Gli applausi a scena aperta vanno però rivolti al leader del principale partito del fronte del NO, che a meno di un ora dalla conferma dei risultati del referendum, dopo aver girato l'Italia in interrail urlando a destra e manca che "la costituzione non si tocca", ha dichiarato di volerla cambiare inserendo un abominio come il vincolo di mandato.
Bella cosa, la coerenza in politica.
Si, renzi può partire da un 40% ma bisogna vedere di chi sono quei voti. Se prendiamo il referendum come un test elettorale per renzi vediamo che al sud in pratica non tocca palla. Come segretario del pd non è andato oltre il giglio magico e dintorni. Bisogna aspettare la direzione pd di domani per capire cosa voglia fare e da quello che ho letto o sentito si parla delle dimissioni da segretario o un periodo di 6 mesi negli usa o addirittura un nuovo partito.. Il problema del pd è capire che cosa sia e chi comandi visto che gli attuali eletti erano i candidati di bersani del 2013. Stiamo a vedere.
Ma siamo sicuri che a Renzi la vittoria del no dispiaccia?? a me sembra ci sia una situzione perfetta per essere rieletto, in fondo dato che era un referendum su di lui (di fatto) ha ottenuto il 40% di "preferenze", i suoi avversarsi hanno il 60% ma non correranno mai assieme, inoltre il centrodestra è allo sfascio, in tempi così rapidi difficile che trovi unità e riesca a tirare su una campagna elettorale decente, i grillini idem (tra l'altro grillo ne ha fatta un'altra in in "tempo reale": voto subito con l'italicum, ma come non era la legge antidemocratica che uccideva le opposizioni e portava alla deriva autoritaria ) chissà se riusciranno ad incrementare in maniera consistente, la sinistra PD non credo si scinderà, quindi darà il suo bacino elettorale al pd (non so per certo quanto possa valere, ma andiamoci bassi e diciamo che copre i voti di chi ha votato si ma non vota PD). Ovviamente stò facendo i conti senza l'oste, vedremo quando si vota, e dove sarà renzi.
p.s. Gil Galad leggila una buona volta la sentenza della corte (l'ho già scritto qualche pagina su) ti renderesti conto che in quella stessa sentenza la corte dichiara perfettamente legittimo: il parlamento, gli atti già approvati, gli atti in procinto di essere approvati e tutti gli eventuali atti approvati prima delle prossime elezioni (il potere di disporre dei suoi effetti nel tempo gli è assegnato dalla Sacra Costituzione!!)....se si vuole essere coerenti bisognerebbe citarla in toto, non solo nelle parti che ti fan comodo.
Certo ha detto anche quello che dici tu, ma mi domando ripeto se il premio di maggioranza è incostituzionale e grazie a quel premio un partito con il 25% (neppure prima forza nel paese) preso alle elezioni del 2013 si arroga il diritto di modificare la Costituzione sarà pure tecnicamente lecito (forse), ma politicamente è cosa indegna. Poi se volete far passare questo tentativo, grazie al popolo abortito, di riforma come una cosa liscia pulita pulita fate pure. Anche altri (su cui sapete benissimo il mio pensiero) nel 2006 tentarono la controriforma, ma quantomeno avevano una piena legittimità elettorale. Qui qualcuno neppure passato per le urne con un premio di maggioranza incostituzionale ottenuto da un altro candidato premier in alleanza con un altro partito e poi sostituito da voltagabbana di altri partiti ha avuto l'ardire e l'arroganza di cambiare la Carta.
Gil Galad - Stella di radianza
La riforma è stata sottoposta al giudizio del popolo, su iniziativa di chi l'ha proposta, ed è stata bocciata. Non capisco questo continuo parlare di imposizione di qua, imposizione di là. Era una proposta appunto, è stata bocciata dal popolo e non entrerà in vigore. Dov'è l'imposizione in tutto ciò?
Che poi anche questo considerare TUTTA la costituzione intoccabile lo trovo, francamente, insensato. Manco fosse la Bibbia, detentrice di una verità rivelata. È un testo di 70 anni fa, i principi fondanti dello stato sono intoccabili, ok, per il resto non penso sia così folle e irrispettoso proporre adeguamenti e modifiche.
Alla fine di questa battaglia estenuante, e chi è stato ‘nell’arena’ sa bene quanto lo sia stata, lascio alcune riflessioni anche qui, dove credo di aver dato, nel mio piccolo, un contributo alla discussione.
Le analisi politiche sulle prossime manovre di palazzo mi interessano poco e, giustamente, nel caso andrebbe aperta una discussione ad hoc su ‘ciaoni’ vari ed eventuali. Quindi lascerò il ruolo dell’analista ad altri, sicuramente più interessati e preparati di me, e rimarrò invece sulla linea che ho tenuto in questa campagna, parlando di Costituzione e non di slogan.
Sul (de)merito di quella che è stata definita schiforma mi sono già espresso nelle pagine precedenti di questa discussione, per cui mi limiterò a dire che sono felice del fatto che resterà solo un brutto ricordo, incorniciato sulla parete della camera da letto di un aspirante - e fallito - caudillo che aveva promosso questa revisione sulla spinta del noto simbolo dell’anti-casta Giorgio Napolitano (che da buon monarca aveva messo in dubbio, ricordiamolo, il suffragio universale) e dei poteri forti (italiani e non) in seguito al risultato delle elezioni europee. Credevano di poter fare man bassa della nostra democrazia, facendoci credere che il problema fosse la Costituzione. Per fortuna, gli italiani hanno capito che il problema non sta nella Carta fondamentale, ma in una classe politica (come scrissi in qualche pagina addietro) spesso e volentieri corrotta, collusa ed incapace. Tanto che al Sud, dove siamo accusati spesso e volentieri di essere schiavi di un sistema autoreferente, ai soliti potentati locali e regionali la “frittura di pesce” è andata di traverso.
Comunque, lasciando le considerazioni strettamente politiche ad altri, tenevo a dire che auguro a tutti – comunque la pensiate, e lo dico senza polemica - di poter lottare per le vostre più profonde convinzioni, per le vostre idee e per i vostri sogni, per quanto la battaglia possa sembrar difficile. Vi auguro davvero di vivere una campagna referendaria come quella che ho vissuto io, una battaglia democratica combattuta dai mercati rionali alle fabbriche, dall’università ai teatri, dal centro Italia al cuore della Calabria, dalle sedi di associazioni, sindacati e sì, persino di alcuni partiti (perché la Costituzione è di tutti) alle piazze.
Ho visto professori universitari fare volantinaggio, spiegare le ragioni del no fianco a fianco a me, semplice studente, e a gente che magari ha a malapena la terza media e che ha però un altissimo senso di libertà e giustizia ed un grande cuore, a costo di prendere pesci in faccia (e altroché, se ne abbiamo presi).
Ho sentito preti, agricoltori, mercanti, consiglieri comunali e semplici cittadini (delle più diverse estrazioni politiche e sociali) di piccoli paesi della Calabria che rischiano l’isolamento totale a causa di strade distrutte, sbugiardare all’unisono una classe dirigente che promettendo il Ponte sullo Stretto non faceva altro che strizzare l’occhio alla ‘ndrangheta ma che, allo stesso tempo, faceva stizzire un popolo che si sente esiliato da decenni! Ho sentito avvocati da sempre in prima linea per difendere i diritti degli ultimi – e non parlo di azzeccagarbugli - urlare la loro indignazione verso un diritto del lavoro che non gli consente più di difendere i lavoratori, e che nella schiforma avrebbe trovato la sua costituzionalizzazione. Ho potuto confrontarmi con gente che la pensava in maniera diametralmente opposta alla mia, e scoprire che sulla Costituzione eravamo d’accordo.
Ho toccato con mano cosa si intende per Costituzione materiale, che il mio conterraneo Costantino Mortati teorizzò già nel 1940. Ed ho capito quanto cieca sia la visione di chi vuol farsi giurista senza mai volgere lo sguardo alla realtà, rimanendo cieco ai bisogni di libertà, dignità e giustizia del popolo. Un autorevole costituzionalista ha scritto: “La dignità del giurista è legata indissolubilmente alla consapevolezza del proprio ruolo.” E non aggiungerò altro.
Ho visto le lacrime commosse di una signora di novant’anni nella notte fra il 4 ed il 5 dicembre, e in quelle lacrime c’era la storia della Resistenza.
Ed a proposito di Resistenza e Liberazione, tengo a menzionare, fra i tanti, un vero eroe – che rimarrà tale comunque la si pensi sul referendum – il cui nome è Carlo Smuraglia, un partigiano che a 94 anni non ha ancora smesso di difendere ciò per cui ha combattuto quando aveva la mia età, girando l’Italia in lungo e in largo per salvare la Costituzione.
L’esempio vivente che la vera rivoluzione nasce nei cuori delle persone, nella coscienza di un popolo.
La Costituzione è chiamata ad unire. Questa revisione ci voleva dividere.
La Costituzione può essere aggiornata. Questa revisione voleva stravolgerla.
Nella Costituzione c’è posto per tutti. Questa revisione voleva rendere le diseguaglianze ancora più profonde.
La Costituzione vive nella coscienza dei cittadini.
E l’abbiamo salvata.
Anche per chi ha votato sì.
Vi lascio con le parole di quello che è stato un vero rivoluzionario, un titano del ‘900:
“Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la libertà.”
Viva la Costituzione!
Ma siamo sicuri che a Renzi la vittoria del no dispiaccia?? a me sembra ci sia una situzione perfetta per essere rieletto, in fondo dato che era un referendum su di lui (di fatto) ha ottenuto il 40% di "preferenze", i suoi avversarsi hanno il 60% ma non correranno mai assieme, inoltre il centrodestra è allo sfascio, in tempi così rapidi difficile che trovi unità e riesca a tirare su una campagna elettorale decente, i grillini idem (tra l'altro grillo ne ha fatta un'altra in in "tempo reale": voto subito con l'italicum, ma come non era la legge antidemocratica che uccideva le opposizioni e portava alla deriva autoritaria ) chissà se riusciranno ad incrementare in maniera consistente, la sinistra PD non credo si scinderà, quindi darà il suo bacino elettorale al pd (non so per certo quanto possa valere, ma andiamoci bassi e diciamo che copre i voti di chi ha votato si ma non vota PD). Ovviamente stò facendo i conti senza l'oste, vedremo quando si vota, e dove sarà renzi.
p.s. Gil Galad leggila una buona volta la sentenza della corte (l'ho già scritto qualche pagina su) ti renderesti conto che in quella stessa sentenza la corte dichiara perfettamente legittimo: il parlamento, gli atti già approvati, gli atti in procinto di essere approvati e tutti gli eventuali atti approvati prima delle prossime elezioni (il potere di disporre dei suoi effetti nel tempo gli è assegnato dalla Sacra Costituzione!!)....se si vuole essere coerenti bisognerebbe citarla in toto, non solo nelle parti che ti fan comodo.
Certo ha detto anche quello che dici tu, ma mi domando ripeto se il premio di maggioranza è incostituzionale e grazie a quel premio un partito con il 25% (neppure prima forza nel paese) preso alle elezioni del 2013 si arroga il diritto di modificare la Costituzione sarà pure tecnicamente lecito (forse), ma politicamente è cosa indegna. Poi se volete far passare questo tentativo, grazie al popolo abortito, di riforma come una cosa liscia pulita pulita fate pure. Anche altri (su cui sapete benissimo il mio pensiero) nel 2006 tentarono la controriforma, ma quantomeno avevano una piena legittimità elettorale. Qui qualcuno neppure passato per le urne con un premio di maggioranza incostituzionale ottenuto da un altro candidato premier in alleanza con un altro partito e poi sostituito da voltagabbana di altri partiti ha avuto l'ardire e l'arroganza di cambiare la Carta.
Che è esattamente quello che io ed altri diciamo dai primi post di questa discussione, dire che governo, parlamento e rispettivi atti siano illegittimi è sbagliato, tutte quelle urla: "governo non eletto","parlamento incostituzionale", "riforma illegittima" non erano altro che terrorismo psicologico; semmai c'è una valutazione politica sull'operato di governo e parlamento e il luogo dove si esprime la propria valutazione è il seggio elettorale. Purtroppo si tende a non distinguere tra la valutazione di legittimità e la valutazione politica (ma del resto dopo 20 anni è normale che siano tutti abituati ad usare il metodo berlusconiano). Comunque si, son d'accordo a spostarci su un'altro topic (possibile ce ne fosse già uno sulla politica interna, o ricordo male io?).
La costituzione va riformata perchè l' attuale è un compromesso tra il diavolo e l' acqua santa.. Visto che non so le vostre idee politiche decidete voi a chi attribuire i due titoli tra DC e PCI.. ;) La mia costituzione in poche parole sarebbe di tipo presidenzialista e con max 400 duputati e nessuna doppia camera. La prima parte la rivedrei in senso liberale. Renzi ha caricato la campagna del suo ego e di tutte quegli argomenti per cui la costituzione non serve ma il 60% degli aventi diritto ha smesso di credergli e ha vinto il no. In pratica lui insime a napolitano hanno toppato su tutta la linea e ora è il caso che passino la palla.. I tweet dei vari commentatori danno le lezioni per marzo.. Adesso apsettiamo la fiducia sulla manovra e poi le decisioni di mattarella. Nel 1992 circa vittorio sgarbi scrisse un libro intitolato onorevoli fantasmi in cui parlava della legislatura 1992/94 falcidiata da mani pulite. La legislatura attuale è più o meno nella stessa situazione perchè abbiamo il pd che non ha vinto le elezioni con un premio di maggioranza abnorme e sanzionato dalla consulta, lo stesso gruppo pd che è per metà di bersani e per metà di renzi, una terra di nessuno al centro dove ci sono una miriade di parlamentari che passano da una parte all' altra e che non rispondono a nessuno.
Io spero nelle elezioni anticipate con una legge elettorale con le preferenze per potter capire finalmente chi ha i numeri per governare in questo paese.
Alla fine di questa battaglia estenuante, e chi è stato ‘nell’arena’ sa bene quanto lo sia stata, lascio alcune riflessioni anche qui, dove credo di aver dato, nel mio piccolo, un contributo alla discussione.
Le analisi politiche sulle prossime manovre di palazzo mi interessano poco e, giustamente, nel caso andrebbe aperta una discussione ad hoc su ‘ciaoni’ vari ed eventuali. Quindi lascerò il ruolo dell’analista ad altri, sicuramente più interessati e preparati di me, e rimarrò invece sulla linea che ho tenuto in questa campagna, parlando di Costituzione e non di slogan.
Sul (de)merito di quella che è stata definita schiforma mi sono già espresso nelle pagine precedenti di questa discussione, per cui mi limiterò a dire che sono felice del fatto che resterà solo un brutto ricordo, incorniciato sulla parete della camera da letto di un aspirante - e fallito - caudillo che aveva promosso questa revisione sulla spinta del noto simbolo dell’anti-casta Giorgio Napolitano (che da buon monarca aveva messo in dubbio, ricordiamolo, il suffragio universale) e dei poteri forti (italiani e non) in seguito al risultato delle elezioni europee. Credevano di poter fare man bassa della nostra democrazia, facendoci credere che il problema fosse la Costituzione. Per fortuna, gli italiani hanno capito che il problema non sta nella Carta fondamentale, ma in una classe politica (come scrissi in qualche pagina addietro) spesso e volentieri corrotta, collusa ed incapace. Tanto che al Sud, dove siamo accusati spesso e volentieri di essere schiavi di un sistema autoreferente, ai soliti potentati locali e regionali la “frittura di pesce” è andata di traverso.
Comunque, lasciando le considerazioni strettamente politiche ad altri, tenevo a dire che auguro a tutti – comunque la pensiate, e lo dico senza polemica - di poter lottare per le vostre più profonde convinzioni, per le vostre idee e per i vostri sogni, per quanto la battaglia possa sembrar difficile. Vi auguro davvero di vivere una campagna referendaria come quella che ho vissuto io, una battaglia democratica combattuta dai mercati rionali alle fabbriche, dall’università ai teatri, dal centro Italia al cuore della Calabria, dalle sedi di associazioni, sindacati e sì, persino di alcuni partiti (perché la Costituzione è di tutti) alle piazze.
Ho visto professori universitari fare volantinaggio, spiegare le ragioni del no fianco a fianco a me, semplice studente, e a gente che magari ha a malapena la terza media e che ha però un altissimo senso di libertà e giustizia ed un grande cuore, a costo di prendere pesci in faccia (e altroché, se ne abbiamo presi).
Ho sentito preti, agricoltori, mercanti, consiglieri comunali e semplici cittadini (delle più diverse estrazioni politiche e sociali) di piccoli paesi della Calabria che rischiano l’isolamento totale a causa di strade distrutte, sbugiardare all’unisono una classe dirigente che promettendo il Ponte sullo Stretto non faceva altro che strizzare l’occhio alla ‘ndrangheta ma che, allo stesso tempo, faceva stizzire un popolo che si sente esiliato da decenni! Ho sentito avvocati da sempre in prima linea per difendere i diritti degli ultimi – e non parlo di azzeccagarbugli - urlare la loro indignazione verso un diritto del lavoro che non gli consente più di difendere i lavoratori, e che nella schiforma avrebbe trovato la sua costituzionalizzazione. Ho potuto confrontarmi con gente che la pensava in maniera diametralmente opposta alla mia, e scoprire che sulla Costituzione eravamo d’accordo.
Ho toccato con mano cosa si intende per Costituzione materiale, che il mio conterraneo Costantino Mortati teorizzò già nel 1940. Ed ho capito quanto cieca sia la visione di chi vuol farsi giurista senza mai volgere lo sguardo alla realtà, rimanendo cieco ai bisogni di libertà, dignità e giustizia del popolo. Un autorevole costituzionalista ha scritto: “La dignità del giurista è legata indissolubilmente alla consapevolezza del proprio ruolo.” E non aggiungerò altro.
Ho visto le lacrime commosse di una signora di novant’anni nella notte fra il 4 ed il 5 dicembre, e in quelle lacrime c’era la storia della Resistenza.
Ed a proposito di Resistenza e Liberazione, tengo a menzionare, fra i tanti, un vero eroe – che rimarrà tale comunque la si pensi sul referendum – il cui nome è Carlo Smuraglia, un partigiano che a 94 anni non ha ancora smesso di difendere ciò per cui ha combattuto quando aveva la mia età, girando l’Italia in lungo e in largo per salvare la Costituzione.
L’esempio vivente che la vera rivoluzione nasce nei cuori delle persone, nella coscienza di un popolo.
La Costituzione è chiamata ad unire. Questa revisione ci voleva dividere.
La Costituzione può essere aggiornata. Questa revisione voleva stravolgerla.
Nella Costituzione c’è posto per tutti. Questa revisione voleva rendere le diseguaglianze ancora più profonde.
La Costituzione vive nella coscienza dei cittadini.
E l’abbiamo salvata.
Anche per chi ha votato sì.
Vi lascio con le parole di quello che è stato un vero rivoluzionario, un titano del ‘900:
“Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la libertà.”
Viva la Costituzione!
Peccato che la stragrande maggioranza di quelli che sono andati a votare abbiano votato pro-contro il governo Renzi, infischiandosene bellamente del contenuto della riforma.
Tutto molto bello quello che dici, comunque. Mi auguro che lo stesso fervente attivismo ci sarà quando il M5S proporrà di introdurre in costituzione il vincolo di mandato. E rimpiango che tale fervente attivismo non ci sia stato quando l'allora Governo Monti introdusse in costituzione un abominio ancora peggiore come il pareggio di bilancio.
La riforma è stata sottoposta al giudizio del popolo, su iniziativa di chi l'ha proposta, ed è stata bocciata. Non capisco questo continuo parlare di imposizione di qua, imposizione di là. Era una proposta appunto, è stata bocciata dal popolo e non entrerà in vigore. Dov'è l'imposizione in tutto ciò?
Che poi anche questo considerare TUTTA la costituzione intoccabile lo trovo, francamente, insensato. Manco fosse la Bibbia, detentrice di una verità rivelata. È un testo di 70 anni fa, i principi fondanti dello stato sono intoccabili, ok, per il resto non penso sia così folle e irrispettoso proporre adeguamenti e modifiche.
Non so se ti riferivi al mio post comunque io non ho mai detto che la Costituzione è immodificabile nella seconda parte, e d'altronde rispetto all'originale alcuni articoli sono stati già cambiati come quello sull'immunità parlamentare e poi il Titolo V sui rapporti dei poteri tra Stato e Regioni (fatto con i piedi questo). Sull'imposizione si invece è stata un'imposizione perché quando cambi la Costituzione a maggioranza (e con che maggioranza questa volta non ripeto quello scritto nel post precedente) lo è sempre. Non a caso l'art.138 stabilisce la possibilità che senza i 2/3 del parlamento di consenso ad una modifica un quinto dei deputati stessi o almeno 5 Consigli regionali o 500.000 cittadini possano chiedere il referendum confermativo cosa che non è permessa se passa appunto con i 2/3. Inoltre lo è stato anche per l'arroganza e le menzogne con cui si è cercato di farla passare. Sembrava che se avesse vinto il SI tutti i gravissimi problemi di questo sciagurato paese si sarebbero risolti e che se invece fosse stata respinta sarebbe arrivata l'Apocalisse. Ma scherziamo! Quando poi una riforma toglie diritti al cittadino invece di estenderli non è mai una vera riforma e difatti era appoggiata dalle élite di banchieri e banche di tutti i tipi e nazionalità, Giornaloni sia nazionali che esteri, finanzieri, grandi imprenditori, Bruxelles e i suoi burocrati, Ambasciatore americano e Obama ( a che titolo questi ultimi due poi è allucinante in tema di interferenze esterne alla sovranità di un paese); tutta gente che da una Costituzione che toglie potere al popolo ha da guadagnare, altro che velocità velocità. Se in Italia le cose vanno male non dipende certo dalla Costituzione, ma dalle classi dirigenti politiche ed economiche almeno degli ultimi 30-40anni. Qualcuno ha notato poi un dato significativo che mi pare non sia stato ancora detto se non erro? In Italia ha vinto il NO 60 a 40 all'opposto nel circa 1,3ml di votanti all'estero (dando tutti i voti per buoni e corretti cosa non sicura al 100% dopo le polemiche pre-voto) all'opposto ha prevalso nettamente il SI con circa il 66%. Quindi o i nostri connazionali che vivono in altre nazioni hanno visto in questa riforma qualità invisibili che la maggioranza di noi qui proprio neppure nei miraggi ha mai scorto, oppure come penso all'estero la qualità della vita è talmente migliore rispetto all'Italia che loro non sono stati influenzati dal pessimo giudizio popolare che la maggioranza che ha fatto vincere il NO nutre per questo Governo.
Gil Galad - Stella di radianza
Bene, allora prenditela con chi ha portato avanti questa revisione, il quale servendosi della televisione pubblica e di quella privata - e in generale dei più grandi mezzi d'informazione che, giova ricordarlo, erano nelle sue mani - ha personalizzato questo referendum.Peccato che la stragrande maggioranza di quelli che sono andati a votare abbiano votato pro-contro il governo Renzi, infischiandosene bellamente del contenuto della riforma.
Forse perché credeva di portare acqua al proprio mulino facendo leva su un presunto consenso popolare. O forse perché puntava su mancette elettorali di vario tipo (alla faccia del populismo).
O forse semplicemente perché doveva essersi reso conto che far comprendere la reale portata della revisione alle persone, renderle consapevoli, sarebbe stato controproducente, perché la riforma, nel merito, era invotabile.
Trovo curioso il fatto che tu sia così polemico verso le persone comuni. Capisco la tua frustrazione, ma è una polemica fine a se stessa. Vuoi un popolo più consapevole?
Battiti per una scuola migliore. Battiti contro chi fa un uso distorto dei mass media. Battiti contro chi su un popolo inconsapevole ha costruito le proprie fortune. Battiti contro chi ha interesse ad impedire il vero progresso morale dell'essere umano, senza il quale il progresso tecnologico è non solo fine a se stesso, ma anche e soprattutto pericoloso.
Battiti contro chi proponendo la modifica di ben 47 articoli della Costituzione ha impedito alle persone di riuscire a capirci qualcosa.
Tutto molto bello quello che dici, comunque. Mi auguro che lo stesso fervente attivismo ci sarà quando il M5S proporrà di introdurre in costituzione il vincolo di mandato. E rimpiango che tale fervente attivismo non ci sia stato quando l'allora Governo Monti introdusse in costituzione un abominio ancora peggiore come il pareggio di bilancio.
Non capisco se la tua sia una polemica personale o meno. In ogni caso, nella speranza che come risposta possa bastare a confortarti - se fosse una polemica personale, anche se non credo e non avrei, nel caso, la benché minima intenzione di alimentarla - sappi che non accetto alcun argomento senza prima discuterlo. E gli argomenti dei politici non fanno eccezione, anzi.
Bene, allora prenditela con chi ha portato avanti questa revisione, il quale servendosi della televisione pubblica e di quella privata - e in generale dei più grandi mezzi d'informazione che, giova ricordarlo, erano nelle sue mani - ha personalizzato questo referendum.
Che Renzi abbia sbagliato alla grandissima a personalizzare il referendum è una cosa che ho scritto io stesso qualche pagina fa. Questo non vuol dire che l'elettore non abbia colpa: il politico può caricare la riforma dei significati che vuole, ma è tuo dovere di elettore consapevole operare dei distinguo e votare sul contenuto della riforma e non ad personam o contra personam.
Trovo curioso il fatto che tu sia così polemico verso le persone comuni. Capisco la tua frustrazione, ma è una polemica fine a se stessa.
Non sono polemico verso le persone comuni, e non nutro frustrazione alcuna. Semplicemente detesto le semplificazioni e i frame populisti, e di questi uno dei più perniciosi e autoassolutori è quello secondo cui "cittadino= buono-onesto-democratico" VS "politico=kasta kattiva-mariuolo-antidemocratico". Un cialtrone va al potere solo se ce lo mette un altro cialtrone, e comunque trovo che questo continuo deresponsabilizzarci non ci renda dei cittadini migliori, anzi.
Non capisco se la tua sia una polemica personale o meno. In ogni caso, nella speranza che come risposta possa bastare a confortarti - se fosse una polemica personale, anche se non credo e non avrei, nel caso, la benché minima intenzione di alimentarla - sappi che non accetto alcun argomento senza prima discuterlo.
Non è una polemica personale, ma una polemica verso un partito (M5S nello specifico) che per tutta la campagna referendaria è andato avanti a dire "difendiamo la nostra Costituzione", "la Costituzione non si tocca".....e poi dopo due ore dagli exit poll se ne esce dicendo di voler introdurre in Costituzione un atrocità come il vincolo di mandato, oltre all'eliminazione del quorum per i referendum.
Joruman solo sul primo punto del tuo ultimo post, gli altri non mi riguardano e non entro certo in diatribe tra altri, devo dire che il giorno in cui un'elettore non avrà più libertà di decidere il suo voto anche in base a motivazioni delle più astruse e non perfettamente magari inerenti al tema del voto medesimo diciamo così come antipatia, incacchiatura, rabbia, ripicca ecct. sarà un brutto giorno per la democrazia perché significherebbe che è stata introdotta qualche forma di controllo o di supervisione sui processi elettorali. Inoltre così diverremmo delle specie di robot senza sentimenti, lobotomizzati come tanti soldatini. L'elettore deve e dovrà sempre votare in base oltre che alla conoscenza, alla sua coscienza anche in base ai suoi istinti pur se questo comporta il rischio del cosiddetto popolo bue o pecora.
Gil Galad - Stella di radianza
Non sono polemico verso le persone comuni, e non nutro frustrazione alcuna. Semplicemente detesto le semplificazioni e i frame populisti, e di questi uno dei più perniciosi e autoassolutori è quello secondo cui "cittadino= buono-onesto-democratico" VS "politico=kasta kattiva-mariuolo-antidemocratico". Un cialtrone va al potere solo se ce lo mette un altro cialtrone, e comunque trovo che questo continuo deresponsabilizzarci non ci renda dei cittadini migliori, anzi.
Troverai, nelle righe sottostanti a quella che hai quotato, la mia replica completa al tuo intervento.
Non vedo il nesso con il mio intervento. Tra l'altro, credo ci sia già, su questo stesso forum, una discussione appositamente dedicata alle polemiche nei confronti del movimento da te citato.Non è una polemica personale, ma una polemica verso un partito (M5S nello specifico) che per tutta la campagna referendaria è andato avanti a dire "difendiamo la nostra Costituzione", "la Costituzione non si tocca".....e poi dopo due ore dagli exit poll se ne esce dicendo di voler introdurre in Costituzione un atrocità come il vincolo di mandato, oltre all'eliminazione del quorum per i referendum.
Io dico solo che nella situazione politica ed economica mondiale che va prospettandosi ci voleva proprio un po' di instabilità.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Troverai, nelle righe sottostanti a quella che hai quotato, la mia replica completa al tuo intervento.
Le ho lette le righe sotto, e sinceramente mi pare di vedere lo stesso frame autoassolutorio: la colpa è della scuola che non funziona, dei media che lanciano messaggi distorti, dei poteri forti che bloccano il progresso dell'essere umano. Del cittadino no. MAI del cittadino.
Non vedo il nesso con il mio intervento. Tra l'altro, credo ci sia già, su questo stesso forum, una discussione appositamente dedicata alle polemiche nei confronti del movimento da te citato.
Il nesso è presto detto: hai detto di esserti speso attivamente per il NO, pensavo che potessi dare una risposta alle mie perplessità sul doppiopesismo di alcuni componenti del fronte del no. Tutto qui. :)