedendo eterna fedeltà, ma "solo" lealtà e trasparenza nel caso non approvasse il suo operato. Il che è abbastanza diverso, perchè, a rigore, non lo sta vincolando ad una fedeltà aprioristica ed a vita. (Ripeto: se ricordo bene). Quindi anche l'idea di un ipotetico "tradimento" di Varys nei suoi confronti si potrebbe articolare in due modalità:
a) la tradisce nel senso stretto della parola: doppio gioco, passare dall'altra sponda e ciao

b) abbandona la causa di Danaerys, ma dicendoglielo chiaramente e spiegando le sue ragioni. E, almeno molto in teoria, lei questo potrebbe (o dovrebbe) accettarlo.


                              

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Inviato il 10 aprile 2018 9:28

Anche a me sembra che la scena si sia svolta in quel modo.



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Inviato il 10 aprile 2018 12:44

Brani in parte sunteggiati del dialogo Dany-Varys dalla 7x2

 

Varys: Robert e' e stato migliore di tuo padre non era ne' folle ne' crudele non gli interessava di essere re...
Dany  : Prima che io prendessi il potere appoggiavi mio fratello che non poteva essere un buon re
Varys :: Io non sapevo nulla di te, e poi tu hai volto tutto a tuo vantaggio ...
L'incompetenza non va  ricompensata con cieca lealta e finche i miei occhi vedranno io li usero ....vengo dal nulla 'la mia lealtà e' rivolta verso il  popolo
Se pretendi da me una fedeltà cieca rispetto il tuo volere ,verme grigio mi può decapitare  o i tuoi draghi divorarmi ma se mi lascerai vivere ti servirò bene ....per la gente tu sei la migliore possibilita ,io ti ho scelta
Dany: Devi giurarmi che se anche pensassi che io possa tradire la mia gente non cospirerai alle mie spalle, mi guarderai negli  occhi e mi dirai quello che pensi 
Varys Lo giuro mia regina 
Dany Ed io giuro che se mai dovessi tradirmi ti brucerò vivo
Varys Non mi aspetto niente di meglio dalla regina dei draghi ...
 
Poi guarda caso ci sono le scene in cui Cersei cerca di convincere i lord convocati,Tarly compresi,che la regina dei draghi e' una pazza sanguinaria che massacra i suoi nemici...
Modificato il 05 July 2024 17:07

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