Robert è perfetto infatti ,un uomo che ha vissuto ,male, una vita che non gli apparteneva

25 minutes fa, Iceandfire dice:

Ma aveva promesso...e un bastardo è quasi un paria a Westeros,in genere..

Ripeto per come era considerata la donna a Westeros ,Ned ha subito troppo le paturnie della moglie

Ma infatti lui continua ad avere rimorsi di coscienza. Vive malissimo la situazione, e credo che avrebbe potuto sentirsi meglio solo confessando la verità a Jon. A tempo debito però.

l'unica incongruenza di robert è....essere re, lui stesso dice a ned se non sbaglio che voleva mollare tutto e fare il mercenario!

Mah, io direi forse il conflitto tra:

- Coraggio sull'affrontare i nemici in campo di battaglia

- Codardia nell'affrontare le questioni etiche

26 minutes fa, the neck dice:

ma robert avrebbe rischiato una guerra contro il nord se avesse ricevuto da ned un messaggio del tipo "la donna che amavi mi ha lasciato suo figlio da proteggere, e, targaryen o meno, lo crescero come uno stark e non sara una minaccia per la nostra alleanza"?

Robert si sarebbe infuriato ma probabilmente non avrebbe fatto guerra al nord, solo che mica era lui l'unico pericolo. Gli altri figli di Rhaegar non li ha fatti fuori lui.

Parlando di Bobby B, non vedo contraddizioni in lui, anzi mi sembra un personaggio costruito benissimo. Più che dei propri vizi, direi che sia stato vittima della depressione. Non era scemo, anzi, capiva benissimo quello che gli succedeva intorno (tranne per le corna ricevute da Cersei) ma era diventato troppo apatico per cercare di cambiare qualcosa.

%d/%m/%Y %i:%s, JonSnow; dice:

Credo di sì, visto come reagisce quando Ned si oppone all'uccisione di Daenerys e figlio. Magari a mente fredda avrebbe pure metabolizzato, forse, realizzando di non poter fare della male alla carne della donna che amava.

Però magari avrebbe pure potuto autoconvincersi che Jon fosse il frutto dello stupro di Rhaegar, quindi provare ancor più furia e rancore.

 

A proposito di Robert... Voi trovate qualche contraddizione nella sua figura? Io l'ho sempre trovato perfettamente lineare nei suoi comportamenti e nella patetica sconfitta nei confronti dei propri vizi. 

Robert altro personaggio strepitoso. Depresso, istrionico, fatalista, autodistruttivo, permeato dal coraggio fisico e privo di coraggio morale.

Sì, sì, difatti il coraggio militare è inversamente proporzionale a quello che in effetti ha per le questioni morali. Egli sarebbe capace di farsi strada tra centinaia di uomini con il martello da guerra in pugno, eppure rifugerebbe da qualsiasi situazione in cui gli venga chiesto, anche da una singola bocca, di prendere una decisione che comporti le sorti di un'ideologia, un regno o un comune essere umano. Questa è una sottile contraddizione di fondo, se vogliamo. 

E sì, quella di Robert è un decadimento depressivo. Eppure la depressione non finisce col celare totalmente ciò che per la maggior parte si è. Anche se Lyanna fosse vissuta, magari non si sarebbe lasciato andare a vino e quant'altro, ma avrebbe mantenuto il vizio della sessualità e dell'eccesso, come Lyanna stessa ricordava a Ned quand'era in vita. 

2 hours fa, JonSnow; dice:

A proposito di Robert... Voi trovate qualche contraddizione nella sua figura? Io l'ho sempre trovato perfettamente lineare nei suoi comportamenti e nella patetica sconfitta nei confronti dei propri vizi. 

Sai che io invece ne trovo tantissime? Mi spiace avere la memoria così corta (almeno il primo libro l'ho letto due volte, di cui la seconda pochi mesi fa, eppure non ho ricordi precisissimi) e non poter, quindi, fare un discorso approfondito. Ma Robert -personaggio immenso, come scrittura, che tendiamo spesso a sottovalutare, io per prima- per me è un groviglio di contraddizioni. Dovute in parte al suo carattere impetuoso e irrivìflessivo (e alla tendenza a "troncare" qualsiasi discussione spinosa o tormento interiore procurandosi un otre di vino o una prostituta). Nonchè impaziente: vedi l'episodio dell'uccisione di Lady, che lui affronta, inizialmente, infastidito ma ben consapevole che si tratta di una bambinata in cui suo figlio ha, probabilmente, un bel po' di colpe; ma poi, piuttosto che tener testa all'ostinazione di Cersei, finisce col lavarsene le mani alla Ponzio Pilato). Ma le contraddizioni di Robert nascono anche, secondo me, soprattutto dalla sua consapevolezza di avere scelto, nel lontano entusiasmo dei suoi lontanissimi, immaturi, per certi versi ingenui vent'anni, una strada che non gli apparteneva e non gli somigliava. Che lui fosse nato per essere un grande guerriero, un gigante sul campo di battaglia, non un re seduto su un trono a prendere decisioni e districarsi tra intrighi, in Asoiaf viene detto moltissime volte, e altrettante lasciato capire. Robert è -o sarebbe dovuto essere- fisicità pura, possente e libera, istinto ed azione, non diplomazia cauta, pensiero, sale di castelli broccati. La nostalgia che prova per i "vecchi tempi", prima del grande errore, è enorme (basti pensare alla gioia che prova cavalcando con Ned, una vera cavalcata, liberi e soli, nell'aria gelida del mattino). Nei suoi discorsi emerge, frequentemente, un senso di irritazione, oppressione e fastidio (per l'attività di re, per la falsità delle persone che lo circondano a corte, per Cersei, per i Lannister onnipresenti: in breve, per tutta la vita in cui è andato a costringersi); ma in realtà quanto tormento deve provare, per la nostalgia e il rimpianto, per l'errore fatale commesso chiudendosi in gabbia da solo?
Robert è un uomo che, nell'impeto dei vent'anni,  ha sbagliato la propria vita, l'ha buttata via.
E lo sa perfettamente, anche se è tropppo sanguigno, spaccone e "macho" per ammetterlo con un discorso a cuore aperto.

E ora arrivo alla contraddizione: certi comportamenti di Robert, sempre virati verso l'ecessivo (troppo cibo, donne e prostitute a iosa, troppo vino) a me fanno pensare ad un inconscio autolesionismo. Ad una rabbia che, non potendo trovare sfogo altrove, si sfoga contro la persona stessa. Robert sa di aver commesso uno sbaglio enorme, scegliendo il trono (per inesperienza giovanile e per la sua naturale irruenza), e si punisce per aver "sbagliato" la propria vita -o mostra il disprezzo che ormai prova verso se stesso- degradandosi sotto gli occhi di tutti, beffandosi di se stesso e del proprio ruolo, mostrandosi ubriaco ai banchetti, sbattendo in faccia agli altri il prorpio disinteresse e la propria inettitudine a regnare.
Insomma, io non penso che Robert sia un vizioso, o perlomeno che sia "soltanto" questo: Robert è un uomo che cerca vie di fuga "minori" dato che quella "maggiore" (tornare indietro e non fare quelle scelte sbagliate) non è possibile. Ma forse, di più ancora: Robert è un uomo che, consapevolmente o meno, corteggia l'autodistruzione.

Sono parzialmente d'accordo. Parzialmente perché sì, Robert corteggia l'autodistruzione. Lo fa, in maniera molto evidente, con un ennesimo paradosso; rifugge dalla vita, rinuncia ad essa, ma lo fa con i comportamenti e le usanze che più l'accentuano: la passione estemporanea, la sessualità, la risata sterile.

Il suono delle urla in campo aperto è solo eco lontano. Egli ha ormai scambiato il liquido rosso che sporcava il ferro con il liquido rosso che decora bicchiere e coppe, schiavizzando l'uomo più di ogni possibile lama o frusta. Sceglie di gettare la propria anima in quella coppa perché di fondo l'ha già persa. Robert è superficiale, lo è tremendamente. Ed è nella superficialità che si rende cieco, che sceglie di amare solo e soltanto una figura che egli stesso ha idealizzato e in virtù di questa figura il suo mondo crolla. Come tutti gli uomini che tanto si sono legati ad un'idea fallimentare, egli resta col vuoto, col ricordo ingiallito di un qualcosa che forse non vi è mai stato. Ed è nella superficialità che non ha mai conosciuto davvero la persona che crede di amare. Perché sì, Robert ne è fermamente convinto. I suoi occhi diventano umidi al ricordo di un amore paradossale, che finisce col disperdersi nel ciò che sarebbe potuto essere ma che non è stato. Eppure non mente a sé stesso e se lo fa, lo fa solo inconsapevolmente. 

Ma è per quella stessa superficialità, già pre esistente, che Lyanna non ha mai minimamente considerato la sua figura e che, con grande senso di comprensione, l'ha commiserata. Proprio come ora Robert si autocommisera. Un uomo dal cuore spezzato, ma interiormente un fanciullo mai cresciuto. Un soggetto totalmente deresponsabilizzato, senza la minima capacità di inoltrarsi in ciò che è minimamente complesso o fuori dal comportamento più ordinario. Ed ecco perché trovo la lettura precedente solo parziale. Perché io credo che quanto accaduto abbia soltanto accentuato ciò che Robert è da sempre stato. Un uomo assolutamente superficiale, a tratti immaturo, non all'altezza di costruire un qualcosa di consistente e tangibile. Dopotutto le prostitute e la lussuria erano presenti in lui già da giovane. 

Ciò che resta è un ulteriore contraddizione, ora che ci penso:

Un uomo che ha rinunciato alla vita ma che al tempo stesso conferisce vita, generando i famosi bastardi. 

Chiedo scusa: ho parlato di contraddizioni di Robert... ma ho scritto una mezza sciocchezza (o forse intera). Rileggendo il post, mi sono resa conto che non sono contraddizioni, ma anzi è un percorso molto lineare (errore, scperta di essersi messo in trappola, reazione depressiva e autodistruttiva). Le avevo associate al concetto di "contraddizioni" solo perchè sono qualcosa di diverso da ciò che può sembrare da una lettura superficiale, quindi in un certo senso "contraddicono" l'apparenza, la prima impressione che si ha del personaggio (arrampicata sugli specchi...). Ma "contraddizioni" non significa questo. Ho scritto in modo irriflessivo e ho preso una cantonata! Lascio il post, perchè penso che le osservazioni abbiano senso; ma in realtà dimostrano l'opposto: che Robert non è contraddittorio (tranne che nei punti di cui avevate parlato prima), ma per certi versi ha una coerenza spietata.

@JonSnow;

non e’ contraddizione è superficialità ,è un prendere le distanze anche da ipotetiche responsabilità che ha sempre rigettato,è lasciarsi sopravvivere 

Sì, vero. Difatti penso che la vera contraddizione resti quella del coraggio militare contrapposto ad una codardia assoluta in tema etico. Robert, dopotutto, è un tipo di vigliacco più complesso. Non teme per la propria vita. 

Un altro post bellissimo, JonSnow!
(non parlo del precedente, di due sole righe, ma di due post fa)
Riguardo a ciò che ho scritto prima, aggiungo solo una cosa che avevo saltato, ma era l'elemento essenziale: che la contraddizione per me stava nel fatto che l'atteggiamento di Robert -che sembra il classico godereccio che ama gli eccessi perchè ama la vita, tuffarcisi dentro, ubriacarsi di vita- in realtà è una lenta autodistruzione.

Bellissimo il tuo discorso sull'immaturità. E sul vivere nel ricordo di un amore lontano, ormai mitizzato e forse neanche corrisposto. E' un atteggiamento adolescenziale (si fa per dire: gli adolescenti di oggi sono ben più concreti, mi sa) o forse, piuttosto, da anziana signora sola (mi rifiuto di dire "zitella" perchè è un termine dispregiativo e crudele, che odio), che coltiva per tutta la vita il ricordo/sogno di un amore giovanile, lontanissimo e, forse, neanche del tutto reale. Contraddittorio, questo sì, con quello che, esteriormente e a livello di fisicità, è stato uno dei guerrieri più forti e possenti dei Sette Regni.

ma perchè lui una cosa sa fare bene, combattere, lo fa sentire vivo e realizzato

Il resto ha molto meno valore ,Lyanna compresa  (e lei lo aveva capito )

@Stella di Valyria

Mi auguro di non essere stato troppo spietato su Robert, ma mi è difficile non provare una certa repulsione per chi si sente così sollevato innanzi ai cadaveri di una bambina e di un infante. Il personaggio ha un suo senso ed è scritto molto bene, ma non sono mai stato preso dal dispiacere per la sua morte, tantomeno colpito dalla sua famosa simpatia da uomo rude e chiassoso. Il mio giudizio sul Robert uomo è colto con gli stessi occhi con cui Ned Stark lascia la Sala del Trono il giorno del saccheggio di Approdo del Re. 

Tra l'altro lo stesso uomo che è capace di affrontare ogni tipo di guerriero in battaglia, senza la minima paura, ma anzi con adrenalina, poi ha avuto fin troppo timore di fare i conti con la verità, con i sentimenti di Lyanna e con i veri pensieri di quest'ultima.

Egli si è creato una bugia meravigliosa ed un rifugio perfetto. Ciò che è esilarante e significativo al tempo stesso, è che lo abbia fatto da solo, stavolta senza l'ausilio del vino, in modo perfettamente sobrio.