Ora non vorremmo davvero paragonare un intervento di cesareo con l'impiantare un embrione, che non ha nessun legame genetico con la donna entro il cui corpo andrà a svilupparsi, nell'utero di una donna, la quale per 9 mesi porterà dentro di sé un figlio non suo, dopodiché lo darà alla luce e lo consegnerà ad altri?
Per questo chiedevo: dove vorreste porre il limite, e perché?
Quanto tu dici è verissimo, ma se una persona lo fa volontariamente, in coscienza, consapevole delle sue azioni e delle relative conseguenze... perché no?
Poi vabbè, per come la vedo io, il fatto che le coppie dello stesso sesso vogliano riprodursi, procreare/far nascere un figlio loro mi pare un pochino di assurdo (senza considerare che sarebbe comunque solo di uno/una dei/delle due) oltre che in parte ipocrita.
Cioè le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti di quelle etero (su questo non ci piove, non esiste spiegazione che tenga per poterlo negare) ma è nella natura stessa di tali coppie, il non poter procreare. E' implicito
Osservando in maniera cinica la situazione, be in teoria è un paradosso vero e proprio
Lo stesso ragionamento implica che nemmeno una coppia etero affetta da sterilità di coppia (entrambi sterili, uno dei due sterile, situazioni contingenti che pur non implicando sterilità comportano comunque una probabilità di procreazione prossima allo zero) dovrebbe avere il diritto di rivolgersi alla tecnologia per avere un figlio.
Cioè, non dovrebbe nemmeno essere questione di coppie dello stesso sesso, insomma.
Dico anch'io la mia sulle questioni riproduttive, certa che a parte hacktuhana, con cui ho avuto modo di confrontarmi privatamente, ben pochi saranno della mia idea.
Io francamente sono contraria alla proliferazione della nostra specie.
Penso che mettere al mondo altri esseri umani (con qualsiasi metodo, naturale e non) sia un atto folle ed irresponsabile, e totalmente egoistico.
Personalmente non desidero avere figli naturali in nessun caso e penso che, essendo 7.8 miliardi di persone (in costante crescita) al mondo 1) il mio contributo genetico non serva e 2) ci sono già troppi esseri umani bisognosi di risorse e assistenza che, volenti o nolenti, noi del "primo mondo" sottraiamo, e che sarebbe, a mio avviso, il caso di redistribuire.
Ciò detto, ossia che mi auspico una drastica riduzione della popolazione mondiale (utopia pura), penso che sarebbe innanzitutto il caso di snellire le pratiche sull'adozione, che in Italia è un vero e proprio calvario sia dal punto di vista pratico che da quello economico.
Sulle varie fecondazioni assistite, maternità surrogate etc, sono eticamente contraria perchè, francamente, mi sembra proprio un capriccio quello di voler il figlio biologico a tutti i costi (e questo, per me, vale anche con le gravidanze naturali), ma, pur essendo personalmente contro, penso che se dovessi votare ad un referendum voterei comunque a favore, per dare agli altri la possibilità di usufruirne.
Poi vabbè, per come la vedo io, il fatto che le coppie dello stesso sesso vogliano riprodursi, procreare/far nascere un figlio loro mi pare un pochino di assurdo (senza considerare che sarebbe comunque solo di uno/una dei/delle due) oltre che in parte ipocrita.
Cioè le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti di quelle etero (su questo non ci piove, non esiste spiegazione che tenga per poterlo negare) ma è nella natura stessa di tali coppie, il non poter procreare. E' implicito
Osservando in maniera cinica la situazione, be in teoria è un paradosso vero e proprio
Lo stesso ragionamento implica che nemmeno una coppia etero affetta da sterilità di coppia (entrambi sterili, uno dei due sterile, situazioni contingenti che pur non implicando sterilità comportano comunque una probabilità di procreazione prossima allo zero) dovrebbe avere il diritto di rivolgersi alla tecnologia per avere un figlio.
Cioè, non dovrebbe nemmeno essere questione di coppie dello stesso sesso, insomma.
perchè dovrebbe implicarlo? Se la tecnologia e la scienza possono venirci in aiuto, e lo fanno in ogni singolo campo della nostra esistenza, perchè non nell'aiutare il processo più naturale di tutti in assoluto?
Però aspetta, se ti riferisci a una coppia etero che per motivi vari non può avere un figlio, ma pur di averlo si rivolge a fattori esterni, ad un uomo/donna che non sia uno dei due dell coppi, in modo da avere il benedetto pargolo, anche se figlio a metà della coppia...certo che sono contrario a una roba del genere
@Ashara:
vuoi mettere (l'egoismo, orgoglio, come lo si vuole intendere) di avere un figlio TUO, un qualcuno col tuo dna, uno che hai creato unendoti alla persona che ami. E' difficile e ingiusto secondo me, giudicare qualcuno per questo tipo di egoismo, nonostante siamo parecchi mld e le risorse sono quelle che sono e stiamo distruggendo il pianeta.
perchè dovrebbe implicarlo? Se la tecnologia e la scienza possono venirci in aiuto, e lo fanno in ogni singolo campo della nostra esistenza, perchè non nell'aiutare il processo più naturale di tutti in assoluto?
Poi vabbè, per come la vedo io, il fatto che le coppie dello stesso sesso vogliano riprodursi, procreare/far nascere un figlio loro mi pare un pochino di assurdo (senza considerare che sarebbe comunque solo di uno/una dei/delle due) oltre che in parte ipocrita.
Cioè le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti di quelle etero (su questo non ci piove, non esiste spiegazione che tenga per poterlo negare) ma è nella natura stessa di tali coppie, il non poter procreare. E' implicito
Osservando in maniera cinica la situazione, be in teoria è un paradosso vero e proprio
Lo stesso ragionamento implica che nemmeno una coppia etero affetta da sterilità di coppia (entrambi sterili, uno dei due sterile, situazioni contingenti che pur non implicando sterilità comportano comunque una probabilità di procreazione prossima allo zero) dovrebbe avere il diritto di rivolgersi alla tecnologia per avere un figlio.
Cioè, non dovrebbe nemmeno essere questione di coppie dello stesso sesso, insomma.
Però aspetta, se ti riferisci a una coppia etero che per motivi vari non può avere un figlio, ma pur di averlo si rivolge a fattori esterni, ad un uomo/donna che non sia uno dei due dell coppi, in modo da avere il benedetto pargolo, anche se figlio a metà della coppia...certo che sono contrario a una roba del genere
Ma se va bene a loro rivolgersi ad un terzo, e va bene al terzo coinvolto (donatore di seme, di ovocita o di utero)... perché vietarglielo?
E se il problema è rivolgersi al terzo... se un domani la tecnologia consentisse di sostituire completamente l'utero materno e a condurre gravidanze direttamente in vitro, permettendo ad una donna che ha problemi di salute ad avere un figlio in questo modo, saresti egualmente contrario?
Chiedo per capire la tua posizione, eh. :)
@Ashara:
vuoi mettere (l'egoismo, orgoglio, come lo si vuole intendere) di avere un figlio TUO, un qualcuno col tuo dna, uno che hai creato unendoti alla persona che ami. E' difficile e ingiusto secondo me, giudicare qualcuno per questo tipo di egoismo, nonostante siamo parecchi mld e le risorse sono quelle che sono e stiamo distruggendo il pianeta.
Come mi sembra di aver già detto, non è mia intenzione imporre le mie idee sulla riproduzione a nessuno, ci mancherebbe, ma ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio sul mondo in cui vive se non cerca di privare gli altri della libertà di fare le proprie scelte in totale autonomia.
Ho ribadito più volte che si tratta della mia opinione personale sulle mie personali scelte di vita (che, come tutti penso, non ho preso senza riflettere).
Ciò detto, per rispondere nella fattispecie, nemmeno un figlio biologico è TUO.
Dal momento in cui facciamo il primo respiro su questa Terra non siamo proprietà di nessuno, e nessun vincolo di sangue può valere come "proprietà".
Personalmente, non trovo che ci sia nulla di particolarmente speciale nel creare da zero un essere umano che porti parte del mio codice genetico, non è un miracolo (lo fanno tutti, da tutte le parti, ripetutamente e da millenni, tant'è che il non poterlo fare è una condizione patologica) e il fatto che una persona condivida il mio dna non la rende automaticamente speciale per me, sono invece le relazioni che io intraprendo con questa persona a creare il vero legame emotivo e famigliare.
Per altro, scusami, ma cosa c'è di più egoista che mettere al mondo un figlio per poter provare gioia nel constatare che ti assomiglia (o assomiglia a tua madre, o a tuo suocero) se poi sai benissimo che il pianeta che hai da offrirgli sta andando allo sfascio e che non ci sono più risorse per tutti?
Poi per carità, io non voglio e non posso impedire alla gente di fare questa scelta che secondo me ha molto più a vedere con l'irrazionale istinto di sopravvivenza della specie (cervello rettile, molto più antico del lobo frontale) piuttosto che con una scelta razionale (se hai 20 gatti in un monolocale che continuano a riprodursi prima o poi finirà sia lo spazio che le risorse e tutti quei gattini si mangeranno l'uno con l'altro), però personalmente non è una scelta che condivido o reputo saggia.
Ognuno, poi, è liberissimo per me di agire come preferisce.
Ma se va bene a loro rivolgersi ad un terzo, e va bene al terzo coinvolto (donatore di seme, di ovocita o di utero)... perché vietarglielo?
E se il problema è rivolgersi al terzo... se un domani la tecnologia consentisse di sostituire completamente l'utero materno e a condurre gravidanze direttamente in vitro, permettendo ad una donna che ha problemi di salute ad avere un figlio in questo modo, saresti egualmente contrario?
Chiedo per capire la tua posizione, eh. :)
non è che voglio vietarglielo eh, sto dicendo quelle che sono le mie idee in merito, poi se la realtà dei fatti andrà in un'altra direzione, dovrò necessariamente rispettare (ma non approvare) le scelte altrui
per me una qualunque nascita che preveda la partecipazione e con partecipazione intendo che il seme maschile/femminile ma anche l'utero in affitto sia di un terzo essere umano, esterno alla coppia etero che vuole avere un figlio,non è naturale(c'è proprio uno stravolgimento), ne etica o moralmente piacevole, accettabile, giusta (cambiano i termini e i modi di dirlo ma penso sia chiaro il concetto)
Ok alla tecnologia e alla scienza fin quando sono un aiuto per noi, ma non esagererei con questi interventi invasivi.
I romani che per un motivo o per l'altro non avevano un erede, sono stati gli inventori dell'adozione.
Ok i tempi sono cambiati, non avevano i nostri mezzi e le nostre conoscenze, ma allora a quel punto adottiamo pure noi e basta. Poi magari qualcuno (che sia qua sul forum o fuori, nel resto del mondo) ha un altra maniera di vedere le cose e di considerare cos'è e cosa dovrebbe essere un figlio
per il futuro...non lo so, non posso saperlo, bisogna vedere la società come sarà cambiata, quali grandi trasformazioni saranno intervenute nella Terra stessa, nello stile di vita dell'uomo. Magari tra 100 anni sarà la prassi, ma per adesso non posso che storcere il naso all'idea di nati dalle macchine
Di sicuro non riuscirò mai accettare una eventuale futura battaglia delle coppie dello stesso sesso per poter produrre figli loro (un po di uno, un po di un terzo, un po della macchina...dai) perchè ripeto, quello per me è un gran bel paradosso
@Ashara:
vuoi mettere (l'egoismo, orgoglio, come lo si vuole intendere) di avere un figlio TUO, un qualcuno col tuo dna, uno che hai creato unendoti alla persona che ami. E' difficile e ingiusto secondo me, giudicare qualcuno per questo tipo di egoismo, nonostante siamo parecchi mld e le risorse sono quelle che sono e stiamo distruggendo il pianeta.
Come mi sembra di aver già detto, non è mia intenzione imporre le mie idee sulla riproduzione a nessuno, ci mancherebbe, ma ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio sul mondo in cui vive se non cerca di privare gli altri della libertà di fare le proprie scelte in totale autonomia.
Ho ribadito più volte che si tratta della mia opinione personale sulle mie personali scelte di vita (che, come tutti penso, non ho preso senza riflettere).
Ciò detto, per rispondere nella fattispecie, nemmeno un figlio biologico è TUO.
Dal momento in cui facciamo il primo respiro su questa Terra non siamo proprietà di nessuno, e nessun vincolo di sangue può valere come "proprietà".
Personalmente, non trovo che ci sia nulla di particolarmente speciale nel creare da zero un essere umano che porti parte del mio codice genetico, non è un miracolo (lo fanno tutti, da tutte le parti, ripetutamente e da millenni, tant'è che il non poterlo fare è una condizione patologica) e il fatto che una persona condivida il mio dna non la rende automaticamente speciale per me, sono invece le relazioni che io intraprendo con questa persona a creare il vero legame emotivo e famigliare.
non mi sembra di aver detto che stai imponendo niente a nessuno infatti
E quando dico TUO non intendo come proprietà dai su!
Un conto è un figlio che sai avere il dna tuo e della tua donna (tua=non prenderlo come un modo per dire che la possiedi come se fosse una scarpa, tua inteso "quella che ami" " la tua dolce metà") un conto è fare un figlio col tuo dna più quello di un altra donna che non sia la donna che ami e con cui vuoi creare un'unità, più magari l'aiutino di una macchina, solo per poterlo avere a tutti i costi
Il discorso legame di sangue < legame affettivo (riassumiamolo così) non c'entra niente col discorso che stavo facendo, viene dopo, e del resto sono d'accordo con te al riguardo
Per altro, scusami, ma cosa c'è di più egoista che mettere al mondo un figlio per poter provare gioia nel constatare che ti assomiglia (o assomiglia a tua madre, o a tuo suocero) se poi sai benissimo che il pianeta che hai da offrirgli sta andando allo sfascio e che non ci sono più risorse per tutti?
Poi per carità, io non voglio e non posso impedire alla gente di fare questa scelta che secondo me ha molto più a vedere con l'irrazionale istinto di sopravvivenza della specie (cervello rettile, molto più antico del lobo frontale) piuttosto che con una scelta razionale (se hai 20 gatti in un monolocale che continuano a riprodursi prima o poi finirà sia lo spazio che le risorse e tutti quei gattini si mangeranno l'uno con l'altro), però personalmente non è una scelta che condivido o reputo saggia.
Ognuno, poi, è liberissimo per me di agire come preferisce.
assolutamente niente. E' l'azione più egoista che l'umanità conosca, ed è l'azione che ha sempre fatto (così come qualunque altra specie animale). Lotta per la sopravvivenza, evoluzione, il senso della vita sulla terra
La penso come te eh. Non è saggia
Però non dico che non la condivido (io stesso so che prima o poi vorrò un figlio, ovviamente se avrò la capacità, anche economica, di farlo crescere nel modo migliore possibile) ma che non mi sento di criticare il prossimo per qualcosa che fa parte del dna dell'umanità se così si può dire
Non posso che essere d'accordo sul fatto che ad oggi si sta forzando un po' troppo la mano a Madre Natura nella ricerca spasmodica di creare figli biologici a tutti i costi per tutti quanti (e questo vale sia per le terapie ormonali sulla sterilità, magari in donne di cinquant'anni, sia per la medicalizzazione del concepimento e della gravidanza portate all'estremo con fecondazioni in vitro e gravidanze surrogate).
Concepirei (è proprio il caso di dire) un simile sforzo solo nel caso in cui ci fosse un globale problema di sterilità che minaccia l'esistenza stessa della nostra specie, ma - beh! - così non è.
Penso anch'io, come avevo scritto, che il desiderio del figlio naturale sia più un istinto naturale e innato di tutti gli esseri viventi, non condanno nessuno per questo - ci mancherebbe - ma rimane il fatto che noi, a differenza di tutti gli altri animali, abbiamo gli strumenti per osservare lo stato delle cose e anche per prevedere un andamento futuro, e le previsioni non sono affatto rosee.
Ma se una madre surrogata si facesse pagare per il servizio reso ed i rischi assunti, sarebbe veramente disdicevole?
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
Se si considera la maternità un lavoro, no, non è disdicevole la retribuzione, anzi è dovuta.
Per me il limite è la coppia. È il seme di tuo marito e sono i tuoi ovuli? Ok. È il tuo l'utero che accoglierà tuo figlio biologico? Ok. È necessario l'intervento della scienza (fecondazione assistita)? Ok. È necessario l'intervento di terzi, estranei alla coppia (utero in affitto, seme o ovulo di donatori)? Alt.
Che poi anche con la fecondazione assistita interna alla coppia bisognerebbe avere l'intelligenza di assecondare, se non altro, la natura, e non pretendere ad esempio di avere figli a 60 anni.
non è che voglio vietarglielo eh, sto dicendo quelle che sono le mie idee in merito, poi se la realtà dei fatti andrà in un'altra direzione, dovrò necessariamente rispettare (ma non approvare) le scelte altrui
Allora ti chiedo scusa, evidentemente avevo frainteso qualche tuo post precedente in cui auspicavi che simili pratiche fossero fuorilegge, cosa che invece implicherebbe un "volerlo vietare a tutti". :)
Un conto è dire che trovi la pratica eticamente sbagliata e che non ne vuoi fare uso, è un'opinione assolutamente legittima e rispettabile.
Cosa molto diversa è dire che vorresti che nessuno ne facesse uso, cosa che necessariamente implica una discussione su un piano diverso. Si vieta il furto, perché si tutela il diritto di proprietà. Si vieta l'omicidio, perché non si riconosce al singolo il diritto di togliere una vita. Si vieta l'uso di droghe, perché si riconosce allo Stato facoltà di intervenire per vietare pratiche dannose per la salute dell'individuo e pericolose per la società.
Cioè, perché la pratica dell'eterologa, o dell'utero in affitto, dovrebbe essere vietata al pari dei reati di cui sopra?
Quoto te, ma la domanda è ovviamente rivolta a tutti. Non voglio fare un terzo grado a te, è che il tuo post mi ha dato l'ccasione di porre la domanda. :)
. È necessario l'intervento di terzi, estranei alla coppia (utero in affitto, seme o ovulo di donatori)? Alt.
Perchè? Se le persone sono consapevoli di quello che fanno e vengono tutelate a norma di legge, perchè non dovrebbe andare bene?
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
@Beric: Ho detto che spero resti illegale, per i motivi che ho elencato.
Se poi diventa legale, non posso farci niente. Ne potrei fare niente anche volendo e potendo per costringere i 60mln di italiani a pensarla come me e comportarsi di conseguenza
L'ho scritto in un post nella pagina precedente a questa perché a mio parere ci si dovrebbe fermare. Perché penso che ci possano essere ripercussioni psicologiche su quei futuri bambini, perché così facendo si rischia di svilire la maternità, perché l'avere un figlio diventa un diritto, cosa che non è. L'idea di un bambino fatto crescere dentro il corpo di una donna che geneticamente non ha legami con lui, partorito e poi consegnato ad altri, be' mi sembra un andare troppo oltre, e mi chiedo francamente dove la nostra società si sta dirigendo accettando tutto ciò come un qualcosa di normale.
Cioè le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti di quelle etero (su questo non ci piove, non esiste spiegazione che tenga per poterlo negare) ma è nella natura stessa di tali coppie, il non poter procreare. E' implicito
Sarà implicito se parli di cani, scimmie o delfini. Per gli esseri umani "l'essere genitori" è (o dovrebbe essere) qualcosa di molto di più che la semplice somma di gamete maschile e gamete femminile: un figlio dovrebbe essere il risultato finale di una relazione tra due persone, in cui l'amore tra due individui si "sublima" nella volontà di far crescere una nuova vita; di investire su di essa un progetto di vita, di investire le proprie energie, il proprio tempo, il proprio affetto. Fare un figlio è i valori che gli trasmetti, le esperienze che gli consenti di fare, il rapporto che instauri con lui, le memorie che condividete.
Per questo motivo non ritengo giusto limitare certi diritti legati alla genitorialità solo alle coppie uomo-donna in quanto dotati della "possibilità biologica di generare un figlio"; e ritengo invece giusto estendere tali diritti alle coppie omosessuali, le quali possono soddisfare tutte le caratteristiche che rendono tale un rapporto genitori-figli, eccetto quella biologica.
Ringraziamo comunque Sacconi per aver sciolto, sulle pagine del Corriere, l'ipocrisia che impera da settimane tra i teocon: non c'entra una mazza la stepchild adoption, non c'entra una mazza l'utero in affitto, non c'entra una mazza la tutela dei bambini. Il punto fondamentale è che i gay non hanno diritto alla "funzione genitoriale".
Quello che dici sull'essere genitore e l'essere figlio è una cosa ovvia
Ancora più ovvio, condizione necessaria cui non si scappa, é che per fare un figlio sono necessari il maschio e la femmina. Nel delfino come nell'uomo. Quindi si, é implicito
Poi, sull'usare i moderni trucchetti della scienza, il seme di un terzo esterno alla coppia, ho già detto la mia e non la cambio