Unioni civili. Io avrei aspirato all'allargamento del matrimonio civile classico anche alle coppie omosessuali senza dover creare un nuovo istituto giuridico appositamente per loro. Visto che un tale livello di civiltà al momento è inarrivabile sono d'accordo con qualsiasi forma possa dargli più tutele possibili. Non sono d'accordo invece con il dover creare un'altra forma di unione per le coppie eterosessuali in quanto già esiste il matrimonio per il quale basta una marca da bollo da 16 euro e 15 minuti del proprio tempo (dubito che la trascrizione in un registro di coppie di fatto costi meno e richieda meno tempo): se per questioni personali di principio non si vuole contrarre il matrimonio, con tutti i doveri che ne comporta, non vedo perchè se ne pretendano tutti i diritti.
Stepchild adoption. La vedo una tutela importantissima per il minore.
Studi di genere. A chi ha citato la Costituzione che già tutela le abilità e le aspirazioni di ognuno consiglio vivamente la visione della puntata di Presa Diretta di domenica scorsa: l'importanza di far capire, giocando, ad una bimba che nella vita oltre alla casalinga come sua mamma, e a come aspirano certi padri intervistati durante la trasmissione, può sognare di fare la poliziotta o l'astronauta vi apparirà lampante. Un esempio su quanto in Italia ancora siamo indietro su certi discorsi a mio avviso è il congedo di paternità: in Italia per la nascita di un figlio una madre ha diritto a 5 mesi di congedo obbligatorio a retribuzione piena mentre un padre (con una legge solo del 2012) ha diritto a 1 giorno obbligatorio di retribuzione piena, non sto nemmeno a dirvi quanti giorni (settimane) spettano in altri paesi europei perchè siamo ridicoli. La Costituzione può dire tutto ciò che vuole ma sta di fatto che in Italia è ancora troppa la convinzione che il padre è il capo famiglia che deve andare a lavorare e far carriera mentre la donna è quella che è giusto che sacrifichi tutto per la famiglia.
Utero in affitto. Non capisco come l'utero in affitto sia tanto demonizzato mentre la fecondazione eterologa che eticamente è molto più "pesante" della maternità surrogata no. Personalmente, se fatta in strutture accreditate e sotto stretto controllo medico per la donna che affitta, sono assolutamente d'accordo.
Mi chiedo invece se chi auspica che le coppie con problemi di fertilità si rivolgano prima all'adozione si sia mai soffermato a pensare a questa cosa. Perchè fino a quando il problema non ti tocca e non sei tu che devi rivolgerti ai centri di PMA o a pensare all'adozione è sempre facile parlare e dire "io farei così e non così". Ma vi siete mai fermati a pensare ad un'adozione? A cosa voglia dire affrontare la fragilità emotiva e psicologica di un bambino che è stato abbandonato? O pensate che si va in istituto e si prenda un bel bambolotto senza passato alle spalle e che riparte da zero come se niente fosse solo grazie al vostro amore? L'adozione non è per tutti ed è giusto che sia così perchè un bambino che già di base ha un passato di sofferenza ha diritto di entrare a far parte di una famiglia che è convinta di questa scelta ed è disposta ad affrontarne tutte le problematiche che ne derivano e non solo in una famiglia che è spinta dalla voglia di sopperire ad una propria mancanza, etero od omo che sia.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Personalmente posso solo immaginare le difficoltà che una coppia deve affrontare se decide di optare per l'adozione, difficoltà sul piano psicologico/emotivo, ma anche difficoltà sul piano pratico, perché sento sempre dire che riuscire ad adottare non è per niente facile.
Detto ciò, pratiche quali utero in affitto o eterologa non rientreno tra le pratiche a cui io ricorrerei e il mio personale sentire a riguardo non mi permette di accettarle sul piano etico/morale. E ciò vale sia per le coppie etero che per quelle omo, naturalmente.
So che in altri paesi ciò è concesso, e non ho intenzione di demonizzare chi ricorre a queste pratiche, ma se dovessi esprimermi sulla possibilità di introdurle anche in italia, il mio parere sarebbe negativo. So che se un giorno scoprissi di non poter avere figli (o che il mio compagno non può averne) sarebbe un colpo durissimo da digerire, e forse non sarei capace di accettarlo appieno e farmene una ragione, ma personalmente la strada da seguire, pur con tutte le sue difficoltà, nel mio caso sarebbe quella dell'adozione, o, in alternativa, quella della rassegnazione.
So che in altri paesi ciò è concesso, e non ho intenzione di demonizzare chi ricorre a queste pratiche, ma se dovessi esprimermi sulla possibilità di introdurle anche in italia, il mio parere sarebbe negativo.
Fortunatamente abbiamo la Corte Costituzionale che ha definito illegali stralci della Legge 40 per cui non dovrai esprimerti sulla possibilità di introdurle in Italia perchè, tolto l'utero in affitto, sono già assolutamente fattibili, legali ed eseguiti anche in ospedali pubblici :)
Mi resta comunque poco chiaro come il tuo personale sentire etico e morale che giustamente non ti farebbe mai ricorrere alla PMA omologa o eterologa che sia, debba però vietare la stessa cosa ad altre coppie :) Perchè se, pur mooooolto lontanamente, posso capire la questione del "non voglio le adozioni gay" perchè ci rimette un minore non consenziente, non riesco proprio a capire come cose del genere dove nessuno ci rimette debbano essere vietate perchè contro il "sentire" privato del singolo.
Lady delle Gocciole Extra Dark
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Ah, ammetto candidamente la mia ignoranza, non pensavo che l'eterologa fosse consentita in italia.
Comunque sia ho detto che SE io, in quanto cittadina, fossi chiamata ad esprimermi sulla questione il mio sarebbe un parere negativo, perché logicamente uno si esprime in base al proprio sentire e alle proprie opinioni quando è chiamato a dare un parere su qualcosa, o no?Poi se il parlamento voterà una legge che consentirà l'utero in affitto e altre pratiche simili benissimo, lo accetterò, di certo non andrò fuori dagli ospedali a lanciare pomodori o ad insultare chi deciderà di ricorrere a questa pratica, ci mancherebbe. Ho solo espresso una mia opinione a riguardo, penso sia legittimo farlo, no?
Ah, ammetto candidamente la mia ignoranza, non pensavo che l'eterologa fosse consentita in italia.
Comunque sia ho detto che SE io, in quanto cittadina, fossi chiamata ad esprimermi sulla questione il mio sarebbe un parere negativo, perché logicamente uno si esprime in base al proprio sentire e alle proprie opinioni quando è chiamato a dare un parere su qualcosa, o no?Poi se il parlamento voterà una legge che consentirà l'utero in affitto e altre pratiche simili benissimo, lo accetterò, di certo non andrò fuori dagli ospedali a lanciare pomodori o ad insultare chi deciderà di ricorrere a questa pratica, ci mancherebbe. Ho solo espresso una mia opinione a riguardo, penso sia legittimo farlo, no?
Certo che è legittimo così come è legittimo, e come ho detto assolutamente giusto, che tu agisca nel tuo privato secondo il tuo sentire. Così come fu legittimo nel 2005 che solo il 25% di noi andasse a votare, per questo ho detto che "fortunatamente" c'è la Corte Costituzionale :). Continuo però a non avere risposta alla mia domanda: perchè vietare qualcosa che non nuoce a nessuno solo perchè a te non piace? :)
Lady delle Gocciole Extra Dark
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A me pare però che, a differenza di quanto detto da alcuni di voi, la fecondazione eterologa non sia affatto accettata così pacificamente: anzi, grosso modo chi è contrario all'utero in affitto mi sa che sarebbe contrario pure all'eterologa (ve lo ricordate il clima del vecchio referendum?).
Detto questo, da quel che ho capito io le resistenze sull'utero in affitto sono soprattutto sull'idea di fare di questa cosa un mercimonio (ossia di pagare la donna che "presta" l'utero).
Io personalmente su queste cose vedo soprattutto le complicazioni pratiche e giuridiche, che sono tutt'altro che secondarie (di chi è figlio il bimbo che nasce? Che diritti ha a conoscere la sua origine biologica? etc.). Problemi che ovviamente ci sono anche con l'eterologa e addirittura con l'adozione, anche se in misura certo minore.
Quanto al discorso che fa Lady Lyanna... io lo capisco, ma secondo me si tende a sottovalutare l'impatto emotivo etc. che possono avere pure le pratiche di fecondazione artificiale, che non credo siano molto inferiori rispetto ai risvolti dell'adozione :)
So che in altri paesi ciò è concesso, e non ho intenzione di demonizzare chi ricorre a queste pratiche, ma se dovessi esprimermi sulla possibilità di introdurle anche in italia, il mio parere sarebbe negativo.
Fortunatamente abbiamo la Corte Costituzionale che ha definito illegali stralci della Legge 40 per cui non dovrai esprimerti sulla possibilità di introdurle in Italia perchè, tolto l'utero in affitto, sono già assolutamente fattibili, legali ed eseguiti anche in ospedali pubblici :)
Il presupposto è che il mio pensiero rimane "per quanto riguarda gestazione surrogata, utero in affitto, spero rimangano illegali"
In questo campo sono ignorante anche io. Mi puoi spiegare precisamente cosa è già assolutamente fattibile, legale ed eseguito?
Favorevole alle unioni civili, ci mancherebbe altro. Qualche perplessità, come molti di voi hanno scritto, sulla creazione di un istituto alternativo al matrimonio anche per le coppie eterosessuali.
Per quanto riguarda la pratica dell'utero in affitto, personalmente non trovo motivi per impedire a terze persone di farvi ricorso. Di base io non sono d'accordo con nessuna forma di procreazione medicalmente assistita, perchè non mi piace l'idea che, pur di assecondare il mio desiderio di maternità, debba ricorrere ad un certo tipo di pratiche. Premesso questo, ovviamente è implicito nel discorso che, parlando di mie preferenze/opinioni personali, io prenda in considerazione semplicemente la mia posizione. Se dovessi trovarmi a votare a favore o contro, voterei a favore. Sono anche contraria all'aborto, ma non avrei mai votato contro. Quando si chiede "sei favorevole a...?" non si intende "tu lo faresti?" ma "permetteresti a qualcun altro di farlo?". E perchè no? Io non lo farei, ma non vedo perchè qualcun altro non dovrebbe farlo. Questo, naturalmente, purchè il nascituro sia tutelato e goda di tutte la garanzie necessarie per crescere in maniera sana e serena...e trovo che queste garanzie possano essere tranquillamente assicurate sia da una coppia etero che da una coppia omosessuale.
Ma non è questo l'argomento del DDL...quindi il terrorismo psicologico portato avanti da chi difende a spada tratta la famiglia "tradizionale" lascia un po' il tempo che trova. Mi dispiace solo che, per l'ennesima volta, si sia ricorso all'uso improprio e (dalle chiare finalità demagogiche) di espressioni quali "diritti dei bambini" o "difendiamo i nostri bambini". Come al solito, si fa leva sulla paura del diverso...tutto ciò che comporta progresso civile e sociale crea panico e disorientamento e c'è chi preferisce rimanere nel suo piccolo nido, chiudere gli occhi e far finta che il mondo non stia andando avanti.
Per quanto riguarda l'adozione, sono assolutamente favorevole all'abolizione di ogni distinzione "coppia etero/omosessuale", che francamente non ha senso. Bisogna, invece, porre attenzione sui dettagli che davvero sono rilevanti, e cioè quelli che variano di situazione in situazione. Ogni situazione va contestualizzata...non ha senso dire "sì/no" a prescindere. Si può dire no all'insensato limite posto all'adozione di coppie omosessuali...perchè quello davvero è il frutto di un pensiero che mette i principi davanti alle persone. Per il resto, ogni situazione è a sè...ma questo vale per tutti.
Quanto al discorso che fa Lady Lyanna... io lo capisco, ma secondo me si tende a sottovalutare l'impatto emotivo etc. che possono avere pure le pratiche di fecondazione artificiale, che non credo siano molto inferiori rispetto ai risvolti dell'adozione :)
Però sono impatti emotivi che riguardano solo i genitori, mentre nel caso dell'adozione ci sono impatti emotivi anche sui figli, penso.
Relativamente all'uso della tecnologia nella procreazione. Dove ponete il limite?
Anche un cesareo è un intervento esterno, senza il quale una gravidanza terminerebbe con un insuccesso e probabilmente con gravi danni anche per la madre.
È un modo in cui l'uomo altera pesantamente quello che sarebbe l'esito naturale di una gravidanza. Potremmo dire che è "contro natura".
Per quale ragione il cesareo è comunemente accettato e la PMA invece non dovrebbe esserlo?
Quanto all'utero in affitto... capisco il tema del mercimonio. Capisco che ci sarebbero persone disperate che si offrirebbero di fare da "fabbriche di bambini altrui" per denaro, per sopravvivere, per migliorare la propria condizione di vita. E capisco che questo scenario potrebbe essere abbastanza distopico.
Ma qualcuno veramente pensa che se è illegale allora non lo si farà?
Certo, la strumentazione e la tecnologia impiegate non sono paragonabili a quelle di un aborto clandestino, ma il principio non cambia poi molto. Meglio che esista un mercato regolare con giuste tutele e diritti per tutte le parti in causa, che avranno così modo di essere adeguatamente informate e quindi, se lo faranno, consenzienti.
Quanto al discorso che fa Lady Lyanna... io lo capisco, ma secondo me si tende a sottovalutare l'impatto emotivo etc. che possono avere pure le pratiche di fecondazione artificiale, che non credo siano molto inferiori rispetto ai risvolti dell'adozione :)
Però sono impatti emotivi che riguardano solo i genitori, mentre nel caso dell'adozione ci sono impatti emotivi anche sui figli, penso.
Boh, può essere come dici tu, ma non sono del tutto convinto.
Se la fecondazione è eterologa o in qualche modo coinvolge soggetti terzi, secondo me l'impatto c'è anche sul figlio, almeno se ne è consapevole. (D'altro canto, se l'adozione riguarda bambini in fasce, come spesso avviene, anche in quel caso la consapevolezza è dirimente).
Ed un impatto almeno di riflesso secondo me c'è in tutti i casi: sicuri che per i genitori sia esattamente la stessa cosa? Me lo chiedo, eh, non ho certezze in merito :)
Quanto all'utero in affitto... capisco il tema del mercimonio. Capisco che ci sarebbero persone disperate che si offrirebbero di fare da "fabbriche di bambini altrui" per denaro, per sopravvivere, per migliorare la propria condizione di vita. E capisco che questo scenario potrebbe essere abbastanza distopico.
Ma qualcuno veramente pensa che se è illegale allora non lo si farà?
Beh, è vietata pure la compravendita di bambini, eppure a volte avviene mascherata da adozione... ma non mi parrebbe un buon motivo per renderla legale ;)
A me pare però che, a differenza di quanto detto da alcuni di voi, la fecondazione eterologa non sia affatto accettata così pacificamente: anzi, grosso modo chi è contrario all'utero in affitto mi sa che sarebbe contrario pure all'eterologa (ve lo ricordate il clima del vecchio referendum?).
Detto questo, da quel che ho capito io le resistenze sull'utero in affitto sono soprattutto sull'idea di fare di questa cosa un mercimonio (ossia di pagare la donna che "presta" l'utero).
Io personalmente su queste cose vedo soprattutto le complicazioni pratiche e giuridiche, che sono tutt'altro che secondarie (di chi è figlio il bimbo che nasce? Che diritti ha a conoscere la sua origine biologica? etc.). Problemi che ovviamente ci sono anche con l'eterologa e addirittura con l'adozione, anche se in misura certo minore.
Quanto al discorso che fa Lady Lyanna... io lo capisco, ma secondo me si tende a sottovalutare l'impatto emotivo etc. che possono avere pure le pratiche di fecondazione artificiale, che non credo siano molto inferiori rispetto ai risvolti dell'adozione :)
Bè in teoria i "veri" oppositori sono contrari a tutto ciò che non è fecondazione naturale all'interno del matrimonio è ovvio e ce ne sono anche troppi, il mio meravigliarmi era anche solo nel piccolo del nostro forum dove appunto mi sarei aspettata che chi è contro l'utero in affitto si scagliasse anche contro l'eterologa. Che io sappia in alcuni paesi la pratica dell'utero in affitto è concessa solo su base volontaria, senza un compenso, e l'ovocita da cui si è formato l'embrione impiantato non deve essere della donna che presta l'utero. Come c'è chi dona spermatozoi e ovociti senza avere nessun compenso lo stesso viene fatto con l'utero. Il problema più che la regolamentazione, che come la fanno gli altri la possiamo fare noi, è proprio una questione di accettazione della pratica.
Sull'impatto psicologico penso che concepire un figlio geneticamente tuo, tenerlo dentro di te per 9 mesi e metterlo al mondo e crescerlo tu fin dall'inizio sia notevolmente inferiore rispetto al dover amare e prenderti cura di un figlio che "non è tuo" e con un passato di abbandono e disagio alle spalle. Nella PMA penso che più che altro c'è un forte stress psicologico a cui vanno incontro le coppie visto che mi pare che le % di riuscita di queste tecniche non siano proprio altissime, anche se a sentire in giro sembra che la PMA sia la cosa più facile del mondo: prendo, modifico e me lo faccio come piace a me, inserisco e via si sforna il pupo.
So che in altri paesi ciò è concesso, e non ho intenzione di demonizzare chi ricorre a queste pratiche, ma se dovessi esprimermi sulla possibilità di introdurle anche in italia, il mio parere sarebbe negativo.
Fortunatamente abbiamo la Corte Costituzionale che ha definito illegali stralci della Legge 40 per cui non dovrai esprimerti sulla possibilità di introdurle in Italia perchè, tolto l'utero in affitto, sono già assolutamente fattibili, legali ed eseguiti anche in ospedali pubblici :)
Il presupposto è che il mio pensiero rimane "per quanto riguarda gestazione surrogata, utero in affitto, spero rimangano illegali"
In questo campo sono ignorante anche io. Mi puoi spiegare precisamente cosa è già assolutamente fattibile, legale ed eseguito?
In Italia dal 2014, grazie al fatto che la Corte Costituzione ha ritenuto illegali (non so se giuridicamente sia il termine corretto) alcuni articoli della Legge 40 del 2004, oltre a tutelare maggioramente la salute delle donne che ricorrono alla PMA ha di nuovo reso possibile, dopo 10 anni, la fecondazione eterologa per cui è di nuovo possibile donare su base volontaria e anonima spermatozoi e ovociti a cui possono ricorrere coppie completamente sterili per problemi maschili o femminili o di entrambi. Questo vuole che mentre ad esempio una coppia che non ha problemi a produrre spermatozoi e ovociti ma ha problemi di impianto con l'utero in affitto potrebbe benissimo avere un figlio "geneticamente" suo solo fatto sviluppare per 9 mesi nell'utero di un'altra donna, con l'eterologa una coppia potrebbe avere un figlio cresciuto nel pancione per 9 mesi ma geneticamente figlio di due sconosciuti: un pò come adottare un embrione invece che un bambino. A me sembra che l'eterologa sia decisamente eticamente più discutibile dell'utero in affitto.
Lady delle Gocciole Extra Dark
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Quanto all'utero in affitto... capisco il tema del mercimonio. Capisco che ci sarebbero persone disperate che si offrirebbero di fare da "fabbriche di bambini altrui" per denaro, per sopravvivere, per migliorare la propria condizione di vita. E capisco che questo scenario potrebbe essere abbastanza distopico.
Ma qualcuno veramente pensa che se è illegale allora non lo si farà?
Beh, è vietata pure la compravendita di bambini, eppure a volte avviene mascherata da adozione... ma non mi parrebbe un buon motivo per renderla legale ;)
No, mi sembra che l'esempio che fai abbia valenza opposta: esiste l'adozione, che avviene attraverso determinati criteri psicologici, sociali e giuridici ben definiti, e discriminando in funzione di questi parametri possiamo dire che tutto quello che non rientra sotto il cappello dell'adozione è compravendita di bambini (semplifico) e quindi illegale.
L'adozione è proprio il canale legale attraverso cui normare l'affido non temporaneo dei minori (nuovamente, semplifico).
Qui è la stessa cosa: fai un canale legale per gestire l'utero in affitto, in modo da dare a chi ne ha vera esigenza e requisiti il modo di farne uso con tutte le tutele del caso. Chi si muove al di fuori da tale canale è sicuramente nell'illegalità.
Insomma, qui non credo siamo nel caso in cui la cosa sia da vietare completamente: non parliamo di furto, omicidio, uso di cocaina... parliamo di una pratica che se adeguatamente normata può fare del bene.
Ora non vorremmo davvero paragonare un intervento di cesareo con l'impiantare un embrione, che non ha nessun legame genetico con la donna entro il cui corpo andrà a svilupparsi, nell'utero di una donna, la quale per 9 mesi porterà dentro di sé un figlio non suo, dopodiché lo darà alla luce e lo consegnerà ad altri? A me non sembra esattamente la stessa cosa. Personalmente sono contraria perché sono convinta che sia "un andare troppo oltre" nel desiderio di realizzare una seppur legittima aspirazione alla genitorialità, che disconosca il valore della maternità, che porti a considerare i figli come un diritto, cosa che non sono, e che abbia conseguenze anche sul nascituro, perché l'impatto psicologico di scoprire che si è stati partoriti da qualcuno che non è colei che riteniamo essere nostra madre e che magari, geneticamente, si è figli di un donatore o di una donatrice che non sapremo mai chi è, penso esista.
In Italia dal 2014, grazie al fatto che la Corte Costituzione ha * (non so se giuridicamente sia il termine corretto) alcuni articoli della Legge 40 del 2004, oltre a tutelare maggioramente la salute delle donne che ricorrono alla PMA ha di nuovo reso possibile, dopo 10 anni, la fecondazione eterologa per cui è di nuovo possibile donare su base volontaria e anonima spermatozoi e ovociti a cui possono ricorrere coppie completamente sterili per problemi maschili o femminili o di entrambi. Questo vuole che mentre ad esempio una coppia che non ha problemi a produrre spermatozoi e ovociti ma ha problemi di impianto con l'utero in affitto potrebbe benissimo avere un figlio "geneticamente" suo solo fatto sviluppare per 9 mesi nell'utero di un'altra donna, con l'eterologa una coppia potrebbe avere un figlio cresciuto nel pancione per 9 mesi ma geneticamente figlio di due sconosciuti: un pò come adottare un embrione invece che un bambino. A me sembra che l'eterologa sia decisamente eticamente più discutibile dell'utero in affitto.
*abrogato
grazie ;)
Ovviamente sono favorevole a tutto ciò che comporti il minor rischio possibile per la salute della madre (ah in futuro quindi, anche il termine di mamma, colei che da alla luce un bambino/figlio suo, lo allatta e lo farà crescere e sviluppare, cambierà nella sostanza? diventa un lavoro fare la mamma degli altri, nel senso di partorirli) e del neonato.
Nel mio piccolo continuo a considerare diciamo "non il massimo" avere per 9 mesi un bambino non tuo, da consegnare al termine della gestazione. Cioè per la mia personale sensibilità (magari è sbagliato imporla agli altri, può darsi) non è una pratica che farei o accetterei.
L'immagine che mi viene in mente è quella di un forno (non mio), ci infilo gli ingredienti, metto a cuocere e 9 mesi dopo ritiro la ciambella da consegnare al proprietario degli ingredienti.
Poi vabbè, per come la vedo io, il fatto che le coppie dello stesso sesso vogliano riprodursi, procreare/far nascere un figlio loro mi pare un pochino di assurdo (senza considerare che sarebbe comunque solo di uno/una dei/delle due) oltre che in parte ipocrita.
Cioè le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti di quelle etero (su questo non ci piove, non esiste spiegazione che tenga per poterlo negare) ma è nella natura stessa di tali coppie, il non poter procreare. E' implicito
Osservando in maniera cinica la situazione, be in teoria è un paradosso vero e proprio
Poi di fatto la scienza e la tecnologia permettono e permetteranno di creare figli in laboratorio, cloni, neonati geneticamente "migliorati"(penso alla lotta contro le allergie, il cancro, i tumori)
Mi chiedo invece se chi auspica che le coppie con problemi di fertilità si rivolgano prima all'adozione si sia mai soffermato a pensare a questa cosa. Perchè fino a quando il problema non ti tocca e non sei tu che devi rivolgerti ai centri di PMA o a pensare all'adozione è sempre facile parlare e dire "io farei così e non così". Ma vi siete mai fermati a pensare ad un'adozione? A cosa voglia dire affrontare la fragilità emotiva e psicologica di un bambino che è stato abbandonato? O pensate che si va in istituto e si prenda un bel bambolotto senza passato alle spalle e che riparte da zero come se niente fosse solo grazie al vostro amore? L'adozione non è per tutti ed è giusto che sia così perchè un bambino che già di base ha un passato di sofferenza ha diritto di entrare a far parte di una famiglia che è convinta di questa scelta ed è disposta ad affrontarne tutte le problematiche che ne derivano e non solo in una famiglia che è spinta dalla voglia di sopperire ad una propria mancanza, etero od omo che sia.
Sono d'accordo.
Mi chiedo perché se auspico che comunque si pensi prima all'adozione, e non solo nei casi di non fertilità, ma proprio in ogni situazione in cui si entra nell'ottica di procrare, dia l'idea di essere irresponsabile e superficiale.
Tutt'altro.
Ma non mi va di parlare di me. ;)
Comunque ripeto, le osservazioni in merito sono da condividere e sottoscrivere appieno.