Comunque ha scritto bene qualcuno sul forum, tra Arya e Sansa la prima sembra essere venuta meglio a patti col suo lato vendicativo. Appare chiaro come questa Sansa, la Sansa della serie, invece covi un grumo di sentimenti vendicativo/distruttivi dentro di lei. Un qualcosa di selvaggio, troppo a lungo trattenuto. Come a dire la misura è colma e sta lí lí per esplodere. Che stia riallacciando i rapporti con la sua parte lupesca?
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
3 hours fa, Lyra Stark dice:Comunque ha scritto bene qualcuno sul forum, tra Arya e Sansa la prima sembra essere venuta meglio a patti col suo lato vendicativo. Appare chiaro come questa Sansa, la Sansa della serie, invece covi un grumo di sentimenti vendicativo/distruttivi dentro di lei. Un qualcosa di selvaggio, troppo a lungo trattenuto. Come a dire la misura è colma e sta lí lí per esplodere. Che stia riallacciando i rapporti con la sua parte lupesca?
Si lo credo anche io questo. Arya ha mostrato da subito un sentimento di vendetta, all'inizio selvaggio e sconclusionato, cercando la via per ottenerla per sei stagioni e mezza senza sapere neppure lei cosa fare (ricordiamo che a Bravoos ci va per caso, lei voleva andare alla Barriera inizialmente). La scena dei soldati, a mio avviso, non era messa lì solo per far fare il cameo ad Ed Sheeran (sennò lo mostravano a cantare ad un banchetto qualsiasi), ma per mostrarci un' Arya che, dopo la scena cruenta dei Frey, è comunque rimasta umana e lucida (non è solo una implacabile macchina da vendetta). Sansa invece si è ribellata davvero solo all'inizio della sesta (prima pensava solo a sopravvivere), e ora, anche se al sicuro nella sua casa, si sente inquieta: ma non per il motivo che pensa Beliash, che pensa di puntare ancora sulla vanità di Sansa, sul suo voler essere regina, ma perchè lei, anche dopo essersi vendicata di Ramsey, ha ancora dentro rabbia e senso di rivalsa che non sa come sfogare (dice a Jon di non commettere gli errori di Robb, ma fosse per lei marcerebbe a sud per combattere Cersei?). Inoltre credo che dalla prossima puntata Arya inizierà un altro percorso: ovvero da lupo solitario, ritroverà il senso del "branco", mentre Sansa, anche se forse inconsciamente, sta ritrovando il suo essere lupo, ma un lupo solitario, concentrata su di sè e con poco senso del branco, infatti fa l'errore di contraddire Jon in pubblico, non lo fa con cattiveria o premeditazione ma perchè, dopo anni ad essere usata e manovrata da tutti, adesso ha una smania di controllare le cose e fare a modo suo, ma senza metodo o una linea chiara.
La scorsa stagione c'era chi diceva che lei aveva ragione e Jon era quello che non ascoltava e faceva errori (compresi D&d che adorano Sophie Turner), ma si vedeva già che era Sansa che non sapeva gestire nulla (non dice a Jon esattamente come agisce Ramsey, non gli dice di Ditocorto, fa scena muta al consiglio dei nobili quando allora si, come Lady di Grande Inverno avrebbe dovuto imporsi). Jon mi sembra stia imparando dai suoi errori, ma anche sfruttando l'esperienza come Lord Commander, sta seguendo l'esempio del padre, ma senza incorrere negli stessi errori: certo non è un asso in politica, ma con la minaccia che sta arrivando ormai capisce che la politica conterà poco o nulla. Da quello che si vede nel trailer Jon non avrà paura di scontentare gli alfieri rivolgendosi a Dany (compresa lady Mormont), e potrebbe sembrare il ripetersi degli errori alla Barriera, ma, come gli ha detto Davos, se per fare la cosa giusta "fallirà" di nuovo, lo farà. La sua forza è che sta lottando per la giusta causa, al contrario di altri che agiscono per interesse, per il potere, per vendetta, o solo per seguire certe consuetudini e pregiudizi (gli alfieri che diffidano delle casate del sud, diffidano dei bruti...prima diffidavano pure di Jon...). Sansa purtroppo ha ancora nella testa troppo di quello che le ha detto o visto fare a Cersei, ma non si rende conto che la donna che le ha insegnato tanto, e che vorrebbe sconfiggere usando i suoi stessi mezzi, in realtà, per essere dove è ha sbagliato e perso tutto! non è un esempio da seguire! e sarà destinata a fallire perchè segue una politica che si rivelerà autodistruttiva. Io penso e spero che Sansa, come Arya, sopo aver ritrovato la sua anima di lupo, ritroverà anche lei il senso del branco (con Jon non ce lo ha avuto la scorsa stagione).
Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni (E.Roosvelt)
Assolutamente d'accordo! Bel post!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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5 hours fa, Lyra Stark dice:Comunque ha scritto bene qualcuno sul forum, tra Arya e Sansa la prima sembra essere venuta meglio a patti col suo lato vendicativo. Appare chiaro come questa Sansa, la Sansa della serie, invece covi un grumo di sentimenti vendicativo/distruttivi dentro di lei. Un qualcosa di selvaggio, troppo a lungo trattenuto. Come a dire la misura è colma e sta lí lí per esplodere. Che stia riallacciando i rapporti con la sua parte lupesca?
Beh, oddio, non credo riesca a gestire totalmente tali sentimenti e sensazioni. E' arrivata a squartare due persone e a comporre un vero e proprio pasticcio, una torta di carne umana, con i pezzi dei suddetti cadaveri. Mi pare che tale gesto superi qualunque forma di integrità psicologica, poiché va ben oltre la semplice rivincita morale e catartica.
Credo semplicemente che la differenza stia nell'ambizione e nel senso di appartenenza. La vendetta è per Arya non più uno stato d'animo, ma un obiettivo da raggiungere, quindi, appunto, un'ambizione nella sua forma più violenta e radicata. Contemporaneamente, lo stesso obiettivo è un'ammissione di identità. Lei mira a vendetta in quanto Stark, dunque parte integrante del branco di lupi. Non si perde, bensì ritrova sé stessa e di più.
Sansa è invece persa nella confusione di sentimenti e soprattutto di idee, principalmente perché manchevole della visione d'insieme. Non è concentrata su sé stessa per egoismo, ma perché incapace di ragionare come e per il branco.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
%d/%m/%Y %i:%s, JonSnow; dice:
Beh, oddio, non credo riesca a gestire totalmente tali sentimenti e sensazioni. E' arrivata a squartare due persone e a comporre un vero e proprio pasticcio, una torta di carne umana, con i pezzi dei suddetti cadaveri. Mi pare che tale gesto superi qualunque forma di integrità psicologica, poiché va ben oltre la semplice rivincita morale e catartica.
Credo semplicemente che la differenza stia nell'ambizione e nel senso di appartenenza. La vendetta è per Arya non più uno stato d'animo, ma un obiettivo da raggiungere, quindi, appunto, un'ambizione nella sua forma più violenta e radicata. Contemporaneamente, lo stesso obiettivo è un'ammissione di identità. Lei mira a vendetta in quanto Stark, dunque parte integrante del branco di lupi. Non si perde, bensì ritrova sé stessa e di più.
Sansa è invece persa nella confusione di sentimenti e soprattutto di idee, principalmente perché manchevole della visione d'insieme. Non è concentrata su sé stessa per egoismo, ma perché incapace di ragionare come e per il branco.
Concordo, deve ancora rientrare nella logica del branco Stark (cosa che farà alla fine, a sentire quello che dice nel trailer), a differenza di Arya che ha seguito è compiuto un determinato percorso ed è ormai pronta a tornare a casa.
Lo dice e ribadisce lei stessa, che nessuno può proteggerla. Ha subito così tante delusioni che non riesce a fidarsi completamente di nessuno e credo che in questa stagione compirà quel percorso necessario per sentirsi di nuovo parte di un branco a cui potersi anche appoggiare e di cui potersi fidare.
5 hours fa, Lyra Stark dice:Assolutamente d'accordo! Bel post!
Grazie!^^
2 hours fa, niphredil dice:Concordo, deve ancora rientrare nella logica del branco Stark (cosa che farà alla fine, a sentire quello che dice nel trailer), a differenza di Arya che ha seguito è compiuto un determinato percorso ed è ormai pronta a tornare a casa.
Lo dice e ribadisce lei stessa, che nessuno può proteggerla. Ha subito così tante delusioni che non riesce a fidarsi completamente di nessuno e credo che in questa stagione compirà quel percorso necessario per sentirsi di nuovo parte di un branco a cui potersi anche appoggiare e di cui potersi fidare.
Infatti come dicevo è il tassello che le manca per recuperare se stessa e la sua identità
La scorsa stagione si capiva già il suo rimorso per aver tradito le proprie radici, si rimproverava la stupidità dei suoi sogni di ragazzina che l'avevano portata a rinnegare il nord, e in più molti le hanno rinfacciato i suoi due matrimoni... Dopo aver rimproverato se stessa adesso rimugina sulle colpe dei suoi familiari, in particolare Robb e Ned, e quindi non si fida neppure di Jon, anche se riconosce che sa regnare bene, perchè ha paura che lui sbagli. Oltre ad aver recuperato l'orgoglio delle sue radici, Sansa deve anche recuperare la fiducia nel prossimo, ma in particolare nei suoi familiari e capire che saper prendere decisioni e non farsi manipolare, non esclude il senso di appartenenza al branco.
Comunque questo è il momento giusto perchè le due sorelle si ritrovino: ci saranno ancora problemi credo, e questioni rimaste in sospeso per molto tempo, ma son entrambe mature al punto giusto dal riuscire a capirsi e perdonarsi per il passato. Prima si sarebbero scannate temo.
Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni (E.Roosvelt)
Butto lì un'idea decisamente scemotta (non come gli ultimi post qui sopra, che ho appena letto trovandoli bellissimi e profondi). Avete presente il luogo comune (sbagliato, dicono, ma va be', questo è un altro discorso) secondo cui i gatti si affezionano alle persone, i gatti alla casa?
Be', Sansa mi sembra un gatto: sta alzando la testa, ma sembra più legata a Grande Inverno come luogo-simbolo che alle persone. Arya, pur essendosi formata anche lei in un percorso di totale solitudine interiore, è più un cane: è legata all'idea degli Stark, alla casata, alle persone che quel nome ha rappresentato.
E anche: non è che Sansa sia più materialista, più gretta. E' che lei ormai piange un drappello di morti. E' come se dicesse "Il grosso degli Stark sono stati sterminati barbaramente, e non torneranno mai più. Riprendiamoci questo luogo che li rappresenta, almeno". Per Arya, invece, la vendetta è quasi un modo per tenerli in vita. Non vorrei prendere una cantonata, ma penso che, anche nella vita reale, sia uno dei modi (o delle fasi) per reagire ad un lutto: prendere iniziative legate alla persona che si è perso -raccolte di fondi, sensibilizzazione su qualche tipo di situazione o malattia, concerti, borse di studio- perchè, così facendo, si ha la sensazione che il capitolo non sia del tutto chiuso, che si possa ancora fare qualcosa per quella persona.
Ma è solo una sensazione "a pelle", non il frutto di un ragionamento. Ve la butto qui come spunto; ma magari è una grande cantonata
No, è un'ottima analisi, invece!
Il paragone ci sta tutto invece! Sansa lo scorso anno era già rassegnata alla perdita di Rickon, ha messo a repentaglio la vita di Jon, quasi ossessionata dal volersi riprendere Grande Inverno!
Arya invece
se i leaks sono veritieri, decide di andare a Nord perchè viene a sapere che Jon è il nuovo re e che gli Stark hanno ripreso Grande Inverno. Ci va perchè ora sa di avere ancora una famiglia che lei credeva perduta (al massimo sapeva vivo Jon, ma era un guardiano della notte).
E mi sono sempre domandata se Sansa abbia parlato a Jon di quello che le ha detto Brienne di Arya... perchè conoscendo Jon, ora che è re potrebbe sguinzagliare degli emissari per tutta Westeros per cercare la sorella, sapendo per certo che è ancora viva, anche se è un'impresa difficilissima.
E mi domando se Jon parlerà di lei con il Mastino!
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1 hour fa, Stella di Valyria dice:Butto lì un'idea decisamente scemotta (non come gli ultimi post qui sopra, che ho appena letto trovandoli bellissimi e profondi). Avete presente il luogo comune (sbagliato, dicono, ma va be', questo è un altro discorso) secondo cui i gatti si affezionano alle persone, i gatti alla casa?
Be', Sansa mi sembra un gatto: sta alzando la testa, ma sembra più legata a Grande Inverno come luogo-simbolo che alle persone. Arya, pur essendosi formata anche lei in un percorso di totale solitudine interiore, è più un cane: è legata all'idea degli Stark, alla casata, alle persone che quel nome ha rappresentato.
E anche: non è che Sansa sia più materialista, più gretta. E' che lei ormai piange un drappello di morti. E' come se dicesse "Il grosso degli Stark sono stati sterminati barbaramente, e non torneranno mai più. Riprendiamoci questo luogo che li rappresenta, almeno". Per Arya, invece, la vendetta è quasi un modo per tenerli in vita. Non vorrei prendere una cantonata, ma penso che, anche nella vita reale, sia uno dei modi (o delle fasi) per reagire ad un lutto: prendere iniziative legate alla persona che si è perso -raccolte di fondi, sensibilizzazione su qualche tipo di situazione o malattia, concerti, borse di studio- perchè, così facendo, si ha la sensazione che il capitolo non sia del tutto chiuso, che si possa ancora fare qualcosa per quella persona.
Ma è solo una sensazione "a pelle", non il frutto di un ragionamento. Ve la butto qui come spunto; ma magari è una grande cantonata
No è un'ottima intuizione!
Sansa è ancorata al passato quasi, come scrivi giustamente tu, la cosa comica è che quando ci abitava a GI non vedeva l'ora di andarsene, e la sua famiglia... voleva loro bene ma voleva discortacisi. Non è che essere una Stark le andasse proprio a genio, insomma.
Ora invece è come se volesse riappropriarsi di quelle poche cose che le ricordano la sua vecchia vita, probabilmente in lei è in atto uno di quei meccanismi per cui quando lo hai perso ti rammarichi di quello che avevi e non hai apprezzato e allora cerchi di "ritornare" in qualche modo al passato.
È un po' quello che alla fine ho sempre temuto anche io, che Grande Inverno non rimanesse che un cumulo di pietre privo di quel calore che ha agli inizi della storia.
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Penso che con questo episodio possa considerarsi concluso l'arco che ha visto Jon rapportarsi con Sansa. Non solo perchè si stanno separando i nuovo e forse non si rivedranno per un po'. Ma anche perchè secondo me hanno stabilizzato finalmente il loro rapporto. Hanno recuperato una confidenza e un affetto che una volta non avevano, e gli anni di lontananza, e ora c'è anche la stima e la fiducia. Non so se cambierà qualcosa con la scoperta delle vere origini di Jon. Potrebbe cambiare solo se i cugini fossero spinti a sposarsi per ragioni di continuità dinastica (come alcuni ipotizzano o addirittura spera chi li vorrebbe insieme... bah! certo fa un po' meno ribrezzo che stare con una zia, però...), ma di per sè credo che sapere che Jon non è figlio di Ned non poterà più cambiare i rapporti nè tra loro due, nè tra Jon e gli altri due fratelli/cugini rimasti.
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Dal commento della 7x02:
''Appare ora chiaro che qualunque ipotesi di una Sansa pronta a pugnalare il fratello alla schiena, a cospirare o a morire di invidia sia priva di fondamento e risulti ad oggi ancor meno consistente. Nell'avvertirlo dei rischi dell'invito di Daenerys è più che preoccupata per le sorti del fratello. Se non avesse un'opinione positiva e pacifica di lui, lo avrebbe da subito spinto nella direzione di accettare. Altrettanto apprezzabile che Jon sia restio all'inizio e condivida il suo medesimo punto di vista.
Per quanto riguarda la riunione con i Lord del Nord, a messaggio di Sam ricevuto, beh... Ecco un Re. Jon vede il progetto a lungo termine, osserva le necessità di chi gli sta intorno, non ha ambizioni personali se non l'ottemperare al benessere di tutti e alla salvaguardia della sua gente rispetto ai pericoli imminenti. Anche nel modo di porsi è deciso, risoluto, solenne, ma mai presuntuoso o prevaricatore nei confronti degli altri. Egli parla in modo aperto, passionale, non nel tentativo di imporre le proprie decisioni, quanto nel tentativo di farsi comprendere da coloro che lo seguono. Tiene principalmente a far recepire in modo preciso le ragioni che lo portano a suddette decisioni. Le sue parole sono poi schiette, dirette ed emotive. In particolare nel momento in cui dichiara il suo amore per il Nord viene fuori tutta l'essenza di Jon Snow. E non so se l'inclinazione della voce sia una semplice incertezza di Kit o una vera e propria scelta per rendere la commozione del momento. Nel caso, ottimo risultato. Egli è poi altrettanto umano, sicuro di non essere infallibile, malinconico. Le parole di Sansa, Lyanna Mormont e Glover non suonano come una contestazione, ma come un'apprensione veritiera, tangibile, rispettabile. Ottima scena. Forse, l'unica critica è il fatto che Sansa si fermi proprio nel momento in cui apprende che governerà sul Nord. Ciò la fa apparire un po' come il bambino che cessa di fare i capricci nel momento in cui viene accontentato. Un po' un peccato se si considera che la figura di Sansa è fin qui emersa molto positivamente.''
Anche per me l'arco Sansa-Jon è concluso per quanto riguarda conflitti interni e contrasti. Soprattutto Jon recupera punti nel renderla partecipe, nel chiedere il suo punto di vista su Tyrion e ancor di più nel legittimarla pubblicamente come degna gestrice del Nord in sua vece, dandole credito davanti agli occhi. A questo punto non credo sia più possibile parlare di un Jon che esclude la sorella, che la svaluta e non crede in lei. Ad oggi c'è malinconia e stabilità tra le parti. Per un rapporto vero e proprio bisognerà attendere che il tempo di guerra giunga alla fine. Comunque è stato un arco un po' controverso e con qualche incongruenza qua e là, ma alla fine il risultato è più che buono quindi lo promuovo volentieri.
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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Credo anche io che non si possa parlare di una vera relazione costruitasi tra i due. Li abbiamo visti interagire troppo poco insieme. Però sicuramente Jon ne esce vincitore accogliendo la sua richiesta di essere presa sul serio e considerandola matura per governare in sua vece. Ho apprezzato molto l'ultima scena tra loro, lo sguardo incredulo e un po' spaventato di Sansa di fronte alla nuova carica. Finalmente l'hanno rappresentata per quello che è: non una femme fatale ma una ragazza che ne ha passate tante con tutte le insicurezze e i dubbi che conseguono.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Complice la mia antipatia per sophie turner la faccia di sansa all' investitura da parte di jon era quella di una zucchina lessa.. Altro che metodo stanislaski..!! Sembrava una che ha fatto il colloquio per un lavoro e credeva che avessero scelto un' altra.. ora aspettiamo per vedere come l' hanno sceneggiata i D&D nel suo nuovo lavoro di reggente del nord alle prese con tutti queli uomini barbuti e sopratutto con quella belva di lyanna mormont!! Se poi aggiungiamo il ritorno dei fratelli la sua storyline potrebbe essere interessante.
Ma forse la presenza di Lyanna Mormont è pure un vantaggio! le da l'esempio di come farsi rispettare^^
Io la userei per farle sbranare Ditocorto, altro che mastini di Ramsey!
Cmq hanno perso un'ottima occasione: Jon che lascia Spettro a difendere la sorella, sarebbe stato bello! (e non ci saremmo chiesti dove cavolo è finito quel metaupo!!!)
Che poi Jon sotto sotto per me è sollevato di mettersi in viaggio... con tutti quei cavolo di consigli in cui discutere, la sorella rompiballe e Royce che rogna ogni 5 minuti, ospiti che non si schiodano e se non si alza presto a far colazione non trova più le brioches in sala grande... per me ha colto l'occasione per levare le tende e ha lasciato la baracca alla sorella... chiamalo scemo! ahaha!
che a parte gli scherzi a me piaceva anche vederlo nel suo ruolo isitituzionale a fare il re e mi auguro che dopo la storia dei problemi con Sansa, non me lo sminuiscano di nuovo con Dany!
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