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Unioni civili, stepchild adoption, uteri in affitto, studi di genere
A di Ashara of Starfall
creato il 01 febbraio 2016

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Aegon il mediocre
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Inviato il 03 febbraio 2016 22:48

Riguardo gli impatti dell'avere due genitori omosessuali.

 

Qualche tempo fa non mi esprimevo sulle adozioni per coppie omo perché non vi erano studi significativi al riguardo, ma ultimamente ho trovato qualche dato e ciò che mi pare di capire è che la maggioranza della comunità scientifica ha appurato che non cambia nulla in soldoni.

 

La minoranza di parere contrario riguarda centro studi riconducibili a qualche confessione e sono stati screditati in quanto hanno operato un campionamento truffaldino per ottenere risultati distorti.

 

L'unico dubbio riguarda la consistenza delle serie storiche. I dati utilizzati generalmente non vanno molto indietro nel tempo (oltre i 30 anni trascorsi i numeri sono scarsi).

 

Comunque l'impatto nello sviluppo psicologico dei bambini non può più essere addotto come argomentazione conservatrice.


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" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "

 

Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Cpt. Samuel Vimes
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Inviato il 04 febbraio 2016 10:55

 

"Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e razionale nell'età evolutiva"

Il fatto è che mancano le prove empiriche a supporto di questa affermazione. Nella ricerca scientifica, si assume vera l'ipotesi nulla fino a prova contraria. L'ipotesi nulla dice: "è tutto dovuto al caso" (in questo caso: "le differenze riscontrabili tra bambini adottati da coppie omo e quelli con genitori adottivi etero, sono del tutto casuali.")


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Sir Alexander Stark
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Inviato il 04 febbraio 2016 13:42

Inevitabile che manchino le prove empiriche, è un fenomeno recentissimo.
Che intendi con ipotesi nulla: "tutto dovuto al caso" ?


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Aegon il mediocre
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Inviato il 04 febbraio 2016 15:29

Non è che mancano le prove empiriche, ci sono e dicono il contrario.

Per quanto, come ho scritto poco sopra, i dati non vadano molto oltre 30 anni fa.


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Cpt. Samuel Vimes
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Inviato il 04 febbraio 2016 18:38

Inevitabile che manchino le prove empiriche, è un fenomeno recentissimo.

Che intendi con ipotesi nulla: "tutto dovuto al caso" ?

Gergo statistico. Secondo uno degli approcci più diffusi nella ricerca scientifica non puoi mai dimostrare che una determinata ipotesi sia vera, puoi solo dimostrare che sia falsa (dati non compatibili). L'ipotesi nulla (chiamata H0) afferma che non ci sono differenze sostanziali fra i campioni in esame (quindi bambini con genitori omo e bambini con genitori etero). Se i dati non supportano H0 allora si può ritenere che ci sia qualcos'altro sotto. Mi fermo qua che se no si va O.T.



joramun
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joramun
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Inviato il 04 febbraio 2016 21:16

Vorrei ricordare comunque che, al netto delle ricerche (che ci sono, basta farsi un giro su PubMed o Psychinfo) noi non viviamo in un paese in cui sia necessario un qualche tipo di patentino o di idoneità per poter essere genitori. Anzi, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, togliere un bambino alla coppia di genitori è qualcosa di estremamente complesso dal punto di vista burocratico: bisogna dimostrare la presenza di abusi psicofisici conclamati e reiterati, o uno stato di indigenza estremamente grave; e comunque entrambi i casi devono essere opportunamente segnalati, perchè altrimenti diventa estremamente difficile procedere, specie nel secondo caso.

 

Per dire....i danni provocati dall'uso intensivo di TV, computer, smartphone e schermi vari ( prescindere dal contenuto) alla plasticità neurale e all'attenzione sono dimostrati, cosi come quelli provocati dall'abuso di cibo spazzatura. Eppure non mi risulta che nelle nostre case girino assitenti sociali e ispettori per verificare che i nostri pargoli mangino sano e passino all'aria aperta il dovuto numero di ore.


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Aegon il mediocre
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Inviato il 04 febbraio 2016 21:41

Questo O.T sui test mi pare un po approssimativo. Scusatemi l'OT.

 

A onor del vero.

 

-Nel genere di studi di cui parliamo non si adotta un approccio inferenziale ma basato sulle serie storiche. Le variabili esplicative sono matematiche non indipendenti.

 

-Un test statistico puoi strutturarlo come vuoi, anche per dimostrare che una cosa sia vera. Forse ti confondi con la dicotomia "rifiuto" e "non rifiuto" dove non si accetta un'ipotesi ma la non si rifiuta, rifiutando l'altra.

 

Poi tra l'altro questo discorso credo sia ininfluente.


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Stefano Snow
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Inviato il 04 febbraio 2016 22:56

...ho capito tutto...

...uhm, forse no...


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Sir Alexander Stark
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Sir Alexander Stark
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Inviato il 05 febbraio 2016 15:14

Non è che mancano le prove empiriche, ci sono e dicono il contrario.

Per quanto, come ho scritto poco sopra, i dati non vadano molto oltre 30 anni fa.

quindi secondo ciò che dici, le prove ci sono e sono più antiche nel tempo del fenomeno di cui sono lo studio?

 

 

Inevitabile che manchino le prove empiriche, è un fenomeno recentissimo.

Che intendi con ipotesi nulla: "tutto dovuto al caso" ?

Gergo statistico. Secondo uno degli approcci più diffusi nella ricerca scientifica non puoi mai dimostrare che una determinata ipotesi sia vera, puoi solo dimostrare che sia falsa (dati non compatibili). L'ipotesi nulla (chiamata H0) afferma che non ci sono differenze sostanziali fra i campioni in esame (quindi bambini con genitori omo e bambini con genitori etero). Se i dati non supportano H0 allora si può ritenere che ci sia qualcos'altro sotto. Mi fermo qua che se no si va O.T.

 

ho capito e non voglio contestare questo approccio, però usando semplicemente la logica vale il discorso inverso:

nulla ci dice che due situazioni diverse tra loro

 

genitori etero

genitore è un padre o una madre; una persona che genera o dà la nascita ad un figlio.

Al plurale, genitori, è il termine più usato, in quanto singolarmente non si può dare la nascita ad un figlio, bensì occorrono 2 persone di sesso opposto. Il genitore, non esiste senza un secondo genitore.

 

vs. coppia omo (paragonabile diciamo a dei genitori adottivi, ma dello stesso sesso ovviamente)

 

dovrebbero avere lo stesso risultato=> no problem per il bambino

 

 

 

 

noi non viviamo in un paese in cui sia necessario un qualche tipo di patentino o di idoneità per poter essere genitori. Anzi, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, togliere un bambino alla coppia di genitori è qualcosa di estremamente complesso dal punto di vista burocratico: bisogna dimostrare la presenza di abusi psicofisici conclamati e reiterati, o uno stato di indigenza estremamente grave; e comunque entrambi i casi devono essere opportunamente segnalati, perchè altrimenti diventa estremamente difficile procedere, specie nel secondo caso.

il discorso è l'opposto, si parla di affidare un bambino in adozione a una coppia omo (cosa cui sono favorevole visto che qualcuno è un po confuso e non l'ha capito). La problematicità (per il pargolo) raddoppia; oltre all'essere adottato si aggiunge l'essere adottato non in una famiglia naturale uomo+donna ma uomo+uomo o donna+donna.

E' noto quanto può risultare traumatico non avere/perdere per n motivi uno dei due genitori, allo stesso modo per quale motivo non dovrebbe essere più o meno traumatico per un bambino avere due genitori adottivi dello stesso sesso? l'unico o uno dei pochissimi nella sua classe/scuola/quartiere/città?

 

figuriamoci se si passa al livello successivo, con figli che non sono ne procreati dalla coppia ne adottati, ma creati a tavolino, in laboratorio pronti per essere acquistati dalla coppietta di turno

 

E' evidente che c'è uno stravolgimento del significato di genitore e di quello di figlio.

 

Per non tornare a sottolineare l'inopportunità (senza nemmeno parlare di paradossi logici o innaturalità) del tutto, vista la situazione dell'umanità e del nostro pianeta. Come direbbero Osha e Bran, stiamo andando a sud anzichè andare a nord e non ce ne rendiamo conto perchè siamo stupidamente ciechi

 

Povero Corsello:

 

"Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e razionale nell'età evolutiva"

Lo afferma il presidente della società italiana di pediatria, Corsello, intervenendo sulla "stepchild adoption" del ddl sulle unioni civili.

"I processi di maturazione psicologica di un bimbo possono rivelarsi incerti e indeboliti" sia "in una famiglia conflittuale", sia "in una in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento"

 

 

Ho letto l'intervista di Corsello su vari quotidiani, e le sue affermazioni mi sono sembrate abbastanza generiche e qualunquiste, al punto che se si fosse sotituito il termine "omosessuale" con un'altra qualsiasi categoria a rischio dal punto di vista dell'accudimento dei figli (vedovi, divorziati, tossicodipendenti, famiglie abusanti) sarebbe cambiato poco o nulla nel suo discorso. Senza contare che non porta uno straccio di prova a sostegno di quanto afferma. Senza contare che non si capisce se le sue frasi siano dette a titolo personale o rappresentino una posizione ufficiale dell'associazione. Senza contare che (e non lo dico per solidarietà professionale verso chi fa il mio stesso mestiere) a fare certe valutazioni sarebbe più titolato uno psicologo dell'età evolutiva o un neuropsichiatra infantile che un neonatologo.

 

E infatti sia psichiatri che psicologi lo hanno prontamente smentito.

 

Generica, qualunquista, smentito..

 

Si può condividere o meno il suo discorso, (proveniente comunque non dall'ultimo arrivato ma da qualcuno che ha una certa conoscenza al riguardo) non ha mica sparato chissà che accusa, ne ha detto che è così e basta. E' semplicemente un'opinione, più o meno autorevole (fatta da chi ne capisce più del resto di noi) su una possibilità.

 

 

 

 

 

Vi sono alcuni discorsi che non mi tornano.

 

I figli non sono un diritto, se fai parte di una coppia etero e fertile puoi avere figli, altrimenti no.

Perché?

La capacità di procreare non è indice di saper crescere un figlio ed essere un genitore decente.

come perchè? scusa che razza di domanda è

Se non sei una coppia etero fertile con che magia riesci ad avere figli?

E cosa c'entra il discorso procreare/crescere. Nessuno al mondo direbbe che la prima affermazione comporta l'altra



joramun
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joramun
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Inviato il 05 febbraio 2016 15:55

E' noto quanto può risultare traumatico non avere/perdere per n motivi uno dei due genitori, allo stesso modo per quale motivo non dovrebbe essere più o meno traumatico per un bambino avere due genitori adottivi dello stesso sesso?

 

È noto a chi e dove? Ma da dove le prendete le informazioni, santo cielo? La salute di una famiglia o di una relazione genitoriale dipende da un universo di variabili, tale per cui già solo pensare in maniera deterministica che "se succede A, allora accadrà B" è semplicemente assurdo. Per stare al tuo esempio, se uno dei genitori ha le competenze genitoriali per sopperire all'assenza dell'altro genitore, o se la coppia genitore-figlio è inserita in un contesto relazionale in cui altre figure di accudimento possono intervenire per svolgere un ruolo educativo (zii, professori, fratelli maggiori, il gruppo dei pari), il trauma può risolversi in un normalissimo periodo di sofferenza legato alla perdita, senza lasciare alcuno strascico nello sviluppo del ragazzo.

Tu però nella tua affermazione di qui sopra ne fai già un evento scontatamente traumatico (cosa falsa), e lo usi come metro di paragone per stabilire la traumaticità di un altro vento, come la crescita con una coppia omogenitoriale (cosa falsa e non dimostrata da nessuno studio).

 

l'unico o uno dei pochissimi nella sua classe/scuola/quartiere/città?

 

Ecco di nuovo spuntare fuori la vecchia argomentazione della sofferenza causata dall'essere discriminato a scuola o nella società. Allora:

 

1 - i bambini possono essere cattivi, e accanirsi su un qualsiasi difetto a scelta. Non mi pare che però ci si ponga il problema nel caso di bambini in sovrappeso o si chiedano classi separate per i ragazzi di colore.

2 - la questione è un cane che si morde la coda: se non si inizia ad introdurre la diversità, nella società non si svilupperà mai la capacità di accettarla come legittima, e quindi i bambini a scuola continueranno a prendere in giro e a far soffrire l'amichetto con due papà o due mamme, invece di pensare che quella sia una diversità irrilevante, come avere i capelli rossi invece che biondi.

 

Generica, qualunquista, smentito..

 

Si può condividere o meno il suo discorso, (proveniente comunque non dall'ultimo arrivato ma da qualcuno che ha una certa conoscenza al riguardo) non ha mica sparato chissà che accusa, ne ha detto che è così e basta. E' semplicemente un'opinione, più o meno autorevole (fatta da chi ne capisce più del resto di noi) su una possibilità.

 

Con la differenza che Corsello non è un anziano che parla al bar, ma un membro di un importante associazione medica e, vista la delicatezza dell'argomento e il periodo politico, dovrebbe avere l'accortezza di ponderare bene quello che dice prima di buttare nella mischia affermazioni di questo tipo, specie se non avvallate da alcunchè.


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Sir Alexander Stark
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Sir Alexander Stark
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Inviato il 05 febbraio 2016 17:42

 

È noto a chi e dove? Ma da dove le prendete le informazioni, santo cielo? La salute di una famiglia o di una relazione genitoriale dipende da un universo di variabili, tale per cui già solo pensare in maniera deterministica che "se succede A, allora accadrà B" è semplicemente assurdo. Per stare al tuo esempio, se uno dei genitori ha le competenze genitoriali per sopperire all'assenza dell'altro genitore, o se la coppia genitore-figlio è inserita in un contesto relazionale in cui altre figure di accudimento possono intervenire per svolgere un ruolo educativo (zii, professori, fratelli maggiori, il gruppo dei pari), il trauma può risolversi in un normalissimo periodo di sofferenza legato alla perdita, senza lasciare alcuno strascico nello sviluppo del ragazzo.

Tu però nella tua affermazione di qui sopra ne fai già un evento scontatamente traumatico (cosa falsa), e lo usi come metro di paragone per stabilire la traumaticità di un altro vento, come la crescita con una coppia omogenitoriale (cosa falsa e non dimostrata da nessuno studio).

è pazzesco, ogni volta scrivo una certa cosa, puntualmente mi si contesta dicendo che ho scritto/intendevo qualcosa di diverso e devo spiegare "no vedi che io non ho scritto quello che tu stai dicendo che ho scritto"

 

da dove prendo le informazioni...ma veramente non lo so se sono io l'unico pazzo che vede cose assurde o che cosa

 

-può risultare traumatico (se non va bene il termine traumatico,allora problematico, è uguale)- ha un chiaro significato concettuale, diverso da tutto ciò che dici dopo

 

la crescita con la coppia omo non da nessun tipo di problema, ma magari, tanto meglio. I due sono felici, il bambino pure perchè viene amato eccetera e tutto apposto.

 

ciò non toglie che ogni singolo vecchietto al bar o premio nobel che sia, ha il diritto di ipotizzare:

 

"ma è forse possibile che due situazioni diverse tra loro, abbiano due risultati/sviluppi differenti? "

 

"è possibile che una situazione diversa (opposta) rispetto a quello che è il naturale e/o originale nucleo familiare (la vecchia coppia uomo+donna e figli) possa eventualmente causare qualche problema?"

 

è lecito porsi e porre una tale domanda?

 

Ecco da dove nascono i dubbi, ecco perchè corsello e chiunque altro parli di questo usa termini come potrebbe, è possibile, plausibile..

 

sono domande/dubbi/ipotesi assolutamente legittime! il problema è che oggi appena uno cerca di ragionare,se va bene viene frainteso, altrimenti viene tacciato di essere omofobo ("ah dici questo allora sei un blutto razzista cattivo"..e magari non si è nemmeno capito veramente di che si sta parlando...la cosa più ridicola di tutte), di avere pregiudizi e tanti saluti

 

 

 

Ecco di nuovo spuntare fuori la vecchia argomentazione della sofferenza causata dall'essere discriminato a scuola o nella società. Allora:

1 - i bambini possono essere cattivi, e accanirsi su un qualsiasi difetto a scelta. Non mi pare che però ci si ponga il problema nel caso di bambini in sovrappeso o si chiedano classi separate per i ragazzi di colore.

2 - la questione è un cane che si morde la coda: se non si inizia ad introdurre la diversità, nella società non si svilupperà mai la capacità di accettarla come legittima, e quindi i bambini a scuola continueranno a prendere in giro e a far soffrire l'amichetto con due papà o due mamme, invece di pensare che quella sia una diversità irrilevante, come avere i capelli rossi invece che biondi.

sarà vecchia ma è assolutamente concreta (sono d'accordo sul punto 2 eh) ma che cavolo c'entra mo l'obesità o la segregazione razziale. Qua si parla di una delle domande fondamentali dell'umanità "chi siamo? da dove veniamo?" con particolare riferimento ai figli delle coppie gay, non adottati! ma concepiti con " l'aiutino esterno". Se fossi io quel bambino me ne farei di domande, molto prima di iniziare a confrontarmi con gli sfottò degli altri.

 

Per me è irrilevante finchè si parla di adozione, ma non nell'altro caso. Non si tratta più di discriminazione esterna, ma di fingere? o credere? di imbrogliare le leggi della natura (del resto lo si fa con quelle poste dall'uomo, figuriamoci)

 

 

 

 

Con la differenza che Corsello non è un anziano che parla al bar, ma un membro di un importante associazione medica e, vista la delicatezza dell'argomento e il periodo politico, dovrebbe avere l'accortezza di ponderare bene quello che dice prima di buttare nella mischia affermazioni di questo tipo, specie se non avvallate da alcunchè.

Ok per te non ha scelto il tempo giusto (per qualcun altro è perfetto, visto che è proprio adesso che se ne discute in Parlamento) in cui esprimere tali ipotesi, avvallate semplicemente dalla logica. A leggere te però sembra che abbia gridato ai 4 venti il disturbante pericolo per i nostri poveri bimbi con tanto di calcoli alla mano. Niente di tutto questo



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 05 febbraio 2016 18:22

Forse vado OT, ma a me questa cosa dell'uomo che imbroglia le leggi della natura quadra poco.

Mi spiegate cosa significa violare una legge di natura, per cortesia? Perché a seconda della definizione salire su un aereo può voler dire violare una legge di natura...

 

Vorrei capire in che accezione intendete la cosa. :)

 

Sulla base di questa definizione conto di riportare IT il discorso, giuro.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 05 febbraio 2016 18:31

SIR ALEXANDER STARK...

 

Mi hai chiesto se le prove risalgono ad un tempo precedente al fenomeno.

Cit. "Ma che razza di domanda è?"

Ovviamente i dati in questione sono gli effetti psicologici dell'avere avuto genitori omosessuali, riscontrati in individui cresciuti da una coppia omosessuale.

Questi dati risalgono al massimo a trenta anni indietro.

Da trenta anni fa circa esistoni casi documentati di bambini cresciuti da coppie omosessuali nel mondo.

La tua domanda non ha senso.

 

Poi.

 

Si parlava del fatto che i figli devi essere in grado di farteli spuntare alla vecchia maniera, con la conseguenza logica che persone sterili o omosessuali non potrebbero averli.

Esistono appunto le adozioni.

Se una coppia sterile può adottare ergo avere figli, perché una coppia omosessuale non potrebbe farlo? Entrambe non possono avere figli naturali e siamo d'accordo. E allora? Pregiudizi.

Inoltre, se si possono fare figli in un modo diverso da come li fanno i nostri cugini gorilla e bonobi, dove sta il problema?


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" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "

 

Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Inviato il 05 febbraio 2016 18:51

Per chi desidera documentarsi un po' di più, suggerisco alcuni dei seguenti link, con annessa mia breve sintesi di quanto essi riportano:

 

http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00703433.pdf

Il testo del DDL Cirinnà.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Omogenitorialit%C3%A0

La pagina wikipedia documenta, con abbondanza di fonti, come in nessun serio studio scientifico sia dimostrato che i figli di coppie omogenitoriali rivelino più problemi di quelli di coppie eterosessuali.

 

http://www.ilpost.it/2014/07/08/figli-coppie-omosessuali-studio-australia/

Studio australiano di tipo comparativo non con coppie eterosessuali, ma con la generale popolazione australiana. Il risultato è positivo per i figli di coppie omosessuali.

 

https://www.nllfs.org/images/uploads/pdf/2015-dutch-adolescents-lesbian-families.pdf

Studio olandese di tipo comparativo con coppie eterosessuali sui figli di coppie lesbiche. Lo studio mirava a verificare l’interiorizzazione e l’esteriorizzazione di problemi comportamentali. Lo studio mirava altresì a verificare se la stigmatizzazione omofobica generasse problemi in tali figli. Lo studio ha concluso che l’interiorizzazione ed esteriorizzazione di problemi comportamentali non dipende dal sesso dei genitori. Lo studio ha concluso altresì che all’aumentare della stigmatizzazione omofobica aumentano i problemi comportamentali.

 

http://www.tempi.it/uno-studio-sui-figli-dei-gay-mette-in-crisi-lamerica-della-dellindifferenza-sessuale#.VrMebNLhAdU

Lo studio di Regnerus ha dimostrato che i figli di coppie omogenitoriali crescono con più problemi. Tuttavia, lo studio è stato falsato dal fatto di prendere in considerazioni figli di coppie omogenitoriali frutto di precedenti divorzi (es. il padre divorzia dalla madre, si mette con un uomo e porta il figlio con sé), tant’è che lo stesso autore ha poi dovuto ritrattare le sue conclusioni, in quanto il contesto era chiaramente disagiato e già in partenza svantaggiava i figli.

 

http://www.sppscuoladipsicoterapia.it/corsi-milano/eta-evolutiva/materiali/24-corsi-milano/corsi-milano-evolutiva/112-famigie-omogenitoriali-cosiderazioni-introduttive.html

I fatti secondo la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica. Significativi questi tre estratti:

I risultati delle maggioranza delle ricerche non confermano la realtà di questi rischi, mostrano piuttosto come i figli dei genitori omosessuali abbiano uno sviluppo equilibrato ed adattato e buone relazioni con coetanei ed adulti in percentuale sovrapponibile a quello dei figli di eterosessuali, e non presentino un'incidenza maggiore di omosessualità o problemi legati all'identità di genere (Vaughan 2008, Tasker 2010).”

“Come sottolineano Bottino e Danna (2005) le ricerche sottolineano più che altro differenze nei livelli di attività sessuale e nelle modalità di espressione dell'identità di genere, per cui queste autrici evidenziano come ne risulti che i figli dei genitori omosessuali si sentano meno definiti dai ruoli di genere e abbiano più probabilità di prendere in considerazione la sperimentazione di relazioni omosessuali, sebbene non abbiano più probabilità di identificarsi come lesbiche, gay o bisessuali. Questo sembra confermato anche dalle più attuali ricerche ( Biblarz e Stacey 2010, Tasker 2010)”

“In prospettiva bioniana l'ormai classico lavoro di Britton (1989) ha indicato come fondamentale per lo sviluppo psichico la relazione che il bambino instaura non solo nei confronti del padre e della madre, ma soprattutto nei confronti dei suoi genitori in quanto coppia. Questa prospettiva sottolinea come la capacità di tollerare la confrontazione con il legame speciale che unisce i suoi genitori offra al bambino l'esperienza di una relazione per lui estremamente significativa dalla quale è escluso, ma che può osservare. Secondo Britton, è questa posizione terza dalla quale è possibile osservare le relazioni a permettere lo sviluppo e l'integrazione della capacità riflessiva e autoriflessiva, nella misura in cui la chiusura del triangolo edipico ad opera del riconoscimento del legame che unisce tra loro i genitori delimita il mondo interno, promuove la capacità di tollerare la separatezza, di contenere le emozioni, di riconoscere l'esistenza di diversi tipi di relazione e di raggiungere l'equilibrio psicologico e relazionale. Perchè questa confrontazione avvenga non appare necessario che la funzione di terzo rispetto ad una coppia debba imprescindibilmente essere connessa all'appartenenza ad un genere sessuale differenziato. Gli autori che si sono occupati di clinica delle relazioni genitori-bambino sottolineano come il fondamentale "ruolo del terzo" sia svolto da ciascuno dei genitori nei confronti della relazione troppo esclusiva dell'altro genitore con il bambino (Cramer, palacio Espasa 1993), e come ad esempio questa funzione possa essere utilmente svolta da chiunque assuma il ruolo di terzo significativo anche quando il genitore è unico.”

 

http://www.huffingtonpost.it/giuseppina-la-delfa/studi-omogenitorialita-guida-perplessi_b_6752998.html

Una breve guida sugli studi a favore, gli studi contrari poco seri e quelli (apparentemente) più seri di Regenerus e Sullis. Entrambe le categorie di studi contrari, viene dimostrato, sono facilmente smentibili per i loro errori intrinseci. L'articolo in particolare si propone di mostrare i due studi di Regenerus e Sullis, spesso additati come i più validi, in realtà non lo siano.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/27/famiglie-omogenitoriali-cosa-dicono-davvero-gli-studi-mondiali/2408265/

Disamina dei principali studi a sfavore dei figli di coppie omogenitoriali, con conseguente loro smontamento.

 

http://www.francescavecchioni.com/sito/omogenitorialita-e-stato-della-ricerca/

Il comunicato ufficiale dell’Associazione italiana di Psicologia e del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli psicologi, del 26 settembre 2014, con cui vengono smentite le parole del ministro Lorenzin circa il fatto che “tutta la letteratura psichiatrica, da Freud in poi, riconosce l’importanza per il bambino di avere una figura paterna e materna per la formazione della propria personalità”.



joramun
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joramun
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Inviato il 05 febbraio 2016 19:17

ogni singolo vecchietto al bar o premio nobel che sia, ha il diritto di ipotizzare:

 

"ma è forse possibile che due situazioni diverse tra loro, abbiano due risultati/sviluppi differenti? "

"è possibile che una situazione diversa (opposta) rispetto a quello che è il naturale e/o originale nucleo familiare (la vecchia coppia uomo+donna e figli) possa eventualmente causare qualche problema?"

 

è lecito porsi e porre una tale domanda?

 

Certo che è lecito. Quello che mi fa sorridere è notare come molti di quelli che si pongono questo legittimissimo dubbio poi facciano tanta fatica ad accettare la risposta.....che, come è possibile constatare dai link postati dal buon GDN o da una rapida capatina su PubMed o Psychinfo, è un sonoro "state scialli, che a sti bambini non succede una mazza, o se succede non è a causa dell'omosessualità dei genitori".


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