Girando da un anno per ospedali con i miei so i problemi nelle strutture che visito, i medici più o meno disponibili e preparati. Non conosco le condizioni di altri reparti dove non sono mai entrato per problemi miei o di miei conoscenti. Non potendo ragionare per induzione, il mio ospedale è bello quindi la sanità va benissmo, la valutazione della spesa sanitaria si fa sulla propria esperienza e i sentito dire sono compresi. Per fare un ragionamento complessivo sulla sanità italiana bisognerebbe essere al ministero o scartabellare tra i documenti delle varie aslquindi spezzo un lancia a favore di lyra. Leggendo i giornali e sentendo altre voci la sanità è a macchia di leopardo o non uniforme da nord a sud o viceversa. Una mia conoscente che lavorava in piemonte ha avuto problemi alla schiena è stata curata meglio a palermo ma l' esempio non spiega come sia messa la sanità.

2 hours fa, ***Silk*** dice:

Capisco il punto, poi è ancora presto per dirlo, ma voglio essere convinta (per ora ho letto bene solo il programma del M5S, come si evinceva da qualche post fa) che quando usciranno tutti i programmi ci possa essere un programma più credibile e più entusiasmante degli altri. Anche perché, poi, a mio avviso, chi sceglie di non votare perde anche il diritto di lamentarsi di chi viene eletto, avendo scelto di non esprimere la propria opinione.

 

Il programma può essere anche il più bel programma politico della storia dell'universo, ma bisogna anche vedere chi c'è dietro che lo scrive, quali sono le possibilità e la storia politica per una sua concreta attuazione e soprattutto quale può essere lo scenario parlamentare dove va a finire.

Faccio un esempio: LeU può fare il programma più bello del mondo (ammesso e non concesso eh, non l'ho letto), ma dietro a questo bellissimo ipotetico programma ci sono sia i petalosi di Civati che MASSIMO D'ALEMA (!!!111) che la sinistra antagonista che non è proprio programmata geneticamente per governare che gli esiliati del PD che tre quarti di quello che criticano l'hanno votato in parlamento, non al bar eh, in PARLAMENTO. 

(E tutto questo senza parlare del fatto che se va bene prende il 7% e quindi nella prossima legislatura il suo programma bellino bellino può metterselo a brodo eh, che è un ragionamento anche comprensibile da un punto di vista pragmatico ma che mina alla base il concetto stesso di democrazia rappresentativa).

Quindi la solita tiritera del "se non voti poi non lamentarti" onestamente mi ha stancato tipo quattro legislature fa.

A me se tutte le proposte politiche mi fanno proprio schifo, non dico che non mi rappresentino appieno dico proprio LO SCHIFO TOTALE, io sono orgoglioso di poter proclamare al mondo di andare a votare scheda bianca o scrivere insulti o farci un bel disegnino.

E mi lamento come e quando voglio, prima e dopo le elezioni.

Perchè se la proposta politica è schifosa, secondo me è soprattutto colpa di chi continua incessantemente a votare il meno peggio turandosi via via il naso, tappandosi occhi e orecchie e indossando una tuta ermetica antiradiazioni, 

E se l'unica proposta anti-sistema sono i grillini rinnovo il mio orgoglio nel dire che il mio voto non lo avranno mai. Nessuno.

E tra me e chi se ne frega passa la distanza che c'è tra la spiaggia al mare (o la gita fuori porta visto il periodo d'elezioni) ed il seggio elettorale che accoglierà la mia scheda bianca (o artisticamente modificata).

%d/%m/%Y %i:%s, ziowalter1973 dice:

Girando da un anno per ospedali con i miei so i problemi nelle strutture che visito, i medici più o meno disponibili e preparati. Non conosco le condizioni di altri reparti dove non sono mai entrato per problemi miei o di miei conoscenti. Non potendo ragionare per induzione, il mio ospedale è bello quindi la sanità va benissmo, la valutazione della spesa sanitaria si fa sulla propria esperienza e i sentito dire sono compresi. Per fare un ragionamento complessivo sulla sanità italiana bisognerebbe essere al ministero o scartabellare tra i documenti delle varie aslquindi spezzo un lancia a favore di lyra. Leggendo i giornali e sentendo altre voci la sanità è a macchia di leopardo o non uniforme da nord a sud o viceversa. Una mia conoscente che lavorava in piemonte ha avuto problemi alla schiena è stata curata meglio a palermo ma l' esempio non spiega come sia messa la sanità.

Grande e sagace come sempre @ziowalter1973

In Italia ci sono 4 regioni all'avanguardia tanto per NON fare chiacchiere al bar 

Esse sono Emilia e Romagna ,Lombardia,Toscana e Veneto e questo è un dato innegabile perché si fonda su numeri

In altre regioni ,in piano di rientro ,il personale va in pensione e non è sostituito,affatto per cui il numero delle prestazioni da eseguire non può andare a regime o accontentare le richieste 

Al lordo di corruzione , furbizie etc

E non sono chiacchiere ma affermazioni fondate su numeri 

E questo incide su una buona sanità e su una cattiva sanità anche se  è possibile ottenere una visita urgente o un esame urgente se il medico spunta la voce relativa ai tempi di esecuzione

Se spilla la voce urgente il tutto va fatto in 24 ore ,per chi non lo sapesse ...eh già ...

Inoltre ,sempre per informare chi certamente non lo sa ,adesso si parla di medicina di precisione che richiede indagini sul fenotipo per prescrivere terapia mirata ad alta efficacia con farmaci spesso di alto -altissimo costo 

E questa è un tipo di medicina probabilmente a costi non sostenibili 

Già , le cure del SSN devono essere sostenibili per una Italia il cui alto debito non permette la programmazione di spese che aumenterebbero il debito pubblico 

Ma sono chiacchiere da bar

Infine siccome nel campo della medicina  si parla di EBM probabilmente non si sa che anche l’esperienza personale conta , al gradino più basso di EBM ma conta 

Visto lo scompiglio generato, deduco di essermi spiegata in maniera non esaustiva o di non essere stata compresa a pieno.

Sulla sanità. Essendo in un topic che si chiama "Elelzioni politiche 2018", trovo che controbattere ad una disamina esaustiva con esempi di parte non abbia senso, perché non altrettanto esaustivi, visto e considerato che questa disamina non diceva la sanità italiana fa schifo, ma semplicemente che non è ad alti livelli ovunque e quindi stavate fondamentalmente dissentendo su un argomento che vi trovava invece d'accordo.

Fare esempi personali in un topic dedicato a questo tema può far pensare che si sia portati a considerare maggiormente i propri interessi, visione con cui personalmente dissento ma che è altrettanto legittima. 

Ciò detto, anche io nella mia risposta ho portato degli esempi personali, non ho detto che questi non siano legittimi, lo sono inquadrati in un discorso più ampio per la ragione già esposta sopra. Poi, a livello personale, ovviamente mi fa molto piacere che le esperienze personali portate in questo topic sono positive, non tanto per l'argomento ma proprio a livello umano, vista l'importanza del tema nelle vite dei singoli.

Sul tenore della discussione. Avevamo iniziato una panoramica su una serie di tematiche elettorali, che trovavo per altro interessante, e di cui mi sarebbe piaciuto approfondire anche il lato giustizia, in particolare un'espansione di questo, qualora Aemon o altri abbiano voglia di espandere:

Il 19/1/2018 at 18:42, AemonTargaryen dice:

Sulle lungaggini processuali, invece, è chiaro che ci sia un problema. Le soluzioni ci sarebbero, ne sono state proposte di diverse e mi auguro che, da parte del legislatore che verrà, possano essere adottate le più auspicabili.

 

Sotto questo aspetto, le prossime elezioni rilevano, eccome. Anche perché ricordo che non tutte le forze politiche hanno la stessa visione della "giustizia", anzi.

Mi limitavo a sollevare una sorta di dispiacere nel vedere morire la discussione su aspetti meno interessanti e poco inerenti al tema elettorale. Soprattutto perché scrivendo si ha maggiore possibilità di riflettere rispetto ad una discussione che avviene a parole live.

A mio avviso, alla statistica non si controbatte portando un singolo esempio, per altro in linea con quanto affermato dalla statistica stessa: è tautologico. E come m'insegna qualcuno, la tautologia uccide le discussioni. Non è questione di essere accademici o meno. Semplicemente, un'opinione supportata da dati e fonti credibili, e non da considerazioni generiche o riferimenti fumosi a dati e fonti non citate, acquisisce più valore: è metodo scientifico.

Sul voto/non-voto. Qua mi riferivo semplicemente a coloro che non vanno a votare. Se uno non trova alternative e annulla la scheda (la scheda bianca non la accetto), o dichiara al seggio di rifiutarsi di votare per le ragioni X, Y, Z, fa benissimo a farlo e ha ancora (secondo me) dignità di poter esprimere il proprio parere sul nuovo governo.

Scheda bianca e scheda nulla pari sono almeno come tempo perso al seggio elettorale. Meglio stare a casa secondo me. Se non si trova un partito o un programma da votare alle elezioni o ci si crea un proprio partito e si trovano gli elettori oppure si accetta il responso delle urne. Tertiur non datur a meno che non si voglia fare un golpe o cose simili.. La dichiarazione di rinuncia al voto è una cosa inutile e se la fate sappiate che presidente e scrutatori del seggio vi augureranno le peggio cose.. 

3 hours fa, ***Silk*** dice:

Capisco il punto, poi è ancora presto per dirlo, ma voglio essere convinta (per ora ho letto bene solo il programma del M5S, come si evinceva da qualche post fa) che quando usciranno tutti i programmi ci possa essere un programma più credibile e più entusiasmante degli altri. Anche perché, poi, a mio avviso, chi sceglie di non votare perde anche il diritto di lamentarsi di chi viene eletto, avendo scelto di non esprimere la propria opinione.

Il programma può anche essere meraviglioso (non sarà questo il caso con nessuna delle forze politiche in ballo, ma facciamo finta) ma se poi ad attuarlo devono essere Di Maio o D'Alema come si fa a prenderlo sul serio?

Non riesco più a turarmi il naso. L'ultima volta l'ho fatto, ho votato i 5 stelle e me ne sono pentito quasi subito. Mai più. Tornerò a compilare la scheda in maniera creativa.

Concordo. Il programma è importante, ma come la storia recente insegna, non c'è una garanzia della sua reale messa in pratica; se non altro suggerisce però una linea di massima degli eventuali punti focali sui quali si andrà ad operare. Forse.

D'altro canto sono d'accordissimo che chi rinuncia a esprimersi poi ha gioco facile a lamentarsi. 

Sull'opportunità di andare a votare e l'importanza di far valere la propria opinione, comunque, mi sono già espressa più volte. 

@ ***Silk*** mi arrendo. Credevo di aver spiegato chiaramente il perché del mio intervento. Non era niente di piú che una testimonianza personale come ho ben specificato. Potrà esserti sembrato fuori luogo o fuori contesto e privo di scientificitá, difatti non si poneva a verbo universale. Trovo peró altrettanto poco scientifico oltre che poco carino che poi si pretenda di inferire dal contesto e senza cognizione di causa per ben due volte conclusioni su mie eventuali visioni personali, peraltro cannandole in pieno.

E per quanto mi riguarda passerei oltre.

Lyra, ci provo anche io per l'ultima volta, poi mi arrendo.

Non c'è niente di male a portare una testimonianza personale, mi sfugge il motivo per cui ti volessi contrapporre ad un post con cui ti sei dimostrata in totale sintonia.

Non riformulare diversamente ciò che ho detto però: ho detto in un post che io non volevo rendere pubbliche alcune mie esperienze per motivi altrettanto personali, specificando che questo non mi sembrava il luogo per il mio caso e ho detto che non ha senso scientifico rispondere ad una statistica per inficiarla con un caso personale che si colloca tranquillamente come punto percentuale della statistica stessa e quindi non può che avvalorarla.

Non ho neanche fatto allusioni a tue eventuali visioni personali, altrimenti ti avrei citato nei miei post, semplicemente ho fatto presente che un discorso personale, oltre a non acquisire il senso di cui sopra, può essere male interpretato, a torto o a ragione, a causa dell'argomento del topic stesso. Niente di personale, credimi.

Per quanto riguarda il voto, il programma è fondamentale, come è fondamentale la sua analisi per capirne l'attuabilità (spesso ci sono voci estremiste di politica estera chiaramente inattuabili a livello internazionale, oppure dettagli fumosi che non spiegano il modo in cui si pensa di attuare ciò che ci si propone), come è fondamentale la percentuale risultante dalle urne, perché con una percentuale irrisoria o non troppo maggioritaria, come molti casi recenti hanno dimostrato, fanno sì che il programma resti sulla carta e non venga attuato.

I programmi hanno un minimo di valore se c'è qualche speranza che possano essere attuati... e questo dipende tanto dalla loro sostenibilità quanto dalle persone che li dovrebbero realizzare.

Ricordo molto bene la discussione delle elezioni politiche 2006, in cui si arrivava a dire "voto XXX perché hanno un programma che mi convince" e pochi post dopo "eh ma questo punto del programma è stato messo solo per attrarre i voti dell'ala estremista ZZZ, non lo faranno mai ma è un modo per farci vincere, siamo i più furbi di tutti i mondi del mondo".

D'altra parte se riteniamo che non valga la pena parlare dei programmi perché tanto da una parte ci sono Silvio&Matteo&Giorgia, dall'altra c'è il PD che candida Casini a Bologna (sembra nell'uninominale così ci possiamo organizzare per dargli una tranvata epocale), dall'altra c'è LeU che ha al proprio interno le persone che hanno votato quello che ora combattono, dall'altra ci sono i grillini che dove stanno governando stanno devastando le realtà locali... allora tanto vale non discutere nemmeno, votiamo tutti la lista "Cthulhu -  non scegliere il male minore" e via.

I programmi sono anche l'occasione per discutere dell'Italia che noi stessi vorremmo, e forse questo è ancora più importante di quello che avverrà il 4 marzo, quindi per quanto mi riguarda e senza forzare nessuno a partecipare a discussioni che ritiene inutili... benvenuta ogni disamina.

Riguardo il discorso sanità, purtroppo non ho molto da offrire se non altre esperienze personali oltre a quelle già portate da altri, e ammetto di vivere in una regione, come ha giustamente detto iceandfire, dove le cose vanno abbastanza bene. Però, ecco, fino a un anno e mezzo fa l'Emilia soffriva di lunghe liste di attesa, che portavano diverse persone a doversi recare privatamente in Veneto o Lombardia. Una iniezione di quasi 1.000 assunzioni tra dottori, infermieri, tecnici e personale di supporto ha ridotto i tempi di attesa del 90% - statistiche della regione, magari gonfiate perché sono su loro stessi, ma da utente della sanità posso dire che questo miglioramento si percepisce eccome.

Quindi non solo mi trovo in una regione che sta bene - e se sta bene significa comunque che i gestori della cosa pubblica hanno speso i loro soldi meglio (o meno peggio) di altri - ma mi trovo in una regione che agisce in modo virtuoso per migliorare ulteriormente.

Io il partito di Cthulhu lo voterei di brutto. Anche perché non oso immaginare le ritorsioni in caso di mancata elezione.

Ecco, io invece no.... perchè sono un’inguaribile spirito costruttivo e mi piace pensare che ci sia sempre una possibilità di miglioramento. Probabilmente farebbe per me il partito del Mulino Bianco ^^

E comunque un programma non si redige solleticando la pancia di una parte dell’elettorato,   ma avendo ben precise le esigenze di GRAN parte della popolazione e soprattutto conoscendo in modo capillare i costi di un certo programma e portando tutti i numeri e soprattutto coperture non fantascientifiche .

Cioè va detto onestamente se esistono  fondi per rispettarlo in modo corretto perché siamo sorvegliati speciali dell’Europa  e , inoltre bisognerebbe cercare  chi ne capisce in un certo campo e soprattutto prendere decisioni che possono essere anche impopolari (pare che ormai nessuna forza politica parli di Italexit , alla faccia di quanto straparlato in precedenza e allora ?)

L’ora del dilettante allo sbaraglio è finita , l’ora degli imbonitori è finita , occorre preparazione e applicazione  non bastano le chiacchiere ,viene il vento e le raccoglie ....

Che poi il programma dovrebbe essere semplicemente una linea guida, e tutti dovrebbero capire che è attuabile solo in un astrattissimo best case scenario (ho la maggioranza assoluta, non devo fare compromessi, la situazione nazionale e internazionale resta stabile e non devo adattarmi in corsa alle mutate circostanza ecc.).

L'operato di un partito può al massimo massimo tendere verso il programma.

Sarebbe più onesto redigere una top10 delle priorità (es. più lavoro, nuovi diritti civili, buttiamo ammare gli immigrati, meno tasse ecc. a seconda dell'orientamento ideologico) e poi dire "a seconda delle contingenze nazionali e internazionali, politiche, economiche e sociali, mi impegno a rispettare tale gerarchia e fare il possibile per incidere nei settori di cui sopra"

Fine del programma.

Non credo sia mai esistita nella storia una campagna elettorale senza promesse campate in aria.

Infatti e per questo parlavo di programmi e coperture finanziarie 

Facile promettere la luna per prendere voti ...