Letta Arya:
"My father only had one bastard, and that's Jon."
L'ennesimo riferimento banale che fa capire che in realtà proprio perché pensato con convinzione ci fa capire che Jon non è figlio di Ned.
Molto bello il capitolo e molto bello l'incontro con i lupi nel bosco, che poi non le fanno del male,
Sono sempre più propensa a pensare che wargarsi definitivamente sia il destino di Arya.
Arya
Anche questo capitolo è una fase di transizione, il passaggio da Approdo del Re alle incredibili avventure che attendono questa ragazzina di dieci anni in luoghi esotici, lontani. Non ho notato nulla di veramente importante, quindi passo oltre.
Davos
E' bello incontrare Davos, il Cavaliere delle Cipolle. La sua incrollabile lealtà in lord Stannis Baratheon si percepisce ad ogni pagina, intessuta tra le parole del suo POV. E' un uomo d'onore, un uomo di fede che ora vede bruciare i propri Dèi nel rogo voluto da Melisandre e tace, perchè sa che quello è il volere del suo signore. Fino a un certo punto, d'accordo, ma pur sempre il suo volere.
Stannis estrae Portatrice di Luce dal rogo, e Melisandre proclama che Azor Ahai è risorto. Stannis è il Figlio del Fuoco, il Guerriero della Luce in una notte oscura e piena di terrori.
"La spada rossa degli eroi? Che magnifico tizzone!". Bravo Davos, ben detto.
Dall'incontro col pirata Salladhor Saan veniamo anche a conoscenza della storia di questo Azor Ahai. Una storia decisamente macabre in certi punti. Devo informarmi sulle teorie della rappresentazione alternativa di AA e di Nissa Nissa.
Nell'ultima parte, Stannis decide di inondare i Sette Regni con lettere di denuncia su Joffrey, Cersei e Jaime. Lettere che, lo sappiamo, andranno in parte a ritorcerglisi contro.
Theon
Il primo POV di Theon è fortemente introduttivo. Theon tutto-un-sorriso, Theon la Piovra di Pyke che ormai è divenuto, che forse è sempre stato, un uomo del continente. Un uomo del Sud più che del Nord, ma in ogni caso molto differente dagli Uomini di Ferro. Indossa farsetti e collane, dimentico della Vecchia legge; e quasi ha dimenticato il credo professato da suo zio, Aeron Capelli Bagnati, che già puzza di umido e stantio da queste prime pagine.
Balon Geyjoy è un uomo duro, fatto di sale e roccia, e non si lascia certo intenerire dal ritorno del suo figliolo perduto. Theon porta con sè la proposta di Robb e questa viene bruciata da suo padre; è da qui che Theon diverrà "il Voltagabbana". Perchè invece di restare fedele a Robb, decide di sentirsi come un ostaggio e di tornare nell'ostile recinto di suo padre, per diventare anche lui un uomo di ferro.
Peccato che Theon sia rame, e non ferro. Pronto a piegarsi, all'occorrenza. E quale gramo destino lo attende...
Daenerys
Shierak qiya, la "stella che sanguina". La stella di sangue e fuoco che guida Dany nella desolazione rossa, che la conduce sino a Vaes Tolloro.
"E' l'araldo della mia venuta. Gli dèi l'hanno inviata per indicarmi la via da seguire". E potrebbe davvero essere così. Tutti vedono ciò che vogliono nella cometa, ma forse l'unica ad averne ragione è proprio la Targaryen. Che, con caparbietà, conduce il suo stremato khalasar composto da donne e vecchi nella Città delle Ossa, dove potranno riposare e ritemprarsi.
"Io non temo gli spettri. I draghi sono più potenti degli spettri". Una madre che ama i propri figli. Una madre che deve essere forte. Non esiste altra scelta nella desolazione rossa.
Altro punto interessante: conosciamo meglio la colpa (e l'amore, dunque) di Jorah. La regina quasi lo costringe a parlare, portandolo a rivelare il suo amore per Lynesse. Lynesse, così somigliante a Daenerys... ed è lì che la Khaleesi comprende il desiderio del cavaliere per lei, che non è solo l'amore di un araldo per la sua regina, ma l'amore di un uomo per la donna che brama.
Ultima pagina: Pyat Pree, Xaro Xhoan Daxos e Quaithe delle Ombre giungono sino alla Madre dei Draghi, preannunciando grandi cose a venire.
Eccitante!
- ARYA
Anche a me ha impressionato la scena in cui i lupi la vedono e non la attaccano (l'avevo dimenticato!)
Viene sottolineato in modo molto pesante quanto i GdN siano ormai disprezzati in quasi tutti i 7 Regni... è un pensiero cattivo, ma spero che molti possano ricredersi!
- DAVOS
Altro capitolo intenso alla Roccia del Drago...
Melisandre ci dice cosa ha letto nelle antiche pergamene: Dopo una lunga estate le stelle sanguineranno e il respiro gelido delle tenebre avvolgerà il mondo (e fin qui ci siamo) Un guerriero estrarrà dal fuoco la Portatrice di Luce, chi la impugnerà sarà Azor Ahai risorto, figlio del fuoco. Salvo fraintendimenti, questo passaggio mi ha fatto pensare che chi estrarrà Portatrice di Luce non sarà necessariamente chi la impugnerà contro le tenebre... Quindi, paradossalmente, Dany potrebbe essere colei che ha "estratto" l'arma (i draghi) mentre Jon (o chi per esso) sarà colui che la impugnerà/cavalcherà contro gli Estranei?
Macchia ci regala una altra battuta: <<Sotto il mare il fumo sale a bolle, le fiamme ardono nere, verdi e blu>> Non so cosa possa voler dire... un riferimento alla battaglia delle Acque Nere? Ai 3 draghi di Dany? Ai Blackfyre? Nessuna mi sembra soddisfacente come risposta.
E poi un pensiero che mi ha colpito "Devo davvero tanto a Stannis? E questo dio di fuoco, è davvero il suo nuovo, vero dio?" Sentì le sue dita mutilate che formicolavano. Secondo me la fedeltà di Davos ha vacillato per un momento e questo è un sintomo... Non escludo che il Cavaliere delle Cipolle possa finire col ripudiare il suo Re, se quest'ultimo dovesse prendere una brutta piega.
- THEON
In effetti la figlia del capitano potrebbe benissimo dare alla luce il figlio bastardo di Theon... e non mi dispiacerebbe affatto come colpo di scena se venisse legittimato e diventasse l'erede delle Isole di Ferro!
Curioso e sospetto il parallelismo tra Macchia e Aeron, entrambi trasformati radicalmente dopo un affogamento...
Diciamo che con Theon non è stato "amore a primo POV", anche se sono già presenti alcune delle criticità che si svilupperanno in ADWD, per esempio "Stark è grigio, Greyjoy è nero, ma il vento è in entrambi"
- DAENERYS
Interessante quel gigantesco scheletro di drago trovato da uno degli esploratori dothraki... che centri il Disastro di Valyria?
Mi ha insospettito il fatto che Quaithe esordisca parlando nella lingua comune di Westeros... che venga realmente da lì, come alcune teorie suggeriscono?
Arya. Anche a me è piaciuta la parte nei boschi dove c'è l'incontro con il lupo... e sì, anche io trovo triste che la Night's Watch e suoi guardiani siano guardati con indifferenza o addirittura con disprezzo, come se stessero lì a non fare niente. Il fatto che alla Barriera vengano mandati anche coloro che hanno commesso crimini non aiuta. Bello il passaggio in cui Arya ammette che cerca sempre di essere coraggiosa, ma alla fine è solo una bambina.
Davos. Il suo primo capitolo. Oltre al senso di gratitudine e la fedeltà che prova per Stannis, che lo ha punito, ma gli ha dato tutto quello che ha, mi piace leggere i pensieri per quanto riguarda i suoi figli, per i quali vuole una vita migliore della sua... però al contempo vorrebbe che non dimenticassero da dove vengono, o meglio da dove loro padre viene. E anche la parte in cui Salladhor gli racconta della storia di Azor Ahai e Lightbringer, e poi pensa che se il prezzo da pagare per una spada magica fosse uccidere la propria moglie in quel modo, non lo farebbe mai. Naturalmente suggestiva anche la parte iniziale, in cui si bruciano gli dei, la convinzione di Selyse, l'impazienza di Stannis di andarsene... e Salladhor che poi dirà che a lui questi dei e questi roghi hanno stancato, e che anche il re se ne stancherà. Chissà.
Le parole di Patchface hanno fatto pensare anche a me a Blackwater. E poi naturalmente c'è la spiegazione del 'perchè' in un certo senso Stannis segua Melisandre, che riconosce avere 'potere'. La famosa frase in cui dice che ha smesso di credere negli dei il giorno in cui i genitori sono morti nel naufragio, il fatto che i Sette Dei non hanno mai fatto niente per lui... E bella la storia finale di Proudwing. Mi ha messo una sorta di tristezza pensare a Stannis che cura l'ala dell'astore (è astore in italiano? in inglese è goshawk), e Robert che lo prende in giro... e per quanto riguarda l'analogia che lui fa tra le due situazioni, siamo sicuri che cambiare 'uccello' ossia 'religione' sia la scelta giusta?
E naturalmente, il passaggio:
Celtigar pronounced it admirable. If I showed him the contents of my privy, he would declare that admirable as well. The others bobbed their heads up and down like a flock of geese, all but Velaryon, who said that steel would decide the matter, not words on parchment. As if I had never suspected.
Theon. Ed eccolo qui, Theon che tratta la figlia del capitano da povera stupida, che racconta dei tempi in cui le Iron Islands erano gloriose, e che dice che questi tempi sono passati ma pensa che potrebbero tornare, Theon, tronfio di essere il figlio di Balon che ritorna a casa... sicuramente in me suscita una grande irritazione il personaggio di Theon a questo stadio, ma rabbrividisco pensando al suo futuro. E sicuramente lo schiaffo in faccia della freddezza dello zio e del padre non è una buona cosa. E' in quella situazione di mezzo in cui è troppo Stark per I Greyjoy e troppo Greyjoy per gli Stark. Un passaggio che non ricordavo è quello in cui, mentre racconta che a Winterfell non si è mai trovato a casa, e che trovava freddi Ned e Cat, parla dei loro figli. Per dire che passava il suo tempo più che altro con i figli più grandi, e non con quelli piccoli, il che è anche normale, se ci si mette nei suoi panni, la frase usata è però 'Only Robb and his baseborn half brother Jon had been old enough to be worth his notice'. Come se lui, da una posizione di inferiorità, decidesse chi era degno della sua attenzione e chi no...
Daenerys. Purtroppo a me i suoi capitoli a partire da questo libro cominciano proprio ad annoiare. Quando fa la lista di coloro che sono morti dice che gli dei hanno preso Viserys. Se c'è una cosa che non mi piace è come, nei libri successivi al primo, a volte nei suoi pensieri è come se lei non c'entrasse niente con la morte di Viserys, e anzi, a volte ricorda le cose che lui diceva e pensa che avesse ragione... Mi piace il racconto di Jorah delle sue due mogli, il che mostra come lui sia attratto dalla bellezza: la prima moglie non era granché, ma le era affezionato, mentre la seconda era giovane e bellissima (come Daenerys, alla quale un po' somigliava) e lui era innamorato perso di lei, tanto da fare tutto per lei 'I lived for her smiles'.
Ma come faccio ad essere sempre indietro? .-.
Ho letto solo Arya che, a parer mio, è il suo miglior capitolo in tutta la saga.
"Con una paperella di gomma non si è mai soli"
- DNA
Quando leggo i PdV (AVTARCHIA) di Tyrion in questo libro mi batte sempre forte il cuore, sarò innamorato?
"Con una paperella di gomma non si è mai soli"
- DNA
Eccomi qua!
Jon
Capitolo memorabile, non fosse altro che per l'entrata in scena di Eddison Tollet, che a mio avviso è uno dei migliori side-character mai creati. Ogni cosa che dica è intrisa di uno humor nero incredibilmente vivace.
Ritorna anche il nome di Benjen Stark. Appare chiaro che Benjen sia ormai bello che andato, ma sarà caduto anche lui preda degli Estranei, divenendo un semplice non-morto? Martin è bravo a tenere viva la curiosità attorno a questa figura del tutto marginale, ma che da sola è riuscita a convincere il Vecchio Orso ad abbandonare la Barriera per la Foresta Stregata, con tutte le conseguenze del caso. E che conseguenze!
Arya
Non ci sarà nessuna Barriera per Arya, non più, non da questo POV in poi. La carovana diretta alla Barriera viene brutalmente distrutta dal Cavaliere della Manticora, Amory Lorch.
Non trovo particolari degni di nota, non fosse che Arya venga svegliata da quello che le sembra un ululato di lupo dal suo sonno, quando invece è il corno della carovana ad avvertire i rifugiati dell'arrivo di Amory Lorch. Ma, dopotutto, i lupi sono sempre presenti nella storia della ragazzina.
Sin qui, e per poco ancora, i capitoli di Arya si dimostrano ancora piacevoli.
Tyrion
Adoro i capitoli di Tyrion. Tutti, in un modo o nell'altro, si rivelano interessanti, e questo non è da meno.
Ad Approdo del Re si scopre la venerazione di Stannis per il Dio Rosso, e si combatte la calunnia a suon di calunnia, su suggerimento del buon Petyr Baelish. Viscido, certo, ma adoro anche lui.
Per il resto scopriamo che il Folletto intende costruire una lunga catena (lo scopo, per il momento, non ci è noto), e che si serve di Varys per raggiungere Shae. Shae è davvero uno di quei personaggi marginali che non sopporto. E mi spiace che Tyrion indulga a trattarla meglio di quanto non sarebbe saggio fare. Tutto il contrario, invece, per Podrick Payne, altro side-character degno di nota, anche se quasi timidamente invisibile.
Bran
Capitolo piacevole, ma c'è poco di particolare, se non una grande amarezza nel pensare che buona parte degli alfieri degli Stark che si presentano a Grande Inverno (come Cerwyn ad esempio) faranno una fine miseranda.
Osha chiede a Bran se abbia fatto altri sogni di lupi, e questo è un poco più interessante. E' indubbio che tutti coloro i quali mostrino di conoscere l'antica saggezza (Osha qui, i crannogman più avanti) ritengano questo particolare di fondamentale importanza. Come è.
Il capitolo che ha attirato di più la mia attenzione (anche stavolta ) è quello di JON:
L'ho notato solo con la rilettura, ma a mio avviso Martin ha creato un parallelismo piuttosto palese tra questo capitolo e quello appena precedente di Dany... Entrambi sono impegnati in un viaggio in luoghi desolati e sconosciuti e incontrano un centro abitativo sinistro e abbandonato.
Chissà se lo Zio l'ha fatto altre volte, starò più attento!
<<Il lord mio padre diceva che nessun uomo è in grado di mentire davanti a un albero-cuore>> Disse Jon. Questa per me è una frase potenzialmente importante, se collegata alle visioni che Bran ha fatto (e farà). Mi sono subito venute in mente le scene di Eddard che prega affinché Robb e Jon crescano come fratelli e anche la "confessione" di Theon in ADWD.
<<Inoltre, "snow" non è esattamente la parola che a un confratello piace sentire.>> Nel Grande Nord, neve spesso significava morte.
Spiegato forse perché a Ygritte non piacerà il nome di Jon?
ARYA:
Gendry venne in suo aiuto; l'incendio si rifletteva sulle corna del suo elmo, traendone bagliori talmente intensi da farle sembrare coperte d'oro.
Sembra quasi una strizzatina d'occhio riferita al sangue reale di Gendry!
TYRION:
Non so voi, ma a me è parso di capire che Varys insinui che fu Ditocorto a mettere la pulce nell'orecchio di Lord Arryn nei confronti dei natali di Joffrey... Cosa che quadrerebbe in pieno.
BRAN:
Alla fine ricorda chi l'ha buttato giù dalla torre... Sembra improbabile, ma mi piacerebbe assistere ad un nuovo incontro Bran-Jaime, in qualsiasi forma, anche di sogno.
Ho letto i primi tre.
Jon: Mi colpiscono sempre i passaggi in cui Jon sottolinea il tipo di 'coraggio' di Sam. Aveva paura già dall'inizio, prima ancora di partire, però, poi, una volta trovatosi lì, non ha più paura come prima, a differenza degli altri uomini.
Come ha fatto notare Aeron Plain, c'è il parallelismo tra la situazione di Jon e quella di Daenerys... ma anche con quella di Arya nel capitolo seguente, case abbandonate, desolazione ovunque... E ci sono alcune divertenti perle del nostro Edd!
Arya: Leggere questo capitolo mi ha fatto venire una stretta allo stomaco, come succede ogni volta che spero che le cose vadano per il verso giusto per alcuni personaggi, invece sembrano peggiorare. E' bello come nel momento dell'attacco, tutti si aiutino a vicenda, e Arya non voglia lasciare indietro la ragazzina che piange. E Hot Pie che grida 'Hot Pie!'
Mi ha fatto sorridere vedere come Arya pensava di potersi rivelare a Lady Whent ad Harrenhal, perchè i cavalieri l'avrebbero tenuta al sicuro e portate a casa. "That was what knights did; they kept you safe, especially women." Molto tipico di Sansa!
Tyrion: Sentire Cersei accusare Stannis e difendersi, mi fa pensare le stesse identiche cose che pensa Tyrion, talento da attrice. E' come se veramente fosse indignata, pur sapendo che tutte quelle cose sono vere. E naturalmente, la verità di Stannis va a scontrarsi con le infamie che loro inventano su di lui. Persino Maester Pycelle chiama Shireen 'poor thing', mentre Littlefinger in questo capitolo è particolarmente fastidioso, con la sua storiella su Patchface. Stannis spera che il dio rosso gli porti più fortuna dei Sette Dei, ma già qui vediamo che la cosa viene usata per far sì che piaccia ancora meno al popolo...
Ho letto anche il capitolo di Bran e sono d'accordo con Arta la Rossa, non ho molto altro da aggiungere:
BranCapitolo piacevole, ma c'è poco di particolare, se non una grande amarezza nel pensare che buona parte degli alfieri degli Stark che si presentano a Grande Inverno (come Cerwyn ad esempio) faranno una fine miseranda.
Osha chiede a Bran se abbia fatto altri sogni di lupi, e questo è un poco più interessante. E' indubbio che tutti coloro i quali mostrino di conoscere l'antica saggezza (Osha qui, i crannogman più avanti) ritengano questo particolare di fondamentale importanza. Come è.
Mi gira un po' la testa con tutti i nomi dei vari lord del Nord, e... povera Lady Hornwood, sapendo quello che la aspetta!
E noto anche la situazione di Bran, a cui viene sempre detto da comportarsi da lord e non da bambino piccolo, ma poi di non fare domande sulla guerra perchè è un bambino di otto anni!
Eccoci al consueto appuntamento con la rilettura :)
I capitoli di questa settimana, con i link alla nostra wiki:
Tyrion
Sansa
Arya
Tyrion
Io sono rimasta leggermente indietro, ma sto recuperando velocemente ( anche perché il gruppo di questa settimana mi ispira ahah)
Via ai commenti
"Pensavo che il mio canto fosse solo all'inizio quel giorno, invece era quasi alla fine"
- Tyrion:
Interessanti nel primo capitolo le riflessioni che fa riguardo a Ditocorto.
"Ditocorto non rappresentava una minaccia. Non aveva vessilli da chiamare a raccolta, né una grande fortezza, né prospettive di un matrimonio grandioso"
Fatalità, tutte cose che Petyr otterrà a breve!
Enigmatica ed allusiva, alla luce di ADWD, la frase di Varys:
<<Doran è un uomo sentimentale, ancora piange la morte di sua sorella e del suo dolce bambino>>
Il redivivo Aegon mi è sembrata subito una trovata dell'ultimo minuto di Martin, ma quando leggo passaggi simili mi viene il sospetto che fosse programmato sin dall'inizio... solo non capisco perché Varys o Illyrio non l'hanno mai detto a Doran...
Nel secondo capitolo, invece, mi ha incuriosito l'aneddoto del ritrovamento di centinaia di ampolle di Altofuoco sotto il Tempio di Baelor... chissà se Cersei prenderà spunto da Aerys!
- Sansa:
Si chiede ancora che fine abbia fatto la sua migliore amica Jayne Poole... Ho la sensazione che sarà la scoperta di quello che le è successo la causa della "rottura" tra Sansa e Petyr (oltre al tradimento di Eddard, ovviamente).
Curioso che Balerion le si strusci addosso...
MI ha colpito la frase di Sandor <<Un mastino morirà per te>> Potrebbe rivelarsi profetica!
- Arya:
L'occhio degli Dei e l'Isola dei Volti mi hanno sempre affascinato molto, sono luoghi antichi e potenti ma di cui sappiamo pochissimo...
Arya ad un certo punto ha la sensazione che il lago la stesse chiamando, forse per via dei suoi poteri da metamorfo.
Molto piacevoli da leggere gli scambi tra Arya e Gendry. Lei tutta sua zia Lyanna, lui figlio di Robert!
Tyrion: bel capitolo. I discorsi con Pycelle, Littlefinger e Varys... specialmente le considerazioni che fa su Littlefinger. Ed è per me sempre interessante sentire parlare dei fratelli Baratheon.
Renly was beloved of the commons, but he had never before led men in war. Stannis was otherwise: hard, cold, inexorable.
Inoltre si allude all'assassinio di Jon Arryn durante la conversazione con Littlefinger, mentre Varys poi parla del fatto che Tommen sarebbe l'erede, se a Joffrey succedesse qualcosa...
Interessante anche il fatto che coloro che erano stati pagati per spiare cosa succedeva a Dragonstone non hanno mai riportato notizie, né fatto ritorno.
C'è da dire che persino Tyrion non prende subito sul serio la richiesta di essere ricevuto di Ser Alliser, anche se per antipatia personale, e non per il fatto che si tratta dei Guardiani della Notte.
Sansa: In questo capitolo si ricorda non solo di Arya e di Lady, ma anche di Jeyne Poole. Ha un momento di vero coraggio quando vede l'occasione giusta per sgattaiolare fuori e si dice che anche se fosse una trappola, meglio farsi uccidere che continuare a permettere loro di farle del male... c'è da dire che comunque non è così ingenua da andare subito nel giardino degli dei, anche se poi, nonostante i suoi dubbi, il desiderio di andarsene è così forte che si affida a Ser Dontos. E naturalmente c'è una delle sue conversazioni con il mastino, in cui lui le dice 'A hound will die for you, but never lie to you. And he'll look you straight in the face'.
Arya.;Più leggo questi capitoli, più penso a quanto li preferisco a quelli in cui è a Braavos. Hanno comunque tutta un'atmosfera inquietante, se si pensa che adesso è anche morto Yoren, e loro sono solo ragazzini abbandonati a se stessi, Lommy anche ferito, e poi ucciso. Cadaveri ovunque, azioni di guerra... SImpatico il momento in cui Gendry dice ad Arya che ha capito che è una ragazza, e lei che se la prende quando lui comincia a chiamarla m'lady!
Tyrion: Preparazioni per la battaglia in corso! Qui Tyrion sembra essere preoccupato dell'attacco di Renly, più di quanto non lo sia di Robb... dopo però, quando si parla di Tywin e Robb, ognuno in attesa che l'altro compia una mossa, Tyrion paragona Tywin a un leone, e Robb a un cerbiatto, non a un lupo... e a dire il vero, sarà proprio il 'vero cerbiatto' a morire per primo...