Renzi avrebbe dovuto dichiarare, fin dal primo giorno in cui è stato calendarizzato il referendum, che la cosa non c'entrava nulla con la durata del governo.
"Se volete votare per mandarmi a casa, magnate tranquilli che tanto io resto qui fino a fine legislatura; quindi votate sulla riforma". Per motivi che sfuggono alla mia comprensione (forse all'epoca riteneva vantaggioso personalizzare il voto, o forse non voleva mostrarsi come quello che non schioda dalla poltrona nonostante tutto) non lo ha fatto, e ora si becca il voto contro di chi, non avendo capito assolutamente nulla di quello che andremo a votare domenica, si augura di mandarlo a casa.
Perché, c'è ancora qualcuno convinto che vincerà il SI a questo referendum? Secondo me il NO vincerà, si tratta solo di vedere con quanto scarto.
A prescindere dal risultato però, è importante che si vada a votare con cognizione di causa e credo che purtroppo le discussioni costruttive come quelle che stiamo facendo su questo forum siano l'eccezione piuttosto che la norma. Ovunque mi sono girato, in questi mesi pre referendum, non ho visto altro che partigianeria della peggior specie, dall'uno e dall'altro schieramento, sembrava che facessero a gare per farmi votare non già loro, ma il loro opposto.
Vince ovviamente il NO, per un motivo pure e semplice. Questo è un referendum su Renzi, per la maggior parte delle persone. Può essere l'unica ragione per votare, o una ragione determinante, o un aspetto secondario, ma chiunque andrà a votare, lo farà tenendo presente questa fondamentale variabile.
E in Italia NESSUNO che eserciti un potere reale avrà mai il consenso del 50%+1 dei cittadini. E' nel carattere degli italiani, il "piove governo ladro" è, assolutamente e a tutti gli effetti, il motto della nostra gloriosa nazione. Impossibile che Renzi la spunti da solo contro ex DS/PC, Forza Italia, Lega/Meloni e M5S. Semplicemente impossibile.
Renzi invece che eleggere quel gufo impagliato di Mattarella sperando così di ri-compattare il suo partito di litigiosi comunisti fuori tempo massimo, doveva sbattere fuori a calci e male parole i vari Bersani Cuperlo D'alema ecc., ed eleggere qualunque topo gigio gli proponesse Berlusconi, rinsaldando l'alleanza con quest'ultimo.
Solo così poteva farcela. Ricostituendo (temporaneamente, in ottica riforma costituzionale) una sottospecie di DC non dichiarata.
Ribadisco quanto avevo detto ai tempi: umiliando Berlusconi (che comunque ha e avrà sempre un 10-12% secco di italiani che lo seguono come il messia e se lui dice di votare x, votano x) e stracciando il nazareno, Renzi si è scavato la fossa da solo, in un unica abile mossa.
E tutto per eleggere Mattarella, tenersi buono Bersani e dimostrare che lui c'aveva er potere a giornalisti che non capiscono un caxxo. Applausi.
MODERATORE MODE ON
Balon, tenere un linguaggio moderato vale anche per te come regola, non solo per gli altri.
MODERATORE MODE OFF
Sto guardando il programma di Paragone, La Gabbia, su La7 e stanno trasmettendo un servizio su un certo Governatore di Regione che invita a fare clientelismi, per andare giù leggeri, per il SI al Referendum. Non posso fare nomi ma tutti credo abbiate capito di chi si tratta dato che sono già giorni che se ne parla. Ora vi faccio una domanda: volete che questo signore, in caso di vittoria del SI, vada nel cosidetto nuovo Senato ed usufruisca dell'immunità parlamentare? A me vengono i brividi. Non sono ingenuo e prevengo la facile risposta che il clientelismo in Italia, soprattutto in alcune aree, esiste da decenni. Tuttavia se si fanno spalucce su simili uscite queste pratiche (che sono reato ricordiamolo) non cesseranno mai. Vedete questo caso allucinante mette in luce in modo emblematico il nocciolo della illeggibilitá dei senatori contenuto nella riforma che è il focus per il mio NO. O si aboliva del tutto e allora ok, ma se mantieni il Senato seppure come Camera secondaria che tuttavia mantiene poteri rilevanti (voce su futuri cambiamenti costituzionali, approvazione dei trattati internazionali per dirne due) non è accettabile che sia un'assemblea non elettiva che agisca senza alcuna legittimità popolare.
Gil Galad - Stella di radianza
la scelta dei senatori dovrà avvenire: "in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi", a me pare proprio che debba esserci un legame tra le scelte degli elettori e chi andrà in senato, o no? (argomentare prego)
Proprio su questo punto Lord il Premier se ne è uscito, che in caso di vittoria del SI, verrà fatta una legge ordinaria che preveda che alle elezioni regionali verrà aggiunta una scheda per segnalare, non eleggere badate bene, i consiglieri che poi la Regione dovrebbe scegliere da mandare al Senato. Senza alcuna obbligatorietà anche se difficilmente una Regione si comporterebbe in maniera difforme dall'indicazione popolare. Vi rendete conto che caspita di pasticcio? Si riforma la Costituzione e poi bisognerebbe, se si crede a tale signore, emanare una legge (con quali voti in parlamento non è dato ipotizzare) per poi far scegliere o meglio indicare alla gente i Senatori che le Regioni dovrebbero mandare a Roma. Quindi è la conferma che al momento se passa questa pseudo riforma i Senatori non verrebbero eletti più e dopo chissà, come si dice a babbo morto, si farà quel che si potrà fare. Ma ci si può ancora fidare di politici simili?!!!
Gil Galad - Stella di radianza
ma è normale che sia necessaria una legge elettorale, la legge elettorale è una legge ordinaria non coatituzionale, non vedo dove stia lo stupore in tutto cio, è assolutamente normale che la costituzione individui i principi a cui la legge ordinaria debba conformarsi.
roprio su questo punto Lord il Premier se ne è uscito, che in caso di vittoria del SI, verrà fatta una legge ordinaria che preveda che alle elezioni regionali verrà aggiunta una scheda per segnalare, non eleggere badate bene, i consiglieri che poi la Regione dovrebbe scegliere da mandare al Senato. Senza alcuna obbligatorietà anche se difficilmente una Regione si comporterebbe in maniera difforme dall'indicazione popolare. Vi rendete conto che caspita di pasticcio? Si riforma la Costituzione e poi bisognerebbe, se si crede a tale signore, emanare una legge (con quali voti in parlamento non è dato ipotizzare) per poi far scegliere o meglio indicare alla gente i Senatori che le Regioni dovrebbero mandare a Roma. Quindi è la conferma che al momento se passa questa pseudo riforma i Senatori non verrebbero eletti più e dopo chissà, come si dice a babbo morto, si farà quel che si potrà fare. Ma ci si può ancora fidare di politici simili?!!!
guarda che non è mica mai stata la costituzione a determinare i criteri con cui vengono eletti i senatori...
anche questioni come preferenze/nominati, collegi uninominali ecc. sono da sempre stabiliti con legge ordinaria.
Non capite il senso dello stupore scusatemi. So benissimo che le leggi elettorali sono leggi ordinarie, ma allora perché non scriverlo direttamente in Costituzione che i Senatori continuano ad essere eletti e non fare tutto questo caos e pasticcio? Questi sono giochetti che solo in Italia si fanno. La Costituzione è di tutti, la Carta fondamentale su cui poggia il vivere civile e democratico di una Nazione dovrebbe essere rispettata un pochetto di più, invece ci si intrallazza allegramente ci si inciucia, ci si fa tattica politica e questo vale per tutti gli schieramenti ben inteso. Permettetemi di dire che sono schifato dai giochi politici che si fanno sulla Costituzione sin dalla famosa bicamerale del 1998. Se non dovesse, come spero, passare questo obbrobrio (mio giudizio ovvio chiariamo subito) qualunque ulteriore tentativo di modificare un consistente numero d'articoli dovrà passare per me solo attraverso un'Assemblea Costituente votata dai cittadini. E' l'unica via per apportare modifiche, con il lavoro di persone competenti giuristi e costituzionalisti oltre ai politici, che mettano d'accordo in un processo sereno e tranquillo tutte le parti in un tempo prestabilito. Sopportare anche in futuro un'altro scempio come questa lunghissima campagna referendaria riprovevole da tutte le parti per atteggiamenti volgarità, falsità e comportamenti disgustosi non sarà più tollerabile in un paese che ha così tanti problemi gravi che avrebbero necessitato dell'attenzione prioritaria del Governo rispetto a questa riforma contorta i cui benefici, se esistenti, sono tutti da vedere.
Gil Galad - Stella di radianza
ed infatti in costituzione è scritto che ci deve essere una corrispondenza con la volontà degli elettori, però l'elezione formale deve essere del consiglio non c'è niente di così scandaloso, anzi da più libertà d'azione ai consigli regionali di scegliere il sistema che preferiscono (se non ci sarà una legge elettorale "nazionale"). Poi non è solo in Italia, non per dire ma il presidente USA formalmente è eletto in via indiretta ma di fatto è un'elezione diretta (in piena violazione del volere dei padri fondatori che volevano un'elezione affidata ad un gruppo di grandi elettori saggi che fossero fuori dalla contesa politica). Comunque hai confermato che ci sarà una scelta da parte dei cittadini è un passo avanti.
Ti fidi troppo, secondo me, della propaganda di un certo signore. Nel testo della riforma non c'è scritto che i senatori vengono eletti e su questo mi baso, quello che dicono che faranno dopo non ha alcun valore per me perché potevano farlo prima. Di questa gente che è capace di prendere le caramelle ai bambini non ci si può fare affidamento. Come si può giudicare chi dice che l'Italicum è la legge elettorale migliore del mondo e poi a seconda delle percentuali mutevoli dei sondaggi poi la vuol cambiare? Vedere moneta vendere cammello, lo potevano fare ed hanno avuto tutto il tempo. Quest'ultima uscita con tanto di scheda fac simile di qualcosa che al momento non esiste e non esisterà neppure un minuto dopo l'eventuale vittoria del SI mi sa tanto di vendita disperata di fumo negli occhi del cittadino.
Gil Galad - Stella di radianza
Tu ti fidi troppo dellla combriccola del NO (e qui è stato dimostrato da molti utenti che la sostanza è molto diversa dalle baggianate dette da questi "paladini della democrazia e dell'onestà"), ed in costituzione c'è scritto che le scelte degli elettori dovranno essere rispetate, quello che faranno dopo dovrà avvenire nel rispetto di questo principio o la corte costituzionale penserà a fare in modo che vi provvedano (della serie di quello che dice renzi mi fido come se fosse un maestro del conio originario delle dita, ma a prescindere da tutto ci sarà qualcuno che sarà obbligato a rispettare quel principio).
Non so chi tu intenda per la combriccola del NO, per inciso io non mi fido più di nessun politico soprattutto ora che non ho neppure più in base alle mie idee un partito di riferimento. Io mi fido di questi che non mi paino certo degli sprovveduti cattivoni ignoranti:
Francesco Amirante, magistrato;
Vittorio Angiolini, Università di Milano Statale;
Luca Antonini, Università di Padova;
Antonio Baldassarre, Università LUISS di Roma;
Sergio Bartole, Università di Trieste
Ernesto Bettinelli, Università di Pavia
Franco Bile, Magistrato
Paolo Caretti, Università di Firenze
Lorenza Carlassare, Università di Padova
Francesco Paolo Casavola, Università di Napoli Federico II
Enzo Cheli, Università di Firenze
Riccardo Chieppa, Magistrato
Cecilia Corsi, Università di Firenze
Antonio D’Andrea, Università di Brescia
Ugo De Siervo, Università di Firenze
Mario Dogliani, Università di Torino
Gianmaria Flick, Università LUISS di Roma
Franco Gallo, Università LUISS di Roma
Silvio Gambino, Università della Calabria
Mario Gorlani, Università di Brescia
Stefano Grassi, Università di Firenze
Enrico Grosso, Università di Torino
Riccardo Guastini, Università di Genova
Giovanni Guiglia, Università di Verona
Fulco Lanchester, Università di Roma La Sapienza
Sergio Lariccia, Università di Roma La Sapienza
Donatella Loprieno, Università della Calabria
Joerg Luther, Università Piemonte orientale
Paolo Maddalena, Magistrato
Maurizio Malo, Università di Padova
Andrea Manzella, Università LUISS di Roma
Luigi Mazzella, Avvocato dello Stato
Alessandro Mazzitelli, Università della Calabria
Stefano Merlini, Università di Firenze
Costantino Murgia, Università di Cagliari
Guido Neppi Modona, Università di Torino
Walter Nocito, Università della Calabria
Valerio Onida, Università di Milano Statale
Saulle Panizza, Università di Pisa
Maurizio Pedrazza Gorlero, Università di Verona
Barbara Pezzini, Università di Bergamo
Alfonso Quaranta, Magistrato
Saverio Regasto, Università di Brescia
Giancarlo Rolla, Università di Genova
Roberto Romboli, Università di Pisa
Claudio Rossano, Università di Roma La Sapienza
Fernando Santosuosso, Magistrato
Giovanni Tarli Barbieri, Università di Firenze
Roberto Toniatti, Università di Trento
Romano Vaccarella, Università di Roma La Sapienza
Filippo Vari, Università Europea di Roma
Luigi Ventura, Università di Catanzaro
Maria Paola Viviani Schlein, Università dell’Insubria
Roberto Zaccaria, Università di Firenze
Gustavo Zagrebelsky, Università di Torino
Gil Galad - Stella di radianza
qualunque ulteriore tentativo di modificare un consistente numero d'articoli dovrà passare per me solo attraverso un'Assemblea Costituente votata dai cittadini. E' l'unica via per apportare modifiche, con il lavoro di persone competenti giuristi e costituzionalisti oltre ai politici
La parte in grassetto e quella in corsivo sono mutualmente escludentisi.
Nessun escludentisi, intendevo che di una possibile Assemblea Costituente dovrebbero far parte insieme ai politici anche giuristi e costituzionalisti che verrebbero eletti.
Gil Galad - Stella di radianza
Sono mutualmente escludentisi.
O lasci che questa Assemblea Costituente sia costituita da una selezione dei migliori giuristi, costituzionalisti e politologi del paese, o la fai eleggere dai cittadini. Scordati che, se la fai eleggere dai cittadini, questi si rivolgeranno ai grandi saggi e agli esperti di diritto; crederanno ai peggiori arruffapopolo e piazzisti, mandando in Costituente dei perfetti cialtroni.