Concordo sui GnD, se dovessero esserci risvolti in quel senso li vedremo se e quando uscirà TWOW, nella serie, come fai notare, non ce n'è il tempo.
Bellissima anche la tua lettura sul perché egli sceglie di lanciarsi a cavallo verso un destino che è appunto ignoto, valuta in una frazione di istante e poi sì, prende la decisione di provare a sentirsi di nuovo vivo.
La sua complessità sta nella sua umanità, forse uno dei personaggi più veri, più pregno di umane contraddizioni, sempre sull'orlo di compiere una scelta differente da quella che da lui ci si immagina; egli, come dici tu, non cerca assoluzione, né da se stesso ne da altri, poichè l'assoluzione richiede pentimento, ma egli non si pente mai di ciò che fece ad Aerys né di quel che fece a Bran molti anni dopo.
Nel computo dei pro e dei contro, quelle scelte, allora come ora, furono ponderate e gli parsero obbligate ed inevitabili.
Contemporaneamente egli soffre perché quello che ai suoi occhi, nelle sue intenzioni, appare la sua azione migliore, agli occhi del resto del mondo ne segni invece il declino umano e morale. Kingslayer.. Quanto pesa sul cuore umano un epiteto che tu solo sai esserti guadagnato nel tentativo di salvare vite?
Allo stesso modo se dovesse essere il Valonquar lo diverrebbe per la stessa necessità.. con un "Portami la testa di Tyrion", magari, anziché "portami la testa di tuo padre."
Per lui nemmeno io vedo un finale di sopravvivenza, ma di tragico ultimo atto eroico, questo sì.
"Non più giovane, senza una mano"... scriverà la sua pagina sul libro della Guardia Reale.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
___
"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
@Stella di Valyria anche la tua una bellissima lettura, e sì, anche io credo che il vero eroe tragico di questa storia sarà lui.
Tutto quello che lui fa, ce lo dice, lo fa per amore, ed in nome di quell'amore lui si immolerà fino all'estremo sacrificio.
Che sia l'amore per la sua amata ed amante, che sia per la famiglia, o per Brienne, il suo riflesso nello specchio, qualsiasi cosa egli consideri "da preservare" diverrà probabilmente il movente del suo ultimo slancio.
Egli è vita pulsante, Jaime sceglie la vita nei boschi verso Harrenhal con la mano mozzata, putrescente e penzolante dal suo collo; il suo orgoglio ferito è più forte della rassegnazione, la sua fierezza di leone non gli permette di cedere alla morte.
E sì, i libri di storia sono pieni di eroi sconosciuti, che non vengono mai menzionati, o peggio, che divengono famosi per l'esatto contrario: non mi stupirebbe se Martin, dopo averne descritto una meravigliosa parabola, riservasse un finale amarissimo proprio a lui.
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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P.s. Ho scritto il mio post dopo aver letto solo i vostri primi due (gli altri non c'erano ancora, abbiamo scritto in contemporanea). E ho perso un secolo, dopo, perchè volevo correggere vari strafalcioni, ma mi era saltata la connessione.
Solo ora, quindi, ho visto i post che avete scritto nel frattempo. Li ho solo letti a colpo d'occhio (anche perchè sono già sonniferata da un pezzo e dovrei collaborare col sonnifero, non "svegliarmi" sempre di più). Ma ho visto come anche voi parlavate della cavalcata contro il drago come gesto di autodistruzione. Curioso davvero: nel mio post ho scritto la stessa cosa, ad un certo punto... e non avevo ancora visto i vostri! Ma quanto ci somigliamo, in certe letture ed interpretazioni, noi tre?
Davvero singolare, hai ragione. Anche a me capita, soprattutto quando scrivo post lunghi, di perdere un sacco di tempo e leggere solo dopo quello che intanto hanno scritto gli altri.. in ogni caso quella credo sia una scena talmente bella e significativa che non può non essere presa in analisi parlando di Jaime. Mi è piaciuto tantissimo il tuo parallelismo con Giuda.. non ci avevo mai pensato.
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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17 minutes fa, Stella di Valyria dice:Ma ho visto come anche voi parlavate della cavalcata contro il drago come gesto di autodistruzione.
E' inevitabile. Sia come autodistruzione che come ultimo gesto che rompa gli equilibri e ponga fine al tormento interiore. In questo caso il desiderio recondito di morte, intesa come cessazione dell'inquietudine e del conflitto sia interiore che esteriore, è molto presente in lui. Egli è simile a Stannis nell'avere un taglio prettamente shakespeariano di fondo.
Sui tradimenti mi sento molto più vicino al suo punto di vista su onori farlocchi e pieni di ombra. I suoi compagni cavalieri prima di giurare fedeltà al Re, compiono giuramento di Cavaliere, che coinvolge la protezione di innocenti. Eppure quando Aerys compie atrocità verso tali innocenti, essi non battono ciglio. Pertanto perché non dovrebbero essere più spergiuri di quanto lo sia lui? Perché dovrebbero essere meno infami?
Su Giuda, invece, credo ci sia una sottile differenza. Questi pone fine a sé stesso in seguito ad un pentimento vero e proprio.
Jaime, d'altro canto, segue la filosofia di Oscar Wilde, che vede l'uomo disposto a pentirsi di tutto, meno che dei suoi peccati e dei suoi errori.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Su Giuda: bellissima la tua osservazione, ma io intendevo solo (pensando al gesto di Jaime con Bran) che, ammesso che esista qualcosa come... non un destino, non ci credo proprio; ma diciamo che a volte, a posteriori, si può dire "Toh, le cose sono andate proprio come dovevano andare" il gesto -malvagio e inqualificabile- di J. è necessario e si rivelerà fondamentale quanto il trdimento -altrettanto malvagio ed inqualificabile-di Giuda. Esistono i cosiddetti "errori fortunati"... qui si direbbe che esistano anche i "misfatti necessari", o gesti malvagi che portano come conseguenza un bene più grande (esattamente come, tante volte nella real life, gesti belli e fatti con le migliori intenzioni producono disastri. La vita non è un percorso lineare, e a volte è una grande beffa). Il mio parallelo finiva lì
Con questo, non voglio certo giustificare J, nè Giuda. Ma notare come, ai fini della Storia, hanno un ruolo simile: negativo e condannato al pubblico disprezzo, eppure, in un quadro più grande, assolutamente necessario.
In vero le due figure sono anche accostabili sul piano di un fallimento ideologico. Giuda, più che un traditore, fu un grande deluso; egli si aspettava dal Maestro un approccio diverso, intendendo la sua figura come rivoluzionaria nel vero senso della parola, aspettandosi dunque di conseguenza un approccio parimenti rivoluzionario nel suo estremismo. Il tradimento fu appunto un modo di forzare gli eventi, di costringere lo stesso ad una presa di posizione che comprovasse finalmente l'essenza che gli aveva attribuito. Solo lasciando da parte il sistema e pensando poi solamente all'uomo tradito e non alla figura, egli riuscirà a comprendere quanto compiuto, non riuscendo a sopravvivere alle colpe.
D'altro canto Jaime stesso subisce lo stesso contraccolpo nel modo di intendere e intravedere il Cavalierato. Egli è un grande deluso dinanzi al compromesso, ad un sistema che impone il silenzio irrazionale davanti allo strazio, solo perché si è recitato delle parole convulse di cieca fedeltà ad un uomo indipendentemente dalle sue gesta. Egli più che Aerys tradisce tutto un sistema che lo ha deluso e pone la parola fine sul suo idealismo giovanile.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Ancora un bellissimo intervento, @JonSnow; . Perchè non posso mettere una decina di like?
Sinceramente non mi sento affatto di biasimare Jaime per essersi sentito così, comunque.
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« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
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« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
1 hour fa, Stella di Valyria dice:Di quella che, non per copa sua e per una specie di beffa del destino, è stata, almeno apparentemente e agli occhi del mondo, di chi giudica senza sapere, di chi coglie la superficie e ignora la sostanza, una vita tutta sbagliata. Un giuramento reso, da ragazzo, a qualcuno che sarebbbe stato -o era già- un pazzo assetato di distruzione. Un gesto che ha salvato migliaia di vite, ma l'ha reso spergiuro e uccisore di re.
Il bello di Jaime invece è proprio che tutte le sue disgrazie (tranne ironicamente quella che potrebbe cambiarlo sul serio, cioè la perdita della mano destra) sono colpa sua. Diventare guardia reale per star vicino a Cersei, rovinarsi la reputazione, comportarsi nella maniera peggiore possibile, contribuire a scatenare una guerra civile orrenda sono tutte scelte deliberate, prese in piena consapevolezza: la prova è che finora non si è pentito di niente. Io lo ritengo un gran personaggio proprio per questo.
Il gesto che ha salvato migliaia di vite, comunque, è stato l'uccisione di Rossart, il capo dei pyromancer. Aerys è stato solo per soddisfazione personale.
a delta delle acque , quando minaccia edmure, Jamie mostra di nn aver compreso come il regno lannister sia intrinsecamente instabile e di come nn basti rimuovere qualche elemento corrotto per rimediare a ciò. Purtroppo questa parte e' andata perduta nella s7 con Jamie zerbino di cersei ( a parte il finale). Nella s8 vedremo un Jamie che a differenza della sorella avrà il buon senso di combattere per i vivi mettendo da parte la sete di potere. Questo lo renderà un eroe ma dubito che d&d vorranno far capire al suo personaggio che precedentemente combatteva per la parte sbagliata.
Ma infatti la grandiosità di Jaime è che non si pente di nulla. Ha fatto tutto da sè, si è affossato da solo ed è ben conscio di essere ben oltre la redimibilità.
Oramai è libero e, come Sansa, può fare tutto, può ancora essere tutto. Non riesco a formulare previsioni.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Bellissime le vostre analisi in pochi post avete detto tutto quello che c'era da dire su Jaime Lannister .Personaggio dapprima apparentemente odioso, detestabile,vanesio e spergiuro ,un bellissimo e dorato guscio vuoto.Poi mano a mano nel guscio si creano piccole fratture da cui foriesce dapprima una fievole luce e che mano a mano si allargano liberando la sua vera essenza camuffata abilmente (usa le cattiverie che dicono di te é fanne la tua corazza).Jaime è istintivo , spontaneo quasi ingenuo in certi frangenti ,Cersey e Tirion sono molto puí calcolatori ,a modo suo cerca di mantenere i giuramenti.Ama sua sorella e mai ! una volta la tradisce o guarda un altra donna.Entra nella guardia reale e si chiede in più di un'occasione se sia giusto..... spoiler libri
Che lui sia di guardia alla porta della camera reale mentre Aerys stupra e percuote per l'ennesima volta la sua regina eccitato dopo aver compiuto l'ennesimo rogo.E ingenuamente si domanda mentre sente le urla: ma non è forse mio compito difendere la famiglia reale?
Sconsiglia ad Aerys di aprire le porte della fortezza rossa ma quest'ultimo da ascolto a Picelle(i lannister sono da tempo amici della corona dice il vecchiaccio)
Ma lui già sa che sarà una catastrofe nella fortezza ci sono i figli e la moglie di Reagar tenuti la unicamente come scudo per salvaguardarsi da un eventuale tradimento da parte di Reagar stesso e di Dorne.Lo stesso Jamie é un ostaggio per tenere a bada Tawin (cosa che non servirà a niente)altrimenti Jamie sarebbe andato al tridente, aveva promesso di proteggere i principi ma non c'è riuscito l'unica cosa che è riuscito a impedire è stato il muoia sansone con tutti i filistei che il pazzoide voleva attuare
Jaime e un personaggio vero che più vero non si può aveva davvero trovato un ideale in cui credere ma ha fallito e a preferito cullarsi nel suo fallimento finchè grazie aVargo Hoath e a Brienne ha ritrovato lo slancio per poter finalmente rimediare.
nel livello della discussione vi siete superati stavolta....davvero ottime osservazioni, piacevolissime da leggere....
partendo dal finale, ricordo nella quinta stagione, a precisa domanda di bronn sul come preferirebbe lasciare il mondo, una risposta che piu o meno era "tra le braccia della donna che amo".....
chiaramente è il valonqar piu probabile, legati dalla nascita, cersei cresce riflettendosi in lui, invidiandolo e allo stesso tempo incatenandolo a se, in quella che sembra piu una necessita che un innamoramento spontaneo o una ricerca di amore! nonostante cio jaime è contaminato da questo rapporto, ne fa la discriminante per ogni decisione da prendere, la guardia reale, i rifiuti nell'ereditare castel granito, la caduta di bran, i tentativi di fuga mentre era prigioniero! cersei è il nord e jaime l'ago della bussola, che cerca sempre di indirizzare verso di lei....
in jaime non esiste un reale pentimento come avete giustamente fatto notare! c'è la persona, le sua motivazioni, le sua azioni e conseguenze, che rimangono in ogni caso! non sta a lui spiegare il suo comportamento, è il mondo che deve comprendere, e se non ci riesce, pazienza, anzi mostrarsi fedele a quel ritratto ormai scolpito nell'immaginario di tutti ne amplia la nomea di spergiuro, dell'arrogante leone che osserva gli altri con distacco e forte delle sue abilita in battaglia! curioso vista l'insofferenza palese che manifesta sotto la corazza dorata per i commenti che la gente gli riserva alle spalle!
e quando precipita nel baratro, senza prospettive, stavolta è lui a servirsi di uno specchio, in brienne trova una proiezione quasi perfetta di una versione di se stesso che non esiste, è una mera chimera, alla quale pero racconta le cose con sensibilita, dubbi, profondita, e che aiuta l'uomo a svestirsi dalla corazza, a rimuovere la cornice, che lui per primo aveva scelto di utilizzare, lasciando solo il contenuto! ne emerge non un cavaliere senza macchia, ma un essere umano tormentato con un'identita diversa e una percezione delle cose differente....
questo marasma interiore, un costante moto verso la tormenta(emblematico il lanciarsi verso drogon e daenerys), lo accompagnera fino alla fine? cio che è stato non è espiabile, il cavaliere nobile e puro che brienne incarna non sara mai un traguardo raggiungibile per lui, questi paletti rimarranno insormontabili o alla fine verranno spazzati via, quando dal caos potrebbe emergere una figura meritevole di apparire finalmente nel libro dei confratelli? in questo senso un'uscita di scena con brienne, magari in un raro momento di quiete e tranquillita, con le radici che lo legavano a cersei finalmente scomparse, sarebbe auspicabile per lui! anche se vedo piu probabile un ultimo incontro con la sorella, probabilmente un preludio a un nuovo gesto estremo, ma non sarebbe un ritorno al passato, ma la chiusura di un cerchio!
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
Anche io ho sempre pensato che Jaime dovrà finire insieme a Cersei. Ucciderla e poi morire, o qualcosa del genere. Il cerchio si deve chiudere, no?
Ma se la storia sotto storia di GoT è To break The Wheel , allora forse no. Forse Jaime ora è libero per davvero e potrà essere ciò che vuole.
Ribadiso che quella scena finale nella 7x7 è qualcosa di straordinario. Non solo la cavalcata sotto la neve. Ma tutto quello che succede prima. Perché quell'incredibile dialogo con Cersei nel chiostro è davvero lo specchio di milioni di altri dialoghi. Svoltisi magari non in un chiostro, ma in un bar vicino ad una stazione, in un'auto parcheggiata al buio sotto la pioggia, passeggiando su un lungomare, in una domenica d'inverno.
No one walks a way from me
I don't believe you
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.