Entra Registrati
George vs D&D
di ziowalter1973
creato il 12 luglio 2016

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
S
shewolf
Confratello
Utente
459 messaggi
shewolf
Confratello

S

Utente
459 messaggi
Inviato il 27 luglio 2016 18:06

Qua non si tratta di fare paragoni, ma di giudicare i prodotti ciascuno per sè e per il tipo di forma artistica che rappresenta. L'approccio ad un libro è diverso: posso tornare indietro di 100 pagine, se lo voglio, e rileggermi il brano che non ho capito o che devo ricordare per capire quello che sto leggendo ora. Ogni volta che un nuovo personaggio viene introdotto, ho il maxi spiegone su legami di parentela, antefatti, azioni, che mi aiutano a capire chi ho di fronte. Inoltre la narrazione in prosa mi regala una bella finestra aperta su sentimenti, pensieri, motivazioni dei personaggi che la narrazione cinematografica per immagini non consente.

Il linguaggio televisivo è più complesso, di immagini e suoni, oltre che di scrittura. Ed è un lavoro corale: il lavoro di uno può salvare/distruggere il lavoro di dieci.

 

In quest'ottica i tagli alla trama e ad alcune storyline e personaggi secondari sono tanto necessari, quanto auspicabili. Sia da un punto di vista meramente di produzione, ingaggio degli attori, allestimento dei set. Sia per la scorrevolezza del prodotto finale.

Il punto è: le soluzioni adottate per sostituire le parti tagliate funzionano?

La risposta è: più no che sì.

Ci sono state delle scelte autoriali davvero felici dalle quali la trama e la fruibilità del prodotto finale hanno tratto giovamento. Ma il più delle volte, agli inevitabili buchi di trama che si creano quando si taglia, non è stata data la risposta efficace che una sceneggiatura scritta con criterio avrebbe potuto dare. A volte sarebbe bastato davvero poco.

 

Porto degli esempi:

Stannis. A me sta pure bene (eh...insomma!) che nel giro di un paio di puntate egli passi da "padre dell'anno" a "brucio mia figlia". Nel mezzo però mi devi dare una motivazione "forte" che mi dia la svolta decisiva al percorso del personaggio. Non mi basta "la neve si deve sciogliere", no. Perchè non perdere tre minuti per far raccontare la storia di Azor Ahai da Melisandre allo stesso Stannis, il racconto di come questo eroe abbia vinto il male e salvato l'umanità sacrificando la persona che gli era più cara? Perchè non far vedere la sofferenza di quest'uomo che antepone il suo dovere alla sua stessa vita e a quella dei suoi cari e farlo allontanare dal rogo, farlo piangere, fargli dire mezza parola di sconforto? Non sarebbe stato bello, no, ma avrebbe acquistato un po' più di senso.

Per quanto riguarda Dorne, credo che il problema principale non sia stata la riscrittura della trama, ma tutto un insieme di cose, dalla scelta degli attori, ai dialoghi, alle scelte registiche. Alla fine un prodotto con dei difetti strutturali, se confezionato bene, viene digerito meglio all'interno di una struttura complessa come Game of Thrones. Purtroppo qui si è salvato ben poco.

Le motivazioni di Sansa al matrimonio con Ramsey. Anche qui sarebbero bastate due parole in più nel dialogo tra Sansa e Theon nella stanza di lei...l'illusione di essere forte, di potersi riprendere Grande Inverno con facilità...le violenze che annichiliscono e fanno crollare ogni illusione.

La sostituzione Jeyne-Talisa. Capisco perfettamente le motivazioni: sostituire un personaggio femminile "passivo" e un po' moscetto con una tipa intraprendente, che fa discorsi pacifisti sul campo di battaglia e osa battibeccare col marito/re sui suoi metodi di governo, pensando di fare cosa gradita al pubblico con un personaggio più moderno dell'originale. Tentativo fallito. E' stata calcata troppo la mano e Talisa, più che simpatica, è risultata spocchiosa.

 

Quello di cui non mi capacito è la disomogeneità del prodotto finale: nel complesso si alternano sequenze che sono veri e propri capolavori a trashate assurde. E tutto farina dello stesso sacco! Non me lo spiego.


15ewqrq.jpg 

E
Ellyn Reyne
Confratello
Utente
302 messaggi
Ellyn Reyne
Confratello

E

Utente
302 messaggi
Inviato il 27 luglio 2016 18:10

Questa sì che è una discussione stimolante: non mi meraviglia che sia calda! Mi ci butto a capofitto.

Intanto, una cosa è la lettura, un'altra è la TV. Il confronto tra Asoiaf e GoT può avvenire esclusivamente sul piano delle scelte di mera narrazione prese in relazione al medium a disposizione di GRRM e D&D: romanzo da un lato, tv dall'altro. Per il resto, sono opere di diverso genere e entrambe hanno un innegabile valore artistico.

 

1. UNA PREMESSA - Le ragioni della semplificazione in GoT

 

ASOIAF è un mostro narrativo e le esigenze televisive, per cui D&D hanno apportato le modifiche di trama che tutti conosciamo (ATTENZIONE: si tratta di modifiche pensate da diversi anni e non improvvisate, come qualcuno ha scritto), impongono tre massime, da osservare contestualmente:

 

  1. Le serie TV di qualità cinematografica hanno stagioni brevi e si concludono in max. 5-6 stagioni
    Lo spettatore medio non è il lettore: a un certo punto si annoia, inizia a saltare gli episodi tanto per arrivare alla fine. Per incollarlo allo schermo non ci possono essere punti morti.
  2. La climax deve giungere al suo apice nel finale di stagione
  3. Il volto della serie è quello dei suoi attori principali, ai quali non si deve rinunciare con leggerezza

 

(1) Senza la riduzione della massa narrativa [ESEMPI: taglio parziale di Dorne (necessario ma indubbiamente gestito male) di Aemon (compare dal nulla ed è evidentemente un impostore: meglio non perderci tempo), di Lady Stoneheart (ha un ruolo di mera guida che, in quanto tale, potrà essere ricoperto da uno dei personaggi già noti al pubblico della serie, magari Sansa), di Mance e alla semplificazione delle vicende di Stannis (basti pensare a come la quinta stagione corra, superando i libri)] ne sarebbe uscita una serie da 16ep.*10 stagioni, lunga, ricca di punti morti (immaginate che noia ne verrebbe fuori per la storyline di Bran dilatata ulteriormente, o gli "avvincentissimi" capitoli sul viaggio di Tyrion o, ancora, la vicenda di Alayne), oltre che di qualità minore, per ovvie questioni di budget. E al diavolo la prima regola, insieme alla massa di Emmy vinti dalla serie. Quanti? Oltre 40?

 

(2) Ogni stagione si deve concludere col botto: ciascuna storyline deve raggiungere il suo apice tra gli episodi 9 e 10, anche se ciò significa cambiare l'ordine degli eventi o saltarne alcuni per arrivare al sodo (v. Stannis nella s5).

Ecco come lo spettatore medio arriverebbe al finale se la serie rispettasse integralmente i romanzi: "mancano ancora due episodi...magari accadrà qualcos'altro di interessante"

Ed ecco come ci arriva con questo "aggiustamento del tiro": "Siamo al finale di stagioneeeeee! Ho quasi paura! SECONDO ME..." *parte con le teorie* :saiyan:

(3) Siamo sinceri, una volta effettuate le necessarie semplificazioni di trama, non si poteva declassare ad attori non regular gli interpreti di Tyrion, Jaime, Brienne, Sansa e Theon (che, ammettiamolo, avrebbero avuto ben poco da fare!) per introdurre e.g. un Victarion Greyjoy o una Jayne Poole. Dunque, ecco che D&D hanno dato al problema una soluzione creativa per quanto riguarda Tyrion e Brienne, temporaneamente ibrida per gli altri personaggi citati.

 

Intanto, che cosa sanno i produttori? Nelle interviste dicono di conoscere lo sviluppo, in grandi linee, delle storyline di Jon, Arya, Bran, Tyrion e Daenerys (e sicuramente, attraverso gli occhi di questi personaggi, qualcosina sui secondari... almeno Sansa, Ditocorto e Cersei, si suppone). Già questo basta a risolvere sullo schermo il mistero delle cripte di Grande Inverno e il dubbio sulle origini di Tyrion. GRRM ha, inoltre, rivelato a D&D tre grandi twist, di cui due già visti sullo schermo e uno riservato per il finale. Ed è questo che mi interessa maggiormente: IL FINALE. Dunque, ringrazio D&D di esistere, anche se non ho approvato qualche scelta narrativa nel corso della serie. Ma quest'ultima va sempre e comunque trattata come qualcosa di diverso rispetto ad Asoiaf, e senza mai negarle la dignità artistica che oggettivamente merita.

 

2. Il risultato della semplificazione: a volte vincente, altre proprio no.

 

A fronte di quanto premesso, non si puà negare che in GoT la storia sia complessivamente narrata bene, con differenze di trama trascurabili almeno fino all'episodio 40. Ad ogni modo, le differenze di trama sono qualcosa di sbagliato non a priori, ma solo se insensate.

Dalla quinta stagione (prima o poi dovevo arrivarci! XD) in poi, la serie è tanto drammatica e poetica da un punto di vista visivo e musicale, quanto ricca di cambiamenti rispetto ai romanzi. Ribadisco la necessità televisiva di creare storyline temporaneamente ibride (purtroppo pericolose perché si corre il rischio di andare out of character):

a) Quella di Sansa/Jayne funziona, secondo me, davvero bene ai fini dell'intrattenimento. Purtroppo si perde quel gioco di specchi che abbiamo in Asoiaf tra Arya e Alayne, con il loro desiderio impossibile di, rispettivamente, abbandonare o riaffermare la propria identità. Peccato!

b) Meno bene la storyline di Jaime nella s5: gli unici punti luce sono dati dal suo sorriso quando vede Tarth - dettaglio di grande sensibilità - e dal dialogo con Myrcella, oltre che dalla simpatica (anche se meno piacevole del solito) compagnia di Bronn. Si poteva fare decisamente di meglio, ma non è una trama totalmente da buttare: a suo modo, un po' di senso ce l'ha. C'è da dire che questa storyline, in qualche modo ibrida, funziona male perché inserita in una macro-storyline, a sua volta ibrida, che non funziona affatto ©.

c) Le vicende di Dorne andavano semplificate, ma di certo non così! Avrebbero potuto e dovuto salvare almeno Doran (idem Varys). Le serpi espressione del girl power? Ma neanche per sogno! Sono personaggi tanto piatti quanto stupidi e inutili. La Ellaria/Arianne dello schermo agisce d'impulso, e non sulla base di un finissimo disegno politico. Il colpo di stato nella 6x01 perde qualsiasi significato nella 6x10, con il discorso del fire and blood. D&D per questo meriterebbero un bel dracarys! :(

d) Onestamente, trovo ben pensata la storia di Theon e Euron. Avranno tagliato Victarion, Quentyn e Aemon, ma arriviamo comunque alla situazione di A e B, tra di loro nemici, che fanno a gara a chi arriva prima da Dany. Avrei solo voluto che Euron fosse interessante quanto la sua controparte letteraria, ma forse non ci sarebbe stato il tempo di caratterizzarlo.

Quanto a storyline parzialmente modificate, non so voi, ma la sottoscritta ha trovato tutta la vicenda di Approdo del Re di grande impatto emotivo, oltre che visivo, e piacevole la vicenda di Jaime nella S6. Non perfetta ma neanche disastrosa - e, ad ogni modo, un po' più viva che in Asoiaf - la vicenda di Tyrion tra S5 e S6. Peccato solo per Brienne, rimasta in un limbo per l'intera S5... si è un po' ripresa nella s6 e, nell'ep. 8, pianta il germe dell'idea che qualcuno possa ordinarle di uccidere Jaime (punto tutto su Sansa Stoneheart ;P).

 

 

3. A media diversi, diversi meriti

 

GRRM con la sua saga sta facendo un lavoro magistrale. Ha creato un mondo dettagliatissimo, ricco di popoli con le loro culture, casate con le proprie tradizioni e una massa di personaggi grigi. Tale è la complessità di questo mondo e dei suoi abitanti, che una sua trasposizione sullo schermo non potrà mai essere, per un lettore, totalmente appagante.

Senza andare OT, dico solo che il confronto con Tolkien è inevitabile. Martin ha accolto la lezione di Tolkien e si è spinto oltre, verso un realismo esasperato e mai noioso, divenendo una sorta di Antitolkien. Avrei voluto solo che anche lui approfondisse, come il Professore, l'aspetto delle lingue. A questo, fortunatamente, ha pensato GoT, e ne sono più che lieta... Non so voi, ma ormai considero canon il dothraki e il valyriano parlati nella serie (btw, ATTENZIONE: quando a Meereen leggiamo "kill the masters", è la tecnica del "doppiaggio in forma scritta", e non inglese, come ha detto qualcuno in questa discussione ---> cfr. "babbanabile" nel trailer di Fantastic Beasts, per intenderci).

A parte ciò, trovo che Asoiaf sia davvero una punta di diamante. Adoro l'ambiziosa combinazione tra focalizzazione interna e narrazione in terza persona mediante discorso indiretto libero (vorrei aprirci un topic), anche se è proprio questa che fa perdere parecchio tempo a GRRM. XD

Gli unici aspetti di Asoiaf che non ho particolarmente apprezzato riguardano la sola trama e, in particolare (perdonatemi, qui si tratta di gusti personalissimi) il personaggio di Lady Stoneheart e il giochetto di Melisandre con Mance. Niente,'sta cosa proprio non mi va giù.

:dart:

 

 

Quanto a GoT, scelte narrative più o meno felici a parte (qui contano molto anche i gusti personali), penso che i produttori abbiano fatto tutto ciò che era in loro potere per portare le vicende di Westeros sullo schermo nel migliore dei modi possibili. Vorrei porre, in particolare, l'accento su come lo show abbia oltrepassato i limiti dei POV, mettendo fin da subito in risalto la caratterizzazione psicologica di tanti personaggi secondari (e.g. la scaltra Margaery o il viscido Ditocorto, da subito tenuto d'occhio per conto dello spettatore da Ros).

Oltre che essere complessivamente scritta bene, GoT è magnificamente diretta, la fotografia è spettacolare e a tratti poetica, gli strepitosi costumi da Oscar, le musiche iconiche e accattivanti (pensate solo a 'A Lannister always pays his debts', 'The light of the Seven' e 'The winds of Winter'...ma, soprattutto, la ballata 'The rains of Castamere', che - proprio come le lingue inventate - è ormai simil-canon). Ma qui il metro di giudizio è quello delle arti visive e non è questa la sede per parlarne. :)

 

Ho scritto tanto perché non penso di ritornare sull'argomento. Vogliate scusarmi!

 

- Lyanna



ziowalter1973
Confratello
Utente
6638 messaggi
ziowalter1973
Confratello



Utente
6638 messaggi
Inviato il 27 luglio 2016 19:18 Autore

Un bel papirone lyanna!! ;) Io sono più schematico e sintetico. Comunque mi pare che alla fine tutti quelli che sono intervenuti in questa discussione (chi più chi meno) comprendano che i D&D sono riusciti (con alterne fortune) a portare sullo schermo una trama tanto complessa come quella delle cronache. Poi ognuno rosicherà in funzione dei gusti personali sui singoli episodi o personaggi. Io non ho letto i libri ma la storia di dorne mi ha lasciato lo stesso l' amaro in bocca per fare un esempo.

 

ps. non ti ho capito quando parli delle lingue in got. Non so nei libri ma nella serie le lingue sono 3 ossia valyriano, dothraki e la lingua comune. Non so se chi ha creato la lingua dothraki sia lo stesso del valyriano.


E
Ellyn Reyne
Confratello
Utente
302 messaggi
Ellyn Reyne
Confratello

E

Utente
302 messaggi
Inviato il 27 luglio 2016 22:25

Il papirone è dovuto ad anni di discussioni arretrate: i miei complimenti se l'hai letto tutto! XD

 

Dicevo che le lingue di Essos, nei romanzi, non hanno una grammatica completa: il testo riporta solo alcune espressioni, come forme di saluto, nomi di cose etc. . Tolkien, al contrario, ha inventato lingue che stanno perfettamente in piedi, per di più con un alfabeto originale. Martin non è arrivato a tanto, purtroppo, ma il linguista della serie ha fatto un grandioso lavoro, migliorando il mondo di Asoiaf relativamente a questo aspetto: pensa che il dothraki di GoT comprende oltre quattromila vocaboli e, su una vera lingua da oltre cinquemila vocaboli, si potrebbe aprire un corso di laurea! ;)


D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 11:06

Eh...ma cara Lyanna, Tolkien ERA un linguista, Martin no.......la lingua dei Dothraki (e credo bene anche il Valyriano) sono state appositamente create per la serie TV da un linguista di cui ora non ricordo il nome.....ma la differenza sostanziale sta proprio nella diversa specializzazione dei due autori.



Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 11:19

Ma aver creato per la serie dei linguaggi autonomi implica che essa è stata programmata con cura ed attenzione anche in certi particolari che la caratterizzano e la fanno identificare come opera unica nel suo genere,anche in genere molto curata

E la cosa .,credo,deponga bene per l'operato di D&D che non hanno affatto fatto scempio dell'opera di Martin

Ah mi sono rivista da poco la 6 x 10 e la ritengo un capolavoro: musica,trama,recitazione,fotografia,regia ...tutto è su alti livelli per una serie televisiva

E nello specifico tutto o quasi è stato ideato e realizzato da D&D che hanno saputo anche scegliere ad es regista e compositore colonna sonora e taccio del casting

E dire che hanno avuto solo spunti da Martin

Diamo a Cesare...


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

D
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
7257 messaggi
Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

D

Guardiani della Notte

7257 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 11:49

No infatti...la mia era solo una precisazione che voleva spiegare la differenza sostanziale tra Martin e Tolkien sotto questo aspetto.....non voleva essere una critica né a Martin né tantomeno alla serie TV


E
Ellyn Reyne
Confratello
Utente
302 messaggi
Ellyn Reyne
Confratello

E

Utente
302 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 17:59

Su questo siamo assolutamente d'accordo, Darklady!:) Un Martin linguista e filologo avrebbe avuto gli strumenti necessari a portare Asoiaf oltre le colonne d'Ercole, invece dobbiamo "accontentarci" di essere arrivati al non plus ultra. XD

Comunque, davvero, dall'incontro tra Asoiaf e GoT scaturisce un'ambientazione complessiva (e, nel mio cuore, complessivamente canonica :')) particolarmente sontuosa: ad Essos vere lingue e vere ballate alla nobiltà di Westeros, fermo restando il superbo sostrato storico, implicitamente accolto dalla serie.

 

Passo e chiudo ;)

 

P.S.: Il linguista di GoT è David Peterson.


G
Gedeont
Confratello
Utente
3336 messaggi
Gedeont
Confratello

G

Utente
3336 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 18:22

Ah mi sono rivista da poco la 6 x 10 e la ritengo un capolavoro: musica,trama,recitazione,fotografia,regia ...tutto è su alti livelli per una serie televisiva

 

L'episodio è forse il migliore dell'intera serie, o comunque se la gioca, ma non certo per la trama visto che c'erano anche stavolta dei grossi buchi.



Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 18:43

I grossi buchi credo che vadano accettati e metabolizzati, proprio per i motivi che sono stati esposti da LyannaStark
Se io leggo un romanzo fantasy molto ben strutturato ,concepito e realizzato io ipotetici buchi non li accetterei
Viceversa GoT e' la serie di punta ed il fiore all'occhiello dell'HBO,diciamo che e' la serie immagine
Questa serie immagine ormai dura da sei stagioni ed esiste il fondato timore che man mano la gente si disinteressi e si disaffezioni se non si riesce a mantenere la tensione narrativa capace di rinfocolare le attese dei fans
Per esempio Boardwalk Empire ,altra serie cult dell'HBO non e' riuscita a mantenere tensione ed ascolti fino alla fine ,man mano che i protagonisti piu' interessanti cadevano morti stecchiti come mosche.
Per mantenere alto l'interesse i buchi narrativi sono,credo,un prezzo da pagare
Per dirla tutta la parte di Arya,nella 6 x 10 e non solo, e' troppo frettolosa ,ma nell'economia di una puntata realizzata molto bene per il resto,la cosa disturba poco
Ormai i mondi di GoT sono in collisione e a ben vedere sono adesso ben supportate solo 3 storie e cioè Nord,con la triade Jon,Sansa,Bran e appendice Arya piu' contorno Ditocorto,Brienne,Pod, Approdo del re con Cersei,Jaime,Bron e contorno e sbarco Dany sul continente con Dany,Tyrion,Draghi e contorno,e questa volta si sono presi anche piu' tempo per migliorare la scrittura
Dovranno pero' creare interesse e attesa,da qui la pantomima Sansa contro Jon ,ma non svelare ,contemporaneamente la vera trama delle puntate
Non e' facile


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

D
Draco Targaryen
Confratello
Utente
346 messaggi
Draco Targaryen
Confratello

D

Utente
346 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 19:01

Ma aver creato per la serie dei linguaggi autonomi implica che essa è stata programmata con cura ed attenzione anche in certi particolari che la caratterizzano e la fanno identificare come opera unica nel suo genere,anche in genere molto curata

E la cosa .,credo,deponga bene per l'operato di D&D che non hanno affatto fatto scempio dell'opera di Martin

Ah mi sono rivista da poco la 6 x 10 e la ritengo un capolavoro: musica,trama,recitazione,fotografia,regia ...tutto è su alti livelli per una serie televisiva

E nello specifico tutto o quasi è stato ideato e realizzato da D&D che hanno saputo anche scegliere ad es regista e compositore colonna sonora e taccio del casting

E dire che hanno avuto solo spunti da Martin

Diamo a Cesare...

 

La quinta stagione per esempio è uno scempio..



Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 19:06

La quinta stagione ha Hardhome .........e non solo


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

P
Principe Promesso
Confratello
Utente
1360 messaggi
Principe Promesso
Confratello

P

Utente
1360 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 20:40

I buchi non devono esserci e non vanno accettati, quando racconti una storia deve essere questa ad essere bella, coerente e prendere chi la guarda..non scherziamo. La musica, le ambientazioni, il cast vengono dopo, altrimenti è inevitabile che stufi dopo un po'. Si può anche fare un paragone con la musica, se hai dei testi carenti ( es: col trattore in tangenziale, andiamo a comandare) puoi anche avere successo fra la massa ma il prodotto resta comunque scadente.


A
Asarth
Confratello
Utente
23 messaggi
Asarth
Confratello

A

Utente
23 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 21:13

 

Altro PS: Tolkien scriveva linearmente secondo suddivisioni nette. Malgrado l'abbondanza di personaggi presenti nei suoi libri, le sfumature psicologiche non erano il suo forte(purtroppo ho dovuto leggerlo e studiarlo perchè ha praticamente inventato il fantasy, ma non lo ho mai apprezzato, perchè stucchevolmente bianco o nero.).

E niente...godiamoci il fatto di avere una doppia valenza(serie e libro).

:)

 

L'aspetto psicologico dei personaggi non è rimarcato come nelle Cronache ma dire che i personaggi di Tolkien sono o bianchi o neri è sbagliato. Basta vedere Denethor, Saruman, Thranduil, Thorin e tanti altri.

 

Ciao... :)

sono vagamente dell'idea che per discutere le differenze tra Martin e Tolkien sarebbe il caso di aprire una nuova discussione a parte, ma sono nuova e devo capire le dinamiche riguardo a quanto sia in topic e quanto no.

Ricordo che Tolkien ritenesse l'oscurità sensoriale come qualcosa di buono (i bravi personaggi hanno sempre abiti di uno spettro colorato tra il bianco e il grigio). Quando il mago tradisce i suoi colori si tingono delle sfumature dell'arcobaleno. L'etica di Tolkien è ardentemente cristiana, quindi il buono non arde mai di passione.

Personalmente preferisco Lewis (cronache di Narnia), mi sembra più aperto e delicato...ho sempre trovato Tolkien rigido e noioso.

Lewis e Tolkien erano due professori Oxoniani, Martin però è un laureato specializzato (in USA tipo sei anni di studio) sulle ballate medievali.

A Martin non manca la competenza, ma come ogni artista subisce l'influenza di altri e la riplasma a suo modo, secondo la sua visione del mondo. Io rivedo me stessa più in Martin che in Tolkien, semplicemente perchè il livello di travaso emotivo dei personaggi di Martin è enorme (personaggi come Jon sono totalmente pensieri, sentimenti, emozioni...etc.). Tolkien è molto più inquadrato narrativamente a livello di sviluppo dei personaggi.

Tornando alla questione core credo che D e D facciano un buon lavoro riguardo alla gestione della complessità che non è mai un'operazione semplice. I media son differenti (come ho già scritto), le attese sono altre. GoT è una delle serie più difficili da arginare, proprio perchè si propone in maniera sfumata e realistica.

Le mie preferenze le ho già scritte e altri hanno scritto cose sensatissime dopo di me.

Una cosa è certa: la rappresentazione televisiva di ASOIAF , estremamente fedele, non sarebbe stata in piedei, nè a livello di budget, che di seguito.

I buchi narrativi fino ad ora sono stati, non veri buchi, ma la scelta di concentrarsi su alcune storylines, piuttosto che su altre.


E
Ellyn Reyne
Confratello
Utente
302 messaggi
Ellyn Reyne
Confratello

E

Utente
302 messaggi
Inviato il 28 luglio 2016 21:54

Rispondo a Draco e al Principe.

 

Ok, basta scrivere di fotografia, di colonna sonora, di regia nelle scene d'azione, di quanto tempo passa nel taglio tra le scene..di forma, insomma. Parliamo solo di sostanza, di contenuti della narrazione (anche perché, ribadisco, l'unico confronto possibile tra Asoiaf e Got è su questo piano).

Prendiamo, ad esempio, la tanto discussa quinta stagione. A parte la spettacolare sequenza di Hardhome e l'imbarazzante storyline su Dorne, che cosa c'è? Un brillante insieme di spunti di riflessione, in quanto abbiamo:

  1. Daenerys che cerca di affermare il principio di legalità a Meereen, ma fallisce in quanto neanche con tre draghi potrebbe mai tentare un tale trapianto giuridico in una simile società. Non so perché questo interessantissimo aspetto passi sempre inosservato. Per ricordare una certa condanna a morte che non ha colpito quasi nessuno, sebbene sia densissima di significato:
    M: "Pietà, maestà!"
    D: "La legge è chiara"
    M: "TU sei la legge!"
    Daenerys, con le lacrime agli occhi: "La legge è la legge" ----> Cioè, siamo a livelli di filosofia del diritto e tragedia greca (il nome "Creonte" vi dice qualcosa? :))
  2. Stannis e Shireen. Si potrebbe aprire un dibattito etico solo su questo. Anche qui, smisurato senso del tragico (cfr. Eshilo, Agamennone).
  3. Jon Cesare, la cui storyline è tanto apparentemente semplice quanto sostanzialmente complessa;
  4. Il fanatismo religioso del Credo militante. Loras chiuso in una cella per essere omosessuale; Cersei imprigionata, picchiata, spogliata della sua nobiltà e sottoposta a pubblica umiliazione per aver tradito un marito che la tradiva ad ogni occasione.
  5. Sansa che riesce a risollevarsi dopo uno stupro.

Questi sono temi molto forti e/o dotti, gente: altro che prodotto scadente adatto alle masse! Che poi milioni di persone seguano questa serie è solo un dato positivo, per loro e per HBO. Dal punto di vista contenutistico, la sola s5 è una stagione talmente profonda che, bilanciando pro e contro, quella schifezza di Dorne riesce a non rovinare l'insieme. :)

 

Ora vi lascio in pace, promesso! XD

Passo e chiudo 2.0 :unsure:


Messaggi
151
Creato
8 anni fa
Ultima Risposta
7 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE