Dunque eccomi. Purtroppo non riesco a scaricare il programma dettagliato di tutti i punti, quindi utilizzo il riassunto che immagino non sarà completo e dettagliato.
Mi riservo di affrontare con maggiore attenzione le tematiche: scuola, università e ricerca, beni culturali che posterò separatamente perché ho le analisi su un altro supporto.
ENERGIA
Per le energie sostenibili ogni provvedimento è benvenuto, tuttavia mi sembra tutto un po’ generico e confusionario. Mi piace in particolare il punto 6, trasformare i terreni abbandonati per impianti a energie rinnovabili. Ma il mantenimento, che è molto costoso, come verrebbe attuato?
ECONOMIA
Reddito di cittadinanza: sono molto contraria. E’ uno dei punti cardine del movimento e uno dei punti che mi convince meno. In un paese come l’Italia, patria dei falsi invalidi, sarebbe la follia. Poi va bene i tagli sacrosanti, ma nel concreto vorrei capire dove pensano di trovare tutte queste risorse (unite a quelle per gli altri provvedimenti del programma) mi pare tutto fumoso. Oltre al fatto che l’idea mi sa tanto di obolo mentre preferirei altri tipi di interventi miranti a coinvolgere in modo più attivo il cittadino nel mondo del lavoro magari.
Per quanto riguarda gli altri provvedimenti sarei anche abbastanza favorevole, solo che si parla di rivoluzioni che andrebbero fatte in modo sensato e vedendo nel concreto ciò che è accaduto a Roma nel caso del trattamento rifiuti e dei trasporti non mi pare che ci siano state queste gran rivoluzioni. Figuriamoci andare a mettere le mani in un simile vespaio. Meglio poco e ben fatto, almeno per me.
INFORMAZIONE
Abolire l’ordine dei giornalisti e il finanziamento pubblico rientra in quel genere di provvedimenti che mi puzzano un po’ di regime. Da un lato manca un riconoscimento della professionalità, dato che chiunque penso potrebbe quindi fregiarsi del titolo, mancando sì un organo di “controllo” ma anche un organo di “tutela”, dall’altro è vero che molta stampa non necessita di fondi ma viene a mancare l’ideale egualitario. Non so dire nel concreto ma ideologicamente è un discorso che mi fa un po’ paura.
Una sola rete non saprei, di sicuro senza pubblicità hanno il mio plauso.
TELECOMUNICAZIONI
Non sarei sfavorevole alla totale indipendenza della Rai e all’autofinanziamento.
ESTERI
Da quello che leggo mi pare tutto generico. E quindi?
GIUSTIZIA
Il punto sull’inconciliabilità tra lavoro in magistratura e politica secondo me è un buon punto, perché spesso troppe sono le prese di posizione e i salti della quaglia (ho perso il conto dei magistrati diventati leader di partito e quant’altro alla faccia dell’indipendenza della magistratura), però troppo restrittivo per sempre.
Allargare i lavori di pubblica utilità è cosa buona e giusta, ma chi segue? Chi forma il personale?
Per il resto sarei anche favorevole.
PENSIONI
Forse è colpa del riassunto che è troppo riassunto, sicuramente la legge Fornero va rivista però mi sembra un tantino esagerato definire pensioni d’oro quelle da 5000 euro al mese LORDI. E poi i tagli fatti come?
Sull’opzione donna sarei curiosa di sapere come prevedono di gestirla.
Questo è quanto, mi rendo conto che sia molto generico come parere, ma non mi sembra che i programmi, anche laddove ho letto e scaricato quelli PDF, siano così esaustivi.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Sull'energia a me sembra tutto molto velleitario, bei propositi sì ma probabilmente irrealizzabili. L'abbandono del ricorso a elettricità generata da centrali nucleari entro la legislatura, ad esempio, mi sembra assurdo.
Il reddito di cittadinanza, oltre ad essere utopistico, fa molto ridere perché viene dalle stesse persone che hanno condannato gli 80€ di Renzi come mazzetta agli elettori. Ho chiesto a diversi amici/conoscenti sostenitori dei 5S dove fosse la differenza ma hanno sempre svicolato.
Gli ordini professionali sarebbero da abolire in blocco, sono solo delle corporazioni che tutelano sé stesse (allo stesso modo si sono ridotti, purtroppo, i sindacati). Però da quanto sentito finora l'idea di "libertà di informazione" dei 5S mi sembra molto simile a quella di Pinochet e la cosa non mi piace moltissimo.
Sugli esteri non farei affidamento, hanno cambiato idea mille volte. Chissà qual è la loro posizione sull'Europa in questo momento.
Ecco, concordo su tutto.
Mi ero dimenticata di segnalare l'incongruenza sugli 80 euro di Renzi, nel caso dei 5S rinforzati. Va detto però che loro li attribuirebbero ai cittadini bisognosi non ai dipendenti pubblici con un certo reddito. Però hanno contestato anche tutti i vari bonus erogati da Renzi e Gentiloni, che sono una tantum, e il tuo discorso vale anche per quelli. Alla fine si tratta sempre di assistenzialismo, ma su più ampia scala.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Come anticipato, anche l’analisi di quanto proposto nelle 3 dispensine… per fortuna che oggi il bar, o meglio l’osteria, era chiuso e quindi avevo un po’ di tempo. :P
Però adesso vi beccate il papirozzo...
SCUOLA
Purtroppo, a ogni cambiamento di legislatura, il comparto scuola è sempre quello più bistrattato. Chissà poi perché si senta questa necessità scientifica di riuscire a fare sempre qualcosa di peggio rispetto a quanto si è già fatto in precedenza. Comunque… i punti fondamentali sono condivisibili.
Garantire un numero adeguato di dirigenti (c’è a breve un concorso per reclutarne di nuovi), figure intermedie di supporto che poi sarebbero vicepreside e DSGA nelle segreterie, che già esistono ma i primi in particolare lavorano a propria discrezione (nel senso che alcuni fanno bene il loro lavoro, altri latitano), sicurezza degli edifici (qui però bisogna sottolineare che i plessi sono di responsabilità di comuni e province, i quali pure dovrebbero intervenire quando vengono fatte le segnalazioni), aumento stipendiale.
Sulla chiamata diretta, come avevo scritto in precedenza, un falso allarme: non è che venga attuata così spesso, ma solo quando sono esauriti i docenti nelle graduatorie.
Passiamo alle modalità di stabilizzazione dei precari (facendo un censimento e cercando di inserire gli idonei nelle graduatorie) e formazione dei docenti; mi piace la chiosa iniziale, per cui i 5S hanno votato il nuovo meccanismo di reclutamento dei docenti (FIT) ma non ne sembrano molto convinti volendo ridurre 3 anni a 2 più variare l’acquisizione dei famosi 24 CFU. Perché accidenti l’avete votato allora? ^^
Sempre sulla formazione degli insegnanti:
“Rivedere le classi di concorso e i relativi titoli di accesso per una didattica maggiormente interdisciplinare” ormai siamo alla 15esima volta in 15 anni. Un cristiano come deve fare per adeguarsi a questi continui cambi di rotta? Oltre a pagare esami in più di volta in volta, ovviamente?
Per quanto riguarda il piano di riqualificazione del personale ATA, invece, più che d’accordo. Tuttavia va inserita una norma che preveda anche la valutazione dello stesso: troppo spesso segreterie e collaboratori scolastici vengono visti come una sorta di parcheggio con stipendio garantito a fronte di rendimento scarso o nullo.
Scorrendo il resto del testo vedo che manca anche un’osservazione relativa alla valutazione del merito degli insegnanti, sempre per contrastare il fenomeno parcheggio stipendiato.
Gli altri punti sono in generale condivisibili, in particolare l’abolizione dei finanziamenti alle scuole private e il controllo ai “diplomifici”, così come lo stesso fenomeno veniva tirato in ballo per le università telematiche online (anche se adesso va molto di moda conseguire i titoli nei paesi dell’Est).
Proseguendo non ho capito perché ci sia tanta acredine contro le prove INVALSI, in fin dei conti accertano le competenze dell’alunno.
Noto poi molta acredine anche per la figura del dirigente scolastico, con pieni poteri etc etc. in realtà lavorando nel settore mi sembra che non abbia molta libertà di azione ma si trovi a dover sottostare a tutta la serie di regolamenti e provvedimenti degli Uffici scolastici regionali e Ministero, per non parlare dell’intervento dei sindacati qualora, eventualità molto remota, si decidesse, per esempio, a prendere qualche sano provvedimento contro gli inadempienti. Certo la questione del bonus premiale va riveduta e possibilmente abolita, magari attuando invece un sistema di demerito per coloro che non si applicano nel proprio lavoro, non necessariamente tramite incentivi economici.
UNIVERSITA’ E RICERCA
Anche qui il solito scenario apocalittico, in cui sembra che l’Italia venga piazzata agli ultimi posti dei paesi civili. “Le principali economie comunitarie e mondiali dispongono di sistemi universitari efficenti che hanno consentito a questi paesi di superare le proprie difficoltà interne…” bla bla bla infatti, siccome sono molto all’avanguardia gli USA ci hanno regalato la bellissima crisi economica degli ultimi 10 anni. Bah. Questa teoria che l’erba del vicino è sempre più verde e tutto ciò che è italiano è pessimo, molto diffusa e proprio geneticamente intrinseca in noi italiani, secondo me dovrebbe vedere anche la fine. Abbiamo comunque ottenuto importanti traguardi nel settore della ricerca e medicina (ultimissima notizia dello sviluppo di un nuovo farmaco contro i tumori) con quei 4 soldi che abbiamo a disposizione, questo per me è segno di grande meritocrazia. Che andrebbe incentivata, senza alcun dubbio. Formazione e ricerca non devono essere vassalle del sistema produttivo, ma piuttosto il contrario. E qui non ci piove. In Italia si fa troppo poco, chissà quali traguardi potremmo raggiungere con maggiori investimenti e una migliore articolazione del sistema.
Le intenzioni:
1. Introdurre lo svolgimento obbligatorio di stage e attività laboratoriali nei percorsi di studio che attualmente non lo prevedono: ormai credo siano rimasti fuori solo i licei, perciò non vedo l’innovazione, comunque in altre sedi “lo stage” viene ora citato come il male dato che garantisce forza lavoro gratuita.
2. Aumentare e migliorare il coinvolgimento degli atenei nella formazione continua dei cittadini, sempre più importante in un mondo del lavoro in continua e rapida evoluzione, sviluppando i processi di Lifelong learning. Questo è interessante. Soprattutto sarebbe interessante capire dove uno che lavora 8 ore al giorno e poi magari ha anche famiglia trova il tempo per la formazione. Immagino verranno ritagliate delle ore nel contesto lavorativo con corsi etc.
3. Coinvolgere le università nella riqualificazione e riconversione professionale in itinere dei lavoratori in attesa di impiego che percepiranno il reddito di cittadinanza, anche attraverso il coordinamento con i centri per l’impiego. Che almeno per la mia esperienza solo sono uno spreco di soldi. In tal senso il sistema andrebbe del tutto riformato. Comunque ci sono molte iniziative già in atto di questo tipo, una l’ho seguita anche io. Anche in questo caso però andrebbero attuate con grande controllo perché i fondi europei ci sono, ma spesso soprattutto nella partizione Stage formativo si prendono delle cantonate e fregature assurde, quindi si rischia che l’attività risulti solo uno spreco di denaro pubblico e di tempo per l’interessato. Ci guadagnano solo le aziende che ottengono forza lavoro gratuita.
Seguono altri punti anche interessanti, che oscillano tra l’ovvio e il generico perché non viene messa in campo un’iniziativa concreta per portarli a termine.
Per quanto riguarda i problemi relativi ai docenti, si tratta di una situazione molte volte segnalata, concordo che necessiti una urgente riforma per meccanismo di reclutamento e valutazione. In particolare un plauso per questo punto:
Introdurre un sistema di verifica sullo svolgimento effettivo, da parte del docente, dei compiti didattici quali docenza, servizio agli studenti, anche introducendo un sistema di timbratura obbligatoria e che preveda, in caso di assenza, sanzioni pecuniarie e disciplinari.
Si fa quindi riferimento a maggiori esenzione delle tasse per gli studenti universitari, all’abolizione del numero chiuso che ha portato per esempio a una carenza di medici per errate previsioni negli anni scorsi, ma anche per altri tipi di facoltà (ormai il numero chiuso va di moda dappertutto, come contrasto al crescente numero di laureati che rimangono poi disoccupati o costretti a trovare lavoro in ambiti molto diversi da quello di studio) e al piano di attrarre più studenti stranieri che porterebbero ricchezza al paese. Intenzioni anche pregevoli, che però di nuovo non vedono alcun riferimento alla misura pratica.
Segue critica a tutti i provvedimenti passati per il finanziamento alle università, e qui non si può dire nulla. E’ necessario rivedere il sistema e aumentare i finanziamenti, ma questi devono essere erogati in modo scientifico, limpido e meritocratico. Nel mio piccolo posso testimoniare storture che sicuramente avvengono dappertutto e che sono bazzecole, figurarsi a livelli più elevati che succede, è proprio necessario oltre che rivoluzionare il sistema, vigilare e controllare.
La dissertazione che segue con i proponimenti per modificare il sistema di finanziamento delle università mi vede d’accordo, nulla da eccepire. Si tratta di azioni semplici: istituire un finanziamento standard, cui poi si aggiunge uno “meritocratico” determinato in base ad alcune variabili come trasparenza dell’utilizzo dei fondi, qualità dell’insegnamento e numero di laureati sfornati, qualità e lavori dei docenti.
BENI CULTURALI
Si inizia dipingendo lo scenario apocalittico in cui versa il nostro patrimonio dovuto pare alla riforma Franceschini, che personalmente non disdegno nel ridisegnare l’organizzazione dell’assetto territoriale delle competenze. Avendo lavorato nel settore ritengo che una riorganizzazione in questo senso andasse fatta. Certo non sarà perfetta, e come sempre vi sono lacune specie laddove ci sono sovrapposizioni di ambiti/figure soprattutto quella che dovrebbe garantire da un lato tutela del bene e dall’altro valorizzazione soprattutto in campo museale, ma questo è un problema che ci portiamo avanti da sempre, è proprio legato a concezioni teoretiche e praticamente è ascrivile al concetto di “è nato prima l’uovo o la gallina” perché spesso tutela e valorizzazione vengono viste come incompatibili, ma non voglio addentrarmi in una discussione sulla teoria della conservazione. Nella riforma Franceschini si è cercato di trovare una soluzione appunto dividendo i due ambiti, che prima facevano capo entrambi alle soprintendenze. Va anche detto che, per la mia esperienza e comune ammissione, le soprintendenze sono oberate pertanto la divisione di competenze appare positiva oltre che necessaria, specie laddove si parla di valorizzazione museale.
Quindi già leggere la volontà di un ritorno alla situazione pre mi convince poco.
Si passa poi alla presa d’atto che sempre più vi è la presenza di privati sia per l’erogazione dei servizi accessori relativi alla fruibilità del bene culturale, che a volte diventano preminenti laddove l’imprenditorialità privata porta a interventi di restauro o organizzazione di mostre auspicandosi un controllo della cosa. E fin qua mi pare niente di strano e niente di nuovo. Si precisa la volontà che solo i servizi strettamente accessori vadano delegati ai privati, piuttosto che interventi più consistenti: credo dipenda dai punti di vista. Personalmente non ho nulla in contrario se un privato vuole intervenire per il restauro di un bene culturale, come è già accaduto, e non trovo così scandaloso vedere per esempio i cartelloni della pubblicità che coprono il cantiere finchè il lavoro non è finito. L’Italia è un paese a fortissima presenza di beni culturali, anche con notevoli fondi non riusciremmo mai a coprire questo settore come merita, se questo serve per garantirne una migliore preservazione, va bene anche il cartellone pubblicitario. Ho sempre inorridito davanti a quei colleghi che proclamavano: piuttosto che farlo restaurare a un privato lasciamo che cada in rovina. Naturalmente, il tutto va sempre fatto con controllo e criterio, ma tanto se la brandizzazione dei nostri beni non la fa lo stato, la fanno i cinesi e i venditori di gadget … certo deve sempre rimanere chiaro e preminente che il bene è pubblico e si deve evitare l’effetto Las Vegas. Ma rispetto a quanto ho potuto constatare in altri ambiti europei, in Italia abbiamo ancora un forte concetto di tutela e rispetto del bene stesso, così come del restauro dello stesso che viene fatto appunto secondo canoni di grandissimo rispetto. E se poi qualche volta la Reggia di Caserta viene affittata a privati per farci un matrimonio pazienza. Piuttosto che vederla letteralmente disgregarsi qualche stortura si può sopportare.
Sulla revisione delle norme per l’accesso al lavoro, mancando un concorso per esempio per il ricambio del personale delle soprintendenze dagli anni 90 se non addirittura prima (e qui ritorno al problema dell’intasamento delle soprintendenze) sarei anche d’accordo, ma come? Non c’è un minimo di progetto riguardo a questo. Non mi sembra si sia parlato per esempio, del grave stato in cui versano gli istituti di restauro in Italia, primi al mondo per qualità, ma costretti a chiudere o a un contingente di posti molto limitato, eppur frequentati da esperti e studenti provenienti da tutto il mondo.
Si passa infine al mecenatismo con le donazioni da parte di persone fisiche e enti che vanno sottoposte a controllo. Niente di strano e niente di nuovo. Vengono ventilati maggiori controlli e sta bene.
Tutto sommato mi sembra di leggere molte ovvietà, molte constatazioni dell’esistente e poche idee nuove, a parte la volontà di abolire la riforma Franceschini e quindi tornare al sistema di prima che era tipo “un dinosauro a tutela dei dinosauri” per citare un mio prof. Non esattamente quello che ci si aspetterebbe da un partito innovatore.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Tralasciando per un attimo l' analisi dei programmi vorrei proporre un minuto di silenzio per le vittime di matteo renzi nella compilazione delle liste dei candidati..
6 hours fa, Lyra Stark dice:
Reddito di cittadinanza: sono molto contraria. E’ uno dei punti cardine del movimento e uno dei punti che mi convince meno. In un paese come l’Italia, patria dei falsi invalidi, sarebbe la follia. Poi va bene i tagli sacrosanti, ma nel concreto vorrei capire dove pensano di trovare tutte queste risorse
Concordo ,sappiamo che in Italia i furbi abbondano ,che non esistono controlli,e che esistono molti evasori fiscali nullatenenti
E’ un poco come per i soggetti evasori fiscali che non pagano il ticket su farmaci o visite mentre lo devono pagare persone a basso reddito in famiglie numerose con un reddito dipendente
Circa il discorso tagli questa è la principale barzelletta, o non ci saranno o se saranno fatti non credo saranno ben accetti ( e forse per questo il tutto è fumoso,ma se parli con un grillino che ti racconta le meraviglie del programma dei penta stellati ti dice solo con una sicurezza degna di miglior causa ,che i soldi ci sono tagliando gli sprechi ....
Allora Padoan, per esempio non sa neanche fare di conto ed il suo staff di economisti non vale nulla ,e vessa il popolo in difficoltà per incapacità o peggio ha vantaggi da tali sprechi ...i soldi ci sono mah....
Per il resto concordo e ci aggiungo che siccome mentono sapendo di mentire( mi pare che pensioni d’oro siano quelle oltre i 3000 euri lordi che d’oro non sono pagate le tasse ),i pensionati colpiti, tra essi ovvio pure i magistrati ,farebbero ricorso sulla non retroattività di un provvedimento e per pararsi le spalle voterebbero pure Salvini o Berlusconi ed infatti dai sondaggi di oggi questo si evince
E poi l’Europa come vede la politica dei grillini?Abbiamo presente lo spread alle stelle perché Berlusconi non era considerato affidabile ?
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
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« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Bel lavoro Lyra
Ci aggiungo solo una chicca sulla reggia di Caserta
Hanno accusato il manager di lavorare troppo,andando oltre l’orario che doveva coprire visto che lavorava anche la notte
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18 hours fa, Lyra Stark dice:Gli altri punti sono in generale condivisibili, in particolare l’abolizione dei finanziamenti alle scuole private
Non lo faranno mai, ne sono più che sicuro. E' una cosa sacrosanta eh, ma non succederà.
Sui beni culturali: d'accordo sull'affittarli, ma dovrebbero chiedere di più.
Sì però adesso uscite pure le vostre riflessioni puntuali XD
Comunque ieri sera ho visto un dibattito tra esponenti del M5S PD e una senologa che discutevano di sanità: tema liste di attesa e vaccini.
Ora il tizio 5S, già parlamentare con Di Pietro ma entrato nel Movimento per deroga speciale poiché amico di Grillo (evviva la meritocrazia e l'abolizione dei favoritismi), faceva discorsi incredibili.
No vaccini perché arricchiscono solo le case farmaceutiche (guadagnerebbero molto di più vendendo i medicinali per curare i sintomi, che le case farmaceutiche non siano molto interessate ai vaccini è storia risaputa vedi lo scarso interesse per vaccini per AIDS o malattie simili flagello specie dei paesi poveri)
Poi ha corretto il tiro con no vaccini perché non è giusta l'imposizione dall'alto, quindi non sono contro il merito della questione ma solo contro gli obblighi. Perché il loro movimento è pieno di esempi dialogici e libertà di scelta...
E ancora: abolire le liste d'attesa... giustamente gli hanno fatto notare che non è realizzabile perché comunque ci sono priorità diverse per le persone che devono fare gli esami.
Comunque un esempio di totale incompetenza e mancanza di contatto con la realtà imbarazzante. E magari questo lo mettono pure ministro... brrr...
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Su morbillo ,casi riportati e mortalità abbiamo dati recenti (ufficiali e non contestabili e forse sottostimati )
http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/aggiornamenti.asp
Se si va in tv a parlare di vaccini,anche per fare propaganda alla propria linea ( ? ) politica ,si ha il dovere di andarci INFORMATI e di Non fare chiacchiere da BAR
Ma tanto chi abbocca acriticamente c’è sempre ....
E del resto riporto questo link
in cui si espone lucidamente come ragiona da noi un elettore medio ,meglio se disinformato
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Mi stavo orientando verso la scheda bianca/nulla, ma potrei decidere di votare Grasso anche solo per il fatto di essere stato l'unico esponente politico di un certo rilievo ad utilizzare "la parola con la F" in relazione ai fatti di Macerata.
Macerata e dintorni.
Non sorprende che si sia cercato di far passare l'idea che vi fosse un clima di tensione e paura generale per via di una manifestazione pacifica e antifascista.
Non sorprende che il Ministro dell'interno abbia tentato di fare “resistenza” (concetto che forse non gli è molto affine) rispetto a detta manifestazione pacifica e antifascista. Del resto, parliamo dello stesso esponente di spicco del Partito Democratico che (contraddetto oggi dal Presidente del Consiglio) sostiene vi sia un nesso fra le migrazioni e l'attentato fascista dell'altro giorno. Che è esattamente quanto sostenuto dal centro-destra.
Del resto, non sorprende (o almeno non più) che questo Governo abbia stipulato un accordo con la Libia che ha fatto sì che migliaia di persone venissero rinchiuse in campi di detenzione in condizioni disumane, la cui sofferenza è – uso le parole dell'Alto commissario ONU per i diritti umani Al Hussein – un “oltraggio alla coscienza dell’umanità” (e questi sarebbero “quelli dalla parte del progresso”).
Non sorprende che esponenti di forze politiche che fanno delle disgrazie di migliaia di persone in fuga da realtà terribili uno strumento di propaganda, non solo non abbassino i toni, ma che addirittura tentino di volgere a proprio favore un attentato di matrice fascista puntando il dito contro le vittime – le quali avrebbero la sola colpa di fuggire in massa da territori divenuti invivibili, non solo a causa di guerre, ma anche della desertificazione (rispetto alla quale “noi altri” abbiamo evidenti responsabilità). Del resto, come si può pensare di spuntarla, ribattendo slogan contro slogan, senza mettere in evidenza l'incapacità, l'inconsistenza, la menzognera propaganda di certe forze politiche e dei loro (fanta)programmi? Invero, quando qualcuno lo fa, il risultato appare senz'altro più incisivo di quelli ottenuti da chi, per anni, ha utilizzato slogan o poco più – penso a Calenda (sì, Calenda, non Trockij) due giorni fa.
E non sorprende, no, ma legittimamente indigna il fatto che dopo un attentato di matrice fascista le principali forze politiche – da PD a Forza Italia, passando per il Movimento 5 Stelle – abbiano cercato di far passare per “senso di responsabilità” l'invito al silenzio.
Non sorprende, inoltre, che esponenti di partiti di chiara ispirazione fascista (vedi Casa Pound) abbiano spazio nei talk, senza che lo stesso spazio venga concesso, che so, a chi oggi ha portato migliaia di persone in piazza.
Oggi, scendere in piazza e manifestare pacificamente era – a mio parere – una cosa giusta da fare. Si invitava a non manifestare per non creare divisioni (sic!) ma divisivo è invece il tentativo di giustificare un uomo che apre il fuoco contro sei innocenti solo per via del fatto di avere la pelle di colore diverso, puntando il dito contro i migranti. Divisivo è legittimare l'odio, le divisioni e alimentare un clima di diffidenza e di tensione sociale fra chi, invece, per affrontare le sfide del futuro ha bisogno di lottare insieme.
Quello che divisivo non è, invece, è scendere in piazza ad affermare la propria ferma opposizione a ideologie distorte che non fanno che acuire le ferite del corpo sociale. Penso che qualcuno, oggi, abbia fatto la cosa giusta. E non è un fatto di cronaca. O almeno non soltanto. È anche, forse soprattutto, un fatto di politica.
Mi sento di concordare in pieno con il post di Aemon su Macerata, ma temo che a giudicare i sondaggi l'opinione comune nel Paese sia di ben altro avviso.
Aprire un discorso sul perché nel Paese si sia giunti ad un clima del genere meriterebbe probabilmente un topic a sé per quanto l'argomento è vasto (e anzi se c'è voglia di parlarne invito ad aprirlo), ma resta il fatto che oggi, complice anche la crisi degli ultimi anni, si è molto più ricettivi agli slogan che ti consentono - in maniera disumana nel caso dei migranti presi come categoria a sé e senza alcun giudizio sul singolo individuo - di trovare nel "nemico & invasore" una facile soluzione a qualsiasi problema, dal posto di lavoro perduto alla coda negli ospedali.
Insomma, se il sonno della ragione genera mostri, in Italia siamo probabilmente in coma farmacologico. Però questa è la realtà attuale. E quindi in effetti c'è una conclusione su cui non concordo (purtroppo): visto l'appiattimento delle posizioni delle forze politiche, sfilare a Macerata probabilmente era divisivo. E in un caso come questo w la divisività.
Solo una domanda: a quali interventi di Calenda fai riferimento?
A latere, segnalo l'iniziativa di Repubblica, che per voce dell'economista Perotti sta facendo un'analisi dei programmi elettorali dei partiti dal punto di vista economico e delle coperture. Qui il link alla prima puntata, che parla del PD, e qui il link alla seconda, che parla del M5S. Le altre immagino usciranno nei prossimi giorni.
Che ne pensate? Condividete le analisi?
Più che divisivo potrebbe considerarsi "conflittuale". Il che non è necessariamente un male.
Mi riferivo in ogni caso ad un livello di analisi più ampio rispetto alla ricezione della manifestazione in sé considerata, la quale, al di là delle discettazioni su fascismo e antifascismo, mirava a lanciare un messaggio tutt'altro che divisivo.
Su Calenda. Mi riferisco all'aver cercato di metterne in evidenza l'impreparazione sulle tematiche economiche, in particolare sui dazi.
@AemonTargaryen sono perfettamente d'accordo sull'insipienza e malafede che contraddistinguono un po' tutto l'arco politico.
Lo sono molto meno su quanto scrivi sui migranti: è vero, in molti casi (non tutti, anzi) cercano di scappare da condizioni orrende. La soluzione non è però, e non può essere, che li accogliamo tutti noi, non ha senso e soprattutto non ne abbiamo la possibilità. L'immigrazione di massa è un problema che va affrontato, purtroppo le soluzioni proposte sono solo slogan, che ovviamente lasciano il tempo che trovano.