I possibili effetti positivi/vantaggi della legalizzazione mi sono abbastanza chiari.
Qualcuno mi riassume gli effetti negativi/svantaggi in termini pratici della legalizzazione?
46 minuti fa, Metamorfo ha scritto:Degli effetti negativi dell'abuso si è detto. C'è un elenco lunghissimo di alimenti o altre sostanze che se ingerite o inalate quotidianamente fanno danni.
Quindi non mi sembra saggio sdoganare una sostanza pericolosa quando ce ne sono varie altre in giro disponibili legalmente.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Credo che il punto sia proprio questo: premesso che l'uso non genera necessariamente un abuso (altrimenti chiunque ha brindato anche solo una volta a Capodanno sarebbe un alcolista), cosa abbiamo timore di sdoganare che non sia già stato ampiamente sdoganato?
Chi fuma cannabis (e, abbiamo visto, qual è la percentuale di italiani che ha questa abitudine) continuerà a farlo, supportando canali di vendita non regolamentari e non regolamentati.
Chi non fuma abitualmente cannabis per lo più non inizierà a farlo. Con una maggiore disponibilità e una più facile reperibilità del prodotto, qualcuno potrebbe incrementare il consumo occasionale, mentre altri potrebbero essere invogliati a iniziare. Tuttavia, resta che dal fumare una canna una tantum o anche una volta ogni tanto a sviluppare una dipendenza fino a finire stramazzato in un vicolo con un buco nel braccio e nessun ricordo delle ultime 24 ore ce ne passa. Una sola canna normalmente - da quanto vedo - neppure basta a far sballare fino a diventare un pericolo per sé stessi e gli altri. Magari però è soggettivo, come per l'alcol.
Non sono una fumatrice e quindi la mia posizione non è condizionata da un interesse specifico, ma se tiro le fila di tutto quanto abbiamo detto, da un lato, ho un fenomeno comunque consolidato e diffuso che, essendo non autorizzato, genera forme di illegalità ed effetti collaterali difficili da contrastare o anche solo da monitorare, oltre a privare l'erario di un regolare gettito fiscale; dall'altro, ho la possibilità di risolvere queste due criticità, incanalando il suddetto fenomeno nei binari della legalità, magari disincentivando il consumo con una pressione fiscale maggiore, limitazioni in termini di luoghi e quantitativi di consumo e così via.
Stabilito che, come sembra, entrambe le soluzioni possono impattare poco o nulla sui numeri assoluti di consumo, non vedo perché non dovrei essere favorevole alla seconda. Per cui, a conti fatti, non legalizzare significa sdoganare forme di criminalità più creative che si potrebbero sviluppare per continuare a dare risposta a una domanda che evidentemente esiste a prescindere.
8 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Veramente l'anno scorso ho condiviso un articolo di Lancet che dice che la cannabis può avere effetti pesanti sulla salute mentale, soprattutto se usata quotidianamente e fin dalla giovane età: https://www.thelancet.com/journals/lanpsy/article/PIIS2215-0366(19)30048-3/fulltext
Cosa che non è in contraddizione con quanto ho detto io.
Non ho detto che la cannabis non sia pericolosa, ho detto che lo è molto meno di alcol e tabacco.
Cito a questo proposito uno studio del 2015, apparso su Scientific Reports, dove da un'analisi comparata tra sette sostanze stupefacenti (alcool, tabacco, cocaina, ecstasy, metamfetamina, eroina e marijuana), è emerso che la cannabis è la meno tossica della lista, con una letalità 100 volte minore dell'alcol, che a sua volta è in cima alla classifica superando tutte le altre sostanze sopra citate.
L'alcol è inoltre di fatto l'unica sostanza di cui è relativamente facile procurarsi una quantità tale da restarne stroncati.
Certo la tossicità di una sostanza è solo uno dei parametri da prendere in considerazione, ma è per dare l'idea.
8 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:SSN che poi dovrebbe curare molte persone che finiranno dipendenti dalla cannabis. Non mi sembra saggio, visto che non ha senso aggiungere a fumatori e obesi (come disse a suo tempo Ser Balon Swann) anche dipedenti dalle droghe leggere, droghe leggere che sarebbero legalizzate dallo Stato stesso.
Ma queste persone già oggi vanno a farsi curare dal SSN.
Tu parti dal presupposto che lo Stato crei il consumo di cannabis, legalizzandola. Ma non è così, quel consumo già esiste, e lo Stato, economicamente parlando, non vede il becco di un quattrino.
Quindi spostare quel consumo dall'illegalità alla legalità consentirebbe, sempre economicamente parlando, di contribuire a finanziare quelle eventuali cure che oggi vengono prestate comunque.
C'è anche da aggiungere che si sente spesso di incidenti mortali con alla guida persona in stato di ebbrezza. Non mi è mai capitato di sentire di pirati della strada sotto effetto di cannabis. So anche che ci sono persone che usano cannabis tutti i giorni e guidano e non hanno mai avuto incidenti.
Questo per dire che gli effetti sono nettamente inferiori all'alcool anche in termini di lucidità e riflessi, anche se ovviamente degli effetti ci sono e vanno evitati e giustamente punito chi guida o compie altre attività in modalità alterata.
Si sente anche spesso di risse, stupri, incidenti e omicidi sotto l'effetto dell'alcool. Mai sentito le stesse cose riguardo la cannabis.
E non è una questione di quantità di persone che consumano l'una e l'altra cosa, perchè abbiamo visto dai numeri che non sono pochi i consumatori di cannabis.
@Mdetamorfo: eppure se ne sente anche nei recenti fatti di cronaca (tipo il tizio che qualche anno fa fumato, ha investito un gruppo di ciclisti e ne ha uccisi otto, appena uscito questa estate ha provocato un altro incidente mortale, ancora sotto l'effetto di sostanze). Starei attenta a dire che non ci sono casi o che non se ne sente, perché non è corretto. Io stessa sono stata investita anni fa sulle strisce da uno strafatto, non bevuto, l'argomento mi tocca leggermente.
16 ore fa, Lord Beric ha scritto:Cosa che non è in contraddizione con quanto ho detto io.
Non ho detto che la cannabis non sia pericolosa, ho detto che lo è molto meno di alcol e tabacco.
A giudicare dall'articolo da me postato il consumo abituale di cannabis non è uno scherzo per la mente e il fisico, soprattutto se fatto fin dalla giovane età. Il fatto che sia meno pericolosa di alcol e tabacco non giustifica una sua legalizzazione, che sdoganerebbe un comportamento che può portare danni alla Società. Bisognerebbe convincere le persone, i giovani in particolare, che si può star bene anche senza drogarsi (e senza ubriacarsi e fumare, se è per questo), non essere permissivi perché il comportamento non può essere raddrizzato.
Mi rendo conto che la mia sembra un'argomentazione da stato etico, ma sono convinto che la Società possa e debba liberalizzare comportamenti che non incidono sulla Società stessa nel suo complesso. L'aborto ne è una dimostrazione, è stato regolarizzato perché le donne che lo fanno non provocano problemi di salute pubblica e così non rischiano la vita facendolo clandestinamente. Lo stesso può dirsi per il referendum per rimuovere i blocchi penali che impediscono l'introduzione dell'eutanasia legale: una persona in condizioni di grave sofferenza fisica e psicologica che decide di farla finita non causa danno alle altre persone. Le droghe leggere invece hanno conseguenze sulla lucidità mentale e sulla salute di chi le assume, e questo ha effetti su tutta la Società, tra cui il SSN.
A questo punto mi si potrebbe obiettare con le ricerche che mostrano che in altri Paesi la legalizzazione non ha incrementato il consumo di cannabis, ma non tutte le situazioni sono uguali e in Italia, Paese ben più complesso e popoloso dell'Olanda (e meno civile), temo avremmo vari problemi.
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David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
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3 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Il fatto che sia meno pericolosa di alcol e tabacco non giustifica una sua legalizzazione, che sdoganerebbe un comportamento che può portare danni alla Società. Bisognerebbe convincere le persone, i giovani in particolare, che si può star bene anche senza drogarsi (e senza ubriacarsi e fumare, se è per questo), non essere permissivi perché il comportamento non può essere raddrizzato.
Ma se - vado a memoria rispetto ai dati postati da @Metamorfo - più di un quarto della popolazione maschile già consuma regolarmente cannabis, per cui mi pare che sia già parecchio sdoganato.
L'attuale divieto evidentemente non sta ostacolando il consumo, esattamente come proibire l'alcool negli USA non riuscì a frenare il consumo di alcolici. Anzi.
Il punto quindi non è essere permissivi perché non si è in grado di raddrizzare un comportamento, ma piuttosto identificare una soluzione per incanalare il fenomeno nei binari della legalità anche ai fini di controllarlo. La scelta non è sdoganare o no - quel confine è già superato -, ma quanto controllo vogliamo avere su un fenomeno che continuerà a esistere a prescindere dalla sua legalizzazione.
4 ore fa, Lady Volpe ha scritto:@Mdetamorfo: eppure se ne sente anche nei recenti fatti di cronaca (tipo il tizio che qualche anno fa fumato, ha investito un gruppo di ciclisti e ne ha uccisi otto, appena uscito questa estate ha provocato un altro incidente mortale, ancora sotto l'effetto di sostanze). Starei attenta a dire che non ci sono casi o che non se ne sente, perché non è corretto. Io stessa sono stata investita anni fa sulle strisce da uno strafatto, non bevuto, l'argomento mi tocca leggermente.
Ti credo e infatti ho pensato proprio a questi casi. Ora se stiamo lottando con scarso successo ahimè per combattere episodi simili legati all'alcool, perché dobbiamo metterci pure la legalizzazione di altro?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
44 minuti fa, Maya ha scritto:Ma se - vado a memoria rispetto ai dati postati da @Metamorfo -
Non si parlava di consumo almeno una volta? È diverso da regolare.
Comunque tutte le argomentazioni che avete portato possono essere valide ma provate ad applicarle anche nel caso delle armi da fuoco. Il caso non è dissimile. Eppure ricordo di aver letto di molti che ritengono che in USA il libero possesso sia un problema.
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Il 21/9/2021 at 12:19, Metamorfo ha scritto:
Un pò di dati da wikipedia:
Secondo le statistiche dell'EMCDDA circa il 32% della popolazione tra i 15 ed i 64 anni ha fatto uso di cannabis una tantum nella vita. L'Italia è il terzo Paese per questo genere di consumo dopo la Danimarca con 32,5% e la Spagna (32,1%)
Considerando solo gli uomini, i principali consumatori di Cannabis sono gli Spagnoli (40.5%), seguiti dai Danesi (39.7%), i Francesi (37.9%) e gli Italiani (36.6%).
Il 34,2% degli “under 24” italiani ha fatto uso almeno una volta di cannabis.
A differenza di quanto si può' immaginare, gli uomini italiani sono i principali consumatori di cannabis in Europa. Ben il 17.3% ne ha fatto uso almeno una volta negli ultimi dodici mesi
Consumo nella popolazione maschile (15-34 anni)
Nel consumo di cannabis il primato spetta ai Cechi con 28.7% seguiti dagli Spagnoli con 26.0% e dagli Italiani con 25.5%.
Riporto per praticità. Si dice chiaramente 32% una tantum 1 volta (si intende 1 sola volta o almeno una?) e 34% almeno una volta. C'è una certa differenza direi da abituali. Abituali sono 36% 25 rispetto al totale dei consumatori Europei ma non della popolazione in toto.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
1 ora fa, Lyra Stark ha scritto:Comunque tutte le argomentazioni che avete portato possono essere valide ma provate ad applicarle anche nel caso delle armi da fuoco. Il caso non è dissimile. Eppure ricordo di aver letto di molti che ritengono che in USA il libero possesso sia un problema.
Non ho capito in che senso il caso delle armi da fuoco non sarebbe dissimile. Le armi da fuoco per loro natura sono portatrici di pericoli reali o potenziali per la vita delle persone, bisogna avere una certa preparazione per gestirle e sono riutilizzabili, una bottiglia di vino o una canna le "utilizzi" una volta sola e se consumate con buon senso non arrecano particolari danni, discorso che vale anche per altri alimenti.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
11 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Consumo nella popolazione maschile (15-34 anni)
Nel consumo di cannabis il primato spetta ai Cechi con 28.7% seguiti dagli Spagnoli con 26.0% e dagli Italiani con 25.5%.
Mi riferivo a questo dato. Qui si parla genericamente di consumo non di una tantum.
Mi sembra strano possa essere 25% della popolazione Europea anche solo di consumatori perché la somma delle tre percentuali supera l’80%. Vorrebbe dire che praticamente tutto il consumo è concentrato in 3 dei 27 Paesi Eu (28 se il dato risale a prima di Brexit). Poi magari ho capito male io…
19 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Comunque tutte le argomentazioni che avete portato possono essere valide ma provate ad applicarle anche nel caso delle armi da fuoco. Il caso non è dissimile. Eppure ricordo di aver letto di molti che ritengono che in USA il libero possesso sia un problema.
Una pistola è uno strumento creato con lo scopo precipuo di recare nocumento ad un altro essere vivente. Una canna no.
Rispondo qui a tutti e 2: ni
Le armi da fuoco possono intendersi anche come pratica sportiva o autodifesa.
Nei fatti come dite voi finché uno le usa a casa propria e non fa male a nessuno non costituiscono un problema. E sempre per citare il vostro punto di vista finché uno non nuoce ad altri ha tutto il diritto di farsi una canna o di possedere un'arma da fuoco.
Tuttavia entrambe sono pericolose perché se usate in modo improprio possono costituire pericolo per la persona che le usa oppure per gli altri.
Ne consegue perciò che sarebbe meglio non circolassero liberamente. Infatti per le armi in Italia è in vigore un provvedimento retrittivo: è necessario il porto d'armi (che è uno strumento normativo e di controllo) tuttavia non sempre funziona nell'evitare danni propri o altrui. In America dove l'acquisto delle armi è libero invece sappiamo bene quali sono gli effetti.
Quindi direi che non sempre liberalizzare è una soluzione. A questo punto perché non normare come suggerito da alcuni: ho i miei dubbi però vedendo cosa succede anche solo in caso di vaccini che i consumatori avrebbero piacere di farsi il patentino e quindi finire schedati per continuare a sballarsi (perché le canne si fanno per questo non certo per rilassarsi).
Il 23/9/2021 at 15:42, Euron Gioiagrigia ha scritto:A giudicare dall'articolo da me postato il consumo abituale di cannabis non è uno scherzo per la mente e il fisico, soprattutto se fatto fin dalla giovane età. Il fatto che sia meno pericolosa di alcol e tabacco non giustifica una sua legalizzazione, che sdoganerebbe un comportamento che può portare danni alla Società. Bisognerebbe convincere le persone, i giovani in particolare, che si può star bene anche senza drogarsi (e senza ubriacarsi e fumare, se è per questo), non essere permissivi perché il comportamento non può essere raddrizzato.
Condivido. Che ragionamento è? Se lo applicassimo a tanti altri comportamenti sbagliati tipo insultare o gettare immondizia tanto per dirne 2 tanto sono tutte cose che non fanno chissà che danni e ci sono già in breve chissà dove arriveremmo. Anche solo in fatto di droghe: ecstasy e compagnia sono le sorelle povere?
Peraltro temo anche un altro effetto: dopo la cannabis si vorrà legalizzare qualcos'altro.
Ma penso che per tanti il problema sta tutto in quello che ho scritto: per me usare droghe leggere o pesanti comunque è un comportamento sbagliato da non sottovalutare o appoggiare o addirittura incentivare, per altri no è qualcosa di ricreativo, un semplice modo per passare il tempo.
Personalmente mi pare una prospettiva quantomeno aberrante.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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