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GoT - Percorsi evolutivi e mete finali.
J di JonSnow;
creato il 16 febbraio 2018

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Inviato il 17 marzo 2018 18:14

L'obiettivo di Dany non è il potere ma to break the  wheel, un progetto visionario che nemmeno lei comprende appieno e che persegue in modo incoerente, intuitivo ed implacabile in pratica sin dalla prima scena.

 

L'idea di un suo sacrifico finale mi parrebbe insoddisfacente, Dany ha già sacrificato molto (un figlio umano, un figlio drago, un marito, un amante e sostanzialmente ogni possibilità di una esistenza serena), rinunciare anche alla propria vita sarebbe pleonastico.

 

Inoltre, per come la vedo io, non è detto che Dany possa propriamente morire, in quanto non è propriamente umana. Per me, alla fine, sparirà.

 

Più in generale, escludo sia un finale dove mezzo cast muore per salvare l'altra metà, quanto un finale dove alla fine si scopre che sono servite 73 puntate per risolvere una guerra di successione. Asoiaf ricalca in molti passaggi narrativi The War of the Roses ma credo aspiri ad essere di più.  Molto di più .

 

Infine, per una suggestiva idea di finale bittersweet , consiglio la S4 di StarWars Rebels. Mirabile applicazione del principio dell'  Who lives Who dies Who tells your story.

 

 Per inciso:

Bran dies Arya lives Sansa tells the story

Jon dies Dany lives Sam tells the story

Cersei dies Jaime lives Tyrion tells the story

 

 


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Inviato il 17 marzo 2018 19:32

Condivido sull''incoerenza estrema, l'ho sempre percepita anch'io. O si prende alla lettera il "romperò la ruota" come un "dopo di me niente più alternanze: ci saranno solo più i Targaryen per sempre", ma sarebbe molto riduttivo (e lei risulterebbe la più megalomane tra tutti i sovrani che l'hanno preceduta); o si pensa che sia convinta, una volta al potere, di saper regnare in modo profondamente nuovo e più umano (avevo pensato a questo, per esempio che volesse instaurare una specie di semi-democrazia; ma a miglirare le condizioni di vita dei sudditi ci ha già provato nelle città libere: dove sì, ha fatto liberare gli schiavi, ma anche, perseguendo la sua idea di giustizia, crocefiggere centinaia di persone e scatenato una guerriglia che ha insanguinato la città; quindi mi pare che il suo bel sogno di una nuova pace in un nuovo mondo si sia già rivelato una bella utopia irrealizzabile); o ha in mente un piano che noi non riusciamo ad immaginare (ma possibile? dopo le centinaia di congetture fatte nei forum di tutto il mondo?); o ha, semplicemente, le idee molto confuse,  nonchè un'autostima decisamente tendente all'alto.
Spererei nella penultima soluzione, davvero bellissima; ma, almeno in got, temo tanto l'ultima opzione. E quindi, per me sarebbe già una sorpresa ed un colpo di scena se, all'ultimo, rinunciasse al trono per un ideale od un valore diverso.

Modificato il 05 July 2024 17:07

                              

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Inviato il 17 marzo 2018 21:50

Dany ha un piano, ma non lo conosce bene neppure lei.

È impulsiva, come Tyrion spesso le rimprovera. Il suo percorso è visionario, procede per slanci e per slanci supera gli ostacoli.

La scena finale della 3x4 è incredibilmente indicativa (e notevole tributo alle doti di Emilia Clarke, che avrà pure una limitata gamma espressiva ma diventa Daenarys in modo straordinario). Dany, dopo il sacco di Astapor, passeggia tra gli Unsullied, chiaramente senza avere idea su cosa fare. Poi all'improvviso accelera il passo, monta a cavallo di slancio e chiede loro di combattere per lei "come uomini liberi". Un piano concepito ed applicato nel giro di pochi secondi.

Il suo percorso è un sistematico attraversamento del Tridente, senza mai (poter) guardarsi indietro. E senza neppure ben sapere dove andare. Per questo io penso che, quando alla fine she gets home, difficilmente sarà contenta di quel che troverà. 

 


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Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 18 marzo 2018 19:31


C’è da dire che i cosiddetti "traumi cumulativi", intesi come determinati da lutti precoci sono rilevabili nell’infanzia di molti personaggi chiave della serie.Cito Tyrion come esempio per i Lannister(ma anche Cersei e Jaime che si sono trovati presto senza madre con un padre "distratto"),Jon Snow come esempio per gli Stark, Daenerys e Viserys come esempio per i Targaryen.Anche la madre dei 3 Baratheon legittimi e cioè Lady Cassana Estermont è morta ma non nel dare alla luce un figlio.
Quindi gli eredi Lannister e i Targaryen hanno un trauma di partenza identico o quasi ,ma una diversa elaborazione del lutto figlia anche dell’ambiente in cui vivono e del ruolo dei loro tutors: Tywyn per i 3 Lannister, Ned Stark per Jon Snow,peraltro aspramente contrastato e avvelenato da Cat, dei “benefattori” che a vario titolo vogliono portare sul trono il re mendicante , adulato oltre ogni raziocinio e usare Daenerys come una donna veniva generalmente usata allora e cioè come moneta di scambio.Vyseris era l’unico affetto diciamo così di Dany ma entrambi avevano vissuto da esiliati sempre in pericolo,allo stato brado e senza una educazione vera ,anche ad esercitare il potere in modo adeguato, hanno vissuta da sdradicati:Viserys blandito con menzogne avulse dalla realtà , Dany da sdradicata cui mancava il calore di una famiglia .Da queste premesse è ovvio che il loro carattere si svilupperà in modo diverso,anche se è Dany,dopo il matrimonio forzato con un buzurro, quella che nell’adattamento intelligente alla sua situazione contingente avrà la meglio sul viziato fratello che credeva tutto gli fosse dovuto.
Fermo restando il fatto che nel suo inconscio Dany cercherà sempre di poter formare una famiglia in cui sia rispettata,amata , considerata , con la precisa determinazione di scegliere lei come,quando e con chi mettere su una famiglia che la gratifichi.
Del resto quando incontra Jon che non la vuole accettare come sua regina,gli mostra i denti diciamo così, gli dice che se è andata avanti lo deve alla FEDE in se stessa,mostra di essere forte ed indomita .Ha superato il suo trauma non arrendendosi alle convenzioni del suo tempo ma combattendo sempre , per migliorare la condizione sua e di chi era al suo seguito , non per paura ma per scelta .Si è costruita una corazza anche contro i pregiudizi del tempo, ed ha sempre asfaltato tutti quelli che ne volevano intralciare la strada per raggiungere quello che voleva, il trono di spade,unica conquista che avrebbe gratificato una parte di se stessa,ma non tutta se stessa.E infatti lei crolla quando le uccidono il figlio Viserion,anche se già l’incontro con Jon, con una persona onesta , cocciuta,affidabile comincia a farla vacillare .Dany desidera essere madre ed avere la famiglia che mai ha avuto.E Dany è intelligente e programmatrice, non subisce quello che le accade ma cerca di apprendere per trovare il modo di modificare una situazione "sfavorevole " in una in cui può manipolare chi ha potere assoluto su di lei.
Dany mai si mostra compiacente o zerbino obbligato e acefalo e passivo e sa circondarsi in genere di gente capace,non di un gregge acefalo e disposto a tutto per avere i suoi favori ,si crea un obiettivo e quello persegue con cocciutaggine e fierezza,anche se ,per il trauma subito,morte della madre nel corso del parto,vive tutto come una sfida ed ha tenerezza per i soli figli che crede di poter avere.
Peraltro ella scopre man mano queste sue doti innate da leader che programma il suo futuro freddamente e razionalmente in un deserto di sentimenti veri.
Il fratello Viserys che ha reagito al lutto ascoltando solo chi lo blandiva,ma che era di fatto un piccolo tirannello senza qualità, nè arte ,nè parte nè intelligenza critica, fa una brutta fine,sia pure con una “corona di oro fuso “ : in lui l’apparire era tutto, la vanagloria era tutto,la prevericazione era tutto,IL POTERE PER IL POTERE era tutto...il desiderio di essere amato inesistente...era un rapace senza veri artigli.

La biondina invece non nasce come predestinata ,non ha nessuna educazione su come amministrare il potere ,ma se lo conquista con grande determinazione e da leader degli oppressi 

Il problema è che con il passare delle stagioni perde di slancio vitale e di ideali ,non è in grado di suscitare interesse anche grazie alla pessima interpretazione di Emilia e ad un percorso che la fa apparire fortunata e non meritevole di quello che ha ,il suo personaggio è noioso,irrealistico ,spocchioso ,non è il re di cui ha bisogno Westeros .

Solo nella settima stagione ,innamorandosi perdutamente di Jon e dopo il lutto per la morte di un figlio ,riprende caratteri umani compreso quella di donna innamorata che vorrebbe fortemente un figlio .

Ma il suo è un percorso già tracciato,ce la umanizzano perché deve morire probabilmente di parto .

Lei è una Targaryen al midollo ma la sua voglia di essere donna moglie e madre sarà esaudita (finale dolce) ma morra’ nel fare alla luce la figlia ed erede ,dopo aver subito il terzo dei suoi tradimenti ,quello per amore da parte di chi le porterà via il trono sotto il naso ,un trono che voleva fortemente (finale amaro).

E ‘ possibile inoltre che dopo la sua morte Drogon sarà il drago di Jon cosa che non poteva essere con lei viva ,tradotto dopo tanta fatica perde tutto pure la devozione del suo figlio prediletto Drogon .

Del resto si parla di una vera carneficina tra i maggiori caratteri di GoT e Daenerys per me morirà sacrificandosi per Jon ma soprattutto per il /la figlio/a

Non vedo Dany sul trono di spade anche tenendo conto della visione nella casa degli eterni rappresentata in GoT , sfiora il trono,non ci si siede sopra e vede nella tenda marito e figlio morto .
 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Stella di Valyria
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Stella di Valyria
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Inviato il 18 marzo 2018 23:30

Molto bella questa osservazione sul percorso di Danaerys e Viserys: sono autodidatti del potere, privi di qualsiasi riferimento; non ne sanno nulla, se non che dovrebbe spettare a loro. Il fratello, meno intelligente, non riflessivo (e con un tocco non da poco di pazzia Targ) manca completamente di senso della realtà e sbaglia alla grandissima (e io resto dell'idea che rifilargli una banda di migliaia di Dotraki, irascibilissimi, poco avvezzi a prendere ordini da un estraneo e col terrore del mare, unitamente alla conoscenza delle sue nulle capacità di comando e del suo carattere arrogante, sia un modo raffinato per toglierlo di mezzo, magari anche fisicamente. L'errore di Illyrio è sottovalutare la sorella, colei che probabilmente anche lui vede come una ragazzina fragile, amorfa e sottomessa). Lei, molto più acuta, disposta ad imparare -dalle situazioni nuove, dalle persone, da chi la consiglia- arriva molto più lontano. Ma è un pecorso da autodidatta, nel quale, quindi,  anche con tutta la buona volontà del mondo, involontariamente, a volte si procede per errori e successive correzioni. E il lato Targ del suo carattere, portato ad un'idea di giustizia estrema e a un modo talmente naturale di esercitare il potere da risultare, talvolta, impulsivo, non la aiuta; anche se più volte appare disposta ad ascoltare i propri consiglieri per smorzare, insieme a certe sue decisioni eccessive, questo aspetto della propria personalità.
Ed è molto vera anche l'altra osservazione di @Iceandfire: D. non è stata sempre e solo ossessionata dal potere. Ha amato Drogo, e l'ha perso. Ha desiderato un figlio, e l'ha perso. Il potere, l'ambizione al potere, la sua identità Targaryen e ciò che questo comporta, è tutto ciò che le è rimasto.
Quindi a maggior ragione sarebbe bello che, alla fine, lo lasciasse perdere, quel potere, per qualcosa di più vicino alla Danaerys che è stata una volta, per pochi anni o forse uno solo, nell'unico periodo della sua vita in cui ha conosciuto la felicità, quando si era già affrancata dalla sudditanza al fratello-padrone e la vita sembrava ancora avere tanto da offrirle.
Se poi questo avvenisse in modo positivo, anzichè sacrificandosi ed immolandosi per salvare qualcuno che ama, sarebbe ancora meglio: non è che la voglia morta immolata ad ogni costo. Ma non riesco ad immaginare come potrebbe accadere. Se non (ma qui saremmo di nuovo nel banale, causa eccesso di romantiticismo) con lei e Jon che, sopravvissuti, rinunciano al trono per vivere finalmente una loro vita. Una semplice, normale vita da esseri umani anzichè da pilastri (e pedine) della Storia.

P.s. Ma solo io la parte della tenda con Drogo e il figlio, nella visione, non riesco ad intenderla come una profezia (sarebbe uno spoiler micidiale, tra l'altro), ma solo come un tentativo dei maghi-sacerdoti dalle labbra blu per intrappolarla in un sogno-allucinazione e farla restare per sempre nella Casa degli Eterni? Mentre il trono sotto la neve, solo sfiorato e poi lasciato... quello sì, credo possa essere solo una visione profetica.

Modificato il 05 July 2024 17:07

                              


JonSnow1992
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JonSnow1992
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Inviato il 19 marzo 2018 0:51
%d/%m/%Y %i:%s, Stella di Valyria dice:

Molto bella questa osservazione sul percorso di Danaerys e Viserys: sono autodidatti del potere, privi di qualsiasi riferimento; non ne sanno nulla, se non che dovrebbe spettare a loro. Il fratello, meno intelligente, non riflessivo (e con un tocco non da poco di pazzia Targ) manca completamente di senso della realtà e sbaglia alla grandissima (e io resto dell'idea che rifilargli una banda di migliaia di Dotraki, irascibilissimi, poco avvezzi a prendere ordini da un estraneo e col terrore del mare, unitamente alla conoscenza delle sue nulle capacità di comando e del suo carattere arrogante, sia un modo raffinato per toglierlo di mezzo, magari anche fisicamente. L'errore di Illyrio è sottovalutare la sorella, colei che probabilmente anche lui vede come una ragazzina fragile, amorfa e sottomessa). Lei, molto più acuta, disposta ad imparare -dalle situazioni nuove, dalle persone, da chi la consiglia- arriva molto più lontano. Ma è un pecorso da autodidatta, nel quale, quindi,  anche con tutta la buona volontà del mondo, involontariamente, a volte si procede per errori e successive correzioni. E il lato Targ del suo carattere, portato ad un'idea di giustizia estrema e a un modo talmente naturale di esercitare il potere da risultare, talvolta, impulsivo, non la aiuta; anche se più volte appare disposta ad ascoltare i propri consiglieri per smorzare, insieme a certe sue decisioni eccessive, questo aspetto della propria personalità.
Ed è molto vera anche l'altra osservazione di @Iceandfire: D. non è stata sempre e solo ossessionata dal potere. Ha amato Drogo, e l'ha perso. Ha desiderato un figlio, e l'ha perso. Il potere, l'ambizione al potere, la sua identità Targaryen e ciò che questo comporta, è tutto ciò che le è rimasto.
Quindi a maggior ragione sarebbe bello che, alla fine, lo lasciasse perdere, quel potere, per qualcosa di più vicino alla Danaerys che è stata una volta, per pochi anni o forse uno solo, nell'unico periodo della sua vita in cui ha conosciuto la felicità, quando si era già affrancata dalla sudditanza al fratello-padrone e la vita sembrava ancora avere tanto da offrirle.
Se poi questo avvenisse in modo positivo, anzichè sacrificandosi ed immolandosi per salvare qualcuno che ama, sarebbe ancora meglio: non è che la voglia morta immolata ad ogni costo. Ma non riesco ad immaginare come potrebbe accadere. Se non (ma qui saremmo di nuovo nel banale, causa eccesso di romantiticismo) con lei e Jon che, sopravvissuti, rinunciano al trono per vivere finalmente una loro vita. Una semplice, normale vita da esseri umani anzichè da pilastri (e pedine) della Storia.

P.s. Ma solo io la parte della tenda con Drogo e il figlio, nella visione, non riesco ad intenderla come una profezia (sarebbe uno spoiler micidiale, tra l'altro), ma solo come un tentativo dei maghi-sacerdoti dalle labbra blu per intrappolarla in un sogno-allucinazione e farla restare per sempre nella Casa degli Eterni? Mentre il trono sotto la neve, solo sfiorato e poi lasciato... quello sì, credo possa essere solo una visione profetica.

Il piano di Varys e Illirio era molto semplice. Fare in modo che Viserys invadesse Westeros con un armata di barbari dediti al saccheggio e allo stupro sistematico per poi tirare fuori l'eroe, il salvatore, il figlio dell'indimenticato principe Rhaegar ovvero (F)Aegon....


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the neck
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Inviato il 19 marzo 2018 5:00

e conoscendo gli sbalzi d'umore e la poca pazienza di viserys gli suggerisce di non seguire l'orda ma di aspettare il momento in cui sceglieranno di supportarne la causa.....

 

quanto a daenerys vedo 3 possibilita...

 

1)ci lascia le penne, percorso da predestinata che pero non viene concluso del tutto

2)esilio volontario

3)regna ma, forse anche a causa di un altro evento particolare, da chiari segnali di follia, sarebbe un finale inquietante....


" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

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Inviato il 19 marzo 2018 14:52

Passiamo oggi a cercare di tracciare possibili finali per il percorso di uno dei personaggi più criptici dell'intera saga: Brandon Stark, comunemente detto Bran.

Quarto figlio di Eddard Stark, secondo in linea di successione come Lord di Winterfell, Bran lo Spezzato, come egli stesso si definisce più volte con costernazione dopo la caduta dalla torre che lo costringe a perdere l'uso delle gambe, Bran è un ragazzino socievole, amato da tutti, di buon carattere, estremamente avventuroso, coraggioso ma soprattutto curioso e volitivo, qualità che si confermano quando, in conseguenza della caduta, egli asserisce che avrebbe preferito essere morto piuttosto che rimanere storpio, condizione che gli impedisce di realizzare quello che era fino a quel momento il suo sogno, diventare un cavaliere e combattere accanto a suo padre e a suo fratello Robb.

Dimostra di sviluppare tuttavia in breve tempo una buona attitudine al governo come dimostra quando Robb scende in guerra e lascia momentaneamente Grande Inverno nelle sue mani... "Ci dev'essere sempre uno Stark a Grande Inverno". Fino a quando Theon Greyjoy decide di attaccare GI, di metterla a ferro e fuoco, di assassinarne buona parte dei residenti, dei castellani, degli inservienti: a quel punto Bran è costretto prima a consegnare ufficialmente il castello a Theon, per scongiurare ulteriori uccisioni, che però avvengono comunque, poi a fuggire insieme al fratellino Rickon, ad Osha, a maestro Luwin, ad Hodor ed ai loro metalupi, trovando rifuguio dapprima nelle cripte, circondato dai Re del Nord, e poi definitivamente muovendo verso Nord. Determinante nella sua evoluzione è l'incontro con i fratelli Reed, in particolare con Jojen, il quale lo porta alla progressiva rivelazione dei propri poteri da metamorfo, gli svela i significati dei suoi continui sogni dell'oltre, lo guida nel capire di dover abbracciare questa sua natura perché è un dono potentissimo quello che egli ha e dovrà svilupparlo in previsione di importanti eventi futuri.

Lo spinge a wargarsi in Estate, imparando a mantenere però il controllo sulla sua natura umana senza farsi sopraffare da ciò che sente quando è nel suo metalupo, lo spinge ad aprire il terzo occhio, quello della conoscenza, quello della verità, nonostante egli appaia inizialmente spaventato e riluttante. Giungono infine alla caverna dove li attende da innumerevoli stagioni il Corvo con Tre Occhi, altra entità misteriosa e potentissima di cui si capisce che Bran dovrà a breve prendere il posto.

Nel raggiungere questa meta si evince ancora una volta la fortissima determinazione di Bran, il quale decide di separarsi prima da Rickon e poi da Jon Snow, pur di trovare l'albero - diga che vede nei suoi sogni e di cui sente il forte richiamo.

Egli inizia così il suo apprendistato con BloodRaven, scopre fino a che punto si può spingere con i suoi poteri, spesso tenta, seguendo la sua natura curiosa, di andare oltre a ciò che gli viene suggerito; va indietro nel tempo, sempre più indietro, rivede la scena alla Tower of Joy, vede lo scontro tra suo padre, Howland Reed e i cavalieri della Guardia Reale di Rhaegar Targaryen, si rende conto che è in grado di attirare l'attenzione di suo padre attraverso quello che viene percepito come un sussurro del vento. Andando ancora più indietro, vede la creazione del primo Estraneo da parte dei Figli della Foresta, per difendersi... "da te... da voi..." come gli dice Foglia. 

Infine, rivede Hodor nel cortile di GI insieme a suo padre ed ai suoi zii, e mentre subiscono nella realtà l'attacco degli Estranei che invadono la caverna ed uccidono sia BloodRaven che Estate, egli si warga in Hodor nel passato, il che determina un corto circuito che ne corrompe per sempre la mente e determina l'avverarsi degli eventi attuali. 

Un evento traumatico per Bran che si rende conto di essere responsabile della condizione di Hodor da sempre ed in funzione di quell'unico momento.

Tuttavia, finalmente egli prende coscienza della sua missione. "I need to learn to see better. When the Long Night comes again...I need to be ready."

Bran torna finalmente a GI, ma appare completamente mutato, distaccato, calmo, ai limiti del reale. Spiega a tutti che egli non è più Brandon Stark, si concentra unicamente sullo scrutare l'avanzata del Re della Notte, entità con cui si è capito avere una profondissima connessione.

La sua missione è dunque dichiarata: essere di supporto operativo alla sua famiglia, ai viventi in generale, per sconfiggere la nuova Lunga Notte, oramai giunta.

 

Possibili scenari per lui:

  1. Bran di supporto preventivo e cognitivo: attraverso le sue visioni monitorerà costantemente l'avanzata dell'esercito di non morti. Probabile che si farà carico di fungere da esca per il Re della Notte che dimostra un particolare interesse verso di lui, probabilmente poiché sa che in Bran c'è la conoscenza necessaria per distruggerlo. Potrebbe wargarsi in uno dei drghi di Daenerys, Rhaegal, o lo stesso Drogon, se fosse necessario in una nuova Danza dei Draghi contro Viserion. Inutile dire che in tale caso ne prevedo la morte alla fine di tutto, uno sforzo sovraumano che lo ucciderebbe. 
  2. Bran rivela a Jon le sue origini ed allo stesso tempo gli rivela anche lo strumento attraverso il quale egli dovrà fronteggiare la minaccia degli Estranei: ricordiamo che ad oggi soltanto lui, Sam ed Howland Reed sono a conoscenza dei natali di Jon, e soltanto lui ed il Lord dell'Incollatura eventualmente sanno di lasciti (armi probabilmente) e dove questi si celano perché Jon possa assurgere al compito di Azor Ahai. In questo caso, dopo avere assolto alla sua funzione di rivelatore, Bran potrebbe sopravvivere alla battaglia finale e prendere a tutti gli effetti le fattezze di BloodRaven, nelle sperdute terre del Nord oltre la Barriera.
  3. Si rivela Brandon il Costruttore: come noto, molte teorie tendono ad integrare tutti i Brandon Stark susseguitisi nei secoli con l'unico leggendario Brandon, che aiutato dai Figli della Foresta ha eretto la Barriera, Grande Inverno, Capo Tempesta, permeando tutti questi luoghi di antichi incantesimi che dovrebbero in teoria impedire agli Estranei di accedervi o comunque rallentarne l'invasione. 
  4. Bran si rivela colui che ha sussurrato alle orecchie di Aerys Targaryen II "burn them all", nel tentativo di fermare col fuoco di drago gli Estranei: ci sarebbe da capire a chi dovrà sussurrarlo ancora, e se l'esito sarà diverso o se invece il medesimo, rivelando una ciclicità negli eventi senza mai alcuna progressione.
  5. Bran = Re della Notte: teoria a mio parere affascinante se bene argomentata, ma non mi piacerebbe perché il Re della Notte sembra avere un conto in sospeso con Jon, più che con lui, e di temere Bran per le sue conoscenze. 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”

___

"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."

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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

___

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

 

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia

perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.

 

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Inviato il 19 marzo 2018 15:19

Bran non è il Re della Notte, ma si è wargato in lui e si è perso.

Una parte sopravvive ed è quella che riconosce Jon e che ne è ineluttabilmente attratto.

Perché Jon potrà sconfiggerlo, ucciderlo e così liberarlo.

E, alla fine, spezzare la ruota.

Al momento io la vedo così.


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Iceandfire
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Inviato il 19 marzo 2018 15:21
14 hours fa, JonSnow1992 dice:

Il piano di Varys e Illirio era molto semplice. Fare in modo che Viserys invadesse Westeros con un armata di barbari dediti al saccheggio e allo stupro sistematico per poi tirare fuori l'eroe, il salvatore, il figlio dell'indimenticato principe Rhaegar ovvero (F)Aegon....

In effetti è così, però hanno sottavalutato il vero Drago Targaryen..  

Per qualcuno la biondina non è intelligente ma non è che la razionalità fredda sia la sola intelligenza,adattarsi e progredire anche è intelligenza e saper programmare  per migliorare la propria situazione..e poi Dany non si arrende ,va avanti stringendo i denti e non è da tutti non essere compiacenti per farsi accettare

Poi regredisce ma quello che fa all'inizio la caratterizza   


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


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Inviato il 19 marzo 2018 15:29
15 hours fa, Stella di Valyria dice:

Molto bella questa osservazione sul percorso di Danaerys e Viserys: sono autodidatti del potere, privi di qualsiasi riferimento; non ne sanno nulla, se non che dovrebbe spettare a loro. Il fratello, meno intelligente, non riflessivo (e con un tocco non da poco di pazzia Targ) manca completamente di senso della realtà e sbaglia alla grandissima (e io resto dell'idea che rifilargli una banda di migliaia di Dotraki, irascibilissimi, poco avvezzi a prendere ordini da un estraneo e col terrore del mare, unitamente alla conoscenza delle sue nulle capacità di comando e del suo carattere arrogante, sia un modo raffinato per toglierlo di mezzo, magari anche fisicamente. L'errore di Illyrio è sottovalutare la sorella, colei che probabilmente anche lui vede come una ragazzina fragile, amorfa e sottomessa). Lei, molto più acuta, disposta ad imparare -dalle situazioni nuove, dalle persone, da chi la consiglia- arriva molto più lontano. Ma è un pecorso da autodidatta, nel quale, quindi,  anche con tutta la buona volontà del mondo, involontariamente, a volte si procede per errori e successive correzioni. E il lato Targ del suo carattere, portato ad un'idea di giustizia estrema e a un modo talmente naturale di esercitare il potere da risultare, talvolta, impulsivo, non la aiuta; anche se più volte appare disposta ad ascoltare i propri consiglieri per smorzare, insieme a certe sue decisioni eccessive, questo aspetto della propria personalità.
Ed è molto vera anche l'altra osservazione di @Iceandfire: D. non è stata sempre e solo ossessionata dal potere. Ha amato Drogo, e l'ha perso. Ha desiderato un figlio, e l'ha perso. Il potere, l'ambizione al potere, la sua identità Targaryen e ciò che questo comporta, è tutto ciò che le è rimasto.
Quindi a maggior ragione sarebbe bello che, alla fine, lo lasciasse perdere, quel potere, per qualcosa di più vicino alla Danaerys che è stata una volta, per pochi anni o forse uno solo, nell'unico periodo della sua vita in cui ha conosciuto la felicità, quando si era già affrancata dalla sudditanza al fratello-padrone e la vita sembrava ancora avere tanto da offrirle.
Se poi questo avvenisse in modo positivo, anzichè sacrificandosi ed immolandosi per salvare qualcuno che ama, sarebbe ancora meglio: non è che la voglia morta immolata ad ogni costo. Ma non riesco ad immaginare come potrebbe accadere. Se non (ma qui saremmo di nuovo nel banale, causa eccesso di romantiticismo) con lei e Jon che, sopravvissuti, rinunciano al trono per vivere finalmente una loro vita. Una semplice, normale vita da esseri umani anzichè da pilastri (e pedine) della Storia.

P.s. Ma solo io la parte della tenda con Drogo e il figlio, nella visione, non riesco ad intenderla come una profezia (sarebbe uno spoiler micidiale, tra l'altro), ma solo come un tentativo dei maghi-sacerdoti dalle labbra blu per intrappolarla in un sogno-allucinazione e farla restare per sempre nella Casa degli Eterni? Mentre il trono sotto la neve, solo sfiorato e poi lasciato... quello sì, credo possa essere solo una visione profetica.

Vedi a volte si vede un personaggio e lo si giudica superficialmente anche in base a personali gusti,ma a leggere bene Dany lei è una contraddizione continua ma resta il fatto che desideri essere amata e accettata


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
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« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Inviato il 19 marzo 2018 15:33
15 minutes fa, MezzoUomo dice:

Bran non è il Re della Notte, ma si è wargato in lui e si è perso.

Una parte sopravvive ed è quella che riconosce Jon e che ne è ineluttabilmente attratto.

Perché Jon potrà sconfiggerlo, ucciderlo e così liberarlo.

E, alla fine, spezzare la ruota.

Al momento io la vedo così.

Anche io credo ci sia una profondissima interconnessione tra Bran ed il Re della Notte ed escludo che sia perché Bran é il Re della Notte. 

Come ho detto, quest'ultimo sfida Jon, teme Jon, aspetta Jon. Bran gli sarà servito da tramite per spezzare un qualche incantesimo che gli impediva di avere accesso al mondo oltre la Barriera, tutto sta a capire se in GoT così come in ASOIAF egli è uno Stark di Grande Inverno. 

Continuo a dire che attualmente lo sviluppo dela sua storyline è quello di più difficile decifrazione, per gli indizi centellinati che abbiamo.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”

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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."

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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

 

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perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.

 

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Inviato il 19 marzo 2018 16:55

"Un uomo è perseguitato da uno sconosciuto. Superando terribili prove riesce a catturarlo. Ne svela l'identità: è se stesso".

 


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Inviato il 19 marzo 2018 17:56

Direi che e' sempre valido il detto :conosci te stesso...ma mica e' facile o indolore ...


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Inviato il 20 marzo 2018 14:08

Bran

Credo che sia uno dei personaggi chiave di libri e serie,più di quanto si possa immaginare,forse IL personaggio decisivo.

A ben vedere i due momenti chiave di GoT sono strettamente collegati a lui e tra loro:il primo è collegato alla sua “caduta” provocata freddamente da Jaime  , con quello che ne consegue di estremamente deleterio; il secondo invece lo porta ad abbracciare il suo destino  fondamentale per l’altro evento chiave di GoT e cioè la battaglia dei vivi contro il NK e la sua inesauribile armata di morti viventi

Bran è un figlio cadetto di Ned ma è pur sempre il secondo ,dopo Robb, nella linea di successione , è amatissimo tra i fratelli  ma non è affatto portato per le arti marziali,in cui la sorella Arya,il maschiaccio di casa ,è molto più versata.Ergo Bran per il lignaggio della sua casata pensa di diventare un cavaliere rispettato ma in realtà egli in nuce è già altro,è un esploratore che vuole conoscere,vuole vedere di persona e per questo scala le mura di GI con grande abilità e sicurezza :a questa sua predisposizione non rinuncerà anche quando essa gli sarà preclusa per la paralisi agli arti inferiori.Fin dall’inizio  ci viene presentato come un ragazzino sensibile ,giudizioso anche nel governo di GI anche se guidato dal  maestro e già con doti di preveggenza.Dopo la fuga da GI ha piena fiducia dei Reed,intuisce che ha una missione importante da compiere ed è determinato a farsene carico tanto che,pur desiderandolo non si unisce a Jon che lo avrebbe portato al sicuro a Castello nero,ma va avanti sopportando freddo e privazioni e anche la perdita del suo primo mentore Jojen Reed .Diciamolo è già un piccolo eroe a suo modo…un esploratore che vuole conoscere “il suo nuovo mondo”.Al cospetto del corvo a tre occhi già mostra di aver maturato una sua personlità,non accetta supinamente quello che il suo mentore gli dice e gli fa vedere ,vuole sapere sempre di più,vuole acquisire conoscenza,vuole capire.E in questo ambito la scena in cui assiste al momento in cui il padre si confronta con Arthur Dayne alla torre della goia è emblematica nel senso che in modo istintivo capisce che può interagire con il passato in qualche modo anche se l’ inchiostro è già secco e che non tutto quello che sapeva a conti fatti era vero. In questa fase il suo rapporto con Meera è ancora di grande affetto e confidenza laddove lei invece è amareggiata perché  nulla accade.Ma Brann  crescendo e acquisendo potere vuole conoscere sempre di più ed esplorare sempre di più e tende a voler rimanere sempre più a lungo nelle sue visioni nonostante gli avvertimenti del vecchio corvo a 3 occhi .Per questa sua avventatezza viene in contatto con il re della notte che lo marchia e lo scova nella caverna in cui è nascosto, ma credo che tutto fosse già scritto e previsto anche perché Bran DEVE conoscere la sua capacità di interferire sul passato in modo sostanziale agendo sulla mente di Hodor diventato Hodor ,TIENI LA PORTA , per salvare lui.

Grazie al sacrificio di Hodor Bran con la sola Meera, riesce a scappare ma ha una serie di visioni continue e reiterate da cui non sembra rinvenire.E qui potremmo avere una lettura del cambiamento totale della sua personalità, nel senso che tutte quelle visioni  in cui si è immerso totalmente per tanto tempo è come se avessero ucciso il vecchio Bran, da esse nasce il nuovo Bran :freddo,insensibile, scostante quasi atassico che  delude Meera con la sua freddezza e spaventa e sconcerta Sansa per la sua totale insensibilità.

In realtà solo adesso Bran è pronto a ricoprire un ruolo chiave in tutta la storia, sa quello che deve fare per combattere il suo alter ego il Re della Notte ma solo Samwell Tarly un altro sdradicato come lui  che sa usare la conoscenza per ricavarne un bene saprà fare squadra efficace con lui per un vero supporto a Jon.

“Non camminerai più ma imparerai a volare…”Questa frase implica che probabilmente Bran si potrà wargizzare    in un drago…ovviamente VISERION  e morire con esso anche perché alla fine di tutto non ci sarà bisogno di magia e di Corvi a tre occhi con tutta la disturbante ed alienante conoscenza di eventi presenti,passati e futuri.

Non sarà il lord di GI ergo il suo futuro non è facilmente leggibile.

Potrà anche essere  il doppio del NK cui era certamente legato ancora più di Jon e sarebbe interessante scoprire che il NK è lui  e che morirà per mano di Jon grazie anche alle intuizioni di Sam, sarebbe un colpo di scena inaspettato ma originale per i non frequentatori di reddit e you tube

Ci spero non lo nego      

 

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Modificato il 05 July 2024 17:07

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