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ADWD - Progetto Rilettura ASOIAF
A di Albert Stark
creato il 25 marzo 2015


Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 14 aprile 2017 21:01

 

Assolutamente riprovevole, poi, la sua inerzia e totale indifferenza verso il regno che si ritrova a governare

Quindi in definitiva... Sì, Stannis è l'unico Baratheon degno.

 

Concordo completamente: se i Sette Regni all'epoca di Robert sono floridi è merito soprattutto di Stannis e Jon Arryn che di fatto governavano al posto suo.

Per quanto riguarda l'indifferenza dello stesso Robert al gesto di Jaime (l'uccisione di Aerys), permettimi di autoquotarmi:

 

 

La struttura a POV dà sempre grosse soddisfazioni.

Nel capitolo di Ned condividiamo il suo punto di vista riguardante Jaime Lannister seduto sul trono dopo aver ucciso il re, e di conseguenza condividiamo il suo giudizio su Jaime, che non è positivo. In questo modo il lettore che ancora non è entrato nelle Cronache e le ritiene un fantasy normale, memore per di più del precedente capitolo di Bran, si fa l'impressione "Stark buoni, Lannister cattivi".

In ASOS, in un pov di Jaime abbiamo il suo punto di vista riguardante quella stessa scena, e il nostro giudizio di fatto si capovolge.

E' un parallelismo che mi ha sempre affascinato.

 

"Non avevi alcun diritto di giudicarmi, Stark".

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 14 aprile 2017 22:10

Ogni tanto passo e butto un'occhiata ^^"

 

Resto del parere che avremmo necessitato di più Robb in generale.

Questa affermazione ti fa guadagnare mille punti stima da parte mia XD

Seriamente, non potrei essere più d'accordo.

 

Malinconia è la parola iniziale quanto quella finale. Forse, più di tutte, è la parola di Jon futuro.

In realtà io l'ho associata a Jon da sempre, ho l'impressione che non lo abbandoni mai.

 

Spendiamo invece due parole in più sul povero Ned: ho letto più volte che nel suo rapporto col Rob presente viene accusato di essere vittima della propria etica, per citare sempre JonSnow. Io invece credo che la sua cecità nei confronti del re sia piuttosto dovuta al suo cuore. Del resto Ned non è colui che nonostante l'apparente freddezza, fa le scelte più criticate proprio per amore? Secondo me il dualismo fors'anche troppo banale "apparente freddezza ma cuore di burro" è la chiave per interpretare questo personaggio.

Ned vede Robert ancora come il suo migliore amico, con cui ha condiviso un rapporto fraterno, lo stesso amico che nel momento critico ha preso le armi accanto a lui (e forse è stato un promotore molto più dello stesso Ned della rivolta). Io credo che Ned non sia cieco o imbrigliato dal suo onore, ma sia per lui un processo estremamente difficile e doloroso fare astrazione e ammettere con sé stesso quanto in basso è caduto il suo amico fraterno.

Credo sarà capitato a chiunque di aver avuto delle difficoltà ad associare a un caro amico la possibilità di un gesto inaspettato o comportamenti atipici, nonostante le prove. E non si tratta di mancanza di razionalità, è che al cuor non si comanda.

Ecco io l'ho sempre vista più o meno in questo modo, laddove molti criticano un eccesso di etica, io vedo un inciampo nel sentimentalismo ^^"

Modificato il 05 July 2024 17:07

E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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***Silk***
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Inviato il 15 aprile 2017 19:18

@JonSnow; non ho ancora avuto il tempo di mettere insieme un commento a Danaerys ed Eddard.

Volevo però già anticipare un commento sul solito topic che ci accomuna, l'incapacità di empatizzare col personaggio di Robert.

Quando Ned vuole dire tutta la verità a Robert si ha vome un sussulto (col senno di poi) non solo pensando alla vicenda di Jamie, che a Robert non fa né caldo né freddo, ma soprattutto pensando alla verità su Jon. Lì Ned comprende, oltre che nelle cripte, che l'odio di Robert per i Targaryen è implacabile e insopibile e per la prima volta vorrebbe tornare indietro. Peccato non lo abbia fatto.

Vorrei aggiungere un'altra cosa: quando Ned gli dice "tu non sei Tywin Lannister", ha ragione, ma in senso negativo. Robert è un personaggio che si avvale del sangue freddo e del coraggio altrui affinché altri compiano indicibilità che lo avvantaggiano. Tywin ci è presentato come un cattivo, ma superbo nelle sue qualità per cui riesce ad avere una certa positività agli occhi dei lettori, con Tywin si può empatizzare, è intelligente. Con Robert no, perché è un personaggio mediocre: fortunato finché è stato affiancato da Jon Arryn e indirettamente anche da Stannis, del quale evidentemente Jon Arryn riconosceva il valore, sfortunato da quando è rimasto in balia dei Lannister. L'unico valore che gli si può riconoscere nell'economia del racconto, oltre al valore in battaglia di un tempo, è la vicinanza di sangue ai Targaryen che gli ha permesso di reclamare il trono dopo la ribellione.

 

Stannis è l'unico Baratheon degno, ma è anche l'unico Baratheon di cui, fin dal primo pov in acok, si capisce che non ce la farà. Purtroppo. Ma questa è un'altra storia. Più avanti commento gli altri 2 pov.


"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

***

 

"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 

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Roose_Bolton
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Roose_Bolton
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Inviato il 18 aprile 2017 10:02

Ciao a tutti. Sto partecipando anch’io alla rilettura! Non essendo bravo con le parole commenterò solo i punti che secondo me hanno davvero peso o quelli che mi creano dubbi e confusione. Comunque leggerò ogni vostro commento perché siete davvero fenomenali nel notare praticamente tutto. Grazie.

 

Jon II

 

Tre saluti narrati. Bran, Robb e Arya.

Capisco che raccontare l’ultimo incontro con Rickon sarebbe stato abbastanza inutile per la storia ma GRRM non accenna neanche un secondo a Sansa. Secondo me Jon sa ciò che Sansa pensa di lui, cioè che è solo un bastardo, ma se gliene importasse qualcosa, tra i suoi pensieri Sansa sarebbe apparsa. Penso che ci sia una sana indifferenza nei confronti della sorellastra e sono contento di questo, perché se nella prima lettura ho odiato Sansa, adesso spero che faccia una brutta fine. È Sicuramente la peggiore Stark.


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Aegon il mediocre
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Aegon il mediocre
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Inviato il 18 aprile 2017 10:49

TYRION

 

" Aveva scelto una vita aspra... o forse sarebbe stato più opportuno dire che una vita aspra era stata scelta per lui", una delle citazioni che preferisco.

Un Jon ancora illuso, sognatore e speranzoso. Che sia emotività, apatica rigidità, stupidità, ogni Stark ha un tarlo in testa che scaccia la logica e la razionalità. Eppure Jon migliorerà, ah ma lui non è stark.

 

CATELYN

 

"Se sei destinato a regnare il nord è bene che tu pensi con lucidità" disse la madre preoccupata al figlio tardo....già pensare e basta sarebbe tanto.
Poi quando con i disegnini ci arriva, Cat la buona si inorgoglisce, ci manca solo che gli dia un biscottino e lo nomini mastro dei cavalli o direttamente cavallo del mastro.
"Sì" ripeté con forza Cat, il lupo è utile alle strette.
...." E mai, mai sfoderare la spada a meno che tu non sia pronto a usarla. Sciocco ragazzo, quante volte te l'ho ripetuto?"
Robb, colto in fallo, tornò di colpo a essere un ragazzo di quattordici anni e rimise la spada nel fodero... Avrei voluto lo stesso Rodrik a dargli due sberle alla sua proclamazione... ma dove vai? cosa fai? sei un ragazzino inesperto e beota....e invece perse il nord...ma l'andazzo si vede già da qua.
SANSA
-
NED
Si inizia ad intuire l'epic fail.
Modificato il 05 July 2024 17:07

                   2zexno1.png                       

 

" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "

 

Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 18 aprile 2017 16:14

Sperando di non disturbare, faccio un'altra delle mie incursioni, per lasciare questa volta qualche osservazione sul capitolo di Catelyn.

 

Da un lato è un capitolo cui sono particolarmente affezionata, perchè è il momento in cui Robb comincia a sentire il peso della responsabilità, simboleggiata dalla spada che porta al fianco (la mia parte preferita in assoluto è quando comincia a dare ordini riguardo a Bran e Robb parve aumentare di statura), dall'altro mi è sempre piaciuta molto la parte del "concilio segreto" tra Cat, Robb, Maestro Luwin, Ser Roderick e Theon Greyjoy per l'atmosfera quasi "familiare".

In particolare trovo molto interessante (e anche un po' sentimentale dai) proprio come quest'ultimo non solo venga in modo naturale ammesso al concilio riconoscendovi una vicinanza alla famiglia, ma anche come lui stesso si senta parte di questa stessa famiglia e in dovere di parlare, prima arrivando a dubitare delle parole di Cat e poi preoccupandosi per la sicurezza di lady Catelyn.

Vorrei però portare la vostra attenzione su una frase che, col senno di poi, mi ha colpito molto e sulla quale ho avuto modo di interrogarmi più volte.

 

<<Mia signora.>> Theon Greyjoy mise la mano sull'impugnatura della propria spada. <<Se si arriverà a tanto, grande è il debito che la mia Casa ha nei confronti della nobile Casa Stark.>>

 

Ora, grosse risate a parte pensando a quel che succederà, un po' fa sorridere l'ingenuità dello stesso Theon che è anni luce dall'interpretare il pensiero del padre Balon e di tutta la famiglia nonchè del suo popolo, mi sono sempre chiesta: quale sarebbe questo grande debito cui allude Theon?

Riflettendoci ho concluso che il suo ragionamento sia più o meno del tipo: mi avete trattato bene e mio padre dovrebbe sentirsene grato... solo che Theon pare essersi dimenticato il motivo per cui si trova a Grande Inverno.

O forse, con pragmaticità, il suo pensiero è comunque che gli Stark lo hanno trattato bene anche se non erano tenuti a farlo e lui comunque si sente grato.

Poi con quella punta di arroganza tipica del suo sangue si espone e la spara grossa, garantendo in pratica un'alleanza... e forse dimenticandosi che l'eventuale aiuto di suo padre potrebbe venire solo per la sua condizione, di inferiorità.

A ben vedere trovo che già in questa uscita di Theon siano presenti i germi di tutta quella che è la sua vicenda personale. Lui, impulsivo e sicuro di sè, che si sente grato, così grato da dimenticarsi che l'alleanza o meglio, la sottomissione della sua famiglia, poggia letteralmente sulla sua testa. Credo anche che il suo modo di porsi durante il concilio indichi la condizione di assoluta parità con cui vede egli stesso all'interno della famiglia, rafforzata forse dall'idea che gli Stark, al momento, non lo hanno ancora cacciato al suo posto. Epperò anche in questo caso, laddove molti muovono le critiche sulla condizione di Theon all'interno della famiglia Stark, vediamo che lui viene incluso nel concilio, gli viene data piena facoltà di parlare, Cat valuta addirittura anche lui come messaggero.

Davvero ritengo che queste poche righe siano dense di significato e sarei curiosa di sentire anche il vostro parere.

Modificato il 05 July 2024 17:07

E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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AemonTargaryen
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513 messaggi
AemonTargaryen
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Inviato il 18 aprile 2017 18:12

AGOT, capitoli 13-16.

 

Tyrion.

 

Capitolo che si apre con la descrizione dell'aspro territorio del Nord.

 

Si sottolinea ancora l'inquietante silenzio del metalupo di Jon Snow, che continua a suscitare l'attenzione di Tyrion Lannister.

 

"Aveva scelto una vita aspra... o forse sarebbe stato più opportuno dire che una vita aspra era stata scelta per lui." Questa citazione da te riportata è emblematica.

 

È curioso lo "scambio" con Benjen, che culmina con l'accettazione della pelliccia di orso da parte del Folletto. Significativo questo passaggio, in cui, con poche parole, GRRM riesce a dirci molto: un Lannister non rifiuta mai niente, con o senza buona grazia. Un Lannister prende quanto gli viene offerto.

 

Nel seguente passaggio (in terza persona) George dev'essersi divertito. Tyrion osserva Jon e pensa: non ne portava il nome, ma il suo volto era quello degli Stark: lungo, solenne, guardingo. Un volto che non lasciava trasparire nulla. Chiunque fosse la madre, assai poco di lei era passato al figlio.

 

Una piccola premessa: sono molto legato al personaggio di Robb Stark, e nonostante il suo essere tremendamente sfuggente all'interno dell'opera, provo una grande empatia, per lui, a livello umano.

Ma fra questo capitolo e quello di Catelyn che seguirà, colpisce parecchio il confronto fra lui e Jon Snow. Confronto, tutto sommato, impietoso. Sul Robb di "adesso", ci sei andato giù abbastanza pesante, ma non hai tutti i torti. Non riporterò, quindi, i passaggi che lo riguardano già citati da te. Mi limito, invece, a riportare due righe del dialogo fra Tyrion e Jon dopo l'intervento di Ghost, nel momento in cui il secondo si calma:

 

«Però è tutto vero, non è così?» Jon restituì la sacca. «Quanto hai detto riguardo alla confraternita dei guardiani della notte, intendo.»

Tyrion annuì.

«Se è così» le labbra di Jon assunsero una piega amara «significa che così dev'essere.»

«Molto bene, bastardo.» Tyrion gli sorrise scoprendo i denti. «Piuttosto che accettare una dura verità, la maggior parte degli uomini la negherebbe.»

 

Da sottolineare anche la chiusura del capitolo, con Jon Snow immobile, in piedi accanto al fuoco, mentre scrutava le fiamme con i lineamenti tesi.

In generale, credo che Tyrion riveda molto, di sé, nel ragazzo.

Tyrion Lannister ebbe un sorriso triste e andò a dormire.

 

Catelyn.

 

Dolore. Dolore al punto da tangere la follia. Un dolore che nel prosieguo della storia continuerà a non risparmiare nulla, a Catelyn.

 

Lo sforzo di Robb è apprezzabile. Sta appena cominciando a sentire su di sé il peso di ciò che sarà destinato ad essere. Però, ad "oggi", non riesco a darti torto, Aegon. I primi momenti da signore di Grande Inverno sono abbastanza imbarazzanti. Fortunatamente, accanto a lui, c'è ancora un grande uomo come Luwin. Eppure anche lui ha i suoi picchi positivi, soprattutto nel momento in cui dà ordini riguardo alla protezione di Bran.

 

E poi, Theon continua a mentire a se stesso parlando della "propria casata". A parte il "dato" biologico, lui non è mai stato un Greyjoy. Qui mi trovo abbastanza d'accordo con Lyra, le cui "incursioni" fanno molto piacere.

 

La scena del salvataggio di Catelyn e Bran da parte di Summer, ancora un lupo senza nome, mi ha emozionato, nonostante fossi in rilettura.

 

Postilla: tenera, l'immagine del piccolo Rickon attaccato alla gamba di Robb.

 

Sansa.

 

Premessa.

Sansa è un personaggio che subisce spesso critiche asperrime. Molte di queste sono ingiuste.

È un personaggio complesso, e va apprezzato nelle sue varie sfaccettature. Parliamo di una ragazzina che finisce in balia degli eventi, rimanendoci per quasi cinque libri. Parliamo di una bambina che vede crollare di colpo le proprie convinzioni, le proprie aspettative, i propri sogni.

Se Catelyn ha odiato Jon per ben quattordici anni, Sansa non ne ha alcuna colpa. Non si possono addossare ad un bambino le colpe dei genitori.

In generale, trovo sbagliato affibbiare ad una bambina di undici anni tutte le etichette negative che, di solito, si affibbiano a Sansa Stark.

Trovo calzante l'analisi di @Erodiade (v. commento ad Arya I) di qualche settimana fa:

 

"Sansa non è una ragazza meschina che la deride, tutt'altro, ma essere spesso al centro dell'attenzione, essere bella e versata nelle arti femminili l'hanno resa molto più sicura di sé rispetto ad Arya, e la sicurezza di sé si traduce di frequente in un pizzico di presunzione o di vanità. Tutto sommato, per com'è stata cresciuta a me Sansa appare fin troppo umile a King's Landing si sentirà ripetere così tante volte di essere stupida che finirà per crederci, una persona tanto sicura non sarebbe stata manipolabile in questo senso invece.

Ricordo che anni fa, appena letto AGOT, certe uscite di Sansa mi sembravano cattivelle, come quella in cui sottolinea che Jon sia un bastardo, ma pensandoci ragiona come le hanno insegnato a fare, non è una 'ribelle del pensiero' come Arya che si lamenta sin da subito perché a Jon non è permesso duellare con gli altri e a lei non è concesso di impugnare una spada."

 

L'interazione iniziale fra Sansa e Lady è straordinariamente funzionale a ciò che avverrà nel successivo capitolo di Eddard.

 

Un aspetto che mi colpisce, per quanto riguarda la Sansa di questi capitoli, è la tremenda contrapposizione di due aspetti reciprocamente idiosincratici (ab imis), che non possono in alcun modo coesistere.

Da un lato il forte legame con Lady, che la spinge addirittura ad infrangere l'etichetta (infischiandosene, per la prima volta, dei richiami della Rottenmeier), dall'altro tutto il resto: la vita di corte, il piccolo satanasso dai capelli biondi, la compagnia della regina nella casa su ruote e via dicendo.

 

Tanta tristezza, ma in ogni caso, non poteva andare diversamente. Lady e Nymeria non se la sarebbero mai cavata, a King's Landing.

 

Eddard.

 

Prendete il peggior marito possibile e la peggiore moglie possibile, metteteli insieme, ed avrete i coniugi reali.

 

Volevo fare un intervento lungo e riflessivo, davvero. Purtroppo, le battute di Renly su suo nipote Kevin McCallister mi hanno impedito di prendere sul serio il commento di questo capitolo.

 

«Dente di leone lo chiamava, quel suo spiedino.»

 

 

 

 

 

Va bene, torniamo nei ranghi.

 

Guardò Robert, il suo vecchio amico, il suo fratello di sangue.«Ti prego, Robert. In nome dell'affetto che hai per me, dell'amore che avevi per mia sorella... ti prego.»

 

La dignità di Robert Baratheon (o meglio, quel poco che - forse - potrebbe esserne rimasto) esce da questo capitolo in frantumi.

 

«In questo caso, Robert, che sia tu a farlo.» C'era di nuovo il gelo nella voce di lord Stark. «Abbi almeno questo coraggio.»

Robert lo guardò con occhi freddi e inespressivi. Non disse una parola. Alla fine si girò e se ne andò, i passi pesanti come piombo.

 

Per converso, Eddard Stark, nonostante i suoi mille difetti, rimane un uomo dall'enorme statura morale. E le menzogne, i fantasmi del passato, non la sminuiscono.

L'unico neo, rimane il "non aver pianificato" (come avete sottolineato nei commenti dei primi capitoli) il futuro di Jon.

 

«Tu, Stark?» Cersei Lannister lo osservò, piena di sospetto. «Che cos'è, un trucco? Perché proprio tu vuoi fare una cosa del genere?»

«Perché quella creatura viene dalle terre del Nord.» Tutti gli sguardi erano fissi su di lui, ma era quello di Sansa il solo a scavarlo dentro. «E merita di meglio del macellaio di corte.»

 

Eddard non solo dà alla piccola Lady una morte dignitosa, pur nella sua immensa tragicità. Le dà anche una degna sepoltura a Grande Inverno. Proprio come una vera Stark.

 

Quando tutto fu finito, disse a Jory:«Scegli quattro uomini. Voglio che riportino il corpo al Nord e che la seppelliscano a Grande Inverno.»

«Tutta quella strada?» Jory non riusciva a crederci.

«Tutta quella strada» confermò Ned. «La donna Lannister non avrà mai questa pelle di lupo.»

Modificato il 05 July 2024 17:07

J
JonSnow;
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3334 messaggi
JonSnow;
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J

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3334 messaggi
Inviato il 20 aprile 2017 17:58

Tyrion:

Un capitolo che è il prosieguo della presentazione cerebrale del folletto. Ancora una volta Tyrion è incapace di sottrarsi ad una certa ironia sulla sua situazione fisica. Sotto un certo punto di vista è possibile intendere tale incapacità come una ribellione capricciosa, a ragione o torto, di cui vuole a tutti i costi rendere partecipe il mondo e le persone circostanti. Altrettanto si fa strada quel cinismo semi assoluto di cui Tyrion è ben munito. Il come attacchi Jon e ogni evento di benevolenza familiare a lui correlato, etichettandola solo come presunta e sottolineandone solo gli aspetti negativi, pur veri che possano essere, è indicativo. Forse è una delle sfaccettature che hanno reso il personaggio in questione così carismatico e controverso al punto giusto. Dall'altra parte Jon è nel pieno della sua età, con comportamenti più impulsivi ed immediati del solito, rispetto al pg riflessivo e cupo che poi emergerà sempre di più. Lo stesso Tyrion ne coglie l'intelligenza ed il valore, oltre che una personalità in grado di divertirlo a suo modo. Per questo, forse, al di là dell'ironia, si sente in dovere di impartirgli un insegnamento sincero e renderlo quindi partecipe della verità.

Catelyn:

Questo, invece, è uno scritto coerente e in grado di trasmettere quanta più ansia possibile. Catelyn, per molti, non è un PoV facile da leggere e comprendere fino in fondo, un po' perché non si ha sempre la forza di gestire i suoi estremismi emotivi. In ogni caso emerge l'amore quasi morboso per la sua prole e il senso di appartenenza ai Tully, laddove la famiglia si ritrova al primo posto. E' inoltre reale, umana, distante da certi canoni. Debole, ma allo stesso tempo forte in virtù di tale debolezza. Abbiamo poi una parziale dimostrazione di maturità da parte di Robb. Parziale perché, per quanto ricalchi per un tratto il padre senza ancora emularlo, finisce per ritrovarsi ancora una volta preda della sua giovane età nel momento in cui sguaina la spada inutilmente, per poi ricevere l'aspro ammonimento di Ser Rodrik. L'aggressione è frenetica più che drammatica, ma indubbiamente e come risaputo, è la famosa risata isterica a spiccare, come continua a spiccare l'intreccio di Martin basato sul legame Stark-metalupi. Buffe e rammaricanti le affermazioni di Theon, che vive nelle proprie autoconvinzioni di mezzo lupo, da cui poi si desterà con violenza in futuro.

Sansa:

Alla prima lettura, quasi sempre, ci si lascia cogliere da naturale antipatia nei suoi confronti. Personalmente Sansa è il personaggio che più di tutti ho rivalutato in ASOIAF, finendo tra i miei preferito. Nel primo giro non ho avuto particolari scossoni nei suoi confronti, successivamente l'ho apprezzata per la diversità dal proprio branco, la sua unicità e il fatto che riesca ad avere un percorso proprio indifferentemente dalla sua presunta incapacità, senza contare l'interesse che suscitano i contenuti dei suoi PoV, molto spesso a causa della sua presenza ad Approdo. La Sansa iniziale che qui osserviamo è vittima dell'educazione impartitale, della visione del mondo di sua madre e della Septa, del totale servilismo verso regole estreme. In virtù di tale servilismo Sansa appare talvolta semplicistica e, nella maggior parte dei casi, stupida. Per quanto gli elementi a disposizione portino ripetutamente in quest'ultima direzione, non la penso propriamente così. Credo che non si tratti di una totale mancanza di acume, quanto della mancanza di concentrazione su ciò che le accade intorno e sulle azioni di chi la circonda, una lacune a cui rimedierà col tempo e con la vicinanza di Ditocorto. Con ciò non intendo dire che sia un genio incompreso e non ne sto affermando l'intelligenza, mi limito a smentirne la completa stupidità. Alla fine, come si nota dalle riflessioni sui lividi di Arya e dal confronto con Renly, anche lei è in grado di porre in essere qualche osservazione. Per il resto brulica di immaturità, diversità, superficialità. Ed è un bene sia inizialmente così. Sono dati di fatto che la rendono reale, che la fanno assurgere al ruolo che le compete. Per quanto l'età, come abbiamo visto con Arya, non giustifichi la mancanza di prontezza e assenza di pregiudizi nel prossimo. Si può notare una sorta di razzismo in Sansa, oltre che l'innato essere snob, ma sono appunto tratti figli di talune visioni impartitele e che lei ha assorbito con totale assenza di spirito critico. Il rapporto con Lady è una sorta di rapporto con sé stessa o comunque con un immagine a lei vicina, più che una prova di vicinanza agli Stark. Proprio come dai paragoni Myrcella-Arya, Sansa è all'inizio incapace di accettare la diversità, un po' come il lettore è incapace di accettare di buon grado la sua diversità dalla famiglia Stark. Per il resto avevo scordato le doti canore di Joffrey.

Eddard:

Continua a non avere pecche, a viaggiare su una sorta di perfezione onirica. Io ho la massima empatia per Ned, nonostante non mi abbia mai coinvolto a pieno. C'è da dire che nonostante sia molto amato proprio per la suddetta perfezione, quest'ultima non favorisce a pieno lo spessore del personaggio, penalizzato dalla mancanza di cadute e macchie forse necessarie. Paradossalmente, se avesse realmente messo al mondo Jon, forse sarebbe stato più vicino ad una perfezione narrativa che non personale. Resta comunque un pilastro, nonostante sia privo di sbagli. Comunque l'ho adorato nel confronto con Robert e nel mettere in atto determinati dettami del Nord. Nonostante egli continui a vivere nell'immagine del Robert che conosceva, si rivela comunque in grado di fronteggiarlo nel necessario. D'altro canto Robert si dimostra ancora una volta un vile ed un codardo, incapace di sobbarcarsi dell'anche minima responsabilità, dileguandosi come l'ultimo dei vigliacchi. Ancora una volta ciò che favorisce è un canone inverso della giustizia ed ancora una volta riceve il mio disgusto.

PS. Mai amato Renly, ma qui, nello schernire Joffrey, è stato spettacolare.


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« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

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Inviato il 21 aprile 2017 0:54

Un inciso veloce su Danaerys II e Eddard II di settimana scorsa:

 

Dany

La sua crescita coincide con l'emancipazione dal fratello attraverso il matrimoniocol khal: è proprio in questo capitolo che abbiamo il primo sogno di drago.

Sempre in occasione del matrimonio, Illyrio le regala le 3 uova di drago pietrificate dalle Shadow Lands beyond Asshai. Col senno di poi, mi sono sempre chiesta: perché?

 

Ned

Robert continua a vivere nel passato, aspira soltanto ad imprese da cavaliere, sfuggendo alle responsabilità di regnante. E rimarca l'odio profondo per i Targaryen: a distanza di quindici anni, non ha cambiato idea sul trattamento riservato ai Targaryen, ritenendo l'omicidio dei figli di Rhaegar normale amministrazione del tempo di guerra, per lui non erano bambini ma dragonspawn. E lo stesso trattamento vuole riservare a Dany.

Neanche il racconto che finalmente Ned fa a Robert sui Lannister e il poco onore con cui conquistarono KL lo fa ragionare.

Questo scorcio di Robert apre gli occhi a Ned ma evidentemente non abbastanza per fargli girare i tacchi:

 

For a moment Ned did not follow. He had run out of words, and he was filled with a vast sense of helplessness. Not for the first time, he wondered what he was doing here and why he had come. He was no Jon Arryn, to curb the wildness of his king and teach him wisdom. Robert would do as he pleased, as he always had, and nothing Ned could say or do would change that.

 

Piccola parentesi: ci presentano i tumuli in questo capitolo e ci viene detto che nelle antiche terre del nord sono ovunque: che possano avere un impatto sulla battaglia a venire?

 

Edit: altra piccola parentesi, viene detto che i Targaryen abbiano ancora un seguito nascosto in attesa del loro ritorno. Interessante vedere con i loro sbarchi chi gli si accoderà.

 

Passo ai capitoli di questa settimana:

 

Tyrion II

Tyrion presentatoci come uno dei personaggi più acuti dice su Ghost: there was something very unsettling about that animal.

Qua vediamo che anche il più acuto degli Stark, Jon, è stato cresciuto in una campana di vetro, è ancora molto acerbo, e come i suoi fratelli ha in mente una serie di miti e cliché da dover sfatare, in primis quelli relativi ai GdN. È un brutto colpo ma ha la prontezza (che ad esempio un po' mancherà a Sansa) di accettare questa presa di coscienza ed iniziare ad adattarvisi almeno psicologicamente.

Ci è anche presentato il fascino che i draghi esercitano su Tyrion, con questa scusa viene inquadrata la loro potenza e la loro estinzione, probabilmente per rendere ancora più speciale il gesto vhe compirà Dany alla fine di queso libro. Ma la storia dell'antenato Lannister ci fa meglio inquadrare l'affermazione di Tyrion sulla caratteristica approfittatrice della sua famiglia, quasi come fosse un tratto genetico: come Tyrion non rifiuta la pelle d'orso di Jon, re Loren dopo essere sfuggito al fuoco dei 3 conquistatori vede bene di arrendersi e giurar loro fedeltà.

È anche un modo per introdurre il rapporto problematico col padre e la sorella.

Modificato il 05 July 2024 17:07

"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

***

 

"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 

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Inviato il 22 aprile 2017 0:45

Catelyn III

Vediamo Cat completamente avvinta dal dolore e dall'ansia e dalla disperazione che ogni secondo possa essere l'ultimo su questa Terra di suo figlio, tutto il resto per lei non conta. Come diceva JonSnow; vediamo in Cat estrema debolezza ed estrema forza allo stesso tempo, è quasi l'incarnazione di un ossimoro ed è ciò che rende il personaggio molto interessante. Ed anche molto umano quando scopriamo che Bran è il suo prediletto.

Nella lotta contro il killer, è estremamente selvaggia: cerca di togliergli il pugnale prendendolo per la lama, gli stacca a morsi un pezzo di mano, quando Summer lo uccide più o meno sopra di lei, inondandola di sangue, il sollievo del passato pericolo le fanno sentire questo sangue rassicurante come una pioggia calda. Avviamo un primo tassello inquietante della trasformazione a cui andrà incontro Cat.

Sappiamo che Ned, nonostante l'incidente probabilmente causato da qualcuno dei visitatori, sceglie comunque di partire con le figlie.

Nel capitolo precedente abbiamo visto l'inizio della maturazione di Jon, che abbatte i pensieri rosei sui GdN, sia dall'esperienza del viaggio con quelli che oltre a suo zio sono davvero GdN, sia grazie all'aiuto di Tyrion. In questo, vediamo Robb già maturi nel primo dialogo con la madre: si prende carico delle nuove nomine e riporta Cat ai suoi doveri di madre. In realtà è una maturazione forzata dalla contingenza, dimostra quasi subito la sua fragilità non appena Master Luwin lascia la stanza.

Dopo l'attacco del killer, infatti, prende subito le prime lezioni sia da Cat sia da Ser Rodrik.

Il tratto più interessante di Robb è che è in grado di discernere i lupi dal loro ululato: sembra quasi un modo di esprimere attraverso gli occhi di Cat le sue capacità di metamorfo.

Abbiamo anche il primo tassello dell'educazione estremamente alternativa, dura e selvaggia che subirà Rickon: non capisce che cosa è successo, il padre, Jon e le sorelle non ci sono più, la madre e Bran sono chiusi in una stanza, pensa che sia rimasto solo Robb e che tutti lo abbiano abbandonato.

Come diceva Lyra, Theon fa molta tenerezza: troppo impulsivo e totalmente ignaro di cosa significhi essere un Greyjoy. Gli Stark lo hanno trattato così ben da far crescere anche lui in una campana di vetro, pensando che non sia un ostaggio? Come può pensare che la sua casata possa ritenersi in debito con gli Stark? Neanche Sansa a KL arriva a tanto...


"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

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Inviato il 22 aprile 2017 12:50

Sansa I

Su Sansa concordo con @JonSnow; e forse ancor di più con @Aemon ed @Erodiade.

Già dal pov di Arya ma anche da quello di Jon capiamo che è, passatemi il termine, la "secchiona" di casa: è stata cresciuta dalla madre e dalla septa per essere maritata bene. Alla tenera età di 11 anni, i suoi obiettivi di vita sono quelli che le hanno insegnato. Probabilmente, sia perché prima figlia che va maritata per prima, sia perché caratterialmemte più conciliante, sia perché nel capitolo precedente intuiamo una predilezione di Cat per i figli che le somigliano, tendo a presupporre che sia stata educata in maniera più rigida rispetto ad Arya. Però con Lady, viene fuori la sua vera natura, per la prima volta ha un legame più forte che le fa ignorare le regole a cui è stata abituata.

Altro dato significativo è l'unione tra le 2 sorelle, per quanto siano diverse, per quanto Sansa effettivamente non capisca Arya, copre la sua scappatella di fronte alla septa, si nota anche preoccupazione verso di lei, oltre che per sé stessa, ogni volta che torna coi lividi o che infrange le regole e potrebbe incorrere in pericoli.

Quando va a cercarla vediamo la grande differenza tra le 2: per Sansa l'obiettivo massimo è l'onore di trascorrere parte del viaggio con le donne della famiglia reale nella loro carrozza (se vogliamo contestualizzarlo nei 5 libri, è già un obiettivo politico), per Arya invece questa è una grossa seccatura, la vediamo già alla ricerca dell'avventura e se vogliamo della conoscenza, vuole prendere questa unica occasione di passare accanto ad un luogo storico, per visitarlo e provare a cercare i rubini di Rhaegar come molti hanno fatto prima di lei. Sansa non capisce cosa ci trovi, non riuscendo a cogliere evidentemente il valore della conoscenza, per lei i luoghi sono tutti uguali e non c'è ragione per cui interagire con persone di rango inferiore possa risultare interessante. In soldoni, tutto quello che affascina Arya è detestato da Sansa e viceversa. Sansa non riesce neanche a comprendere il rapporto di affetto tra Arya e il padre. Arya con ogni probabilità è la figlia preferita da Ned perché gli ricorda la sorella, per cui questo, sommato al fatto che Cat preferisse Sansa, ha avuto una certa importanza nella maggiore tolleranza con cui presuppongo sia stata educata.

C'è anche da dire che Sansa è meno sveglia della sorella e anche piuttosto superficiale, riconducendo l'opinione che ha sugli altri al rango e al loro aspetto esteriore.

Molti criticano l'infatuazione che Sansa ha per Joffrey, ma ci sta tutta, un'undicenne cresciuta per essere maritata bene e vissuta in una realtà ovattata, giustamente si sente già innamorata del futuro re a cui è stata promessa: raggiungerà il più alto rango possibile per una donna e il futuro marito ha anche un bell'aspetto, non conoscendolo e non avendo conosciuto fino a quel momento nessuna persona cattiva perché dovrebbe pensare che lo sia?

La prima interazione che hanno quando vede Joffrey come suo salvatore dalla presenza inquietante di Payne rafforza questa sua infatuazione: noi ci accorgiamo che è Cersei che lo invita a intervenire, ma una Sansa in preda al panico probabilmente no. Infatti quando si allontanano per passare la giornata insieme è più cotta di prima e si annulla pur di compiacerlo: accetta di andare a cavallo e di non portare Lady, finendo per andare a fare le stesse cose che fa Arya ma che lei detesta.

Da questa vicenda, invece, possiamo vedere dell'altro in Joffrey: da Lannister ha un forte orgoglio, è fortemente irritato quando Renly si rivolge a Sansa chiamandola wolf girl, a differenza degli altri cavalieri che scherzano e con leggerezza cercano di rimettere Sansa a suo agio, lui, primo tra i primi, e poco Baratheon in questo (non c'è da stupirsi, essendo figlio di Jamie), si irrigidisce e non sta allo scherzo. Si irrita anche quando Sansa gli chiede perché ser Ilyn non parli e la prima risposta arriva da Renly.

Questo suo lato emerge poi nell'incontro con Arya e Mycah, in preda ai fumi dell'alcol, appena capisce che Mycah dal basso del suo rango stava giocando a fare il cavaliere con la sorella della sua promessa, smatta e ha il preciso intento di volerlo ferire in modo tale che l'episodio gli sia da monito. Arya si mette in mezzo e con l'aiuto di Nymeria umilia pesantemente Joffrey che, in situazione di pericolo, diventa infantile (no, don't hurt me. I'll tell my mother.). Da questo momento, Joffrey sfogherà tutta la sua ira derivante dall'umiliazione su Sansa.

 

Breve inciso:

Lady, da bravo metalupo preveggente, ringhia a Ilyn Payne appena lo vede, anticipando ciò che rappresenterà alla fine del libro, ma anche durante la battaglia delle acque nere. È interessante tenere nota di queste anticipazioni per prevedere quelle che devono ancora venire. Bizzarro che nessun metalupo abbia mai mostrato ostilità verso Theon, ma che le sue gesta siano anticipate solo dai green dreams.


"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

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"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 

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Inviato il 22 aprile 2017 16:09

Su quest'ultimissima osservazione faccio un inciso: mi sono sempre chiesta anche io come mai i metalupi non abbiano mai MAI manifestato il benchè minimo dubbio verso Theon.

Riflettendoci, credo sia perchè i loro sensi sono tarati sulle emozioni e sull'animo delle persone, e Theon fino a questo momento, ma anche in seguito non ha mai avuto sinceramente in animo di far del male agli Stark. Un po' di invidia e dispiacere forse che però sono e sarebbero stati pronti a svanire alla prima manifestazione veramente fraterna/amichevole da parte degli Stark.

Modificato il 05 July 2024 17:07

E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Inviato il 22 aprile 2017 16:46

Infine Eddard III

 

Ned perché dopo questa ennesima conferma di ciò che ti aspetta a KL non alzi i tacchi e torni a casa? 😢😢😢

Ovviamente per ragioni di trama non può, ormai però sarebbe troppo tardi, rischierebbe di essere considerato un traditore e con estrema probabilità la scorta Lannister/reale è più numerosa di quella Stark. Visto il rischio corso da Arya però mi pare azzardato non rispedire le figlie a casa di nascosto insieme alla salma della povera Lady.

C'è anche da aggiungere la ferma volontà di Ned di rendere giustizia a chi lo ha cresciuto, dopo questa vicenda e quella di Bran, comprende la pericolosità dei Lannister e probabilmente vuole che giustizia sia fatta.

 

Ned è fuori di sé, ha temuto di perdere sua figlia ma cerca di mantenere la dignità che ci si aspetta dal primo cavaliere. Del resto, l'esercito Lannister non si è scomposto a uccidere Rhaenys e Aegon anni fa, cosa gli impedisce di fare lo stesso con Arya? Non ha neanche sangue reale...

Arya per la prima volta scopre le regole della società in cui vive, che evidentemente era riuscita ad ignorare fino a quel momento, come in questo caso, non si può dire che sempre siano giuste, ma esistono per cui vanno prese in considerazione. Chi ha più potere fa le regole e, per la prima volta, il maggior potere non è degli Stark.

Joffrey è ancor più umiliato e deriso di fronte a tutti da Renly (fantastiche le sue battute!).

Sansa, ormai in balia della sua cotta, sceglie di non prendere posizione e pagherà amaramente questa scelta. Interessante che continui a fissare Arya quando Jory le separa: sguardo di scuse per non essersi schierata o di rimprovero per aver rovinato tutto non stando alle regole come al solito? Chissà...

L'uccisione di Lady rappresenta la brutale fine dell'infanzia di Sansa: quando Ned guarda Lady e riflette sul nome che Sansa le ha dato, la ricorda come la più piccola, bella, gentile e fiduciosa della cucciolata. Questo è ciò che Sansa è stata fino a quel momento e non sarà più: la più bambina, bella, gentile e piena di fiducia nel prossimo.

Robert continua a dimostrare la sua mediocrità: non punisce Arya, né Joffrey minimizzando l'accaduto ma richiede la vita di un metalupo per dare una minima soddisfazione a Cersei. Ned lo sfida ad avere il coraggio della propria sentenza e lui esce dalla stanza, ammettendo l'ingiustizia di cui richiede il compimento ed anche una certa codardia.

 

Piccolo inciso relativo al passato: la vicenda si svolge al castello dei Darry, che hanno supportato i Targaryen al tempo della ribellione e gli ospiti anche se tollerati non si può dire siano i benvenuti. Quello che leggevamo nel precedente capitolo di Ned è vero: c'è ancora chi ritiene Robert un usurpatore (e come dargli torto!😂).

Modificato il 05 July 2024 17:07

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She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

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"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 

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Inviato il 22 aprile 2017 16:54

Su quest'ultimissima osservazione faccio un inciso: mi sono sempre chiesta anche io come mai i metalupi non abbiano mai MAI manifestato il benchè minimo dubbio verso Theon.

Riflettendoci, credo sia perchè i loro sensi sono tarati sulle emozioni e sull'animo delle persone, e Theon fino a questo momento, ma anche in seguito non ha mai avuto sinceramente in animo di far del male agli Stark. Un po' di invidia e dispiacere forse che però sono e sarebbero stati pronti a svanire alla prima manifestazione veramente fraterna/amichevole da parte degli Stark.

È una possibilità molto plausibile e mi piace di più rispetto all'idea di un refuso da prima bozza!

In effetti considerando quanto si espone al concilio in camera di Cat, non può che essere così. L'educazione Stark diciamo che ha messo i bastoni tra le ruote un po' anche a lui, non solo ai piccoli Stark e Jon.


"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”

 

She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.

 

“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”

 

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"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor. 

 

 

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Lyra Stark
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Inviato il 24 aprile 2017 14:34

Col senno di poi, credo che a lui li abbia messi molto più di loro. I figli di Ned appartengono al loro mondo e vi sono riconosciuti, così come Jon che comunque ha chiara l'idea di essere un bastardo e alla Barriera si inserisce abbastanza bene.

L'unico che per "educazione" fa proprio a pugni con la sua originaria provenienza è Theon. Anche se in questo caso non credo che il problema sia tanto dovuto all'aver ricevuto quel tipo di imprinting - essere lord onorevoli alla fine non è chissà quale principio sovversivo rispetto alla norma - il problema è che le Isole di Ferro sono proprio un caso a sè ed un enclave culturale all'interno di Westeros.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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