14 hours fa, Ermengarda dice:

Immagino che all'inizio, in virtù  della tregua,  nessuno glielo chiederà. Appena salterà  fuori la questione di Cersei penso che  tutto si rimescolerà. A quel punto penso abbia da scusarsi in un certo modo  più  con Daenerys che con Jon. Ma lei dovrebbe anche essere disposta a capire le sue ragioni nell'assassinio del Re Folle. Per questioni che vengono dai libri lo vedo più  propenso a giurare  a Daenerys. Anche perché  Jon quel trono per me non lo vuole... Poi vedremo 

Per me per la questione Rhaegar e famiglia non protetta che nei libri lo attanaglia sarebbe più incline ad avvicinarsi e porsi al servizio di Jon. 

Comunque il Jaime della Serie, per quanto bistrattato, è un character accettabile. La sua resa, va detto, è merito di un interprete che pur non essendo Al Pacino conferisce classe, sensibilità e profondità ad esso. Tuttavia la narrazione avvenuta in GoT tende a rimuovere molte parti grigie. E ciò vale per lui come per altri. Quindi c'è da aspettarsi sempre meno controversia e sempre più una scia di redenzione esplicita. Ciò che è esplicito e non tacito, in ogni caso, finisce spesso con l'aver una risonanza e un significato minore. E perde di poesia. 

Riprendo una cosa che alcuni hanno notato nella pagina scorsa, per buttare lì un'annotazione minima. Alcuni notavano che Jamie, nella serie ma anche nel libro, è cambiato, è maturato, ma non si è mai pentito per i proprio crimini (Bran in primis). E altri osservavano che il taglio della mano può avere un valore simbolico, perchè non solo grazie a quella mano primeggiava (questo è evidente e gli autori lo fanno pure dire esplicitamente da personaggio stesso a Brienne, casomai qualcuno del pubblico non ci fosse arrivato), ma anche perchè -osservazone bellissima, a cui non ero arrivata- con quella mano si è macchiato delle sue colpe.
Provo a sintetizzare le due osservazioni: l'espiazione di Jamie è avvenuta (o sta avvenendo) tramite la punizione. Non (o non ancora) tramite il pentimento.

Discorso coerente e profondo che secondo me vale per il Jaime dei libri, cioè il meraviglioso personaggio controverso e dall'ambiguità morale che è. Un dannato che ruota intorno a sé stesso e alle proprie azioni, avendo la forza mentale e spirituale di andare avanti, alla ricerca del proprio vero posto nella società, ma al contempo mostrando la medesima forza e risolutezza di non pentirsi totalmente delle sue azioni e di non cercare pure redenzione, rimanendo invece fedele a sé stesso.

Questo Jaime non si è pentito solo apparentemente, invece. Siccome è mostrato come una persona con coscienza e romanticismo, a tratti beatificato, nel momento in cui si troverà faccia a faccia con Bran non dubito che finisca col cedere in un pentimento esplicito che amplifichi ancor più l'aura eroica che il duo ha costruito su di lui. 

Il Jaime dei libri e' fantastico ma anche quello della serie fa passare certi messaggi precisi sulla personalità Lannister ,di un Lannister diverso dal padre Tywin ,piu' emotivo,viscerale,passionale ...gli errori che ha fatto li ha fatti perché usa poco la fredda e calcolatrice razionalità a differenza del padre ,ma e' uomo capace di amare ...e sappiamo in GoT l'amore cosa implica

Bran conosce tutto di lui,ma anche del vero lui,non lo condannerà anzi...

Il Jaime dei libri è un pg stupendo ma, onestamente, difficilmente riproducibile su schermo. In GoT ha avuto vicende "travagliate" ma, grazie anche a un decorosissimo interprete, mi sembra abbia raggiunto la ampia accettabilità.

Chi non accetterò mai è Stannis... 

3 hours fa, Stella di Valyria dice:

Riprendo una cosa che alcuni hanno notato nella pagina scorsa, per buttare lì un'annotazione minima. Alcuni notavano che Jamie, nella serie ma anche nel libro, è cambiato, è maturato, ma non si è mai pentito per i proprio crimini (Bran in primis). E altri osservavano che il taglio della mano può avere un valore simbolico, perchè non solo grazie a quella mano primeggiava (questo è evidente e gli autori lo fanno pure dire esplicitamente da personaggio stesso a Brienne, casomai qualcuno del pubblico non ci fosse arrivato), ma anche perchè -osservazone bellissima, a cui non ero arrivata- con quella mano si è macchiato delle sue colpe.
Provo a sintetizzare le due osservazioni: l'espiazione di Jamie è avvenuta (o sta avvenendo) tramite la punizione. Non (o non ancora) tramite il pentimento.

Infatti rimango ancora della mia idea iniziale nonostante il pubblico femminile stia cercando di giustificare Jaime

Parafrasando LOST direi che solo ora Jaime inizia il suo percorso, solo ora ha lasciato tutto il passato alle spalle, ora è davvero un uomo solo e tutto sembra perduto, interiormente distrutto e deve  ricostruirsi , ora deve dimostrare se è un vero cavaliere ed ha qualche ideale (veramente disinteressato) per cui lottare o se cerca solo di salvarsi e limitare i danni.

Il guaio è che non deve solo dimostrarlo a se stesso ma anche a tutto il mondo e non sarà per nulla facile.

Ma al momento Jaime non deve dimostrare nulla ,deve solo con la sua presenza al Nord partecipare alla guerra contro i morti e il NK perché vuole rispettare la parola data e,quindi comportarsi da uomo con onore , lui che era considerato uno spergiuro ed un uomo senza onore per aver ucciso Aerys( vedi concetto di onore a Westeros ,il 3D )

Ergo sarà accettato nell'alleanza perché ne vuole far parte punto 

Il giudizio sull'uomo Jaime erede Lannister non importa ,conta quello che è venuto a fare e perché 

Poi ci saranno le implicazioni morali ma perché probabilmente a contatto con gli Stark sarà lui stesso che se le porra' anche perché ,secondo me,Bran non gli rinfaccerà nulla dato che Jaime e' solo la "mano " che ha reso possibile la presa di coscienza del nuovo corvo a 3 occhi

Non a caso Bran è atassico per quanto attiene le problematiche Stark ma interessato solo a chi è Jon e vedremo perché ,il resto non conta anche di quello che gli è successo quando era Brandon Stark

Fondamentale sarà trovare Brienne , la coscienza in embrione di Jaime che in sua presenza riconosceva di ambire ad altro,

in particolare a scrivere sulla sua pagina bianca imprese cavalleresche che lo avrebbero fatto ricordare come persona degna 

Ha già iniziato rompendo il legame con Cersei ,si ricostruirà degnamente 

mi***ia :)

È stato un violento nei confronti degli Stark e dei Targaryen, è stato il primo cavaliere di Jeffrey e poi il supporter di Cercei nonché alleato dei Bolton e dei Frey  e, last but not least,ha tentato di uccidere Dany  e non deve dimostrare nulla? 

Se fossi uno Stark o un Targaryen lo farei giustiziare in 5 minuti

Certo ma Jon e Dany sono andati a chiedere aiuto ai Lannister e infatti Jaime convoca i vassalli per programmare tutto

Uccidere Jaime, un alleato che mantiene la parola data sarebbe inconcepibile e disonorevole.

Ricordo inoltre quello che Jon ha detto a Theon cioè ti perdono per alcune cose .

Infine tra Stark e Lannister era in atto una guerra condotta da Tywin ,Jaime era prigioniero e poi impegnato con Cat a porre in salvo le figlie e mantiene la parola data 

Jon a Theon:ti ucciderei se non fosse per l'aiuto dato a Sansa  ma Jaime ha fatto di più,ha aiutato Sansa

( e ad Arya) tramite Brienne 

Infine Dany si scusa con Jon per quello che ha fatto il padre e Jon le risponde :è vero non siamo responsabili di quello che hanno fatto i nostri padri

Jaime (libro) non si pente perché pensa di aver fatto sempre la cosa necessaria. Non per forza giusta, o buona, ma richiesta dalla situazione; dal triage da lui fatto su due piedi, con quell'abilità di calcolare il rapporto costi/benefici che ne fa un ottimo comandante militare. Al di là delle azioni che lo hanno perso a perdere l'onore (uccidere il re!) è sempre stato uno con un'idea romantica e ferrea di fedeltà. Idea messa duramente alla prova durante il regno di Aerys, e che lo porterà a soffrire profondamente di dover servire ciecamente un pazzo violento.

Jaime è fedele a Cercei e, in generale, al regno (e quindi al re, almeno finché è un kingsguard); per lui le priorità, almeno fino a un certo punto, sono queste due sole e se le auto impone con forza. Questo significa che tutto Jaime butta Bran fuori dalla finestra non per cattiveria gratuita, ma perché sa benissimo che se si sapesse qualcosa sia lui che Cercei ci rimetterebbero con tutta probabilità la vita e i loro figli si troverebbero in una pessima situazione. Per lui rimane una scelta sensata, difficile ma sensata.

Poi credo che nei libri la sua storia abbia ancora alcuni passaggi da compiere, e questa cosa sicuramente tornerà fuori e allora, probabilmente, assisteremo a un pentimento. O forse ancora più che a un pentimento a un sacrificio, magari di un Jaime che finalmente sente di lottare per una causa in cui si riconosce (invece che per un re pazzo).

Jaime (serie): meno bastonato dalla storia, meno evidenziato l'aspetto della perdita dell'onore; meno forte il rapporto con Brienne, è rimasto ancora attaccato a Cercei, e in un certo senso, quello che ha subito con Aerys lo subisce adesso che serve la sorella: dover star zitto mentre i suoi consigli vengono ignorati e vengono prese decisioni che Jaime non può accettare (il tradimento della parola data a Daenerys, per esempio). Sarebbe interessante se a un certo punto Jaime uccidesse la sorella (valonquar) e aspettasse, seduto sul trono, l'arrivo delle truppe di (chissà) Daenerys. Anche se con il settimo episodio si sta andando in una direzione diversa, con Jaime che si unisce alle forze a nord e abbandona la sorella.

Vi cito:

"Jaime spinge bran giù dalla torre così gli consente di diventare il corvo dai tre occhi"

"Per lui rimane una scelta sensata, difficile ma sensata." (Sempre con riferimento a bran)

Non siete minimamente obbiettive, la prima ( Iceandfire) pensa sia un favore , la seconda (Smilla) giustifica come fosse una scelta  sensata, ammettete che siete Jaime-dipendenti e non insisto oltre  : nella scena nel telefilm Jaime si fa una risatina mentre spinge bran quasi fosse un piccione. 

Tra l'altro, rivedendo l'ultimo dialogo con Cercei  sembra che il colpo finale glielo dia il sapere che Euron non abbia abbandonato Cercei perché lui continua a pensare che lei gli concederà di diventare sua moglie, quindi, il suo allontanarsi (di jaime) sembra quasi una ripicca tipo amante tradito.

Come si dice tra  psicologi accademici, Jaime è solo un cornuto e mazziato.

Forse diventerà un eroe ma al momento deve ancora farne di strada...

@halmv

hai aperto un topic e quindi ti sei predisposto ad ascoltare le opinioni degli altri. Ora nel tuo post,  dato che forse non ti piacciono alcune risposte,  sintetizzi in maniera  un tantino semplificata quello che hanno detto @Iceandfire e @Smilla. Poi dici che non sono o non siamo oggettive.  Non è che sia proprio carinissimo...  Ognuno argomenta,  per fortuna,  secondo il suo punto di vista.

Tranqui, Iceandfire sa che provoco

Ho messo la battuta e lo smile finale apposta, siate un po ironici ogni tanto che non fa male. 

@halmvMa no 

Dovresti pensare come penserebbe Bran che adesso trascende da faccende passate perché non è più Bran ma è il corvo a 3 occhi e la caduta lo ha reso tale , ha tutta la conoscenza del mondo ,per quella caduta era un predestinato ergo....Jaime e'solo un mezzo 

Jaime ha una sua coerenza in quello che fa che non si può non considerare nell'inquadrare la sua personalità 

Quale che sia la molla che lo ha spinto a lasciare Cersei resta il fatto che non è dalla 7 X 7 che lui nutre perplessità mostrandosi disilluso e pieno di dubbi

E' un personaggio complesso e umano ,cercare di capire perché fa certe cose non vuol dire giustificarlo ma prendere atto che è un essere umano 

Puoi provocare come vuoi  ma non cambio idea perché ho ragione  

@Ermengarda non ti preoccupare non mollo

Battute a parte, ho rivisto in questi giorni l'ultima puntata e ci sono altri due argomenti che dobbiamo assolutamente discutere

1. La colonna sonora che è fantastica e spero nessuno si sogni di criticarla

2. Ritengo jon/Aegon un vero e proprio aspirante suicida , ormai è confermato. Ora si spiegano alcune sue mosse poco chiare.