E che tradisce e partecipa a massacri senza un vero piano di lungo respiro, più che altro perchè gli piace l'idea in se' o per il desiderio del momento? Mmmmm... Sarebbe interessante se proprio lui, che sembra l'apoteosi del distacco glaciale e dell'autocontrollo, avesse già un sottile filo di pazzia, che Ramsay ha poi ereditato in modo amplificatissimo e conclamato.
(In effetti, in Asoiaf un po' questa impressione me la dava. Ma era solo una sensazione "a pelle", irrazionale, basata esclusivamente sulla descrizione fisica -forse perchè quegli occhi chiarissimi e freddi mi facevano pensare a Hanthony Hopkins del Silenzio degli Innocenti? Forse perchè una persona che riesce a parlare a voce bassissima anche nel mezzo di una conversazione concitata mi sembra o dotata di un autocontrolo grandissimo, o con qualcosa che non funziona nella sfera emozionale?- e su connotazioni esteriori e/o superficiali.)

1 hour fa, osservatore dal nord dice:

io nn ho mai capito cosa roose Bolton pensasse della sua eredità: In alcuni punti sembra tenere un minimo al nome bolton e al suo futuro mentre in altri sembra nn interessarsi a niente e accetta fatalmente che ramsay porterà alla rovina la casata

Ma se vogliamo lo stesso problema ce l'ha Tywin, che viene presentato come un uomo ossessionato dalla propria casata ma che non si capisce mai come pensasse di gestirne la successione.

Tywin considerava Jaime suo erede, almeno fino al "gran rifiuto" di quest'ultimo che è arrivato in non ricordo quale libro, forse AFFC. Evidentemente pensava che sarebbe riuscito a tirarlo fuori dalla Kingsguard - e aveva anche ragione, solo non aveva fatto i conti con la volontà del figlio.

In ogni caso la successione era decisamente al sicuro: Tyrion era considerato fuori dai giochi ma se avesse avuto un figlio normale non credo che Tywin avrebbe avuto problemi a saltare una generazione; poi c'era Tommen (avrebbe preso il nome Lannister) oppure Kevan e tutti i suoi discendenti. Insomma, un sacco di opzioni.

6 hours fa, Stella di Valyria dice:

E che tradisce e partecipa a massacri senza un vero piano di lungo respiro, più che altro perchè gli piace l'idea in se' o per il desiderio del momento? Mmmmm... Sarebbe interessante se proprio lui, che sembra l'apoteosi del distacco glaciale e dell'autocontrollo, avesse già un sottile filo di pazzia, che Ramsay ha poi ereditato in modo amplificatissimo e conclamato.
(In effetti, in Asoiaf un po' questa impressione me la dava. Ma era solo una sensazione "a pelle", irrazionale, basata esclusivamente sulla descrizione fisica -forse perchè quegli occhi chiarissimi e freddi mi facevano pensare a Hanthony Hopkins del Silenzio degli Innocenti? Forse perchè una persona che riesce a parlare a voce bassissima anche nel mezzo di una conversazione concitata mi sembra o dotata di un autocontrolo grandissimo, o con qualcosa che non funziona nella sfera emozionale?- e su connotazioni esteriori e/o superficiali.)

 

Ma che abbia qualcosa che non quadra a me pare lampante. Mania per le sanguisughe e la tortura a parte, anche solo per il fatto che tollera gli orrori che compie suo figlio non deve avere tutte le carte in regola.

Il massimo che gli dice è "non farlo sapere in giro" cioè... . Per non parlare del fatto che questo continua a respirare pur avendo fatto fuori il fratellastro ed erede legittimo, pare. 

Quella più che una contraddizione è una sorta di prigionia basata sul misticismo e la soggezione. Egli tiene in vita Ramsay per evitare di commettere l'atrocità di uccidere il proprio sangue. Che sia lui stesso a farlo di persona o come mandante. E ciò la dice lunga per un soggetto che non ha la minima empatia quando si tratta di soggetti umani, ma che poi è comunque in grado di fare un passo indietro dinanzi alla superstizione. 

Se Roose avesse voluto liberarsi di Ramsay gli sarebbe bastato mandarlo alla Barriera. Non l'ha fatto, quindi incomprensibilmente lo voleva ancora in giro.

O a guidare qualche impresa militare quasi senza speranza (come Tywin fa con Tyrion in unadelle prime battaglie, mettendo lui e i suoi "barbari" nell'ala debole, quella sacrificabile) (Riferimento storico temporalmente un po' bislacco: i nazisti, per punire Luz Long, l'atleta ariano puro che, alle olimpiadi, non solo si era fatto battere da Jesse Owens -un nero!- ma lo aveva addirittura aiutato a vincere, spiegandogli alcuni suoi errori -dopo questo, tra l'altro, tra i due era nata un'amicizia fortissima durata tutta la vita- lo avevano di fatto condannato a morte... mandandolo a combattere e farsi ammazzare in Sicilia. Esempio di come, in tempo di guerra, si può condannare a morte un uomo senza sporcarsi le mani...)

Il 9/2/2018 at 17:14, Gedeont dice:

Se Roose avesse voluto liberarsi di Ramsay gli sarebbe bastato mandarlo alla Barriera. Non l'ha fatto, quindi incomprensibilmente lo voleva ancora in giro.

Ma certo ,Il figlio gli serviva a fare il lavoro sporco in senso lato ,Roose era pur sempre un lord che dava importanza a certe apparenze che ne salvaguardassero peraltro la vera natura agli occhi degli altri Lord 

Fredda ipocrisia ,mente sottilmente criminale,totale anaffettivita’ ( i sentimenti sono debolezze pesanti in chi ambisce al potere ) , concentrazione totale sul suo tornaconto , questo è il gelido Roose Bolton 

Il 09 febbraio 2018 at 21:30, Stella di Valyria dice:

O a guidare qualche impresa militare quasi senza speranza (come Tywin fa con Tyrion in unadelle prime battaglie, mettendo lui e i suoi "barbari" nell'ala debole, quella sacrificabile) (Riferimento storico temporalmente un po' bislacco: i nazisti, per punire Luz Long, l'atleta ariano puro che, alle olimpiadi, non solo si era fatto battere da Jesse Owens -un nero!- ma lo aveva addirittura aiutato a vincere, spiegandogli alcuni errori -dopo questo, tra l'altro, tra i due era nata un'amicizia fortissima- lo avevano di fatto condannato a morte... mandandolo a combattere e farsi ammazzare in Sicilia. Esempio di come, in tempo di guerra, si può condannare a morte un uomo senza sporcarsi le mani...)

Sì, sì, totalmente calzante e coerente con la mentalità di Roose. Dopotutto come Lady Dustin ci ricorda, gli esseri umani per lui sono solo pedine. E le pedine si sacrificano, soprattutto nelle mosse rischiose. 

Sarei anche d'accordo con questa prospettiva, ma non si puó applicare a uno che è un pazzo incontrollabile. E che sicuramente prima o poi farà qualcosa che ti si ritorcerà contro.

Verissimo, ma i soggetti come Roose vivono nella convinzione di essere maestri del controllo assoluto, laddove nulla possa coglierli impreparati. E' possibile che pensasse lo stesso del caso Ramsay, dando per scontato che la propria mente avrebbe sempre potuto arginarlo con sapienza e intelligenza. 

I fatti dimostrano il contrario: vedi Theon, non mi pare che Roose sia entusiasta, idem per Jeyne.

Mi viene anche da pensare che la presa/distruzione di Grande Inverno la avessero concordata in qualche modo perché Ramsay come faceva a sapere che Roose intendeva tradire Robb o che il suo piano sarebbe andato bene? Metti che Robb per qualche caso fortuito si trovasse in una posizione meno precaria e uscisse fuori che il bastardo di Bolton aveva combinato quello che sappiamo, Roose non si sarebbe trovato in belle acque.

Io invece non credo che fosse concordata perché mi sembra praticamente impossibile, sia per le tempistiche che per le difficoltà di comunicazione. Quand'è che Roose avrebbe detto al figlio di distruggere Winterfell? E come?

Mi sembra più probabile che Ramsay abbia agito di testa sua, approfittando della situazione che si era creata: anche se Roose non avesse avuto alcuna intenzione di tradire Robb, un indebolimento della posizione degli Stark sarebbe comunque andato a vantaggio dei Bolton. Oppure Ramsay ha semplicemente colto l'occasione per sfogarsi contro i rivali storici della sua famiglia, fregandosene delle conseguenze; non sarebbe certo strano, anzi.

Poi ovviamente tutto ciò fa parte del famoso "dito di Martin sulla bilancia", come dicono in USA, a sfavore degli Stark a quel punto della storia, ma è un altro discorso.

Ma sono d'accordo con te che era virtualmente impossibile che fossero d'accordo, solo che una volta in più allora questa è la dimostrazione che Ramsay è soggetto a colpi di testa, tipo quello di prendere e incendiare il castello del leading lord e Re di suo padre, non proprio una garanzia di affidabilità, eppure Roose, amante dell'ordine, se lo tiene appresso.

3 hours fa, Gedeont dice:

Io invece non credo che fosse concordata perché mi sembra praticamente impossibile, sia per le tempistiche che per le difficoltà di comunicazione. Quand'è che Roose avrebbe detto al figlio di distruggere Winterfell? E come?

Mi sembra più probabile che Ramsay abbia agito di testa sua, approfittando della situazione che si era creata: anche se Roose non avesse avuto alcuna intenzione di tradire Robb, un indebolimento della posizione degli Stark sarebbe comunque andato a vantaggio dei Bolton. Oppure Ramsay ha semplicemente colto l'occasione per sfogarsi contro i rivali storici della sua famiglia, fregandosene delle conseguenze; non sarebbe certo strano, anzi.

Poi ovviamente tutto ciò fa parte del famoso "dito di Martin sulla bilancia", come dicono in USA, a sfavore degli Stark a quel punto della storia, ma è un altro discorso.

Sono d'accordo. Non è molto azione da Roose Bolton la conquista di WF.