Grazie a tutti per i commenti, sono il migliore incentivo per continuare a scrivere
Complimenti (in colpevole ritardo) a tutti i coraggiosi che si sono cimentati in questo turno del contest, in particolare al vincitore Hack!!! (complimenti anche per la scelta del tema )
CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
Tema: LA STRADA.
Titolo: IL MOTIVO NON CAMBIA.
Metti un piede davanti se l'altro ti regge
altrimenti finisce che cadi per terra.
È così che hai iniziato a contarti il percorso,
che sia dove sei stato o non sei mai arrivato,
quante volte alle vie da seguire hai pensato,
ammuchiandoti il dubbio per qualcosa perso.
Sai, c'è un mondo di cose che hai testimoniato.
Frasi scritte su muri che restano addosso,
sia coi significati che col calcestruzzo.
Scalinate infinite da perderci il fiato,
o a goderti di botto quel mondo che hai avanti,
spacca il resto ch'è storia di passi in sequenza.
Per cercare un parcheggio a manovra di lato.
Le finestre addensate a guardarti passare
come occhi che in vicoli ciechi hai lasciato.
Ché se un uomo di strada, poi al peggio è un barbone,
per le donne è normale esser solo puttane.
Nonostante insicuri disegni di crepe,
e segnali di rigide leggi a seguire,
perdurare d'ammasso d'asfalto, resiste.
Col passare del tempo il motivo non cambia:
se non vuoi ritrovarti a cadere per terra,
metti un piede davanti se l'altro ti regge.
Hack…cometichiami!
Che peccato che manchi la musica. Ti ho immaginato con la chitarra in mano e ti vedevo come un Fabrizio De André. ;)
(il padre, mi raccomando non il figlio)
La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata. (William Shakespeare).
CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
Tema: LA STRADA.
Titolo: IL MOTIVO NON CAMBIA.
Metti un piede davanti se l'altro ti regge
altrimenti finisce che cadi per terra.
È così che hai iniziato a contarti il percorso,
che sia dove sei stato o non sei mai arrivato,
quante volte alle vie da seguire hai pensato,
ammuchiandoti il dubbio per qualcosa perso.
Sai, c'è un mondo di cose che hai testimoniato.
Frasi scritte su muri che restano addosso,
sia coi significati che col calcestruzzo.
Scalinate infinite da perderci il fiato,
o a goderti di botto quel mondo che hai avanti,
spacca il resto ch'è storia di passi in sequenza.
Per cercare un parcheggio a manovra di lato.
Le finestre addensate a guardarti passare
come occhi che in vicoli ciechi hai lasciato.
Ché se un uomo di strada, poi al peggio è un barbone,
per le donne è normale esser solo puttane.
Nonostante insicuri disegni di crepe,
e segnali di rigide leggi a seguire,
perdurare d'ammasso d'asfalto, resiste.
Col passare del tempo il motivo non cambia:
se non vuoi ritrovarti a cadere per terra,
metti un piede davanti se l'altro ti regge.
Bellissimo questo indovinello.
La risposta è: TEST ALCOLEMICO (posto di blocco polizia sabato sera)
Ah ops mi sa che ho sbagliato topic
Boh...
a volte è difficile stare allo scherzo, se poi manco c'è uno straccio di commento, pure il più negativo possibile.
Sarò io che son poco predisposto va.
Sicuramente.
CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
***
cut
***
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
Tema: La strada.
Titolo: Il corpo.
Le sue mani si muovono sul corpo, esperte, in una danza selvaggia priva di grazia e di poesia.
Marciano, sostano, trafficano.
Giù, lungo la linea del petto; a destra e sinistra, con curve pericolose ed improvvise.
Veicoli di piacere ed ostacoli di ragione, trasportano con sé gemiti soffusi e indistinti.
Si aprono porte sempre nuove su vie che odorano di ruggine.
Sporche, umide, pregne di fragranze pesanti ed invadenti.
Quanti palmi han percorso la stessa corsia?
Quante lingue han scavato lungo questa galleria?
Le sue labbra percorrono vicoli ciechi che le pur imprudenti dita non hanno ancora esplorato.
Si arrestano sul groviglio del pube, prigioniere di rovi suadenti e velenosi.
È una pace di fuoco quella di cui si nutrono.
L’anima sfonda ogni confine con violenza.
Si scosta dalle lenzuola non più bianche e profumate, come fumo che si innalza da un camino.
Elegante, leggera, impalpabile.
“Non mi sono piaciute per niente quelle accuse, no, no e no“ grugniva la scrofa, ancheggiando per il vialetto. La coniglietta e l’asina le consigliarono più giudizio, perché quanto successo all’ape regina non era piacevole. “Dai, suvvia, non esagerare… secondo me i rospetti son stati fuori luogo“ si impuntò in particolar modo la coniglietta, ma la scrofa, beh, ormai l’avrete capito anche voi, non gliene poteva fregare di meno. “Le è stato rubato un alveare, ma di cosa stiamo parlando!“
CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
Tema: La strada.
Titolo: Il corpo.
Le sue mani si muovono sul corpo, esperte, in una danza selvaggia priva di grazia e di poesia.
Marciano, sostano, trafficano.
Giù, lungo la linea del petto; a destra e sinistra, con curve pericolose ed improvvise.
Veicoli di piacere ed ostacoli di ragione, trasportano con sé gemiti soffusi e indistinti.
Si aprono porte sempre nuove su vie che odorano di ruggine.
Sporche, umide, pregne di fragranze pesanti ed invadenti.
Quanti palmi han percorso la stessa corsia?
Quante lingue han scavato lungo questa galleria?
Le sue labbra percorrono vicoli ciechi che le pur imprudenti dita non hanno ancora esplorato.
Si arrestano sul groviglio del pube, prigioniere di rovi suadenti e velenosi.
È una pace di fuoco quella di cui si nutrono.
L’anima sfonda ogni confine con violenza.
Si scosta dalle lenzuola non più bianche e profumate, come fumo che si innalza da un camino.
Elegante, leggera, impalpabile.
Bello. Molto bello.
È un genere che piace anche a me. Quando mi capita lo pratico anch’io. ;)
Deduco dall’ora che lo hai postato, che l’ispirazione ti è venuta… diciamo subito dopo?
Insomma in tempo reale.
La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata. (William Shakespeare).
Sono veramente sorpreso e contento di vedere uno scritto di LadyBolton!
Brava :)
Poi c'è Aegon che si conferma fine compositore.
Le mie prime impressioni e curiosità:
Aegon:
Molto figurativo, come nel primo round, la parte che più mi piace è l'ultima, mentre non gradisco molto, per mio gusto personale(stessa cosa che dissi ad AemonTargaryen, non è una critica di qualità), l'utilizzo di termini ricercati come sinusoidi e asintoto, in particolare.
Mi rendono bene il senso figurato però perdo in immediatezza di lettura.
La mia curiosità sta nel capire se per tuo gusto, scegli termini che molti andrebbero a cercare nel vocabolario XD
È in ogni caso una scelta stilistica, e la poesia mi piace XD
LadyBolton:
ripeto lo stupore e il piacere di vederti scrivere al contest, tra l'altro con un bel componimento poetico.
Stile libero ma fatto molto bene e sentito, sicuramente!
Ho notato molti termini che richiamano proprio "la strada" figurativamente, specie nella prima parte (trafficano, curve pericolose, veicoli...).
Mi sortisce l'effetto di farmi chiedere se davvero ci sia una strada paragonabile al corpo.
Mi piace quello che hai scritto comunque XD
Le mie prime impressioni e curiosità:
Aegon:
Molto figurativo, come nel primo round, la parte che più mi piace è l'ultima, mentre non gradisco molto, per mio gusto personale(stessa cosa che dissi ad AemonTargaryen, non è una critica di qualità), l'utilizzo di termini ricercati come sinusoidi e asintoto, in particolare.
Mi rendono bene il senso figurato però perdo in immediatezza di lettura.
La mia curiosità sta nel capire se per tuo gusto, scegli termini che molti andrebbero a cercare nel vocabolario XD
È in ogni caso una scelta stilistica, e la poesia mi piace XD
In realtà non mi pongo proprio il problema, riguardo l'accessibilità.
In questo caso volevo usare un registro medio, parlando in generale.
Riguardo quei termini: quella metafora mi sembrava adatta a dare una rappresentazione spaziale ad una intesa fatta di alti e bassi, che nel tempo va scemando.
Inoltre sinusoide ha un qualcosa di onomatopeico e asintoto è una parola che mi suscita rigidità, assolutezza, come lo sono tutti i concetti nella loro accezione ideale e lo trovavo utile a rappresentare l'amicizia. L'asintoto è un limite che viene avvicinato ma non raggiunto ed il fatto che in questo caso ci si allontana da esso mi permetteva di fare ricorso ad una antitesi anche.
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
Tema: La strada
Titolo: In cammino
Sulla via per il domani
edifici diroccati,
case vuote come corpi
sezionati per mangiare;
da lontano un avvoltoio
vira rapido al banchetto,
dilaniandone la carne
alza il collo soddisfatto.
Sulla via per il domani
solo alberi spezzati,
solitari e rattrappiti
in distese di deserto;
qualche foglia ancora appesa
si fa forza sulle braccia,
guarda giù con sguardo schivo
ma resiste impenitente.
Sulla via per il domani
scorre un rivolo di fango,
porta via sudore e terra
proseguendo nel suo corso;
ogni tanto s'intravede
un profumo di speranza:
chiazze verdi prepotenti
contro il tetto della terra.
Sulla via per il domani
un cartello dice Avanti,
vado dritto e porto in spalla
ogni sasso su cui inciampo.
Oh, Arya, piccola mia, soffiano venti selvaggi dentro di te.
Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice".
Lo potrei, ma non oso.
Paura, Umberto Saba
Ma che bello!
Un'altra poesia XD
e soprattutto un'altra inattesa scrittrice!
Brava SerGult, voto... 11! ;)
Potrebbe essere una canzone anche, si adatta bene, le battute sono perfette.
Mi piace questa tendenza poetica del round.
poeti di strada XD
Quarto turno del Contest
Tema: La strada
Caratteri: 4963
La via di Aristotele
"Non se ne parla nemmeno, hai solo 15 anni!"
"Zia Helen ti prego, io ci devo andare! Devo rivedere quella città che tanto amava, ripercorrere di nuovo quelle strade, mi aiuterebbe ad andare avanti". Dopo questa frase mia zia non poté far altro che annuire e si allontanò, io intravidi una sua lacrima.
E così ero di nuovo nella città che mia madre tanto amava, stavolta da sola. Avevo rimandato questo viaggio per un po', ma era ora di affrontarlo. Con un piccolo aiuto da parte dei miei amici da Liverpool e della loro musica, forse ci sarei riuscita.
Cominciai a camminare per la città e, andando verso il Cavern, notai una statua di cui mi ero completamente dimenticata. Quando la vidi per la prima volta, la trovai molto anonima, non sembrava una donna immortalata in una canzone. "Quella è Eleanor Rigby, è lì per tutte le persone sole", mi aveva detto mia mamma. Mi scesero le lacrime al ricordo, ora ero sola anch'io.
Dopo aver bevuto qualcosa al Cavern ed esplorato un po' il quartiere, per vedere cos'era cambiato negli ultimi anni, passai davanti ad un negozio e vidi in vetrina un oggetto che mi catapultò subito nel passato. Entrai e presi in mano il piccolo carillon. La commessa, una signora anziana, si avvicinò. Pareva incuriosita dal mio interesse all'oggetto: "Ciao cara, come ti chiami?" "Juliet, ma tutti mi chiamano..." "JUDE! Dove sei? Ah eccoti", mi raggiunse mia mamma e poi si scusò con la signora. "Non si scusi, è bello vedere una giovane ragazza interessata a qualcosa come un carillon. - Poi lo indicò – Non è bello? È legno norvegese." "Che canzone suona?" chiesi io, intromettendomi nella conversazione. "Jude dai rimettilo a posto, ti sei già presa altre cose. E non allontanarti troppo la prossima volta." Salutammo la commessa ed uscimmo. Mentre lo osservavo, si avvicinò una giovane commessa e indicando il carillon: "Non è bello? È..." Io, assorta nei miei ricordi, non la sentii avvicinarsi e presi paura. "...legno norvegese, lo so." Le sorrisi. Feci partire la musica. "Hey Jude, don't make it bad, take a sad song and make it better...", mi scese una lacrima, ma qualcosa dentro di me stava cambiando. In quel momento non ero solo triste, ma quella canzone mi aveva fatto sorridere, la sentivo come un messaggio da parte di mamma. Decisi di prendere quel carillon e proseguire per la mia strada attraverso la storia dei Fab4 e dei luoghi visitati con mia mamma.
I giorni seguenti andai in diversi luoghi, sparsi per tutta la città, immersa tra realtà presente e ricordi tristi e felici dei viaggi passati in questa città.
Stavo tornando dai Docks al quartiere dove alloggiavo, avevo visitato il museo dei Beatles ed era il tramonto. Passando di lì, vidi che sul prato vicino al Liverpool One, il grande centro commerciale, c'era un merlo. Ancora prima di rendermene conto avevo già cominciato a cantare fra me e me "Blackbird singing in the dead of night, take these broken wings and learn to fly..." In quel momento mi ricordai tutte le volte in cui avevo difficoltà a scuola, problemi con gli amici o in cui ero semplicemente triste, ferita o giù di morale. Mia mamma mi cantava spesso questa canzone, facendomi rialzare sempre ed andare avanti. Stavolta non era una verifica andata male, ma dovevo non solo rialzarmi, ma prendere il volo. Dovevo avere il coraggio, eccola la parola, coraggio. Dovevo mettere da parte tutte le paure che avevo. Il merlo mi guardò un attimo, poi volò via. Dovevo prendere il volo pure io ed andare avanti. Questi giorni a Liverpool mi avevano insegnato che mia madre non mi avrebbe mai lasciata davvero.
L'ultimo giorno in città andai a vedere la casa di George Harrison, che era stato il Beatle preferito della mamma, ero un po' più serena, in questi giorni molto era cambiato. Tornando indietro incrociai due ragazze. Avevo capito benissimo dove stavano andando, le loro maglie dei Beatles le avrebbero tradite comunque. Le guardai e sorrisi. Le avevo viste anche su un autobus nel quartiere di Woolton, uno dei giorni precedenti. Non ci dicemmo nulla, ma bastò uno sguardo per capirci, loro stavano andando nel luogo in cui io ero appena stata.
Chissà se anche loro erano legate a Liverpool da qualche ricordo o, in caso contrario, se mai ci sarebbero ritornate.
Il giorno della partenza fu strano. Ero più serena, come se mi fossi liberata, ed ero felice di tornare a casa, ma un po' mi dispiaceva lasciare Liverpool. Salii sul treno per l'aeroporto, inserii le cuffiette e partì quella che sarebbere stata l'ultima canzone del mio viaggio:
"There are places I'll remember
All my life, though some have changed..."
All'aeroporto c'era un negozietto in cui vendevano profumi, decisi di comprarne uno. La commessa era molto gentile e alla fine rimasi indecisa tra due. Lavanda, il profumo preferito di mia mamma, oppure un profumo alla vaniglia, che come odore era particolare, molto più da me. Mi ero decisa che era ora di andare avanti, quindi potevo benissimo iniziare col profumo.
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon
Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora
G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King
Posso chiedere agli organizzatori una modifica? Il titolo del racconto sarebbe La via di Aristotele e non La vita di Aristotele. il correttore l'ha corretto da solo, scusate.
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon
Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora
G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King
Sistemato :)