Concludo il commento con i capitoli mancanti.

Sansa

E' da qui che Sansa comincia a piacermi sul serio, e la decapitazione di Eddard ha dato l'avvio al cambiamento che la condurrà lontano, molto lontano dalla bambina innamorata di Joffrey che è stata.

Ammirevole il modo in cui abbia compreso come "indurirsi", come ignorare la mano di Joffrey posata sulla sua, come compiacerlo senza cedere alla speranza. Piacevole il modo in cui i fratellini del "re", Tommen e Myrcella, le vogliano bene. Bimbi sfuggiti agli implacabili bisbiglii di Cersei, per il momento.

E' da questo capitolo che s'intravede anche un piccolo cambiamento nel Mastino: da bestia ringhiante dei primi capitoli, rivela una profondità inaspettata quando aiuta Sansa a sfilarsi via dal pasticcio per ser Dontos, lasciando intravedere i futuri sviluppi.

Tyrion

Adoro i capitoli del Folletto. Lui è come sempre arguto, e fa piacere il fatto che il suo posto nel Concilio Ristretto faccia imbufalire Cersei.

L'incontro con Varys alla locanda mette quasi i brividi: è proprio vero che il Ragno Tessitore sa tutto di tutti, in ogni istante. Un burattinaio dannatamente abile.

Bran

Bran... i suoi capitoli sono una delizia ed uno sconforto. Fino a qui, però, riesco ancora a sopportarlo abbastanza bene.

Fastidiosissimo quando prende ad ululare e non vuole smetterla, capriccioso nella sua tristezza, nel perdono continuo che gli si vorrebbe concedere in quanto - ebbene si - storpio.

Osha, una vera bruta, dona la propria interpretazione della Cometa Rossa: sangue e fuoco. L'esatto motto dei Targaryen. Un richiamo a Daenerys, oppure un avvertimento futuro (gli Estranei faranno sanguinare il reame, e solo il fuoco potrà spegnere la loro esistenza?).

Non sono stata presente negli ultimi commenti a A Game of Thrones, ma l'ho finito anche io ora e domani conto di leggere questi cinque capitoli di A Clash of Kings. Come sempre avete fatto osservazioni interessanti, le terrò presenti nella rilettura! Non vedo l'ora di rileggere il prologo, mi ricordo che mi aveva affascinata molto!

Quanta tristezza la prima volta che lessi il capitolo di Cressen! Un uomo che trascorre la vita al servizio dei tre fratelli Baratheon non solo perché è suo dovere come maestro, ma che finisce per amarli come un padre e si ritrova impotente nel fronteggiare Melisandre. La cosa più triste è che Stannis non saprà mai che era lui, più di tutti, che il maestro voleva aiutare.

Particolarmente odiosa Selyse, che si diverte a umiliare un povero vecchio facendogli indossare il cappello da giullare. Si capisce dal contrarsi delle mascelle di Stannis come la cosa lo faccia arrabbiare, ma finisce anche lui per ribadire l’ordine della moglie probabilmente per non minarne l’autorità davanti ai nobili. Quando però questa insiste nel deridere il maestro, sbotta: “Basta così, donna” la rimproverò lord Stannis “È un vecchio, e mi ha servito bene”.

In questa sua prima apparizione Stannis è ancora completamente chiuso nel suo orgoglio e nel rimuginare sui torti subiti in passato (non che ora abbia cambiato idea, ma qui erano nettamente dominanti), tutti sono ugualmente considerati usurpatori e nemici coi quali non si fanno alleanze. I rimorsi per la morte di Renly e la sconfitta alla battaglia delle Acque Nere sono ancora là da venire.

Inquietante il personaggio di Macchia. Quando Shireen si stupisce sentendo parlare il corvo bianco e Cressen le spiega che sono animali molto intelligenti, Macchia esclama: “Uccello intelligente, uomo intelligente, giullare molto, molto intelligente”. A volte mi domando se Macchia sia veramente stupido come sembra, se finge o cos'altro. L’unica cosa certa è che le sue canzoni finiscono per profetizzare avvenimenti che poi accadono, anche se nessuno pare averci fatto ancora caso. Uno dei tanti misteri che si spera Martin prima o poi svelerà.

Prologo: Questo capitolo mi piace veramente moltissimo. Bellissima l'atmosfera, scura, triste, o meglio 'grim' come si dice anche nel capitolo, con i draghi e i gargoyle intagliati, la presenza inquietante di Patchface. Poi c'è l'introduzione di due personaggi che mi piacciono molto, Davos e Stannis. E che introduzione, per quanto riguarda Stannis, ha una descrizione veramente memorabile. E la dura sincerità di Stannis, la sua amarezza, il suo risentimento, il fatto che gli sono state negate cose che erano 'sue per diritto', come Storm's End, o anche l'affetto di Robert, che ha sempre considerato Ned un fratello, invece che lui.

La figura di Maester Cressen mi piace molto -ahimé, è durato ben poco- specialmente per quanto riguarda l'affetto che prova per i tre fratelli Baratheon, e per Stannis... quando parla di quanto l'ha amato, lui che era 'unloved'!

Bello anche il ricordo della lettera di Lord Steffon, con il riferimento al fatto che Patchface forse sarebbe riuscito a far sorridere Stannis, ma in realtà non ci è riusciuto nessuno, tantomeno Patchface con le sue inquietanti canzoni... Maester Cressen ha fatto di tutto per fare ciò che riteneva giusto, per salvare Stannis, per non fargli compiere degli errori, fino ad arrivare a morire per questo.

Concordo anche io sul fatto che la presa in giro di Melisandre è crudele e gratuita. Mi dispiace che Stannis non le abbia ordinato di fermarsi subito, ma alla fine dice a Selyse di non insistere.

E naturalmente, introduzione anche di Shireen, dolce e curiosa...

Tra l'altro, Davos nota che forse il loro destino sarà di finire tutti 'under the sea', il che fa immediatamente pensare a Blackwater.

Mi piace molto quello che avete scritto tutti voi come commento al prologo!

Arya: Mi piacciono molto i suoi capitoli in questo libro, ed è sempre triste vedere come ripensa a Winterfell e a Jon!

Sansa: Qui c'è proprio il paragone con il capitolo di Arya di prima, che reagiva con rabbia, mentre Sansa come sempre è tenuta a essere cortese e gentile, nonostante tutto quello che Joffrey dice e fa. Triste anche il paragone tra il primo torneo a cui Sansa ha assistito, e questo... con un'altra figura di giullare/buffone, Ser Dontos.

Tyrion: Bello il suo ritorno nel capitolo di Sansa, e anche il suo dialogo con Cersei.

Bran: mi piace molto l'inizio, in cui si chiede se a Summer e Shaggydog manchino i loro fratelli e sorelle, così come a lui mancano i suoi. Il gioco dei due bambini Frey, del Lord of the Crossing, già mi pare poco simpatico, ma se penso a ciò che succede dopo. Lord Walder ha insegnato loro bene, in un certo senso!

Ah, dimenticavo, interessanti in tutti i capitoli le varie 'letture' sul significato della cometa! Osha e Old Nan sanno il fatto loro :)

Provo anch'io a dilettarmi nell'interpretazione dei vaneggiamenti di Macchia, l'occasione è troppo ghiotta!

<<Sotto il mare gli uccelli hanno le scaglie invece di penne>> = Non sapevo dare un senso a questa frase finché non ho letto l'ipotesi che potrebbe riferirsi ai draghi e mi ha convinto!

<<è sempre estate sotto il mare>> = frase parecchio criptica... Forse "sotto il mare" vuol dire "in futuro" e il "sempre estate" magari è un riferimento al fatto che gli Estranei verranno sconfitti definitivamente.

<<Sotto il mare nevica all'insù>> = Ho subito associato la neve a Snow. Ora bisogna vedere se si riferisce a Jon o Ramsay e se quel "all'insù" intende una ascesa al potere oppure la morte... Quindi potrebbe essere una profezia su Ramsay Lord di Grande Inverno, sulla morte di Jon o addirittura su Azor!

<<Sotto il mare la pioggia è secca come vecchie ossa>> = Qui non ho proprio saputo cosa inventarmi! Avevo pensato all'estinzione della Casata Reyne, ma mi pare strano un riferimento al passato... boh!

<<Le ombre vengono per restare/danzare, mio signore, resta/danza anche tu>> =Anche a me ha fatto pensare alla magia di Mirri e Melisandre. In un certo senso però, ci ho visto anche un possibile riferimento agli Estranei... Vengono chiamati anche "Ombre Bianche" e Waymar nel prologo dice ad un Estraneo <<Danza con me allora>>

<<Sotto il mare nessuno porta il cappello>> = Possibile futuro di Westeros senza Re?

Ma la cosa dannatamente più inquietante per me è quando Cressen si sta dirigendo verso il tavolo per assassinare Melisandre e Macchia (proprio in quel momento!) gli rovina addosso e subito dopo gli dice <<Sotto il mare, cadi all'insù>>

Avrò l'immaginazione troppo fervida, ma ho avuto il forte sospetto che Macchia abbia deliberatamente cercato di fermare Cressen, avvisandolo del fato cui sarebbe andato incontro!

A fingere di essere matti per anni (e Macchia è alla Roccia del Drago sin da ragazzino) ce ne vorrebbe... io penso che il "dono profetico", se davvero c'è qualche cosa di profetico nei suoi versi, provenga dal fatto che sia sopravvissuto all'annegamento...

Proseguiamo col secondo libro, ACOK

Questa settimana tocca a (di seuito i link alla nostra wiki):

Arya

Jon

Catelyn

Tyrion

Via i commenti!!

Evvai!

Arya

Va bene, devo superare questo brutto momento di viaggio per tornare a farmela piacere appieno. Fin qui, comunque, la ritengo ancora una lettura piacevole.

Facciamo la conoscenza di Jaqen H'ghar, che ci fa dono della precisa descrizione di Arya in una sola frase: "Questo ragazzo ha più coraggio che buonsenso". Sante parole. Nulla di notevole, comunque (a parte il misunderstanding, quando le Cappe Dorate cercano Gendry e Arya sia convinta, invece, che cerchino lei).

Jon

E' un capitolo di preparazione al grande viaggio che attende Jon, il Vecchio Orso e compagnia (il povero Sam incluso) oltre la Barriera, alla ricerca di Benjen Stark (pace all'anima sua), o di quel che ne rimane.

Mi è piaciuta assai la descrizione che l'armaiolo Donal Noye fa dei fratelli Baratheon: Stannis è puro ferro, Robert era vero acciaio. Renly? Rame lucente, carino da guardare, ma di scarso peso. E Robb? Conoscendo il resto, sappiamo che non faremo in tempo a saggiarne le capacità...

Adoro i dialoghi con Jeor Mormont! Il Vecchio Orso ha grinta da vendere, e la vena di ironia che pervade i dialoghi che lo vedono protagonista assieme a Jon mi fa sempre sorridere.

"Tieni presente, Snow, che tutto questo accadeva molto prima che i nascessi... a dispetto di quanto decrepito Smallwood crede che io sia". Ma LOL.

Evidente anche la crescita di Jon, che dopo la prima fuga, giura che "Resterà turbato" dal destino di suo fratello Robb, che sposerà una nobile fanciulla e si divertirà a fare il Re del Nord (sigh), mentre lui resterà un bastardo dei Guardiani della Notte, "E manterrà fede al suo giuramento".

Catelyn

Alla prima lettura, impazzivo per Catelyn. Che brava! Che coraggio! Che forza!

Tuttora l'ammiro, ma il mio amore è svaporato col tempo. Credo, anzi, che Catelyn inanelli un errore dietro l'altro, per quanto in buona fede. E mi risulta strano quando leggo di lettori che odiano Daenerys (che, dopotutto, fa dell'astuzia e dei draghi la sua carta vincente), adorando invece Catelyn. Per il momento, comunque, resta una lettura piacevole.

La situazione a Delta delle Acque comincia a diventare poco bella. I lord tornano ai propri castelli, le forze di Robb si sguarniscono, e Catelyn propone ai Lannister una pace dalle condizioni altamente improbabili (per miserevoli che siano).

La parte più interessante e toccante è sempre quella che ruota attorno al malato Hoster Tully, uomo del quale mi piacerebbe sinceramente saperne di più, e che sembra davvero interessante. La scelta di provare ad aprirsi la strada verso Renly è l'unica cosa intelligente da fare.

Tyrion

Addio Janos Slynt! Comincia la danza dei ruoli, alla Fortezza Rossa. Uno in meno per Cersei, uno in più per il Folletto. Che comincia a disseminare la Fortezza dei loro uomini, sperando che la loro fedeltà sia maggiore di quella che venne prestata ad Eddard Stark.

Scopriamo pure, da un incontro con Varys, che Cersei ha ordinato l'uccisione della prostituta madre di Becca e della su infante, bastarda di Robert. E anche che Varys ha provveduto a far fuggire Gendry (perchè?). Un bel capitolo.

Mi manca il capitolo di Tyrion, ma nel frattempo:

Arya: Mi piace che qui ricordi anche Sansa, mentre nel capitolo precedente aveva ricordato gli altri fratelli e Jon. Prima introduzione vera e propria di Jaqen e famosa frase in cui Arya dice che le ricorda Syrio. Per qualche motivo, mi ero dimenticata che Arya si offrisse alle guardie dicendo che era lei che cercavano.

Jon: Mi piace molto la descrizione di Sam, in mezzo ai libri e alle pergamene, entusiasmato da vecchie liste e registri, mentre Jon è poco colpito e perplesso! Riesco anche a capire molto Sam, per il suo terrore in vista della spedizione con i ranger. Bello il dialogo tra Jon e Lord Mormont, dove si parla anche di maester Aemon, anche a me piacciono le battute di Mormont sul fatto che lui non è vecchio come può sembrare. Diciamo che le sue previsioni sul futuro di Robb non si sono avverate. E naturalmente c'è la bellissima frase su Robert, Stannis e Renly.

Cat: I suoi capitoli mostrano sempre l'equilibrio che Robb cerca di trovare tra l'essere giovane e anche un po' spaventato, e la sua volontà di essere un uomo, di fare la cosa giusta e di farsi rispettare. Il fatto che lei sia sua madre secondo me permette proprio di capire il suo dolore, le sue apprensioni, e le difficoltà che suo figlio affronta, anche se a testa alta. L'insistenza di Cat sullo scambiare Jaime per Arya e Sansa porterà a tutto quel bel disastro di cui noi che abbiamo già letto sappiamo, e stessa cosa dicasi per l'idea di Robb di mandare Theon dal padre. Il passaggio in cui si parla di Harrenhal fa sempre venire i brividi! Come Harrenhal di per sé, in ogni caso!

 

E mi risulta strano quando leggo di lettori che odiano Daenerys (che, dopotutto, fa dell'astuzia e dei draghi la sua carta vincente), adorando invece Catelyn.

Devo dire che non è che adori Cat alla follia, però mi piace abbastanza. Non mi piace il modo in cui ha trattato Jon, e concordo che ha commesso grossi errori anche lei, ma non la odio per questo, e trovo che abbia detto o pensato anche cose sensate, come in questo capitolo, in cui suggerisce a Robb di non mandare Theon alle Iron Islands. Daenerys invece non la sopporto per una serie di motivi (tra cui il fatto che non la trovo la legittima erede, la trovo molto antipatica di per sé, i suoi capitoli dopo A Game of Thrones mi annoiano sempre di più, potrei andare avanti molto ma non è il caso :) ). Naturalmente, coloro a cui piace Daenerys potrebbero dirmi infiniti motivi per cui a loro piace :) E' questo il bello dei personaggi di A Song of Ice and Fire. Diciamo che io trovo piuttosto normale che possa piacere Cat e non Daenerys, oppure che possa piacere Daenerys e non Cat. Ci saranno anche lettori che apprezzano entrambe, o detestano entrambe. Io non le vedo dei personaggi così 'simili', e anche se fossero simili, non penso sarebbe strano preferire l'una all'altra!

Causa agognate vacanze al mare ho recuperato da poco i primi capitoli di ACOK... Condivido in pieno le parole di Arta la Rossa e quelle di Fiacca su Sansa (forse questo è stato il capitolo che ha dato la spinta definitiva alla sua ascesa tra i miei personaggi favoriti, perchè dimostra di avere cervello e che nonostante tutto non è soltanto un pappagallino remissivo) :)

Mi piacciono anche le ipotesi di Aeron Plain sulle profezie di Macchia... Anche secondo il quasi-annegamento gli ha conferito queste capacità, non scarto del tutto l'ipotesi che non sia realmente pazzo ma la ritengo più improbabile perchè sarebbe davvero difficile fingersi tale per così tanto tempo...

 

Jon: Mi piace molto la descrizione di Sam, in mezzo ai libri e alle pergamene, entusiasmato da vecchie liste e registri, mentre Jon è poco colpito e perplesso! Riesco anche a capire molto Sam, per il suo terrore in vista della spedizione con i ranger. Bello il dialogo tra Jon e Lord Mormont, dove si parla anche di maester Aemon, anche a me piacciono le battute di Mormont sul fatto che lui non è vecchio come può sembrare. Diciamo che le sue previsioni sul futuro di Robb non si sono avverate. E naturalmente c'è la bellissima frase su Robert, Stannis e Renly.

 

Quoto :) E anche Arta sulle battute pungenti di Mormont... Mi piace anche come cerchi di aiutare Jon a rimanere sulla "retta via", i loro dialoghi (ma anche quelli di Jon e maestro Aemon) sono sempre interessanti.

Passando al capitolo di Tyrion invece sto un po' rivalutando Varys, alla prima lettura da ingenua figlia dell'estate pensavo "Ma come può essere tra i preferiti di qualcuno, così opportunista e sotterfugista" (non esiste come parola ma non me ne veniva un'altra ) mentre adesso inizio a comprenderlo di più.

Di quello di Arya mi è piaciuta soprattutto l'entrata in scena di Jaqen

Ferragosto non ha aiutato, ma ce l'ho fatta!

- Arya:

Ho trovato strano quando Arya si sveglia di soprassalto la notte e poi il mattino seguente Praed viene ritrovato morto... quasi come se avesse percepito il momento in cui il suo compagno di viaggio è trapassato... boh!

- Jon:

Chissà in che relazione di parentela erano Endrew Tarth e Brienne...

Trovo molto ironico che Jon diventi molto amico di Donal Noye, l'uomo che ha forgiato l'arma che ha ucciso Rhaegar!

E poi questa battuta di Jon quando il corvo continua a ripetere, insistentemente, <<Re!>>

<<Penso che voglia dire che dovresti essere tu ad avere la corona>> Sicuro che si riferisse a Jeor? ;)

- Cat:

Qualcuno ha idea del perché le spade della corona del Re del Nord sono esattamente 9?

Mi ha fatto riflettere la frase di Brynden su Gregor:

<<La testa mozzata di quell'animale su una picca sarebbe un ottimo dono per tutte le genti dei 7 regni>>

Mi sa che la "trovata Robert Strong" rischia di diventare un enorme zappa sui piedi per Cersei...

- Tyrion:

Varys aiutò Gendry solo per mantenere la promessa con Eddard oppure lo fa di sua spontanea volontà? (Nell'epilogo di ADWD dopotutto dice che fa tutto <<for the children>>)

L'indovinello sul potere mi ha ricordato alcuni personaggi... l'uomo ricco (Tywin, ma anche Tyrion stesso) il prete (l'Alto Passero) e il Re (Stannis, ma anche Dany)

E poi quella frase sibillina... <<Il potere è un ombra sul muro, Ma le ombre possono uccidere>> A parte il riferimento all'assassinio di Renly e Penrose, io ci ho trovato persino un riferimento al"mito della caverna"di Platone!

Sono indietro, troppo mare e grigliate per me ​​

Appena iniziato acok... spero di raggiungervi!!!

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Ho letto anche il capitolo di Tyrion, nella parte in cui parla con Janos Slynt, quando Janos parla di Ser Jacelyn Bywater:

 

The men don't like him. A cripple too, lost his hand at Pyke that's what got him knighted. A poor trade, if you ask me, a hand for a ser.

mi ha fatto pensare a Jaime, anche se naturalmente lui era già ser Jaime prima di perdere la mano.

Molto interessante la parte in cui parla con Varys e viene ripreso l'indovinello che Varys aveva posto nel capitolo precedente di Tyrion, e le frasi di Varys sul potere... e sul fatto che le ombre possono uccidere. Letteralmente!